Mantova per la tutela animali
Infestazione da Processionaria del Pino e Euprottide
Considerato che l’Amministrazione comunale sta adottando tutte le misure necessarie a contenere e controllare il fenomeno infestante ha emesso l'ordinanza PS 50/118/2021
Maltrattamenti
Nel caso in cui un cittadino sia testimone di un maltrattamento deve chiamare il numero di emergenza 112 e l’operatore lo metterà subito in contatto con le Forze dell’Ordine. Qualsiasi maltrattamento può essere anche segnalato all’Ufficio per i Diritti degli Animali del Comune di Mantova che provvederà ad allertare i vigili o le guardie zoofile dell’ANPANA. Se ai cittadini dovesse capitare di avvistare dei pescatori di frodo può allertare sempre il 112 oppure il 117, al quale gli operatori rispondono 24 ore su 24.
Abbandono e animali feriti
Se si nota un cane che si trova in una situazione di pericolo, chiaramente smarrito, che magari vaga su una strada molto trafficata si deve segnalarlo al Distretto Sanitario di competenza. Quando gli uffici dell’ATS sono chiusi si deve telefonare alla Pronta disponibilità dell’ospedale di Bozzolo, telefono 0376 9091 dove risponde un operatore 24 su 24.
L’ATS si avvale di una ditta che si occupa di recuperare il cane. Si chiede comunque la collaborazione del cittadino perché è opportuno metterlo in sicurezza in un cortile o tenerlo in custodia sino all’arrivo degli addetti che sono provvisti di un lettore di microchip per cui, se il cane ne è provvisto, viene subito avvisato il proprietario. Se non si riesce ad identificare il proprietario il cane viene portato al canile sanitario e dopo 10 giorni passa al canile del Comune di competenza.
Anche gli animali feriti o investiti vengono recuperati dagli addetti dell’ATS e dopo le opportune cure vengono trasferiti al canile rifugio. Nel caso in cui l’animale posso costituite un pericolo per la pubblica sicurezza devono essere allertate le Forze dell’Ordine con il 112.
Recupero sciami
Recupero sciami di api cell. 3357160703
Smaltimento delle spoglie degli animali da compagnia - "Sul ponte dell'arcobaleno"
Quando un compagno "sale sul ponte dell'arcobaleno" ovvero ci lascia per sempre, siamo responsabili delle sue spoglie mortali.
I proprietari di animali da compagnia (cani, gatti, furetti, tartarughe ecc.), ai sensi della normativa, e fatte salve le norme in materia di anagrafe canina e prevenzione del randagismo, dovranno procedere allo smaltimento delle spoglie mortali degli stessi, dandone comunicazione in primis al Distretto Veterinario dell' ATS (Agenzia per la Tutela della Salute) tel. 0376/334505 qualora l'animale fosse stato identificato con tatuaggio o microchip e registrato in anagrafe, al Corpo Forestale dello Stato se trattasi di tartarughe identificate.
Incenerimento e sotterramento
In attuazione all'art. 19 paragrafo 1 lettera a) del Regolamento (CE) n. 1069/2009 è consentito lo smaltimento tramite incenerimento e sotterramento.
L'incenerimento deve essere sempre effettuato presso impianti autorizzati allo scopo con spese a carico del proprietario dell'animale.
Il sotterramento deve avvenire, sempre a cura del proprietario dell'animale:
- In modo che gli animali carnivori o omnivori non possano accedervi. Il sotterramento può avvenire in terreni privati appartenenti al proprietario o in aree autorizzate allo scopo (cimiteri per animali);
- In una discarica o in un altro sito senza mettere a rischio la salute umana e senza utilizzare processi o metodi che presentino rischi per l'ambiente.
La strutture sanitarie veterinarie che effettuano il ritiro di spoglie animali o i proprietari di animali, che desiderano il ritiro delle spoglie del proprio animale presso il domicilio, devono rivolgersi a ditte private autorizzate delle quali si fornisce un elenco relativo al territorio della Provincia di Mantova.
Trasporto spoglie animali per smaltimento collettivo:
MILANI s.r.l
via Marchionale n.18 – Guidizzolo
COMMERCIO CASCAMI & C. s.n.c.
via Molino n.38 - Rodigo – tel. 0376 650126
RACCOGLITORI s.r.l.
via Crocette n.15 – Castellucchio – tel. 0376 533908
IL GIARDINO DEI RICORDI di GUADAGNI ANDREA & C. s.a.s.
