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Palazzi consegna un mazzo di fiori alla neo assessoreLa Giunta Palazzi cambia un assessore. Lorenza Baroncelli ha ricevuto una proposta di lavoro a Milano che sarebbe stato molto difficile conciliare con l’attività di assessore, pertanto si è reso necessario fare la scelta di nominare una nuova componente della Giunta. La scelta è ricaduta sulla consigliere comunale Chiara Sortino che ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale per assumere il nuovo ruolo nell’amministrazione attiva.

A comunicarlo è stato il sindaco Mattia Palazzi – al fianco della neo assessore che ha ricevuto un mazzo di fiori - in una conferenza stampa che si è tenuta martedì 17 aprile in Sala Giunta. Palazzi ha ringraziato la Baroncelli per il lavoro svolto e per i tanti progetti realizzati. “Bisogna dare fiducia – ha detto il primo cittadino – alle nuove generazioni. E’ stata anche una scelta dettata dalla esperienza professionale a diretto contatto con i bambini, gli adolescenti e gli scout”.

La Sortino ha 33 anni e svolge il ruolo di assistente sociale nel Comune di Roverbella. “Ho accettato perché mi piace la squadra di giovani che fa capo al sindaco Palazzi – ha commentato la giovane assessore -. E’ stato un atto di fiducia del sindaco e lavorerò sui progetti legati alle mie deleghe”.

Avrà le deleghe alla famiglia, alla genitorialità, all’infanzia, all’adolescenza, alla conciliazione e alle pari opportunità. Sono tutte deleghe nuove, tranne l’ultima che in precedenza era dell’assessore Marianna Pavesi. Le deleghe alla Rigenerazione Urbana, che erano della Baroncelli, passano ora all’assessore all’Urbanistica Andrea Murari. Al posto della Sortino entrerà nel consiglio di via Roma Matteo Campisi.

Giovedì, 19 Aprile 2018 19:48
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Caprini e Dugoni al tavolo dei relatoriIl Comune di Mantova ha aperto lo sportello per il biotestamento per riconoscere, come stabilisce la normativa nazionale, il diritto di autodeterminazione del paziente. Martedì 17 aprile nella sede comunale in via Roma 39 si è tenuta la conferenza stampa per presentare il servizio riguardante le dichiarazioni anticipate di trattamento. Sono intervenuti l’assessore al Welfare Andrea Caprini e la responsabile dei servizi demografici del Comune di Mantova Paola Dugoni.


L’articolo 4 della legge 219/2017 prevede che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte può, attraverso le Dat (dichiarazioni anticipate di trattamento), esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche a singoli trattamenti sanitari. Indica anche una persona di sua fiducia, denominata “fiduciario”, una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
Il fiduciario accetterà la nomina mediante sottoscrizione della Dat o con atto successivo allegato alla Dat. Al fiduciario sarà rilasciata copia delle dichiarazioni.


Le Dat devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata autenticata ovvero per scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio di stato civile del Comune di residenza del disponente medesimo, che provvederà all’annotazione in un apposito registro.


Le Dat sono delle disposizioni e indicazioni che la persona, in previsione della eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere in merito alla accettazione o rifiuto di determinati: accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche (in generale), singoli trattamenti sanitari (in particolare).


Il deposito della Dat avviene negli uffici del Comune di Mantova. Prima del deposito è buona cosa che il cittadino controlli di avere i requisiti (maggiorenne, capace di intendere e di volere e residente a Mantova).
Il cittadino deve presentarsi con la Dat già redatta o con un atto pubblico del notaio, o sotto forma di scrittura privata autentica (la norma non conferisce ai dipendenti comunali, pubblici ufficiale il potere di autentica delle Dat), oppure di scrittura privata semplice (con la firma autografa accompagnata dal documento di identità).


Il cittadino deve avere già designato un fiduciario, ovvero colui che, maggiorenne e capace di intendere e di volere, fa le veci del disponente e che lo rappresenta nelle relazioni con i medici e le strutture sanitarie nel caso di una futura incapacità del sottoscrittore le Dat di autodeterminazione.
Dopo avere verificato i requisiti e compilato la Dat in doppio originale (una da depositare e una da consegnare al fiduciario) chiede un appuntamento all’ufficiale di Stato Civile del Comune di Mantova utilizzando una sezione del sito dei servizi demografici del Comune di Mantova appositamente dedicata.


I passaggi successivi sono i seguenti: al cittadino viene comunicato il giorno dell’appuntamento, il cittadino si presenta all’appuntamento, insieme al fiduciario, con due buste chiuse contenenti la Dat con il nome e il cognome.
Il disponente firma la richiesta di deposito che viene formalizzata al momento dell’incontro. Il fiduciario controfirma per l’accettazione.
L’ufficiale di stato civile consegna la ricevuta al disponente, al fiduciario e ne trattiene una copia. La seconda copia delle Dat viene trattenuta dal fiduciario congiuntamente alla ricevuta.
La Dat può essere ritirata in ogni momento, così come può essere sostituito il fiduciario.

