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Territorio
L’itinerario “Basso Mincio” ha, in potenza, sia una funzione di servizio agli aggregati di Formigosa e Castelletto Borgo che una funzione fruitiva di scala. Esso collega la città di Mantova, con punto di partenza a Porta Cerese, alla zona naturale della Chiavica del Moro e, più oltre, all’itinerario PCIR 8 Po - sinistra Po (Candia Lomellina – Felonica) indicato nel Piano Regionale della mobilità ciclistica, già itinerario Eurovelo 8 Mediterranean Route Cadice-Atene-Cipro e Bicitalia 2 Ciclovia del Po e delle Lagune.
L’itinerario, che si sviluppa prevalentemente su viabilità minori e sentieri, incontra numerosi elementi di attrazione. Ai margini della città si trova infatti il complesso di aree sportive e ricreative costituito da Bosco Virgiliano, dal Parcobaleno, dal campo di atletica, dal crossodromo, dal poligono di tiro.
Ai confini con il comune di Virgilio la direttrice lambisce – su un tracciato che potrebbe presentare qualche criticità in ragione dello stato di manutenzione - il Forte di Pietole, edificato dai francesi nel 1808 e potenziato dagli austriaci dopo il 1894, oggi oggetto di un importante progetto di valorizzazione da parte del Comune di Virgilio. L’itinerario prosegue quindi in sponda destra del Mincio, per tornare in sponda sinistra alla Conca di Valdaro ove si trova un attraversamento che costituisce la principale criticità del percorso in quanto oggi chiuso.
Il percorso prosegue poi in sponda sinistra del Mincio fino all’incrocio con strada Riviera Mincio che dà accesso alle frazioni di Formigosa e Castelletto Borgo (ove si trova un ulteriore sbarramento). Da qui è invece aperta la strada arginale che conduce alla piccola zona umida di interesse comunitario della “Chiavica del Moro”. Dal Forte di Pietole ci si può connettere alla ciclabile fra Pietole e Cerese che da accesso anche all’area archeologica del Forcello.
L’itinerario è collegato con le direttrice n. 11 “Mantova - Virgilio” e n. 16 “Anello”.
Servizi e Paesaggi
- Bosco Virgiliano
- Parcobaleno
- Campo di atletica Tazio Nuvolari
- Poligono di tiro Crossodromo, campi da calcio e rugby
- Area Naturale della Vallazza
- Viste panoramiche sulla Vallazza
- Forte di Pietole
- Conca di Valdaro
- Sito di interesse comunitario “Chiavica del Moro”
L’itinerario conduce alla scoperta dei luoghi, delle testimonianze artistiche, storiche e letterarie legate a Virgilio, il più grande poeta della latinità. Virgilio nacque il 15 ottobre del 70 a.C. vicino a Mantova, precisamente nel villaggio di Andes, località identificata dal XIII secolo con il borgo di Pietole. Il poeta delle Bucoliche e delle Georgiche, raggiunse l’apice della sua produzione artistica con l’Eneide, poema epico e celebrativo che ha come protagonista l’eroe troiano Enea. Morto a Brindisi nel 19 a.C, i suoi resti furono trasportati a Napoli e deposti in un tumulo tuttora visibile, sulla collina di Posillipo. Sulla tomba fu posto il celebre epitaffio: Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Partinope; cecini pascua, rura, duces; ovvero: “Mi generò Mantova, la Calabria [la Puglia] mi rapì: ora mi custodisce Partenope [Napoli]; cantai i pascoli [le Bucoliche], i campi [le Georgiche], i comandanti [l’Eneide]”.
L’itinerario ha inizio in Piazza Broletto dove sulla facciata del Palazzo del Podestà è situato, all’interno di una edicola, l’altorilievo di Virgilio in cattedra, rappresentato con la berretta dottorale e le braccia poggiate su un leggio che reca incisa l’iscrizione “Virgilius Mantuanus Poetarum Clarrisimus”, “Virgilio Mantovano, il più illustre tra i poeti”. Sulla base è riportato l’epitaffio posto sulla tomba del poeta a Napoli. L’altorilievo in marmo bianco, risalente al 1227, è correntemente chiamato dai mantovani “la vecchia” per l’espressione bonaria, l’abbigliamento e la berretta da vecchia signora e va inteso come pubblica attestazione, da parte del popolo mantovano, di fare del poeta il vero nume tutelare della città.
Le tappe successive sono in via Calvi, piazza Marconi e vicolo San Longino (all’angolo con via Verdi) dove si trovano, appesi agli edifici, tre antichi stemmi comunali recanti l’immagine del poeta, utilizzati in origine per segnare i confini delle piazze entro i quali si svolgeva il mercato.
