Introdurre un'ora settimanale di educazione alla cittadinanza nelle scuole
Pubblicato in In primo pianoE’ stata depositata giovedì 14 giugno a Roma in Cassazione la proposta di legge per introdurre un’ora settimanale, dalle primarie alle superiori, sull’educazione alla cittadinanza. A presentare il testo è stata una delegazione di amministratori guidata dal sindaco di Firenze Dario Nardella e un’ampia rappresentanza di Comuni italiani tra i quali il sindaco di Mantova Mattia Palazzi.
In campo anche i primi cittadini di Bergamo, Chieti, Empoli e Biella di amministrazioni locali minori. Era presente anche il parlamentare, anche lui firmatario, Roberto Pella. “L’obiettivo è di portare tra i banchi di scuola lo studio della Costituzione e delle istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione Europea – ha commentato Palazzi -, oltre ai diritti umani, l’educazione digitale, l’educazione ambientale, gli elementi fondamentali di diritto e di educazione alla legalità. Da domani saremo al lavoro come #Anci per raccogliere 50mila firme entro sei mesi, per poi portarla in Parlamento e chiedere ai parlamentari di votarla. Noi sindaci riteniamo importante rafforzare e rendere certo questo insegnamento che fu introdotto da Aldo Moro nel 1958. Con questa iniziativa vogliamo anche avviare una modalità che ci vedrà attivi nel proporre leggi come sindaci, per dare forza e voce ai bisogni dei Comuni e delle città”. I promotori, dunque, ritengono che sia necessario avere cittadini sempre più consapevoli di vivere una comunità.
“Le regole – hanno aggiunto - non sono un ostacolo alla libertà, ma uno strumento utile a ciascun individuo per esprimersi pienamente nella società”. Insomma, l’esigenza di potenziare l’educazione alla cittadinanza è dettata anche dai dati allarmanti che si registrano tra gli adolescenti e tra i giovani in Italia. Secondo l'ultimo report dell'Istat sul bullismo, oltre la metà dei ragazzini, fra gli 11 e i 17 anni, ha subito atti di violenza, per non parlare dell’utilizzo sfrenato dello smartphone e dell’aumento dei reati tra i minori.
Un ponte pedonale, in un'unica campata di attraversamento del terreno sacro, che diventerebbe il simbolo dell'area permettendone, altresì, una visione d'insieme e un giardino della rimembranza costituito da vegetazione spontanea che non necessiterebbe di manutenzioni particolari e seguirebbe il processo naturale delle stagioni.
Sono queste due possibili novità nelle linee guida per la valorizzazione del cimitero ebraico di San Nicolò nel progetto Mantova Hub presentate giovedì 14 giugno nell’ex chiesa Santa Maria della Vittoria in via Monteverdi 1. L’incontro era stato organizzato dal Comune di Mantova in collaborazione con l’ufficio Unesco, Comunità Ebraica Mantova, Politecnico di Milano e Ucei.
E’ stato molto positivo il commento dell'Assessore all’Urbanistica del Comune di Mantova Andrea Murari per il quale la definizione delle linee su cui basare la progettazione è un passo importantissimo per trovare le migliori soluzioni architettoniche destinate a rendere l'area di San Nicolò: "E’ un luogo del futuro – ha detto - in pieno spirito di rispetto, protezione e valorizzazione". Sono intervenuti anche il prorettore del Politecnico di Milano- Polo di Mantova Federico Bucci, l’architetto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane David Palterer e l’architetto del Politecnico di Milano-Polo di Mantova Luca Cardani. Il lavoro di ricerca è stato messo a disposizione degli architetti Corvino+Multari e di Rina Consulting in rappresentanza del gruppo di progettisti incaricati.
L’Unione delle comunità ebraiche, il Comune di Mantova e il Politecnico di Milano-Polo di Mantova hanno raggiunto l’accordo per il recupero e la valorizzazione dell’antico cimitero ebraico che si trova nell’area di San Nicolò e che rientra nell’ambito del progetto Mantova Hub di riqualificazione della periferia est della città.
