Il progetto Lungolago Gonzaga, prevede la realizzazione di un’infrastruttura di parcheggio su due livelli, stradale e -1, per una capacità complessiva di 232 posti auto. Gli accessi veicolari a barriere sono a livello stradale: sul lato sud da lungolago Gonzaga e nord da Largo vigili del Fuoco mentre le due uscite veicolari sempre a livello stradale saranno baricentriche sul lato Lungolago del parcheggio. Tutta la viabilità sarà a senso unico per ottimizzare la circolazione e ridurre al minimo i conflitti viabilistici. La distribuzione veicolare al livello -1 prevede l’accesso dalla rampa elicoidale sud e l’uscita in superficie su quella nord.
La progettazione è stata curata dallo Studio Roli e Associati di Modena e dall’architetto Carmelo Baglivo, dello Studio Ban di Roma per la parte architettonica, entrambi espressione dell’eccellenza nel nostro settore di riferimento avendo firmato tra l’altro il progetto per il parcheggio Cittadella di Verona, una delle principali opere non solo italiane degli ultimi anni. La posizione del parcheggio a ridosso del centro storico, il coronamento delle mura e l’importanza del paesaggio hanno guidato il disegno delle architetture emergenti come elementi silenziosi ma in costante dialogo con il luogo.
Una linea verde separa il Lungolago dal parcheggio con essenze in continuità con quelle presenti lungo le rive del lago, prati compresi. E’ stata dedicata una particolare attenzione al contesto storico, paesaggistico e naturalistico che si espliciterà fin dall’avvio dei lavori con tecniche e fasi di lavorazione studiate per minimizzare l’impatto su residenza, viabilità e ambiente circostante. Il parcheggio sarà dotato delle più moderne tecnologie e controllo degli accessi, integrati con Telepass oltre a tutti i più moderni sistemi di pagamento. Sono previste due casse automatiche posizionate al livello stradale in corrispondenza degli accessi pedonali nord e sud.
“Da tanti tanti anni, giustamente, il mondo del commercio del centro storico chiede più parcheggi ad altra rotazione – ha sottolineato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi alla presentazione in Comune di giovedì 9 gennaio -. Per anni se ne è parlato, adesso si fanno e raddoppiamo i posti auto del parcheggio Lungolago Gonzaga. Un altro impegno è stato mantenuto”.
Arturo Benigna, amministratore delegato di Apcoa, ha dichiarato: “Apcoa negli ultimi trent’anni è stata protagonista nello sviluppo di alcune delle principali opere del settore nel cosiddetto ‘greenfield’, cioè nelle infrastrutture create ex-novo, promosse attraverso l’alleanza con alcuni dei principali costruttori nazionali, in particolare Astaldi, e con la partecipazione nella titolarità delle concessioni. I parcheggi Cittadella a Verona e piazza VIII Agosto a Bologna, frutto di tale modello, sono tuttora alcune tra le principali opere di riferimento nell’ambito della mobilità urbana. La crisi del 2008 ha tuttavia modificato gli scenari e alcuni degli investitori di fine anni Novanta, specialmente i costruttori, sono usciti dal mercato vendendo le concessioni per rinforzare il proprio core business”.
Ed ha proseguito: “Apcoa ha nel frattempo consolidato i rapporti con i grandi investitori istituzionali stranieri, prevalentemente tedeschi, che dispongono oltre che di maggiori risorse e di una forte competitività anche di un approccio meno timoroso al ‘greenfield’. In tale contesto si colloca nel corso del 2019 la recente acquisizione, per un investimento di circa 18 milioni di euro, da parte di primari fondi istituzionali tedeschi del parcheggio di piazza XXV Aprile a Milano promossa e sponsorizzata da Apcoa cui è stata affidata la gestione”. Ha concluso Benigna: “Il parcheggio lungolago Gonzaga a Mantova ha tuttavia rappresentato una deroga a questa strategia in quanto la dimensione dell’investimento, ben al di sotto dei 10 milioni di euro, considerato il livello minimo per gli investitori internazionali, non garantiva un’adeguata massa critica e pertanto Apcoa ha deciso di farsene carico direttamente. Tale decisione è nata nell’ambito del senso di appartenenza che la nostra società ha nei confronti del territorio dove è collocato la sede centrale Italiana, della credibilità degli interlocutori pubblici e del management Italiano che ha ottenuto le risorse necessarie dal proprio azionista americano Centerbridge”.