Il Comune non fornisce i moduli.
I funzionari comunali non possono autenticare le sottoscrizioni delle Dat quando si parla di “Scrittura privata autenticata”. L’incaricato dal sindaco ex art. 21 del DPR 445/2000 non è abilitato ad autenticare firme su scritture private, salvo i casi previsti dalla legge (ad esempio l’autentica autoveicoli, “legge Bersani”). La legge in parola non lo prevede.


L’Ufficio di stato civile non partecipa alla redazione delle disposizioni né fornisce informazioni o avvisi in merito al contenuto della stessa. Si limita a verificare i presupposti della consegna con particolare riguardo all’identità della persona ed alla residenza, e a rivedere il documento consegnato in busta chiusa.
Relativamente alle modalità di trasmissione delle Dat alle strutture sanitarie, si segnala che le stesse richiedono la preventiva emanazione del decreto del Ministero della Salute previsto dall’art. 1 comma 419 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio 2018), il cui iter stabilisce il coinvolgimento della conferenza Stato- Regioni, nelle forme dell’intesa, ed il preliminare parere del Garante per la protezione dei dati personali.
Successivamente al varo della Legge 22 dicembre 2017, n. 219 il Parlamento, nella Legge di bilancio 2018 (205/2017) al comma 418, ha previsto l’istituzione presso il Ministero della salute di una banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipata di trattamento (Dat). Al comma 419 viene stabilito che entro 180 giorni dalla entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro della salute verranno stabilite le modalità di registrazione della Dat presso la banca dati di cui al comma precedente.


Con decreto del 22 marzo 2018 il Ministero della Salute ha istituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti del predetto Ministero, delle Regioni e dal Garante per la privacy al fine di definire non solo i contenuti informativi della banca dati, ma anche la modalità di registrazione e di fruibilità delle Dat, nonché le misure di sicurezza per la protezione dei dati personali.


Raggiunta l’intesa in sede di conferenza Stato- Regioni e con il parere del garante seguirà un decreto con il quale il Ministero della salute stabilirà le modalità di registrazione delle Dat nella banca dati nazionale.

Giovedì, 19 Aprile 2018 18:56
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DisabiliAccesso alla misura regionale B2 per la grave disabilità e la non autosufficienza di persone assistite a domicilio DGR 7856/2018. Il bando è aperto dal 16 aprile al 7 maggio. Le domande si ricevono presso al nostra sede dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.

La graduatoria sarà disponibile dal 1 giugno 2018.

I criteri di accesso sono:

  • essere residente in uno dei Comuni del Distretto di Mantova;
  • di qualsiasi età, al domicilio, che evidenziano gravi limitazione della capacità funzionale che compromettono significativamente la loro autosufficienza e autonomia personale nelle attività della vita quotidiana, di relazione e sociale (punteggio della scheda triage uguale o superiore a 5);
  • in condizione di gravità così come accertata ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/1992 oppure beneficiari dell’indennità di accompagnamento di cui alla legge n.18/1980
    con un Isee non superiore a 15.000 euro; nel caso di progetti di vita indipendente, il valore Isee è non superiore a 20.000 euro (l’Isee di riferimento è l’isee socio-sanitario ovvero Isee ordinario e in caso di minori isee minori).

Gli interventi che si possono richiedere sono:

  • Buono sociale mensile, anche a diversa intensità, finalizzato a compensare le prestazioni di assistenza assicurate dal caregiver familiare (auto-soddisfacimento) fino ad un importo massimo di € 800;
  • Buono sociale mensile, di importo compreso tra € 400,00 e € 800,00, ponderato sul base del monte ore lavorative previste dal contratto, finalizzato a compensare le prestazioni di assistente famigliare impiegato con regolare contratto;
  • Buono sociale mensile, fino ad un massimo di € 800,00 per sostenere progetti di vita indipendente di persone con disabilità fisico-motoria grave o gravissima, con capacità di esprimere la propria volontà, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che intendono realizzare il proprio progetto senza il supporto del caregiver familiare, ma con l’ausilio di un assistente personale, autonomamente scelto e con regolare contratto;
  • Voucher sociali per sostenere la vita di relazione di minori con disabilità con appositi progetti di natura educativa/socializzante che favoriscano il loro benessere psicofisico (es. pet therapy, attività motoria in acqua, frequenza a centri estivi, ecc). Non sono finanziabili con tale tipologia di voucher i costi relativi ad attività connesse alla frequenza scolastica ivi compreso pre e post scuola o attività di trasporto.

