E’ stato presentato venerdì 26 ottobre al Campo Canoa il nuovo bus navetta per disabili ed il relativo servizio che è stato attivato nei giorni scorsi per garantire il trasporto dal parcheggio di scambio a piazza Sordello anche per coloro che hanno difficoltà di deambulazione. L’assessore alla Mobilità del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi, il direttore di Aster Ildebrando Volpi e la cittadina che ha sollevato il problema del servizio non accessibile per i diversamente abili Valentina Tomirotti hanno mostrato il veicolo, un Fiat Doblò combinato, che può trasportare una persona su carrozzina e un accompagnatore.
“Ringraziamo Valentina Tomirotti – ha detto Rebecchi – per averci segnalato il problema. Il Comune e Aster si sono attivati per soddisfare questa richiesta sacrosanta. Basta fare una chiamata per attivare il bus navetta abilitato per il trasporto dei disabili”. “Era un peccato – ha aggiunto Volpi – non avere il servizio. Adesso abbiamo un parcheggio che rappresenta un punto strategico per la mobilità della città e che viene sempre più richiesto dagli utenti. La navetta nell’ultimo anno ha avuto un incremento di viaggatori del 50 per cento passando da circa 12 mila a 18 mila trasporti”. Soddisfatta anche Tomirotti che ha parlato di un parcheggio finalmente aperto a tutti e che ha provato il servizio salendo sul Doblò.
Il mezzo è stato noleggiato da Aster per 514 euro al mese. Il servizio è in funzione tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30 e si può prenotare fino a mezz’ora prima della partenza al 338 3592688. Il veicolo si può chiamare o al parcheggio di Campo Canoa oppure in piazza Sordello. Gli ausiliari di Aster, che saranno alla guida della navetta, e aiuteranno a salire la persone disabili, arriveranno sul posto per effettuare il trasporto richiesto. A sollevare l’assenza di questo servizio era stata due anni fa Tomirotti che aveva pubblicato un video sul web che metteva in evidenza la carenza.
Inaugurata al Baratta la mostra sulla Grande Guerra
Pubblicato in CulturaE’ stata inaugurata mercoledì 24 ottobre nella Sala delle Colonne del Centro Culturale Baratta in corso Garibaldi 88 a Mantova la mostra documentaria: “Mantova 1915–1918. Vita quotidiana ed eroi. 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale”. Sono intervenuti l’assessore alla Biblioteche Paola Nobis, la dirigente Irma Pagliari, il direttore delle biblioteche civiche Cesare Guerra, il curatore Andrea Barbieri e l’equipe dell’Archivio storico Comunale che ha lavorato con lui per assemblare il materiale informativo.
L’esposizione viene aperta al pubblico un secolo dopo la fine della Grande Guerra. Attraverso documenti e fotografie d’archivio, si ricordano eventi della vita quotidiana a Mantova e alcune figure di eroi di guerra. “Il materiale esposto – ha commentato Nobis – mette in evidenza uno spaccato drammatico, fatto di miserie, malattie e fame che ha caratterizzato questa pagina di storia”. “Sono stati raccolti molti documenti - ha aggiunto Pagliari -, tanti sono inediti, che stimolano una riflessione civile e richiedono una valorizzazione storica e culturale”.
Infine, il direttore Guerra ha annunciato che i pezzi esposti saranno presto messi on line nel sito del Baratta ed ha sollecitato le scuole a visitare la mostra perché ha un importante valore didattico. Alle pareti emergono i manifesti dell’epoca che venivano affissi sui muri della città e che annunciavano i rischi di epidemia, sottoscrizioni per sostenere i poveri, oppure annunci funebri di vittime illustri della guerra. La mostra è a cura dell’Archivio Storico Comunale e sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni dal 25 ottobre al 10 novembre dalle 9,30 alle 12,30 (domeniche e giorni festivi esclusi). Le scuole possono chiedere un appuntamento per attivare le visite guidate.
Per informazioni: telefono 0376 352725, 0376 352707, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al via la riqualificazione del Vasarone
Pubblicato in GovernoRistrutturare il manufatto dopo i danni subiti con gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, metterlo in sicurezza e garantire la funzionalità idraulica delle paratoie di regolazione, essenziale per il controllo dei livelli idrici del Lago Superiore, a tutela della sicurezza della città qualora si verificassero condizioni di piena che possono interessare il Mincio. Questi gli obiettivi del progetto di riqualificazione del Vasarone, l’opera che si trova sul Ponte dei Mulini che regola il flusso idraulico tra il Lago Superiore e il Lago di Mezzo.
