130.570 sono i visitatori che dal 1 gennaio al 30 giugno 2016 hanno frequentato Palazzo Te: + 44% rispetto ai 92.852 registrati alla stessa data nel 2015. Nell'anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura, il Centro Internazionale d'Arte di Cultura di Palazzo Te, nel primo semestre di attività, si è orientato verso la produzione di eventi con forte carattere di sperimentazione e di inclusione sociale, per restituire alla città di Mantova Palazzo Te come bene pubblico, valorizzando allo stesso tempo le progettualità culturali cittadine. I dati sono stati presentati martedì 26 luglio nella sala Consiliare del Comune di Mantova dal sindaco Mattia Palazzi e dal presidente del Centro Internazionale di Palazzo Te Stefano Baia Curioni.
"Il Centro Internazionale di Cultura di Palazzo Te è nato da un'intuizione olivettiana - ha spiegato il presidente Stefano Baia Curioni -. È stato Renzo Zorzi, il manager di Olivetti, qualche decina di anni fa ad immaginare di creare a Palazzo Te un centro che potesse produrre cultura e attivare, in un luogo del Rinascimento così importante dedicato alle feste, un'idea allo stesso tempo festosa e alta della conoscenza e della cultura rinascimentale. E noi abbiamo pensato di recuperare questa intuizione originaria attualizzandola». «Dare vita ad nuovo programma di Palazzo Te – prosegue Baia Curioni – significa immaginare occasioni in cui le arti e la ricerca possano veramente dialogare con il presente".
Il dato di affluenza in questi primi sei mesi di attività, di segno nettamente positivo, sembra premiare una programmazione che ha combinato la dimensione locale a quella internazionale, con quattro progetti artistici di grande respiro: Quadri da un'esposizione. Stefano Arienti interpreta l'arte a Mantova nel Novecento (23 aprile - 26 giugno); Un sogno fatto a Mantova (primo atto 12 giugno - secondo atto 7 settembre al 13 novembre); 77 Million Paintings e The Ship di Brian Eno (25 giugno - 17 luglio) e La Cittadinanza del Corpo. Azioni coreografiche di Virgilio Sieni (21-22 luglio).
Le iniziative realizzate nel primo semestre dell'anno hanno ottenuto un'ampia risonanza mediatica sulla stampa locale e nazionale con 600 uscite tra articoli e servizi radio e TV, ciò testimonia l'alto valore artistico e culturale e il grande interesse generale dei progetti proposti. Da una analisi a campione su questionari distribuiti durante l'allestimento dell'installazione artistica di Stefano Arienti, emergono i seguenti dati: il 91,4 dei visitatori proviene da fuori Mantova; il 92,6% ha consumato almeno un pasto in città e il 48,6 % ha pernottato in città. Nel corso del semestre, è stata maturata la scelta di aprire i canali social (Facebook, Instagram, Vimeo) con l'obbiettivo di raggiungere il pubblico attraverso una comunicazione più immediata e un coinvolgimento dialettico.
Nel primo mese e mezzo di attività della pagina Facebook Centro Palazzo Te, sono stati acquisiti circa 6.400 fan (di cui: 63% provenienti dalla Lombardia, 20% dal Veneto, 16% dall'Emilia Romagna e 1% altro). I post della pagina hanno raggiunto oltre 230.000 utenti unici e hanno stimolato oltre 32.000 interazioni (commenti, condivisioni, risposta agli eventi e like). La presenza dell'istituzione sui social ha generato la produzione di contenuti da parte degli utenti che ha incrementato la visibilità degli eventi. Emerge che il pubblico è interessato non solo ad essere informato, ma anche a sentirsi partecipe e condividere emotivamente le esperienze artistiche. Sempre nell'ottica di stimolare un processo di condivisione con il pubblico sui temi della programmazione il Centro di Palazzo Te ha organizzato un calendario di incontri, concerti e appuntamenti di storytelling teatrale in collaborazione con le istituzioni e le associazioni culturali del territorio.
«Stiamo vincendo, numeri alla mano, la sfida che ci siamo posti candidandoci a Capitale Italiana della Cultura - ha detto il Sindaco Mattia Palazzi -. Una sfida che mirava ad attrarre da un lato visitatori da tutto il mondo e al tempo stesso puntava a riattivare nella nostra comunità un approccio al patrimonio che desse a tutti i cittadini un'opportunità di esprimersi in una logica di inclusione sociale e gestione democratica dei beni pubblici. In autunno ci attendono nuovi progetti che vedranno dialogare il passato con l'arte moderna e contemporanea, e siamo certi che i semi di questa stagione eccezionale, che ha visto protagonista Palazzo Te, non mancheranno di dare frutti anche in futuro. Soprattutto per il futuro dei nostri giovani e della gente di Mantova».