E’ stato inaugurato il nuovo parcheggio per i residenti in vicolo Stretto (area Tea spa). Alla apertura del nuovo spazio pubblico, lunedì 21 gennaio, c’erano l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi e il presidente e il direttore di Aster Michele Chiodarelli e Ildebrando Volpi. Aster avrà in gestione il parcheggio e verserà a Tea 25mila euro all’anno per l’affitto dell’area. Nel cortile della sede della multiutility sono stati ricavati 51 posti auto gratuiti riservati ai residenti con il pass ztl A. Sono stati effettuati i lavori di tracciamento delle nuove strisce bianche per delimitare i posti auto. L’accesso al parcheggio verrà regolato da una telecamera di videosorveglianza per tutelare chi abita in zona per evitare che quei posti auto siano utilizzati dagli abusivi. Il parcheggio è stato recintato e illuminato. Per realizzare questo intervento Tea spa ha speso 19mila euro.
Sempre da lunedì 21 gennaio ha preso il via l’allargamento della ztl in via Calvi e in via Bertani (dall'intersezione con via San Francesco da Paola, verso il centro). Per il momento non ci sarà la telecamera a sorvegliare l'accesso alla zona a traffico limitato. Saranno collocate tra due o tre mesi per abituarsi al nuovo regime di circolazione nei tratti di strada interessati. A presidiare il varco ci sarà comunque un agente della Polizia locale che fornirà agli automobilisti tutte le informazioni utili.
Da notare che, grazie all'allargamento della Ztl in via Calvi e in via Bertani, d’ora in poi si potrà contare su 57 stalli che in precedenza erano a pagamento e che erano blu e ora sono diventati bianchi, cioè gratuiti. Si tratta di nuovi posti riservati ai residenti con il pass ztl A.
Il pass ztl A adesso può essere richiesto anche da chi abita o ha la sede della propria attività nelle vie limitrofe e, in particolare, nella prima parte di via Bertani e via Calvi non ricompresa nella Ztl, in via San Francesco da Paola, via Pomponazzo, piazza Arche e piazza Viterbi.
“Questo è il primo parcheggio che inauguriamo in questo mandato – ha sottolineato l’assessore Rebecchi -. Entro il 2019 allargheremo il parcheggio libero di Campo Canoa e inizieranno i lavori per il nuovo parcheggio su due piani sul Lungolago Gonzaga che metterà a disposizione 140 posti. Intanto, in queste prime settimane del 2019, registriamo il dato positivo riguardante l’utilizzo della navetta Aster del Campo Canoa. Abbiamo il 30 per cento in più di utenti. Tutto ciò conferma la validità della scelta di adottare il servizio bus gratuito in collegamento con il parcheggio scambiatore. Infine, vorrei ricordare che entro l’anno sarà abbattuto il vecchio Palasport e saranno liberati altri spazi per il parcheggio delle auto”.
Torna la rassegna "Un'opera al mese". Dieci appuntamenti dedicati all'arte
Pubblicato in In primo pianoFar conoscere al pubblico il nostro patrimonio storico-artistico attraverso modi nuovi di fare cultura. Con questo spirito riprende per il terzo anno consecutivo la rassegna “Un’opera al mese”, ideata dal direttore dei Musei Civici Stefano Benetti, in collaborazione con Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, e promossa dal Comune di Mantova.
“Giunge alla terza edizione la fortunata rassegna “Un’opera al mese” – ha sottolineato il sindaco Mattia Palazzi alla presentazione che si è tenuta venerdì 18 gennaio nell’aula consiliare del Comune di Mantova- dedicata alla valorizzazione delle opere d’arte dei nostri musei civici. Fortunata perché riassume in sé un concetto semplice ma profondo: oggi, essere cultura significa rivolgersi ad un pubblico vasto, anche se attento, informato e curioso. “Un’opera al mese” è un format innovativo, che presenta prestigiosi studiosi in grado di proporre una narrazione attorno ad una singola opera d’arte, coniugando rigore scientifico e approccio colloquiale, in modo che la bellezza custodita dalle nostre istituzioni divenga patrimonio comune e condiviso. Muovendo dalla premessa che i nostri musei intendono qualificarsi come spazi aperti alla società e al territorio di appartenenza, l’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Te, nell’intento di coinvolgere numerose realtà culturali della città. Quest’anno, in particolare, accadrà per la Galleria d’Arte Moderna della Fondazione Bam e per Palazzo d’Arco. Nel segno di una condivisione fondamentale per la vita della nostra comunità, nell’incontro quotidiano che le meraviglie di Mantova propongono”.
