Mantova da tempo aderisce al progetto per il recupero dei farmaci validi non scaduti promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico. Il progetto favorisce la donazione da parte dei cittadini dei medicinali di cui non hanno più bisogno: all'interno delle farmacie che aderiscono all'iniziativa, sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno, assistito dal farmacista che garantisce la correttezza dell'operazione, può lasciare i farmaci, sapendo che verranno successivamente consegnati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico.
Lunedì 9 dicembre, in sala Bonaffini del Municipio, è stato rinnovato il protocollo d'intesa per la raccolta dei medicinali con le firme dell'assessore comunale al Welfare Andrea Caprini, del presidente di Federfarma e delegato del presidente dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Mantova Giuseppe Fornasa, del direttore generale di Aspef Eugenia Ascari, del delegato del presidente di Farmacie Mantovane Cristiano Torresani e del rappresentante territoriale di Fondazione Banco Farmaceutico onlus Antonella Fada.
“L'accordo ora è stabile – ha commentato l'assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini -. Si tratta di uno strumento che si è rivelato efficace nel contrasto alla povertà sanitaria. Da parte di molti c'è ancora difficoltà a capire quanto sia importante non trascurare la salute, senza dimenticare le fasce di popolazione in difficoltà”.
Da lunedì 9 dicembre si estende il servizio di raccolta differenziata con i citybin nel centro storico. Cuna ordinanza firmata mercoledì 4 dicembre dal sindaco Mattia Palazzi, Tea Ambiente organizza il servizio di raccolta differenziata mista in alcune aree del centro storico. La pianificazione elaborata dal ramo ambientale della Tea prevede l'inclusione di alcune aree contigue alla Zona A, e in particolare delle vie incluse nell'area tra piazza Arche e via Fondamenta, a sinistra di via Pomponazzo, fino al lungolago Gonzaga.
Sarà estesa anche l'area di utenza di Galleria Ferri, parte di corso della Libertà e parte di piazza Cavallotti, via Marangoni, via Scarsellini, piazza San Francesco sinora escluse dal conferimento del citybin di via Grazioli. In queste ultime vie, il servizio di raccolta tramite citybin, limitate ad alcune tipologie di rifiuto, godrà della novità sostanziale di un nuovo impianto di raccolta in piazza San Giovanni. Un’altra postazione di "citybin" verrà posizionata in piazza dei Filippini.
L'ordinanza sindacale firmata mercoledì non si limita alle sole utenze domestiche, ma riguarda direttamente anche tutte le attività commerciali, artigianali, industriali, scuole di ogni ordine e grado e pubblici uffici.
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Dal 10 al 20 gennaio 2020, con “AmaDeus ex Mantova”, Oficina Ocm con il Comune di Mantova, partner sostenitore del progetto, in collaborazione con Associazione Amici Ocm, Accademia Virgiliana, Fondazione d’Arco, Cinema del Carbone, celebra il 250° anniversario della settimana trascorsa in città da Wolfgang Amadeus e Leopold Mozart.
Gli eventi sono stati presentati martedì 3 dicembre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova dal sindaco Mattia Palazzi e dal direttore dell’Ocm Carlo Fabiano.
Correva l’anno 1770 quando, il 10 gennaio, un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, accompagnato dal padre Leopold, giunse a Mantova, per soggiornarvi, ospite della nobiltà cittadina, fino al successivo giorno 19. La rassegna “AmaDeus ex Mantova” programma nei luoghi che i Mozart all’epoca frequentarono 10 eventi tra concerti, dialoghi, proiezioni e visite guidate.
“In un tempo contrassegnato dalla “fuga dei cervelli” – ha spiegato Fabiano, direttore artistico di Oficina Ocm – è bene ricordare che l’Italia è stata, per secoli, una meta. Una calamita culturale per il resto del mondo. Il giovane Mozart fu per ben tre volte in Italia. “AmaDeus ex Mantova” celebra i 250 anni del passaggio di Mozart da Mantova, intendono così restituire ai mantovani memoria di un significativo evento storico e, insieme ribadire la necessità di valorizzare oggi quello straordinario patrimonio di bellezza e di conoscenze che ai tempi attrasse verso l’Italia tanti artisti e uomini di cultura”.
