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Particolare della locandinaIl Servizio Affidi “Zorba” del Distretto di Mantova promuove la "Prima Giornata dell’affidamento famigliare” che si terrà domenica 23 giugno dalle 15.30 fino alle 23 circa presso il Chiostro del Museo Diocesano a Mantova (entrata da piazza Virgiliana).


La giornata inizierà nel pomeriggio, con numerose iniziative: spettacoli e giochi che intratterranno il pubblico e lo faranno divertire fino alle 19 circa.


In parallelo, i servizi e le associazioni che si occupano nella Provincia di Affido Famigliare avranno l’occasione di installare un proprio banchetto e uno stand in cui presentarsi e distribuire materiale informativo circa la propria attività. Alle 18, in una sala interna al Chiostro, è previsto un incontro pubblico di presentazione dello strumento dell'affidamento famigliare. Sarà l'occasione anche per un confronto sulla situazione dell'affidamento famigliare nella provincia di Mantova e per riflettere sulle problematiche inerenti questo tema, pensando insieme a come affrontarle.


L’obiettivo di questa prima giornata dell’Affidamento Famigliare è quello di arrivare a istituire un momento di incontro annuale sul nostro territorio che ci dia l’opportunità di consolidare relazioni, condividere risorse, pensare tutti insieme, dai servizi evolversi alle famiglie affidatarie e di origine, a come dare la possibilità a questo prezioso strumento di in maniera efficace e sana. Alle 19.30 è in programma la risottata per tutti (verrà chiesto un contributo di 1 euro per un piatto di risotto e una bottiglietta d'acqua) e a seguire concerto con musica rock italiana e straniera dagli anni Settanta ad oggi. Inoltre, dal pomeriggio sarà attivo nel chiostro un Truck furgoncino con Street Food.


L’evento è realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Mantova (Assessorato alle Politiche per la Famiglia e la Genitorialità, Infanzia e Adolescenza, Conciliazione e Pari Opportunità).

Ecco il link per vedere il programma degli eventi del pomeriggio e della serata.

Il primo incontro alla Sala degli StemmiSi sono conclusi nei giorni scorsi gli incontri preparatori per l’avvio delle Consulte Territoriali, incontri che sono stati tenuti dall’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini con le associazioni mantovane. In tutti gli appuntamenti i rappresentanti delle associazioni hanno mostrato interesse e voglia di partecipare a questo nuovo progetto. Tutte le informazioni al riguardo si possono trovare cliccando questo link.

Il sindaco Palazzi e gli studenti in aula consigliareSi è concluso il meeting di due giorni riguardante il progetto Int-Herit. Gli incontri sono terminati giovedì 9 maggio con una sessione nella Sala delle Capriate in piazza Leon Battista Alberti a cui hanno partecipato le delegazioni di tutte le città partner, di esponenti del Programma Urbact e del Segretariato europeo, di rappresentanti di Anci National Urbact Point, dell’associazionismo culturale del territorio e dei componenti dei gruppi di lavoro locale-Ulg Int-Herit – hanno spiegato gli organizzatori - è una rete di implementazione del programma europeo Urbact III cofinanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale. Sono coinvolte nove città europee medio-piccole partner di progetto realizzano azioni di rigenerazione e riuso del patrimonio culturale, sostenibili dal punto di vista economico-gestionale e capaci di creare occupazione e impresa, mettendo in atto i propri piani strategici, armonizzano le metodologie di lavoro e confrontandosi su sfide comuni per individuare le pratiche migliori.


Partendo dalle politiche culturali della città, si avrà una ricaduta economica importante sul territorio. “Stiamo portando avanti una serie di progetti già seguiti dall'amministrazione - ha spiegato l'assessore ai Progetti Europei Adriana Nepote - grazie a Int-Herit li abbiamo definiti meglio, trovando soluzioni ottimali tenendo conto di come altre città europee gestiscono il patrimonio culturale”.