"E’ un’iniziativa che intende coniugare la qualità dell’offerta culturale - ha detto il direttore Benetti - con un nuovo modo di comunicare l’arte, allo scopo di rendere sempre più partecipe il pubblico di ogni età alla conoscenza del patrimonio storico-artistico conservato nei nostri musei".
“Il progetto prevede di rendere affascinanti gli argomenti per un pubblico non esperto, con il rigoroso aggiornamento scientifico, di cui sono garanti gli specialisti che tengono le conferenze davanti alle singole opere – ha aggiunto il Presidente Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e Federazione Italiana degli Amici dei Musei Italo Scaietta -. La rassegna risulta perfettamente aderente a quegli obiettivi di promozione, valorizzazione e divulgazione dei beni culturali mantovani che sono fondanti della nostra Associazione. È dunque con rinnovato compiacimento che collaboriamo alla nuova edizione di “Un’opera al mese”, un progetto che da subito gli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani hanno pienamente sostenuto e in cui continuano a credere”.
Gli incontri potranno contare sui contributi scientifici di autorevoli specialisti del settore provenienti da prestigiose istituzioni museali e culturali italiane, il pubblico sarà condotto all’osservazione diretta di un’opera ed analizzare in modo approfondito tutti gli aspetti che la riguardano.
Gli appuntamenti saranno dieci e si terranno dal 25 gennaio al 13 dicembre in un viaggio nell’arte che toccherà tutte le epoche, dall’antico al contemporaneo, passando attraverso il periodo rinascimentale, con dipinti, sculture e testimonianze archeologiche.
Il primo evento è in programma venerdì 25 gennaio alle 18.30, a Palazzo Te con il professor Carlo Sisi, storico dell’arte e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, che presenterà il dipinto contemporaneo di Federico Zandomeneghi “La Ballerina. La grande danseuse”, 1900-1910 circa, appartenente alla Raccolta “Arnoldo Mondadori” di Palazzo Te. La presentazione è in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Saranno sotto i riflettori 10 opere, 8 provenienti dalle sale espositive e dai depositi dei Musei Civici di Palazzo te e Palazzo San Sebastiano, una dalla Galleria di Arte Moderna della Fondazione Bam e una di Palazzo D’Arco.
Interverranno undici autorevoli studiosi provenienti da prestigiose istituzioni italiane (Musei, Università, Accademie di Belle Arti).
Le istituzioni museali e culturali italiane che hanno collaborato all’iniziativa sono: Accademia di Belle Arti di Firenze, Accademia di Belle Arti di Foggia, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi del Salento, Università degli Studi di Verona, Museo Civico Archeologico di Bologna, Musei di Nervi, Fondazione e Museo di Palazzo D’Arco e Fondazione Banca Agricola Mantovana.
Parallelamente è in programma anche “Un'opera al mese Young edition” rivolta al mondo della scuola, che vedrà coinvolto il Liceo d'Arte Giulio Romano di Mantova e Guidizzolo. Nei giorni successivi agli appuntamenti di “Un’opera al mese”, gli studenti del Liceo parteciperanno ad attività di studio e laboratoriali che forniranno chiavi di lettura per un approccio attivo e coinvolgente alle dinamiche che animano il museo e alle collezioni museali. In questa occasione, i ragazzi avranno la possibilità di esaminare l’opera scelta in maniera diretta, conoscendone aneddoti e retroscena, visitare i depositi dove sono custodite le raccolte d’arte e visionare materiali inediti.
Il piano delle alberature del Comune di Mantova prosegue spedito. 300 alberi tra sostituzioni e nuovi impianti metteranno radici nel nuovo bosco di Formigosa, la cui realizzazione dovrebbe parare a breve. Dopo il Forum sulla forestazione urbana che si è tenuto tra fine novembre e inizio dicembre dell’anno scorso, il 2019 si presenta in continuità e non si arresta la corsa per rendere più verde la città. In questi mesi sono ancora in corso le piantumazioni relative al 2018 che si concluderanno entro febbraio. Entro gennaio verranno piantati 260 nuovi alberi in sostituzione dei 221 pioppi abbattuti. Un centinaio di alberi verrà messo a Belfiore, sei all'Isola delle Oche e altri 20 sul Lungolago Mincio. Per febbraio sono, invece, in programma interventi a Lunetta e a Bosco Virgiliano.
A Lunetta saranno messe a ricovero 14 piante tra via Valle d'Aosta e viale Lombardia, mentre a Bosco Virgiliano 15. Piante nuove verranno messe a dimora in piazza Virgiliana (10), via Verona (15), Campo canoa (15) e nei cortili delle scuole materne Collodi (4) e Pacchioni (2). Altri 30 alberi sono stati tati il mese scorso lungo la ciclabile di Lungolago Mincio e sulla Costa Brava. Alla fine saranno 735 le piante messe a dimora secondo il piano 2018, per un investimento di 250mila euro.
