Il Comune di Mantova ha ottenuto un finanziamento di 400mila euro da parte di Regione Lombardia, attraverso il bando Lombardia To Stay, per la realizzazione del nuovo Eco Ostello di Mantova Hub. Il progetto per la nuova struttura ricettiva era stato candidato dall’Amministrazione comunale a tale bando per poter rigenerare un comparto della città fortemente degradato. L’Eco Ostello sorgerà su un’area storica dismessa e chiusa da decenni all’interno del quartiere di San Nicolò e identificata come Piazza della Terra. Il progetto non prevede nuove costruzioni ma propone esclusivamente il restauro e l’adeguamento strutturale di uno dei capannoni presenti nell’area.
A dirlo sono stati gli assessori del Comune di Mantova Andrea Murari e Adriana Nepote sabato 16 novembre nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dove si è tenuta la conferenza stampa.
“Noi non smettiamo di cercare finanziamenti – ha sottolineato l’assessore Murari – per la rigenerazione del quartiere di Fiera Catena. Mantova Hub è una grande scatola che rappresenta un nuovo modello urbano per il futuro della città. Trovare nuovi finanziamenti all’esterno, come in questo caso, significa non gravare sulle casse comunali e andare avanti senza sosta nella realizzazione delle opere”.
“Abbiamo lavorato bene – ha aggiunto Nepote – e siamo riusciti ad ottenere le risorse per l’Ostello. E’ una struttura che, oltre a rispondere ad un più ampio e generale recupero di una zona degradata, soddisfa il bisogno di creare una nuova ospitalità per un determinato target di utenza a sostegno del turismo sostenibile, giovanile, responsabile, green e più in generale dell’eco turismo”.
In particolare, l’Ostello sarà una nuova struttura ricettiva che avrà al piano terra gli spazi di accoglienza di gestione, di front office, di prima colazione e le prime quattro camere con ognuna fino a sei letti. Al piano superiore invece solo camere a due e quattro posti, per un totale di 52 posti. Andrà a colmare la necessità per la città e per il quartiere di avere un servizio di accoglienza sostenibile, favorendo un’ospitalità voltata alla condivisione sociale e sostenendo il binomio cultura e economia. L’area in cui è inserito, si fa presente, ospiterà, inoltre, un centro polifunzionale, con servizi quali una scuola, un centro ricerca sulle piante, un mercato, un centro socio-sanitario oltre ad un Museo della Memoria ed ad un edificio che ospiterà servizi di Infopoint, bikesharing e ristorante.
L’Eco Ostello rappresenterà per la città un attrattore di nuova domanda turistica e risponderà alle esigenze del turismo giovane, esperienziale e sostenibile, alla ricerca di strutture a basso costo per il soggiorno e per la visita della città. L’area in cui è collocato l’Ostello è strategica, sia per la vicinanza ai principali poli culturali, al centro storico, ai laghi, sia per la possibilità di usufruire di servizi di mobilità sostenibile nelle immediate vicinanze: punti noleggio biciclette, navigazione fluviale e piste ciclabili.
Sarà cura del Comune di Mantova individuare un soggetto avente le caratteristiche di impresa sociale che si occupi della gestione dell’Ostello, che possa gestire anche altre iniziative culturali all’interno dell’area di San Nicolò. L’obiettivo è quello di trovare un punto di ottimizzazione per la gestione di servizi culturali e turistici del nuovo polo di San Nicolò.
I destinatari dell’intervento sono principalmente i turisti giovani, i turisti green, i cicloturisti, i gruppi appassionati di turismo verde, vocati alla condivisione dell’ospitalità e ad esperienze sostenibili e a basso costo per raggiungere e soggiornare in una località turistica. Anche le famiglie rappresentano un target dell’Ostello, dal momento che sono sempre più alla ricerca di soluzioni low cost per soggiornare.
Il progetto deve essere realizzato entro il 30 giugno 2021 e rendicontato entro il 31 luglio 2021.
Il Consiglio Comunale con D.C.C. n.3/2019 ha approvato l’adesione del Comune di Mantova al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia , impegnandosi a ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030 e promuovere azioni per incrementare la resilienza del territorio al cambiamento climatico.