Nella mattinata, un altro momento dedicato all’Europa si è tenuto nella sala consiliare del Comune di Mantova tra il sindaco Mattia Palazzi, affiancato dagli assessori Adriana Nepote e Marianna Pavesi, con due classi quarte del Liceo di Scienze Umane “Isabella d’Este”. Il primo cittadino ha dialogato con gli studenti sui temi europei di maggiore attualità, a partire dall’importanza del voto in programma il 26 maggio. “Serve più Europa – ha sostenuto Palazzi – per gestire meglio le problematiche del Continente e garantire la pace”. Ha, inoltre, ricordato che Mantova partecipa a sei progetti europei con tanti benefici positivi a livello locale e che il potenziamento dei corsi universitari ha comportato la presenza di molti studenti provenienti da altri Paesi europei.


L’assessore Nepote, dal canto suo, ha sottolineato che per Mantova la partecipazione a Int-Herit è stata un’occasione per sviluppare e attuare, all’interno delle politiche culturali in essere, progetti di gestione del patrimonio storico-architettonico puntando su sostenibilità, coinvolgimento di soggetti culturali e dei cittadini. Il percorso si è svolto tramite un gruppo locale che ha visto la partecipazione trasversale degli uffici comunali insieme agli stakeholder locali che hanno lavorato sul tema della valorizzazione e della nuova offerta culturale di Palazzo Te, la conservazione e la rifunzionalizzazione delle Pescherie di Giulio Romano e sugli spazi urbani come luoghi per renderli più fruibili e dinamici in occasione degli eventi.

La presentazione in ComuneDopo il successo della prima edizione, Mantova tornerà a parlare il linguaggio del teatro urbano, per costruire un dialogo diretto e immediato con il pubblico.


E’ stato presentato il programma complessivo degli spettacoli di “Open Festival - Teatro Urbano e Nouveau Cirque” previsto dal 7 al 9 giugno e organizzato dalla Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo in co-produzione con la Fondazione Palazzo Te con il patrocinio del Comune di Mantova, del Ministero dei Beni Culturali (Fus) e della Regione Lombardia.
A prendere la parola sono stati il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, il presidente della Fondazione, Francesco Ghisi, il direttore della Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni, e il direttore artistico del Festival, Enrica Provasi e che svolge questo ruolo insieme a Federico Ferrari.


“Promuovere eventi in città e potenziare i punti luce – ha osservato il sindaco Palazzi – significa rendere più sicura la partecipazione del pubblico. Oltretutto, il teatro offre la possibilità di scoprire particolari inediti del contesto urbano. Senza dimenticare che il Festival richiama gli spettatori a Mantova e per noi il turismo culturale è un elemento strategico per la rigenerazione della città”.
Insomma, saranno tre giorni straordinari in cui la città inviterà tutti a vivere la vocazione originaria della Festa del teatro: un palcoscenico sotto le stelle con spettacoli fino a notte fonda fra le piazze del centro e i giardini di Palazzo Te che al tramonto aprirà i cancelli al pubblico.

 

Una seconda edizione che si svilupperà quest’anno con 14 compagnie, 58 eventi tra spettacoli e laboratori e la sorprendente passione di oltre 50 giovani artisti.
Se la prima edizione ha raccolto un consenso che ha sorpreso gli stessi organizzatori, la seconda edizione diventa una grande sfida: con il teatro urbano lo spazio si trasforma in un luogo in cui l’arte dialoga, gioca e scommette con il suo pubblico.
Una panchina, un marciapiede, un sottoportico davanti ad un negozio, il dehor di un bar, una piazza, un giardino o lo splendore di un palazzo saranno i luoghi del Festival: palcoscenici a cielo aperto dove gli attori e i cittadini intrecceranno, forse anche inconsapevolmente, i loro racconti.


