Sono intervenuti tra gli altri Stefano L'Occaso, artefice di questo riallestimento, per anni responsabile del Castello di San Giorgio e custode della Camera degli Sposi, da alcuni mesi direttore del Polo museale lombardo e il sindaco Mattia Palazzi che ha apprezzato lo sforzo di portare fuori dai deposito il patrimonio nascosto per tanto tempo ed ora visitabile dal grande pubblico. "Nell'anno di Mantova capitale della cultura – ha osservato Palazzi - stiamo registrando un forte incremento di turisti. Credo che riusciremo ad avere altri importanti risultati se riusciremo a fare un buon gioco di squadra".
Nel museo di piazza Castello a Mantova ora sono visibili i documenti archeologici che raccontano l'origine e lo sviluppo di Mantua dall' epoca di Augusto e Virgilio alla città paleocristiana e altomedievale. Il museo, fino all'11 settembre, ultimo giorno di Festivaletteratura, effettuerà aperture straordinarie con orario dalle 8,30 alle 19 (ingresso a pagamento con biglietteria da Palazzo Ducale). Sono visibili oltre un centinaio di importanti materiali provenienti da scavi della città romana o del suo territorio e, fino a oggi, conservati nei depositi. E' allestito tra l'altro un imponente tratto di strada basolata urbana, pavimentazioni a mosaico e in cocciopesto, statue, iscrizioni, parti di architetture funerari e affreschi. La direttrice del museo Nicoletta Giordani ha illustrato le opere allestite nella nuova sezione inaugurata.