Anche quest’anno sarà mantenuto l’impegno a proseguire il piano delle alberature. Aceri, ontani, tigli e salici, specie più idonee all'ambiente urbano, sono stati scelti per sostituire soprattutto pioppi vecchi e non sicuri e per rimboschire altre zone. In tutto sono 16 le aree interessate: oltre a quelle già citate anche i giardini di viale Piave, via Visi e via Mozart, le aiuole di viale Risorgimento, via Ariosto, viale Gorizia, viale Partigiani e viale Fiume, il cortile della scuola Vittorino da Feltre, i giardini interni ed esterni di Palazzo Te. Il piano del Comune per «il rinnovo e la riqualificazione delle alberature urbane» si pone come obiettivo quello di ridurre nell'arco di cinque anni la quantità di pioppi e di piante senescenti, a rischio crollo durante episodi di maltempo, per sostituirli con altre specie dagli apparati radicali che si saldano meglio nel terreno e che, quindi, oggi vengono ritenute più adatte alla città.
Presto verrà realizzato il nuovo polmone verde a Formigosa con 7.100 nuovi alberi che daranno vita ad un vero e proprio bosco urbano. Saranno piantati ciliegi selvatici, frassini, olmi, ontani, pioppi, salici bianchi e tigli selvatici. I lavori prevedono anche l'impianto di molte tipologie di arbusti come il biancospino, la rosa canina, il salice grigio, il nocciolo e il sambuco. Sentieri attrezzati attraverseranno il bosco collegandolo con il centro abitato.
Il progetto prevede anche l'impianto di alberature lungo la sponda del lago Inferiore, un ettaro e mezzo dal Campo canoa verso la ex raffineria. Il costo totale sarà di 438mila euro, 392mila dei quali ottenuti grazie ad un bando della Regione vinto dal Comune. II numero di interventi previsto per il 2019 potrebbe subire ancora modifiche II taglio di pioppi a rischio caduta nel giardino di Belfiore.
E’ iniziato il cantiere a Lunetta per la realizzazione della ciclopedonale di collegamento tra Mantova e San Giorgio. A partire da martedì 15 gennaio è stata posata la recinzione di delimitazione dell'area di cantiere in via Piemonte e San Geminiano, per la realizzazione della ciclopedonale che attraverserà il quartiere di Lunetta coinvolgendo anche via Bressanone, via Bolzano e un tratto di via Lombardia.
Il cantiere opererà a Lunetta per circa tre mesi, la ciclopedonale sarà larga 2,5 metri. Si inizierà a demolire il vecchio marciapiede, peraltro ammalorato in più parti, e si faranno i sottofondi per la realizzazione della nuova ciclopedonale, caratterizzata da una asfaltatura di colore rossiccio. Tale ciclopedonale, finanziata con fondi europei si collegherà da un lato con via Mazzini di San Giorgio e dall'altro con strada Lunetta e la ciclabile già oggi esistente che porta al ponte di San Giorgio.
“Sono felice – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli - che siano partiti questi lavori, sia perché la ciclopedonale collegherà meglio il quartiere di Lunetta alla città, sia perché risponde anche al bisogno, segnalato da più cittadini, di riqualificare dei marciapiedi da tempo ammalorati”.
Un percorso di conoscenza e di riflessione sull'origine e sullo sviluppo dell'antisemitismo, fino all'epilogo della soluzione finale del problema ebraico. E’ stata presentata lunedì 14 gennaio nell’aula consiliare del capoluogo la rassegna di eventi "Il Conservatorio per il Giorno della Memoria 2019" che si terranno in città e in provincia dal 16 al 31 gennaio, frutto della collaborazione tra il Conservatorio di Musica "Lucio Campiani" e il Liceo Musicale e Coreutico "Isabella d'Este" con il sostegno del Comune di Mantova.
Sono intervenuti il prefetto Caterina Bellantoni, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, la consigliere provinciale Francesca Zaltieri, il direttore del Conservatorio "Campiani" Salvatore Dario Spanò, la dirigente scolastica del Liceo Musicale e Coreutico "Isabella d'Este" Maria Rosa Cremonesi e la responsabile della rassegna Giovanna Maresta. “E’ importante dare spazio alla memoria– ha sottolineato Palazzi– per evitare che si ripetano gli errori del passato. Viviamo un periodo storico in cui stanno tornando prepotentemente i simboli di violenza e di repressione. La storia è la bussola che serve a ogni cittadino per contestualizzare gli eventi e comprenderli. Senza conoscenza non ci sarà memoria".