Sarà un programma assai più ricco della prima edizione e sarà diffuso in molti luoghi a partire dalle 17 fino alle 24 di ciascuna giornata in piazza Mantegna, piazza Marconi, nei Giardini del Te, sotto la Loggia delle Muse e nell’Esedra del Palazzo. Si aggiungeranno quest’anno piazza Cavallotti, piazza Erbe, piazza Concordia e piazzale Montelungo.


Le proposte spazieranno dalla ricerca sul ritmo, in rapporto allo spazio aperto della piazza, del grande spettacolo con macchinari scenici in movimento di Ondadurto Teatro, “C’era una volta”, dedicato alle fiabe, alla poesia misteriosa di “A Tempo”, racchiusa nell’acrobatica dei Cia Vaya, compagnia proveniente da Barcellona. Grande attesa per “Tutti Frutti” di LPM, compagnia con sede in Francia, che si è rivelata una delle più interessanti realtà nel panorama di ricerca internazionale, in grado di coniugare giocoleria, danza contemporanea e comicità demenziale. E ancora: lo slapstick comico e il lavoro sul clown saranno la cifra stilistica di Circo Pacco con “100%Paccottiglia”, The Squasciò con “Just Married” e dell’attrice Angela Delfini, con “Angela Delfini ti spiega come funziona tutto”, mentre le gag intramontabili del teatro di strada verranno proposte in “Why Not” di Piero Ricciardi. Ancora acrobatica, ma in chiave comica, con “Las Bailarinas” di El trio la la la di Barcellona, per poi arrivare al limite del demenziale con “The Loser” dello strampalato e surreale one-man-show Matteo Galbusera, a cui si aggiunge una versione originale e clownesca della street dance nella performance “Bittersweet” della strana coppia Umami Dance Theatre, proveniente da Madrid. Fuoco, fiamme e virtuosismi sui trampoli per la parata “Devil’s Parade” di Accademia Creativa nelle vie del centro storico e l’irrinunciabile atmosfera del circo nel tendone di Magdaclan, presso piazzale Te, con lo spettacolo “Emisfero”. A tarda sera la delicata e incorporea performance di sand art “Nessuno Altrove” di Ermelinda Coccia chiuderà con le sue storie di sabbia le notti del Festival.
Anche quest’anno Open Festival ha lanciato una Call for Artist per selezionare giovani compagnie emergenti, alla quale hanno risposto più di 30 realtà con le loro proposte. I sei spettacoli selezionati saranno votati dal pubblico durante le rappresentazioni al Festival, per decretare infine lo spettacolo vincitore del premio della sezione Off.

Lo spazio dedicato alla Commedia dell’Arte si conferma anche quest’anno alla Loggia delle Muse e sarà riservato ai tre giovani finalisti che si sono aggiudicati il premio del concorso “I giovani e la commedia dell’arte” del 12 aprile.

LA SCHEDA
- 14 le compagnie coinvolte, di cui 4 straniere: 8 compagnie di teatro urbano, teatro di strada, danza e performing art e 5 compagnie emergenti (spettacoli gratuiti);
- 3 performance di commedia dell’arte;
- 1 compagnia di nouveau cirque con Chapiteau (spettacolo a pagamento);
- 3 laboratori per giovanissimi (gratuiti);
- per un totale di 58 eventi tra spettacoli e laboratori;
- tutti gli spettacoli e i laboratori sono gratuiti ad esclusione dello spettacolo Emisfero del Circo Magdaclan;

- attività di Alternanza Scuola Lavoro con coinvolgimento di due Istituti cittadini: Liceo Virgilio e Ites Pitentino, per un totale di circa 25 giovani coinvolti;
- creazione di un gruppo di volontari per il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

Le location:
• piazza Mantegna
• piazza Marconi
• giardini del Te
• loggia delle Muse
• esedra di Palazzo Te
• piazza Cavallotti
• piazza Erbe
• piazza Concordia
• piazzale Montelungo
• sala delle Capriate – Piazza L.B. Alberti
• Hub Santagnese10
• Arci Tom – Borgochiesanuova

Caprini, Buvoli, Martinellii e Bassoli in aula consiliareL’esperienza del Bilancio Partecipativo del Comune di Mantova sarà riproposta anche quest’anno e sta riprendendo il via in questi giorni con due novità: sarà aperta alle proposte degli studenti universitari iscritti presso le sedi di Mantova e potrà contare, non solo sulle opere da programmare (150mila euro), ma anche su 50mila euro da utilizzare per le spese correnti.