“La nostra straordinaria città ha saputo e sa ancora ispirate chi la incontra – ha aggiunto il sindaco Mattia Palazzi -. Questi 10 appuntamenti celebrano al tempo stesso il genio di Mozart, il suo incontro con la nostra città e la vocazione di Mantova per la bellezza, in qualunque forma essa si manifesti e sveli”.
Il palinsesto degli appuntamenti annovera due concerti dell’Orchestra da Camera di Mantova in quel Teatro Bibiena che Mozart inaugurò ufficialmente il 16 gennaio 1770.
Il primo concerto inaugura la rassegna, venerdì 10 gennaio: la direzione affidata a Umberto Benedetti Michelangeli, solista al pianoforte la 12enne Alxandra Dovgan, giovanissimo ma già maturo talento di fama mondiale, propone all’ascolto i mozartiani Concerto n. 23 e Sinfonia n. 40.
La sera del 16 gennaio, nella ricorrenza esatta del concerto che Wolfgang Amadeus tenne al Bibiena, l’Orchestra da Camera di Mantova interagirà, invece, con il clavicembalista e direttore Claudio Astronio, il soprano Vanessa Gullo e la voce narrante di Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica: in programma una performance tutta da scoprire, annunciata come “Un concerto, un racconto” e intitolata “L’Accademia è riuscita brillantissima, e di tutta soddisfazione”.
Sabato 11 inaugurerà la mostra documentaria “Amadeus ‘espertissimo giovanetto’ all’Accademia” a cura di Ugo Bazzotti e Paola Besutti, allestita nelle sale dell’Accademia Virgiliana e visitabile dal 13 al 20 gennaio. Nella medesima sede, gli stessi studiosi, con Roberto Navarrini, presidente dell’Accademia virgiliana, e Angela Romagnoli, docente delle European Mozart ways, giovedì 16 dalle ore 17, proporranno un incontro di studi dal titolo “Amadeo ‘espertissimo giovinetto’ all’Accademia”.
Domenica 12 (ore 10.30-12.30) Giacomo Cecchin, giornalista, storico per passione e guida turistica, curerà una visita guidata dal titolo “A spasso con Mozart nella Mantova del Settecento”, trekking urbano con partenza da piazza Virgiliana (ritrovo al monumento di Virgilio), una passeggiata tra palazzi, piazze e teatri che nel 1770 videro passare i Mozart.
Lunedì 13 (ore 16.15 e 21) al Cinema Oberdan, andrà in proiezione il film di Pupi Avati (1984) “Noi tre” con Gianni Cavina e Lino Capolicchio. Premio speciale al Festival di Venezia, la pellicola racconta un episodio del primo viaggio di Mozart in Italia, ritraendo il genio adolescente.
Martedì 14 (ore 18) in Sala degli Stemmi a Palazzo Soardi, Sandro Cappelletto e Claudio Astronio, dialogheranno su “Accidenti, necessità, obblighi” nella “Vita quotidiana di un genio”, dando vita a una conferenza-dialogo con momenti musicali.
Sabato 18, Palazzo d’Arco ospiterà “Souvenir d’Italie”, due concerti (ore 17 e 18.30) del Quartetto Nous, formazione italiana in grande ascesa, che proporrà all’ascolto Quartetto n. 1 K 80 e n. 3 K 156.
Domencia 19 e lunedì 20 – rispettivamente al Bibiena alle ore 11 e all’Ariston alle ore 9.30 – andrà in scena lo spettacolo musicale per famiglie e scuole “Wolfi. Il genio bambino” a cura di Compagnia Teatro Corona.
Per partecipare all’intero percorso è possibile sottoscrivere l’abbonamento AmaDeus ex Mantova (50 €) che include i tre concerti, la proiezione, la visita guidata e il posto riservato in occasione della conferenza a Palazzo Soardi. In alternativa, saranno a disposizione del pubblico anche singoli biglietti, differenziati per costo a seconda dell’evento d’interesse.
