Sodano ha dichiarato di essere dalla parte dei lavoratori con l'anima e con il cuore. "Quando dico che il problema va portato a Roma - ha sostenuto - è perché voglio tenere i piedi per terra. Il nodo da sciogliere è nell'accordo Mol-Eni e dobbiamo rimanere uniti per trovare una soluzione senza pagare prezzi occupazionali così pesanti".
In aula consiliare erano presenti anche il vice sindaco Espedito Rose, l'assessore al Welfare Roberto Irpo e il presidente del consiglio comunale Giuliano Longfils, oltre al presidente della Provincia Alessandro Pastacci e alla vice presidente Francesca Zaltieri. La manifestazione era partita dalla raffineria di strada Cipata e si è svolta per dire no al taglio di 350 degli attuali 390 posti di lavoro.
Il corteo formato da 500 persone si è concluso in via Principe Amedeo dal prefetto Carla Cincarilli che si è impegnata per un diretto interessamento. I sindacalisti hanno chiesto al governo di fare pressioni sulla Mol. Si guarda ai prossimi incontri che si terranno nei prossimi giorni a Roma per evitare la perdita dei posti di lavoro e per individuare un percorso alternativo alla trasformazione della raffineria in un deposito di carburante.