Meno burocrazia e sgravi per le imprese e cittadini. Lunedì 30 settembre in Comune il sindaco Mattia Palazzi, il vice sindaco Giovanni Buvoli e l’assessore Andrea Murari hanno presentato un pacchetto di misure che favoriscono l’esercizio delle attività economiche in città. Alla conferenza stampa è intervenuta anche la Po dello Sportello Unico Stefania Galli. Innanzitutto vengono rimodulate le percentuali di riduzione delle somme dovute a titolo di monetizzazione per le imprese ei cittadini che vogliono investire e incoraggiare il recupero del patrimonio immobiliare privato in particolare nell’area Unesco.
E’ prevista una consistente riduzione delle somme dovute a titolo di monetizzazione e del contributo di costruzione, attraverso la rimodulazione delle percentuali di abbattimento che variano, sulla base della tipologia dell’intervento, dal 20 al 90 per cento.
Entro ottobre l’Amministrazione Palazzi approverà anche un nuovo regolamento per le esenzioni e sgravi anche sulla Cosap, occupazione spazio pubblico, per chi deciderà di intervenire su facciate ammalorate e per chi effettuerà interventi di efficientamento energetico all’interno della propria abitazione e della propria attività. Inoltre, entro l’anno come previsto dalla delibera di indirizzo 151/2019 dell’Amministrazione comunale, verranno ridotti fino al 50% gli oneri per chi esegue opere di efficientamento.
“Il nostro obiettivo è riportare uffici e residenze in centro – ha osservato il sindaco Mattia Palazzi -. E’ il più grande piano degli ultimi vent’anni di riduzione delle tasse locali e di snellimento per chi investe in centro e nei quartieri, per chi recupera attività, negozi, efficienta dal punto di vista energetico appartamenti e immobili. Il nostro obiettivo: riportare uffici e residenze in centro”.
Il vicesindaco Buvoli ha aggiunto: “Con queste misure – ha dichiarato - si incentiva contemporaneamente l’insediamento di attività economiche e ricettive nel perimetro dei distretti del commercio e si favoriscono progetti di rigenerazione del tessuto urbano, a beneficio sia delle imprese che dei singoli cittadini. L’intento di questa operazione anche quello di riportare in città servizi per i cittadini che contribuiranno a rivitalizzare ulteriormente il centro anche nei giorni feriali”.
“Uno degli obbiettivi fondamentali per l’amministrazione – ha riferito Murari - è lo stop al consumo di suolo e l’incentivo al recupero del patrimonio esistente. La misura di abbattimento delle monetizzazione è una prima ma fondamentale misura per favorire la rigenerazione urbana nei quartieri e nel centro storico. In questo modo puntiamo ad attivare gli investimenti privati a fianco dei molti interventi pubblici di recupero che abbiamo realizzato in questi anni”.
Come saranno le riduzioni
Esempi:
- Industria insalubre già esistente prima dell’entrata in vigore del Pgt, localizzata nel centro storico che viene dismessa e ricollocata in aree per attività economiche;
- Industria insalubre, già esistente prima dell’entrata in vigore del PGT, inserita nel centro storico che viene trasformata in attività ricettiva;
- Recupero funzionale di un edificio da destinare a qualsiasi destinazione d’uso dismesso da più di dieci anni;
RIDUZIONE DEL 80%
Si applica per interventi volti a conferire destinazioni d’uso conformi al Pgt ad immobili la cui destinazione attuale risulti in contrasto.
Esempio:
- Attività artigianale/industriale (diversa da quella insalubre), già esistente prima dell’entrata in vigore del PGT ed inserita nel centro storico, che viene trasformata in bar, ristorante, negozio di vicinato o residenza;
RIDUZIONE DEL 70%
Si applica per interventi su unità immobiliari da destinare a residenza nei nuclei di antica formazione.
Esempio:
- Intervento edilizio con cambio d’uso per la trasformazione di una bottega artigianale in residenza all’interno del centro storico;
RIDUZIONE DEL 60%
Si applica per interventi su unità immobiliari da destinare ad attività direzionali, commerciali di vicinato, artigianato di servizio, attività di somministrazione di alimenti e bevande, paracommerciali o attrezzature private nei nuclei di antica formazione.
Esempi:
- Intervento edilizio con cambio d’uso per la trasformazione di un negozio di vicinato in ufficio all’interno del centro storico;
- Intervento edilizio con cambio d’uso per la trasformazione di una bottega artigianale in negozio di vicinato, bar o ristorante all’interno del centro storico;
- Intervento edilizio con cambio d’uso per la trasformazione di un negozio di vicinato in palestra o asilo nido privato all’interno dei nuclei di antica formazione;
- Nuova costruzione di cinema o teatro in tutto il territorio comunale
Questa misura è volta a riportare in città attività e servizi.