L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta lunedì 29 aprile nella sede del Comune di Mantova dal vicesindaco Giovanni Buvoli, dagli assessori comunali Andrea Caprini e Nicola Martinelli, dal consigliere delegato Matteo Bassoli e dal dirigente Nicola Rebecchi. “Da oggi possono essere presentate le idee – ha annunciato il vice sindaco Buvoli -. Abbiamo avuto un riscontro positivo nella prima edizione dello scorso anno con l’utilizzo di duecentomila euro nel bilancio di previsione 2019 del Comune di Mantova, tutte risorse che messe a disposizione per i cittadini con più di 16 anni residenti in città e gli studenti universitari per realizzare un’idea da concretizzare. L’anno scorso ha vinto il progetto della riqualificazione delle sponde dei laghi e del Parco della Scienza. Abbiamo ritenuto molto importante questa scelta, al punto che per realizzare l’intervento abbiamo aggiunto altri 90mila euro dalle casse comunali”.


“Il Bilancio Partecipativo – ha proseguito l’assessore Caprini- è un modello di governance urbano con cui i cittadini decidono direttamente le proprie priorità di investimento su una quota della spesa collettiva della propria città, a cui l’amministrazione si impegna a dare realizzazione, secondo le tipologie e i limiti comunicati”.


Come sono, dunque, le tempistiche? In questa prima fase, dal 29 aprile al 20 maggio i partecipanti possono iscriversi sul sito https://mantova.bipart.it/, caricare l’idea oppure compilarla e consegnarla presso i punti raccolta che sono nelle sedi del Comune, quella principale in via Roma 39, quella gli uffici demografici in via Gandolfo 11, oppure al Centro Baratta in corso Garibaldi 88 o alla Teresiana in via Ardigò 13. Si possono consegnare anche a Lunetta presso il chiosco di piazza Europa 16, al Centro Aperto in via Salvemini 2 a Colle Aperto, nella sede dell’ex Circoscrizione in via Facciotto a Te Brunetti e presso la Biblioteca di Borgochiesanuova in viale Europa 31.


Successivamente, il 1 giugno, si terrà il workshop per selezionare il progetto o i progetti che meritano di essere finanziati. Tra luglio e settembre verrà effettuata l’analisi di fattibilità, dall’8 al 28 ottobre ci sarà la votazione finale e si sapranno i progetti finanziati.


Alla conferenza stampa l’assessore Martinelli ha spiegato in cosa consiste l’intervento finanziato con il progetto risultato vincitore l’anno scorso. “Sarà riqualificato il parco periurbano e il percorso di ciclopedonale del lungolago Gonzaga e del Lungolago Mincio da Porto Catena al Ponte dei Mulini – ha precisato -. Sarà utilizzato un manto particolare adatto alle sponde dei laghi, inoltre sarà collocata una barriera tra via Mincio e la scarpata che si trova dietro il Papa’s per aumentare la sicurezza dei pedoni, saranno riparati o sostituiti i giochi del Parco della Scienza, saranno sistemate le panchine ammalorate e ristrutturate le staccionate sotto il ponte di San Giorgio”.


Per avere informazioni si può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure si può telefonare allo 0376 338221.

Le autorità nei giardini di viale PiaveMantova ha celebrato il 25 Aprile, il 74esimo anniversario della Liberazione antifascista con la manifestazione delle autorità, aperta ai cittadini, presso il monumento della Resistenza ai giardini di viale Piave. Nel giardino si sono riuniti presto gli schieramenti tradizionali del Picchetto del IV Reggimento Peschiera, dei labari, dei gonfaloni, delle bandiere e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, oltre ad una folla di persone che si sono ritrovati sulla scalinata di ingresso dell’area verde.