Documentazione:

Mercoledì, 18 Aprile 2018 00:00
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L'assessore Nepote e il sindaco SaglinL’assessore all’Università del Comune di Mantova Adriana Nepote in questi giorni è a Madison, capitale del Wisconsin. Il sindaco della città americana, nota in tutto il mondo per il risanamento dei propri laghi, ha invitato la gemellata a partecipare agli eventi della manifestazione “Celebrate Madison’s sister cities”. Giovedì 11 aprile Nepote, delegata dal sindaco Mattia Palazzi, ha incontrato in Municipio il primo cittadino Paul Soglin. Tra i due amministratori è stato rinnovato il mutuo interesse per mantenere attiva la collaborazione tra le due città

“Ci siamo confrontati –ha riferito Nepote - su diverse azioni che Madison ha messo in campo per risanare i laghi e le altre nuove azioni da implementare per assicurare che il sistema dei laghi rimanga pulito e usufruibile per la popolazione. Soglin mi ha anche raccontato tutte le attività che promuovono in inverno e d’ estate per avvicinare i cittadini ai laghi”. Sabato 14 aprile, dalle 17 alle 20, al Madison College è in programma un meeting con le città gemellate al quale interverrà per il Comune di Mantova l’assessore Nepote.

“Il dialogo con Madison- ha aggiunto l'assessore - si è aperto lo scorso settembre, in occasione della visita a Mantova di una delegazione americana, per celebrare i 15 anni del nostro gemellaggio. In quell'occasione abbiamo ricevuto la proposta della Limnology School di Madison, Università del Winsconsin, famosa per essere uno dei centri più avanzati degli Usa nel settore ambientale, di mandare a Mantova, nella prossima estate alcuni loro studenti per valutare la possibilità di bonificare i laghi in modo da renderli fruibili dai mantovani. Col settore ambiente e l’assessore Murari stiamo cercando di dare corpo a questa proposta”.

Venerdì, 13 Aprile 2018 10:47
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Il tavolo dei relatoriLa terza giornata e ultima giornata di confronto dedicato al sito Unesco Mantova-Sabbioneta si è tenuta giovedì 12 aprile alla Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi. I fari sono stati puntati sul piano di gestione e affinare il sistema di gestione a 10 anni della iscrizione nell’elenco Unesco. Dopo la presentazione di Susanna Sassi, la parola è passata all’assessore all’Unesco del Comune di Mantova Paola Nobis. “Questo ultimo incontro – ha evidenziato Nobis – riguarda il percorso di consultazione e partecipazione per l’aggiornamento del nuovo Piano di Gestione del sito Unesco, e si ripropone di approfondire e contestualizzare anche a livello territoriale facendo emergere innanzitutto dei concetti di gestione integrata e conservazione attiva del sito. Occorre far emergere una governance composta da partenariati pubblici e privati, possibili ambiti di lavoro per l’approfondimento di temi chiave sui quali sviluppare azioni di tutela valorizzazione e promozione del patrimonio del sito”.

Nella seconda parte della mattinata hanno dato i loro contributi Paola Falini, Erika Lazzarino, Carla Di Francesco, Manuel Roberto Guido, Giuseppe Costa, Monica Abbiati, Gabriele Barucca e Peter Assmann. “Il Palazzo Ducale di Mantova – ha sottolineato il direttore di Palazzo Ducale Assmann- costituisce una parte consistente del nucleo storico e architettonico del sito Unesco Mantova Sabbioneta. Valorizzarlo in quanto tale vuol dire dare un significato universale e collettivo alla storia e alla bellezza artistica di questo patrimonio. Dobbiamo promuovere i diversi progetti che valorizzano l’eredità culturale offerta dalla residenza dei Gonzaga, con le sue mille e più stanze, piazze, giardini e cortili”.

Anche il presidente del Centro Internazionale di Palazzo Te Stefano Baia Curioni è intervenuto al convegno: “E’ necessario – ha detto - passare dalla politica culturale dedicata al potenziamento dell’offerta e della fruizione specifica di cultura alla politica culturale in cui l’attenzione alla diffusione, all’inclusione e alla compartecipazione diventa la base delle politiche urbane. Non si tratta semplicemente di motivare all’accesso di produzioni culturali tradizionali, ma di operare una trasformazione decisiva delle istituzioni culturali e della loro capacità di ascolto. Musei, teatri e sistemi di gestione del patrimonio hanno così la necessità di rivedere non solo il loro posizionamento, ma anche i loro sistemi di competenze e i loro rapporti con i portatori di interessi pubblici e privati”. Al termine hanno parlato anche Marco Valle e Carlo Francini. Il confronto era iniziato nel mese di marzo con due convegni dedicati al sito Unesco.

Venerdì, 13 Aprile 2018 10:41
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Il Comune di Mantova è Registrato EMAS e certificato ISO 9001:2005 e ISO 14001:2015

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