“Diamo alla città un nuovo parcheggio in struttura ed evitiamo all’amministrazione un contenzioso – ha proseguito l’assessore all’Urbanistica Andrea Murari -. E’ stata chiusa una partita aperta dal 1996, trasformando un problema in un’opportunità. La migliore risposta a chi dice, mentendo, che abbiamo tolto posti auto”.
“Abbiamo messo un altro importante tassello – ha detto ancora il vice sindaco e assessore al Bilancio Giovanni Buvoli - di un progetto complessivo per agevolare chi vuole raggiungere la nostra città, siano essi turisti, lavoratori o residenti. Il tessuto commerciale cittadino avrà certamente ricadute positive. E’ un’opera nel solco dell’obiettivo che ci siamo dati di rendere Mantova una città facile da vivere e raggiungere ogni giorno della settimana. E’ l’ennesima dimostrazione che la partnership pubblico e privato, quando visione, esperienza e credibilità fanno sinergia, è in grado di generare progetti utili per la comunità”.
Presentato lo studio di fattibilità della nuova area urbana dallo stadio al Te
Pubblicato in In primo piano 2013Sarà tutta riqualificata l’area che va allo stadio Martelli fino all'Esedra di Palazzo Te: diventerà una grande arena verde che dialogherà con il monumento giuliesco e sarà paragonabile ai parchi delle grandi città europee. Il progetto costa 8 milioni di euro, ricucirà il tessuto del Palazzo con il resto della città per porre fine, una volta per tutte, al disordine paesaggistico e funzionale di oggi. Esalterà la bellezza della reggia gonzaghesca e darà ai cittadini un grande parco urbano.
Ora esiste lo studio di fattibilità. L’opera sarà conclusa entro il 2024. Lo studio è stato, approvato recentemente dalla Giunta, è stato presentato sabato 11 gennaio a Palazzo Te dal sindaco Mattia Palazzi, dal Soprintendente Gabriele Barucca, dal progettista di AG&P Greenscape Emanuele Bortolotti e dall’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli.
"E’ un sogno che diventa un progetto - ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi -. E’ un grande parco urbano sul modello delle principali città europee. La riqualificazione ha tre obiettivi: mettere ordine in un’area disordinata, sia dal punto di vista paesaggistico che funzionale; esaltare la bellezza di Palazzo Te, riqualificando gli ingressi all’area, aquile comprese, realizzando un grande filare di alberi all’ingresso da Porta Cerese; realizzare una grande Arena verde per la vita quotidiana dei cittadini, per le famiglie, per chi fa jogging, per le scuole, per le iniziative culturali. Ci saranno venti “stanze verdi” di 20 metri quadrati l’una per attività, per creare zone d’ombra e un percorso fiorito al centro del nuovo grande parco.
Pianteremo 400 nuovi alberi e realizzeremo un orto botanico affianco dell’Esedra. E’ un progetto ambizioso di circa 7/8 milioni di euro. Abbiamo già messo il primo milione, necessario per la progettazione e per spostare i campi da calcio in uso al Mantova. Sono già al lavoro per trovare le risorse che occorrono, come abbiamo fatto in questi anni, per il ponte di Fiera Catena, per il sottopasso stazione, per il Podestà e per le tantissime opere realizzate. Sono fiducioso che le troveremo anche questa volta.
Entro quest’anno avremo la progettazione definitiva. Procederemo con lotti funzionali per realizzare tutto entro quattro anni in stretta collaborazione con la Sovrintendenza, Palazzo Te, Mantova Ambiente e vogliamo coinvolgere anche il Consorzio florovivaisti di Canneto.
