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I relatoriSi è svolta venerdì 26 luglio presso le Piscine Sport Management "Dugoni" di Mantova (che quest'anno è stata nominata Città Europea per lo Sport) una giornata di beneficenza interamente dedicata alla raccolta di fondi per supportare la lotta all'ittiosi lamellare.


IL PROGRAMMA E LE ATTIVITA' DELLA GIORNATA
Durante la giornata si è attivata una masterclass di aquafitness e si sono tenute una partita di pallanuoto, oltre ad un'esibizione di nuoto sincronizzato. La giornata è supportata da Sport Management (società che ha in gestione la piscina Dugoni), Unit (Unione Italiana Ittiosi), Fondazione Cristiano Tosi e Uffi (United For Fighting Ichthyosis - Amici per la pelle).

TOMMY
Alla conferenza stampa di giovedì 25 luglio che si è tenuta alla Dugoni hanno parlato l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi, il responsabile della divisione sport di Sport Management Maurizio Castagna, il promotore della Fondazione “Cristiano Tosi” Federico Tosi. E’ intervenuta anche Chiara Bertoncelli, mamma del piccolo Tommy, il bimbo che Sport Management ha scelto di sostenere per questa raccolta fondi e che fa terapia alle piscine Sport Management Santini di Verona insieme al tecnico Federico Bonifacenti (allenatore veronese di lungo corso).

ITTIOSI LAMELLARE
L'ittiosi lamellare è una malattia della pelle evidente già alla nascita e persistente per tutta la vita. In genere, il neonato affetto da questa patologia presenta un quadro tipico chiamato “colloidon baby”. La sua pelle è avvolta da una specie di membrana trasparente, che può rendere difficoltose la respirazione e la nutrizione e che può comportare alcune alterazioni delle palpebre e delle labbra, che appaiono come rovesciate e sporgenti all'esterno. Nel giro di 10-14 giorni, la membrana si rompe e cade. In questa fase si possono avere disturbi come la perdita eccessiva di liquidi, difficoltà nella regolazione della temperatura corporea e un aumentato rischio di infezioni. In seguito, la malattia si manifesta con lo sviluppo di squame, specie in corrispondenza delle articolazioni, con ispessimenti della pelle delle mani e dei piedi ed eventualmente con arrossamenti (ittiosi lamellare eritrodermica).
Si possono verificare anche alterazioni dei capelli e delle unghie. La malattia non pone pericoli per la sopravvivenza, ma può causare notevole stress psicologico alle persone colpite. L'ittiosi lamellare si trasmette in genere con modalità autosomica recessiva. I genitori sono portatori sani della malattia e, ad ogni gravidanza, hanno il 25% di probabilità di trasmetterla al bambino. In molti pazienti la malattia è causata da mutazioni del gene TGM1. È stata descritta anche una forma autosomica dominante della malattia. In questo caso un genitore (malato) ha il 50% di probabilità di trasmetterla a ciascuno dei propri figli. Non esiste una cura risolutiva. Alcuni trattamenti, però, sono in grado di migliorare le condizioni della pelle. Si tratta in particolare di terapie con retinoidi per via orale e di medicazioni con sostanze emollienti (per rendere la pelle meno secca) e cheratolitiche (per rimuovere le squame).

COMITATO UFFI ONLUS
Nel 2018 è nato il comitato UffI (United For Fighting Ichthyosis) creato da Elena Ravano de Calheiros, mamma di due gemelline, Leonor e Beatriz, che assieme ad Alessandra Colabraro mamma di Anna, ha iniziato una raccolta di fondi. La raccolta, sostenuta da Uniti (Unione Italiana Ittiosi), è iniziata con successo e ad oggi sono stati raccolti circa 270 mila euro, di cui 100 mila dati all'equipe scientifica del professor Heiko Traupe. Questa equipe sta lavorando alla creazione di un idrogel contenente l'enzima in grado di guarire la pelle. La terapia (Enzyme Replacement Therapy) ha ricevuto il riconoscimento Drug of the Year 2015 dal Leibniz Research Alliance ed è stata riconosciuta come "orphan drug" dall'Unione Europea.