Prevendita dal 10 dicembre alla biglietteria di Oficina Ocm (piazza Sordello 12, Mantova – T. 0376 360476) e online (ocmantova.vivaticket.it).
II consiglio comunale di Mantova ha detto sì in modo unanime alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Il conferimento alla senatrice a vita, ebrea e sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, venerdì 29 novembre ha ottenuto trentadue i voti a favore di tutti i gruppi. Ad illustrare la proposta è stato il presidente del consiglio Massimo Allegretti. “Con la cittadinanza - ha osservato il sindaco Mattia Palazzi intervenendo nel dibattito - stiamo dicendo a Liliana Segre che vogliamo essere noi la sua scorta e che siamo contro a qualsiasi forma di odio e di razzismo”. Dopo la proclamazione del risultato l’aula ha applaudito.
Nella delibera si ricorda che Liliana Segre è nata a Milano il 10 settembre 1930. In quanto ebrea, rimase vittima delle leggi razziali fasciste all'età di solo 8 anni, nel settembre del 1938 fu costretta ad abbandonare la scuola elementare per trascorrere con alcuni familiari un lungo periodo in fuga dalle persecuzioni razziste, tra la Brianza e la Valsassina.
Nel tentativo di trovare salvezza in Svizzera, fu bloccata al confine il 7 dicembre 1943, trasferita in Italia e tratta in arresto nei pressi di Varese venne condotta in diverse carceri lombarde, fino a San Vittore a Milano dove rimase detenuta per 40 giorni;
˗ il 30 gennaio 1944 venne deportata dal 'Binario 21' della Stazione Centrale di Milano al campo di concentramento di Birkenau-Aushwitz il 6 febbraio e internata nella sezione femminile, il padre morì nell’aprile, mentre i nonni paterni deportati ad Auschwitz, furono uccisi poco dopo il loro arrivo.
Durante la sua permanenza nel campo di concentramento fu impiegata nei lavori forzati presso la fabbrica di munizioni Union, di proprietà della Siemens per circa un anno.
Il 27 gennaio 1945, per sfuggire all'avanzata dell'Armata Rossa, i nazisti sgomberarono il campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz trasferendo a piedi, 56.000 prigionieri tra cui anche Liliana Segre, in un viaggio della morte verso la Germania. Non ancora 15enne, fu condotta nel campo femminile di Ravensbrück e in seguito trasferita nel sotto campo di Malchow, nel nord della Germania. Fu liberata il 1° maggio 1945, dopo l'occupazione del campo di Malchow da parte dell’Armata rossa tornando a Milano solo nell'agosto 1945; Liliana Segre è una dei 25 sopravvissuti dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz.
Ricordato altresì che nel 1990, dopo 45 anni di silenzio sulla sua storia personale, decise di partecipare ad alcuni incontri con gli studenti delle scuole di Milano portando la sua testimonianza di ex deportata, diventando una testimone importantissima per l’Italia, fino ad essere nominata Senatrice a vita nel gennaio 2018 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A livello nazione, si prosegue nel testo, si stanno intraprendendo le azioni per coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica affinché la solidarietà e il sostegno nei confronti delle vittime dell’antisemitismo, perché la lotta contro il razzismo e la xenofobia sia guida di ogni politica dei diritti umani, perché la tolleranza e il rispetto per la dignità altrui costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista.
La volontà dell’amministrazione comunale di Mantova è di contribuire a queste azioni attraverso il conferimento a Liliana Segre della cittadinanza onoraria, che pur essendo un atto formale e altamente simbolico, la accoglie di fatto nella comunità mantovana, annoverandola tra i suoi più illustri concittadini.