Il manufatto di scarico è strategico per la sicurezza della città di Mantova nel contesto dell’articolato complesso “sistema della difesa idraulica della città di Mantova.
Le opere di ripristino si sono rese necessarie a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 che hanno evidenziato alcune fessure, che hanno provocato un malfunzionamento nell’operatività ordinaria e straordinaria, con blocchi dei movimenti delle paratoie delle luci inferiori. Si è, inoltre, notato un degrado elevato soprattutto delle volte e delle strutture murarie.
Le segnalazioni delle criticità sono state raccolte da Regione Lombardia che ha cofinanziato l’intervento.
L’intervento è stato presentato venerdì 19 ottobre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. Sono intervenuti l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, la consigliera regionale sbcommissaria per gli interventi post-terremoto Alessandra Cappellari e il direttore generale di Aipo Luigi Mille. “La presentazione di oggi – ha commentato assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli - fa seguito alla delibera approvata mercoledì scorso con la quale la Giunta ha preso atto del progetto di riqualificazione e ripristino funzionale del Vasarone. Si tratta di un progetto rilevante e strategico per la città in quanto garantirà la funzionalità idraulica del manufatto, in particolare delle paratoie di regolazione. E’ essenziale anche per il controllo dei livelli idrici del Lago Superiore e per la tutela la sicurezza della città. Questo intervento è importante anche in considerazione dei mutamenti climatici in atto”.
Alla presentazione era presente anche il progettista Ugo Bernini. L’opera costerà 1.750.000 euro, sarà finanziata metà (785.000 euro) da Regione Lombardia e l’altra metà (785.000) da Aipo. Il lotto A dei lavori inizierà nel dicembre di quest’anno e terminerà nell’aprile del 2019, mentre il lotto B prenderà il via nel gennaio del 2019 e sarà ultimato nel marzo del 2020.
Sono positive le esperienze che hanno caratterizzato gli stage delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato al primo progetto mantovano Erasmus 2018. Lo hanno raccontato i 91 giovani delle quinte superiori intervenuti ieri nell'Aula Magna dell'Isabella d'Este che hanno riportato le loro impressioni dopo avere trascorso, tra giugno e settembre di quest’anno, 35 giorni nelle varie città europee di destinazione. Qualcuno è stato accolto in famiglia, altri erano alloggiati negli appartamenti.
Durante l’incontro hanno spiegato le attività di studio e di lavoro all’estero, in tutti i casi è stato sottolineato che si è trattato di un’esperienza interessante che ha stimolato la loro crescita e la loro indipendenza. Ad animare l’assemblea è stata la responsabile del progetto Lorenza Manfredi. Erano presenti i docenti e i dirigenti delle scuole coinvolte. Ha portato il saluto l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Marianna Pavesi. “Il Comune di Mantova – ha sottolineato - ha sostenuto questa iniziativa con l'obiettivo di incoraggiare le attività di apprendimento e la formazione interculturale degli studenti. E’ stata offerta una bella opportunità. Fare un’esperienza di formazione all’estero non è solo un percorso di studio, ma anche di vita”.
Il blitz è scattato intorno alle 23,30 di sabato 13 ottobre. La festa privata a Ca' degli Uberti è stata interrotta dalla Polizia Locale e dalla Questura. Nei locali si trovavano 230 persone, altrettante stavamo aspettando di entrare all'esterno, in piazza Sordello, in gran parte minorenni. Al comando della polizia locale di viale Fiume, lunedì 15 ottobre, il comandante Paolo Perantoni, il vice Luigi Marcone e il vice questore Gianna Adami hanno spiegato i particolari dell’operazione che ha messo fine alla festa abusiva.
Sono state denunciate tre persone per violazione dell'articolo 681 del Codice Penale che riguarda l'apertura abusiva di attività di pubblico spettacolo. Altre violazioni al Tulps sono state rilevate e tutto ciò ha portato ad emettere un’ordinanza di cessazione di eventi pubblici.
Per accedere bastava acquistare il biglietto che prevedeva anche il consumo degli alcolici venduti all'interno. Il biglietto variava fra i 15 i 40 euro. "I nostri agenti sono entrati all'interno - ha riportato il comandante della Polizia Locale di Mantova Perantoni -. Si trattava di un evento dichiarato privato ma con tutte le caratteristiche di un pubblico spettacolo, senza le necessarie autorizzazioni che avrebbe dovuto rilasciare lo Sportello Unico e con locali non idonei a questo tipo di eventi".
