Comune di Mantova e Rete ferroviaria italiana del gruppo Fs hanno sottoscritto un importante protocollo d’intesa per la realizzazione di un piano per smantellare i binari ferroviari della tratta per Monselice, che formano una strozzatura all'ingresso principale a sud della città. L'impegno della società ferroviaria è di realizzare entro sei mesi uno studio di fattibilità per la valutazione dei costi e dei tempi per realizzare il tutto. Inoltre, l'accordo prevede anche la costruzione di un sottopasso pedonale in piazza don Leoni per la stazione ferroviaria, probabilmente già nel 2021.
Il protocollo è stato firmato giovedì 1 marzo in Comune dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi e dal direttore Territoriale Produzione di Rete Ferroviaria Italiana Pier Paolo Olla. L’accordo mira, dunque, a individuare nuove soluzioni progettuali per il riassetto e il potenziamento del nodo ferroviario della città.
Gli studi del piano si concentreranno sulla progettazione di una possibile variante di tracciato lungo la linea Mantova – Monselice, che da un lato consentirebbe di allontanare il traffico merci dal centro città e dal complesso monumentale di Palazzo Te, dall’alto valore artistico-culturale; dall’altro – eliminando la necessità di inversione di marcia per i treni merci a Mantova – renderebbe più attrattiva per le merci l’intera linea Piacenza – Cremona – Mantova – Monselice.
Il Comune di Mantova, dal suo canto, si impegna a inserire il progetto nella propria programmazione territoriale di competenza e a coinvolgere a valle di questa prima fase di analisi tutti gli alti enti locali interessati per la piena condivisione delle scelte da attuare.
L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo tecnico che valuterà diverse soluzioni e definirà il programma degli eventuali interventi.
Il progetto di potenziamento infrastrutturale è coerente con la più ampia strategia di sviluppo logistico del Paese, che vede Rfi impegnata nell’obiettivo di adeguare la rete agli standard internazionali dei Corridoi europei TEN-T, al fine di incrementare il trasporto merci su ferro.
Per il sottopasso di piazza don Leoni, invece, il sindaco Palazzi ha annunciato di voler inserire il cofinanziamento che il Comune garantirà per l'infrastruttura già nel bilancio del 2019. Per la prima volta c'è un impegno formale della società ferroviaria per liberare Mantova dalla cinta che la imprigiona a ovest e sud. L'intervento comprende un ampliamento della carreggiata tra Porta Cerese e via Parma. “Da oltre cinquant'anni la città aspettava che dalle speranze si passasse ai fatti - ha detto Palazzi - abbiamo fatto il primo importantissimo passo. La strada è lunga, ma oggi abbiamo sbloccato ciò che era fermo da sempre. Finalmente Rfi ha scritto nero su bianco che con divide l'obiettivo e si impegna in soli sei mesi a studiare il tracciato alternativo”.
L'accordo nasce da una relazione inviata dal Comune alla società ferroviaria con la descrizione di problemi legati alle infrastrutture Rfi. “Una volta smantellata la tratta ferroviaria per Monselice – ha continuato il primo cittadino –, toglieremo tre passaggi a livello e terremo lontano il traffico merci dalla città e da Palazzo Te. Preciso che coinvolgeremo in questa fase anche la Provincia, quale ente coordinatore, e i Comuni che potrebbero essere interessati al nuovo tracciato, vale a dire Porto Mantovano, Bigarello e San Giorgio”. “Abbiamo fatto due riunioni nel giro di 15 giorni – ha spiegato Olla – e ovviamente sarebbe fuorviante parlare già di tempi e di percorsi. Posso dire che la soluzione alternativa al tracciato attuale della tratta per Monselice è grosso modo sulla direttiva Mantova-Verona. Ma dobbiamo studiare un percorso preciso, cosa che richiede tempo”. A Rfi interessa molto anche la possibilità di potenziare il nodo ferroviario della città.