“La collaborazione con Ucei –ha aggiunto Murari– si è concretizzata con la scelta condivisa di affidare al Politecnico di Milano – Polo di Mantova il supporto scientifico alla progettazione del comparto, attraverso la stesura delle linee guida”. Tra i soggetti interessati è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per definire le linee su cui basare la progettazione. “L’eredità ebraica del luogo – ha concluso Murari - è una straordinaria ricchezza, che merita di essere approfondita con la competenza e l’autorevolezza del Politecnico, che come sempre è un prezioso elemento di ricchezza per questo territorio”.
Si è chiusa domenica 10 giugno la prima edizione di Open Festival con una eccezionale partecipazione di pubblico che ha sorpreso gli stessi organizzatori. 40 spettacoli tra centro città e palazzo Te, di cui 34 gratuiti, che hanno visto in scena 45 artisti, con una media di 300 persone a spettacolo.
L’apice di affluenza è stato raggiunto con il Teatro dei Venti in piazza Mantegna dove, tra giganti maschere danzanti, bastoni infuocati, trampolieri e cavalli rachitici, ha fatto il suo ingresso un gigantesco Drago che ha lasciato senza fiato i bambini e fatto sognare i grandi. Ma, anche a Mantova, il drago è stato ucciso da un coraggioso cavaliere e il Festival è continuato a tarda notte presso Palazzo Te con accesso libero ai giardini del palazzo giuliesco.
L’ultimo giorno di Festival è stato di altrettanto successo. Numerosi gli appuntamenti nel centro cittadino e suggestivi quelli proposti dal circo e in notturna nei giardini del Te.
"La Fondazione Artioli ringrazia l’amministrazione comunale per il sostegno e la fiducia dimostrata in quello che voleva essere un esperimento - hanno scritto in una nota gli organizzatori - decisamente riuscito alla luce dei risultati e del gradimento del pubblico. I veri registi del progetto sono stati Enrica Provasi e Federico Ferrari (direttori artistici) con il coordinamento di Veronica Ghizzi e Erica Beccalossi per la Fondazione Artioli, Micaela Rossi e Mattia Solimano per la Fondazione Palazzo Te.
Portare l’arte performativa in piazza, racconta Federico Ferrari, è il punto di partenza per educare il pubblico ad osservare gli spettacoli; attraverso l’emozione e la sorpresa gli spettatori imparano a conoscere ed affezionarsi al teatro, questo può avvenire solo ripartendo dalla piazza e da un accesso più immediato all’arte. Vedere questi risultati è stato un successo entusiasmante".
La scelta di lavorare sul centro storico e palazzo Te in parallelo nasce dal proposito di allargare il centro storico in quella direttrice per dare l’opportunità a chi visita la città di estendere la visita oltre alle vie porticate.
La tre giorni si chiude con la promessa di un "Open Festival" fissato dal 7 al 9 giugno 2019.
Gli organizzatori hanno ringraziato gli spettatori, gli artisti, i tecnici e tutti i volontari, in particolare ai ragazzi dell’alternanza scuola lavoro del liceo classico Virgilio senza i quali l' avventura non sarebbe stata la stessa.
L’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani”, giunta all’eccezionale traguardo del 72° anno di attività, organizza nel bellissimo spazio antistante l’esedra di Palazzo d’Arco una Stagione Estiva che ritorna dopo 12 anni di assenza, desiderata e attesa dal pubblico mantovano. Ritorna, certo, ma questa volta sotto una veste nuova e con un significato importante perché, finalmente realizzando quello che da qualche tempo era un desiderio che premeva per essere realizzato, si propone di coinvolgere, oltre a due compagnie “storiche” di prosa provenienti da Verona e da Modena, altre realtà teatrali mantovane che, insieme, comporranno un cartellone che offrirà al pubblico serate di prosa, danza e musica.
