Proprietà privata, accessibile su richiesta
{gallery}gallerygiardini/30{/gallery}
Foto Luigi Briselli
L'imponente bellezza di piazza Sordello, oltre all'ariosità dei grandi spazi, è certamente dovuta al raffinato equilibrio delle sue quinte architettoniche che, erette in tempi e modi diversi, trovano fra loro motivi di dialogo. L'austera presenza del Palazzo Ducale si confronta sul lato opposto con il sontuoso Palazzo Bonacolsi-Gonzaga i cui caratteri architettonici rimandano alle sue origini medioevali. L'angusto vicolo Bonacolsi che lo fiancheggia su un lato, i merli della facciata e la torre parallelepipeda richiamano il profilo della città antica e gli albori del potere gonzaghesco. Tanta sobria imponenza è ingentilita da un riposante giardino interno che si intravvede oltre il portone e che ha occupato gli spazi di un antico cortile con un parterre erboso e vialetti lungo i quali si intervallano vasi di agrumi e di osmanto. Un grande ippocastano si eleva verso il cielo mentre edere, glicini, rose rampicanti e vite americana ampliano la percezione degli spazi ricoprendo la controfacciata e il muro di confine nord-ovest. L'antico pozzo è ricoperto di falso gelsomino, mentre il calicanto e gli aceri giapponesi portano pennellate di colore sul verde del prato.
Appartenuto a Gianfrancesco Gonzaga (1395-1444), primo marchese di Mantova, il palazzo pervenne a vari discendenti, diretti e collaterali dei Gonzaga, fra i quali Vespasiano duca di Sabbioneta (1531-1591). Dopo numerosi passaggi, fu infine venduto nel 1804 a un'altra illustre famiglia mantovana, i Castiglioni, che ne detengono tuttora la proprietà.
La presenza di un piccolo zardino all'interno dell'esteso complesso è documentata per la prima volta nel 1496, mentre una descrizione del 1559 accenna a una sua partitura interna di carattere tipicamente rinascimentale. L'assetto planimetrico delle aree di servizio subì varie trasformazioni nell''800 con l'apertura di una grande corte centrale e la costruzione di nuovi fabbricati. L'area a giardino, che insieme all'orto e a varie corti interne, separate da muraglie, aveva caratterizzato il vasto complesso residenziale, non fu mai abbandonata, ma subì vari spostamenti avvicinandosi progressivamente all'ingresso principale, dove tuttora si estende per una superficie di circa 500 metri quadrati.
(tratto da L. Valli, Il giardino del Palazzo Bonacolsi Gonzaga Castiglioni, in I giardini dei Gonzaga 2018, pp. 309-311)