Firmato l'accordoVenerdì 12 luglio, alle ore 12, presso la Sala Consiliare del Comune di Mantova, è stato sottoscritto il nuovo accordo territoriale provinciale sul canone concordato, che sostituisce il precedente, siglato nel 2003 . L’accordo trasmesso in Regione Lombardia, è entrato in vigore dal 22/07/2019.


Si tratta di un’importante ed attesa novità per tutti i comuni della Provincia, con l’unica esclusione del Comune capoluogo, che si era già dotato recentemente di un nuovo Accordo Territoriale specifico, licenziato il 9 novembre 2017.

“La sottoscrizione dell'accordo - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli - rappresenta un passo importante per le politiche abitative provinciali. Di fatto si è esteso, seppur con qualche piccola variazione, l'accordo già sottoscritto dal Comune di Mantova ai Comuni di tutta la provincia. Tale accordo permetterà di calmierare gli affitti producendo benefici di natura fiscale per i proprietari e benefici per gli inquilini che potranno pagare affitti più bassi rispetto a quelli del libero mercato. L'obiettivo è dare una risposta locativa a quella fascia di popolazione che per reddito e situazione economica complessiva del nucleo famigliare non riesce ad accedere agli immobili presenti sul libero mercato, ma al tempo stesso ha il reddito troppo alto per accedere agli alloggi dei Servizi Abitativi Pubblici. Si porta così a compimento il lavoro svolto negli ultimi quattro anni nel tavolo sul welfare abitativo. Un particolare ringraziamento a tutte le persone che in rappresentanza delle sigle sindacali hanno fatto parte di questo tavolo che, pur nella legittima rappresentanza di interessi contrapposti, hanno sempre anteposto l'obiettivo primario che era il raggiungimento di questo accordo da cui trarranno benefici i cittadini di tutti i Comuni mantovani”.


Il canone concordato è una forma di contratto di locazione (legge di riferimento: n. 431 del 1998; Decreto Interministeriale del 16/1/2017), definito in base alla stipula di accordi territoriali tra organizzazioni sindacali degli inquilini ed associazioni dei proprietari immobiliari, che comporta notevoli vantaggi fiscali sia per gli inquilini che per i proprietari. L’accordo territoriale stabilisce i criteri fissati a livello locale per calcolare, in base alle caratteristiche dell’alloggio, il canone di affitto, che sarà normalmente più basso del canone nel libero mercato. Il contratto prevede una durata minima di tre anni, più altri due di rinnovo automatico (3+2). L’accordo prevede inoltre altre tipologie di contratti: quello di natura transitoria e quello per studenti.
Il nuovo Accordo Provinciale, è indispensabile per calcolare gli affitti a canone concordato nei comuni del territorio provinciale mantovano secondo parametri aggiornati, firmato dai sindacati degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT, e dalle associazioni di proprietari immobiliari Confedilizia, UPPI, ANPE Federproprietà, ASPPI.

L’Assessore ai Lavori Pubblici e Diritto alla Casa del Comune di Mantova Nicola Martinelli, l’ha sottoscritto per presa visione, dopo aver presenziato ai lavori di stesura, con un ruolo di stimolo del Tavolo e moderatore nei rapporti tra le controparti.
Nel nuovo Accordo, i comuni della Provincia sono stati suddivisi in quattro gruppi in base a caratteristiche omogenee. Una volta verificata l’appartenenza del comune ad uno dei quattro gruppi, il canone di locazione è calcolato in base ad una serie di elementi caratterizzanti l’alloggio ed in base alla zona ove è ubicato l’immobile. Nell’Accordo viene precisato che le parti potranno stipulare i contratti di locazione a canone concordato o transitori avvalendosi dell’assistenza delle rispettive Organizzazioni di categoria. Una delle novità principali, rispetto alla versione precedente, è la facoltà delle parti contrattuali, per i contratti non assistiti, di richiedere alle Organizzazione dei conduttori e della proprietà edilizia firmatarie dell’Accordo l’attestazione dei contratti di locazione che potrà essere rilasciata unilateralmente od in via congiunta dalle predette organizzazioni.