Come innovare l’amministrazione pubblica per renderla più efficiente? Hanno risposto a questa domanda i relatori del convegno di studi “Ordine, disordine, organizzazione. La Pubblica amministrazione delle occasioni colte”, che si è tenuto nella giornata di martedì 12 novembre al Teatro Bibiena.
“Quasi cinquecentomila persone in Italia nei prossimi tre anni usciranno dal settore pubblico – ha sottolineato il Presidente di Forum Pa e coordinatore delle sessione pomeridiana Carlo Mochi Sismondi -. Altrettante persone entreranno a far parte dello Stato o degli enti pubblici. In un quadro del genere ci sono forti potenzialità perché si potrà contare su nuove energie, ma ci saranno anche grossi rischi se il governo di questo cambiamento non sarà gestiti adeguatamente”.
Nel pomeriggio sul palco del Bibiena sono stati messi a confronto diversi modelli organizzativi nelle varie realtà degli enti pubblici in una tavola rotonda alla quale hanno partecipato anche il direttore generale del Comune di Trento Chiara Morandini, il direttore amministrativo di Sst di Mantova Giuseppe Ferrari, il presidente di Tea Massimiliano Ghizzi e la responsabile delle certificazioni per il Comune di Mantova Maria Angela Malavasi.
Nella prima sessione del mattino sono stati presi in esame i modelli organizzativi nel pensiero teorico ed il convegno è stato aperto dai saluti iniziali del prefetto Carolina Bellantoni, dell’assessore del Comune di Mantova Andrea Murari e del presidente dell’Accademia Nazionale Virgiliana Roberto Navarrini. Poi, i lavori sono entrati nel vivo con gli interventi di docenti universitari ed esperti nel settore della Pubblica amministrazione: Malavasi del Comune di Mantova, Renato Ruffini dell’Università di Milano, Leonida Tedoldi dell’Università di Bergamo, Claudio Russo del Politecnico di Milano e Andrea Margheri dell’Università di Trento. Le conclusioni sono state a cura del presidente Nazionale di Aicq, Associazione Italiana Cultura Qualità, Claudio Rosso.
Ad organizzare l’appuntamento sono stati il Comune di Mantova e Accademia Nazionale Virgiliana, in collaborazione con Associazione italiana Controllo Qualità quindici anni dopo l’avvio delle esperienze di certificazione applicate all’attività amministrativa.
E’ stato rinnovato lunedì 11 novembre il pellegrinaggio dalla Val Rendena a Mantova, in occasione della festa liturgica di San Martino. Per il ventinovesimo anno consecutivo un centinaio di fedeli provenienti dalla valle del Trentino si sono riuniti in preghiera davanti all’altare della chiesa dedicata a San Martino in via Pomponazzo per rendere omaggio ai loro antenati. Con loro hanno partecipato anche numerosi mantovani.
La messa è stata celebrata dal vescovo di Trento monsignor Lugi Bressan. Al termine della cerimonia c’è stato lo scambio dei doni tra l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi e il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini affiancati da due personalità di origine rendinese che attualmente lavorano a Mantova: il questore Paolo Sartori e il medico in pensione Marco Collini. Tutti hanno ricordato il profondo legame tra le due comunità.
La chiesa era affollata. Sui lati erano schierati i corpi di volontari di Pinzolo con le divise caratteristiche. Massiccia anche la presenza delle classi della Valle Rendana e della Martiri di Belfiore. Tra le due scuole è nata una collaborazione che è sfociata in uno scambio didattico costante durante l’anno.
Tra Mantova e Pinzolo nel 2011 è stato firmato un patto di amicizia tra le amministrazioni comunali che hanno rafforzato la reciproca stima. Sul finire del 1600 la folta comunità di emigrati rendenesi, trasferiti nel mantovano per lavoro, ottennero in permesso dalla locale diocesi di costruire un proprio altare nella chiesa di San Martino che è stato restaurato tren’anni fa.
Il legame tra le due comunità dura nei secoli. Durante il Medioevo i lavoratori della Val Rendena arrivavano a Mantova per svernare e lavorare come facchini a Porto Catena, come taglialegname, come segantini abilissimi a scolpire il legno proveniente dalle valli trentine.