La Giunta ha già deliberato lo studio di fattibilità ed inserito l’intero progetto nel piano triennale opere pubbliche".
Successo della mostra di Giulio Romano a Palazzo Te: "La città è più attrattiva"
Pubblicato in In primo pianoSono stati 83.750 gli ingressi della mostra di Giulio Romano a Palazzo Te “Arte e desiderio”. Centomila il numero dei visitatori nella villa giuliesca negli ultimi quattro mesi dell’anno. Nell’ultimo giorno dell’esposizione, lunedì 6 gennaio, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e il Direttore della Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni, hanno fatto un bilancio della mostra e spiegato i progetti futuri.
“La mostra è stata un grande successo – ha commentato Baia Curioni -. Quasi 84mila biglietti staccati, che salgono a 100 mila considerando tutto l'anno giuliesco al Te cominciato in settembre, un mese prima dell'inaugurazione della mostra. E’ un'operazione molto complessa fatta in sinergia con Palazzo Ducale per la quale ci siamo persino meritati la copertina di Apollo (la rivista mensile di arti visive in lingua inglese). Questo è solo l'inizio: seguirà una mostra multimediale e, a settembre, quella sul mito di Venere: andremo avanti alcuni anni per raccontare il mito di Palazzo Te”.
“L'alleanza tra Te e Ducale per Giulio Romano – ha aggiunto Palazzi - ha portato a Mantova alcuni dei musei più importanti del mondo. Abbiamo costruito diplomazia culturale. Con questa mostra, pensata e organizzata qui, la città è tornata a produrre cultura. Per la prima volta abbiamo fatto il biglietto unico mettendo insieme una realtà statale come il Ducale ad una comunale come il Te. Dobbiamo continuare su questa strada: far lavorare insieme Ducale e Te per la promozione turistica della città che parta dalla promozione unica per la Camera degli sposi e la sala dei Giganti”. Palazzi ha sottolineato che si è registrato un aumento del 41 per cento degli ingressi al Te dal 2015 ad oggi. “Questo incremento – ha aggiunto- significa che la città è diventata più attrattiva, capace di richiamare investimenti: non è un caso che dopo 13 anni stia per riaprire l'albergo San Lorenzo. La nostra decisione di inaugurare la Fondazione di Palazzo Tè, pubblico-privata, con la mostra di Giulio Romano è stata coraggiosa, ma la scommessa è stata vinta. Abbiamo, però, sempre più bisogno di coinvolgere i privati. E non scordiamo che nel 2022 avremo la mostra dedicata al Rubens”.
Intanto, i fari su Giulio Romano rimangono accesi. La prossima mostra che partirà il 1° febbraio sarà “Giulio Romano Experience”. Dopo Giulio Romano Experience con la sua multimedialità, il percorso sull’artista e architetto di Rinascimento e Manierismo che trasformò Mantova con le sua abilità straordinarie continuerà con le altre proposte espositive di Palazzo Te.
Nel 2023 il Te sarà ancora protagonista con la mostra “Metamorfosi”, uno dei temi principali della villa giuliesca. Un’esposizione che attraverserà i secoli fino al contemporaneo e che si integrerà con la città.
Più di 10 mila persone hanno affollato piazza Sordello e il centro storico nella notte di Capodanno a Mantova per aspettare il 2020 sulle note dei Subsonica. Una serata di festa e di musica durante la quale il piano sicurezza ha funzionato alla perfezione: 9370 gli ingressi permessi in piazza Sordello a cui si sono aggiunte diverse centinaia di persone che hanno seguito il concerto dalle strade attigue.
La piazza ha cantato e ballato con gruppo rock fino a poco prima di mezzanotte quando è iniziato il countdown a cui ha preso parte anche il sindaco Mattia Palazzi e la band.