Bagnolo San Vito - tel. 0376 415640
cell. 3406441760
RAMSERVICE cremazione animali domestici
Via Statale, 12, 41036 Medolla MORAMSERVICE cremazione animali domestici
Via Statale, 12, 41036 Medolla MO
Telefono: 349/1390579
https://www.ramservice.eu/
Cremazione singola con urna:
IL GIARDINO DEI RICORDI di GUADAGNI ANDREA & C. s.a.s. - Bagnolo San Vito - tel. 0376 415640
cell. 340 644 1760
La presenza di animali ritrovati morti sul suolo pubblico, nel territorio del Comune di Mantova, può essere segnalata al pronto intervento ambientale di Mantova Ambiente al numero 800 169 981.
Rondone |
Sabato 18 giugno si è svolto a Mantova il "Festival dei Rondoni", iniziativa di divulgazione naturalistica ideata da un gruppo di ornitologi che da alcuni anni promuove lo studio e la tutela di questi incredibili volatori che hanno scelto i centri storici di molte città italiane come luogo dove nidificare. Tale evento, inserito nella rassegna "I volti della natura in Citta'", promossa dal Parco del Mincio e dal Comune di Mantova ha beneficiato del patrocinio di Complesso Museale di Palazzo Ducale, Parco Oglio Sud, Wwf Mantovano, Gruppo Speleologico Mantovano e Parcobaleno; organizzato dal Gruppo Ricerche Avifauna Mantovano e Gruppo Rondoni, il Festival dei Rondoni vuole far conoscere ai cittadini non solo i rondoni, ma anche molte altre specie di uccelli che abitano le strade e le piazze della nostra città. |
I primi protagonisti del tour sono stati infatti i balestrucci (Delichon urbicon) nidificanti presso il palazzo delle Poste: attraverso le lenti del cannocchiale puntate sui loro nidi di fango è stato possibile osservare i giovani ricevere le imboccate dagli adulti. Il balestruccio è parente della rondine, ma si distingue da essa per le dimensioni inferiori, il colore blu scuro di dorso e ali, e la macchia bianca sopra la coda. Come la rondine ripartirà a settembre per l'Africa, dove passerà l'inverno. La sua dieta è basata esclusivamente su piccoli insetti catturati al volo.
Accanto ai nidi di balestruccio, collocati sotto il cornicione del palazzo, abbiamo osservato alcune coppie di passera d'Italia (Passer italiae), che invece scelgono di nidificare sotto i coppi dei tetti. Questa specie certamente a tutti famigliare ha una biologia molto differente rispetto al balestruccio: i passeri sono infatti stanziali (cioè trascorrono tutto l'anno nello stesso luogo) e si nutrono di semi. A Mantova possiamo ancora osservarne diverse coppie, tuttavia la specie attraversa una fase di declino preoccupante per ragioni non del tutto chiare agli ornitologi.
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foto 1 - Passera d'Italia femmina (Passer italiae)
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Spostandoci verso i portici di Corso Umberto incontriamo un'altra specie simbolo della biodiversità urbana di Mantova: la rondine. Spesso viene confusa con il rondone, sebbene queste due specie non siano nemmeno parenti dal punto di vista tassonomico. Proprio nel cuore della città si è da alcuni anni stabilita una piccola colonia di 7-8 coppie: arrivano a fine marzo, dopo un lungo viaggio dall'Africa centrale, e iniziano immediatamente a "restaurare" i loro nidi di fango e paglia. Tra aprile e maggio ha luogo la prima covata, e dopo che i giovani saranno indipendenti gli adulti iniziano un secondo ciclo riproduttivo. Come è noto le rondini sono specializzate nella cattura di piccoli insetti volanti: molte specie di ditteri (mosche e zanzare) rientrano nella loro dieta. Si stima che una covata di rondine (mediamente 4-5 pulcini) necessiti di 6.000 insetti al giorno: come rondoni e balestrucci esse rappresentano dunque un prezioso alleato nella lotta biologica agli insetti considerati nocivi.
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foto 2 - Rondini |
Piazza Sordello è stata l'ultima tappa del festival: qui abbiamo finalmente osservato i protagonisti principali di questa passeggiata, i rondoni comuni (Apus apus). Nessuna specie tra gli uccelli presenta un adattamento tanto spinto alla vita aerea: il rondone infatti trascorre praticamente tutta la vita in volo. In volo si alimenta, dorme, raccoglie materiale per il nido, effettua interazioni sociali coi propri conspecifici, talora si accoppia. Il suo nome scientifico "Apus" significa infatti "privo di piedi". In realtà non ne è affatto privo, anzi, essi sono molto importanti, ma non li usa se non per poche settimane all'anno, cioè durante la nidificazione. In questa delicata fase il rondone necessita di anfratti nella roccia di pareti naturali o artificiali, cui si aggrappa con le forti unghie per poi infilarsi in strette fessure dove depone 2-3 uova. Dopo una incubazione di circa 20 giorni nasceranno i pulcini, alimentati da entrambi i genitori per 35-40 giorni. La quantità di insetti consumata è stupefacente: si stimano 10.000 prede al giorno (10-100 per singola imbeccata).