RIDUZIONE DEL 40%
Si applica per interventi finalizzati alla ristrutturazione edilizia comportanti aumento del peso insediativo non previsti nei casi precedenti
Esempio:
- Intervento di ristrutturazione edilizia che comporta aumento della superficie lorda;
RIDUZIONE DEL 20%
Per tutti gli altri casi
Esempio:
- Ampliamento o nuova costruzione di un edificio avente qualsiasi destinazione d’uso, esclusi i servizi.
Il progetto “Lunattiva” è un Progetto del Comune di Mantova finanziato dal fondo Sociale Europeo. I partner sono Aler, Sol.Co, Agape e CSVM Lombardia Sud. Le novità sono state spiegate giovedì 26 settembre nella sede del Comune di Mantova (Sala Consiliare) dove hanno parlato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli, l’ingegner Luca Rocchetti di Aler, la dirigente comunale al Welfare Mariangela Remondini e Camilla Federici di Smartidea.
Lunattiva mira ad incentivare la partecipazione e la cittadinanza attiva degli inquilini Aler e comunalicon saldo passivo sul canone di locazione attraverso una serie di attività che sono valorizzate tramite il meccanismo ideato dei Puntiluna. Si tratta di un istituto di credito virtuale che eroga buoni nominativi, per nucleo familiare.
Per ricevere crediti in Puntiluna il cittadino può svolgere le svariate azioni di valore stimato nell'unità di misura virtuale di 1 Puntoluna = 1 euro. Si è deciso di associare la base nominale all'unità di tempo pertanto 1 ora = 5 Puntiluna = 5 euro. I Puntiluna accumulati dal nucleo famigliare sono usati per compensare la morosità accumulata con l’ente proprietario dell’abitazione, annullando o riducendo il proprio debito. Alcune formule premiali Silver e Gold, raddoppiano e quadruplicano il valore del punto in base al tipo di attività e all'impegno profuso dai cittadini.
E' prevista la raccolta e la donazione di Puntiluna Solidal da parte di chi non abbia una morosità in corso e desideri aiutare un nucleo familiare.
Attraverso il sito di Lunattiva e la sua funzione di WebApp, facilmente scaricabile in formato mobile e iconizzabile sul proprio telefono cellulare con l'icona di LunApp, il cittadino può collegarsi al portale e verificare le attività presenti nel quartiere inserite nel calendario ed offrire la propria disponibilità e collaborazione. Presso l'Officina delle Idee, lo Sportello di Lunattiva presente in via Canneti 22 a Lunetta, è possibile ricevere le credenziali per poter accedere all'area riservata che verrà creata per ogni utente. Per ogni nucleo familiare viene quindi creato un profilo che indica la raccolta dei Puntiluna e la corrispondente decurtazione sulla morosità.
“La WebApp è importante per tre motivi – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli -. Innanzitutto perché l’utente ha la possibilità di verificare i Puntiluna accumulati e quindi capire quanti soldi devono essere scalati dalla morosità e dall’affitto. In secondo luogo perchè può avere tutte le informazioni sul quartiere e sugli eventi mese per mese. In terzo luogo la WebApp rappresenta un sistema innovativo di comunicazione tra tra Comune e Aler e gli inquilini. Infatti, nell’area riservata l’inquilino stesso potrà visionare lettere e comunicazioni che riguardano la gestione dell’appartamento. E’ un progetto estremamente innovativo e unico in Italia”.
Il sito di Lunattiva risponde ad esigenze di operatività, facilità di accesso e di utilizzo, comprensione e fruibilità da parte dell'utenza. La grafica e le soluzioni adottate sono pensate per poter essere visualizzate anche da utenti con limitazioni alla vista. Il sito è predisposto per poter essere presto tradotto anche in altre lingue tra cui l'inglese, il francese e l'arabo.
Per andare sul sito clicca qui.
Consegnati i premi del "Mozzarelli" al Centro Baratta
Pubblicato in CulturaIl Premio Mozzarelli 2019 è stato assegnato a Niccolò Pisi, Niccolò Tasselli e Leila Dellaji, mentre Sara Zoppi ha ricevuto una menzione speciale. La consegna è avvenuta sabato 21 settembre nella Sala delle Colonne al Centro Baratta in una cerimonia aperta dalla presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea Daniela Ferrari. “L’intenzione – ha detto Ferrari – è di proporre al pubblico temi legati agli studi condotti da Cesare Mozzarelli, ispirati al rinnovamento dei paradigmi interpretativi cui egli ha contribuito, per dare rilievo alla storia generale, ma anche a quella del pensiero politico, della società e della cultura in generale”.