Palazzi ha augurato a tutti il buon anno ed ha scritto sui social: "Grazie a chi ha lavorato la notte per consentire a noi mantovani e a migliaia di turisti e di fan dei Subsonica di passare un Capodanno di festa nella nostra splendida città. Tutto ha funzionato bene, dalla sicurezza alle navette, al soccorso per le emergenze, la pulizia e viabilità, i musei stracolmi i tutto il giorno, il grande lavoro no stop fatto da bar e ristoranti. Mantova ha dimostrato ancora una volta di saper organizzare e gestire bene eventi grandi e complessi. Di sapersi aprire e accogliere, garantendo sicurezza. Mantova è più grande, più bella e generosa di chi la vorrebbe piccola piccola, rinchiusa in sé stessa. Grazie a chi ci ha aiutato in questi anni a cambiare rinnovare Mantova. Grazie a chi ci aiuterà a farlo ancora, insieme. Buon 2020 a tutti e a tutte. Viva Mantova".
Dopo la mezzanotte è andato in scena come sempre il tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio sulle sponde dei laghi che ha illuminato il cielo per dare il benvenuto al nuovo anno.
Ordinanza per il divieto di vendita per l'asporto di bevande in contenitori di vetro nella notte di Capodanno
Pubblicato in GovernoIl sindaco Mattia Palazzi venerdì 27 dicembre ha firmato l’ordinanza riguardante il divieto di vendita per l'asporto di bevande in contenitori di vetro, in lattine, nonché in bottiglie in plastica chiuse, in occasione della manifestazione “Spettacolo di fine anno 2019”, che si terrà a Mantova la notte di Capodanno.
“La casa è un bene primario di assoluta importanza. Abbiamo messo in atto molti interventi, senza considerare i lavori per il recupero di alloggi da tempo inutilizzati”. A dirlo è stato l'assessore al Diritto alla Casa Nicola Martinelli alla conferenza stampa che si è tenuta nella sede del Comune di Mantova giovedì 19 dicembre. Accanto a lui sono intervenuti il responsabile dell’area servizi abitativi di Aster Davide Oneda e Ester Marano, sempre di Aster, Angelo Panna e Maurizio Albertoni dell’ufficio casa del Comune.
Nel mantovano ci sono circa 2000 alloggi di edilizia popolare dell’Aler, 450 quelli di proprietà del Comune di Mantova. Sono 400 sono le persone che hanno fatto domanda per una casa dopo l’uscita dell’ultimo bando. Nel 2019 l’Amministrazione di via Roma, con il suo Ufficio casa e Aster, che gestisce i servizi abitativi in città, si sono impegnati anche sul fronte delle risorse. Sono stati evitati 55 sfratti – quindi sono stati completati i pagamenti – e rinviati altri 120, centomila euro solo per gli sfratti degli inquilini Aler. Ma le risorse totali per le politiche abitative erogate nel 2019 sono state oltre 448 mila euro di cui hanno usufruito 348 famiglie. Sono stati 70 gli alloggi assegnati, 26 quelli temporanei.
Magone di Colle Aperto, verso la demolizione, al suo posto un Centro polifunzionale
Pubblicato in GovernoIl “magone" di Colle Aperto sarà demolito e al suo posto sorgerà un nuovo Centro polifunzionale, rendendo più bella, utile e sicura l'area. Lo studio di fattibilità approvato dalla Giunta Palazzi mette la parola fine ad una situazione di degrado che si è protratta per decenni e che finalmente vedrà al suo posto il sorgere di un centro che sarà il cuore di molte attività per le famiglie, i giovani e gli anziani del quartiere e non solo.
“In cinque anni – ha commentato il sindaco Mattia Palazzi - stiamo buttando giù il degrado che da venti o trent’anni rovina intere aree dei quartieri. Al suo posto faremo un centro polifunzionale per le famiglie, i giovani, gli anziani del quartiere rendendo quell’area più bella, utile e sicura”.
