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Il giardino del Casino di Sopra

Il giardino del Casino di Sopra o di Bell’aria, anche di San Lorenzo (Novellara)

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Proprietà privata

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Foto di Marida Brignani

A circa mezzo chilometro a sud di Novellara, percorrendo la Strada Provinciale 3, sulla destra si vede il così detto Casino di Sopra o di Bell'aria, oggi circondato da una tenuta di un ettaro e mezzo derivata dal ridimensionamento dell'originaria. L'edificio dai caratteri cinquecenteschi, caratterizzato all'epoca della costruzione da quattro torri angolari oggi ridotte a due, con i rustici che lo affiancano sorge in un'area ancora sostanzialmente rurale, e pur non essendo più isolato come in origine, essendosi sviluppata sulla sinistra della provinciale un'area industriale, si mantiene fisicamente separato dall'area costruita, anche grazie alla presenza del canale di bonifica risalente al 1930 che divide la proprietà dalla strada. Il giardino attuale impiantato a inizi Novecento e risistemato intorno agli anni '50 è caratterizzato da due prati alberati disposti di fronte all'ingresso principale del Casino, attorniato da piante; vi sono alcune querce databili al primo Novecento, dei tassodi, dei tassi, un ippocastano e una sofora. Il perimetro esterno del giardino è segnato da un roseto di varietà antiche e rustiche. Sull'asse del portale d'ingresso alla residenza oltre il giardino sono stati piantati, a ripristinare la prospettiva dell'antico viale di accesso, due filari di giovani gelsi che si estendono sino al canale; il suo scavo nel 1930 portò allo smantellamento dell'antico accesso alla proprietà, a nord e a sud del quale all'epoca sorgevano ancora l'oratorio di San Lorenzo e la casa del custode collegati da una loggia, oltrepassata la quale aveva avvio il viale. Il complesso, composto dalla residenza e da numerosi rustici, fu costruito su committenza della moglie del conte Alessandro Gonzaga di Novellara, Costanza da Correggio, tra il 1541 e il 1542. L'insieme era completato, come risulta da una descrizione del 1595, da circa cinque ettari di aree verdi: giardini, frutteti, orti, boschetti, scanditi da viali fiancheggiati da colonne, pilastri, spalliere o pergolati e ornati al loro incrocio da piccoli padiglioni a cupola, con peschiere, un ninfeo, una fontana e uno spazio scenico; una riserva di caccia e terreni a coltivo. Dell'impianto originario oggi non rimane nulla, se non alcune tracce del sedime.

(tratto da S. Torresan, Il giardino del Casino di Sopra o di Bell'aria, anche di San Lorenzo, in I giardini dei Gonzaga 2018, pp. 456-459)

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