Subito dopo sono intervenute la vice presidente del consiglio comunale di Mantova Maddalena Portioli, la consigliere delegata della Provincia Francesca Zaltieri per i saluti istituzionali e il presidente della Fondazione Bpa Poggio Rusco Pietro Moretti. Il folto pubblico ha poi ascoltato il professor Carlo Marco Belfanti che ha tenuto la lezione di storia “Rinascimento e Made in Italy”. Al termine le premiazioni dei giovani vincitori.
Il primo premio è andato a Niccolò Pisi che ha scritto la tesi: “Il giovane angelico. San Luigi Gonzaga e la nascita di un mito moderno” presentata all’Università di Bologna nell’anno accademico 2017-2018.
A Niccolò Tasselli è andato il secondo premio con la tesi: “Aldo Andreani a Mantova la narrazione del cantiere sul costruito storico” consegnata al Politecnico di Milano nel 2018. Il terzo premio è stato assegnato a Leila Dellaji con la tesi “Storia dell’etnopsichiatria e indagine sulla gestione di pazienti psichiatrici stranieri nel Mantovano” conseguita all’Università di Bologna nell’anno accademico 2017-2018.
Infine, la menzione speciale è andata a Sara Zoppi con la tesi: “La Favorita a Mantova: il restauro di una Villa seicentesca. Frammento e decoro” presentata all’Università di Trento nell’anno accademico 2017-2018.
Agli ospiti è stato distribuito gratuitamente il volumetto di Laura Casella “La famiglia aristocratica: una storia del potere, una storia domestica” pubblicato dall'editore Il Rio che riporta la lezione tenuta nel 2018.
Ogni anno viene stampato un libro con il testo dell’intervento che si è tenuto dell’anno precedente.
Presentata la stagione teatrale 2019-2020 al Sociale
Pubblicato in CulturaE' stata presentata presso la Sala Bonaffini del Comune di Mantova la stagione di prosa della Fondazione Artioli, che animerà il palco del Teatro Sociale da novembre ad aprile, in un caleidoscopio di spettacoli innovativi e mai banali
Gli spettacoli sono stati illustrati venerdì 20 settembre dal consigliere comunale delegato alla cultura Giovanni Pasetti, dal presidente della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo “Umberto Artioli” Francesco Ghisi e dal direttore artistico della stagione teatrale Raffaele Latagliata.
La stagione si aprirà martedì 5 novembre con un grande classico: Un tram che si chiama desiderio, una trama ancora attuale che il film con Vivien Leigh e Marlon Brando ha reso eterna. Martedì 26 novembre Giulio Scarpati e Valeria Solarino riporteranno in vita la guizzante prosa del Misantropo di Molière, racconto di un conflitto che forse nemmeno l’amore con le sue lusinghe potrà sanare. Il 2019 si chiuderà mercoledì 4 dicembre con Skianto di e con Filippo Timi, poetica storia di un bambino diversamente abile e dei suoi desideri irrealizzabili, mentre il 2020 si aprirà mercoledì 15 gennaio con il dramma scandalo After Miss Julie: Gabriella Pession e Lino Guanciale tingeranno il palco di rosso, simbolo di una tragedia sempre latente, difficilmente evitabile. A fine gennaio, lunedì 27, sarà di scena Simone Cristicchi con Manuale di volo per uomo , favola metropolitana di un individuo fuori dal comune, ricca di musica ed emozioni.
Mercoledì 26 febbraio si tornerà sul classico con Il piacere dell onestà di Luigi Pirandello , in scena grazie all intensa interpretazione di Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina . La chiusura della stagione sarà invece affidata giovedì 12 marzo a Si
nota all imbrunire di Lucia Calamaro, trama cucita ad hoc per Silvio Orlando, attore abile nel creare empatia con lo spettatore , riuscendo a toccare anche corde squisitamente tragicomiche, fino al colpo di scena finale.
Classico e contemporaneo saranno quindi gli ingredienti scelti per un anno di proposte di alto livello culturale, attente sia alla tradizione che al gusto delle nuove generazioni, così che le porte di un edificio simbolo della città possano accogliere un pubblico trasversale e composito. Un palinsesto eclettico per offrire allo spettatore quella magia che solo un’esibizione dal vivo può donare.