L’edificio, più noto ai residenti come magone, è nato per ospitare attività del settore terziario ma non è mai stato completato finendo in stato di totale abbandono.
Il nuovo Centro sarà destinato ad attività ludico ricreative per anziani, ma anche attività sportive rivolte a tutti essendo concepito come spazio polivalente che si presta a svolgere numerose funzioni.
Ci sarà la cucina e un’area per le feste esterna attrezzata. Gli spazi di aggregazione saranno al primo piano, mentre le aree ludiche saranno al piano terra all’aperto. I lavori costeranno 1 milione e 800 mila euro.
L’opera sarà inserita nel programma triennale delle opere pubbliche 2020-2022 del Comune di Mantova e vedrà l’inizio lavori nel 2020.
“E’ una vicenda che ha una storia lunga e che finalmente trova uno sbocco positivo – hanno sottolineato gli assessori ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli e al Welfare Andrea Caprini –. Il centro commerciale ha avuto la licenza di costruire nell’ormai lontano 1989, ben trent’anni fa, prima per attività commerciali e poi residenziali. L’immobile, tuttavia, non ha mai trovato una destinazione ed è stato abbandonato al degrado. Il Comune di Mantova si è impegnato a fare le varianti necessarie e ad espropriare il diritto di superficie alla società proprietaria ed ora siamo pronti ad abbattere l’immobile. Era inaccettabile la presenza di un edificio enorme in quelle condizioni, nel cuore di Colle Aperto, fatiscente e abbandonato. Grazie alla nostra determinazione e alla collaborazione delle associazioni e dei cittadini del quartiere siamo riusciti ad ottenere un grande obbiettivo”.
Hanno preso il via i lavori per la ristrutturazione riguardante il miglioramento sismico della scuola primaria Don Tazzoli a Cittadella che ha sede in via San Giovanni Bono 1 a Cittadella. Martedì 17 dicembre i lavori sono stati consegnati alla ditta Eredi Montani Corrado sas.
Per realizzare l’intervento sono stati investiti 350mila euro, 262mila sono arrivati dal Miur (il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), la parte rimanente è stata finanziata dalle casse del Comune di Mantova. Sono previste le opere esterne che serviranno per il consolidamento strutturale della copertura con il doppio tavolato ligneo e la carpenteria metallica, la revisione del manto di copertura, il rimescolamento dei marsigliesi con la posa della guaina impermeabile, l’isolamento termico della copertura e la coibentazione, la battitura e il rifacimento degli intonaci, il trattamento delle superfici lapidee e dei prospetti esterni, la tinteggiatura generale, il restauro dei portoni, la riqualificazione della recinzione, dei muretti e delle cancellate. Gli interventi riguarderanno anche le parti interne dei locali con la tinteggiatura e il rinnovo dei serramenti. I lavori saranno ultimati entro aprile del 2020.
“Sono molto contento per l’avvio di questi lavori – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli -, non solo perché lo facciamo su una scuola che da anni richiedeva interventi urgenti di manutenzione straordinaria, ma anche perché la scuola Tazzoli svolge un ruolo importante per la vita e le prospettive future del quartiere di Cittadella. Farò il possibile per soddisfare ulteriori richieste di migliorie che dovrebbero pervenire dal corpo docente della scuola, con l'obiettivo di rendere sempre più funzionali e belli gli spazi interni frequentati dai bambini”.
Una nuova rotatoria in via Visi e la riqualificazione di via Amadei: sono questi due interventi che hanno ottenuto il via libera dalla Giunta Palazzi mercoledì 11 dicembre e che miglioreranno la viabilità nel quartiere di Te Brunetti. L’esecutivo di via Roma ha infatti approvato lo studio di fattibilità delle opere calendarizzando l’inizio lavori entro il 2020 e il completamento delle opere entro la fine del 2021.