"Il nostro intervento - ha proseguito Perantoni - è stato finalizzato esclusivamente a garantire la sicurezza dei ragazzi che hanno preso parte a quell'evento. La nostra non è una crociata contro le feste, ma vogliamo che queste quando coinvolgono così tanti ragazzi, rispettino i requisiti di sicurezza".
Per le violazioni dell'articolo 681 del codice penale e le altre violazioni al Tulps sono stati deferiti all'autorità giudiziaria tre persone: due organizzatori dell'evento di 27 e 30 anni e il titolare dei locali di 58 anni.
"All'interno - ha spiegato il vicecomandante della Polizia Locale, Marcone - erano presenti due deejay, camerieri e cinque addetti alla security. Una consolle musicale ostruiva l'uscita di sicurezza. Era attivo un servizio bar dove si potevano acquistare anche bottiglie di champagne da 400 euro. Abbiamo calcolato un volume di affari di 12-13mila euro. Il tutto senza l'emissione di scontrini fiscali, poiché l'aspetto dichiarato di festa privata eludeva gli aspetti fiscali. L'età dei partecipanti alla festa variava fra i 15 e i 18 anni e la maggior parte erano minorenni". La Questura di Mantova ha partecipato al blitz con 15 agenti coordinati dal vice questore Adami. Le forze dell’ordine sono rimaste all'esterno per controllare il regolare deflusso delle centinaia di giovani che non hanno creato alcun tipo di problema, dimostrando di aver compreso che la situazione che si era creata era pericolosa.
“E’ stato un intervento doveroso – ha sottolineato in conclusione l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi -. E’ stata portata a termine esclusivamente per garantire la sicurezza dei ragazzi”.
Convegno sul risanamento dei laghi al Bibiena
Pubblicato in GovernoMercoledì 17 ottobre è in programma il convegno organizzato dal Comune di Mantova che si inserisce nel filone di "World forum on urban forests" su un tema cruciale dell'ecosistema cittadino: “Risanamento delle aree lacuali all'interno di siti contaminati. Interventi di ripristino ambientale dei sedimenti. Tecnologie innovative ed esperienze concrete di bonifica".
La giornata di studi si terrà al Bibiena dalle 9 alle 15.30 per realizzare il grande progetto del risanamento dei laghi. Poichè nel Comune di Mantova è presente un sito di interesse nazionale caratterizzato da estese aree lacuali contaminate, il convegno è un’occasione di confronto su modalità di risanamento innovative e concrete esperienze di bonifica. Interverranno esponenti nazionali e internazionali provenienti dal mondo delle Istituzioni, delle Università e delle imprese.
Toni Servillo, Mario Martone, Roberto Andò, Donatella Finocchiaro, Anna Foglietta, Fabio e Damiano D’Innocenzo, Carlo Poggioli, Paola Randi. Sono questi gli artisti che hanno ricevuto, nella cornice del Teatro Bibiena, i Premi Fice dell’anno, nel corso della XVIII edizione degli Incontri del Cinema d’Essai, in programma a Mantova.
La premiazione, presentata dal giornalista Maurizio Di Rienzo ha visto come protagonisti i realizzatori e gli interpreti dei film di qualità maggiormente apprezzati nel corso dell’anno che ricevuto il riconoscimento assegnato dalla Federazione Italiana Cinema d’Essai. Sono stati, tra gli altri, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, i presidenti Fice Domenico Dinoia, Anec Mario Lorini, Agis Carlo Fontana, l’esercente Paolo Protti insieme alla figlia Silvia e Sandra Vannucchi, regista del film La fuga, a consegnare i premi.
Tre i premi assegnati alla regia: sono saliti sul palco Mario Martone (del quale a Mantova è stata presentata “Capri-Revolution”); Roberto Andò, autore del recente “Una storia senza nome”; i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, per il loro apprezzato esordio, presentato a Berlino, “La terra dell’abbastanza”. Un quarto premio alla regia, assegnato dagli esercenti, sarà consegnato a Paola Randi, talentuosa regista che, grazie al suo Tito e gli alieni, ha ambientato in una location originale una commedia incentrata sui temi della perdita e della memoria.