Prezzi:
- Platea: € 28,50 + 1,50 di prevendita;
- I, II, III ordine di palchi: € 23,50 + 1,50 di prevendita;
- Loggia e loggione: € 13,50 + 1,50 di prevendita;
- Studenti superiori (loggia e loggione): € 8,50 + 1,50 di prevendita;
- Studenti e allievi Scuole teatro: € 13,50 + 1,50 di prevendita;
- Ridotto ass. in conv./Teatrinsieme: € 18,50 + 1,50 di prevendita per palchi e € 23,50 + 1,50 di prevendita per la platea;
- Abbonamento: € 161,00.
La campagna abbonamenti è attiva fino a lunedì 4 novembre.
Da martedì17 a domenica 22 settembre si terrà a Mantova una settimana di eventi dedicata alla mobilità sostenibile con il coinvolgimento di tutti i Comuni della Grande Mantova. Un momento molto rilevante sarà venerdì 20 con una giornata dedicata agli alunni delle primarie che sono invitati a “salire” sul Pedibus. Tutto il pacchetto degli eventi va sotto il nome di "Cambia e vai": a piedi, in bici, mezzi di trasporti pubblici.
«Con questi eventi - ha detto l'assessore alla Mobilità Sostenibile Paola Nobis - vogliamo riportare l'attenzione sul tema dell'inquinamento. Liberare il centro dalle auto ci fa guadagnare tutti in termini di salute e socialità”. Martedì mattina alle 11 ci sarà con un convegno organizzato da Apam sulle procedure di riduzione delle emissioni che noi andremo a sperimentare su due nostri mezzi. Mercoledì l'Ats Valpadana con il Coni, Uisp e Nordic Walking Virgiliano, che hanno organizzato un'esperienza di orienteering.
Venerdì invece, giornata dedicata ai bambini, con il coinvolgimento dei Comuni della Grande Mantova: Mantova, Porto Mantovano, Borgo Virgilio, Curtatone e San Giorgio-Bigarello. In ogni Comune, in prossimità delle scuole saranno studiati dei percorsi pedonali per gli alunni delle scuole primarie. Sabato con gli Scarponauti ci sarà un tour in bicicletta nei quartieri periferici, che metterà in risalto le contraddizioni dei quartieri popolari dagli anni '70 ad oggi. Domenica, la manifestazione ludico-podistica con partenza alle 8 da Porta Giulia.
Nell'anno in cui Mantova celebra Giulio Romano, San Benedetto Po, grazie alla collaborazione fra Comune, Parrocchia e l'associazione Amici della Basilica Ets, e con il supporto scientifico di Palazzo Ducale, il 14 settembre inaugura la mostra "Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano". Rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2020.
L'esposizione di San Benedetto Po è un evento che si trova nel programma giuliesco che, da settembre 2019 a giugno 2020, dedica al maestro manierista, un ricco programma di eventi e proposte culturali ideate e organizzate dal Comitato per le celebrazioni che ha raccolto il programma delle iniziative provinciali in un calendario organico e coordinato promosso sul sito www.giulioromanomantova.it .
La mostra di San Benedetto Po, che si inserisce perfettamente in questo palinsesto, gode del patrocinio del Comune di Mantova, del Comune di Badia Polesine, della Diocesi di Mantova e della Regione Lombardia e del sostegno di numerosi sponsor che ne hanno permesso la realizzazione.
L'Associazione Amici della Basilica promuoverà un ciclo di conferenze dedicate alla mostra che si terrà in città con il supporto del Comune di Mantova.
L'evento culturale è stato presentato martedì 10 settembre nella sede del Comune di Mantova. Ne hanno parlato i sindaci di Mantova Mattia Palazzi e di San Benedetto Po Roberto Lasagna, l'assessore alla Cultura del Comune di San Benedetto Po Vanessa Morandi, don Stefano Guerreschi della Parrocchia San Benedetto Abate, monsignor Giancarlo Manzoli della Diocesi di Mantova, Peter Assmann direttore di Palazzo Ducale, Paolo Bertelli curatore della mostra e Benito Benatti della associazione Amici della Basilica.
“Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano - ha spiegato il curatore Bertelli - è una mostra che nasce nel seno delle celebrazioni dedicate a Giulio Romano aperte da un altro grande evento espositivo, ovvero dal focus sui disegni del Pippi e della sua scuola realizzato dal Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova insieme al Musée du Louvre. In un contesto così ricco, degno di essere segnato albo lapillo non era ovviamente possibile ignorare il rinnovamento del complesso polironiano voluto nel corso del XVI secolo per opera del genio del manierismo, realizzato dalla sua bottega e completato da un florilegio di artisti nel corso del secolo. Né poteva esser passato sotto silenzio un altro momento di straordinaria importanza: la presenza al Polirone del giovane Correggio, attivo (guarda caso sempre per volontà di quella figura illuminata che fu Gregorio Cortese) quasi un trentennio prima della stipula del contratto tra il monastero e Giulio Romano. Proprio nel fluire del sedicesimo secolo, da Correggio, a Giulio Romano e oltre (Begarelli, Veronese...) si concretizza il complemento del titolo di questa esposizione”.
La mostra si articola in tre sedi: il Refettorio, la Basilica e la Sagrestia, passando dai disegni di Giulio Romano ai dipinti di Correggio e Bonsignori, esplorando la scuola giuliesca ma anche l’arte veneta presente a Polirone, non dimenticando le sculture di Begarelli, le preziose miniature e i raffinati apparati liturgici del Cinquecento.
Un sogno che si avvera
Prosegue Bertelli: “Rimarrà memorabile il rientro, dopo oltre due secoli, del monumentale Cenacolo di Girolamo Bonsignori. Questo viene ricollocato nella nicchia all’interno del grande affresco architettonico in testata al Refettorio Grande per la prima volta dalla sua sparizione avvenuta nel contesto della dominazione napoleonica. È noto, infatti, il suo lungo peregrinare tra Sassuolo e Parigi, prima del più recente approdo a Badia Polesine (dove rischiò, ormai molti anni fa, di essere distrutto in un incendio). Dopo molte generazioni siamo i primi a poter godere del rapporto dialettico tra la tela e la sua enorme cornice dipinta, in un continuum ideale dal Cinquecento, quando l’affresco non era ancora stato scialbato e il dipinto era ancora presente. Questo è un sogno che si avvera”.
Le sezioni della mostra
Il Refettorio Grande. Il monumentale Refettorio Grande accoglie buona parte dell’esposizione. L’allestimento valorizza la prospettiva verso l’affresco di fondo e il Cenacolo di Girolamo Bonsignori. L’ingresso, ad est, immette idealmente verso uno spazio verde dove si accampa la statua di San Simeone, “patrono” del luogo e segno d’accoglienza.
Giulio Romano e la sua attività per il complesso di San Benedetto Po. In mostra sono il Ritratto di Giulio Romano attribuito a Federico Zuccari, disegno ispirato al Ritratto del Pippi di Tiziano oggi esposto a Palazzo Te; il Contratto del 1541 concesso dall’Archivio di Stato di Mantova e alcune pale d’altare di Fermo Ghisoni, allievo di Giulio, provenienti dalla basilica e dalla chiesa ex benedettina di Ognissanti in Mantova.
Il Cenacolo e l’attività del giovane Antonio Allegri detto il Correggio. È esposto il contratto del 1514 stipulato con il Correggio, fondamentale per determinare l’attività del pittore a San Benedetto Po. Accanto a questo la riproposizione dell’anta d’organo di Correggio, a diretto confronto con l’affresco di fondo nel quale è inserita la tela con il Cenacolo di Girolamo Bonsignori. Si propone quindi un confronto iconografico e ideale con L’Ultima cena di Lorenzo Costa il giovane in quanto la tela giunta dalla parrocchiale di Boccadiganda proviene a tutti gli effetti dal refettorio polironiano, quasi il desiderio dei monaci fosse quello di arredare lo spazio dedicato alla refezione con una serie di dipinti celebranti le mense del Nuovo Testamento.
Da Correggio a Giulio Romano. Il complemento di titolo della mostra si compie proprio osservando la parete di fondo e le opere qui messe in relazione. Sul lato destro sono, infatti, collocati due disegni di Giulio Romano, uno dei quali raffiguranti l’ottagono con David e Betsabea al bagno che si può vedere, affrescato, nella Loggia di Davide di Palazzo Te.
L’intera asta settentrionale del refettorio approfondisce, invece, il respiro post giuliesco durante il Cinquecento e le altre arti. Anzitutto alcuni dipinti di scuola veneta: una Madonna col Bambino di Paolo Farinati, un interessantissimo Cristo lux mundi attribuito a Paris Bordone, e la copia settecentesca di una delle tre pale d’altare di Paolo Veronese purtroppo asportate in età napoleonica. Si tratta della pregevole ripresa per mano di Giuseppe Turchi della Consacrazione di San Nicola vescovo di Mira del Caliari, oggi conservata alla National Gallery di Londra.
