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LocandinaLa Biblioteca Mediateca Gino Baratta attiva da giovedì 7 maggio, e per tutto il mese di maggio, un nuovo progetto, “A scuola di Biblioteca”, per supportare le attività di didattica dei docenti delle scuole primarie e delle scuole medie (o secondarie di primo grado) del Comune di Mantova: agli insegnanti dei vari istituti verranno proposti momenti di formazione, approfondimento e collaborazione sulla promozione della lettura e sulle attività già in essere della Biblioteca.

“Il progetto nasce dalla volontà di fornire un sostegno agli insegnanti – ha detto l’assessore alla Pubblica Istruzione Marianna Pavesi - in una fase di profondo cambiamento delle modalità didattiche, in cui svolge un ruolo fondamentale l’utilizzo delle piattaforme digitali, e consente al contempo di sfruttare queste risorse per una trasmissione innovativa dei contenuti”.

“Le biblioteche - ha aggiunto l’assessore alle Biblioteche Paola Nobis - contribuiscono pertanto a fornire suggerimenti per il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi nella lettura. Partendo da questo presupposto hanno sostenuto il progetto elaborato dalla biblioteca”.

Le scuole primarie saranno coinvolte nel progetto #perfareunlibro, la campagna social in cui i bambini, singoli o come classe, sono invitati a creare un proprio libro, grazie ai consigli che settimanalmente vengono forniti loro, e che verranno poi esposti in mostra al Baratta. Verrà predisposta anche una selezione di libri da leggere ad alta voce e creato un percorso di conoscenza della letteratura contemporanea.

Per le scuole medie gli insegnanti si confronteranno con da Simonetta Bitasi nell’ambito dell’iniziativa ‘Prof. mi leggi una storia?’ per conoscere libri, letture e nuove idee di promozione alla lettura.
Infine, per entrambi i livelli di studio, verrà proposto un approfondimento sui servizi e sulle collezioni della Biblioteca e per le varie fasce di età verranno presentate una serie di bibliografie, anche tematiche, utilizzabili come proposte di lettura estiva.

Il corso si svolgerà in videoconferenza. I docenti interessati a partecipare sono invitati ad iscriversi compilando il modulo che si trova a questo link.

L'appello del sindaco Palazzi“Nei parchi non si rispettano le regole, dobbiamo essere più bravi”. A dirlo è il sindaco Mattia Palazzi che ha riscontrato troppe situazioni anomale nelle aree verdi il giorno dopo partenza della fase 2 che ha allentato il lockdown, martedì 5 maggio, tanto da spingerlo a lanciare un appello video sulla pagina Facebook del Comune di Mantova.

Il primo cittadino ha evidenziato che i controlli effettuati abbiano portato a scoprire persone che facevano jogging in gruppo, mamme che lasciavano i bambini a giocare insieme ad altri amici, addirittura qualcuno che prendeva il sole nei parchi, alcuni senza mascherina. “Ieri a seguito dei controlli abbiamo riscontrato diverse situazioni non rispettose delle nuove regole della cosiddetta fase 2 – ha detto Palazzi –. Mi appello ai mantovani: rispettiamo tutti le regole che sono chiaramente scritte anche sulla pagina Fb del Comune di Mantova. È un attimo bruciare i sacrifici enormi fatti nei due mesi di lockdown. Non possiamo permettercelo. I controlli ci sono e sono costanti, ma dipende da noi, da ciascuno di noi, andare avanti o tornare indietro”.

Il sindaco Palazzi ha comunicato di essere pronto a firmare ordinanze più restrittive nel caso questi comportamenti non cessino.

Il video su Fb

La cerimonia nel giardino Pasolini di Palazzo SoardiE’ stato celebrato lunedì 4 maggio nel cortile verde di Palazzo Soardi, in via Frattini 60, il primo matrimonio civile a Mantova da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria. A dire i fatidici sì davanti al vice sindaco Giovanni Buvoli, nel primo giorno della fase 2 di coronavirus, sono stati Sylvia Bernardelli e Francesco Francesco Ponzoni, tutti rigorosamente con la mascherina, compresi i due testimoni. Nel rispetto delle disposizioni, il pubblico non poteva partecipare al rito. I due coniugi hanno dovuto rinviare di un mese la loro volontà di unirsi in matrimonio, e finalmente lunedì, dopo il secondo tentativo andato a vuoto, ci sono riusciti.