All’appuntamento erano presenti tra gli altri il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il sottosegretario al ministero degli Interni Luigi Gaetti, i parlamentari mantovani Matteo Colanninno e Annalisa Baroni, il prefetto Carolina Bellantoni, il questore Paolo Sartori e il comandante della polizia locale Paolo Perantoni e il magistrato Enzo Rosina. Gli altri rappresentanti delle istituzioni erano il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, il vicesindaco Giovanni Buvoli e la consigliere provinciale Francesca Zaltieri. Nel pubblico da segnalare l’esponente dell’Anpi Luigi Benevelli e l’ex consigliere comunale e provinciale Maria Zuccati. Nella folla campeggiavano anche le ragazze e i ragazzi delle associazioni degli scout.

La cerimonia è iniziata con l'esecuzione dell'inno d’Italia, seguito dalla santa messa al campo celebrata da don Stefano Peretti ed è proseguita con l’intervento del coordinatore del Gruppo di ricerca dei Caduti in Russia Domenico Morandi, mentre Maria Luisa Cagia ha letto una preghiera. I discorsi ufficiali sono stati tenuti dall’esponente dell’Anpi Eugenio Camerlenghi e dal sindaco Palazzi. Dopo avere letto le storie e le testimonianze di deportati, il primo cittadino ha ricordato che la Costituzione italiana è nata tra le macerie ed ha ridato all'Italia la democrazia e la libertà. "Per questo - ha detto - vanno respinti oggi tutti i intentativi di revisionismo e di ritorno al passato".
Al termine il pubblico ha assistito alla deposizione delle corone da parte delle istituzioni, all'inno del Piave, alla preghiera e alla benedizioni dei defunti e al silenzio fuori ordinanza.

Il programma è proseguito al Famedio, in Largo XXIV Maggio. Anche in questo caso le autorità hanno deposto la corona e si è suonato l’inno del Piave. Quindi sono stati benedetti i defunti.
Le commemorazioni sono proseguite alla Sinagoga di via Govi con la lettura dei nomi dei deportati mantovani scomparsi a cura del professor Emanuele Colorni che ha rivolto un appello ai giovani di non dimenticare il sacrificio delle persone morte nei campi di concentramento. All'incontro era presente nel pubblico anche l'onorevole Andrea Dara. A causa del maltempo il concerto del pomeriggio in piazza Mantegna della Banda Città di Mantova è stato annullato.

Un impianto di riscaldamentoGli uffici Ambiente del Comune di Mantova sono intervenuti per prolungare il periodo di accensione consentito per sette ore al giorno degli impianti termici nel territorio del Comune di Mantova. L’accensione può avvenire anche in modo frazionato. Secondo la normativa il riscaldamento poteva rimanere acceso fino a lunedì 15 aprile.

E’ stato considerato che siamo in presenza dell’abbassamento della temperatura al di sotto delle medie stagionali e che il perdurare di tali condizioni sta procurando disagio nelle abitazioni private e nei luoghi pubblici. La proroga si è resa necessaria per consentire una adeguata vivibilità negli edifici. Si raccomanda di effettuare periodicamente gli interventi di manutenzione e pulizia degli impianti, soprattutto quelli a gas, per prevenire gli incidenti.

La presentazione in aula consiliareE’ stato presentato il progetto definitivo per la riqualificazione di piazza Alberti. Gli elaborati sono stati illustrati venerdì 19 aprile nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi, insieme all’assessore Nicola Martinelli, il Soprintendente Gabriele Barucca e ai progettisti dello studio Archiplan, Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini. All’incontro sono intervenuti anche gli architetti Giulia Bressan della Soprintendenza e Carmine Mastromarino dirigente dei Lavori Pubblici comunali.


