L’assessora Riccadonna è la nuova vicepresidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale
Alessandra Riccadonna, assessora alla valorizzazione del sito Unesco del Comune di Mantova, è stata nominata all’unanimità vicepresidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale durante l’assemblea dei Soci che si è tenuta a Ferrara. Riccadonna era già presente all’interno del Comitato Direttivo, che si compone di undici consiglieri, oltre al presidente e ai tre vicepresidenti, individuati su base territoriale.
La nomina è stata proposta da Alessio Pascucci, consigliere della città metropolitana di Roma Capitale e presidente dell’Associazione, in sostituzione del vicepresidente uscente Simona Siotto del Comune di Vicenza, riconoscendo la preziosa partecipazione alle attività di coordinamento svolta negli ultimi anni. Gli altri due vicepresidenti sono, per il Centro Italia, Andrea Marucci, sindaco di San Gimignano, e, per il Sud, Francesco De Carlo, sindaco di Alberobello.
“Sono molto orgogliosa di questa nomina – ha detto l’assessora Riccadonna –, che mi permetterà di essere ancora più coinvolta nel sostenere le istanze comuni connesse alla tutela, valorizzazione e promozione del Patrimonio Mondiale incentivando lo sviluppo di una rete integrata di cooperazione per l’elaborazione di progetti condivisi a livello nazionale e internazionale”.
L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale è stata fondata nel 1997 da un gruppo di sindaci di città inserite come siti Unesco e conta oggi oltre 50 enti responsabili della gestione dei Beni italiani iscritti nella World Heritage List. La sua mission è il coordinamento delle attività di protezione e valorizzazione dei siti Unesco presenti sul territorio italiano. Tra le attività principali possiamo segnalare la realizzazione di progetti condivisi di educazione, promozione e capacity building, la gestione dei rapporti con i Ministeri competenti (in particolare Ministero della Cultura e Ministero degli Esteri) e la partecipazione all’European Network of World Heritage Associations, la rete Europea della associazione nazionali per la tutela del Patrimonio Mondiale. Il Comune di Mantova e il Comune di Sabbioneta sono soci dal 2009, anno successivo all’iscrizione del sito Mantova e Sabbioneta alla Lista del Patrimonio Mondiale.
La strage alla stazione dei treni di Bologna del 2 agosto 1980, una delle pagine più tragiche della storia dell’Italia Repubblicana, è stata al centro di un incontro pubblico che si è svolto, venerdì 20 ottobre, nel Teatro Bibiena di via Accademia. Fu una tragedia improvvisa e scioccante per la quale la ricerca della verità si è portata avanti fino ai giorni nostri.
“Questo momento vuol far riflettere, per cercare di comprendere quali dinamiche hanno portato alla più grande strage italiana del secondo dopoguerra, la Strage di Bologna”, ha detto in apertura il presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti che ha fortemente voluto l’incontro, organizzato dal Comune in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Mantova. Nel pubblico che ha gremito il teatro, tra le varie autorità istituzionali, era presente il sindaco di Mantova Mattia Palazzi.
Tra le persone che hanno seguito da vicino le vicende legate all’atto terroristico e cercato di ricostruire la realtà dei fatti, individuando i responsabili e i mandanti, c’è l’avvocato di Parte Civile Andrea Speranzoni che è stato il relatore principale dell’importante appuntamento. Speranzoni si è occupato di processi relativi all’eversione di destra in Italia e reati di terrorismo. Dal 2008 collabora con la cattedra di Procedura penale europea e sovranazionale presso il Dipartimento dei sistemi giuridici ed economici dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ed è inoltre coautore di varie pubblicazioni sul tema.“Dal processo ai mandanti, che non è ancora concluso - ha detto Speranzoni - emerge che è stata messa in atto una strategia basata sulla violenza politica per condizionare la democrazia in Italia. Questa strategia ha colpito la città di Bologna, uno dei centri nevralgici della vita politica e civile del Paese”.
Oltre ad Allegretti, a dialogare con l’avvocato Speranzoni sul palco del Bibiena, pieno di pubblico per l’occasione, c’era il professore di Sociologia Politica presso l’Università di Strasburgo Piero Simeone Colla, già ospite della nostra città in occasione del “Giorno del Ricordo”. L’incontro, quindi, ha cercato di rendere accessibile, a tutti, gli elementi di solidità della sentenza sul quinto uomo della strage e sui mandanti e finanziatori della stessa.
“Oggi dopo 43 anni la sentenza della Corte d’Assise di Bologna si è pronunciata sul quinto attentatore, Palo Bellini. I condannati – ha ricordato Allegretti – come mandanti, finanziatori e organizzatori della Strage sono: Licio Gelli (capo della Loggia P2), Umberto Ortolani (suo braccio destro), Federico Umberto D’Amato (ex capo dell’ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno) e Mario Tedeschi (ex direttore del giornale “il Borghese” ed ex parlamentare dell’Msi).
Noi siamo qui, dunque – ha concluso il presidente –, per dare un contributo di conoscenza e di riflessione verso un fatto lacerante del nostro tessuto civile. Qualcuno scientemente ideò, pianificò e pose in essere una guerra a bassa intensità all’interno della propria società, accettando di uccidere inermi al fine di ritardare e boicottare il normale svolgersi della democrazia in Italia. La violenza come strumento di lotta politica; l’antitesi della democrazia”.
Nell’attentato del 2 agosto 1980, nella stazione centrale di Bologna morirono 85 persone e altre 200 rimasero ferite. Ogni anno, il Paese intero, ricorda quella tragedia con una sentita e partecipata cerimonia nel capoluogo emiliano.
Una delle pagine più tragiche della storia dell’Italia Repubblicana. La strage di Bologna del 2 agosto 1980, sarà al centro di un incontro pubblico che si svolgerà venerdì 20 ottobre, alle 17.30, nel Teatro Bibiena di via Accademia.
Una tragedia improvvisa e scioccante per la quale la ricerca della verità si è portata avanti fino ai giorni nostri. Tra le persone che hanno seguito da vicino le vicende legate all’atto terroristico e cercato di ricostruire la realtà dei fatti, individuando i responsabili e i mandanti, c’è l’avvocato di Parte Civile Andrea Speranzoni che sarà il relatore principale dell’importante appuntamento del 20 ottobre al Bibiena. Dialogherà con lui il professore di Sociologia Politica presso l’Università di Strasburgo Piero Simeone Colla, già ospite della nostra città in occasione del “Giorno del Ricordo”.
L’incontro, fortemente voluto dal presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, si propone, attraverso il dialogo con l’avvocato Speranzoni, di rendere accessibile a tutti gli elementi di solidità della sentenza sul quinto uomo della strage e sui mandanti e finanziatori della stessa.
“Questa sentenza - ha detto il presidente Allegretti - ci pone di fronte, come democratici e come cittadini, alla drammatica responsabilità di comprendere che vi fu una presenza determinante di settori istituzionali nella preparazione del più cruento attacco terroristico alla democrazia italiana”.