Prima della celebrazione e delle firme nel giardino intitolato a Mauro Pasolini, Buvoli si è congratulato ed ha letto due poesie dedicate all’amore e ai valori umani, da preservare anche nella vita quotidiana. “E’ un momento di speranza e di felicità, il segno positivo che nella fase 2 ci stiamo avviando verso una vita pseudo normale – ha commentato Buvoli -. Dobbiamo far sì che tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora non sia vano e proseguire con grande cautela. In questa fase anche gli atti quotidiani sono importanti”. Al termine la cerimonia si è chiusa con un applauso e gli auguri di un felice matrimonio.

LogoSono state decise ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19 con l’ordinanza regionale di domenica 3 maggio che interviene ancora in materia di igiene e sanità pubblica.

 

La cartieraLa cartiera riaprirà senza l’inceneritore. Il responso è arrivato della conferenza di servizi che si è tenuta giovedì 30 aprile. Il via libera alla Valutazione di impatto ambientale è arrivato dalla quarta seduta che si è tenuta con la Provincia, il Comune, il Parco del Mincio e i Vigili del fuoco: “Vi sono le condizioni per un giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del nuovo progetto per far partire rimpianto Pro-Gest senza termovalorizzatore”, si poteva leggere nel verbale.

“La cartiera non avrà più l’inceneritore – ha scritto il sindaco Mattia Palazzi su Facebook -. La rinuncia è certa e definitiva. Siamo riusciti a ottenere il massimo per la nostra comunità: tutelare salute, ambiente e lavoro. È un risultato straordinario per la città. Oggi, dopo quattro lunghi anni di contenziosi e forti contrapposizioni, che hanno sempre visto il Comune di Mantova in prima linea, siamo riusciti ad ottenere, con la chiusura della conferenza provinciale dei servizi e con pareri sanitari a ambientali positivi, il massimo risultato, che va ben oltre a ciò che la legge prescrive e consentirebbe all’azienda. La cartiera Burgo dal 2000 al 2012 ha funzionato con l’inceneritore attivo. Nel 2014 fu nuovamente autorizzato.

Da oggi la cartiera non avrà più l’inceneritore. È stata una battaglia durissima e si chiude con un risultato importantissimo! Continueremo, come fatto sin qui, con la massima attenzione ai controlli, che faremo sempre coinvolgendo enti competenti, cittadini e comitati. A cominciare da odori e rumori, per i quali sono state prescritte ulteriore limitazioni e modifiche progettuali”.

LogoLa Regione Lombardia giovedì 30 aprile ha emesso due ordinanze che integrano l'ultimo Dcpm del 26 aprile. La prima dispone:
- l'obbligo della mascherina, sempre e ovunque fuori dalla propria abitazione; non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni e i soggetti con forme di disabilità;

- sono consentiti i mercati ma solo per i banchi alimentari, "raccomandando" la misurazione della temperatura e a condizione che vengano rispettate le seguenti disposizioni: assegnazione temporanea di un numero di parcheggi pari alla capienza massima di persone contemporaneamente presenti nell'area del mercato; limitazione dell'area dedicata al mercato con transenne; che vi sia un unico punto di accesso e un unico punto di uscita; l’accesso all'area ad un solo componente per ogni nucleo familiare; è consentita l'attività di toelettatura per animali di compagnia; è consentita la prosecuzione dell'attività di alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero (codice ATECO 55.90.20);

- il blocco delle slot-machines e disattivazione di monitor e televisori di giochi che possono generare la permanenza e l'assembramento degli avventori;

- nei negozi di vendita al dettaglio che riaprono è consentito l'accesso ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani.

- l'ordinanza è valida dal 4 al 17 maggio.