Evidenziato che Liliana Segre ha continuato in tutti questi anni pubblicamente a esaminare e scandagliare la storia e la contemporaneità promuovendo campagne per i diritti umani e per debellare il razzismo e l’antisemitismo che, secondo la Segre, “Non sono mai sopiti, solo che si preferiva nel dopoguerra della ritrovata democrazia non esprimerlo. Oggi è passato tanto tempo, quasi tutti i testimoni sono morti e il razzismo è tornato fuori così come l’indifferenza generale, uguale oggi come allora quando i senza nome eravamo noi ebrei".
Si è pertanto deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre per l’alto valore civile, sociale e culturale della sua testimonianza e del suo impegno, poiché rappresenta una delle figure più nobili della Nazione, segnata dal portare in sé la memoria della tragedia della Shoa e il senso della vita come sopravvivenza dell’umano e come scelta etica per cogliere pericoli e opportunità per tutta l’umanità.
Esenzione della Tari e della Cosap per chi aderisce al progetto "Slot Free"
Pubblicato in In primo pianoContrastare il fenomeno delle ludopatie con misure concrete. Con questo spirito la Giunta Palazzi ha approvato mercoledì 27 novembre il progetto “Slot Free” destinato a esercizi commerciali ed esercizi pubblici che si trovano nel Comune di Mantova e che dismettano, da gennaio 2020, gli apparecchi con vincite in denaro. Gli operatori che aderiscono potranno beneficiare dell’esenzione della Tari (la parte variabile) e della Cosap (fino ad esaurimento della somma di 20 mila euro).
“Ci sono 136 esercizi commerciali in città tra bar, tabaccherie e circoli – hanno dichiarato il vice sindaco Giovanni Buvoli e l’assessore al Welfare Andrea Caprini che sono intervenuti alla conferenza stampa che si è tenuta venerdì 29 novembre nella sede del Comune di Mantova - dove sono installati slot e videolottery. Con questa misura ci rivolgiamo a tutti quegli esercenti sensibili, che vedono le conseguenze dell’azzardo quando diventa patologico. Vogliamo offrire un incentivo concreto per sostenere una scelta etica: togliere le macchinette renderà più umano il vostro locale”.
Gli ultimi dati forniti dal Monopolio di Stato registrano un incremento di persone affette da azzardopatia sul territorio del Comune di Mantova. Si è pertanto ritenuto urgente intervenire con tutti gli strumenti a disposizione per promuovere iniziative di contrasto, prevenzione e riduzione del rischio di dipendenza rispetto al fenomeno.
Il Comune di Mantova promuove attività di sensibilizzazione e contrasto al gioco patologico, studiando misure per contenere l’impatto negativo sulle relazioni familiari, sull’economia domestica, sulla salute e sulla sicurezza pubblica. Sono stati adottati strumenti di contrasto per limitare il fenomeno e prevenire la diffusione della dipendenza.
Il consiglio comunale, con la deliberazione del 20 dicembre 2018, nel documento che regola le tariffe rifiuti, prevede all’articolo 21 iniziative per ridurre la ludopatia.
Con il progetto ”Slot free” si intende pertanto incentivare gli operatori degli esercizi commerciali ed esercizi pubblici a rinunciare a una forma di guadagno che, seppur lecita, rappresenta una criticità sociale, concedendo l’esenzione della quota variabile della Tari e della Cosap.
Coloro che aderiscono avranno gli sconti fiscali per tre anni e si impegnano a rinunciale alle slot per almeno cinque anni. Il Comune valorizzerà la loro scelta di svolgere un'attività economica eticamente sostenibile.
Far riscoprire la città ai residenti, alle famiglie e ai più giovani, mostrando loro l’universo rappresentato dall’arte di Giulio Romano. Nella mattinata di mercoledì 27 novembre, presso la Sala Consiliare del Comune di Mantova, è stato presentato alla stampa e alla cittadinanza il progetto Safari d’Arte® a Mantova – Caccia a Giulio Romano. Alla conferenza stampa sono intervenuti Giovanni Pasetti consigliere comunale delegato alla Cultura, Flavia Sgarbi e Clarissa Scattolini, Presidente e Vicepresidente della Cooperativa sociale Mater – Tagesmutter, Raffaella Tribocchi Presidente dell’associazione Ara Macao, Maria Laura Sguera responsabile settore didattica e formazione dell’associazione e Giacomo Cecchin consulente scientifico del progetto.