L’ingresso all’incontro dal titolo “Bologna 2 agosto 1980 – Dietro una strage” è libero e aperto gratuitamente al pubblico (fino ad esaurimento posti). Si consiglia la prenotazione inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Torna SEGNI New Generations Festival, rassegna internazionale d’arte e teatro - alla sua 18esima edizione - organizzata dall’Associazione Segni d’infanzia, per animare Mantova dal 29 ottobre al 5 novembre con più di 150 appuntamenti dedicati alle “nuove generazioni”: spettacoli, laboratori, masterclass per operatori ed operatrici culturali, eventi speciali per scuole, famiglie, adolescenti, appassionati per tutte le età.
La manifestazione - promossa e sostenuta da Comune di Mantova, MIC – Ministero della Cultura, Fonds Podium Kunsten Performing Arts Fund (Paesi Bassi), Fondazione Cariplo, Fondazione Comunità Mantovana Onlus, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Assitej Sweden (Svezia), Assitej Italia, e patrocinata da Comitato Unicef Italia, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Confindustria e Camera di Commercio Mantova supportata, tra gli sponsor da tanti anni Gruppo Tea, ha quest’anno come Animale Simbolo Il Fenicottero. Rosa, regale e potente, come scrive la Direttrice Artistica Cristina Cazzola, racchiude in sé tutti e quattro gli elementi della natura e l’essenza della sostenibilità: simbolo di equilibrio, rinascita, altruismo, fascino.
L’immagine è stata disegnata da Iris Lidia Accini, classe 2010, una giovane studentessa della Mantua Farm School che ha partecipato all’Open Call Artisti indetta da Segni d’infanzia associazione quest'estate per realizzare il disegno da cui sarebbe stato realizzato - in collaborazione con SIGLA Comunicazione - il visual di SEGNI New Generations Festival 2023.
Hanno partecipato in moltissimi, consegnando elaborati diversi e molto creativi tra i quali la giuria, composta dalla Direzione Artistica e dagli adolescenti e giovani adulti del progetto ForesTEEN, ha scelto “Magro Magrino” della studentessa mantovana.
All’animale simbolo è legato un Concorso creativo a premi, con in palio per le scuole, una gita nelle Valli del Mincio grazie a Parco del Mincio, una selezione di libri tratto dalla Bibliografia del Fenicottero, realizzata in collaborazione con la Mediateca Gino Baratta di Mantova. Per le famiglie o gruppi che partecipano, invece, un soggiorno ed escursioni sull’Isola del Giglio grazie a Maregiglio.
È confermata nel 2023, dopo il successo dello scorso anno, la struttura a padiglioni, per permettere un nuovo modo di partecipare, fruire e vivere gli spazi in relazione con i Paesi ospiti del festival: Paesi Bassi, Svezia, Francia e Italia per scambiare competenze e progetti da tutto il mondo tra artisti, professionisti e giovani spettatori e spettatrici.
Tantissimi gli spettacoli internazionali, provenienti da Belgio - come Lovni (dai 3 anni) che regala un viaggio onirico per i piccoli passeggeri - e Pourquoi Pas! di Tof Théâtre (dai 4 anni), Spagna, in Nella Tana (dai 3 anni) dei Farrés Brothers, dalla Svezia con Claire Parsons Co. in collaborazione con il Royal Dramatic Theatre - in una rivisitazione del balletto Lago dei Cigni per grandi e piccini dai 4 anni - ed ancora Paesi Bassi con la parata safari dei Meneer Monster intitolata The Big 5 (dai 3 anni), ma anche Spoon Spoon (dai 4 anni) ricco di acrobazie e materassi che i De Dansers utilizzano per ispirare coraggio.
Insieme al meglio delle produzioni tout public italiane tra cui Progetto GG con la nuova produzione Streghe e con Naso d’Argento (entrambe dai 3 anni) presso il Teatro Ariston, La Baracca – Testoni Ragazzi con Abaco (dai 18 mesi) e Antigone (dai 12 anni) e ABC - Allegra Brigata Cinematica con la nuova produzione PLAY JAM (dai 18 mesi) realizzata nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e Che Spettacolo il 2023.
La manifestazione culturale è stata presentata mercoledì 18 ottobre, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale, da: Mattia Palazzi sindaco del Comune di Mantova, Cristina Reggiani presidente Comitato Provinciale Unicef di Mantova, Cristina Cazzola direttrice artistica Segni d’infanzia Associazione, Monica Colella general manager Segni d’infanzia Associazione, Marzia Monelli rappresentante Fondazione Cariplo presso Commissione Centrale di Beneficenza, Massimiliano Ghizzi presidente Gruppo Tea e Fabio Venturi capo di Gabinetto della Provincia di Mantova.
Quest’anno il programma dedicato ai giovani adulti e agli adulti stessi offre un grande spettacolo al Teatro Ariston, per la sera del 31 ottobre: da non perdere Hold Your Horses, un “concerto di danza” degli olandesi De Dansers che si focalizza sulla necessità di aggrapparsi a qualcosa o a qualcuno, in un mondo che sta diventando sempre più sfuggente. Il tema delle emozioni emerge in questa produzione che è protagonista dell'iniziativa Have a Breath, un percorso di laboratori sulle emozioni rivolto alle scuole superiori e ai genitori, elaborato nell’ambito del progetto ForesTEEN da Segni d’infanzia insieme a Hike ScS onlus. ForesTEEN è un progetto dedicato agli operatori che svolgono attività culturali e sociali rivolte alla fascia d’età 15-25 anni, sostenuto da Fondazione Cariplo e con la collaborazione del Comune di Mantova, che vede capofila Segni d’infanzia Associazione in partnership con Hike ScS onlus, Cooperativa Alce Nero e Fondazione Palazzo Te.
Novità 2023. Sempre nell’ambito di progetto ForesTEEN, oltre agli spettacoli è in programma Luna Calante, un vero e proprio Urban Game, sviluppato in collaborazione con Strongvilla, che porterà diverse squadre dedicate a 4 temi diversi alla risoluzione degli enigmi sparsi per il centro storico di Mantova, terminando la caccia al tesoro a Spazio Te con un DJ set.
Un’altra grande novità, dedicata alle famiglie mantovane è la Ludoteca Sensoriale. Realizzata grazie al prezioso contributo di Gruppo Tea, SEGNI Festival ha creato un luogo ad accesso gratuito dove bambini, bambine, famiglie e cittadini possono vivere uno spazio accogliente con piante aromatiche, per stimolare l’olfatto, percorsi sensoriali per stimolare il tatto e molto altro (mercoledì 1, giovedì 2, sabato 4, domenica 5 novembre, Loggia del Grano).
L’INAUGURAZIONE
Il festival si aprirà con un’intera giornata di eventi gratuiti, tra Parco Te e la splendida Esedra di Palazzo Te. Si comincia domenica 29 ottobre alle ore 10 con l’ultimo appuntamento de l’Atelier del Fenicottero per decorare le sagome degli Animali Fantastici: fondamentali per la parata inaugurale perché renderanno protagonisti bambini e adulti nel grande appuntamento del pomeriggio. Alle 14 infatti il ritrovo è a Parco Te per iniziare la coloratissima Danza degli Animali Fantastici che dalle ore 15:00 farà sfilare il pubblico equipaggiato di sagoma decorata sui sentieri del parco, accompagnati dalla Banda Musicale “Alessio Artoni” e le majorettes di A.S.D. Majorettes Accademy VR EST. Grazie alla preziosa collaborazione con ConfoCity, sponsor del festival, per il pubblico viene offerta una nuova speciale opportunità per partecipare all’Inaugurazione: da lunedì 23 a domenica 29 ottobre, presso il punto vendita Confocity di Corso Garibaldi n. 123-125, sarà possibile ritirare il proprio nastro rosa del Fenicottero ed essere protagonista alla sfilata La Danza degli Animali Fantastici, presentandosi alle ore 14:00 a Parco Te.