 

La seconda ordinanza della Regione Lombardia di giovedì 30 aprile è relativa al Trasporto Pubblico Locale che prevede le seguenti indicazioni:

- a bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio l'utilizzo di guanti e mascherine; è cura del passeggero procurarsi guanti e mascherine e indossarli correttamente dal momento in cui entra in stazione, sosta alle fermate o banchine, si accoda per salire sui mezzi, al momento in cui si allontana; i sedili da non utilizzare sono contrassegnati da segnali ben visibili. Igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi, infrastrutture e stazioni vengono effettuate almeno una volta al giorno;
- gli ascensori della metropolitana e delle stazioni ferroviarie sono destinati in via prioritaria alle persone a ridotta mobilità;

- è sempre consentito il trasporto di monopattini, biciclette pieghevoli e altri dispositivi di micromobilità elettrica; le nuove misure di sicurezza previste dall'ordinanza regionale si applicano su tutti i servizi di trasporto pubblico (treni regionali, metropolitane, autobus, filobus, tram, funivie e servizio di navigazione sul lago di Iseo) e non di linea (taxi e NCC) e hanno validità per tutti i passeggeri e gli operatori di trasporto del territorio regionale.

Sostegno agli affittiSono due le misure sulle politiche abitative che vedranno in questi giorni erogare circa 40 mila euro a famiglie e anziani over 65. Tali misure, le cui graduatorie sono state recentemente approvate, hanno come finalità quella di sostenere famiglie in difficoltà e anziani sul fronte degli affitti.

La prima si rivolge alle famiglie con morosità incolpevole in ritardo nel pagamento dei canoni di locazione (escluse spese condominiali) senza sfratto, nel libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali (sono esclusi i Sap).

La documentazione presentata doveva comprovare l'incolpevolezza della morosità dovuta ad una riduzione reddituale o a episodi imprevisti o essere in carico alle assistenti sociali e quindi con comprovate difficoltà economiche da parte dei richiedenti. La morosità iniziale non doveva essere superiore ad un massimo di 6 mensilità maturata in data antecedente l'approvazione del bando. Il riconoscimento del beneficio è avvenuto per le domande accolte, con un accordo scritto tra proprietario, inquilino e Comune. E’ stato erogato un contributo fino a 1.500 euro nei casi in cui il proprietario si è impegnato per 12 mesi dalla domanda a non aumentare l’affitto e a non sfrattare l'inquilino; fino a 2.500 euro dove il proprietario si impegnato nell'accordo sottoscritto a modificare il canone in concordato o ad abbassare il canone di almeno il 5 per cento.

La seconda misura è stata dedicata al sostegno di anziani over 65, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali (sono esclusi i Sap) che hanno esclusivamente reddito da pensione da lavoro di vecchiaia o di anzianità e/o assimilabili di almeno un componente del nucleo famigliare. I beneficiari non hanno morosità o sfratto e hanno un affitto che comporta un onere eccessivo rispetto al reddito, ovvero con affitti superiori al 30 per cento del reddito. Il riconoscimento del beneficio una volta accolta la domanda è avvenuto a seguito di un accordo sottoscritto con il proprietario che si è impegnato a non aumentare l'affitto per 12 mesi dalla data della domanda. Anche in questo caso il contributo erogato è stato fino a 1.500,00 euro a copertura degli affitti futuri.

Per la prima misura i beneficiari sono stati 16 per un importo complessivo di 25.962 euro. La seconda misura ha riguardato 12 beneficiari per un importo complessivo di 15.000 euro.

“È importante sostenere i nuclei famigliari per mantenere l'alloggio in particolare in momenti difficili come questo – ha detto l’assessore per il Diritto alla Casa Nicola Martinelli -. Si tratta di una prima tranche di erogazione di contributi, seguiranno a breve altri bandi per il sostegno all'affitto sia per locazioni sul libero mercato che per locazioni dei servizi abitativi pubblici di proprietà comunale”.

Una commissione interna ha valutato l'ammissione delle domande presentate sulla base dell'istruttoria fatta dagli uffici e per quelle ammesse e sulla base di un punteggio stabilito nel bando ha formato una graduatoria provvisori, differenziando le varie posizioni sulle quali sono stati modulati gli importi dei contributi.