“Ringrazio gli organizzatori – ha detto Zaltieri -: Arci, Sucar Drom, Fondazioni Cariverona, Comunità Mantovana, Cariplo e gli altri soggetti che collaborano. Fondamentale è il sostegno di Comune di Mantova e della Provincia e la presenza di docenti e studenti delle scuole mantovane e della comunità tutta. A tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione dell’intenso programma di eventi in programma va quindi la nostra più sincera e profonda gratitudine”,
Il Giorno della Memoria
Il giorno clou per gli eventi istituzionali è domenica 27 gennaio che si aprirà alle 10.30 al Conservatorio “Campiani”, in via della Conciliazione 33 con la consegna del Prefetto Bellantoni delle Medaglie d’Onore ai familiari dei cittadini italiani militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Interverranno gli studenti delle scuole della provincia ed il coro “Associazione Pomponazzo”. La giornata proseguirà alle 12 alla Sinagoga “Norsa” in via Govi 13 con il ricordo dei deportati ebrei. Alle 16 l’appuntamento sarà alla stazione ferroviaria, in piazza don Leoni 14, al binario 1, con la commemorazione del Porrajmos, la persecuzione su base razziale subita dai Sinti e dai Rom durante il nazismo. Alle 17 si tornerà al Conservatorio “Campiani” per la cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria. L’evento sarà presieduto dal Presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti. Parleranno il Presidente della Provincia Beniamino Morselli, il sindaco Mattia Palazzi, mentre la prolusione sarà a cura di Marco Reglia.
Gli altri eventi
Il programma degli eventi del Conservatorio è stato spiegato da Maresta. “La rassegna – ha annunciato - si aprirà quest’anno il 16 gennaio con una lezione tenuta dal professor Marcello Flores, che sarà dedicata all’analisi della macchina della propaganda nazista. La lezione si terrà alle 11 per gli studenti e alle 18 per la cittadinanza. Al termine di questo secondo incontro, all’Auditorium Monteverdi, si ascolteranno due composizioni di Paul Hindemith, uno dei molti artisti bollati dal nazismo come autori di “Musica degenerata”: la Sonata per pianoforte a 4 mani del 1938 e la Sonata per violino e pianoforte Op. 11 numero 1, eseguite da Niccolò Spolettini, Roberto Martinelli e Riccardo Lui, della classe di pianoforte del professor Antonio Pulleghini e di violino della professoressa Fabiana Fabiano. La locandina offrirà numerosi altri eventi per ricordare il dramma della Shoah".
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, insieme ai progettisti Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini, hanno presentato sabato 12 gennaio in Comune l’idea progettuale di piazza Leon Battista Alberti, il primo progetto del piano accurato di restyling di alcune aree del centro storico.
“Oggi – ha spiegato il sindaco Palazzi - abbiamo presentato il primo progetto del piano di riqualificazione e restyling di alcune aree del centro storico. Come annunciato già da un anno iniziamo da piazza Leon Battista Alberti per il forte significato identitario e storico che ha per Mantova e per i mantovani e per lo stato di caos nella quale è. Una piazza divenuta nel tempo un parcheggio spesso oltre i limiti contrassegnati e che noi vogliamo torni ad essere luogo vivo e attraente per i cittadini e per i visitatori. Lo faremo restituendole non solo il senso per cui è stata concepita ma anche rimettendola in sintonia con la straordinaria Basilica che vi si affaccia. Recuperando la sua funzionalità recuperiamo anche la sua bellezza e un domani riportando, come già storicamente, anche alcuni banchi del mercato. L’intervento prevede, inoltre, una particolare attenzione alle esigenze dei disabili”.
La descrizione del progetto
Lo spazio della piazza Leon Battista Alberti è sicuramente uno dei luoghi di maggiore suggestione della città Unesco di Mantova, arricchita dal grande fronte della basilica di sant'Andrea e dalla parte residua del chiostro rinascimentale andato perduto; sugli altri lati sono presenti la canonica e altri edifici tipici delle cortine edilizie cittadine. Attualmente lo spazio centrale è adibito a parcheggio, e sono presenti alcuni plateatici delle attività di ristorazione. La parte libera dalla sosta delle auto è solo quella sud ovest su cui affaccia il portico rinascimentale.