Attore dell’anno per il cinema d’autore è stato un grande come Toni Servillo, a Mantova, oltre che per ritirare il premio, anche per la presentazione del documentario “Il teatro al lavoro” di Massimiliano Pacifico.
Sul fronte delle interpretazioni al femminile, premiate due delle attrici più carismatiche del cinema italiano: Donatella Finocchiaro, protagonista tra gli altri de “La fuga” di Sandra Vannucchi, una delle anteprime di Mantova, e Anna Foglietta, volto noto al grande pubblico e presto al cinema con “Un giorno all’improvviso” (altra anteprima di Mantova) di Ciro D’Emilio. Ancora, il premio assegnato in questa edizione a Carlo Poggioli, uno dei costumisti più importanti del cinema italiano (solo per citare un paio di titoli: “Youth” e “Loro” di Sorrentino). Nel corso della serata è stato consegnato anche il premio del pubblico, assegnato attraverso il referendum Vota il film d’essai dell’anno, riservato ai lettori della rivista Vivilcinema, il periodico della Fice: vincitore dell’anno è Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh.
E’ stato presentato il palinsesto degli eventi ideati per arricchire ed esaltare la mostra “Marc Chagall. Come nella pittura così nella poesia”. Fonte primaria d’ispirazione per le manifestazioni in programma curato dalla Fondazione Artioli, con il patrocinio del Comune di Mantova, da ottobre a dicembre è la stessa esposizione, in particolare i teleri esposti nell’ultima sala.
Il cartellone formato da nove appuntamenti è stato reso noto martedì 9 ottobre nella sede del Comune di Mantova. Ad illustrarlo il consigliere comunale con la delega alla Cultura Giovanni Pasetti e il presidente della Fondazione Artioli Francesco Ghisi, oltre ai vari protagonisti che hanno partecipato al progetto: il presidente della Comunità Ebraica Mantovana Emanuele Colorni, per il progetto danza Chiara Olivieri, per il teatro Federica Restani e Raffaele Latagliata, per la musica i maestri Carlo Fabiano e Leonardo Zunica.
“Oltre 13mila visitatori e molte prenotazioni. La mostra Mare Chagall è una scommessa che stiamo vincendo – ha evidenziato Pasetti -. E ora diventa anche un punto di partenza per un percorso culturale che punta a far divenire palazzo della Ragione il cuore pulsante della città”.
Il primo incontro si terrà domenica 14 ottobre alle 19 nella Sinagoga di via Gilberto Govi 11. Si tratta di una conferenza dal titolo”Spunti ebraici dell’esposizione per Marc Chagall nella Sinagoga di Mantova” con le presentazioni di Colorni e Pasetti.
Il sogno di Chagall è quello che vediamo dipinto nelle tele che il pittore realizzò per il Teatro ebraico di Mosca: un tripudio di colori dove i protagonisti assoluti sono il teatro, la danza e la musica, uniti in un inno che la pittura vuole cantare a nome di tutte le arti. Proprio queste arti trovano un posto d’eccezione nel palinsesto: si passa dalla proposta di Cod Danza che trasformerà le visioni rappresentate nei quadri in passi di danza, agli appuntamenti sulla cultura ebraica in collaborazione con la Comunità Ebraica, Man Tovà e il Cinema del Carbone, per arrivare ai concerti di Ocm e MantovaMusica, in grado di mutare le immagini in note, grazie a composizioni ispirate all’immaginario di Chagall. Due voci recitanti riporteranno in vita la passione tra Marc e Bella Chagall ripercorrendo stralci dell’autobiografia del pittore.
Le arti dello spettacolo saranno così le vere protagoniste attorno a cui ruoterà la ricca proposta degli eventi per dare allo spettatore la possibilità di apprezzare la strabiliante bellezza di tele intrise di creatività e poesia.
La Fondazione Artioli si è avvalsa della collaborazione del Gruppo Tea.
La partecipazione agli eventi a Palazzo della Ragione è vincolata alla prenotazione al numero 800 085 992 e all’acquisto del biglietto della mostra nella giornata stessa dell’evento. Al termine degli spettacoli sarà possibile accedere alla mostra con un accompagnatore.