La Madonna col Bambino dello scultore Antonio Begarelli che è accolta nell’allestimento è una semplice anticipazione dell’insieme straordinario che il visitatore può apprezzare in basilica, partendo dalla facciata, muovendosi lungo le navate laterali e giungendo infine nel tornacoro e nel coro stesso.
Fondamentale per il Polirone è stata anche l’attività dello scriptorium. Ecco dunque giunti dall’Archivio Storico Diocesano quattro codici con le miniature di Girolamo Dai Libri e le ricche iniziali decorate e dorate. Chiude la visita nel refettorio l’incisione con l’albero benedettino del Ronco.
La facciata giuliesca della basilica è stata riproposta in 3D: si tratta di un elemento didattico importante per permettere la lettura del fronte edilizio secondo le scelte di Giulio Romano, e che il visitatore potrà vedere direttamente, ovviamente con le manomissioni settecentesche, recandosi in basilica.
Basilica Polironiana
In basilica si può ammirare l’affascinante corpus di statue di Antonio Begarelli. Un insieme di decine e decine di opere di qualità vertiginosa, alcune delle quali fortunatamente liberate da scialbature e sovrapposizioni improprie da parte di Giuseppe Billoni dello studio di restauro “Billoni e Negri” di Mantova.
Qui l’esposizione prosegue in un trionfo di linee architettoniche, preesistenze, idee giuliesche, dipinti e pale d’altare, decorazioni delle navate e delle cappelle. E ancora l’antichissima chiesa di Santa Maria e il sepolcro (da secoli vuoto) di Matilde di Canossa.
Sagrestia
In questo solenne ambiente una sezione “liturgica”, grazie allo studio attento di Stefano Savoia, cui si deve anche l’allestimento, e di Francesca Miserocchi. Lo spazio ha visto, infatti, la ricostruzione dell’altare maggiore, con il posizionamento di una riproduzione dell’antica pala (realizzata, secondo tradizione, da Fermo Ghisoni e Girolamo Mazzola Bedoli e oggi conservata al Louvre), dei candelieri e delle carteglorie. Elementi, questi ultimi, che si sono rivelati di altissima qualità e cinquecenteschi, tanto da ritenerli parte dell’arredo pertinente al rinnovamento della basilica nel cuore del XVI secolo. Di fronte sono esposti, a rotazione (per preservarli) alcuni paramenti che, nel corso della ricognizione realizzata in vista della mostra, si sono rivelati di straordinaria e rara fattura, databili al XV e al XVI secolo.
I benefici duraturi di questa mostra sono il rinnovamento dell’allestimento del Refettorio Grande, ma anche la valorizzazione e la riscoperta di numerose opere, una campagna di analisi non invasive sui dipinti, lo studio degli apparati tessili finora poco considerati, il restauro di alcuni dei pezzi esposti e la pubblicazione di un volume edito da Publi Paolini dedicato a questo tema.
L’attento lavoro di Stefania Terenzoni nel Refettorio Grande è stato pensato per essere in buona parte stabile come rinnovamento dello spazio museale per strutture e impianti.
Infopoint: tel. 0376 623036
Pienone al convegno sulla scuola al Mamu
Pubblicato in GovernoUna scuola che curi le relazioni e che guardi al futuro. E’ questo l’orizzonte in cui si è calato il convegno che si è tenuto martedì 3 settembre al Mamu di Largo Pradella tutto esaurito. La giornata di formazione è stata organizzata dal settore Servizi Educativi e Pubblica Istruzione del Comune di Mantova con la collaborazione e il sostegno Csa coop da molti anni legata al mondo della scuola nella realizzazione di progetti di sostegno all'inclusione e di contrasto alle difficoltà scolastiche. In apertura gli interventi del dirigente Usp di Mantova Giuseppe Bonelli e del sindaco di Mantova Mattia Palazzi con la moderazione dell’assessore alle Politiche Educative del Comune di Mantova Marianna Pavesi.
“La scuola del futuro – ha sottolineato Palazzi – deve sapere parlare il linguaggio dei giovani. Serve flessibilità e coraggio. Dobbiamo considerare che il 50 per cento dei bambini che fanno il loro ingresso alle elementari da grandi faranno lavori che oggi non esistono”.