L'Amministrazione intende eliminare la sosta delle auto per conferire allo spazio una dignità e qualità adeguate allo straordinario contesto monumentale, potenziando le opportunità di fruizione e migliorando la qualità dei luoghi sui cui prospettano le attività commerciali presenti. Le pavimentazioni dovranno permettere il passaggio dei mezzi a motore in occasione delle manifestazioni temporanee che si svolgono in questo spazio posto al centro della città. La soluzione proposta intende stabilire, con le diverse pavimentazioni, le gerarchie che definiscono la differente importanza dei luoghi, evidenziando la matericità del suolo su cui affaccia la Basilica, le aree destinate alla sosta, i percorsi e gli stalli per i plateatici.
La relazione illustrativaL'impostazione compositiva prevede la definizione dei luoghi configurando un grande rettangolo all'interno dell'attuale forma irregolare dello spazio. Questo obiettivo è stato raggiunto mediante il posizionamento sul lato nord di un'area sistemata a verde. Il progetto prevede la realizzazione di una piazza in granito grigio/bianco che incornicia la facciata albertiana; tale scelta cromatica e materica differenzierà il luogo dalle altre aree della piazza destinate alle attività commerciali. Si prevede anche che questa parte di piazza sia libera dalla presenza di auto. Si rafforzerà tale scelta con il posizionamento di una grande panca destinata a definire un luogo dove sostare e ammirare il complesso monumentale.
La parte destinata a definire una sorta di grande sagrato davanti alla basilica sarà separata dalla parte nord della piazza da una vasca d'acqua a raso; la funzione attribuita all'acqua è quella di definire un limite tra l'area di uso corrente e l'area monumentale; tale limite è solo definito dal velo d'acqua che potrà essere eliminato nel caso, ad esempio, dell'uso settimanale dello spazio pubblico per il mercato del giovedì. Verso sud tale limite potrà essere riproposto solo rimuovendo parte della pavimentazione in cotto presente. L'attuale sistemazione, frutto di un intervento ultimato negli scorsi decenni, ha definito la forma dell'antico chiostro non preoccupandosi colpevolmente della geometria definita dalla facciata della basilica. Le tessiture date alle pavimentazioni in porfido, parte in lastre e parte in acciottolato, definiscono i percorsi pedonali e le aree destinate eventualmente ad ospitare i plateatici delle attività commerciali.
Gli aspetti tecnici
Le pavimentazioni saranno del tipo adatto al traffico veicolare; per questa ragione si prevede l'uso diffuso di porfidi e graniti con lastre di adeguato spessore. La posa sarà effettuata su massetto in sabbia e cemento a sua volta posto sopra una cappa armata in calcestruzzo adatta a sopportare i carichi dei veicoli.
I sottoservizi sono a carico dell'ente gestore delle reti; si prevede un semplice impianto di irrigazione per l'area verde. Si intende integrare l'illuminazione presente con alcuni proiettori che si auspica possano valorizzare le soluzioni architettoniche e la qualità delle pavimentazioni presenti. I pozzetti di ispezione si prevede saranno in acciaio inox a scomparsa per valorizzare al meglio la qualità delle pavimentazioni che saranno posizionate. Si prevede la realizzazione di torrette per l'alimentazione delle utenze necessarie allo svolgimento delle attività straordinarie.
Le barriere architettoniche
Le pavimentazioni saranno raccordate per evitare la formazione di barriere architettoniche; le gerarchie stabilite dai diversi colori del materiale lapideo utilizzato consentiranno agli ipovedenti di orientarsi; si valuterà l'utilizzo del codice pedotattile loges vet. Si prevede il posizionamento delle apparecchiature informative e per l'orientamento destinate ad interfacciarsi con i bastoni intelligenti previste da un intervento descritto in un progetto successivo. Si immagina che la grande panchina prevista dal progetto possa ospitare una targa a rilievo e con caratteri braille che possa guidare gli ipovendenti alla comprensione formale della grande facciata monumentale.
Si allarga la Ztl di via Calvi, nuovi posti auto in vicolo Stretto per i residenti
Pubblicato in GovernoDal 21 gennaio si allarga la Ztl di via Calvi e via Bertani e per i residenti 141 nuovi posti auto gratuiti. Saranno 51 i nuovi posti auto del parcheggio di vicolo Stretto riservato ai residenti Ztl A e ad essi si aggiungono 90 posti auto che da blu diventeranno bianchi.
Verrà modificata la segnaletica verticale ed orizzontale della zona ed in particolare verrà arretrato il cartello di inizio della Ztl in via Calvi subito dopo l'angolo con via San Francesco da Paola.
Inizialmente, per due mesi circa, l’ingresso della nuova Ztl non sarà presidiato da telecamere, in modo tale che i cittadini possano abituarsi alla nuova viabilità evitando così sanzioni emesse in automatico. Per questa ragione resterà temporaneamente attiva la telecamera posta all’altezza della Camera di Commercio.