“I due interventi previsti per il 2020 – ha affermato il sindaco Mattia Palazzi nella conferenza stampa che si è tenuta nella sede dei Lavori Pubblici in via Visi sabato 14 dicembre - hanno il triplice obiettivo di migliorare la viabilità per le auto e le bici, di fare un restyling estetico e di aumentare i posti auto. È una zona di passaggio che è giusto mettere in sicurezza”. Alla presentazione sono intervenuti anche gli assessori Nicola Martinelli, Paola Nobis e Iacopo Rebecchi, oltre al dirigente del Settore Lavori Pubblici Carmine Mastromarino.
Per realizzare la rotatoria il Comune di Mantova stanzierà 300mila euro mentre le opere di riqualificazione di via Visi prevedono un investimento di 900mila euro.
Un intervento complessivo dunque di 1.200.000 euro che vedrà la realizzazione di una rotatoria per creare un accesso diretto su via Visi per chi viene dal sottopasso di via Montello. Saranno molte le opere di riqualificazione di via Amadei.
Nel progetto è prevista la modifica dell’attuale asse viario con la realizzazione di un senso unico di marcia per consentire la costruzione di una pista ciclopedonale separata dalla sede stradale e in sicurezza, la riqualificazione dei marciapiedi con pavimentazione in autobloccanti, la rimozione delle infrastrutture di distribuzione dell’energia elettrica, la mitigazione urbana con aree verdi e la piantumazione di alberi e arbusti. Saranno inoltre realizzati anche attraversamenti pedonali rialzati e saranno creati spazi di sosta lineari.
“I due interventi – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli -, seppure approvati con due studi di fattibilità diversi, sono strettamente collegati. La realizzazione della rotonda alla intersezione fra via Bellonci e via Visi, permetterà l'ingresso diretto nel quartiere per chi proviene da via Montello. Tale importante modifica consentirà di mettere a senso unico via Amadei. Ciò permette di progettare una effettiva riqualificazione della via ripensando gli spazi. La trasformazione della viabilità a senso unico consentirà, infatti, di realizzare i marciapiedi oggi inesistenti, una ciclopedonale sul lato della strada, di prevedere su un lato stalli di sosta per le auto, nonché aree verdi che possono prevedere alberature. In sostanza, si otterrà una vera trasformazione della via”.
E' stato presentato martedì 10 dicembre in Comune a Mantova il progetto pilota in ambito Smart Parking. Il sistema funziona attraverso 66 sensori di parcheggio Bosch (Parking Lot Sensor) installati nella città dei Gonzaga, in Corso Vittorio Emanuele II, in corrispondenza delle aree di sosta. I sensori, posizionati nel centro cittadino, sono in grado di segnalare i parcheggi disponibili, sfruttando l'infrastruttura wireless che permette la comunicazione tra il sensore e la piattaforma centrale, utilizzando un protocollo LoRaWAN (Long Range Wide Area Network) sul Network Server creato da A2A Smart City e le infrastrutture della nota Tower Company Cellnex.
“E’ un progetto di avanguardia - ha detto 'assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi, tra i relatori -. Le città in futuro saranno attrezzate con i sensori per controllare i parcheggi e la mobilità cittadina e migliorare la qualità della vita delle persone. Mantova è tra le prime città in Italia a dotarsi di questo sistema innovativo per raccogliere i dati e per rilevare le presenze delle auto negli stalli dei parcheggi”.
"Mantova è protagonista di un grande progetto innovativo, il primo nel suo genere - ha aggiunto l'assessore all'Università Adriana Nepote - sul fronte della mobilità urbana, grazie alla partnership tra Bosch, Università di Modena e Reggio, Aster e altri partner. Questo non avviene per caso ma è il risultato della forte volontà dell’Amministrazione di avere ingegneria informatica nella nostra città. Ricerca, sviluppo e innovazione sono il frutto di una visione precisa e determinata".