Grazie al voto popolare nel bilancio partecipativo 2018, il Comune di Mantova ha ampliato l’offerta del Parco della Scienza. Le nuove attrezzature sono state inaugurate giovedì 7 novembre dagli assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli e della Pubblica Istruzione Marianna Pavesi. Al taglio del nastro erano presenti anche coloro che hanno proposto l’intervento Marina Pini, Paola Pavesi, Alessia Goreri e Mario Pavesi, oltre ad alcune classi della scuola primaria “Pomponazzo”.
“E’ la parte più significativa del progetto votato nel bilancio partecipativo 2018 – ha sottolineato Martinelli - in quanto fornisce un valore aggiunto e un arricchimento degli spazi di attività e di gioco del lungolago Mincio. Nel medesimo progetto sono compresi la sistemazione della pista ciclabile terminata a settembre e il rinnovo degli arredi del lungolago che sarà realizzato entro l’anno in corso”.
“Nella settimana di MantovaScienza – ha aggiunto l’assessore Pavesi - inauguriamo le attrezzature che mettono a disposizione della cittadinanza attività divertenti nell’ottica che ormai perseguiamo dall’inizio della nostra amministrazione di avere a disposizione di tutti strumenti rigorosi per la conoscenza della realtà”.
Il Parco della Scienza è nato per volontà del Comune di Mantova, in collaborazione con l’ideatore Raffaello Repossi, negli anni Novanta con modelli prototipali. Il Parco è stato mantenuto e gestito negli anni successivi.
Il Parco, dunque, si arricchisce di dieci nuovi elementi, costruiti dalla ditta Holzhof. Il Comune, proseguendo il processo partecipativo e confrontandosi con i proponenti, ha scelto dieci nuove installazioni, che spiegano, attraverso applicazioni pratiche, molti dei principi della fisica attraverso il gioco e l’apprendimento ludico. Le attrezzature didattiche sono utilizzate dai bambini e dai ragazzi del territorio ma anche dalle gite scolastiche che arrivano da fuori Mantova.
Le nuove attrezzature sono: Caleidogira, Cerchio della pioggia, Camera Obscura, Gioco negativo-positivo, Illusioni ottiche fisse (due installazioni), Labirinto, Torricelli e Dondolo per due, Specchio deformante alto-basso.
Di fronte alle tante informazioni che circolano sull'Europa, alla sua complessità, alla sua rilevanza sulla vita dei nostri Paesi, è sempre più importante conoscerne i meccanismi, i risultati e le sfide. Tali tematiche sono state affrontate giovedì 7 novembre, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale, durante l’incontro pubblico dal titolo “Dialogo con i cittadini sull’Europa”.
Il dibattitto in aula ha visto gli interventi del presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, del capo della rappresentanza a Milano della Commissione europea Massimo Gaudina e del vice segretario Anci Lombardia Egidio Longoni. Le istituzioni hanno presentato iniziative concrete e reali, rispondendo anche alle domande dei cittadini. Presenti all’incontro anche il vicesindaco Buvoli, assessori e alcuni consiglieri comunali.
“Un’occasione importante – ha detto Allegretti – per parlare coi cittadini di interventi e provvedimenti che sta affrontando la Comunità Europea. Si parla molto d’Europa, spesso anche a sproposito, ed è per questo che abbiamo voluto organizzare questo incontro per dare risposte precise e circonstanziate, grazie al contributo di qualificati funzionari, su tematiche quali cultura, ambiente, economia, giovani, lavoro e altre ancora, fino alle funzioni della Commissione Europea”.
L’incontro è entrato nel vivo, poi, con gli interventi di Gaudina e Longoni che hanno presentato iniziative concrete e reali, oltre che futuri progetti, rispondendo anche alle domande dei consiglieri comunali e cittadini.
