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"La Pietra e il Cerchio", al Te la mostra di Floreani

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L'inaugurazione della mostra di Floreani a Palazzo Te"La Pietra e il Cerchio" è il titolo della mostra di Roberto Floreani che è stata inaugurata sabato 9 marzo a Palazzo Te.

L'allestimento comprende oltre cinquanta opere su tela, anche di grande formato, e cinque sculture ubicate in sei sale tematiche nell'Ala Napoleonica del villa giuliesca. Prima del giro inaugurale, hanno portato i saluti istituzionali, nella sala dei Cavalli, il sindaco di Mantova Nicola Sodano, l'assessore comunale alla Cultura Marco Tonelli e il presidente del Centro Te Angelo Crespi. Poi, Carlo Micheli, che ha curato il progetto espositivo, è entrato nel dettaglio illustrando ai presenti le peculiarità della mostra allestita nell'Ala Napoleonica. Presente, naturalmente, l'autore Roberto Floreani, nato a Venezia nel 1956, che vive e lavora a Vicenza. L'artista è considerato oggi uno dei più convincenti e maturi astrattisti della sua generazione, che ribadisce la possibilità d'intendere l'opera d'arte anche come messaggio di natura spirituale. "La mostra di Floreani - ha detto Sodano - prosegue quell'attività di indagine e di storicizzazione dei principali movimenti artistici e delle molteplici correnti di pensiero che hanno contraddistinto il mondo delle arti visive dal Dopoguerra a oggi. Un'attività quella promossa dal Comune che consente ad un pubblico sempre più vasto di accostarsi all'arte contemporanea". Il primo cittadino nel suo intervento ha ricordato anche la figura di David Rossi. "La Pietra e il Cerchio" è promossa dal Comune di Mantova e dal Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te, che Roberto Floreani ha ideato appositamente per l'Ala Napoleonica, in continuità con le personali Aurora Occidentale (Biennale di Venezia – Padiglione Italia, 2009 ) e Alchemica (Museo MaGa – Gallarate, 2011). La mostra rimarrà aperta fino a domenica 7 aprile.

La Pietra e il Cerchio è un progetto espositivo composto da oltre 50 opere su tela, anche di grande formato e 5 sculture ubicate nelle sei sale tematiche che Roberto Floreani ha concepito prendendo spunto dai concetti principali della sua ricerca: l'indagine sulla memoria (storica e individuale) e quella sulla circolarità (intesa sia come risoluzione formale dei suoi "Concentrici", sia come principio filosofico). Il Concentrico, riferimento il più delle volte caratterizzante nelle sue opere, presentato per la prima volta nel 2003 in una personale al Museo Revoltella di Trieste, diviene quindi una sorta di ponte che collega le due esperienze dell'artista: da un lato la sua formazione culturale e artistica legata all'Occidente e dall'altro l'ormai quarantennale pratica marziale legata all'Oriente. E' quindi una forte motivazione che alimenta la ricerca pittorica dell'artista, considerato oggi uno dei più convincenti e maturi astrattisti della sua generazione, che ribadisce la possibilità d'intendere l'opera d'arte anche come messaggio di natura spirituale. L'aspetto pittorico che forse appare più interno a questa ricerca è quello legato ai tempi lunghi e minuziosi della realizzazione stratificata dell'opera e alle superfici che sembrano vibrare dall'interno: una sorta di colore-non colore ricavato facendo assorbire ad una superficie bianca, attraverso un procedimento quasi alchemico, le componenti cromatiche delle basi sottostanti trattate in precedenza. Il risultato finale sembra quasi alimentare un baluginìo, procurare una sorta di luce interna all'opera, arricchito dalla fisicità materica della superficie e dal bilanciamento dei rilievi geometrici.


Floreani ha tenuto oltre sessanta mostre personali sia in Italia che all'estero. Tra quelle in spazi pubblici e museali, oltre alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, ricordiamo quelle al Museo d'Arte Contemporanea di Zagabria, alla Casa dei Carraresi di Treviso, alle Stelline a Milano, allo Stadtmuseum Gelsenkirchen di Lubiana.
Sue opere sono presenti in collezioni museali (PAC-Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano; Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea,Bologna; Musei di Stato della Rep. di San Marino; MART, Rovereto; Museo di Ca' Pesaro (Acquisizione Fondazione Bevilacqua La Masa), Venezia; Kunstverein Aschaffenburg; Stadtmuseum Gelsenkirchen, MaGa, Gallarate (Va); Museo Casabianca-Malo (Vi), Fondazione Palazzo Pretorio-Cittadella (Pd); Musei Civici di Padova, Palazzo Sarcinelli-Conegliano (Tv) e pubbliche (Università degli studi-Bologna; Banca Commerciale Italiana; Credito Valtellinese-Sondrio; ING Bank, Milano; Fondazione Cassamarca-Treviso; Associazione Industriali- Vicenza).

Ultima modifica il Lunedì, 11 Marzo 2013 11:42
Andrea Vincenzi

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