Il sopralluogo è avvenuto prima dell'incontro pubblico che aveva per titolo: "Di legno e di carta, libri antichi e conservazione nelle Sale Teresiane". Erano presenti il sindaco di Mantova Nicola Sodano, la consigliere regionale lombarda e vice presidente della Commissione Cultura Annalisa Baroni, l'assessore alle Biblioteche del Comune di Mantova Marco Cavarocchi, i dirigenti del settore Cultura Irma Pagliari, dei Lavori Pubblici Carmine Mastromarino e della Ragioneria Marzia Malacarne. Sono intervenuti anche il direttore della Teresiana Cesare Guerra, della scuola di Villa Manin Alessandro Giacomello, il docente di Ca' Foscari Carlo Federici, la restauratrice Giulia Manfrè e il Soprintendente ai Beni librari della Regione Lombardia Claudio Gamba. L'ingegner Lucca Bianchi, un anno dopo il terremoto, ha illustrato il progetto di ripristino dei danni causati dal sisma.
"Puntiamo alla riapertura nella primavera del 2014 – ha osservato il sindaco Sodano -. Dobbiamo trovare trecentomila euro, poi servono tre mesi di lavoro per vedere riaperta la biblioteca Teresiana dopo i danni provocati dal terremoto". La biblioteca era stata inaugurata da Maria Teresa d'Austria il 30 marzo 1780 e potrebbe riaprire i battenti dopo 234 anni giusti, nella primavera del 2014. "Abbiamo chiesto alla Regione di allentare il patto di stabilità – ha aggiunto il primo cittadino – e stiamo lavorando per reperire i soldi necessari anche dal bilancio e dai fondi europei". "La nostra intenzione è di avviare i lavori nell'estate - ha detto Marco Cavarocchi, assessore alle biblioteche e ai lavori pubblici del Comune -. Dobbiamo ricucire le ferite del terremoto e concludere quello che era rimasto da fare con gli interventi precedenti costati poco meno di 6 milioni".