Info: www.chagallmantova.it
Tiziano e Richter dialogano a Palazzo Te L'esposizione aperta fino a gennaio
Pubblicato in In primo pianoGerhard Richter risponde, ancora una volta, all’Annunciazione di Tiziano. Il grande pittore tedesco, uno dei più rilevanti protagonisti della scena contemporanea, ha deciso di offrire una rielaborazione del suo rapporto con la pittura di Tiziano e con il tema dell’Annunciazione in una mostra concisa e preziosa – “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra”, a cura di Helmut Friedel, Marsel Grosso e Giovanni Iovane – allestita a Palazzo Te a Mantova dal 7 ottobre 2018 al 6 gennaio 2019.
"Sono in esposizione - ha detto il sindaco Mattia Palazzi alla conferenza stampa di sabato 6 ottobre a Palazzo Te - un cospicuo gruppo di opere di grande valore e una collezione di scritti di alto interesse. La Fondazione Palazzo Te, ben viva nel nostro orizzonte culturale, inaugura una mostra dal titolo significativo e maestoso che espone due capolavori di Tiziano diversi per stile ma di persistente fascino, quindi li confronta con la contemporaneità dell'ingegno di Gerhard Richter, Maestro fra i massimi".
"Due anni fa - ha proseguito il direttore Stefano Baia Curioni - ho incontrato il direttore del Museo di Capodimonte Sylvan Bellenger per proporgli di esporre periodicamente alcune opere della sua collezione a Mantova. Qualche mese dopo questo incontro mi sono trovato a Napoli con il privilegio di percorrere le sale dello splendido museo provando a suggerire l’ipotesi di un prestito da portare a Palazzo Te. Verso la fine della visita sono letteralmente caduto su un quadro di Tiziano: una grande Annunciazione del 1558, dipinta dal maestro cadorino per il convento di San Domenico Maggiore e poi, più recentemente, depositata a Capodimonte per problemi di sicurezza. Non essendo un quadro della celebre collezione farnesiana del museo il dipinto era esposto, ma un po’ in disparte. Oggi invece è valorizzato molto accuratamente nel nuovo allestimento".
Era il 1972 quando, durante una visita alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia, Richter riconosce in Tiziano una qualità “che rende arte un’opera d’arte”, e decide di copiare il quadro veneziano. Da allora il dialogo con l’antico maestro cadorino resta come un’ispirazione e un’intonazione di fondo del lavoro di Richter, che periodicamente sente il bisogno di tornare su questa segreta fonte.
La Fondazione Palazzo Te, grazie al lavoro dei curatori, ha proposto al grande artista tedesco di raccontare questo dialogo intimo e di lungo corso, proprio a partire da due capolavori di Tiziano: l’Annunciazione di S. Rocco e quella conservata al Museo Nazionale di Capodimonte.
Gerhard Richter ha risposto con generosità e personalmente a questa proposta, elaborando un percorso di 17 opere, direttamente uscite dal suo studio, con le quali, con delicatezza e per allusioni, racconta una storia, tutta giocata sul segreto della visione. La Fondazione Palazzo Te ha così il privilegio di ospitare una mostra capace di più voci, in cui Richter si racconta, in cui due Annunciazioni di Tiziano sono presentate con alcuni lavori preparatori, in cui l’architetto Piero Lissoni, con Lissoni Associati e Graphx, ha curato l’allestimento e il progetto grafico per accompagnare questo incontro tra due artisti simbolo del proprio momento storico e culturale.
Il tema stesso dell’annunciazione e del femminile viene ripensato nella sua capacità di mediare “il cielo e la terra” nel lavoro di artisti così importanti e così distanti nel tempo; l’arte, la grande arte, è sempre contemporanea. La mostra “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra” racconta l’incontro con il tema misterioso dell’annuncio, che si riverbera sia in un ciclo di dipinti ad esso dedicati, sia nei modi in cui Richter rappresenta la presenza femminile nella sua vita d’artista (Betty, 2013, ed Ella, 2007/2014). Una storia che illustra il pensiero e la pratica del colore, la reciproca trascendenza, le connessioni tra i colori nella loro diversità e, forse, anche la trasparenza della visione nel rapporto con un “oltre” misterioso; una riflessione sul senso della pittura che accomuna Tiziano e Richter. A questa istanza è dedicata l’ultima sala, nella quale Richter ha voluto presentare un suo specchio rosso, del colore della veste della vergine di Tiziano, a testimonianza di un riverbero che attraversa il tempo e custodisce segreti.