L’arrivo della parata è come da tradizione direttamente all’Esedra di Palazzo Te per laboratori gratuiti legati all’Animale Simbolo,, altra musica con gli studenti della Nuova Scuola di Musica e una squisita merenda di Antoniazzi.
TUTTO IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
Tra gli spettacoli di questa edizione per i piccolissimi (dai 18 mesi) Ho un punto fra le mani di TAM Teatromusica un viaggio sensoriale compiuto giocando con videoproiezioni atte a suscitare emozioni e percezioni diverse (martedì 31 ottobre, Sala delle Capriate). E ancora, una sessione di improvvisazione danzata, aperta a tutti e tutte dagli 0 ai 99 anni, guidata da danzatori e danzatrici professionisti è PLAY JAM, la performance dei bergamaschi ABC - Allegra Brigata Cinematica (mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, Sala delle Capriate).
Sempre per i piccolissimi, che utilizza invece i numeri per un gioco destinato alla scoperta del mondo, ABACO, di La Baracca - Testoni Ragazzi, dove due personaggi si incontrano, sperimentano, vivono nuove esperienze per raggiungere traguardi sempre più grandi (venerdì 3 e sabato 4 novembre, Palazzo Te - Tinelli).
A partire dai 3 anni il festival propone il vivace The Big 5, della compagnia olandese Meneer Monster, presente al festival grazie all’iniziativa Futuro Presente: un programma speciale dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e di quattro grandi istituzioni culturali olandesi (Performing Arts Fund NL, Dutch Foundation for Literature, Cultural Participation Fund, SeeNL). Lo spettacolo sarà una sfilata dei “mitici cinque” con costumi e attrezzi di scena piuttosto particolari (venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 novembre, Sala delle Capriate). Con LOVNI, Compagnie de la Casquette dal Belgio, porterà i bambini in una speciale navicella spaziale (martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre, Spazio Studio Sant’Orsola). E ancora, per le infanzie e le famiglie il programma prevede uno speciale doppio appuntamento al Teatro Ariston: Streghe e Naso d’argento, sono i due titoli delle artiste emiliane di Progetto GG, nella produzione Accademia Perduta/ Romagna Teatri, in cui esperienze immersive ed impressionistiche faranno sognare e scoprire la bellezza di andare a teatro insieme. Infine, un intimo spettacolo da fruire dentro una piccola tenda: il tenero Nella Tana, degli spagnoli Farrés Brothers, porterà i piccoli spettatori e spettatrici nella casa di un coniglietto che conquisterà la sua indipendenza (martedì 31 ottobre, mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, Sala delle Capriate).
Una specialissima versione de Il Lago dei Cigni apre la collezione dai 4 anni in su: è Little Swan Lake della acclamata Claire Parsons Company e il The Royal Dramatic Theatre, con la collaborazione di Assitej Sverige (sabato 4 e domenica 5 novembre, Spazio Gradaro).
Dai Paesi Bassi, sempre per la rassegna Futuro Presente, i De Dansers portano al festival uno spettacolo per i più giovani in cui tutto è possibile: Spoon Spoon. Un’energia giocosa, acrobazie e musica portate in scena da tre ballerini ed un musicista per parlare di libertà, sicurezza e coraggio (giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 novembre, Spazio Gradaro). Spostandoci sulla cartina geografica, dal Belgio Tof Theatre fa riflettere sulla divisione dei ruoli tra mamma e papà con il suo Pourquoi Pas!: un uomo può portare in grembo un bebè? Perchè no? Una sperimenteremo con infinita tenerezza il rapporto genitore-figlio smuovendo delicatamente i preconcetti esistenti (giovedì 2 e venerdì 3 novembre, Sala delle Capriate).
Ai bambini e alle bambine delle primarie (a partire dai 6 anni) sono dedicati i lavori delle lucane Compagnia teatrale Petra e Scarlattine Teatro - Campsirago Residenze con l’avventuroso Humana Foresta per esplorare la connessione tra l’essere umano e la natura (lunedì 30, martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre, Esedra di Palazzo Te e Parco Te). La creatività si fa maestra in CartaSìa dei milanesi Drogheria Rebelot/BIBOteatro: un confronto tra l’essere umano e la materia, la Carta, che prende vita e diventa sempre più indipendente (sabato 4 e domenica 5 novembre, Sala delle Capriate). Un altro viaggio invece è offerto da Pandemonium Teatro che ci porterà nel mondo dei pirati affrontando il tema della crescita con Jim e il Pirata. Alla ricerca del tesoro del temibile Flint, il giovane Jim parte bambino e tornerà uomo (giovedì 2 novembre, venerdì 3 novembre, Teatro Bibiena).
E ancora i sempre tanto attesi laboratori di cucina con Gianfranco Allari, Dolce ad arte (6 – 10 anni), dove l’arte della pasticceria si fa a misura di bambino con i prodotti FARMO equilibrati e sani e Cucinare è un gioco da Ragazz* (dai 12 anni) con i golosi prodotti SAN MARTINO.
Uno speciale dedicato ai giovani, i “Teen”, anche quest’anno, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo con il progetto ForesTEEN: a partire dai 12 anni il festival ospita la compagnia La Baracca - Testoni Ragazzi con Antigone, un guscio di noce, dove Matteo Bergonzoni in stile stand up evoca il grande mito affrontando i temi del cambiamento, coraggio e fare delle scelte. (Spazio Studio Sant’Orsola, 2 novembre).
Da non perdere sempre dai 12 anni Hold Your Horses, dove sei artisti animano lo spettacolo con la loro passione e musicalità. Hold Your Horses è caratterizzato da un linguaggio del movimento spettacolare e acrobatico che non perde mai la sua sensibilità umana. Come un unico corpo, i ballerini si muovono in un flusso continuo, spinti dalla musica dal vivo di Guy Corneille e della sua chitarra. (Teatro Ariston, 31 ottobre).
E ancora i momenti di condivisione del Teen Kitchen Table e gli Spuntini critici, che vedono gli adolescenti come protagonisti di una vera e propria critica teatrale.
Tornano dopo 4 anni i Fuochi di Musica: giovani aspiranti musicisti con una grande passione accendono la musica in una delle piazze più suggestive di Mantova. Sono gli studenti della Nuova Scuola di Musica che, in quattro appuntamenti, animeranno il centro storico di Mantova con la loro musica (mercoledì 1, sabato 4, domenica 5 novembre, Piazza Mantegna).