Dove nidificano i rondoni comuni a Mantova?
Certamente i sottocoppi delle tegole rappresentano il sito d'elezione, per questo è fondamentale che la prima fila di tegole sia lasciata libera dalla grondaia, elemento che rappresenta un ostacolo insormontabile per questi uccelli. Questo tipo di nicchia è ben visibile presso il portico della cavallerizza e presso la Chiesa di San Francesco. Una situazione anomala e molto interessante si può osservare sotto il portico di Palazzo Ducale dove la fessura tra il muro del Palazzo stesso e le travi in legno ha offerto una nicchia ideale per la nidificazione di diverse coppie di rondone.
Quando e dove osservare i rondoni?
Da fine marzo a metà luglio, con un picco tra fine maggio e metà giugno, alle 8-9 di mattina e attorno alle 20, in piazza Sordello e attorno al castello di San Giorgio possiamo ammirare la manifestazione più eclatante della loro presenza, i cosidetti caroselli (in inglese definiti "screming parties, cioè "feste urlanti"): durante questi voli di gruppo decine di rondoni si inseguono attorno alle mura cittadine emettendo forti stridii. Il significato di questo comportamento non è del tutto noto ma sembra abbia una funzione sociale e di coesione degli individui appartenenti alla colonia.
Per approfondire la biologia del rondone comune e dei suoi affini rondone pallido (Apus pallidus) e rondone maggiore (Tachymartis melba), non presenti a Mantova, rimandiamo alle seguenti pagine
Concludiamo con le ultime specie osservate ma soprattutto con una definizione lanciata dagli ideatori del festival dei rondoni: il "MONUMENTO VIVO". Un monumento è vivo quando ospita nelle sue cavità, nei suoi anfratti, sotto le tegole dei suoi tetti, una o più specie di uccelli e altri animali (lucertole, gechi, pipistrelli).
Nel 2015 il monumento prescelto fu il Castello di San Giorgio, quest'anno la scelta è ricaduta invece sulla Torre della Gabbia, dove, oltre a diverse coppie di taccola (Corvus monedula), ad alcuni rondoni e alla passera d'Italia, ha per la prima volta nidificato una coppia di gheppi (Falco tinnunculus).
Il gheppio è un piccole rapace ben diffuso sul territorio mantovano, soprattutto in zone rurali; almeno due coppie hanno tuttavia preferito stabilirsi in città, una proprio in una cavità della torre della gabbia affacciata su piazza Sordello. L'Assessore all'ambiente Andrea Murari ha ricevuto perciò dai membri del Gruppo Ricerche Avifauna Mantovano l'attestato di "Monumento Vivo" mentre i tre giovani gheppi compivano i primi incerti voli accompagnati dai genitori, proprio sopra alle teste del folto gruppo di persone che hanno preso parte all'evento.
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foto 3 - Taccole (Corvus monedula)
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foto 4 - Gheppio (Falco tinnunculus)
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Altre specie meno facili da osservare ma comunque presenti sui palazzi storici del centro di Mantova sono il codirosso comune (Phoenicuros phoenicuros), il codirosso spazzacamino (Phoenicuros ochruros) e la passera mattugia (Passer montanus).
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foto 5 - Passera d'Italia maschio
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foto 6 - Codirosso Comune
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foto 7 - Codirosso Spazzacamino
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Per concludere la carrellata di specie che volano su Mantova ricordiamo la straordinaria presenza di una colonia di Miniottero (Miniopterus schreibersii). Specie troglofila, legata ad ambienti di grotta, le maggiori consistenze a livello nazionale si registrano nel centro e sud Italia, dove questa specie trova ambienti più idonei. Nel nord del suo areale, tra cui è compresa la Lombardia, può sfruttare anche edifici. La colonia di Mantova, presente sotto il Castello di San Giorgio, sul territorio regionale è di importanza unica e fondamentale per la sua conservazione. Il Miniottero è considerato Vulnerabile (VU) dalla Lista Rossa dei Vertebrati Italiani a causa del declino della popolazione dovuto principalmente al disturbo negli ambienti di rifugio.