Il programma completo delle “Sere d’Estate a Palazzo D’Arco” è stato presentato lunedì 4 giugno presso la sede del Comune di Mantova, in via Roma 39, alla presenza dell’assessore Paola Nobis, la quale ha portato i saluti da parte dell’amministrazione comunale che sostiene tala manifestazione culturale. In totale si tratta di 13 appuntamenti, tra teatro, prosa, musica e danza, che partiranno il 16 giugno e termineranno il 26 luglio. Ogni spettacolo inizierà alle 21.30 e il costo del biglietto per il posto unico non numerato è di 10 euro. I biglietti sono in vendita sempre la sera dell’evento culturale a partire dalle ore 20. In caso di pioggia, gli spettacoli saranno rimandati alla sera successiva.
La Campogalliani, con tre sue riprese di grande successo, coordinando i gruppi e allestendo di fatto e in ogni particolare il Cortile d’onore del Palazzo per le rappresentazioni e per il pubblico, ha scelto di mettersi in gioco come capofila ed ente organizzatore, consentendo così lo svolgersi dell’intero e complesso programma: dal 16 giugno al 26 luglio, uno spazio scenico perfettamente attrezzato accoglierà dunque ben tredici serate per una nutrita stagione che offre un programma ricco di proposte stimolanti, variate e tutte di qualità. Infatti per il teatro di prosa vengono presentati otto spettacoli di autori tra classici e contemporanei, di cui due alternano musiche e canzoni a brani di autori diversi; la danza propone quattro performaces che spaziano dal classico al moderno, ed infine una serata interamente musicale verrà dedicata alla canzone d’autore.
“Questa rassegna non vuole essere che il primo atto, per dirla con un linguaggio teatrale – ha detto la Presidente della Compagnia Teatrale Campogalliani di Mantova
Francesca Campogalliani –, di un progetto destinato a proiettarsi e ad arricchirsi nel tempo, rinforzando, e quanto giustamente, sul territorio cittadino i legami e la collaborazione fra espressioni artistiche anche diverse e i loro interpreti.
Il Comune di Mantova, che ha ben compreso l’importanza di questo esordio, ha appoggiato l’iniziativa contribuendo alle spese di allestimento e concedendo il patrocinio”. La Fondazione D’Arco ha accolto favorevolmente il ritorno della stagione mettendo a disposizione la prestigiosa area adibita ad arena estiva capace di contenere fino a 260 posti a sedere, oltre agli spazi per gli artisti.
Il pubblico avrà così la possibilità di assistere in un luogo importante del centro, accogliente e di straordinario impatto visivo, all’avvicendarsi di proposte diverse frutto di una collaborazione utile e opportuna, felice e fruttuosa.
Sere d’Estate a Palazzo D’Arco
PROSA – MUSICA – DANZA
CORTILE D’ONORE DI PALAZZO D’ARCO – MANTOVA
Ore 21.30
Sabato 16 GIUGNO- I PETTEGOLEZZI DELLE DONNE di Carlo Goldoni - Compagnia Giorgio Totola – Verona
Martedì 19 GIUGNO - OMAGGIO A MOZART - Compagnia DANZAREA - Mantova diretta da Chiara Olivieri
Sabato 23 GIUGNO - CAROSELLO NAPOLETANO di AA.VV. - Compagnia MO’ SI RECITA – Modena
Venerdì 29 GIUGNO - BALLET BLANC Scuola di Ballo Teatro Sociale di Mantova diretta da Marina Genovesi
Sabato 30 GIUGNO - … MA E’ DAVVERO UN LIBERTINO d i A. Balducci - Gr.T.IL PALCACCIO- San Giorgio-MN
Martedì 3 LUGLIO – CANZONI D’AUTORE FRA VITA, MORTE E MIRACOLI - Scraps Orchestra– Mantova
Mercoledì 4 LUGLIO - LA GUERRA SPIEGATA AI POVERI di Ennio Flaiano - Teatro Minimo – Mantova