La grande novità di quest’anno rivolta al target adolescente e giovane adulto è l’Urban Game co-progettato da Strongvilla e i partner ForesTEEN: diverse squadre dedicate ai quattro ambiti Teatro, Musica, Danza, Arte si sfideranno per risolvere gli enigmi legati ad una società segreta nata agli inizi del Novecento, proprio a Mantova. La caccia al tesoro, Luna Calante (sabato 4 novembre, L.B Alberti), condurrà quindi i partecipanti in diversi esercizi e negozi del centro storico per poi terminare a Spazio Te, dove ad attenderli ci sarà un Dj set a partire dall’orario aperitivo.
Il confronto tra generazioni è la cifra di SEGNI New Generations Festival, che come ogni anno anima gli Spunti(ni) critici, discussione critica degli spettacoli in programma condotta dal gruppo ForesTEEN (martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre, Loggia del Grano).
Attesissimo anche quest’anno il Teen Kitchen Table (venerdì 3 novembre, Loggia del Grano) – realizzato in collaborazione con Ufficio a Milano del Parlamento Europeo, tavolo di lavoro destinato ai “first voters”, crocevia tra lo sguardo visionario delle nuove generazioni e l’esperienza di Europarlamentari, professionisti ed esperti. La discussione viene condotta dal gruppo di adolescenti del progetto ForesTEEN. I ragazzi e le ragazze del gruppo ForesTEEN stanno già preparando l’evento Teen Kitchen Table già da settembre, attraverso delle interviste realizzate agli europarlamentari coinvolti grazie alla collaborazione con l’Ufficio Milano del Parlamento Europeo, con cui Segni sta realizzando il progetto “SEGNI New Generations festival e i first voters”, il cui obiettivo principale è rafforzare la partecipazione come principio artistico e politico fondamentale per riattivare senso civico e interesse al voto, in vista delle elezioni dell'EuroParlamento del 2024.
Il Teen Kitchen Table e tutte le attività rivolte agli adolescenti sono realizzati nell’ambito del progetto ForesTEEN. che vede il sostegno del e di Fondazione Cariplo e Comune di Mantova – YOUTH Politiche Giovanili.
Il festival ospita nuovamente anche il Padiglione MZ (da Millennials e Generazione Z) progetto a cura di Monica Colella, General Manager di Segni d’infanzia associazione, dedicato ai nuovi linguaggi e alla loro divulgazione. L’evento targato MZ di quest’anno si terrà a Parco Te e prevede un concerto eseguito da Esecutori di Metallo su Carta, un ensemble tra i più apprezzati della scena contemporanea. MOTHER EARTH PLANTASIA è il nome della composizione che verrà eseguita per intero dell’omonima opera degli anni ‘70 composta dal pioniere della musica elettronica Mort Garson. L’ evento è realizzato grazie alla collaborazione con Mysound srl.
SEGNI ha un dialogo costante con il suo pubblico e negli ultimi anni ha intercettato da parte di mamme e papà mantovani un bisogno: avere uno spazio in centro in cui condividere tempo libero, ma stimolante e di qualità con i propri bambini e bambine lontano dai dispositivi elettronici. La Palestra di creatività - DISCONNESSI AD ARTE, è un progetto di “disconnessione” che propone attività e laboratori volti a stimolare l’ascolto e la sensibilità sia nelle nuove generazioni sia negli adulti. Il progetto è realizzato grazie al contributo di Fondazione Comunità Mantovana Onlus e Fondazione Banca Agricola Mantovana.
Esperienze di scambio dal vivo e trasmissione del sapere anche grazie alle Masterclass PASTA MADRE per artisti, professionisti, operatori e operatrici culturali che includono esperienze come la Danza dei 5 ritmi con Marcella Panseri, - una sorta di meditazione che avviene liberando il corpo in una danza di gruppo - e il networking con i rappresentanti della scena del teatro ragazzi svedese di Assitej Sweden ed ancora un workshop interattivo mirato alle arti performative per il pubblico giovane curato da Bobby Lo Produktion, una compagnia di danza svedese.
Quest’anno, nell’ambito delle attività ed eventi rivolti a professionisti ed insegnanti (come le Masterclass PASTA MADRE), Segni in collaborazione con ArteVox Teatro ha in programma per lunedì 30 ottobre presso il MACA San Sebastiano il Convegno Internazionale sul Teatro Accessibile “TEATRO ACCESSIBILE. Tra necessità e sostenibilità. Lo stato dell’arte tra Italia ed Europa sulla strada per un teatro ragazzi accessibile.”. Tutti gli enti legati e affini al tema dell’accessibilità rivolta alle nuove generazioni, non solo al teatro quindi, sono invitati a partecipare contattando lo staff del festival alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattando l’ufficio al 0375.752417.
Prenotazioni e acquisto biglietti presso la biglietteria del festival
in via L.C. Volta 9/B, Valletta Valsecchi Mantova
e dal 26 ottobre in piazza L.B Alberti, presso Sala Colonna.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - vivaticket.com
0376.752882
Info e programma: www.segnidinfanzia.org
Link cartella stampa: https://drive.google.com/drive/folders/14qLk6aA8QD2JZ1HMSgMItCwNCrOPkvfr
Qualità e ambiente. Da vent'anni il Comune di Mantova cammina su queste due gambe, seguendo le direttive del sistema di gestione Emas, sistema che ha permesso di mantenere un buon livello dei servizi offerti ai cittadini e di migliorarli adeguandoli alle necessità che esprimono gli utenti.
Un ulteriore spaccato dell'offerta erogata dall'ente di via Roma è emersa mercoledì 18 ottobre al Teatro Bibiena al convegno di studi “La cultura organizzativa e l’amministrazione pubblica. Vent’anni di Sistema di Gestione Qualità e Ambiente del Comune di Mantova”.
L'appuntamento è stato aperto dal segretario generale del Comune di Mantova Roberta Fiorini. Subito dopo i saluti istituzionali del viceprefetto Gianluigi Medeghini e della segretaria della Provincia Franca Bonanata, sono intervenuti la responsabile Sgqa Emas Maria Angela Malavasi, la psicologa del lavoro e dell’organizzazione Maria Chiara Talamo, il funzionario Jacopo Celona, la funzionaria Elisa Parisi, il cofondatore della The Good Business Academy Paolo Braguzzi.
Nel pomeriggio c'è stato anche uno spazio di confronto a più voci alla tavola rotonda dal titolo: “Dove e come ci vogliamo andare” con l’assessore all’Università e alla Ricerca Adriana Nepote, l’ad di Mantova Ambiente del gruppo Tea Alessandro Beltrami, il dirigente capo area Infrastrutture Civili del Comune di Ravenna Massimo Camprini, la funzionaria alla sostenibilità Comune di Ravenna Ufficio educazione Sara Musetti. Ha coordinato Chiara Morandini, dell’Azienda per i servizi sanitari della Provincia Autonoma di Trento.
“La certificazione Emas – ha osservato Nepote – ci ha permesso di migliorare i servizi anno dopo anno. Ha dato alla struttura amministrativa gli strumenti per individuare i punti critici e quelli forti per intervenire a favore del benessere dei cittadini e per salvaguardare l’ambiente”. Beltrami ha aggiunto: “Da parte nostra ci stiamo impegnando per ampliare i processi di sostenibilità, includendo nel piano industriale l'agenda 2030”.
