Sulla decisione del gruppo ungherese Mol di trasformare la Ies in un deposito, con la riduzione dei dipendenti della raffineria da 390 a 40 si è tenuta venerdì 4 ottobre un'assemblea organizzata dai sindacati alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni locali, a partire dal sindaco Nicola Sodano e dal presidente della Provincia Alessandro Pastacci. Per il Comune di Mantova erano presenti anche l'assessore al Welfare Roberto Irpo e il dirigente Ernesto Ghidoni.
L'obiettivo è quello di non fermare la produzione, ma di ridurla gradualmente, e di salvare più posti di lavoro possibili nella consapevolezza che la chiusura sarebbe un altro pesante colpo all'economia locale dopo la fermata della Burgo avvenuta l'anno scorso. "E' fondamentale rimanere uniti e coinvolgere i soggetti sul territorio - ha osservato Sodano parlando ai lavoratori- e contemporaneamente agire a più livelli, in particolare quello nazionale per evitare ulteriori perdite di posti di lavoro. A Roma devono sapere che a Mantova c'è una massa critica forte che contrasta queste decisioni prese con troppa facilità".