Questo evento, unico e prezioso, ha mosso anche altre istituzioni della città di Mantova e così il Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” ha deciso di presentare una raccolta delle Annunciazioni in prestito dalle collezioni della città, mentre la Diocesi di Mantova propone un percorso cittadino per ammirare le Annunciazioni delle principali chiese.
Importanti intellettuali hanno poi risposto a questa occasione: Giulio Busi, Annarosa Buttarelli, Claudia Cieri Via hanno accettato di scrivere per il catalogo edito da Corraini. La mostra “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra” è prodotta e realizzata dal Comune di Mantova, dalla Fondazione Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali, con la collaborazione della Diocesi di Mantova e del Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”, con il contributo della Fondazione Banca Agricola Mantovana e di Banca Monte dei Paschi di Siena, con il supporto degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e con il sostegno degli sponsor tecnici Manerba, Pilkington Italia – NSG Group, Glas Italia – Industria Vetraria Emar.
E’ stata inaugurata la bretella che collega via Brennero, l’ex SS n. 10 "Padana Inferiore" e la ex SS n. 482 "Ostigliese". Il taglio del nastro si è tenuto venerdì 5 ottobre vicino al casello di Mantova Nord della A22. In base all'accordo sottoscritto tra Provincia e Comune di Mantova quest'ultimo ha stanziato a favore di Palazzo di Bagno un contributo a fondo perduto di 2.200.000 euro a copertura dell'intero costo di realizzazione dell'intervento quantificato dal progetto preliminare dello stesso in 6.200.000 euro.
La Provincia, quale unico ente attuatore dell'intervento ha contribuito con 1.100.000 euro di risorse proprie (frutto di alienazioni di beni immobili), a redigere la progettazione definitiva ed esecutiva dell'opera e a validare e approvare, unitamente al relativo Piano di Sicurezza e Coordinamento, il progetto esecutivo dell'intero tratto viario. Palazzo di Bagno oltra alle procedure di gara, si è occupato della direzione dei lavori, del collaudo, della gestione e manutenzione dell'intero tratto stradale. I restanti 2.900.000 euro sono stati coperti da un contributo di Autobrennero.
"E' una grande soddisfazione poter inaugurare oggi quest'opera, attesa da anni, e che sarà strategica e molto importante per valorizzare al meglio le potenzialità del porto e dell'area produttiva di Valdaro". A dirlo è stato il presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli. "Non è un tratto stradale lunghissimo – ha aggiunto il numero uno di Palazzo di Bagno -. Arriva appena al chilometro eppure farà la differenza". E il riferimento è al traffico, specie pesante che con questo collegamento, dal casello di Mantova nord dell'Autostrada del Brennero porterà direttamente alla zona industriale – produttiva alle porte della città capoluogo.
"E’ un giorno importante per la città che arriva dopo un'attesa di ben 17 anni - ha sottolineato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi - In 24 mesi si è fatto tutto il lavoro. E questo è la dimostrazione che se gli enti si mettono insieme e hanno la volontà di fare, possono veramente realizzare cose importanti anche in tempi limitati. Non è un caso se a Mantova nell'ultimo anno si sono insediate realtà come Rossetto o Paganella amplia. Senza infrastrutture non c'è crescita e non c'è sviluppo".
I vertici di Autobrennero, il presidente Luigi Olivieri con l'amministratore delegato Walter Pardatscher, hanno ricordato che la bretella di Valdaro faccia parte delle iniziative di A22 a favore del territorio. Sarà un valore aggiunto per tutta quest'area.
La bretella ora completata, e che sarà identificata come Sp.95, offrirà benefici anche a due importanti aree produttive e commerciali, una di iniziativa pubblica di proprietà della Valdaro spa ed una di iniziativa privata, originariamente denominata "Lottizzazione Olmo Lungo", di notevole interesse per lo sviluppo economico della cosiddetta Area della "Grande Mantova".
La rotatoria di connessione con il casello autostradale era già stata realizzata da AutoBrennero SpA, come il rondò di connessione con la SP. 30 costruito dalla Provincia di Mantova.
La bretella di fatto quindi congiunge le due rotatorie, in modo da dare funzionalità al percorso dal casello autostradale di Mantova Nord, passando sulla ferrovia, fino alle aree produttive contigue Valdaro I e Valdaro II. Come previsto dal progetto esecutivo, lungo il margine Ovest del tronco Nord della Bretella, in prossimità di alcune abitazioni, è stato posato un tratto di barriera antirumore, con pannelli alti 3 metri.