Tra un intervento e l'altro, il pubblico ha assistito alle performance degli attori di Teatro Magro che hanno fornito altri stimoli per impegnarsi a salvare il pianeta.
Si entrerà per la prima volta in assoluto in sei ambienti - alcuni meravigliosamente affrescati - recuperati del Palazzo del Podestà; si riscoprirà la “scala santa” affascinante luogo di devozione di Ferdinando Gonzaga a Palazzo Ducale, che riproduce San Giovanni in Laterano; si visiteranno le sale del Politecnico, finora note solo a studenti e professori; ci si intrigherà tra i mezzi dei Vigili del Fuoco; e si aggiungerà un nuovo capitolo al grande recupero delle Pescherie di Giulio Romano. E tanto altro: otto luoghi straordinari e tre esperienze da non perdere per avvicinare una Mantova inedita, seppure quotidianamente sotto gli occhi, rinsaldando il rapporto che corre tra cittadini e comunità.
Sono tutti luoghi ritrovati, infatti, quelli che saranno visitabili con Le Vie dei Tesori, il festival che dal 2006 apre e racconta centinaia di luoghi in Sicilia, e che torna a Mantova per il suo settimo anno consecutivo. Anche quest’anno la manifestazione ha messo insieme un programma pieno di inediti lungo tre weekend: si inizia infatti sabato prossimo (14 ottobre) e si va avanti fino a domenica 29. Una nuova edizione, sempre in collaborazione con l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani, e la Fidam, la Federazione italiana Amici dei musei, sotto il patrocinio del Comune di Mantova e in sinergia con Diocesi, Università, Politecnico, Demanio, Azienda Tea, associazione Alkèmica.
Il programma è stato illustrato mercoledì 11 ottobre nella sala Consiliare del Comune di Mantova nel corso di una conferenza stampa. Sono intervenuti l’assessore alle Biblioteche civiche Alessandra Riccadonna, il presidente degli Amici di Palazzo Te e della Federazione Italiana Amici dei Musei Italo Scaietta, la presidente della Fondazione “Le Vie dei Tesori” Laura Anello, il direttore dell’Archivio storico Diocesano don Massimiliano Cenzato, il presidente di Tea Massimiliano Ghizzi, il presidente della Galleria Nazionale dei Vigili del Fuoco, il presidente di Alkemica Riccardo Govoni e il coordinatore del corso di laurea magistrale Architectural Design and History Professor Carlo Peraboni, Michela Zurla di Palazzo Ducale e Francesca Campogalliani dell’omonima compagnia teatrale. Erano presenti anche gli studenti dei Licei Classico e Artistico di Mantova coinvolti nel progetto.
Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, dove questo termine non si ferma a luoghi e monumenti, ma pesca in ogni realtà fattiva della comunità; un unico museo diffuso, trasversale, che scopre beni culturali, diventa vettore turistico, investe sui giovani, accresce il senso di comunità. Premiata per sette anni consecutivi con la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, l’anno scorso la Fondazione Le Vie dei Tesori, che promuove il Festival, ha ricevuto l’Encomio al Premio del Paesaggio del Ministero dei Beni culturali come riconoscimento alla sua attività. Il festival propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della riappropriazione degli spazi. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive.
Ideato nel 2006 per il Bicentenario dell’Università di Palermo, rafforza di anno in anno il suo rapporto con le istituzioni. Tre anni fa ha anche lanciato la “costola” dei Borghi dei Tesori, riportando alla luce sessanta piccoli comuni lontani dai circuiti turistici, che si sono costituiti in un’unica associazione, la prima nel suo genere in Sicilia. Nel tempo l’intero festival è diventato un forte attrattore che lo scorso anno ha prodotto 6 milioni di indotto turistico tra alberghi, ristoranti, trasporti, shopping. Con un indice di gradimento del pubblico che supera il 95 per cento.
In Sicilia l’edizione 2023 è già in corso da fine agosto, divisa in più tranche. La seconda tranche è in corso: a Palermo, dove tutto è partito e che solo nel primo weekend ha messo insieme oltre 25 mila visitatori; e a Catania dove dura l’intero mese; poi Ragusa, Scicli, Noto e Sciacca, dove invece durerà fino al 22 ottobre.
IL FESTIVAL A MANTOVA
Tesori da scoprire per la prima volta, tesori da riguardare con occhi nuovi, tesori di cui ascoltare la storia, che è la condizione essenziale per conoscerli davvero. “Un luogo non raccontato è un luogo muto” è il mantra delle Vie dei Tesori che, dalla Sicilia dov’è nato, torna per il settimo anno a Mantova. E apre otto luoghi preziosi, tessere che compongono un mosaico di arte, acqua, scienza, da scoprire anche dall’alto, da un’altana sconosciuta sulla città.
Dal Palazzo del Podestà che riconsegna sei splendide sale inedite (dopo la Torre Pila 1 progettata da Italo Rota, aperta lo scorso anno) e che sarà visitabile dal secondo weekend del festival; al convento delle Convertite trasformato in Politecnico con splendidi affreschi di scuola del Mantegna; dagli archivi della Diocesi, vera memoria della città, alla Scala Santa di Ferdinando Gonzaga, straordinario luogo di devozione del duca-prelato che vi entrava solo in ginocchio. E ancora, le collezioni inedite (già soltanto quella dei mezzi dei Vigili del fuoco è straordinaria, ci si perderà tra autoveicoli, scale, anfibi, elicotteri, divise, manifesti, modellini dalla metà del 1800 al 1900); l’Officina del Gas fino all’affaccio su Porto Catena; la chiesa di san Leonardo, che fece nascere un intero quartiere, ancora vivissimo; fino al Teatro Scientifico che sarà osservato da una “luminosa” prospettiva veramente inedita, la stessa che avevano gli accademici durante gli esperimenti scientifici.
Il rapporto che lega Mantova all’ acqua è tutto da raccontare, a partire dal prezioso Rio che la attraversa dal Duecento, ma sarà l’associazione Alkemica a creare nel sottoponte delle Pescherie di Giulio Romano, a contatto con l’acqua, una serie di esperimenti stupefacenti: le leggi della natura rese in maniera spettacolare. Ed è anche terra di patrioti: ricordate i Martiri di Belfiore? Era il 1852, tra i patrioti mazziniani impiccati dal governo degli Asburgo ci fu il medico mantovano Carlo Poma: se ne ascolterà virtualmente la voce nel luogo dove passò le ultime notti. Insomma, Mantova museo diffuso e narrato, Mantova dai mille volti, svelati dai volontari e dagli studenti animati dalla passione per la propria città e desiderosi di trasmetterla a tutti i visitatori.
Info e coupon del festival su www.leviedeitesori.com, sito che è una fonte continua di materiali, fotografie e video. È stato anche allestito un info point alle Pescherie di Giulio Romano, via Pescheria 20, attivo nei tre weekend (da venerdì a domenica) dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17.
ufficio stampa Le Vie dei Tesori
Simonetta Trovato | +39.333.5289457 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I LUOGHI DI MANTOVA nel dettaglio | 14 - 29 ottobre
1. ARCHIVIO STORICO DIOCESANO
La “memoria” della città con antichi documenti inediti.