Tutti i residenti, i domiciliati, gli operatori commerciali e liberi professionisti che rientrano nella Ztl allargata, che avrà come limite via San Francesco da Paola, avranno diritto ad avere il pass transito e sosta ztl A, come riportato dal regolamento pass del Comune. Potranno richiedere il medesimo pass alle stesse condizioni anche i residenti, i domiciliati, gli operatori commerciali ed i liberi professionisti che abitano o hanno sede della propria attività nelle vie limitrofe ed in particolare nella prima parte di via Bertani e via Calvi non ricompresa nella Ztl, via San Francesco da Paola, via Pomponazzo, piazza Arche e piazza Viterbi.
“Abbiamo trovato il giusto equilibrio – ha sottolineato il sindaco Mattia Palazzi - tra ciò che i residenti chiedevano da anni, la necessità di evitare giri a vuoto in auto nel pieno centro storico e le richieste degli operatori del commercio e servizi, come la nuova fermata della navetta. Tra meno di due anni, inoltre, sarà pronto il nuovo parcheggio Apcoa su Lungolago Gonzaga, per 140 posti auto in più, dopo vent’anni che a Mantova non si realizzava un nuovo parcheggio per il centro”.
Il 21 gennaio scatta un'ulteriore novità per i residenti. Tutti i titolari di pass sosta in Ztl A avranno diritto a parcheggiare senza costi aggiuntivi nel nuovo parcheggio ex Tea di vicolo Stretto preso in convenzione da Aster dove sono già state disegnate strisce che contrassegnano 51 posti auto. Inoltre, 90 posti oggi delimitati con striscia blu diventeranno bianchi, aumentando sensibilmente i posti gratuiti per i possessori di un pass A. A Nel corso dell'anno verrà installata una telecamera di controllo degli accessi alla Ztl anche in vicolo Stretto a tutela dei residenti.
Complessivamente le due operazioni porteranno per i residenti della zona 141 nuovi posti auto riservati gratuiti con il pass Ztl A. Il Comune di Mantova nei prossimi giorni invierà una lettera con tutte le novità introdotte e le modalità per ottenere il pass Ztl A da parte dei residenti e tutti coloro che ne avranno diritto e non hanno ancora provveduto a richiederlo.
“La nuova Ztl, il parcheggio di vicolo Stretto, l’allargamento di Campo Canoa, il parcheggio in struttura Apcoa , il sistema delle navette gratuite – ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi - fanno parte di una strategia complessiva per una migliore distribuzione della sosta in città, contemperando esigenze di parcheggio dei residenti, dei visitatori e dei commercianti”.
Il pass Ztl può essere richiesto rivolgendosi agli uffici Aster di via San Giorgio 20 (aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30, il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 16.30, il sabato dalle 8 alle 12, tel. 0376 345611, 0376 265526, 0376 265527) e via Nagy 2, 4, 6 (aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30 e il sabato dalle 8 alle 12, tel. 0376 263370, 0376 265021).
I visitatori che si presenteranno a Palazzo della Ragione di Mantova con il biglietto della mostra "Dall'Espressionismo alla Nuova Oggettività" ospitata a Palazzo del Governatore di Parma (fino al 24 febbraio), potranno visitare la mostra Marc Chagall come nella pittura così nella poesia (fino al 3 febbraio) a prezzo ridotto (10 euro al posto di 12). Viceversa, chi andrà a Palazzo del Governatore con il biglietto di Palazzo della Ragione, potrà ammirare i capolavori delle Avanguardie in Germania pagando 8 euro anziché 10 (info e prevendite www.vivaticket.it).
A poche settimane dalla chiusura (3 febbraio) la mostra "Marc Chagall, come nella pittura così nella poesia" ha raggiunto quasi 60 mila visitatori. L’esposizione a cura di Gabriella Di Milia, in collaborazione con la Galleria Statale Tret’jakov di Mosca, promossa dal Comune di Mantova e organizzata e prodotta con la casa editrice Electa, ha portato a Palazzo della Ragione oltre 130 opere del pittore bielorusso tra cui un prestito eccezionale: il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca, che torna in Italia dopo quasi vent’anni.