“La democrazia europea comincia nelle città – ha sottolineato Gaudina –. Per questo le istituzioni europee vogliono mantenere un dialogo aperto con i cittadini e gli enti locali. Attraverso questa iniziativa diffusa parliamo dell’Europa concreta e utile, ma forse poco conosciuta, che finanzia la ricerca e l’innovazione, investe nello sviluppo dei territori e facilita l’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Un’Europa che tutela la nostra salute, si rivolge ai giovani e garantisce la qualità dei nostri prodotti e ci protegge come consumatori. E molto altro ancora”.
L’evento è stato organizzato dalla Commissione europea e dall’Anci Lombardia, con il patrocinio del Comune di Mantova.
La Compagnia teatrale “La Silloge”, di Cinisello Balsamo, porterà sul prestigioso palco del Bibiena di Mantova una delle opere meno rappresentate di William Shakespeare: “Pene d'Amor Perdute”. Lo spettacolo si terrà sabato 9 novembre, alle 21, e sarà messo in scena da un nutrito cast formato da una quindicina di attori, la maggior parte giovani sotto i 25 anni, che provengono quasi tutti dalle scuole di teatro di Milano e hinterland.
La regia è a cura di Marco V. Pogliaghi che è anche l’autore dell'adattamento teatrale e delle musiche originali, scritte apposta per il progetto. Direttore di scena Ennio Generoso. La rappresentazione scenica prevede anche scenografie digitali e la partecipazione straordinaria della Compagnia di Rievocatori Storici “La Zoiosa” di Mantova, che porterà sul palco combattimenti all'arma bianca nel fasto dei costumi rievocativi dei cavalieri di un tempo. “Uno spettacolo non è molto diverso da una scalata – ha sottolineato il regista Pogliaghi – devi fare attenzione, un passo dopo l'altro. E come per tutte le sfide della vita anche il teatro va affrontato con la testa, con il cuore, la passione e un po' di sana follia”.
La rappresentazione, rispettosamente riadattata per la scena e ricondotta cronologicamente agli albori della Grande Guerra, è una commedia romantica adatta a tutti, scevra da volgarità o doppi sensi che punta sul romanticismo e sull’arguzie per intrattenere e divertire il pubblico. “Pene d’Amor Perdute” di Shakespeare racconta di tre giovani rampolli reali che decidono di ritirarsi nella reggia di Navarra per dedicarsi allo studio sfrenato giurando di dormire pochissimo, mangiare una volta al giorno e soprattutto non vedere donne per tre anni. Tuttavia, la visita ufficiale della principessa di Francia e delle sue dame di compagnia mette in seria discussione questo giuramento. Le situazioni che si vengono a creare, insieme romantiche ed imbarazzanti, metteranno in risalto la fragilità umana di fronte alle questioni d'amore ed il valore del tempo nei fatti della vita. La presenza di elementi fuori dalle righe come il bislacco Don Adriano De Armado e l'incontenibile Zucca, rendono lo spettacolo irresistibile.
L’evento è patrocinato dal Comune di Mantova e dalla Regione Lombardia, e ha ottenuto anche l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
I costi del biglietto d’ingresso al Teatro Bibiena sono di 15 euro l’intero e 10 euro il ridotto (minori di 18 anni). Per informazioni: 0376 327653 o sul sito Internet www.silloge.it/pap.
Il Dirigente del Settore Sportello Unico per le Imprese e i Cittadini rende noto che è indetta una selezione pubblica per titoli per la formazione di una graduatoria per la nomina di componente della Commissione per il Paesaggio.
Le domande devono essere presentate entro le ore 12,00 del giorno lunedì 02 dicembre 2019, secondo le modalità indicate nell'avviso di selezione che si può scaricare qui sotto.
Il “Dialogo con i cittadini sull’Europa” è il titolo dell’incontro aperto al pubblico in programma giovedì 7 novembre, alle 17, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale in via Roma 39.
Interverranno il presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, il capo della rappresentanza a Milano della Commissione europea Massimo Gaudina e il vice segretario Anci Lombardia Egidio Longoni. L’evento è stato organizzato dalla Commissione europea e dall’Anci Lombardia, con il patrocinio del Comune di Mantova.