Le graduatorie definitive in assenza di ricorsi, sono state approvate con la determina dirigenziale del Comune di Mantova del 16 aprile pubblicate sul sito istituzionale nella medesima data. La liquidazione dei contributi deve avvenire entro il mese di aprile visto che sono stati prorogati i termini precedente fissati al mese di marzo a causa dell’emergenza sanitaria.

Il centro storicoDopo il primo tavolo sulla sburocratizzazione, procede a tappe forzate il Piano Mantova promosso dal sindaco Mattia Palazzi. Lunedì 20 aprile il primo cittadino, il vicesindaco Buvoli e i rappresentanti di Confcommercio ( Nicola Dal Dosso, Stefano Gola e Marco Sartorello) e Confesercenti (Davide Cornacchia e Stefano Solci) si sono confrontati sulle misure e le progettualità volte a sostenere e accompagnare la ripresa del settore, appena il Governo e la Regione Lombardia definiranno le possibili riaperture.

"Pur in una situazione di grandi difficoltà - ha dichiarato il sindaco Palazzi - stiamo cercando di fare uno sforzo enorme e sono convinto che alcune delle novità che sperimenteremo in questi mesi saranno utili al nostro centro storico anche in futuro. Riporterò nel tavolo che ho avviato con in capigruppo l’esito del primo incontro. Ringrazio le associazioni per la disponibilità ad affrontare anche nuovi punti di vista come ma flessibilità degli orari”.

Il confronto, durato un’ora e mezza, ha visto una piena condivisione sulla necessità di sostenere il settore, certamente in difficoltà, sia tramite misure dirette alle attività, sia tramite misure in grado di rafforzare l’attrattività della città ed in particolare del centro di Mantova.

Pur in presenza di mancate entrate di spesa corrente rilevantissime da parte del Comune, il sindaco e il vice sindaco hanno delineato un piano quantificabile tra un milione e un milione e mezzo di euro che prende in esame diversi temi, molti dei quali posti dalle categorie stesse.

In particolare, per le attività chiuse a causa del Covid, si sono affrontati temi relativi: la Cosap, la proroga della Tari, la possibilità di definire un accordo territoriale per ridurre l’Imu solo ai proprietari dei muri dei negozi che ridurranno gli affitti alle attività commerciali (classificate C1) e l’ampliamento dei plateatici, laddove possibile, al fine di garantire distanziamento senza perdita di eccessivi posti a sedere.

Al tempo stesso è consapevolezza comune che permarranno, per alcuni mesi, regole e misure di distanziamento sociale che impongono un nuovo ragionamento sugli orari e la vita quotidiana della città. Si tratta pertanto di progettare nuovi tempi e modalità di vita e fruizione del centro storico e delle attività, immaginandone anche una diversa flessibilità di orari con aperture serali, un programma culturale quotidiano con le associazioni culturali cittadine e misure mirate sugli orari e nel week end con la gratuità della sosta. Tali misure sono allo studio della Giunta.

Rispetto a tale ragionamento si è,inoltre, condivisa la possibilità di portare all’esterno, su pubblica piazza o via, laddove consentito dalla sicurezza e dal codice della strada, le attività stesse, al fine di consentire loro un maggiore numero di ingressi e di rafforzare la dimensione di vita commerciale della città. L’incontro si è concluso con un condiviso giudizio positivo da parte delle categorie e del Comune.

Il secondo e definitivo incontro del tavolo con le categorie del commercio si terrà la prossima settimana e vedrà la definizione puntuale di tutte le misure qui esposte, allo studio della Amministrazione. Al contempo Comune e categorie, insieme, si sono appellati alla Regione Lombardia perchè preveda anch’essa misure e risorse a sostegno del settore del commercio e risorse ai Comuni finalizzate all’attrattività dei centri storici.