“Sono felicissimo – ha sottolineato il sindaco Mattia Palazzi - perché sarà bellissima e finalmente sarà una piazza per i cittadini. Vedo già i bambini che ci corrono e giocano, senza auto in mezzo”.
I relatori hanno spiegato che la funzione originaria della piazza che oggi conosciamo era quella di cortile e poi chiostro monastico. Solo nel XX secolo l’area assume l’attuale aspetto di piazza vera e propria. La pavimentazione evidenzia ancora il sedime del chiostro, mettendo così in secondo piano la più imponente e monumentale facciata della Basilica.
“Per questo il progetto – hanno evidenziato - parte proprio dalla sistemazione della pavimentazione, che senza celare nessuna delle varie funzioni che l’area ha avuto nel corso dei secoli, mira a riequilibrare la presenza scenica dei suoi elementi caratterizzanti. Così, la nuova pavimentazione in ciottolo di fiume, come da tradizione mantovana, armonizza la presenza del chiostro con la centralità della Basilica, permettendo anche la fruizione non invasiva di una porzione di piazza da parte delle locali attività commerciali”.

Il chiostro sarà identificabile grazie alla struttura geometrica delle lastre di pietra bianca che ne definiscono il perimetro. Una diversa pavimentazione, in ciottoli bianchi, porta invece al centro della scena la facciata laterale della Basilica, in omaggio al letterato e architetto Alberti, figura fondamentale della cultura architettonica Rinascimentale.
“La nuova pavimentazione – hanno precisato i progettisti - permetterà la fruizione dell’area in totale autonomia e sicurezza anche per le persone diversamente abili, grazie alla creazione di percorsi pedotattili, all’eliminazione delle barriere architettoniche e dei dislivelli di calpestio ad oggi presenti”.Slide su piazza Alberti

Le sedute alberate sul lato ovest creano uno spazio di socialità prima inesistente, permettendo allo stesso tempo di ammirare l’incompiuto capolavoro albertiano da una prospettiva diversa, oltre ad avere un effetto di mitigazione delle cosiddette ‘isole di calore’ sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
L’area specificatamente destinata alla valorizzazione delle attività commerciali sarà riorganizzata in modo coordinato con i coni visivi che esaltano la Basilica e i portici dell’antico chiostro.

La nuova illuminazione artistica a Led permetterà di esaltare gli aspetti monumentali più rilevanti dell’area, oltre che contribuire ad una diminuzione del consumo energetico e dell’inquinamento luminoso dovuto alle precedenti lampade. Verranno, inoltre, installate quattro nuove telecamere al fine di aumentare la sicurezza di visitatori e residenti, specialmente nelle ore notturne. Verrà, infine, attivata la copertura internet del Wi-Fi cittadino in tutta la piazza.

La partenza in piazza SordelloUn altro importante tassello si è aggiunto agli eventi di Mantova Città Europea dello Sport 2019. Martedì 9 aprile, in piazza Sordello, è passato il Grand Motor Trail Aces Italia, un giro d’Italia di 1.600 chilometri che unisce otto città, Comuni e Comunità dello Sport Aces Europe 2019. Il Grand Trail Motoristico sarà compiuto da una blasonata Sport Car e da due Suv “tender”. All’appuntamento sono intervenuti gli assessori del Comune di Mantova Paola Nobis e Iacopo Rebecchi, l’atleta nazionale pilota di velocità Gian Maria Gabbiani e i rappresentanti di Aces e del Team Grand Motor Trail.


In piazza Sordello la protagonista è stata l’auto “Tedofora” Caterham Super Seven, storica sportcar degli anni Cinquanta. Il Grand Motor Trail Aces Italia era partito da Oristano il 2 aprile e terminerà a Livigno il 13 aprile toccando tutti i Comuni che hanno avuto il riconoscimento europeo di città dello sport 2019. Prima della partenza c’è stato uno scambio di doni. L’assessore Nobis ha ricevuto quella tappa precedente di Vercelli e a sua volta ha consegnato quelli per quella successiva di Sesto Calende. Poi l’auto storica, guidata dal testimonial Gabbiani, affiancato dall’assessore Rebecchi, è partita per la prossima destinazione.