Sabato 7 LUGLIO - CONTRO CHI ALZA LE MANI ALZIAMO LA VOCE - Campogalliani e Senzatrucco Ensemble
Mercoledì 11 LUGLIO - TRE SULL’ALTALENA di Luigi Lunari Accademia Teatrale Campogalliani– Mantova
Sabato 14 LUGLIO - ELOGIO ALLA BELLEZZA - COD Dance Company – Mantova diretta da Chiara Olivieri
Lunedì 16 LUGLIO – DA COPPELIA AI CARMINA BURANA - Scuola di Danza Karisma – MN- Monica Nuvolari
Mercoledì18 LUGLIO 2018 - L’AMORE AL TEMPO DELL’IKEA - ARS Creazione e Spettacolo – Mantova
Giovedì 26 LUGLIO 2018 - IL TRIGAMO di Piero Chiara - Accademia Teatrale Campogalliani - Mantova
Posto unico non numerato 10 euro
Ha preso il via venerdì 1 giugno il nuovo servizio per sorvegliare i principali parchi pubblici, servizio fortemente voluto dal Comune di Mantova. Durante l’estate dieci custodi controlleranno le principali aree verdi della città e saranno collegati con la centrale operativa della Polizia Locale in modo da segnalare le situazioni inadeguate di decoro e di sicurezza. A coordinarli sarà un'altra persona dagli uffici di Aster a Borgochiesanuova.
I controllori dei parchi e dei giardini sono stati presentati nel giorno dell'avvio del servizio in piazza Virgiliana dal sindaco Mattia Palazzi, affiancato dall'assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi, dal comandante della Polizia Locale Paolo Perantoni, dal presidente e dal direttore di Aster Michele Chiodarelli e Ildebrando Volpi. Insieme a loro anche il Prefetto Sandro Lombardi.
Il servizio sarà attivo nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. I custodi entreranno in azione tutti i giorni dalle 15 alle 21 in giugno, dalle 16 alle 22 in luglio e in agosto e di nuovo dalle 15 alle 21 in settembre.
I parchi e i giardini controllati sono sette: piazza Virgiliana, piazza Pallone, Lungorio, Giardini Valentini, piazza Bertazzolo, giardini di viale Piave e Nuvolari.
I custodi si sposteranno a piedi e in bicicletta elettrica con il compito di sorvegliare due parchi a testa. Potranno raccogliere le segnalazioni dei cittadini, rilevare i comportamenti scorretti come l’abbandono di rifiuti e la presenza di cani non tenuti al guinzaglio ed in caso di illeciti come lo spaccio di droga e le molestie. Altri reati saranno segnalati alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine.
Per essere identificati indosseranno una divisa. Hanno seguito un corso di formazione per diventare accertatore ambientale, una qualifica che consentirà di elevare sanzioni, in base al regolamento di polizia urbana, a chi getta i rifiuti a terra, non raccoglie le deiezioni del proprio cane e non rispetta il verde pubblico. Per garantire questo servizio il Comune di Mantova ha investito 50mila euro.
“Con i custodi dei parchi – ha dichiarato il sindaco Palazzi - intendiamo andare incontro alle esigenze di sicurezza dei cittadini e delle famiglie che vogliono vivere gli spazi verdi della città in totale serenità. Oltre agli ingenti investimenti in telecamere per avere occhi elettronici che vigilano gli spazi pubblici, vogliamo investire anche in risorse umane che siano punti di riferimento per i cittadini e che sanzionino chi non rispetta le regole, come abbiamo fatto con i vigili di quartiere. Accanto ai custodi dei parchi proseguirà l’intervento di aiuto sociale per coloro che non commettono reati e non disturbano, ma sono emarginati e possono contare sull’aiuto dell’assistenza sociale”.