Le città affrontano ogni giorno il problema del traffico intenso e delle emissioni dei veicoli a cui si somma il rallentamento generato dagli automobilisti in cerca di un parcheggio libero (in media 20 minuti) e dal parcheggio selvaggio o fuori dalle strisce. Per questo A2A Smart City, Bosch, Cellnex, LGH, Comune di Mantova, Aster e Università di Modena e Reggio Emilia hanno lavorato congiuntamente per la realizzazione del progetto di Smart Parking. L’obiettivo è monitorare e comunicare agli automobilisti la disponibilità, in tempo reale, degli spazi di parcheggio nel centro urbano, rendendo più fluido il flusso del traffico, riducendo i tempi di ricerca del parcheggio e permettendo maggiori trasparenza e precisione nel pagamento delle tariffe di sosta.
All'interno del progetto, A2A Smart City svolge il ruolo di provider di rete e software del sistema fornendo la propria infrastruttura IoT LoRa per l'installazione dei sensori di parcheggio Bosch. La rete di A2A Smart City, erogata grazie all’hosting sulle torri di Cellnex, garantisce i livelli di copertura affinché i sensori lavorino con le migliori performance di consumo della batteria, per una durata di 7-10 anni ed una copertura del segnale fino a 10 km. L’innovativa rete di A2A Smart City, oltre all’efficienza nei consumi delle batterie dei sensori senza necessità di connessione alla rete elettrica, ha la capacità di gestire milioni di messaggi per ogni stazione di monitoraggio/sensore, offre la garanzia di interoperabilità tra applicazioni, Provider di servizi IoT e Provider di servizi di Telecomunicazioni, e tutela la privacy e la sicurezza dei dati attraverso un sistema di criptazione (Embedded end-to-end AES-128 encryption).
ll sensore di parcheggio Bosch Parking Lot Sensor è in grado di individuare e segnalare gli spazi disponibili all’interno di un parcheggio, permettendo all’utente di conoscere, attraverso l’utilizzo di un’App, il tempo necessario per raggiungerlo e, successivamente, di effettuare il pagamento direttamente con lo smartphone per il solo tempo necessario alla sosta. I sensori possono essere installati facilmente senza ulteriori e costose opere di costruzione di strutture diverse da quelle già in essere, assicurando di conseguenza una ridotta spesa di investimento iniziale.
Con questo sistema a migliorare è anche la qualità della vita in termini di tempo, costi e salute. Infatti, grazie al sensore Bosch, il tempo impiegato per la ricerca del parcheggio si riduce del 35% e, di conseguenza, diminuiscono anche le emissioni dei gas di scarico nocivi per l’uomo e in particolare di CO2.
Inoltre, le amministrazioni possono esercitare un preciso controllo in quanto, con questo sistema, i cittadini sono incentivati a pagare la sosta regolarmente e in modo intelligente. Il sensore, infatti, riconosce automaticamente l’occupazione di ogni singolo posto auto e comunica il dato al centro di controllo dell’amministrazione comunale. In questo modo è possibile verificare da remoto che tutti i parcheggi siano occupati in modo lecito, con il relativo pagamento puntuale della tariffa di sosta, in linea con la durata effettiva del tempo di occupazione. La possibilità da parte delle autorità locali di monitorare attivamente tramite sistemi informatici il traffico sui posteggi, permetterà di ridurre drasticamente i costi di gestione e di controllo.
In caso di prolungamento della sosta, il guidatore potrà rinnovare il pagamento facilmente tramite smartphone, senza dover ritornare fisicamente sul posto. Inoltre, pagando il tempo effettivo di utilizzo dello spazio, è previsto per i cittadini un risparmio di circa il 22%.
Un ulteriore campo di applicazione è il monitoraggio delle piazzole di sosta delle stazioni di rifornimento dei veicoli elettrici. In questo caso il Parking Lot Sensor si rivela utile in due modi: da un lato rileva quali stazioni di carica sono disponibili con la possibilità di visualizzare l'informazione in un'App, dall'altro riconosce l'uso improprio, per esempio se l'area di rifornimento viene utilizzata come parcheggio o se il tempo di utilizzo consentito viene superato.