In vista dell'inaugurazione del primo lotto del Parco della Salute a Dosso del Corso, in programma sabato 20 dicembre, il massimo esponente della sanità privata mantovana, Guerrino Nicchio, ha convocato per un ringraziamento le quaranta ditte che hanno partecipato alla realizzazione della grande struttura. Al primo giro del cantiere, in via definitiva di sistemazione, hanno partecipato anche il sindaco di Mantova Nicola Sodano ed il consigliere regionale Annalisa Baroni. "Per questa importante struttura c'è stato un grande impegno, portato avanti da molti anni – ha detto Sodano -, ringrazio Nicchio, tutte le ditte e i lavoratori. Oggi è una bella pagina per la città di Mantova. Una cittadella della salute importante voluta con passione e sostenuta anche dall'amministrazione comunale. Un modello di lavoro, quindi, che mette in sinergia le forze pubbliche e private".
La palazzina da 10mila metri quadrati, quasi ultimata, ospiterà il polo sanitario specialistico. Nicchio ha presentato quello che sarà a breve il Parco della Salute di Dosso del Corso, ricavato presso l'ex ospedale psichiatrico acquistato nel 2007, dove lavorano stabilmente circa 30 operai al giorno. Quaranta le ditte coinvolte nell'operazione, quasi tutte mantovane. Nel poliambulatorio specialistico ci lavoreranno 50 operatori, ma Nicchio garantisce che una volta realizzato l'intero progetto, il Parco della Salute darà occupazione a 450 persone. Il Poliambulatorio specialistico con medicina sportiva, centro odontoiatrico, nove medici di base, punto prelievi e diagnostica per immagini sarà inaugurato il 20 dicembre (prime visite dal 12 gennaio 2015). Già in costruzione anche il centro direzionale (il quartiere generale delle società di Nicchio) con sala polivalente da 120 posti. Inoltre verrà realizzato il centro di formazione sanitaria, la Rsa polifunzionale, il "Villaggio per gli anziani" autosufficienti e due palazzine da 80 posti per il recupero delle grandi disabilità. Il tutto per un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro. Per la visita al cantiere erano presenti anche i figli di Guerrino Nicchio, Anna e Michele.