Approfondimento
Quali sono i vantaggi per l’inquilino?
• Pagherà un canone di locazione più basso rispetto ai prezzi del libero mercato.

• Se l’immobile oggetto del contratto a canone concordato è adibito ad abitazione principale potrà godere di alcune agevolazioni fiscali:
- detrazione dell’imposta per i redditi derivanti dall’Irpef di € 495,80 se il reddito complessivo non supera € 15.493,71;
- oppure, di € 247,90 se il reddito complessivo è superiore a € 15.493,71, ma comunque inferiore ad € 30.987,41.
Quali sono i vantaggi per il proprietario? Il locatore potrà godere di importanti agevolazioni fiscali.
• Il reddito percepito dal locatore viene riportato nella dichiarazione dei redditi ed il locatore gode di una riduzione sulla base imponibile pari al 30%, che pertanto abbatte sensibilmente l’IRPEF da versare.
• Se il proprietario decide invece di aderire alla cedolare secca, il reddito percepito viene tassato direttamente ad una percentuale del 10% al posto del 21% della cedolare secca sui contratti non concordati.
• In termini di IMU è previsto uno sconto del 25% sull’imposta calcolata, mentre è discrezione da parte dei comuni decidere la riduzione dell’aliquota (per esempio il Comune di Mantova ha ridotto l’aliquota dal 9.6 x1000 al 9.0 x1000).

La conferenza stampa in Sala GiuntaL’albergo San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Mantova, accanto alla Rotonda in piazza Concordia, non sarà solo un bel ricordo del passato, ma riaprirà l’attività dopo 12 anni di chiusura. La notizia è stata resa nota sabato 13 luglio in Comune dal sindaco Mattia Palazzi, dal vice sindaco Giovanni Buvoli e dell'assessore all'urbanistica Murari. “E’ la conferma – ha detto il primo cittadino - che la crescita del turismo del 24% negli ultimi tre anni non è effimera, ma produce ricadute dirette su economia e investimenti. E’ la dimostrazione che i nostri investimenti su mostre e concerti producono investimenti sul patrimonio e sui servizi”.

L’hotel avrà 42 stanze e sarà a quattro stelle. “L'abbiamo acquistato noi – ha annunciato Fabio Campagnaro della Immobiliare Due Pini di Marostica, accanto a Paola Giaretta-. Lo daremo in gestione alla Vh di Vicenza, albergatori che seguono già altri nostri hotel a Vicenza. Sarà consegnato ristrutturato all’inizio del prossimo anno, quindi dovrà essere arredato e poi si potrà riaprire. Sulll’operazione è intervenuto anche Buvoli che, con il passaggio di proprietà dell'albergo, ha risolto un contenzioso sull'Ici non versata che andava avanti da anni: “Abbiamo recuperato un'imposta sugli immobili di 250mila euro – ha sottolineato -, 217mila dei quali sono già entrati nelle nostre casse, mentre il resto va allo Stato”.

Dopo tanti anni di abbandono nessuno ha pensato di trasformarli in appartamenti? “Mai pensato di cambiare destinazione d'uso – ha precisato Murari - visto che il nostro obiettivo è sempre stato quello di aumentare la ricettività. Nel 2020 avremo l'eco ostello a Mantova hub per il turismo lento e il San Lorenzo per quello di fascia alta. Il supporto del Comune per semplificare tempie procedure non è mai venuto a mancare”. Non si sa ancora se l'albergo riaprirà con lo stesso nome o meno.