“E’ una bella iniziativa – ha commentato Pasetti -, soprattutto perché è rivolta anche ai bambini e li stimola ad avvicinarsi all’arte con il divertimento e il gioco. E’ anche un modo interessante per riscoprire aspetti inediti della nostra città e stimolare le famiglie mettendo a disposizione una versione turistica inedita”.
La Cooperativa sociale Mater – Tagesmutter, in collaborazione con il Comune di Mantova e l’associazione romana Ara Macao intende attivare, in via sperimentale nel capoluogo virgiliano, il percorso Safari d’Arte®, forte del successi già ottenuti nelle città di Roma, Firenze, Milano, Napoli ed Ercolano. Un contributo economico fondamentale è stato dato dalla Fondazione Comunità Mantovana.
Grazie a Safari d’Arte® Mantova, così ricca di spunti che troppo spesso la fretta quotidiana ci impedisce di vedere, diventa il palcoscenico di una visita guidata sotto forma di caccia al tesoro. I partecipanti al percorso d’arte dovranno individuare dei particolari raffigurati sui monumenti del centro cittadino, orientandosi grazie a un libro di testo e a figure appositamente formate chiamate Activity Tour Leader. L’itinerario, una passeggiata della durata di circa due ore, si snoda da Palazzo Ducale a Palazzo Te, toccando tutti i luoghi storici legati al genio rinascimentale di Giulio Romano. La componente ludica e teatrale diventa così un valore aggiunto di Safari d’Arte®, rendendolo particolarmente adatto a scolaresche e famiglie. È possibile fruire del percorso anche tramite un’app dedicata, in modo pratico ed attuale.
Dopo la campagna di crowfunding sulla piattaforma Derev.com seguirà, come seconda fase del progetto, un momento di formazione per gli Activity Tour Leader, che si terrà lunedì 16 dicembre sotto la supervisione degli esperti di Ara Macao. I tour verranno attivati a partire da gennaio 2020 e il libro di testo entrerà a far parte della collana Safari Tour, inserendo Mantova in un importante circuito turistico nazionale.
Il consiglio comunale ha approvato il Pums
Pubblicato in GovernoRidurre le auto, incentivare i mezzi di trasporto e la circolazione delle biciclette potenziando i parcheggi scambiatori dotati di bus navetta. Sono questi i pilastri del piano urbano della mobilità sostenibile che è stato approvato martedì 19 novembre dal consiglio comunale.
Il Comune di Mantova ha deciso di dotarsi di nuovi strumenti di programmazione e gestione: un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums ) e un Piano Urbano del Traffico (Put), contenenti nuove azioni rispettivamente di medio-lungo e di breve termine. Si tratta di una pianificazione destinata a promuovere una mobilità sostenibile ed efficiente, conseguendo gli obiettivi europei legati alla tutela ambientale e alla qualità della vita dei cittadini.
Il Pums pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità, seguendo un approccio trasparente e partecipativo che prevede il coinvolgimento attivo dei cittadini e di altri portatori di interesse fin dall’inizio del suo processo di definizione. Il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) accompagna infatti la formazione di tutto il piano.
Il Pums si può consultare cliccando qui.
No alla violenza alle donne, piantato un albero e installata una panchina rossa
Pubblicato in In primo pianoNella ricorrenza che cade ogni anno il 25 novembre sono state inaugurate la prima pianta a Lunetta e la panchina rossa in via Poma davanti al Tribunale per dire no alla violenza sulle donne e al femminicidio. Il sindaco Mattia Palazzi, affiancato dagli assessori alle Pari Opportunità Chiara Sortino e ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, oltre che dalle associazioni e ai tecnici che hanno collaborato ad organizzare gli eventi antiviolenza, hanno messo a dimora l’arbusto davanti al Centro Servizi in via Lombardia. Folta la rappresentanza delle associazione volontarie del Telefono Rosa e del Centro Aiuto alla Vita (Cav) che erano presenti con le magliette che riproducevano il logo della Giornata internazionale antiviolenza. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alle Politiche per le Pari Opportunità del Comune di Mantova.