Nella tappa mantovana, durante la mattinata si è tenuto un primo incontro alla Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi con gli atleti nazionali del progetto “Allenarsi per il Futuro” di Bosch e Randstad Italia con gli alunni del Liceo Classico Virgilio, del Liceo Scientifico Belfiore e dell’Istituto Superiore Fermi. Nell’itinerario che attraversa le città coinvolte nel circuito, a bordo della vettura, accanto al driver, si alternano in ogni tappa gli atleti olimpionici e nazionali aderenti al progetto Bosh e Randstad “Allenarsi per il Futuro”, l’iniziativa di responsabilità sociale d’impresa per la formazione e l’inserimento al lavoro dei giovani.


Tutti gli appuntamenti del Grand Motor Trail Aces sono caratterizzati dall’incontro tra gli atleti del programma “Allenarsi per il Futuro” e gli studenti delle scuole della città e dei territori premiate nel 2019. L’iniziativa è l’occasione per trasmettere attraverso i principali valori dei testimonial sportivi, la passione, l’impegno, la responsabilità e soprattutto l’allenamento mentale per superare le sfide della vita. I tedofori che partecipano al Grand Motor Trail Aces e che si alternano nelle varie tappe, sono la campionessa di volley e medaglia d’oro, Rachele Sangiuliano, l’alpinista che ha scalato tutte le vette degli 8000 metri, Marco Confortola, la tennista vincitrice del Roland Garros, Mara Santangelo, l’olimpionica di ginnastica, Daniela Masseroni, il campione di ciclismo su strada, Claudio Chiappucci, il pilota di velocità, Gian Maria Gabbiani e il campione del mondo di apnea, Mike Maric.

Il taglio del nastroCompletata la riqualificazione e posato il nuovo arredo di corso Vittorio Emanuele, sabato 6 aprile è stato il momento dell’inaugurazione con il taglio del nastro del sindaco di Mantova Mattia Palazzi affiancato dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Nicola Martinelli, da numerosi altri assessori comunali e dal dirigente Carmine Mastromarino con la benedizione del Parroco di Ognissanti don Riccardo Gobbi. "L'intervento– ha detto Palazzi –ha voluto dare più importanza alla direttrice principale di ingresso al centro storico. La città ha bisogno di tali luoghi, spazi fisici e percettivi nei quali il cittadino possa orientarsi nello spazio urbano, muoversi, incontrare gli altri; uno spazio nel quale sentirsi protetto, sentirsi a casa".
Palazzi, intervenendo prima del taglio del nastro, ha lanciato l’idea di riservare ai pedoni un sabato al mese, o ogni due mesi, corso Vittorio Emanuele lasciando spazio ai giochi per i bambini, eventi musicali e spettacoli. Ne parlerà con i commercianti. L’idea si basa sul successo di pubblico registrato all’inaugurazione, con tante famiglie, turisti e mantovani desiderosi di riappropriarsi del corso, nell'occasione libero dalle auto. Uno scenario che ha evidentemente colpito il primo cittadino, convinto dell'opportunità di ripetere l'esperimento anche in futuro.


“Sognavamo proprio un giorno come questo - ha aggiunto il sindaco -. Vedere tanta gente in uno spazio urbano che ritrova la vita. Abbiamo davanti a noi una sfida culturale: dobbiamo recuperare il senso del tempo e vivere gli spazi. In molti in passato hanno preferito non fare per evitare polemiche. E invece qui ora la gente camminerà e questo porterà vantaggi anche al commercio. Il primo grazie va a chi ha sofferto per il cantiere, residenti e commercianti”.