Negli anni in cui non esistevano gli archivi pubblici, la memoria della città passava dal patrimonio documentario della Diocesi nell'arco di un millennio. L'Archivio storico diocesano conserva la testimonianza del governo condotto dai suoi vescovi, dell'operato del clero, della gestione dei beni ecclesiastici, dei rapporti con autorità ecclesiastiche, religiose, militari e civili. Già dimora dei marchesi Bianchi, l’edificio settecentesco è divenuto sede dell'Episcopio dal 1824. È stato affiancato anche un fondo di codici corali e libri liturgici, manoscritti e a stampa, provenienti da diverse chiese della Diocesi, oltre alla cattedrale. Durante la visita saranno mostrati alcuni antichissimi documenti del territorio mantovano.
Piazza Sordello, 15
Visite: sabato 28 h14.30-17.30; domenica 29 ore 10-12.15/14.30-17.30
2. CHIESA DI SAN LEONARDO
La chiesa che fece nascere il quartiere e la cappella ritrovata sotto le bombe.
Dal XII secolo attorno a San Leonardo nacque una struttura in grado di ospitare i monaci benedettini di San Rufino, protezione importante per la zona insalubre e minacciata dalle acque. La presenza di una chiesa e la sicurezza offerta dalla presenza dei monaci fecero sì che l’insediamento abitativo crescesse fino al quartiere vitale che è oggi. La chiesa di San Leonardo subì rifacimenti e solo nel XVIII secolo prese l'attuale aspetto neoclassico, dovuto all'architetto Giovan Battista Marconi. Le bombe della seconda guerra mondiale portarono fortunatamente alla luce le caratteristiche tardo gotiche della cappella di San Gottardo, edificata tra il 1459 e il 1466. Da notare l’affresco cinquecentesco attribuito a Lorenzo Costa il Vecchio, “Il Redentore e i profeti”.
Piazza San Leonardo
Visite: sabato e domenica ore 14.30-17.30
3. GALLERIA STORICA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Autoveicoli, scale, anfibi e molto altro. I mezzi dei pompieri dal 1800 a oggi.
La Galleria ha sede a palazzo Ducale. La realizzazione di questo eccezionale e inatteso museo non fu semplice, si deve alla passione di Nicola Colangelo che ha raccolto reperti e materiali che raccontano la storia dei mezzi della mobilità dei Vigili del Fuoco, dagli inizi dell’attività del Corpo ai giorni nostri. In un vero cortocircuito temporale visto che la galleria ha sede negli edifici che un tempo erano ambienti di servizio (stalle e scuderie ducali) e alloggiavano anche uno dei teatri di corte. Per formare la collezione, si dovette non solo acquisire mezzi e materiali di diverse epoche dalle caserme di tutta Italia, ma anche restaurarli e ordinarli. Autoveicoli, scale, anfibi, elicotteri, divise, manifesti, modellini dalla metà del 1800 al 1900.
Largo Vigili del fuoco, 1
Visite: sabato ore 14.30- 17.30 domenica ore 10-12.15/14.30-17.30
4. POLIMI@MANTOVA
L’ex convento trasformato in Politecnico conosciuto solo da professori e studenti.
La sede del Politecnico di Milano - polo di Mantova nacque dall’unione di due antichi edifici, il convento delle Convertite di Santa Maddalena e l’orfanotrofio (detto Ospedale della Misericordia). Sarà così possibile entrare e visitare ambienti noti finora a professori e studenti. Il convento di santa Maria Maddalena voluto nel 1540 dal cardinale Ercole Gonzaga, concepito come rifugio per ragazze “oggetto di scandalo”, occupò l’ala sud del Pio luogo della Misericordia. All’interno si trovano affreschi quattrocenteschi di scuola mantegnesca e un dipinto murale, probabilmente commissionato nel ‘500 da Tebaldo Ippoliti (Maestro di Stalla del duca Federico II Gonzaga), che rappresenta uno degli ultimi esempi dello stile prima dell’arrivo di Giulio Romano a Mantova nel 1524.
Piazza Carlo D’Arco, 3
Visite: sabato 28 e domenica 29 ottobre ore 10 - 12.30 e 15 -17.
5. IL PALAZZO DEL PODESTÀ
Anteprima assoluta per il festival. Sei splendide stanze inedite.
Un’anteprima assoluta per il festival e per soli due weekend: aprono infatti per la prima volta, sei sale del palazzo del Podestà con affreschi inediti. Dopo la torre Pila 1 progettata da Italo Rota, una nuova apertura visto che, durante gli ultimi lavori di restauro, sono stati recuperati sei ambienti, risultato di una lunga e complessa stratificazione architettonica. Il primo nucleo del palazzo nacque nella seconda metà del secolo XII, un altro dei corpi di fabbrica venne innalzato nel 1227 dal Podestà Laudarengo Martinengo. Nel ‘400, Luca Fancelli e Giovanni Antonio d'Arezzo trasformarono in una torre merlata parte del corpo di fabbrica preesistente, ma si deve all’architetto Aldo Andreani un intervento di “ricostruzione” ex novo di un passaggio medievale interno nel 1942.
Piazza Erbe (ingresso da via Giustiziati)
Visite: sabato 21 e 28 ottobre e domenica 22 e 29 ottobre ore 10-13 e 14-18
6. PALAZZO DUCALE
La Scala Santa da salire in ginocchio che riproduce san Giovanni in Laterano.
Nel nucleo più antico del Palazzo Ducale si trova la riproduzione in miniatura della Scala Santa di San Giovanni Laterano a Roma, luogo ritenuto per anni l’appartamento destinato ai nani della Corte Gonzaga. Fu il duca Ferdinando Gonzaga - secondogenito di Vincenzo I ed Eleonora de’ Medici, destinato alla carriera ecclesiastica ma, dopo la morte del fratello, costretto ad assumere il titolo di duca – a volere l’imitazione mantovana affidata ad Anton Maria Viani che realizzò un modello architettonico attinente a quello del Laterano: tre scale parallele che portano all’ottagonale Sancta Sanctorum. Chi entrava in questi ambienti privati lo faceva spesso in ginocchio e così quello che si pensava fosse l’appartamento dei nani, è invece un luogo di personale e intima devozione.
Piazza Sordello
Visite: sabato 28 e domenica 29 ottobre 10 -12,30 e 14,30-17
7. SPAZIO TEA. LE OFFICINE DEL GAS
Le Officine volute dagli Asburgo per l’illuminazione della città.
Lo spazio all’incontro tra vicolo Stretto e vicolo Barche, dove la città si collega a via Fondamenta attraverso una breve ripida rampa, registra il nome di piazza Gasometro già in una mappa di Mantova del 1865. Due anni prima, l’amministrazione austriaca aveva scelto quest’angolo al margine del centro urbano per dotare la città di un moderno impianto del gas necessario ad alimentare la nuova illuminazione pubblica: nascevano le “Offi¬cine del Gaz”, oggi Azienda TEA. Sarà possibile visitare le strutture architettoniche dell’impianto ancora esistenti che rappresentano una bella testimonianza di archeologia industriale cittadina. La visita si chiuderà con l’affaccio sull’antico Porto Catena, il cuore commerciale della città dal Medioevo, da cui giungevano i rifornimenti via fiume.