Amianto accatastatoE' possibile rimuovere i manufatti in cemento-amianto ancora molto diffusi sul territorio regionale seguendo le indicazioni date dalle normative attualmente in vigore. La Regione Lombardia assegna contributi una tantum per la rimozione di coperture e di altri manufatti (ad esempio le canne fumarie, le tubazioni, le vasche, eccetera) in cemento-amianto presenti in immobili di proprietà privata, in attuazione della legge regionale n. 17 del 2003 e del Programma Regionale di Gestione Rifiuti P.R.G.R.(DGR n. 1990 del 20/06/2014).


Le informazioni dettagliate del bando si possono avere cliccando qui.

La posa simbolica della prima pietraL’attesa è finita: venerdì 12 luglio è stato il giorno della posa della prima pietra di AbeoHub: il nuovo padiglione di accoglienza per l’unità operativa di neuropsichiatria infantile Uonpia di viale Piave.


Il progetto definitivo era stato presentato a fine dello scorso anno dall’associazione di volontariato bambino emopatico oncologico Abeo, affiancata dall’Asst e dal Comune ed il mese scorso ha ottenuto il rilascio del permesso di costruzione.
La presentazione ufficiale era arrivata a pochi mesi dalla firma della convenzione tra i tre soggetti coinvolti ed ora il progetto prenderà vita con l’inizio dei lavori, mentre proseguirà la campagna di raccolta fondi per raccogliere i contributi necessari.

 

Il direttore generale dell’Asst di Mantova, Raffaello Stradoni, ha espresso tutta la gratitudine dell’azienda per l’attività di Abeo. La onlus ha già realizzato l’AbeoBolla, scrigno di felicità per i piccoli malati del Carlo Poma, l’AbeoNave, mezzo per i viaggi nella fantasia di quelli ospitati ad Asola, l’AbeoGioco di Pieve di Coriano e AbeoAttesa della neuropsichiatria infantile del Poma. “L’AbeoHub, altro frutto della generosità di Abeo, abbraccerà l’Uonpia di viale Piave.
Questa realizzazione viene considerata particolarmente importante dall’Asst di Mantova e dal personale della neuropsichiatria Infantile perché aiuterà i bambini e le loro famiglie nel momento in cui devono affrontare un percorso delicato e spesso molto critico, nello sforzo di garantire le migliori condizioni di vita ai più piccoli.

La direzione dell’Asst non può non ringraziare ancora una volta Abeo insieme a tutti i cittadini e ai numerosi volontari che, donando risorse non solo materiali, ma anche parte del loro tempo e soprattutto il cuore e la mente, rendono concreto e visibile il principio di sussidiarietà con cui la società civile si affianca, sprona e controlla l’operato delle istituzioni poste a tutela della salute”.

Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi si è unito al direttore Stradoni nell’esprimere la propria soddisfazione: “Sono davvero felice perché si tratta di un’opera che aiuterà tanti bambini e le loro famiglie. Il fatto che diverrà anche un punto di riferimento per altre associazioni fa di AbeoHub un motivo di orgoglio per tutta la città”.

 AbeoHub sarà uno spazio per l’accoglienza di bambini e famiglie ma anche un’area a disposizione di altre associazioni convenzionate con l’Asst. Diventerà un catalizzatore per la città e la comunità dei volontari.

È stato chiamato AbeoHub perché “hub” che significa centro, snodo, luogo di incontro e scambio ed è questo che si desidera: un posto dove rendere piacevole l’attesa, dove darsi appuntamento e dove scambiarsi utili informazioni per la vita.

 Il padiglione sarà autosufficiente, costruito con materiali leggeri e moderne tecnologie con l’obbiettivo di farlo funzionare con il minimo dispendio di energia e risorse.

L’idea è di un ambito che venga sfruttato per altre iniziative e possa essere un centro di aggregazione. La funzione principale sarà quella dell’accoglienza per i ragazzi che utilizzano i servizi dell’unità operativa, uno spazio che permetta di riceverli in area d’attesa adeguata al tipo di cure che vengono offerte da questo fondamentale servizio alla comunità. Sono infatti migliaia i bambini e i ragazzi che usufruiscono di questa eccellenza del servizio sanitario mantovano.

