E' in partenza un nuovo progetto "E se diventi Farfalla" che vede Comune di Mantova, Cospe - le cui attività sul territorio sono organizzate in collaborazione e su un’idea di MantovaPlayground, progetto del Comune - e Segni d’infanzia Associazione, insieme alle scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni, mettersi in rete con diverse realtà in tutta Italia, dal nord al sud, con l’obiettivo comune di contrastare le povertà educative, raggiungendo le fasce più fragili con i linguaggi dell’arte e la creatività.
Il progetto è stato presentato giovedì 17 maggio all’Auditorium della sede Universitaria di Lunetta in viale Valle d'Aosta. L’incontro è stato introdotto dall’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Marianna Pavesi. “Il progetto – ha osservato Pavesi – ha una durata quadriennale ed ora è pronto per decollare. L’obiettivo comune è di contrastare la povertà educativa”. Quindi, sono intervenute l’ideatrice e responsabile del progetto Mantova Playground Ilaria Rodella, e la direttrice artistica della associazione Segni d'Infanzia Cristina Cazzola.
. Subito dopo è stato dedicato uno spazio alla formazione con la conversazione tenuta dal maestro, giornalista e scrittore Alex Corlazzoli sugli aspetti educativi del progetto. Ne ha parlato con gli insegnanti dei nidi e delle scuole dell'infanzia e con il pubblico del quartiere presente. La conversazione è partita dall’aquila, il simbolo di “Colora l’animale 2018”. Sono stati delineati i contenuti didattici del concorso che permetteranno agli insegnanti – presenti in modo numeroso all’incontro – di prendere spunto da questo tema per connettersi ad altri progetti trasversali a tutte le materie scolastiche e alle competenze.
Il progetto avrà una durata quadriennale e sarà rivolto alla fascia d’età 0 – 6, è stato selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e vede i vari soggetti coinvolti sperimentare in 9 regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto, Basilicata, Toscana) la creazione di eventi qualificati e differenziati, sviluppando format replicabili, che offrano un’opportunità importante per crescere dal punto di vista culturale e sviluppare i propri talenti, condividendo storie e confrontandosi con le esperienze degli altri.
Il canale privilegiato con il quale si sceglie di lavorare per raggiungere i destinatari del progetto è quello della scuola con l’intento di innescare un dialogo originale e nuovo fra la comunità scolastica e quella delle famiglie.
E così la prima azione, con la quale viene anche lanciato il progetto che entra nel vivo a partire dal mese di settembre, è dedicata proprio alle maestre: un momento di formazione – programmato per giovedì 17 maggio, dalle 16:45 alle 18:45, presso l’Auditorium della sede dell’Università di Lunetta - con un esperto dal profilo e dalle competenze che ben si adattano agli obiettivi stessi del progetto: Alex Corlazzoli, maestro, giornalista, scrittore e per quest'anno maestro di strada a Palermo.
LA STRUTTURA DEL PROGETTO, TEMI E PROTAGONISTI
Nucleo operativo sono a Mantova le scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni, scelte per la collocazione periferica, dove è più forte la presenza di fasce fragili e perché in quanto scuole materne lavorano già su momenti di coinvolgimento dei genitori, che il progetto vuole migliorare.
Queste diventano il fulcro di sperimentazioni e progettazione, aprendosi ad artisti, atelieristi e architetti che invitano bambini e famiglie a giocare con il tema della bellezza inteso come bene comune. Questo macrotema di anno in anno viene declinato in quattro microtemi diversi: quello della prima annualità è lo spazio.
Tema molto sensibile visto che fin da piccoli capiamo di esistere perché occupiamo uno spazio e l’identità inizia a formarsi nel momento in cui iniziamo a comprendere dove finisce il nostro corpo e ad avere relazioni con cose e persone. Gli spazi per i bambini acquistano un significato in base a come li esplorano e a quali emozioni provano. Le attività di progetto ruotano così intorno all’esplorazione di questa relazione tra corpo e spazio, proponendo inaspettati punti di vista e una co-progettazione di nuovi mondi, che vede coinvolti attivamente bambini, insegnanti e genitori, all’interno dello spazio educativo della scuola.