“Il convegno ha messo al centro della progettazione didattica le persone, gli alunni, le relazioni – ha detto Pavesi -. Non è mai stato possibile prescindere da una didattica che parta dalla costruzione di relazioni significative, a maggior ragione oggi in cui la relazione necessita di tempi e luoghi. La scuola è riferimento spaziale relazionale e di competenze è uno spazio di progettazione didattica ed educativa che deve rispondere alle esigenze mutate, con una attenzione al tema della sostenibilità per il quale partirà dal 19 settembre una formazione specifica rivolta a tutta la cittadinanza”. Il convegno è stato organizzato anche per favorire un avvio positivo dell'anno scolastico con lo scopo dell'iniziativa e di far percepire l'inizio della scuola come un momento importante per l'intera comunità cittadina, facendo emergere le risorse che il territorio offre a sostegno delle attività educative e favorire l'instaurarsi di un "Patto tra scuola e città".
L'evento era rivolto agli insegnanti degli Istituti Comprensivi, delle scuole dell’infanzia comunali, statali e autonome. Durante la giornata fino al pomeriggio si sono susseguiti gli interventi di numerosi esperti che hanno sviluppato vari aspetti legati all’attualità scolastica.
Inaugurata la mostra di Lorenzo Mattotti
Pubblicato in CulturaIl meglio della ventennale collaborazione tra uno dei più amati e noti illustratori italiani e una delle riviste più autorevoli del giornalismo statunitense è in mostra alla Casa di Rigoletto. “Lorenzo Mattotti. Covers for The New Yorker”, è stata inaugurata martedì 3 settembre dal consigliere comunale delegato alla cultura Giovanni Pasetti, oltre che dall’autore, dalla curatrice e da Cristina Renso della Associazione Flangini.
Le copertine sono esposte a Mantova per la prima volta in Italia. Il pubblico può vedere i pastelli originali realizzati da Mattotti per 32 copertine di The New Yorker, insieme a una selezione di disegni sempre commissionati dalla rivista per accompagnare articoli di moda, cultura e attualità. Fin dalla primissima copertina pubblicata nel giugno del 1993 e raffigurante una misteriosa creatura che emerge dalle acque del porto di New York, nei lavori realizzati da Mattotti per la rivista si può ritrovare tutta la sua maestria nell'uso del colore, che materico e avvolgente riesce a dare luminosità e profondità alle scene.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio e il supporto del Comune di Mantova ed è a cura di Melania Gazzotti (realizzazione e organizzazione Flangini, Milano, Logos edizioni, Modena, progetto grafico di Francesco Ceccarelli, Bunker Modena) con l’intento di rendere omaggio a un grande talento dell'illustrazione italiana e di rivelare come nasce la copertina di una grande rivista, mettendo in luce il processo creativo dell'artista e il suo dialogo con Françoise Mouly, dagli anni Novanta art editor di The New Yorker.
La mostra è corredata da un catalogo con quasi 200 immagini, pubblicato da Logos edizioni in italiano, inglese e francese. Il volume raccoglie oltre alle illustrazioni disegnate da Mattotti per The New Yorker anche numerosi schizzi preparatori inediti. Si potrà vedere tutti i giorni dalle 9 alle 18 fino al 27 ottobre. L’ingresso è gratuito.
Al Martelli, la curva Te intitolata a Gustavo Giagnoni
Pubblicato in SportPrima dell’inizio della partita di campionato tra Mantova e Calvina, domenica 1 settembre c'è stata la posa della targa di intitolazione della Curva Te a Gustavo Giagnoni. La targa è stata collocata all’ingresso del sottopasso per entrare in Curva dal lato di viale Te.
Alla breve cerimonia di intitolazione erano presenti, tra gli altri, l’assessore allo sport del Comune di Mantova Paola Nobis, il presidente del Mantova Calcio Ettore Masiello e il dg Gianluca Pecchini, altri rappresentanti dell’Acm e della delegazione del Centro di Coordinamento Mantova Club, il figlio Basilio, parenti e naturalmente amici e tifosi.Prima di scopriore la targa è stata ricordata la figura di Giagnoni che a Mantova ha lasciato un segno indelebile.
L’intitolazione a Giagnoni della Curva Te è un omaggio che il Mantova Calcio e il Comune di Mantova, su sollecitazione dei club di tifosi affiliati al Centro di coordinamento, e in accordo con la famiglia, hanno deciso di dedicare ad uno dei personaggi più leggendari della storia biancorossa.