Il cronoprogramma del cantiere prevede l’avvio tra luglio ed agosto 2019, il montaggio della struttura tra ottobre e novembre, la posa della copertura del tetto tra novembre e dicembre, la finitura dei serramenti di interno ed esterno tra gennaio e febbraio 2020, gli arredi e la sistemazione del giardino entro febbraio e l’inaugurazione finale a marzo.

 Il progetto è stato realizzato da Studio PdA di Mantova con una previsione di spesa di circa 400mila euro. Una cifra considerevole, motivo per il quale la onlus già da mesi ha iniziato a concentrare i propri sforzi nella raccolta dei fondi.

Fino ad oggi sono stati ricevuti 60mila euro da donazioni di cittadini, nel corso del 2018, 20mila euro dalla campagna di raccolta fondi della prima parte del 2019, 150mila euro deliberati dalla Fondazione Cariplo.

Continua l’attività di raccolta fondi per la realizzazione di AbeoHub: si può contribuire donando il 5x1000 inserendo il codice fiscale 93023600203, oppure facendo una donazione al seguente IBAN
IT95S0335901600100000161451.

I relatori alla conferenza stampaE’ stato presentato alla stampa, martedì 9 luglio a Palazzo Lombardia a Milano, il progetto Mantova: Città di Giulio Romano. La città di Mantova celebra il maestro manierista con un ricco programma di proposte culturali ed eventi espositivi, ideato in stretta collaborazione con le principali istituzioni del territorio. Protagoniste del palinsesto saranno le mostre allestite a Palazzo Ducale e a Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.

Sono intervenuti il Presidente Regione Lombardia Attilio Fontana, l'’assessore all'Autonomia e Cultura Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il consigliere delegato alla cultura Comune di Mantova Giovanni Pasetti, il vicedirettore di Palazzo Ducale Michela Zurla, il Direttore Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni e la responsabile comunicazione e marketing Electa Chiara Giudice.

"A distanza di trent'anni dalla grande mostra del 1989, dal restauro di Palazzo Te e dall'istituzione del Centro Internazionale omonimo - ha sottolineato Palazzi - questa è una nuova occasione per promuovere una delle città più belle del mondo, dove storia, identità e futuro si uniscono e ogni giorno convivono. Tutto ciò accade sotto il nome di Giulio Romano, genio del Rinascimento, chiamato da Federico II Gonzaga e da Baldassarre Castiglione per rinnovare profondamente la capitale virgiliana. Così egli fece, non solo nella Reggia Ducale e a Palazzo Te, ma ovunque. Era doveroso quindi promuovere un nuovo omaggio al suo genio organizzando un programma di incontri, convegni, approfondimenti e rivisitazioni delle sue opere monumentali. Così Mantova diviene tra il 2019 e il 2020 la città di Giulio Romano".

A Palazzo Ducale, l’esposizione “Con nuova e stravagante maniera”. Giulio Romano a Mantova, nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi, intende illustrare la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte, in particolare nella città gonzaghesca, attraverso un nucleo di settantadue disegni concessi in prestito, per la prima volta, dal Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre, che ripercorreranno, in maniera organica e completa, la carriera professionale di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la molteplicità dei suoi interessi.
Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche.

 Nelle sale Napoleoniche di Palazzo Te, la mostra Giulio Romano: Arte e Desiderio indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia, esponendo dipinti, disegni e oggetti preziosi provenienti da venti istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e il museo Hermitage di San Pietroburgo.

Giulio Romano: Arte e Desiderio è parte integrante del programma di mostre ed eventi Giulio Romano è Palazzo Te (settembre 2019 – giugno 2020), promosso dalla Fondazione Palazzo Te e dal Comune di Mantova, organizzato e prodotto con la casa editrice Electa.