Osservatorio al lavoro: i fenomeni di mafia interessano anche il Mantovano
Pubblicato in Osservatorio della legalitàNell’aula consiliare del Comune di Mantova si è tenuta martedì 29 maggio, nel pomeriggio, la seconda riunione congiunta dell’Osservatorio Permanente e della Consulta provinciale della Legalità.
Il Comune di Mantova ha vinto, con il progetto Lunattiva, il Bando regionale, con finanziamenti europei, per la gestione sociale dei quartieri di edilizia pubblica in Lombardia - Por Fse 2014-2020.
Il bando richiedeva progettualità che prevedessero un doppio livello di azioni su un quartiere ad alta concentrazione di case popolari: da una parte un laboratorio sociale innovativo, che sperimenti nuovi modelli e logiche di promozione di una cultura nuova dell’abitare, e dall’altra l’erogazione di servizi formativi e per il lavoro a persone disoccupate del quartiere.
La notizia è stata presentata martedì 29 maggio alle 12 nella sede del Comune di Mantova in via Roma 39 durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, al Welfare Andrea Caprini e alla Progettazione Europea Adriana Nepote.
Il progetto “Lunattiva" è una sperimentazione di durata biennale sul quartiere di Lunetta, destinataria di un contributo di 251.983,20 euro, con ente capofila il Comune di Mantova. I partner sono Aler Brescia Cremona Mantova, SolCo Mantova, ente accreditato per i servizi alla formazione e al lavoro, associazione Agape onlus, Csv Lombardia sud ed Ets sede territoriale di Mantova.
Si tratta di un progetto che punta al miglioramento del benessere relazionale, abitativo ed economico, nonché all'accrescimento del senso di appartenenza ad una comunità da parte dei residenti del quartiere di Lunetta, area connotata dalla presenza di diverse problematiche sociali, ad alta incidenza di alloggi pubblici.
Le azioni specifiche, sono state pensate nell'ottica dell'empowerment e della responsabilizzazione delle persone, nonchè della valorizzazione delle differenze, con rimozione degli stereotipi legati alla sottocultura del “diverso”.
L'approccio metodologico adottato, infatti, si rifà alla progettazione partecipata con la valorizzazione delle competenze e dei vissuti.
La macro-azione principale, trasversale, è il laboratorio sociale interattivo “Officina delle idee”: è il luogo in cui si presentano le attività, si svolgono le riunioni plenarie e in gruppi, è il luogo dell'informazione, della sensibilizzazione ed in cui si svolge il processo partecipativo sulle attività proposte e sul miglioramento degli spazi e della socialità.
Un’altra azione trasversale, che permea tutta l’architettura progettuale, è la sottoazione “abbattimento della morosità”, con la banca virtuale “PuntiLuna”. Questa macroazione sarà volano, a matrice, di successivi passi ed è esportabile in altri quartieri.
Altra area di intervento nel contrasto alla morosità incolpevole e alla disoccupazione, consiste nell' offrire occasioni formative ed educative per ripensare i consumi familiari e combattere la ludopatia, e nel favorire l’accesso da parte dei soggetti fragili al lavoro, con percorsi formativi per riqualificare le loro competenze. Le azioni previste sono: un corso di formazione ed interventi ad hoc sulla gestione del bilancio familiare, interventi ad hoc e spettacolo teatrale sulla ludopatia, servizi per la formazione e il lavoro a favore dell’inquilinato moroso.
Per creare senso di appartenenza al quartiere e rispetto per i beni comuni si attiverà con un percorso educativo ed un laboratorio creativo per ragazzi sul tema del riuso e della rigenerazione e, più in generale, sul rispetto dei beni e spazi comuni, attraverso il Creative lab, realtà già attiva a Lunetta.