I festeggiamenti
L’inaugurazione dell'importante arteria cittadina rimessa a nuovo è stata accompagnata, dunque, da un pomeriggio di festeggiamenti. I bambini sono saliti sui giochi gonfiabili e sugli scivoli, poi hanno suonato quattro bande, quelle della Città di Mantova, di Viadana, di Castellucchio e di Gazoldo degli Ippoliti), quindi c’è stato il taglio del nastro. Infine sono entrati in azione gli artisti di strada con acrobazie, giochi circensi e i giochi di magia di Matteo Galbusera che ha vestito i panni dell’eccentrico Mr. Factotum, mentre il gruppo Circo Bipolar ha rappresentato tre show coinvolgenti e spettacolari e Margherita Mischitelli ha messo in scena una favola tra romanticismo e comicità.

Il nuovo spazio urbano
Lo spazio urbano cerca di far convivere una mobilità carrabile adeguata insieme ad una riappropriazione fisica e percettiva dello spazio urbano da parte del cittadino, una scelta che aspira a restituire la città alle persone, migliorando anche la fruibilità degli esercizi commerciali disposti ai lati, consentendo al contempo l'attraversamento e la sosta carrabile.


La pista ciclabile
Una scelta strategica del progetto che riguardato la creazione della pista ciclabile e l'annullamento dei dislivelli tra marciapiedi e sede stradale che ha annullato le barriere architettoniche; sono stati introdotti elementi separatori (paletti, fioriere, sedute) che assicurano la sicurezza di fruizione degli spazi pedonali.


La pavimentazione
L’area è stata completamente ripavimentata con un sostanziale mantenimento dei materiali utilizzati precedentemente. E’ stato collocato prevalente il porfido, materiale di riferimento anche nelle foto d'epoca del corso.
Sono state realizzate alcune piazzole in lastre di granito in modo da accentuare e valorizzare alcune presenze architettoniche disposte lungo il viale di fronte alla chiesa di Sant'Orsola a quella di Ognissanti, per assicurare un minimo spazio di sagrato e di respiro ai due edifici e per evitare il permanere di auto in sosta proprio di fronte ai portali di accesso.


L’arredo
L'arredo urbano ha rivestito un ruolo importante nel configurare il nuovo corso Vittorio Emanuele quale spazio pubblico urbano organicamente collegato al centro, anzichè un mero asse di penetrazione alla città. Grazie all'ampliamento dei marciapiedi, conseguito nel definire una sezione costante di 8.50 metri alla sede stradale, sono stati recuperati gli spazi per ospitare le sedute e le fioriere. Le sedute sono elementi stereometrici con finitura in legno da esterno. La loro collocazione è stata distribuita lungo il viale, con ambiti di maggior "concentrazione" in corrispondenza di ambiti urbani di più ampio respiro o in corrispondenza di luoghi di più facile aggregazione sociale.

Alberature e arredi
Nella parte del corso che guarda verso la fontana è stata collocata qualche alberatura per garantire spazi di ombra. Tutti gli arredi (quali paletti dissuasori, cestini rifiuti, portabici e fioriere) sono in acciaio corten, quindi con cromie coerenti con la pavimentazione in porfido con gli arredi già predisposti nelle strade e piazze del centro storico. Solo per i dissuasori in corrispondenza delle piazzole in granito (di fronte alle due chiese) è prevista una tipologia diversa, ossia blocchi più bassi in granito a garantire una continuità materica.

L’illuminazione
E’ stata anche rifatta l’illuminazione generale con luci a led che valorizzano corso Pradella, le chiese e i palazzi storici.

La viabilità
Nella viabilità è stata introdotta la novità della pista ciclabile che si collega con il cavalcavia e Belfiore in un percorso che favorisce la mobilità sostenibile, mentre la circolazione delle auto è sostanzialmente riconfermata e rimane a due corsie. Le soste degli autobus sono state mantenute sul lato de parcheggio delle auto. Sono stati creati gli spazi di sosta per i disabili e le aree di carico-scarico. Complessivamente gli interventi costati 2 milioni e 420 mila euro.

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