L’itinerario dedicato a Virgilio prosegue a Palazzo Ducale, all’interno del quale, oltre ai gioielli d’arte che la reggia custodisce, vi sono anche importanti testimonianze pittoriche e scultoree del legame della città con il poeta latino, tra cui il Busto Carli, copia romana di un originale greco del IV secolo a.c. e prototipo di numerosi ritratti mantovani del poeta. Si prosegue poi verso via Tazzoli, piazza Arche, piazza Dante per raggiungere via Accademia dove si trova il Palazzo Accademico, sede nel 1562 dell’Accademia degli Invaghiti, poi della Reale Accademia degli Invitti e dal 1767 della Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere per volere di Maria Teresa d’Austria. L’Accademia assunse il nome di Virgiliana per volontà di Napoleone Bonaparte in onore del grande poeta latino il cui profilo campeggia sulla facciata. Al suo interno sono custoditi documenti ed edizioni rare delle opere del poeta. All’interno del Palazzo Accademico si trova il Teatro Scientifico Bibiena, singolare gioiello rococò opera di Antonio Bibiena, all’interno del quale, nella scena fissa, si trova una statua lignea di Virgilio, raffigurato con tre volumi, allusione alle tre sue opere principali.
Nelle vicinanze, in via Ardigò, troviamo l’Archivio di Stato, istuito nel 1868, che conserva al suo interno preziosi documenti che testimoniano la fortuna del poeta mantovano nel corso dei secoli, come i registri del Comune bollati con la sua immagine, alla corrispondenza di Isabella d’Este che avrebbe voluto innalzare a Virgilio una statua con l’intervento di Andrea Mantegna. Accanto all’Archivio, in un’ampia ala del Palazzo degli Studi, ha sede la Biblioteca Comunale Teresiana, aperta al pubblico nel 1780 e creata in conformità al programma di laicizzazione e riforma delle istituzioni culturali ed educative varato da Maria Teresa d’Austria. All’interno della biblioteca sono conservati circa 500 testi a stampa antichi e moderni che riguardano Virgilio, tra cui due manoscritti dell’Eneide del sec. XV.
Risalendo lungo via Accademia e poi via Cavour, si arriva in Piazza Virgiliana, costruita durante il periodo della dominazione francese per volere del generale Miollis, grande estimatore della cultura classica ed animato dalla passione per Virgilio. Al centro della piazza fu collocato un monumento che presentava il busto del poeta sopra un’alta colonna. Dopo una serie di vicessitudini che videro lo smantellamento del monumento, questo fu ricostruito ed inaugurato nel 1927.
Oltrepassando la piazza si giunge in via Trento dove si trova il Giardino Cavriani, fatto erigere dal marchese Cavriani nel 1835 e all’interno del quale si trova una statua marmorea di Virgilio (il giardino non è visitabile). Imboccando via Cocastelli, si arriva poi in Piazza d’Arco, dove sorge Palazzo d’Arco, splendida residenza aristocratica di fine Settecento, con una ricca biblioteca che ospita volumi antichi dedicati a Virgilio.
Proseguendo verso il centro della città, si raggiunge il Museo Numismatico della Fondazione Banca Agricola Mantovana, in corso Vittorio Emanuele, che ospita la più completa raccolta di monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga dal XII al XIX secolo, molte delle quali raffigurano Virgilio per celebrare l’importanza e l’orgoglio della città di aver dato i natali al poeta e, in via Roma, il Palazzo Municipale, sulla cui facciata si trovano cinque stemmi in stucco, tra cui due con l’immagine di Virgilio. Nello scalone del municipio si trova un busto bronzeo raffigurante il poeta, opera di Giovanni Bellavite.
Tornando sulla direttrice Palazzo Ducale-Palazzo Te, una piccola deviazione in via Poma dove si trova il Palazzo di Giustizia, all’interno del quale, in un ambiente ora destinato alle udienze penali, spicca un affresco che raffigura Virgilio (sala non visitabile). Le ultime tappe del percorso sono il Museo della Città di Palazzo San Sebastiano che ospita al suo interno diverse opere d’arte appartenenti alle Collezioni Civiche, tra cui un altorilievo con Virgilio in cattedra in marmo rosso di Verona, in origine collocata sull’arengario di Palazzo della Ragione; Palazzo Te, con la Collezione Gonzaghesca di coni, monete, sigilli, medaglie, pesi e misrue che conserva significativi esemplari di monete gonzaghesche caratterizzate dalla presenza della raffigurazione del busto di Virgilio e infine il Centro Culturale Gino Baratta che ospita la Biblioteca Mediateca Baratta, la cui bibliografica consta di circa un centinaio di pubblicazioni a stampa edite nel ‘900 di e su Virgili e l’Archivio Storico Comunale con preziose testimonianze documentarie, grafiche e fotografiche relative ai principali luoghi e monumenti dedicati a Virgilio.