“Non esiste Europa senza Comuni e Comunità e senza l’impegno dei cittadini – ha commentato Allegretti presentando l’evento -. La partecipazione alla cosa pubblica è un dovere fondamentale perché oggi abbiamo il bisogno del contributo dei cittadini nell'amministrazione delle città. L’Europa deve avere punti di riferimento certi nei valori forti, come la pace che deve essere una certezza, e deve saper affrontare le nuove sfide, come quella del cambiamento climatico, della scienza, del lavoro e dell'economia. Pensare che i 28 paesi europei possano affrontare da soli questi problemi è impossibile, pertanto è necessario cogliere le opportunità che si aprono in una dimensione europea. Giovedì i cittadini potranno rivolgere direttamente i loro quesiti a due qualificati funzionari”.
“La democrazia europea comincia nelle città – ha dichiarato Gaudina –. Per questo le istituzioni europee vogliono mantenere un dialogo aperto con i cittadini e gli enti locali. Attraverso questa iniziativa diffusa vogliamo parlare dell’Europa concreta e utile, ma forse poco conosciuta. Dopo Pordenone, Cuneo, Crema e Bologna, siamo felici che anche Mantova abbia aderito a questa iniziativa”.
La città di Mantova ha commemorato i suoi Caduti. Autorità e cittadini, lunedì 4 novembre, hanno partecipato alle cerimonie in città per la “Giornata delle Forze Armate, del Combattente, del Decorato al Valor Militare e dell’Orfano di Guerra”.
Il primo momento si è svolto con la deposizione delle corone, da parte di Prefetto e Comune di Mantova, al Monumento ai Caduti in piazza 80° Reggimento Fanteria. Qui lo schieramento del Picchetto Armato, a cura del 4° Reggimento Artiglieria Contraerei “Peschiera”, dei labari, gonfaloni e bandiere dei rappresentanti delle associazioni Combattentistiche e d’Arma. Dopo il silenzio d’ordinanza eseguito dal trombettiere della Guardia di Finanza, la preghiera e la benedizione al Monumento.
La commemorazione in ricordo dei Caduti si è poi spostata al Famedio di piazza XXIV Maggio, sempre alla presenza di cittadini e delle autorità, tra cui, il prefetto Carolina Bellantoni, il presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, il questore Paolo Sartori, il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini in rappresentanza della Provincia, il deputato Matteo Colaninno, i comandati delle Forze Armate e di Polizia, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale. Dopo lo schieramento del Picchetto d’onore, delle rappresentanze e associazioni Combattentistiche e d’Arma, si è tenuta la cerimonia dell’Alzabandiera con l’Inno d’Italia cantato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Mantova 1”. Sono seguiti alcuni interventi, tra i quali, quelli del prefetto Bellantoni e del presidente del consiglio comunale Allegretti.
“Il mio pensiero oggi va a tutti quegli uomini che sacrificarono se stessi nell’adempimento del loro dovere – ha detto Allegretti –. Milioni di soldati riposano in centinaia, probabilmente in migliaia di sacrari in tutta Europa. Ognuno di noi porta la responsabilità di non dover mai smarrire il senso tragico della storia che ci ha preceduto. 101 anni fa il popolo italiano divenne Nazione. 101 anni dopo le nazioni europee, le patrie europee, sono una comunità, una comunità che deve crescere, rafforzarsi. Questa Europa ha pagato un tributo elevatissimo, dobbiamo esserne degni, è il modo migliore di onorare tutti quegli uomini, quei soldati che non ebbero il loro domani, ma che hanno permesso a noi di averlo. Che questo giorno di festa serva a rafforzare in tutti noi la consapevolezza di appartenere a una Nazione, a una comunità, che intende promuovere la pace tra se e il mondo intero”.
Poi, all'interno della chiesa di San Sebastiano è stata celebrata la Santa Messa da don Stefano Peretti, delegato dal vescovo di Mantova monsignor Busca, e la preghiera per la Patria.
E’ seguita la deposizione di sei corone (Prefetto, Regione, Provincia, Comune di Mantova, Cri e Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) nella cripta del Famedio con la benedizione delle lapidi. Infine, le autorità si sono recate in piazzale Montelungo dov’è stata allestita una mostra con i mezzi e i materiali messi a disposizione dalle Forze Armate e di Polizia e dai Vigili del Fuoco.