Piazza Gasometro
Visite: domenica 22 e 29 ottobre ore 10 -12,30 e 14,30 -17,30
8. TEATRO SCIENTIFICO
La luce naturale per gli esperimenti. Una prospettiva inedita del Teatro.
Il teatro Scientifico di Mantova, capolavoro assoluto – e unico per perfezione acustica – dell’architettura tardo barocca, nasce da un ambizioso progetto di rinnovamento concepito nel 1767 dall’Accademia dei Timidi. Gli accademici si rivolsero ad Antonio Galli Bibiena che realizzò per loro un teatro a quattro ordini sovrapposti di palchetti attorno alla platea conclusa da una galleria percorribile. La sala era utilizzata sia per concerti, che per adunanze scientifiche estese alla città durante le quali venivano aperti i tendaggi che coprivano gli ampi finestroni, dietro la balconata. Sarà proprio questa l’esperienza inedita che si otterrà durante il festival offrendo una percezione molto diversa da quella consueta. Si arriverà alla balconata in cui sedevano gli accademici per seguire gli esperimenti.
Via Accademia, 47
Visite: sabato 14 e domenica 22 ottobre ore 10 - 13 e 14 - 15.30
ESPERIENZE
1. Pescherie di Giulio Romano: la scienza che incanta a contatto con l’acqua
Le Pescherie di Giulio Romano sono legate indissolubilmente al festival delle Vie dei Tesori che ne ha già ospitato qualche anno fa la riapertura al pubblico di alcune sezioni. L’anno scorso è stato completato il secondo lotto dei lavori di restauro e l’affaccio sul Rio delle pescherie di Levante si è trasformato in estate in un teatro en plein air per gli eventi. In occasione del festival, l’associazione Alkemica che si occupa di divulgazione scientifica, creerà nel sottoponte a contatto con l’acqua, una serie di esperimenti stupefacenti: le leggi della natura rese in maniera spettacolare. Per spiegare che la fisica e la chimica possono anche essere intriganti e addirittura divertenti per tutti e non solo per gli appassionati.
Via Pescheria
Sabato 14 e 21 e domenica 15 e 22 ottobre ore 10-11; 15 -16
Contributo 6 euro
2. La vista sulla città da uno straordinario belvedere privato
Mantova è una città che si allarga sul territorio, ma quando il verticale diventa orizzontale, la prospettiva cambia radicalmente: le torri, il lago e i tetti della città saranno visibili da una straordinaria altana, un belvedere sopraelevato che però vive nel cuore antico di Mantova. Si potrà gettare uno sguardo emozionante sulla città salendo fin su una silenziosa terrazza privata, e ancora più su, su un’altana oltre il tetto, da dove sarà possibile abbracciare un meraviglioso panorama e lasciarsi incantare dalla sua magia ascoltando il millenario racconto suggerito dagli antichi edifici. Una casa che è tra i punti più alti della città, una prospettiva del tutto inedita e solitamente chiusa al pubblico visto che si tratta di un ambiente privato.
Via don Enrico Tazzoli 13
sabato 28 e domenica 29 ottobre ore 16, 16,30, 17, 17,30 | contributo 6 euro
3. Martiri del Risorgimento: le lettere di Carlo Poma nel Confortatorio
L’Accademia teatrale “Francesco Campogalliani” legge alcune delle più intense lettere scritte alla famiglia e agli amici dal medico mantovano Carlo Poma, congiurato mazziniano condannato a morte dal governo austriaco nel 1852: Poma fu uno dei Martiri di Belfiore, il gruppo di patrioti italiani condannati a morte per impiccagione a Mantova tra il 1852 e il 1855 in pieno Risorgimento, per ordine del governatore generale del Lombardo Veneto, il feldmaresciallo Radetzky. Si potrà entrare nel “confortatorio” dove avvennero i colloqui dei condannati a morte con il sacerdote Luigi Martini (che li narrò in una serie di scritti). Le lettere di Carlo Poma sono documenti commoventi che ci riportano al clima politico della città nel Risorgimento.
Via Giuseppe Mazzini, 42
domenica 29 ottobre ore 18 | Contributo 6 euro
È stata approvata la fase I del progetto europeo Residents of the Future, cofinanziato dal programma europeo Urbact IV. Il progetto vuole sviluppare e mettere in pratica soluzioni innovative al problema dello spopolamento delle città di piccole e medie dimensioni europee.
Le città partner di progetto sono: Comune di Mantova, Sibenik (Lead Partner), Alba Iulia, Iisalmi, Kalamata, Mangualde, Plasencia, Saint-Quentin, Saldus e Trebinje.
I partner saranno impegnati nella stesura di dettaglio della strategia di progetto durante gli ultimi mesi del 2023, mentre agli inizi del 2024 “Residents of the Future” entrerà nel vivo con l’attuazione della fase II per terminare i lavori nel corso del 2026.
Per saperne di più sul programma Urbact IV: https://urbact.eu/
Il Comune di Mantova ha organizzato un secondo evento di diffusione e presentazione dei risultati del progetto Greenvolve, che si terrà giovedì 19 ottobre, alle 18, presso il Cinema Mignon in via Benzoni 22. Il progetto “Greenvolve - Green cities with smart citizens” intende rafforzare le conoscenze e competenze green dei cittadini e favorire le consultazioni pubbliche. I cittadini stessi possono così partecipare attivamente al processo decisionale per rendere la loro città più verde, pulita e sana.
La “Cineserata Greenvolve”, co-finanziata dall’Unione Europea nell'ambito del programma Erasmus+, sarà ad ingresso libero ed aperta gratuitamente al pubblico.
Aprirà l’incontro l’assessore del Comune di Mantova all’Università, ricerca e cittadinanza europea Adriana Nepote, i cui saluti saranno seguiti dalla proiezione del film “Qui non c’è niente di speciale” di Davide Crudetti. “Tre storie intrecciate di ritorni a casa – spiegano gli organizzatori – per ricostruire identità collettive e cultura dei luoghi, a partire da una comunità di agricoltura sociale e biologica in terreni confiscati alla mafia”.
Dopo la proiezione seguirà un aperitivo e sarà possibile visionare i risultati del progetto Greenvolve. Informazioni sul sito: https://greenvolve-project.eu/it/
E’ possibile iscriversi alla lista dei presidenti dei seggi elettorali e degli scrutatori del Comune di Mantova. Nel primo caso il termine è il 31 ottobre, nel secondo caso è il 30 novembre. Per poter svolgere le funzioni di presidente di seggio elettorale è necessario essere iscritti al relativo albo.
La domanda di iscrizione deve essere presentata all'ufficio elettorale con le seguenti modalità: online, mediante identificazione, tramite l’apposito portale, oppure tramite una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. allegando la fotocopia di un documento d'identità del richiedente. La domanda può essere presentata personalmente all'ufficio elettorale di via Frattini, 60 (2° piano). La consegna della domanda può essere delegata ad un’altra persona che dovrà presentare, in allegato alla domanda, una fotocopia del documento di identità del richiedente inviata per posta, allegando la fotocopia di un documento d'identità.