Sono previsti momenti di formazione e laboratori, da settembre a dicembre 2018, curati da Cospe, le cui attività sul territorio sono organizzate in collaborazione con Mantova Playground, e Segni d’infanzia associazione che mettono la propria esperienza a servizio del progetto, declinando le proprie offerte culturali al tema e agli obiettivi comuni.
Segni d’infanzia propone altri appuntamenti formativi dedicati agli insegnanti:
1 ottobre, ore 16:45. Lo spazio fra lo spettacolo teatrale e la didattica. Un’analisi del programma di Segni 2018 volta a far emergere i contenuti e i temi degli spettacoli utili a un loro utilizzo all’interno dell’attività didattica. Con un approfondimento sul tema dello spazio scenico.
29 ottobre. Visita guidata in mostra. Una passeggiata interattiva attraverso la mostra con le opere del Concorso Colora l’animale, allestita per Segni New Generations Festival. Un artista compone una selezione di opere per far emergere le mille potenzialità dei diversi lavori e per raccontare come sono stati messi in pratica gli spunti forniti nel corso dell’incontro di maggio.
Sabato 3 e domenica 4 novembre. Laboratori aperti e gratuiti in centro storico per bambini e famiglie secondo una formula già sperimentata all’interno delle attività svolte nelle scuole Berni e Pacchioni e che vedono un’esplorazione artistica dello spazio.
Cospe e Comune di Mantova con MantovaPlayground - Cospe è una ong che opera in Italia e nel mondo per la costruzione di un mondo in cui la diversità sia considerata un valore, un mondo a tante voci, dove nell’incontro ci si contamina e ci si arricchisce, a partire dalla prima infanzia. Sceglie di organizzare le attività sul territorio di Mantova in collaborazione con Mantova Playground, progetto promosso e sostenuto dal Comune, facendo seguito all’esperienza maturata nel corso di laboratori, creazione di mappe e ed eventi per scoprire la città da punti di vista insoliti. Dopo aver sperimentato e lavorato con diversi artisti, Mantova Playground propone di coinvolgere per la prima annualità di progetto il collettivo di architetti Parasite 2.0 e l’atelierista Arianna Maiocchi nella programmazione delle attività didattiche e formative all’interno delle scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni.
Da settembre a dicembre – Le due scuole si aprono in orario extrascolastico con uno spazio ludoteca dove giocare con il tema dello spazio.
Ottobre e novembre – Workshop per insegnanti e operatori con Parasite 2.0.
Da ottobre a dicembre – Processo di co-progettazione di un nuovo spazio per giocare, pensare e immaginare, nel quale il collettivo Parasite 2.0 lavora insieme ai bambini delle due scuole dell’infanzia coinvolte;
Dicembre – Presentazione alla città dei nuovi mondi co-progettati nei laboratori dei mesi precedenti.
Le due scuole dell’infanzia da nucleo operativo diventano vero e proprio nucleo di propagazione, si aprono a tutti i bambini e le famiglie non solo del quartiere, ma della città, diventano un nuovo spazio costruito insieme e messo a disposizione della collettività. Grazie al progetto che coinvolge diversi attori del territorio e collaborazioni pubblico – private, si vanno a potenziare le scuole dell’infanzia, creando nuove occasioni di dialogo con le famiglie, aprendo nuove attività creative alle famiglie con bambini 0 – 6 anni, ma soprattutto a quelle più fragili, compresi i nuclei stranieri, più difficilmente raggiungibili.
Sulla scia del verso di Alda Merini "E se diventi farfalla" è un invito ad un’evoluzione, una crescita positiva, che possa diventare un diritto uguale per tutti a crescere nel bello e nella cultura.