A Lunetta è stato collocato il primo albero, nei prossimi giorni è prevista la piantumazione di 10 nuovi alberi nei quartieri di Te Brunetti, Valletta Paiolo, Valletta Valsecchi, Colle Aperto, Pompilio, Belfiore, Formigosa, Castelletto Borgo e in centro (zona Lungolago). Accanto a ogni albero viene installata una targa con il numero verde nazionale antiviolenza di pubblica utilità 1522, attivo 24 ore su 24. “E’ un gesto tangibile dell’impegno costante – ha detto Palazzi - per contrastare il fenomeno e d è anche una testimonianza duratura dell’importanza di sensibilizzare in modo capillare la cittadinanza su questo tema importante”.
Nella tarda mattinata è stata installata una nuova panchina rossa in via Poma, di fronte al Tribunale. L’’iniziativa è stata a cura di associazione Giovani Avvocati (Aiga) di Mantova, in collaborazione con Ft Giuseppe Travaglini srl e l’assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova. Alla presentazione erano presenti gli assessori del Comune di Mantova Sortino e Iacopo Rebecchi. Anche in questo caso la panchina rappresenta un simbolo e un oggetto di riflessione sul delicato tema della violenza contro le donne e del femminicidio.
Con il bando Mantova Cresce il Comune finanzia chi investe e riattiva spazi sfitti
Pubblicato in In primo pianoSi è aperto giovedì 21 novembre il bando Mantova Cresce che finanzierà le attività produttive sino a 15mila euro a fondo perduto. A presentarlo nel giorno della pubblicazione nella sede di via Roma sono stati il sindaco Mattia Palazzi, il vice Giovanni Buvoli e la dirigente dello Sportello Unico Stefania Galli.
"Per le piccole attività la capacità di investimento è il primo problema - ha spiegato il sindaco Palazzi -. ïl mondo del commercio e dell'artigianato vive difficoltà strutturali, problemi globali. E' utopistico pensare che possa essere un Comune a risolverli del tutto, ma da parte nostra c'è la volontà di aiutare in modo concreto chi voglia partire con una nuova attività".
"Il bando - ha sostenuto Buvoli - è l’ultima di una serie di misure volute dall’Amministrazione Palazzi finalizzate a favorire e sostenere l’insediamento e la nascita di nuove imprese nel nostro territorio. Questo bando, che vede il coinvolgimento attivo della Camera di Commercio di Mantova, e che è frutto anche della collaborazione e della condivisione con le Associazioni di Categoria del Commercio e dell’Artigianato, si rivolge in particolare alle attività che operano nel settore dell’artigianato, del commercio di vicinato e dei servizi, e ha come scopo quello di stimolare e sostenere il desiderio di fare impresa e di investire in una nuova attività o nell’ampliamento di una già esistente, recuperando e restituendo vitalità a spazi oggi sfitti".
L'investimento complessivo è di 200mila euro di cui 150mila euro stanziati da parte del Comune di Mantova e 50mila dalla Camera di Commercio di Mantova. Il bando finanzierà gli investimenti in nuove aperture o l'ampliamento di attività in essere su tutto il territorio del Comune di Mantova.
Il finanziamento sarà a fondo perduto e coprirà il 50% delle spese sostenute tra quelle finanziabili previste dal bando, con un tetto massimo di 15mila euro. Il bando resterà aperto fino al 31 marzo 2020, un lasso di tempo utile per immaginare e valutare un progetto imprenditoriale sostenibile.
Clicca qui per scaricare il bando e il modulo per la domanda.
Una misura universale perché il nido è un diritto, parte integrante del sistema educativo, fondamentale per la socializzazione dei bimbi. La Giunta del Comune di Mantova lunedì 18 novembre ha varato una misura che prevede la totale gratuità dei nidi comunali per tutti. La misura entrerà in vigore dal 2020 e comporterà un impegno complessivo di 250 mila euro, garantendo il rimborso totale dei costi delle rette di tutti i nidi comunali.
Ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi: “Da oggi, a Mantova, il nido è un diritto. Facciamo risparmiare fino a 5 mila euro all’anno alle famiglie, anche a quel ceto medio, redditi da lavoro autonomo, che non ha ammortizzatori sociali e diamo un sostegno concreto e un messaggio di fiducia alle coppie che stanno immaginando, sognando, un nuovo progetto di vita. I nidi gratis incidono sulla natalità e sull’occupazione femminile. Il primo problema dell’Italia è la denatalità e per invertire un trend negativo così pesante servono investimenti concreti, non parole. I nidi sono parte del progetto educativo, sono scuola e per questo per noi devono essere gratuiti. Vogliamo anche aumentare il numero dei bimbi che vanno al nido perchè imparano prima il linguaggio e la socializzazione con altri bimbi, anche provenienti da Paesi diversi. E questo Paese ha bisogno di vera integrazione, prima si parte meglio è”.
Questa misura universale, che vede Mantova come il primo o tra i primissimi capoluoghi italiani ad adottarla, si fonda sul principio che considera il nido, così come avviene per altri gradi di istruzione, una parte fondamentale del percorso educativo e di socializzazione di un bambino e in quanto tale un diritto che va garantito.
Il nido infatti costituisce, come evidenziato dal D.Lgs. 65/2017, parte fondamentale e imprescindibile del “sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni”, un supporto al processo unitario di cura, educazione e socializzazione inscindibile dalle competenze educative rivolte ai bambini e alle bambine.
A questo si aggiunga che i servizi per l’infanzia rappresentano un concreto sostegno alla maternità e all’occupazione femminile, un argine ai costi economici e sociali derivanti dal calo demografico e in ultima analisi sono parte fondante delle politiche di sviluppo di un territorio.
Ha aggiunto l’assessore alla pubblica istruzione Marianna Pavesi: “La misura prevista nel bilancio 2020 del comune di Mantova rappresenta un cambio di prospettiva rispetto ai bambini: significa per noi sancire la frequenza al nido comunale come un diritto di tutte le bambine e i bambini, significa mettere al centro delle nostre politiche il sistema 0-3 equiparandolo al resto del sistema educativo pubblico. Per ciascuno viene garantito il diritto di frequentare gratuitamente un luogo di socializzazione e di crescita nella comunità, perché la famiglia possa trovare nel servizio pubblico sostegno alla genitorialità”.
Sono dunque due i fattori che rendono concretamente accessibile questo diritto: la disponibilità di posti e il costo delle rette.
Secondo gli accordi di Lisbona sottoscritti dai paesi europei nel 2000, l’obiettivo per ogni nazione è garantire almeno 33 posti al nido per ogni 100 bambini nati.
La media di copertura nelle regioni del nord Italia si attesta al 25%, mentre nelle regioni del sud va dal 6% al 9%. La copertura a Mantova è del 32,4 %, con una disponibilità di posti nei nidi pubblici superiore a quella dei nidi privati.
Per quanto riguarda i costi delle rette, già lo scorso anno il Comune di Mantova ha aggiunto proprie risorse alla misura di Regione Lombardia arrivando ad esentare dalla retta del nido il 72% delle famiglie mantovane. Con questa ultima misura, aggiungendo ulteriori risorse, il Comune di Mantova renderà gratis per tutti i propri nidi comunali.
Inoltre va sottolineato che le rette dei nidi comunali a Mantova comprendono anche colazione, pranzo, merenda, diete speciali, pannolini, prodotti igiene personale, materiale didattico e di consumo. L’erogazione avverrà in forma di rimborso, a fronte dei costi realmente sostenuti. Questo per verificare l’effettiva frequenza e quindi fruizione del servizio, che non è, e non deve essere scambiato, per un baby parking ma come una parte sostanziale del sistema educativo, un’opportunità per apprendere e sviluppare nuove competenze.