Per approfondimenti:
L'itinerario porta alla scoperta degli interventi architettonici di Aldo Andreani, architetto e scultore mantovano molto attivo all'inizio del '900. La sua opera è caratterizzata dalla costruzione di edifici entrati nell'immaginario collettivo locale al punto di non essere più separabli dall'idea stessa della città: un'architettura che manifesta continuamente la volontà di inventare successioni di luoghi e scorci scenografici inaspettati, alla ricerca di un'idea romantica della città. Numerosi sono gli interventi che ha realizzato a Mantova: dalla Camera di Commercio al restauro dei palazzo comunali di Piazza Erbe, alle importanti residenze private come casa Nuvolari.
L'itinerario ha inizio con la visita del Palazzo della Camera di Commercio (ingresso gratuito da lunedì a venerdì 9-12, info www.mn.camcom.it), edificio sorto sulle macerie dello sventramento del Ghetto e che rappresenta tutte le ambizioni dell'imprenditoria artigianale e industriale mantovana dell'epoca. Nel volume dell'edificio, l'architetto inserisce fratture, elementi di crisi, sprezzature continue, elementi ibridi e ambigui a tormentare l'occhio del visitatore.
L'itinerario prosegue poi in via Roma, con una visita esterna dell'ex Banca Commerciale Italiana (oggi sede di esercizi commerciali), edificio risalente a metà anni '50, per poi proseguire verso Palazzo di Bagno, sede attuale dell'Amministrazione Provinciale. Al suo interno, nell'ambiente delle scale, bassorilievi dell'Andreani scultore.
Altra tappa dell'itinerario è l'Istituto ex pro-lattanti, oggi sede dell'ARPA, che ospitava, subito dopo la guerra, orfani e ragazze madri. Costruito riadattando una polveriera austriaca, contrappone l'apparente complessità di un castello delle fiabe degli esterni, alla sobria ed efficiente funzionalità degli interni. A poca distanza: le case popolari di via Nazario Sauro, complesso del 1910 che mantiene pressochè inalterati i caratteri originali e viale Rimembranze, con alcuni palazzi contemporanei tra cui la casa di Tazio Nuvolari, ora casa delle suore Paoline.
Imboccando via Chiassi, al civico 71, si trova la casa che Tazio Nuvolari si fece costruire da un giovanissimo Andreani e che ancora oggi colpisce per il suo rapporto con la strada su cui si affaccia. L'itinerario prosegue in via Corrado per ammirare Casa Schirolli, edificio del 1911 che richiama lo spirito medievale dell'epoca e molto caratteristico per il suo affaccio sul Rio.
Poco più avanti, il complesso di San Francesco, fino ad allora arsenale militare e restaurato dall'Andreani con la demolizione di tutte le opere militari. Ultima tappa dell'itinerario sono i Palazzi Comunali di Piazza Erbe e Via Giustiziati, restaurati per dare unità di linguaggio, attraverso la realizzazione di interventi come lo scalone di accesso e il sottoportico dei Lattonai.
Itinerario realizzato in collaborazione con l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Mantova.
Per approfondimenti:
L'itinerario "Mantova Fortezza, un percorso tra arte e guerra" è dedicato alla scoperta della storia militare della città e delle sue opere architettoniche. Nel percorso sono compresi bastioni, forti, lunette trinceramenti, componenti di quel sistema fortificato che trasformò la città in un'efficace macchina difensiva.
L'Itinerario ciclabile e pedonale per ampia parte si snoda all'interno dei confini del Parco del Mincio; si sviluppa su percorsi ciclabili e su tratti ordinari. L'itinerario, della lunghezza di Km 21,4, può essere percorso in bicicletta o a piedi. Non presenta particolari difficoltà: il fondo è asfaltato, ma con passaggi sterrati non brevi e con scarsa ombreggiatura nei tratti extraurbani. Occorre prestare particolare attenzione ad alcuni attraversamenti e ad alcuni percorsi urbani non sempre su tratti ciclabili. Il punto di partenza dell’itinerario cittadino è piazza Porta Giulia, quartiere Cittadella. Da lì, si segue il tratto ciclabile che da Porta Giulia conduce a Sparafucile. Attraversando il Ponte di San Giorgio, si prosegue lungo il Parco Periurbano in direzione del quartiere Fiera Catena, fino al territorio del Comune di Virgilio. Si rientra attraversando Valletta Paiolo, per poi terminare di nuovo a Porta Giulia. Lungo il percorso si incontrano diverse testimonianze dell’architettura militare, tra cui: le lunette di Fossamana e del Frassino, strutture realizzate durante l’amministrazione austriaca a protezione del fronte orientale, la rocchetta di Sparafucile, resto delle fortificazioni dell’antico borgo di San Giorgio, l’area dell’ex cimitero militare, nelle vicinanze di Porto Catena, l’ex area militare di San Nicolò, alcuni tratti di cinta muraria ed infine il Forte di Pietole, antica struttura difensiva progettata in epoca napoleonica.