Il macro-obiettivo è l'attuazione di una maggiore inclusione sociale, da ottenere anche attraverso occasioni di condivisione e socializzazione: cene di quartiere, comitato di accoglienza nel quartiere, con co-progettazione di un pieghevole plurilingue di mappatura dei servizi, la valorizzazione dell’area mercatale, il corso di lingua parlata per donne straniere (con baby parking), un evento di racconti autobiografici, il cinema estivo per famiglie. Un convegno finale, inoltre, illustrerà i risultati ottenuti e la modellizzazione delle azioni.
Partirà giovedì 30 agosto, al Campo Canoa a Mantova, sul Lago Inferiore, la seconda Discesa a remi non competitiva da Mantova a Ferrara. I canoisti percorreranno il Mincio e il Po e attraverseranno San Benedetto Po, Revere, Sermide e Felonica e arriveranno nella città estense domenica 2 settembre.
L’edizione di quest’anno è stata presentata lunedì 28 maggio nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. Sono intervenuti l'assessore allo Sport del Comune di Mantova Paola Nobis, il presidente Consorzio Oltrepò Mantovano Fabrizio Nosari, il consigliere delegato allo sport della Provincia di Mantova Francesco Ferrari, Andrea Bassoli e Barbara Reggiani della Società Cooperativa Agricola CampaPo, ente incaricato dal Consorzio Oltrepò Mantovano per l'organizzazione della Discesa. “Mantova e Ferrara – ha sottolineato l’assessore Nobis – sono due città Unesco che hanno uno straordinario rapporto con l’acqua da valorizzare. I canoisti attraverseranno scenari naturalistici molto belli e suggestivi. Tutto ciò avrà un forte richiamo turistico”.
La regata si svilupperà in 4 giornate una in più rispetto allo scorso anno, per consentire un approccio più soft all'impegno della navigazione e più tempo per l'aspetto puramente turistico. Sarà aperta a tutti i tipi di imbarcazioni a remi e sono previste una serie di tappe intermedie.
Vista la positiva esperienza della prima edizione e l'entusiastico riscontro è stato deciso di aprire a più persone la possibilità di iscriversi, ma fino ad un massimo di 200 iscritti.
L'iscrizione sarà on-line attraverso il sito web www.discesaremifiumepo.eu . La Società Cooperativa agricola CampaPo insieme all'Agenzia Viaggi MantovaTravel sta elaborando il programma parallelo, adatto agli accompagnatori dei discesisti e ai turisti, con visita delle città di Mantova e Ferrara oltre che di tappe condivise con i partecipanti alla discesa a remi quali alcuni pranzi, cene, visite di ambienti naturalistici e musei.
Sono previsti tratti da percorrere in bicicletta lungo la sommità arginale che affianca il fiume Po grazie alle biciclette del Consorzio Oltrepò Mantovano e alle guide cicloturistiche. I pernottamenti sono previsti, il primo sul territorio di San Bendetto Po, il secondo sulle rive dell'Isola Boschina di Ostiglia, mentre il terzo presso l'area nautica di Felonica. Si prevedono i pernottamenti in aree predisposte a campeggio, per chi sarà munito dell'attrezzatura, oppure si potrà usufruire delle strutture ricettive presenti nelle vicinanze e comunque a disposizione previo accordi con l'organizzazione.
Saranno, inoltre, possibili sistemazioni in strutture comunali, come nelle palestre dei comuni ospitanti, in tal caso i partecipanti dovranno comunque avere un'attrezzatura propria, quale materassino e sacco a pelo. Per le prime colazioni non è previsto il servizio, in ogni caso l'organizzazione prenderà accordi con degli esercizi commerciali nelle immediate vicinanze per poter soddisfare le varie necessità dei partecipanti ed accompagnatori.
Tutte le informazioni sono presenti sul sito www.discesaremifiumepo.eu, telefono: 3272266738.