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I relatori alla conferenza stampa nel Palazzo della RegioneE’ stato presentato alla stampa, martedì 9 luglio a Palazzo Lombardia a Milano, il progetto Mantova: Città di Giulio Romano. La città di Mantova celebra il maestro manierista con un ricco programma di proposte culturali ed eventi espositivi, ideato in stretta collaborazione con le principali istituzioni del territorio. Protagoniste del palinsesto saranno le mostre allestite a Palazzo Ducale e a Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.


A Palazzo Ducale, l’esposizione “Con nuova e stravagante maniera”. Giulio Romano a Mantova, nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi, intende illustrare la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte, in particolare nella città gonzaghesca, attraverso un nucleo di settantadue disegni concessi in prestito, per la prima volta, dal Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre, che ripercorreranno, in maniera organica e completa, la carriera professionale di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la molteplicità dei suoi interessi.
Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche.


Nelle sale Napoleoniche di Palazzo Te, la mostra Giulio Romano: Arte e Desiderio indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia, esponendo dipinti, disegni e oggetti preziosi provenienti da venti istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e il museo Hermitage di San Pietroburgo.
Giulio Romano: Arte e Desiderio è parte integrante del programma di mostre ed eventi Giulio Romano è Palazzo Te (settembre 2019 – giugno 2020), promosso dalla Fondazione Palazzo Te e dal Comune di Mantova, organizzato e prodotto con la casa editrice Electa.

Uffici stampa


Comune di Mantova
Fiorenzo Cariola
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t. +39 0376 338303 / +39 335 7774420

Andrea Vincenzi

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t. +39 0376 338414/ +39 335 8409777

Complesso Museale Palazzo Ducale
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco
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t +39 02 36755700

Fondazione Palazzo Te
Federica Leoni
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t +39 0376 369198

Electa
Mara Pecci
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t. +39 02.71046441 – cell. +39 347.7187185
responsabile comunicazione

Monica Brognoli
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I protagonisti della conferenza stampaCon la “Mantova Half Marathon 2019”, la ex “Maratonina” ci sarà un week-end denso di iniziative e attività che si concentreranno in piazza Sordello, dove sarà attivo l’Mhm Village con stand ed espositori. Sabato 5 ottobre, alle 16, si terrà la Mini Running, corsa non competitiva per bambini e ragazzi da 3 a 13 anni su piccoli circuiti di distanza variabile.
Domenica 6, si svolgeranno le altre quattro iniziative con partenza e percorsi, in alcuni casi, diversificati. I primi a partire saranno gli atleti della 4^ MantovaTen, corsa di 10 chilometri competitiva con un unico giro nel centro storico.


L’evento clou, naturalmente, è rappresentato dalla Half Marathon: 21,0975 chilometri su un percorso interamente cittadino, organizzata con Asd Gp Avis Suzzara ed inserita nel calendario Fidal nazionale. Dopo lo start, in coda al nutrito gruppo di agonisti, partirà anche la corsa a staffetta denominata Dual Half Marathon che prevede la partecipazione in coppia ed un giro a testa (11,5 + 9,6 km).
Infine, pochi minuti dopo l’uscita dei corridori dal tratto iniziale del percorso, si terrà la camminata non competitiva di 7 km che si snoderà lungo le piste ciclabili che costeggiano i laghi di Mantova.
Gli eventi sono stati illustrati giovedì 4 luglio nella Sala dei Cavalli di Palazzo Te in una conferenza stampa di presentazione della prima edizione della mezza maratona. Ne hanno parlato il sindaco Mattia Palazzi, l’assessore allo Sport del Comune di Mantova Paola Nobis, il vicepresidente Uisp Mantova Francesco Bresciani, il presidente Fidal Mantova Gianni Truschi e Stefano Alia di Quisport e Luca Masotti di Sportime.
La mezza maratona è nata nel 1987 e si è tenuta fino a 4 anni fa (settembre 2015 la 24^edizione). Fa ormai parte della storia.