Entro gennaio il sindaco, sentito il responsabile dell'ufficio elettorale propone alla Corte d'Appello di Brescia i nominativi per l'iscrizione nell'albo dei presidenti di seggio. In occasione delle consultazioni elettorali i presidenti di seggio sono nominati dalla Corte di Appello di Brescia. Se il cittadino non è più disponibile a svolgere il ruolo di presidente di seggio deve presentare domanda di cancellazione dall'albo, all'ufficio elettorale con le seguenti modalità. L’attività di presidente di seggio è remunerata a seconda del tipo di consultazione elettorale.
Anche per gli scrutatori è necessario essere iscritti al relativo albo e la domanda può essere effettuata mediante le medesime modalità di quella del presidente. Anche in questo caso è possibile richiedere l’annullamento. L’attività di scrutatore è remunerata a seconda del tipo di consultazione elettorale. I moduli e le ulteriori informazioni si possono avere consultando i siti: https://www.comune.mantova.it/index.php/elettorale/presidenti-di-seggio e https://www.comune.mantova.it/index.php/elettorale/scrutatori .
Le città legate alla biografia di Virgilio si sono incontrate a Mantova grazie alla Rotta di Enea, l’itinerario culturale certificato dal Consiglio d’Europa nel 2021, per dare vita ad una rete di “città virgiliane” veicolo di promozione per l’eredità culturale del poeta mantovano e dei territori e luoghi cantati nell’Eneide.
La rete delle città virgiliane, nasce dalla volontà dei Comuni di Mantova e Borgo Virgilio, dell’Accademia Nazionale Virgiliana e della Fondazione Virgilio, in collaborazione con l’Associazione Rotta di Enea. Per la sua costituzione è stata scelta la data simbolica del 15 ottobre, genetliaco di Virgilio. L’appuntamento al Bibiena è stato il momento centrale di una tre giorni, “Virgilio e la Rotta di Enea” (13-15 ottobre), tutta dedicata al poeta mantovano.
Sono intervenuti per i saluti istituzionali il vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, il sindaco di Borgo Virgilio Aporti, Paola Besutti dell’Accademia Virgiliana, l’assessore al Turismo della Regione Lombardia Barbara Mazzali, il Presidente della Associazione Rotta di Enea Giovanni Cafiero. Quindi hanno parlato gli amministratori che hanno aderito alla Carta. Sono intervenuti in presenza i rappresentanti dei Comuni di Atella, Centola-Palinuro, Cremona, Erice, Verona, mentre Napoli ha inviato un video con l'intervento del sindaco Gaetano Manfredi. A fine mattinata è stata sottoscritta la Carta dei Valori, il Manifesto di Mantova, ispirato all’opera e al lascito spirituale di Virgilio.
Dunque, sono già numerosi i Comuni che hanno aderito alla “rete”: oltre Mantova e Borgo Virgilio, i Comuni del sito di Atella (Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo, Frattaminore) che si ricollegano alle antiche tradizioni teatrali italiche, Cremona, dove Virgilio ha soggiornato nel corso della sua formazione e dove le tradizioni musicali si ricollegano con le numerose trasposizioni in musica del mito di Enea e Didone, Centola Palinuro, legata alla memoria del fido timoniere della flotta troiana, Quarto, una delle città di quell’area Flegrea che Virgilio frequentò a lungo nei suoi soggiorni campani, Bacoli, teatro delle vicende cruciali del VI libro dell’Eneide (Capo Miseno), Napoli, dove Virgilio soggiornò a lungo lasciando una traccia indelebile nella storia delle città e nella devozione popolare (“Virgilio Mago”).
Sono in corso di adesione: Erice, vertice del triangolo siciliano (con Trapani e Segesta) legato alla figura di Anchise dove Enea, esempio unico nell’Eneide, si reca per due volte, prima per seppellire e poi rendere onore al padre, Città Metropolitana di Roma Capitale, luogo fatidico della vita di Virgilio, che nella sua area metropolitana ospita anche Lavinium, la città fondata da Enea, Pozzuoli, anch’essa teatro delle vicende cruciali del VI libro dell’Eneide, l’incontro con la Sibilla a Cuma e la discesa agli inferi attraverso il Lago di Averno.
Sono in corso i contatti con Milano, altra tappa della formazione di Virgilio e dove Mozart scrisse il suo Ascanio in Alba su libretto del Parini, Verona, dove è attestata la presenza della gens Vergilia, Brindisi, dove Virgilio si spense il 21 settembre del 19 a.C. Tutti luoghi legati alla vita di Virgilio o alle tappe del viaggio di Enea in Italia.
Le città virgiliane si riconoscononei valori rappresentati dall'opera di Virgilio, poeta europeo per eccellenza con il racconto delle origini culturali mediterranee della civiltà europea rappresentato dall’Eneide; poema capace di una mirabile sintesi tra le culture provenienti da oriente, le virtù italiche della pietas, il rispetto e la devozione per gli anziani (Anchise), la responsabilità verso le nuove generazioni (Ascanio) e la nuova attenzione alla persona che troverà espressione pochi decenni dopo nel cristianesimo delle origini.
“La costituzione della Rete delle Città Virgiliane qui a Mantova con i Comuni di Mantova e Borgo Virgilio, l'Accademia Nazionale Virgiliana e la Fondazione Virgilio – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Rotta di Enea, Giovanni Cafiero - completa un percorso avviato con la certificazione della Rotta di Enea nel 2021 come itinerario culturale del Consiglio d'Europa. Virgilio resta una fonte inesauribile di ispirazione per noi: l'amore per la natura, l’anelito alla pace, la dimensione della cura, il senso della missione svolta per la comunità e le giovani generazioni, sono parte di un messaggio che ci ha supportato durante la pandemia e che ancora oggi ci guida per affrontare la crisi climatica e ambientale, le prospettive di superamento delle guerre ai confini dell’Europa, la cogestione solidale delle emergenze mediterranee”.
Il meeting mantovano “Virgilio e la Rotta di Enea” è iniziato il 13 ottobre dell’Accademia Nazionale Virgiliana con le scuole di Mantova, il 14 ottobre si è tenuto un convegno nel Parco Museo Virgilio – Forte di Pietole nel Comune di Borgo Virgilio.
Durante la "tre giorni” sono intervenuti studiosi di fama internazionale come Giulia Caneva del Dipartimento di Scienze Naturali dell’Università di Roma 3 che ha parlato in dettaglio il mondo della natura con l’intervento Dall’Ara Pacis all’Eneide: il codice botanico della Rotta di Enea. Stephen Harrison della Oxford University, si è soffermato su Mantova nella poesia di Virgilio. Sono stati introdotti da Filomena Giannotti del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Siena. Da sottolineare anche l'intervento di Giordano Bruno Guerri, direttore generale GardaMusei.
Hanno concluso la manifestazione il 15 pomeriggio presso il teatro Bibiena le celebrazioni del genetliaco di Virgilio a cura dell’Accademia Virgiliana, con la Lectio magistralis di Alessandro Schiesaro della Scuola Normale Superiore di Pisa su L'Eneide in tempesta: poetica, filosofia, metafora e un concerto di musica classica a cura di Paola Besutti, con introduzione di Arnoldo Mosca Mondadori, in cui il Quartetto dell’Accademia Virgiliana suona gli strumenti costruiti con i legni recuperati dalle barche dei migranti.