Bosco VirgilianoIl sindaco Mattia Palazzi venerdì 17 aprile ha firmato un'ordinanza per la messa in sicurezza di Bosco Virgiliano e delle aree e delle strade attigue con l'obiettivo di prevenire ed eliminare i percoli per l'incolumità pubblica. L'incarico di eseguire i lavori è stato affidato a Mantova Ambiente del Gruppo Tea che dovrà adottare ogni cautela per evitare danni alle persone e alle cose. In caso di necessità sarà chiesto l'intervento della Polizia Locale qualora fosse opportuna l'interruzione del traffico veicolare o pedonale.

Il 14 aprile scorso si è registrato un evento meteo con forti raffiche di vento che hanno superato i 50 chilometri orari. Ci sono stati danni al patrimonio arboreo della città e in particolare al Bosco Virgiliano. Nell'occasione è stato abbattuto un albero e ci sono stati altri danneggiamenti agli impianti delle alberature.

Il giorno dopo è stato effettuato un sopralluogo a cura di una squadra composta dal tecnico dei Lavori Pubblici del Comune di Mantova Marcella Ghidoni con il personale di Mantova Ambiente. E' stato constatato che i danni avevano coinvolto altri cinque alberi nel viale monumentale di Bosco Virgiliano, mentre altri 80 erano a rischio di cedimento. Considerata l'impossibilità di chiudere l'area in quanto vasta e aperta, oltre che luogo di passaggio e con abitazioni private e attività pubbliche, si è pertanto deciso di mettere in sicurezza la zona in modo da evitare ulteriori cadute di alberi e rami evitando la presenza di pericoli alla pubblica incolumità.

Il sindaco Palazzi in videoconferenzaSi è tenuto venerdì 17 aprile il primo di una serie di tavoli previsti dall’Amministrazione di via Roma volti a realizzare entro maggio “il Piano Mantova”. Il Piano, annunciato dal sindaco Mattia Palazzi con una lettera aperta ai mantovani, ha come fine quello di creare un programma di interventi, condivisi con le realtà economiche e sociali del territorio, allo scopo di affrontare e superare la crisi conseguente all’emergenza Coronavirus.

L’incontro si è tenuto in videoconferenza, a cui hanno partecipato 28 rappresentanti di ordini professionali e associazioni di categoria, ha affrontato il tema della sburocratizzazione. L’obiettivo, tenuto conto delle norme vigenti, è quello di costruire procedure più flessibili e snelle per essere pronti a gestire una ripartenza che sarà presumibilmente ancora vincolata a contingentamenti ed al contempo fare in modo che chi può investire lo faccia più facilmente e velocemente.

Quello della riduzione di vincoli e lungaggini burocratiche è un argomento ampio e complesso che vede incrociarsi competenze comunali con quelle di altre istituzioni, per questa ragione l’Amministrazione ha scelto di compiere un primo giro di confronto tra Comune e rappresentanti delle attività economiche interessate a questa opera di semplificazione e razionalizzazione, raccogliendone idee e suggerimenti.

“Sappiamo bene – ha detto Palazzi - che gran parte della burocrazia è statale e regionale, ma dove possibile, per ciò che compete le procedure comunali, vogliamo fare la nostra parte. Con altri sindaci ho anche chiesto al Governo che ci consenta la deroga a diverse procedure del codice appalti, per sveltire cantieri e interventi pubblici. Ringrazio ordini professionali e categorie, abbiamo fissato per la settimana prossima un’altra riunione per chiudere già alcuni punti”.

Invitati al tavolo sono stati gli ordini professionali degli Architetti, Ingegneri, Agronomi, Commercialisti, Geometri, Periti, Avvocati, Notai, le associazioni di categoria come Ance, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Confindustria, Api, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, e le associazioni degli amministratori Condominiali, Anaci e Aiac. A rappresentare l’Amministrazione, oltre al sindaco, c'erano il Vicesindaco Giovanni Buvoli, l’Assessore all’Ambiente e Urbanistica Andrea Murari, il Comandante della Polizia Locale Paolo Perantoni, i dirigenti dello Sportello Unico Stefania Galli e dei Lavori Pubblici Carmine Mastromarino.

Il prossimo incontro di questo tavolo è previsto per venerdì 24 aprile alle 15, sempre in videoconferenza.

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