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foto 8 - Miniotteri (Miniopterus schreibersii)
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Dott. Nat. Sonia Braghiroli
Dott. Vet. Davide Aldi
Foto di Daniele Longhi, Achille Peri, Davide Aldi e Sonia Braghiroli
Dopo la positiva esperienza di palazzo Te l’Amministrazione Comunale ha deciso di allontanare i piccioni dal centro storico utilizzando falchi addestrati. Si è iniziato a farli volare dalla cupola di sant’Andrea, grazie alla cortese disponibilità di don Renato Pavesi, Rettore della basilica e del parroco don Alfredo Rocca. I falchi sono poi stati lanciati anche in altre piazze e vie di Mantova, in particolare sotto i portici e già si nota una diminuzione della popolazione dei piccioni ai quali la presenza del falco impedisce anche la nidificazione.
L’utilizzo di falchi addestrati negli ultimi anni si è molto diffuso non solo nelle città, ma anche negli aeroporti dove vengono fatti volare prima dell’arrivo e della partenza degli aerei per allontanare uccelli che potrebbero interferire con il volo.
Molti sono anche le fabbriche che preferiscono utilizzare questo metodo di dissuasione estremamente efficace ed ecologico.
Cavozza Falchi nasce da un sogno, un sogno lungo una vita.
Nasce dal sogno di Marco Cavozza, dall’amore per i rapaci che lo accompagna da sempre, da quando, appena ragazzo, s’inerpicava tra le rocce rosse e i boschi di Bardi, seguendo il volo di falchi e poiane.
Una passione cullata dall’infanzia e mai venuta meno, sviluppata, approfondita, seguita con metodo, studio, dedizione, fino a farne un mestiere, una professione. A dimostrare che i sogni possono far volare in alto.
Da trent’anni il sogno è diventato una splendida realtà. Marco Cavozza è considerato uno dei massimi esperti dell’arte della falconeria e dell’addestramento dei rapaci in Italia, e non solo.
Questo primato è sicuramente frutto degli innumerevoli premi e riconoscimenti conseguiti in Italia e all’estero, primo fra tutti quel titolo di “Maestro Falconiere” conseguito nel 2002 e condiviso con un solo altro Maestro nel nostro paese. Ma il vero miracolo operato da Marco Cavozza è quello di aver saputo creare un legame unico con i suoi rapaci, un’empatia profonda basata sul rispetto reciproco, su un’intima conoscenza, inspiegabile e incomprensibile ai più, ma evidente se ci si sofferma a osservarlo anche solo una volta mentre ‘parla’ con una delle sue aquile. È un mistero meraviglioso e antico, che si rifà alla nobile arte della falconeria com’era concepita alle origini, come un patto segreto e indissolubile tra il falconiere e questi superbi animali.
Da circa dieci anni Marco Cavozza ha fatto della sua passione anche un lavoro, con l’iscrizione alla CCIAA di Parma. È stato il primo in Italia ad utilizzare i falchi per il “Bird control” negli stabilimenti, nei centri storici, nei musei, nei cimiteri, nelle discariche ecc. con risultati sorprendenti, che lo hanno portato a stabilire rapporti duraturi con molte aziende di importanza internazionale e con centri storici e musei. Questo modo di allontanare i piccioni è anche molto ecologico perché non provoca fastidiosi effetti collaterali come rumori, o inquinamento da veleni. Si avvale di un predatore contro la sua naturale preda, ma anche il piccione ha tutte le chance per fuggire senza essere ucciso, come in natura. Anche in questo caso il rispetto è fondamentale.
Oggi la ditta Cavozza Falchi è fra le prime in Italia per controllo e allontanamento dei volatili nocivi con l’ausilio di falchi addestrati, allevati in cattività e legalmente tenuti. Nel suo lavoro Marco è supportato da un Team di giovani e volenterosi falconieri e naturalmente dalla flotta di falchi, in una collaborazione tra rapaci e umani davvero sorprendente.
Cavozza Marco partecipa inoltre ai più famosi Pali e rievocazioni storiche medievali d’Italia. I suoi rapaci sono stati protagonisti di spot pubblicitari e film. Organizza anche corsi di falconeria professionali e dimostrazioni per gruppi e scolaresche presso la sua suggestiva sede di Traversetolo.