Raduno europeo delle bici, l'esperienza è da ripetere
Pubblicato in GovernoSono state più di 5.000 le persone che in 3 giorni hanno visitato il village di Bam, il raduno europeo dei viaggiatori in bicicletta ospitato a Mantova dal 18 al 20 maggio. La colorata “carovana” ha affollato l’area campeggio di Campo Canoa, dove sono state piantate più di 400 tende e hanno dormito circa 600 persone. Si sono tenuti concerti, pedalate alla scoperta del territorio, workshop e incontri con grandi viaggiatori come Dino Lanzaretti, Willy Mulonia, Alessandro Gallo, Sergio Borroni, Monica Nanetti, Bruna Boldrin, Annita Casolo e Linda Ronzoni che hanno richiamato appassionati a tutte le ore e creato una emozionante atmosfera.
Bam, dunque, si conferma ancora una volta punto di riferimento per tutti coloro che usano la bicicletta per viaggiare, ma anche per chi ne ama il ritmo e il “punto di osservazione” sul mondo: non c’erano infatti solo viaggiatori duri e puri, ma anche famiglie, bambini, ex agonisti, tutti accomunati dalla voglia di condividere la medesima passione.
In crescita anche la quota di stranieri, arrivati dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria e dalla Slovenia. “Bam è un evento perfetto per la nostra città e territorio – ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi –, coerente con le politiche che stiamo facendo sulla mobilità ciclabile e capace di esaltare le bellezze mantovane. Per questo abbiamo chiesto agli organizzatori di ripeterlo a Mantova anche nei prossimi due anni”.
Il raduno è diventato anche uno spazio di discussione sul tema del cicloturismo e sono stati numerosi gli ospiti istituzionali, arrivati per trovare idee e condividere progetti: il cicloturismo è in crescita in Italia e in Europa e servono idee e passione prima che infrastrutture.
Affollata anche l’area expo con brand come Salsa, Surly, 3T, Specialized, Kask, Girolibero, Genesis, Brompton e molti altri, inclusi numerosi artigiani. "Siamo entusiasti del successo di Bam a Mantova – ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi -. Migliaia di cicloturisti hanno potuto conoscere ed apprezzare la nostra città e il nostro territorio e tanti mantovani si sono avvicinati al mondo del cicloturismo. Vogliamo ripetere nei prossimi anni questa esperienza per far diventare Mantova una delle capitali europee del cicloturismo".
Una classe della Martiri e due classi della Nievo sono state premiate domenica 20 maggio al Parco Arcobaleno a Bosco Virgiliano per aver partecipato ai progetti di Pedibus che incoraggiano i bambini ad andare a scuola a piedi.
Le classi sono state simbolicamente riconosciute con un premio perché considerate particolarmente virtuose nella partecipazione al progetto del Pedibus predisposto dal Comune di Mantova in collaborazione con numerose associazioni ed enti. I bambini della Martiri sono stati premiati perché la scuola ha più iscritti e più accompagnatori (hanno ricevuto i biglietti per un spettacolo di Segni d'Infanzia), mentre le due classi della Nievo andranno a visitare le fattorie di Coldiretti.
A consegnare i diplomi e a festeggiare assieme ai bambini sono stati gli assessori del Comune di Mantova Paola Nobis, Marianna Pavesi e Iacopo Rebecchi, oltre ai rappresentanti degli altri enti presenti. "In tre anni – ha sottolineato Nobis - i bambini che hanno partecipato al Pedibus sono aumentati da 46 a 127, cosi come gli accompagnatori. Sono anche aumentate le linee, cioè i percorsi, passati da 8 a 14. Abbiamo anche mantenuto le due Ztl a tempo e siamo riusciti anche ad ottenere dagli insegnanti una partecipazione maggiore all'iniziativa. A tutti gli alunni del Pedibus il Comune ha rilasciato un diploma. Vogliamo continuare su questa strada”.
Ieri al Centro di Educazione Ambientale Parcobaleno di viale Learco Guerra il pomeriggio è proseguito fino alle 19 con l’animazione e i giochi per sensibilizzare alla mobilità attiva, grazie alle associazioni Scout Cgnei, Amici Ludici e Coldiretti Mantova che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento.