Il progetto espositivo “Giulio Romano. La forza delle cose” è stato inaugurato e presentato a Palazzo Te nella giornata di venerdì 7 ottobre. Si tratta dell’ultimo appuntamento espositivo nell'ambito del progetto L'arte di vivere Palazzo Te. L’esposizione celebra l’energia creativa di Giulio Romano come designer di oggetti di alta rappresentanza e il potere delle sue invenzioni, capaci di animare lo spazio della corte. Realizzati in materiali preziosi e decorati da forme in cui si integrano motivi classici ed elementi naturali, armi, vasi, brocche, piatti, e perfino saliere e coltelli mettevano in piena evidenza il gusto e la magnificenza delle corti europee, contribuendo a definirne l’assoluta eccezionalità rispetto alla dimensione del vissuto quotidiano. All’inaugurazione della nuova mostra sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il presidente e il direttore di Fondazione Palazzo Te, rispettivamente Enrico Voceri e Stefano Baia Curioni, i curatori Barbara Furlotti e Guido Rebecchini.
Grazie alla inesauribile fantasia di Giulio Romano, nel Cinquecento la corte di Mantova divenne un avamposto nel campo del design europeo, capace di influenzare il gusto per gli oggetti di lusso alla corte di Spagna, Fontainebleau e Praga. La mostra raccoglie quindi un vasto corpus di disegni di Giulio Romano per armi e oggetti in argento, tra cui si distinguono opere prevenienti dal British Museum e dal Victoria&Albert Museum di Londra, e da Christ Church Picture Gallery di Oxford. Da segnalare in particolare la presenza di numerosi fogli provenienti dal Codice Strahov, appartenuto a Jacopo Strada e conservato a Praga, qui esposto per la prima volta dopo un accurato restauro. L’accurata selezione dei disegni illustra come Giulio Romano avesse trovato nel design la dimensione ideale per esprimere la sua vena più fantasiosa, scherzosa e originale.
Eccezionalmente, in collaborazione con Factum Foundation e Factum Arte, cinque oggetti disegnati da Giulio Romano sono stati ricreati come oggetti tridimensionali in argento avvalendosi della più sofisticate tecniche digitali e dei migliori laboratori artigiani specializzati.
Ad accompagnare le invenzioni di Giulio Romano, sono esposti alcuni disegni di famosi artisti cinquecenteschi, tra i quali spiccano Michelangelo e Francesco Salviati, e una selezione di raffinati oggetti di design italiano ed europeo del Cinquecento. Una intera sezione della mostra è dedicata ad armi e armature, con importanti prestiti dal Museo del Bargello di Firenze, dal Kunsthistorisches di Vienna, e della Real Armería di Madrid, in particolare, il famoso scudo dell’imperatore Carlo V di Madrid che viene eccezionalmente esposto insieme al relativo disegno di Giulio Romano, caso unico in cui sia il disegno sia l’oggetto realizzato su progetto dell’artista sono sopravvissuti sino ai giorni nostri.
Un’altra importante sezione della mostra è dedicata agli oggetti che risplendevano sulla credenza e sulla tavola del principe: con il loro repertorio di mostri, animali e metamorfiche figure umane, piatti, brocche, e bacili in argento dorato testimoniano da una parte la fantasiosa creatività degli artisti cinquecenteschi e dall’altra l’eccellente padronanza tecnica degli orefici loro contemporanei.
L'esposizione sarà visitabile fino all'8 gennaio. Per informazioni e prenotazioni fondazionepalazzote.it.