Vale la pena fargli visita, per poter ammirare i meravigliosi rapaci che vivono con lui, in una cornice naturale e selvaggia, e per poter assistere ai loro voli maestosi sotto l’occhio attento e amorevole del loro amico ‘umano’. Un’esperienza emozionante e indimenticabile, che ricorda come possa ancora esistere un rapporto tra uomini e animali basato non sullo sfruttamento, ma su rispetto, collaborazione e amore incondizionato.
Contenuti di prossima pubblicazione
Adottare un cane è una scelta importante, che non deve essere dettata esclusivamente dal nostro amore per i 4zampe. E' importante prendere in considerazione alcuni fattori che ci riguardano, come il nostro stile di vita e abitudini, lo spazio ed il tempo che abbiamo a disposizione da dedicare al nostro futuro compagno di vita. Poi è altresì importante capire che tipo di cane si adatterebbe meglio alla nostra famiglia e vita: sicuramente cani di taglia piccola sono in taluni frangenti più facili da gestire (ad esempio se siamo dei viaggiatori), mentre un cane di taglia più grande avrebbe sicuramente qualche gioia in più se potesse avere un giardino in cui stare se il nostro tempo a disposizione non è tantissimo.
Occorre sfatare la convinzione che sia meglio scegliere un cucciolo, perché crescerà facilmente a contatto dei nostri figli o si riuscirà a dargli le regole della casa. Un cane adulto è perfettamente in grado di inserirsi in un nuovo contesto famigliare, perchè come un cucciolo ha voglia di dare e ricevere affetto. I cuccioli sono bellissimi, ma impegnativi e per cui occorre considerare bene le proprie disponibilità di tempo e di pazienza. Sino ai sei mesi, proprio come i neonati, non sono in grado di controllare i propri bisogni, per cui è bene essere consapevoli di dover pulire spesso i pavimenti e se si abita in appartamento, a scendere almeno ogni 3 ore per abituarlo a sporcare correttamente fuori di casa. I cuccioli ci impegneranno altresì da un punto di vista educativo: per far sì che un cucciolo diventi un cane adulto buono ed equilibrato bisogna dedicargli del tempo, giocare il più possibile con lui e insegnarli le norme della buona educazione canina. L'adozione di un cane adulto ci potrebbe agevolare su alcuni fronti: sono già abituati a sporcare con regolarità in giardino o comunque fuori casa; hanno un carattere già delineato e basta scegliere chi saprà meglio trovare un feeling reciproco; hanno già conosciuto una casa, la convivenza sociale e familiare. Sfatiamo il mito che non sapranno più adattarsi o che non ci daranno affetto: decine e decine di adozioni ne dimostrano l'esatto contrario! Inoltre se decideremo di rivolgerci al Canile Rifugio della nostra città o a una buona struttura di accoglienza di cani randagi, i volontari presenti potranno esserci di grande aiuto: gli operatori conoscono bene i cani e raccontando qualcosa di noi (lo stile di vita, com'è composta la famiglia, se abitiamo in un appartamento o in una casa con giardino, le esperienze precedenti) ci aiuteranno a scegliere il cane più adatto. Molti prendono un cane lasciandosi trasportare dall'entusiasmo o dall'emotività, poi alle prime difficoltà il nuovo arrivato ci indispone. La scelta che stiamo compiendo sarà per tutta la vita ed è bene fin subito essere consapevoli che un amico a quattro zampe ci richiederà tante attenzioni, impegno e responsabilità.
Ma una volta fatta la scelta, come dobbiamo comportarci? Innanzitutto ci sono alcuni impegni burocrati e prassi di buona condotta:
Il Microchip: se non ne è già munito (perché adottato o acquistato) è obbligatorio per Legge (non è una libera scelta) che il nuovo arrivato sia identificato all'Anagrafe Canina Regionale e Nazionale. L'inserimento del microchip nel cane (a cura del veterinario libero professionista o pubblico) avviene con iniezione sottocutanea nella zona laterale sinistra del collo. Vengono utilizzate apposite siringhe monouso sterili che non provocano nessun dolore. Un piccolo pizzicorìo, magari un guaito per lo spavento. Un evento che potrete facilmente far dimenticare con una successiva bella passeggiata assieme! Con il microchip e la conseguente iscrizione all'Anagrafe Canina è possibile identificare il cane in caso di smarrimento, risalendo ai dati del proprietario!
Le Vaccinazioni: periodiche ed effettuate dal veterinario, che dovrà diventare il miglior amico del nostro cane. E come dote il libretto sanitario, sul quale far annotare tutti i trattamenti. E' possibile anche dotare il nostro cane del Passaporto, soprattutto se ci spostiamo all'estero con lui. Per quest'ultimo è bene rivolgersi al Distretto Veterinario Pubblico, che ci darà tutte le informazioni e lo emetterà.
Gli Antiparassitari: non sono un obbligo, ma vivamente consigliati nella stagione primaverile/estiva. Altrettanto importante è la profilassi per la filariosi cardiopolmonare.
La Sterilizzazione: tanti pregiudizi, ma tanti vantaggi perché se l'intervento chirurgico viene effettuato prima della maturità sessuale (6 mesi circa), riduce drasticamente l'incidenza di tumori e previene l'insorgenza di patologie a carico dell'apparato riproduttore maschile e femminile. Con la sterilizzazione l'animale diviene, in genere, più docile e mansueto, meno incline al vagabondaggio. Sfatiamo qualche leggenda metropolitana che vede i cani sterilizzati ingrassare e perdere di capacità: una corretta alimentazione manterrà sempre il nostro miglior amico in forma e soprattutto il suo carattere non subirà nessun mutamento. E' comunque bene sapere che l'istinto riproduttore e molto forte, e nei mesi predestinati (primavera e fine estate) il cane potrà tentare la fuga, perdersi, rimanere investito o procurare incidenti e gli eventuali danni sono tutti a carico del proprietario. Potrà ferirsi gravemente, addirittura morire o provocare incidenti.
Certamente nel momento in cui decidiamo di avere un cane, il desiderio più grande è di conviverci bene ed essere sicuri che stia bene a sua volta. Impariamone il linguaggio e impegniamoci a comprenderne i comportamenti, senza associarli a quelli umani. Un cane è sereno quando riconosce nel proprietario un punto di riferimento a cui affidarsi, mentre se viene a mancare il corretto soddisfacimento dei suoi bisogni, sicuramente ci ritroveremo di fronte a dei problemi di comportamento e difficoltà di gestione. Quando vogliamo crescere correttamente il nostro cane o ci troviamo in difficoltà nella sua gestione, è preferibile rivolgersi ad un educatore/istruttore cinofilo ed in casi più gravi ad un veterinario comportamentalista. Ci sono però dei suggerimenti per l'iniziale convivenza che vi risulteranno utili. E' importante individuare all'interno della casa quali saranno gli spazi a cui potrà accedere e soprattutto individuare un luogo dove collocare la sua cuccia. Che sia una brandina, un cuscinone o un semplice giaciglio è importante non posizionarlo vicino all'ingresso o nei punti di maggior passaggio della casa: la cuccia è il posto in cui il nostro cane andrà a riposare e ricercare tranquillità. Stabiliamo gli orari dei pasti, scegliendo per lui (avvalendoci anche del veterinario) l'alimentazione migliore. Non importa se mangerà prima o dopo di voi, l'importante è sapere che alimentarsi anche per il nostro cane è un piacere. Preparare assieme a lui la ciotola, imparando a rimanere tranquillo fino a quando gliela porgeremo è imparare ad affrontare gli eventi che emozionano con calma. Lasciamolo mangiare con i suoi tempi ed è buona norma togliere la ciotola dopo un certo periodo di tempo: lasciare il cibo sempre a disposizione lo renderà scontato e noioso. Scegliamo dei validi accessori per la passeggiata: pettorina e guinzaglio saranno gli strumenti che ci permetteranno di gestirlo in sicurezza. Per il suo benessere psicofisico è consigliabile optare per una pettorina ad H, che non da costrizioni a livello fisico (e nemmeno danni fisici) e lo lascia libero di comunicare correttamente con i suoi simili e le persone. Per il guinzaglio, la Legge ci chiede di utilizzarne uno fisso della lunghezza di 1,5 mt. Dove andremo a passeggiare? Sia l'ambiente urbano che quello campestre sono adatti a seconda delle necessità. Se si tratta di una passeggiata veloce per i bisogni, le vie attorno a casa e piccoli spiazzi erbosi saranno sufficienti, ma almeno una volta al giorno sarà bene portarlo a svagarsi olfattivamente in campagna o in zone ai margini della città. Poter annusare odori nuovi, camminare nell'erba alta, passeggiare a lungo al nostro fianco gli permetteranno di soddisfare alcune delle principali motivazioni canine e quindi essere appagato. E anche quei cani che beneficiano di un giardino, hanno la necessità di uscire a sentire odori nuovi! Scegliamo le amicizie a 4zampe, perchè è importante farlo socializzare con i propri simili, ma bisogna stare attenti affinchè le esperienze siano sempre positive. Fargli incontrare a forza tutti i cani lungo la passeggiata o dentro l'area cani, potrebbe non avere l'effetto desiderato. E torniamo un po' bambini, il gioco è una palestra di vita per tutti! Dedicarsi quotidianamente a piccoli giochi (dalla pallina, al tiramolla, al problem solving) è un modo per dedicargli tempo, soprattutto quando il meteo è brutto e si è costretti a stare maggiormente in casa. Fargli vivere esperienze nuove (bere un caffè al bar insieme, entrare in un negozio, soggiornare in albergo per le vacanze, salire in auto) è importante se vogliamo che ci accompagni nel nostro quotidiano. Come sempre la parola d'ordine è: gradualità ed esperienze positive!
Per non incappare in incomprensioni uomo-cane è bene osservare alcune regole, anche se si tratta del nostro cane. Per esempio proponendosi in modo non diretto e con le mani sulla testa: quest'ultima racchiude tantissimi degli organi di senso (occhi, orecchie, naso) e il cane può sentirsi minacciato. Abbassatevi, rimanetegli laterale ed attendete che si avvicini a voi, lasciandovi annusare il dorso della mano. Mai correre verso un cane sconosciuto o pretendere di toccarlo e se un cane ci abbaia contro, cerchiamo di mantenere la calma senza effettuare movimenti bruschi. Evitiamo di fissarlo troppo, anche se giustamente lo terremo in vista. Non avviciniamoci ai cani mentre giocano tra loro o comunque non cerchiamo di trattenere il nostro: il rischio è di falsare la comunicazione e far accadere l'imprevedibile. Se ci troviamo a dovergli togliere qualcosa di bocca prestiamo attenzione al modo: qualsiasi cosa sia, per loro sarà comunque importante (gioco, cibo o un oggetto sconosciuto); non pretendiamo di volerglielo strappare, ma piuttosto proponiamo una alternativa (un altro oggetto interessante o un bocconcino), facendo in modo che lo lasci spontaneamente. Sorvegliamo sempre bambini e cani: sia all'aperto che in casa, lasciarli incustoditi potrebbe essere un'imperizia da pagare cara.
Avere un cane al nostro fianco è un'esperienza unica, se siamo pronti a rimetterci un po' in gioco nella consapevolezza che accogliamo nella nostra casa un essere vivente, meritevole di rispetto e conoscenza.
Paola Lazzarini
educatore/istruttore cinofilo
Scuola Educazione Cinofila L'Orma di Black asd
Il coniglio è considerato nella nostra società un animale d'affezione, al pari di cani e gatti. La gestione del coniglio è particolare, richiede tempo e molte cure.
La nostra casa deve essere a prova di coniglio, perché NON sono animali da gabbia e se decidiamo di portarlo a casa dobbiamo garantirgli la massima sicurezza e libertà durante tutta la sua vita. Il coniglio è un animale gregario, sociale ed ama molto la compagnia. A lui piace giocare ma non è adatto ai bimbi perché ha un ossatura molto fragile e delicata. L'importante se decidiamo di prendere in casa con noi questo interessante animale, affettuoso e socievole, dobbiamo educare bene i nostri bambini ed insegnare loro il rispetto per un essere senziente.
Il coniglio non mangia il pane secco ma fieno e verdura fresca più volte al giorno e la sua lettiera va pulita molto spesso. Può vivere fino a dieci anni ed anche più. Spesso viene scelto per un fattore estetico, essendo molto carino e così piccolo da sembrare un peluche oppure perché si pensa sia di facile gestione ed economico. Spesso viene preso senza conoscere le sue reali necessità ed il suo comportamento.
Il coniglio è un mammifero e appartiene alla famiglia dei lagomorfi e contrariamente a quello che si pensa non è un roditore. Non fatevi ingannare da chi vi assicura che va tenuto in gabbia!
In natura i conigli vivono in gruppi, corrono, scavano tane per nascondersi e mettere al mondo i cuccioli, rosicchiano ed esplorano tutto ciò che incontrano. I denti sono a crescita continua ed una giusta alimentazione permette loro di mantenersi della giusta lunghezza.
Respirano quasi completamente dal naso che è infatti in continuo movimento. I conigli sono privi di ghiandole sudoripare ed usano le orecchie che permettono loro la termoregolazione della temperatura corporea. Non vanno mai sollevati dalle orecchie. I loro occhi vedono bene nella penombra e mal sopportano la luce intensa. La pelle del coniglio è molto delicata e sottile, ricoperta da una folta pelliccia.
Il Coniglio per vivere ha bisogno di movimento e di socializzare.
La giusta alimentazione per il tuo coniglio
Paola Zapparoli
Coaudiatrice del cane e del coniglio esperta in IAA
Cosa significa adottare un gatto? Significa scegliere per 15-20 anni, e in alcuni casi anche 24-25, un compagno di vita che avrà bisogno di attenzioni, gioco, carezze, cure, amore oltre che di cibo! Alcune persone scelgono di adottare un gatto per comodità, basandosi su alcuni luoghi comuni che, a nostro avviso, rischiano di sminuire il rapporto gatto/essere umano: un gatto non deve essere portato fuori per i bisogni, fa tutto nella sua cassetta, è più indipendente di un cane, e sa arrangiarsi...
Chi ha un gatto sa quanto tutto questo sia un giudizio riduttivo: se è vero che un gatto non deve essere portato fuori per i bisogni, è anche vero che è estremamente pulito e schifiltoso, e quindi la sua lettiera deve essere sempre pulita da residui e lavata settimanalmente...il rischio è che inizi a non usare la lettiera perché troppo sporca. Per quanto riguarda l'essere indipendente, anche questo è un falso mito: i gatti dipendono da voi per il cibo ma soprattutto per l'affetto, così come un buon adottante non potrà più fare a meno del suo gatto. I mici, tanto quanto i cani, hanno bisogno di attenzioni, coccole, gioco. Da quest'ultima falsa credenza deriva l'idea che il gatto...tanto si arrangia se si perde...Anche qui è ben difficile credere che un gatto abituato alla casa possa sopravvivere fuori da solo: se anche in qualche modo riuscirà a mangiare, ma alcune volte si lascerà morire perché incapace di procacciarsi cibo dato che spesso i gatti adottati non ha avuto neanche una mamma gatta che li abbiano cresciuti ma un surrogati umani, sicuramente non stimerà i pericoli di altri animali come i cani e le volpi, forse non riuscirà a sopravvivere in una colonia di gatti randagi, che ha gerarchie precise e gatti dominanti, e soprattutto rischierà la sua vita a causa del traffico e delle macchine, prima causa di morte dei gatti randagi o abbandonati...e i gatti non hanno nove vite! Il pericolo macchine è un grande problema anche per i mici che abitano in villette prossime a strade con traffico a velocità elevata, quindi sia statali ma anche stradelli poco trafficati: se il micio non verrà tenuto in casa o comunque fatto uscire sotto controllo, e mai di notte, correrà seri pericoli di vita.
Chiarite questi falsi miti e credenze, quale gatto adottare.
Tanti anni di affidi ci hanno insegnato a dare alcune indicazioni precise in base all'età dell'adottante: ad esempio per una famiglia con bambini o con persone anziane o con persone con difficoltà di deambulazione, l'ideale è un gatto dai sei mesi in su, cioè un micio con il carattere già formato. Un gattino piccolo è adorabile, ma come tutti i piccoli, di animale o di essere umano, non ha il carattere formato e spesso ci è capitato che miceti adorabili da piccoli a sei mesi non si facessero più prendere neanche in braccio o diventassero gatti morsicatori anche se per gioco! Con grande dispiacere dei proprietari. Fino ad un anno e oltre i mici sono giocherelloni! E insegnare ad un gatto nuove abitudini non è un problema a qualsiasi età!
Se invece volete un micio ma siete fuori casa per troppe ore al giorno, potete ricorrere all'adozione di due fratellini: l'adozione di coppia secondo noi è l'ideale perché il gatto ha un suo simile con cui giocare, sfogarsi, arrabbiarsi, rilassarsi, ma non per questo dimenticherà voi! Saranno mici più equilibrati sicuramente. Anche se a volte ci sono gatti nati per stare soli con il proprio padrone. A quel punto bisogna rispettare l'indole del micio.
Per quanto riguarda la vostra assenza per le ferie, noi sconsigliamo vivamente di portare il gatto in viaggi. Tranne alcuni casi, il gatto in genere si stressa molto nella separazione dalla propria casa, che per lui è il suo territorio inviolabile. Per la cura del vostro gatto durante la vostra assenza potete rivolgervi a cat- sitter di fiducia, reperibili anche tramite le associazioni animaliste, oppure portarlo in pensione...ma noi consigliamo decisamente la permanenza nella sua casa con cat sitter!
arch. Fernanda Incoronato
Associazione Gattorandagio Onlus Mantova
347 7587816 Fernanda
347 9339927 Erika
Gatto rosso (carcassa)
Si tratta di un Gatto soriano