La giornata mantovana di domenica 8 settembre della Kyenge è partita con l'incontro al salone mantegnesco dell'Università. Ad accoglierla sono stati il sindaco di Mantova Nicola Sodano, il prefetto Carla Cincarilli, il questore Giuseppe Reccia, l'assessore provinciale Elena Magri e il presidente Alessandro Pastacci, il procuratore Antonino Condorelli, il direttore della Fum Cristina Bonaglia, vari sindaci della provincia, altre autorità cittadine e associazioni del territorio. In sala italiani e anche tanti stranieri. Tutti per stringere la mano e salutare la ministra. Presente nel salone anche l'ex calciatore ed ora ambasciatore Unicef Lilian Thuram, a Mantova in occasione del Festivaletteratura dove ha presentato il suo libro "Mes étoiles noires", in italiano "Le mie stelle nere".
L'apertura del convegno su "Cittadinanza umana e italianità: la comunità culturale e il dibattito sullo ius soli" è stata da parte del presidente di Articolo 3, e presidente del circolo Arcigay La Salamandra, Davide Provenzano. Poi la parola è passata al primo cittadino: "Sono orgoglioso e felice di poterle dare il benvenuto a Mantova - ha detto Sodano rivolgendosi alla ministra - . Questa è una città acogliente e colta, aperta alla coesione sociale. Abbiamo già iniziato e promosso nelle scuole mantovane progetti di integrazione culturale. La discriminazione - ha concluso - non è di destra o di sinistra, ma appartiene al partito dell'ignoranza". Nel suo intervento, il sindaco ha anche ricordato che Mantova si è candidata a Capitale europea della cultura per il 2019. "Ogni rappresentante delle istituzioni dovrebbe viaggiare per l'Italia, bisogna ridurre le distanze, perché ogni luogo è una ricchezza - ha detto Cécile Kyenge - . Mantova è un grande esempio. Il Festivaletteratura, da sempre multiculturale, e la coesione sociale. Il cambiamento è già iniziato - ha sottolineato -, soltanto che tanta gente deve ancora capirlo. Per questo bisogna premiare le buone pratiche in ogni settore". Altro punto del programma la lotta al razzismo, "per cui bisogna potenziare la sensibilizzazione non solo nella scuola - ha detto la ministra -, ma anche nelle politiche abitative e del lavoro". È il tempo del fare ribadisce la Kyenge , "e qui a Mantova ne state dando prova. I libri, la cultura sono il veicolo più importante per trasmettere il cambiamento che è in atto". Dopo l'intervento, la ministra ha ascoltato con attenzione i vari interventi e la lettura di uno dei profughi arrivati a Mantova due anni fa dalla Libia. Tra gli interventi, quelli di Giordano Cavallari, direttore della Caritas, Fred Kuwornu, regista di 18 ius soli e Cecilia Strada, presidente Emergency.
Al termine del convegno il ministro delle politiche giovanili e dell'integrazione si è recata alla mensa del Forma per salutare gli organizzatori del Festivaletteratura. Qui ha pranzato con il sindaco Sodano, il presidente della Provincia Pastacci, l'ambasciatore Unicef Thuram e altre personalità. Durante il buffet molti volontari del festival, incuriositi, hanno salutato il ministro Kyenge, che è stata sorridente e cordiale con tutti i ragazzi.
Dopo un pranzo veloce, a base specialmente di prodotti mantovani, la ministra si è recata in via Facciotto 5 per l'inaugurazione della nuova sede di Articolo 3, l'Osservatorio delle discriminazioni. La struttura è stata data in concessione all'Associazione da parte del Comune di Mantova. Dopo il taglio del nastro da parte della Kyenge, alcuni bervi interventi dei membri dell'Associazione ed il saluto dei tamburi di percussionisti provenienti da Congo, Nigeria e altri paesi africani che hanno improvvisato un piccolo concerto. Presenti all'inaugurazione, tra gli altri, il presidente di Articolo 3 Provenzano, l'assessore comunale Roberto Irpo, il presidente provinciale dell'Auser Egidio Berni, il segretario dell'Anolf Vittorino Marinoni, Aldo Norsa, della comunità ebraica di Mantova e presidente dell'Istituto Franchetti, e i vertici delle forze dell'ordine. Infine, il sindaco Sodano ha ringraziato, a nome della città, il ministro Kyenge per la sua importante visita a Mantova, consegnandole anche un libro sul museo di Palazzo Te.