Dipinti, gouaches, incisioni in mostra raccontano il percorso di un’artista che non si inserì mai in una precisa corrente, tuttavia sperimentò, alla ricerca della modernità, le soluzioni di ordine formale dei vari linguaggi dell’Avanguardia del primo Novecento, in particolare a seguito del suo soggiorno a Parigi nel 1910. Mantenendo un interesse preminente per i suoi soggetti e rimanendo sempre legato alla sua formazione, alla tradizione russa e alla cultura ebraica, partecipò alla vitalità delle nuove proposte dell’arte occidentale: adottò la libertà di mezzi del cubismo e del suprematismo, svuotando la forma geometrica di tutto quel che poteva ricondurre al reale, fece un uso disinvolto dei procedimenti tipici dell’orfismo e, pur non aderendo alla rivoluzione surrealista fondata da Breton, fu da lui considerato un precursore dell’uso di immagini multiple, colui che per primo introdusse la metafora nella pittura.
E così, villaggi dipinti con una elementarità volutamente infantile, suppellettili dall’aspetto naif - come nelle insegne delle botteghe della provincia russa, collezionate da Chagall e dai cubo-futuristi russi -, associati a virtuosistiche scomposizioni, a invenzioni geometriche, costituiscono una ricorrente aneddotica che sembra insinuarsi per squilibrare il più possibile un quadro. Chagall sviluppò un linguaggio otticamente associativo, commisurato a quello del sogno.
Prosegue fino al 24 febbraio, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra "Dall'Espressionismo alla nuova oggettività. Avanguardie in Germania", che propone 40 opere dei maggiori rappresentanti di questa corrente culturale e artistica, sviluppatasi in Germania nella prima metà del Novecento, provenienti dal Von der Heydt-Museum di Wuppertal (Germania), che ospita una delle più imponenti collezioni dell'Espressionismo tedesco e delle tendenze artistiche del periodo dopo la prima guerra mondiale, come la Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) e le diverse forme di Costruttivismo e Razionalismo.
La rassegna è organizzata da Solares Fondazione delle Arti, in collaborazione con il Von Der Heydt-Museum di Wuppertal, con il contributo del Comune di Parma, col sostegno di Iren e di CePIM – Interporto di Parma.
Il percorso espositivo si sviluppa in due importanti sezioni. La prima si concentra sull'Espressionismo tedesco, presentando opere paradigmatiche per lo più provenienti dalla cerchia dei gruppi di artisti del Die Brücke (Il Ponte) di Dresda, quali Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Otto Mueller, Emil Nolde, Karl Schmidt-Rottluff, del Der Blaue Reiter (Il Cavaliere azzurro) di Monaco, tra cui Vassilj Kandinsky, Franz Marc, Alexej von Jawlensky, August Macke e di Der Sturm, la rivista d’arte e galleria con base a Berlino, con autori quali Oskar Kokoschka, Heinrich M. Davringhausen, Max Beckmann, Carl Grossberg.
La seconda offre la visione dei cambiamenti estetici negli anni del primo dopoguerra, quando artisti quali Karl Hofer, Eberhard Viegener, Otto Dix, Max Ernst, Jankel Adler, rappresentanti della Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) hanno creato, sotto l'influenza del nuovo Razionalismo e Funzionalismo, della "Pittura Metafisica" e del Neo-Classicismo del cosiddetto “Ritorno all’ordine" sviluppate in Italia, una nuova atmosfera artistica che riflette la disillusione della generazione che ha vissuto la guerra e la conseguente perdita di vite umane, la distruzione di città europee, la presa di potere delle macchine sia durante gli anni della guerra che nei primi anni '20, ovvero nell'epoca della modernizzazione e della razionalizzazione della produzione, della vita, della società.
Sono aperte le iscrizioni a “Ri-partire 2019”, l’esclusivo evento organizzato da Siamo Tutte Startup con il patrocinio del Comune di Mantova, la collaborazione di Banca Etica e della Federazione Italiana Sport Paralimpici e sperimentali (Fispes).
Venerdì 11 gennaio alle 20.30 presso il Teatro Bibiena di Mantova sette ospiti racconteranno le storie della loro vita strettamente legata al successo professionale. Le “7 sfide possibili” vogliono così regalare al pubblico l’esperienza di chi ha superato ostacoli incredibili, mettendo a rischio tutto quello che era ed aveva, ottenendo grandi soddisfazioni e successo.
Sul palco, moderati dalla giornalista Elisa Rosignoli, ci saranno: Barbara Novellini, presidente di Novellini SpA; Riccardo Illy, presidente di Illy SpA ed ex sindaco di Trieste; Chiara Bertaiola, chef che ha lavorato in locali stellati e che a bordo del suo furgoncino rosso si sposta per preparare qualche bontà a chi non ha voglia di cimentarsi ai fornelli; Enzo Muscia, Ceo di A-Novo Italia; Lorenzo Delladio, presidente de La Sportiva spA; Filippo Galli, ex calciatore professionista e uno dei migliori difensori della storia dell’AcMilan; Edgardo Zanoli, ex coordinatore dell’area tecnica del Settore Giovanile dell’Ac Milan.