Quest’anno si è dato vita ad un nuovo progetto che riprende la miglior tradizione del passato, con un format di qualità, molto accattivante e ricco di iniziative, mettendo in campo una grande rassegna del podismo, agonistico e non solo.
Anche nell’atletica leggera la volontà è quella di rilanciare la forte vocazione sportiva della città dei Gonzaga, ancor più nell’anno di Mantova Città Europea dello Sport, in concomitanza con l’importante mostra di Giulio Romano.
Ricordiamo che il l’organizzazione, oltre al Comune di Mantova, vede in primo piano il Comitato Uisp (ideatore della competitiva) con il supporto tecnico della Ssd coop Quisport, il Gruppo Podistico Avis Suzzara e la Fidal. Il tutto con la consueta condivisione e l’importante partecipazione di gruppi podistici, associazioni e volontari che rappresentano da sempre la spina dorsale del movimento sportivo mantovano.
Fondamentale l’apporto del partner tecnico Hoka, Sportime e Bv Sport.


Gli organizzatori hanno ringraziato per la collaborazione Fab-Lab Mantova, Istituto Superiore Enrico Fermi e “Progetto Comunicazione Scientifica ed Innovazioni” con i professori Valli e Grandi e Nicola Pignatta.
“Sarà una grande opportunità di promozione della nostra città - ha affermato il sindaco Palazzi -. Gli iscritti sono già 500, sono certo che arriveremo a 1500-. Sempre in tema di sport, Mantova si candiderà ad ospitare le gare del Mondiale di rugby Under 20 in programma il prossimo anno in Italia”.


Durante la conferenza di presentazione Palazzi ha annunciato, in collegamento telefonico con il primo cittadino di Verona Federico Sboarina, la volontà di creare un comitato organizzatore per la maratona Mantova-Verona: “Serviranno – ha detto - un paio d'anni di lavoro, puntiamo al 2021”. La maratona Mantova – Verona è un progetto sportivo unico in Italia al quale i due sindaci credono. E’ il sogno di moltissimi runner, cioè quello di partecipare a una maratona che sappia unire, con la corsa, due tra le più belle città d’Italia, diventerà realtà.


“Riuscire ad organizzare una maratona tra Verona e Mantova è un po’ come realizzare un sogno – ha detto Sboarina -. Perché, a dire la verità, è da quando ero assessore allo Sport che si pensava a una gara podistica in grado di unire le nostre città e sono molto contento che, oggi grazie alla collaborazione con il sindaco Palazzi, torniamo a riprendere in mano quel dossier. Il progetto c’è, è concreto e assolutamente realizzabile. Dobbiamo lavorare soprattutto a livello organizzativo, insieme all’assessore allo Sport Filippo Rando, ma entro il 2021 si potrebbe dare vita ad un progetto sportivo di grandissimo valore. Verona e Mantova sono profondamente legate: ci accomunano grande cultura e straordinaria bellezza. Le due amministrazioni lavorano insieme in importanti aziende di cui siamo soci e rappresentano due economie molto dinamiche. Dal 2021, ci potrebbe essere un nuovo e più profondo legame, che è quello della passione sportiva e dell’unione di due territori”.
Per maggiori informazioni ed iscrizioni: www.mantovahalfmarathon.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I livelli di ozono sono alti

Le temperature elevate e il caldo di questo periodo stanno creando delle problematiche sui livelli di ozono anche nella nostra città, anche se i valori lunedì 22 luglio erano a 158 microgrammi/m3 al sotto della soglia di “Informazione” fissata a 180.

Ecco alcuni consigli su come difendersi. Per minimizzare gli effetti dell'ozono sulla salute, in particolare nei soggetti più a rischio come bambini, anziani o persone con problemi respiratori, è consigliabile evitare il più possibile le attività all'aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. E’ quindi consigliato di limitare i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono saranno diminuiti. Utile anche una dieta ricca di sostanze antiossidanti a base di frutta o verdura di stagione. Per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano).


Il decreto legislativo 155/2010 prevede per l’ozono una soglia di “Informazione” e una di “Allarme”. La soglia di informazione (180 microgrammi/m3) viene definita come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. Quella di allarme (240 microgrammi/m3), invece, rappresenta il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati.