È stato presentato domenica 1 settembre 2019 il grande progetto di “Mantova: Città di Giulio Romano”: da settembre 2019 a giugno 2020 al maestro manierista sarà dedicato un ricco programma di eventi espositivi e proposte culturali, ideato in stretta collaborazione con le principali istituzioni del territorio e patrocinato da Regione Lombardia.
“Un genio per una città - afferma Mattia Palazzi, sindaco di Mantova -. Così Mantova inaugura il 1 settembre 2019 l’anno di Giulio Romano, ricordando colui che fu capace di rinnovarla completamente, trasformandola in un gioiello del Manierismo. Molti sono i luoghi che Giulio mutò profondamente, moltissime le iniziative che verranno intraprese fino al prossimo giu- gno per dimostrare come egli fu artefice totale del Rinascimento. Mostre, convegni, confe- renze, visite guidate, approfondimenti. Dagli affreschi alla dimensione urbana, dagli stucchi al teatro, dagli apparati di festa agli oggetti di corte, dal disegno alle vibranti superfici dei monumenti. Tutto Giulio, insomma. Per un sogno vivente tra cielo, acqua e terra”.
Tra i numerosi eventi, che si terranno sia nel cuore del percorso cittadino sia nel territorio dei Gonzaga, spiccano le due mostre allestite a Palazzo Ducale e a Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.
A Palazzo Ducale, l’esposizione “Con nuova e stravagante maniera”. Giulio Romano a Mantova, nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi, intende illustrare la figura di Giulio Romano e la sua “nuova ma- niera” di fare arte, in particolare nella città gonzaghesca, mettendone in luce le peculiarità e l’aspetto fortemente innovativo.
Intesa Sanpaolo, nell’ambito di Progetto Cultura, è partner della mostra. Il progetto elabo- rato dal comitato scientifico – composto da Peter Assmann, Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Renato Berzaghi, Paolo Carpeggiani, Sylvia Ferino, Augusto Morari, Roberta Serra e Luisa Onesta Tamassia – vede il coinvolgimento del Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre che, per la prima volta, concederà in prestito un nucleo di settantadue dise- gni, che ripercorreranno, in maniera organica e completa, la carriera professionale di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la mol- teplicità dei suoi interessi. Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e stra- niere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collec- tion a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche. Saranno inoltre utilizzate le più recenti tecnologie digitali al fine di ricreare, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi. Accompagna la mostra un catalogo Skira.
“L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano - afferma Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più ce- lebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. “Con nuova e stravagante maniera”, con la prestigiosa collaborazione di una rinomata istituzione europea come il Louvre, rappresenta un’importante chance per la città: andare ol- tre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”.
Nelle sale Napoleoniche di Palazzo Te, la mostra “Giulio Romano: Arte e Desiderio”, a cura di Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon, indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinque- cento in Italia, esponendo dipinti, disegni e oggetti preziosi provenienti da venti istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e il museo Hermitage di San Pietroburgo. Giulio Romano: Arte e Desiderio è parte integrante del programma di mostre ed eventi Giu- lio Romano è Palazzo Te (settembre 2019 – giugno 2020), promosso dalla Fondazione Palazzo Te e dal Comune di Mantova, organizzato e prodotto con la casa editrice Electa.
“L’anno di Giulio Romano sarà l’occasione per sperimentare nuovi modi di fruire e conoscere Palazzo Te – aggiunge Stefano Baia Curioni, direttore di Fondazione Palazzo Te -. Oggi si avvia l’utilizzo di nuove tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale, è una prima re- lease cui ne seguiranno altre che saranno realizzate approfondendo la ricerca e l’ascolto dei bisogni dei visitatori. Assieme all’apertura dello Spazio Te e al ripopolamento delle fruttiere con grandi storioni rappresenta un primo e decisivo passo. Ne seguiranno altri nelle prossime settimane: restate con noi!”.
Dal 1 settembre 2019 è infatti disponibile per tutti i visitatori il nuovo percorso multimediale del palazzo: attraverso l’elaborazione della documentazio- ne storica, dei disegni e progetti, delle planimetrie del palazzo e delle mappe della città di Mantova è possibile intraprendere un viaggio nello spazio e nel tempo vivendo a 360° la mirabile creatività di Giulio Romano. Grazie all’utilizzo di un oculus i visitatori possono virtualmente vivere le differenti fasi di costruzione e vita di Palazzo Te e le trasformazioni che si resero necessarie nel territorio urbano e suburbano. Da settembre sarà possibile sca- ricare gratuitamente anche l’applicazione digitale dedicata al Te implementata con l’uti- lizzo della realtà aumentata (disponibile nei principali store online App Store e Google Play).
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