«Siamo lieti di ospitare per il secondo anno questa bella iniziativa – ha osserva l’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini alla conferenza stampa di lunedì 7 gennaio che si è tenuta in Comune - e ringrazio gli organizzatori di Siamo tutte Startup per la generosità dimostrata e per l’attenzione al nostro territorio. Il Comune di Mantova da sempre sostiene percorsi di inclusione per le persone fragili, ed è significativo che anche imprenditori di successo dedichino il proprio tempo e le proprie energie per raccontarsi e testimoniare che il cambiamento è possibile, che si può fare e che la solidarietà è una ricchezza per tutti».
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche la presidente di Aipd Mantova Cristina Orioli e gli altri esponenti del gruppo promotore: Franco Pezzo, Carloalberto Baroni e Vanni Rossi.
«L’iniziativa Ri-partire – dice Giandomenico Cressoni, presidente di Siamo Tutte Startup - nasce con lo scopo di diffondere un modello di impresa che ponga al centro la persona quale punto di incontro fra la “socialità del business” e “l’economia del dono”. L’impresa realizza un progetto di socialità che fuoriesce dal perimetro circoscritto della “beneficienza” altamente meritevole ed impara la bellezza del dono attraverso il restituire al territorio ciò che la stessa ha ricevuto senza soluzione di continuità: il tutto passando attraverso la realizzazione di un profitto “sostenibile”. L’impresa sociale “Siamo tutte startup” intende promuovere la diffusione di questa cultura di impresa attraverso un progetto di accompagnamento e di sostegno alla inclusione di ragazzi down nel mondo dell’impresa».
Come ogni anno Siamo Tutte Startup devolverà il ricavato dell’evento, che è ad ingresso gratuito e che prevede una libera donazione da parte del pubblico, ad una associazione del territorio che si batte per il rispetto dei diritti dei meno fortunati e per assicurare loro un futuro dignitoso. Come la scorsa edizione, l’Associazione Italiana Persone Down (Aipd) di Mantova riceverà il ricavato dell’evento, che aveva permesso all’associazione di inserire un ragazzo con sindrome di Down ad essere assunto da un’importante azienda del Mantovano. I posti a teatro sono limitati.
Per iscriversi è necessario prenotarsi online a: https://www.siamotuttestartup.it/ripartire2019.
Festa di Capodanno in città, pienone al concerto e sui lungolaghi per i fuochi
Pubblicato in In primo pianoLa festa di Capodanno a Mantova in piazza Sordello ha attirato un pubblico di 11 mila persone secondo gli organizzatori, in pratica il tutto esaurito, con un ricambio continuo di spettatori. Le stime sulle presenze delle persone in città nella notte di San Silvestro si attestano sui 20 mila considerando anche coloro che sono stati a vedere i fuochi sui laghi. È stato dunque un successo il concerto del gruppo “Lo Stato Sociale” iniziato alle 22 e continuato fino al brindisi di mezzanotte in piazza con la presenza del sindaco Mattia Palazzi e della band bolognese. Lo “Stato Sociale” ha fatto sentire il meglio del loro repertorio. Non poteva mancare l’ultimo successo “Una Vita in Vacanza”, l’ultima canzone prima del count down.
Quindi lo spettacolo si è trasferito sui laghi con i fuochi piromusicali ai lati del ponte di San Giorgio. Anche in questo caso si è registrato il pienone. I festeggiamenti sono proseguiti nuovamente in piazza Sordello con il concerto dei “Planet Funk” e con la musica dei Dj di Radio Bruno per salutare il nuovo anno. “Oltre 10 mila persone hanno affollato piazza Sordello - ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi - e tante se ne sono aggiunte per i fuochi. Una bella serata con molte persone da altre città e uno spettacolo di fuochi tra i più belli d’Italia. Grazie a Prefettura, Questura, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Volontari del 118, Protezione Civile, Croce Rossa, Croce Verde, Aster e Apam, dipendenti comunali e operatori di Mantova Ambiente. Ogni grande evento è possibile anche grazie a loro”.
Un commento sui servizi di Capodanno è arrivato anche dall’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi: ”Le navette Boma-Sordello hanno trasportato 1.680 persone, il collegamento piazzale Montelungo-Corso Libertà 1.500. Sono numeri ottimi: molta gente ha lasciato la macchina fuori dal centro e si è affidata a un servizio che è rimasto in funzione fino alle tre di notte, non potevamo chiedere di meglio”.