Per approfondimenti, sul sito Arpa Lombardia (www.arpalombardia.it), sono disponibili sia l'informativa ozono che i dati registrati quotidianamente dalla rete di monitoraggio qualità dell'aria.

 

L'inaugurazione del bosco di FormigosaE’ stato inaugurato sabato 29 giugno il bosco urbano di Formigosa, 7.000 nuovi alberi che costituiranno un polmone verde per il quartiere e per l’intera città.


Il primo ritrovo è stato nella sede del Wwf in strada Formigosa, dove il sindaco Mattia Palazzi, l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer e l’esponente del Consorzio Forestale Padano Carlo Alberto Malatesta e i rappresentanti del Wwf hanno spiegato l’intervento di rimboschimento nell’area. All'appuntamento era presente anche l'assessore all'Ambiente Andrea Murari. Poi, il gruppo delle autorità, guidate da Dino Stermieri, si è spostato per vedere le nuove piante messe a dimora.


Il bosco si sviluppa sia sul lato di Formigosa che sulla sponda del Lago Inferiore tra il Campo Canoa e la Ies. Si tratta di specie autoctone tipiche dei boschi di pianura per un investimento complessivo di circa 450 mila euro.
L’intervento è stato realizzato attraverso un finanziamento della Regione Lombardia sul bando “Infrastrutture verdi per l’incremento della naturalità” e il cofinanziamento del Comune di Mantova e del Consorzio Agrario Lombardo.
I filari e le siepi sono stati collocati nell’area di proprietà comunale sulla riva sinistra del Lago Inferiore e vicino a Formigosa, dove sono state acquisite nuove aree agricole in fregio al canale Fissero Tartaro.


A Formigosa è stata completata una zona boscata già esistente tra la chiesa, il cimitero e il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco, in un terreno agricolo inutilizzato che ha accolto aceri, carpini, cerri, ciliegi selvatici, frassini, olmi, ontani, pioppi, salici bianchi e tigli selvatici, oltre ad arbusti come biancospino, nocciolo, rosa canina, salice grigio, sambuco, sanguinella e ligustro. Sono stati anche eseguiti interventi mirati alla gestione naturalistica dei lembi di canneto.
Sul Lago Inferiore, partendo dal Campo Canoa, la nuova vegetazione è costituita da Farnie, Aceri campestri e Frassini ossifilli che hanno preso il posto di vecchi filari di pioppi che si trovavano in condizioni ormai precarie.
Complessivamente le due nuove aree verdi coprono una superficie complessiva di 5 ettari e mezzo di terreno, quasi otto campi di calcio.


“Con il Bosco di Formigosa – ha commentato il sindaco Palazzi – è stato realizzato un polmone verde coerente con la nostra idea di città, un’opera che rappresenta anche una risposta concreta alle grandi sfide emerse in occasione del Forum internazionale Fao sulla Forestazione Urbana tenutosi pochi mesi fa a Mantova. Le piante oltre ad essere belle svolgono, infatti, una funzione di mitigazione del clima e di contrasto all’inquinamento assorbendo l’anidride carbonica dell’atmosfera. Il bando che abbiamo vinto ci ha permesso di mettere a frutto il lavoro prezioso del settore territorio che ha saputo cogliere un’importante opportunità”.
“È un bosco urbano – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Martinelli - che sorge vicino alle case e che ha una funzione sociale oltre che ambientale. Il bosco, infatti, è collegato al centro abitato con sentieri attrezzati che consentono ai cittadini di usufruire di quello spazio verde in termini turistico-ricreativi”.


Il progetto è stato redatto dall’ufficio tecnico del Comune di Mantova. L’intervento completa la zona boscata già esistente lungo il canale che fu realizzata dalla Provincia nel 2013. E’ prevista anche la manutenzione delle aree per i tre anni successivi all’impianto, mediante operazioni di pulizia, sfalcio, irrigazione e sostituzione delle piante che non riusciranno ad attecchire.

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