Promosso dal Comune di Mantova in collaborazione con il Parco del Mincio, il percorso è stato realizzato dall'architetto Claudia Bonora Previdi, ricercatrice e studiosa delle fortificazioni del territorio mantovano, in collaborazione con la Provincia di Mantova, Mantova Ambiente srl gruppo Tea e il Comune di Virgilio.
Richiamando il celebre epitaffio di Virglio, il più grande poeta della latinità, il percorso porta alla scoperta dell'evoluzione urbanistica, storica e architettonica della città, degli sviluppi insediativi e del loro legame con l'acqua. L'itinerario, che vuole idealmente collegare i due principali poli culturali della città (Palazzo Te e Palazzo Ducale) attraverso un percorso alternativo rispetto al Percorso del Principe, ha inizio in Piazza Virgiliana, realizzata durante il periodo della dominazione francese attraverso l'interramento di un'ansa del lago di Mezzo e riorganizzata nel 1797 su progetto dell'architetto Paolo Pozzo secondo la moda francese.
Si percorrono i vicoli all'interno del San Leonardo, quartiere di assetto medievale e uno dei più caratteristici e della città, e si prosegue lungo via Tassoni, nelle vicinanze della quale si trova Palazzo Cavriani, e a seguire via Monteverdi e via Fernelli, dove si incontra la Madonna della Vittoria, ex Chiesa con resti di decori mantegneschi, per giungere poi in piazza Canossa con l'omonimo palazzo seicentesco.
Percorrendo via Fratelli Bandiera si arriva alla trecentesca Chiesa di San Francesco, trasformata in arsenale militare durante il dominio austriaco. L'itinerario prosegue lungo via Bonomi, via Chiassi, via Poma, dove si trova la Casa di Giulio Romano (non visitabile internamente). Proseguendo lungo via Acerbi si incontra la Casa del Mantegna, con il cortile dalla singolare forma architettonica, e successivamente in largo XXIV Maggio il Tempio e il Palazzo di San Sebastiano, quest'ultimo sede del Museo della Città con l'esposizione permanente di reperti provenienti dal territorio mantovano. Poco distante si trova Palazzo Te, la villa suburbana dei Gonzaga, signori di Mantova, edificata e decorata da Giulio Romano tra il 1525 e il 1535. Da qui si prosegue verso il Centro Culturale Gino Baratta (biblioteca, mediateca) che in origine era sede dell'Ospizio di Sant'Antonio e successivamente, dal 1872, del macello comunale, ampio complesso architettonico ideato e realizzato dall'architetto bresciano Giovanni Cherubini.
Il percorso prosegue direzione della medievale Chiesa di Santa Maria del Gradaro, di Fiera Catena e del lungolago Gonzaga fino a raggiungere Palazzo Ducale, una delle più grandi regge d'Europa con i suoi 34mila metri quadrati di estensione.
Del complesso monumentale di Palazzo Ducale fa parte anche la cinquecentesca Basilica Palatina di Santa Barbara, la chiesa di corte dei signori di Mantova.
Il percorso ha 4 punti di accesso in adiacenza ad aree destinate a parcheggio al fine di agevolare l'interscambio auto/bici:
- piazzale Nodari-Pesenti,
- Porta Mulina,
- Porta Cerese
- Piazza Arche.
Monumenti e Paesaggi
- Piazza Virgiliana
- Quartiere San Leonardo
- Palazzo Cavriani
- Chiesa di Santa Maria della Vittoria
- Palazzo Canossa
- Chiesa e Chiostro di San Francesco
- Giardini Valentini
- Casa di Giulio Romano
- Casa del Mantegna
- Chiesa di San Sebastiano e Palazzo di San Sebastiano
- Palazzo Te
- Centro culturale Baratta
- Chiesa di Santa Maria del Gradaro
- Porto Catena
- lungolago di Mantova
- Complesso museale di Palazzo Ducale e del Castello S. Giorgio