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Posata la prima pietra dell'impianto di produzione del pellet

Il sindaco Palazzi posa la prima pietraE’ stata posata la prima pietra per la costruzione del capannone che ospiterà l’impianto di produzione del pellet presso Corte Bassani in strada Cipata 116 a Mantova.


La posa è avvenuta martedì 27 febbraio, nell’ambito del progetto di reindustrializzazione post raffineria Ies, che ha visto impegnato il consorzio di cooperative sociali Sol.Co. Mantova insieme ai partner Ecoval & Co. E Consozio Vivaisti Europei, oltre a diversi partner istituzionali ed imprenditoriali (tra i principali: Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Cgil, Cisl, Uil, Confcooperative e la stessa Ies).
Tra i presenti alla cerimonia il sindaco Mattia Palazzi, il presidente della Provincia Beniamino Morselli, i rappresentanti del mondo politico e o soci della cooperativa. Gianluca Ruberti, presidente della cooperativa Cop 21 e Manuela Righi, presidente di Solco, hanno spiegato i passi che hanno portato all'operazione pellet.


“Si tratta di una mezza rivoluzione per il Comune di Mantova – ha sottolineato il sindaco Palazzi -. Credo che poter produrre pellet, che andrà a dare energia ad altre realtà in maniera eco logica, sostenendo il lavoro di ex dipendenti ies, voglia dire molto per questa città. Inoltre, non bisogna dimenticare che questi lavoratori si sono riuniti in una cooperativa per creare lavoro”.


Il progetto, presentato a seguito della chiusura della storica raffineria cittadina, comprende diverse attività finalizzate al reinserimento lavorativo e sociale, al rilancio imprenditoriale e alla bonifica ambientale di un’area particolarmente significativa per la nostra città. Tra le attività previste, che consentono l’impiego di circa 60 lavoratori fuoriusciti dalla raffineria: produzione di pellet e bonifica tramite phytoremediation, in collaborazione con Ibimet-Cnr di Bologna.
È proprio in questo progetto che sono stati coinvolti, anche a seguito di un percorso formativo dedicato, gli ex lavoratori della raffineria arrivando a costituire una nuova cooperativa sociale Cop21, innovativo esempio di workers buyout, che oggi conta 30 soci lavoratori e sta avviando le attività previste nell’ambito della produzione di pellet.


L’impianto per la produzione del pellet si svilupperà su un’area coperta di circa 4 mila metri quadrati; l’impianto sarà ad alta tecnologia e ad impatto zero, in quanto per l’essicazione si utilizzerà il calore del teleriscaldamento e si potranno così evitare le emissioni da combustione. Si prevede la messa in funzione a pieno regime entro settembre 2018.


Il processo produttivo prevede la coltivazione su 1.200 ettari di biomassa Herbal Crops, diffusa su quasi tutta la provincia di Mantova: la raccolta sarà effettuata nei mese di settembre e ottobre e conservata in varie aree di stoccaggio. Il totale previsto sarà di circa 70 mila tonnellate di biomassa umida che, essicata e trasformata in pellet, sarà disponibile alla vendita sul mercato per un quantitativo di circa 45 mila tonnellate ogni anno. Utilizzando questo particolare tipo di biomassa per la produzione di pellet si potrà evitare l’abbattimento di circa 70 mila alberi da foresta che sarebbero utilizzati per produrre lo stesso quantitativo di combustibile.

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Febbraio 2018 16:17

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