Altre 106 sono state prese in carico e hanno usufruito dei servizi delle due realtà, 29 quelle che sono state ospitate e protette, 41 quelle che hanno utilizzato il supporto psicologico, 38 quelle che hanno avuto la consulenza legale. In 12 hanno usufruito di servizi di mediazione culturale, in 13 hanno fatto ricorso ai servizi per i minori, in 34 hanno presentato le denunce.
Sono questi i dati emersi all'appuntamento si è tenuto giovedì 13 ottobre nella Sala delle Vedute della Biblioteca Teresiana, in via Roberto Ardigò 13, durante la presentazione del progetto "Modello Mantova 2 - evoluzione ed estensione territoriale della rete per la prevenzione e contrasto alla violenza di genere" realizzato attraverso il finanziamento di Regione Lombardia, che vede come capofila il Comune di Mantova, in rete con Provincia, Ats, Centro di Aiuto alla Vita, Telefono Rosa e componenti del Tavolo Antiviolenza di Mantova. Al tavolo dei relatori hanno parlato l'assessore alle Pari Opportunità del Comune di Mantova Marianna Pavesi, il consigliere provinciale Delegato Pari Opportunità Francesca Zaltieri, il direttore Socio Sanitario Ats Diego Maltagliati, il presidente del Centro di Aiuto alla Vita Marzia Monelli e il presidente di Telefono Rosa Patrizia Aldrovandi.
"Quello odierno – ha sottolineato l'assessore Pavesi aprendo la giornata di studio – è un incontro formativo di rete sulla valutazione del rischio nei casi di violenza di genere che rappresenta un ulteriore momento di contrasto al fenomeno della violenza di genere. Partendo da questi dati possiamo proseguire il percorso tracciato dal progetto con la vasta rete di soggetti coinvolti".
Le relatrici hanno illustrato nel dettaglio i dati riguardanti Telefono Rosa e il Cav. Le donne che hanno contattato Telefono Rosa ma non sono state prese in carico sono 92, quelle prese in carico e che hanno usufruito dei servizi del centro sono 67, nessuna è stata ospitata o protetta, coloro che hanno utilizzato il supporto psicologico sono 21, in 28 hanno avuto il supporto legale, nessuna ha usufruito di servizi di mediazione culturale e per i minori e in 19 hanno presentato le denunce.
Per quanto riguarda il Cav, le donne che hanno contattato il centro ma non sono state prese in carico sono 35 (contatti telefonici, accessi allo sportello di ascolto, eccetera), quelle prese in carico 39, ospitate e protette 29 (11 in emergenza) con 20 minori per un totale di 2.999 giorni di permanenza. Le donne che hanno usufruito di supporto psicologico sono 20 per una media di tre incontri a testa. In 10 hanno avuto un supporto legale (per una media di due incontri a testa), in 12 hanno usufruito di servizi di mediazione culturale, in 13 hanno utilizzato i servizi per i minori (doposcuola, babysitting, educatrice, inserimento al nido, accompagnamento ai servizi sanitari, eccetera) e in 15 hanno presentato le denunce.
La giornata formativa del progetto ed adibita per il rilascio di crediti per le assistenti sociali è proseguita con la sessione pomeridiana dalle 14 alle 17.30. La docenza è stata gestita dalla Cooperativa Liberamente di Pavia, centro di eccellenza sul tema.