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Il consiglio sulla Ies: no al deposito

Il consiglio aperto al BibienaNo al piano industriale della Mol-Ies che prospetta la trasformazione della raffineria alle porte della città in un deposito con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro. (Video)

La contrarietà alla decisione della multinazionale è emersa dal consiglio comunale aperto - allargato a quello provinciale, agli amministratori della Grande Mantova, ai dipendenti dell'azienda e ai rappresentanti sindacali - che si è tenuto venerdì 11 ottobre al Bibiena. L'assemblea, aperta dal presidente Giuliano Longfils, ha preso il via con gli interventi del sindaco Nicola Sodano e del presidente della Provincia Alessandro Pastacci. Hanno parlato anche il vice prefetto Angelo Araldi e il vescovo monsignor Roberto Busti che hanno portato la solidarietà ai lavoratori. Le testimonianze della fabbrica sono arrivate anche dagli esponenti delle Rsu.

"Sono qui per testimoniare la gravità della situazione ed esprimo la mia solidarietà ai lavoratori - ha esordito Sodano -. Di fronte alle crisi che susseguono sul nostro territorio, mi riferisco a Mps, Burgo e ora Ies, senza dimenticare tante altre piccole e grandi aziende, sento la necessità di fare fronte comune. Non è questo il momento, nè la sede, per la caccia alle responsabilità, tanto meno la palestra per protagonismi e strumentalizzazioni. Ci sono troppo famiglie drammaticamente preoccupate del proprio futuro che meritano sostegno e rispetto".

Il primo cittadino ha proseguito affermando che Mantova sta vivendo una fase di deindustrializzazione che sta lasciando il segno nell'economia locale. "Nel caso di Mol-Ies - ha osservato - il governo nazionale è l'unico livello in grado di competere con le multinazionali per indurle a praticare politiche industriali che possano tradursi in strumenti di crescita e non essere penalizzanti per la realtà mantovana. Dobbiamo chiarire i termini dell'accordo Eni-Mol e pretendere la continuità produttiva della raffineria per salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali e le prospettive di bonifica. Vanno verificate le voci che si rincorrono su possibili cambi di proprietà, e la praticabilità di soluzioni alternative". Infine, Sodano ha richiamato le tante famiglie che hanno diritto a una risposta, in termini di prospettive concrete nell'immediato.

"In questa fase - ha concluso - è fondamentale l'unità di tutte le istituzioni e di tutti i soggetti in campo per trovare una soluzione condivisa. Nessuno può permettersi di sottrarsi alla responsabilità di gestire percorsi e obiettivi in un'ottica di riqualificazione e rilancio del polo produttivo di Mantova". Durante il dibattito sono intervenuti anche i deputati mantovani Marco Carra e Alberto Zolezzi, mentre l'assessore all'Ambiente del Comune di Mantova Mariella Maffini ha annunciato che il governo ha sboccato quattro progetti di bonifica nella zona industriale e martedì 15 ottobre sarà a Roma invitata dal premier Enrico Letta. Si parlerà della neonata rete dei Comuni Sin e dei finanziamenti dei progetti di risanamento delle aree inquinate.

Ultima modifica il Sabato, 12 Ottobre 2013 13:27
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