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L’Amministrazione comunale darà il via al nuovo piano asfaltature per l’annualità 2018 che vedrà un investimento di 212.600 euro, andando ad integrare i lavori già programmati e che sono in corso nei vari quartieri. In contemporanea partirà anche un nuovo piano per rigenerare oltre 300 punti luce. Tali interventi verranno deliberati durante la prossima riunione di Giunta. “Passo dopo passo stiamo recuperando anni di immobilismo – ha dichiarato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi –. Asfalti e nuova luce per una città più accessibile e sicura”.

Gli interventi in programma riguarderanno in particolare il centro storico e la riasfaltatura di alcune vie nella zona dei viali, in continuità con i lavori appena conclusi in via Acerbi e Largo XXIV Maggio. II nuovo piano asfalti riguarda le vie Calvi, Bertani, San Francesco da Paola, Scuola Grande, Baldassarre Castiglione, Trento e Frattini in centro. Interventi anche su un tratto di strada di via Colombo (Valdaro) e su tutto viale Risorgimento.
Le vie verranno rifatte interamente a parte via Colombo della quale si farà solo un tratto. Tutti questi interventi inizieranno dopo il Festivaletteratura e termineranno entro l’autunno 2018.
Nel pacchetto è inserita anche via Nazario Sauro. Qui i lavori saranno conclusi, invece, entro l’inizio del nuovo anno scolastico dei vari plessi presenti in zona.
“La scelta degli interventi è frutto di un confronto tra i tecnici dei lavori pubblici e Tea – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli –, dando seguito alle segnalazioni dei cittadini, e rientrano nelle priorità di intervento di manutenzione straordinaria e di rifacimento dell’asfalto”.

Si tratta, quindi, di interventi da lungo tempo attesi dai cittadini e che per viale Risorgimento vedranno anche la riqualificazione dei punti luce. Più precisamente questo secondo intervento, attuato da Tea Reteluce, sarà dedicato all’illuminazione di viale Risorgimento, viale Repubblica, viale Isonzo, viale Montegrappa, viale Montello e Largo XXIV Maggio. Sono circa 300 i punti luce che verranno riqualificati, con un investimento di circa 400mila euro, che passeranno dalle lampadine tradizionali a sodio ad alta pressione a Led. Questo determinerà un sensibile miglioramento dell’illuminazione anche sugli attraversamenti pedonali. Sempre in questo intervento verranno sostituiti pali e sbracci con nuovi modelli che valorizzeranno l'arredo urbano. In questo caso, i lavori partiranno ad ottobre e saranno terminati entro Natale. Questi interventi sugli asfalti e sull'impianto di illuminazione pubblica vanno ad integrare quelli già programmati da tempo e che sono in corso in vari quartieri della città.

L'assessore Nepote e il sindaco PalazziIn tre anni l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mattia Palazzi ha intercettato oltre 70 milioni di euro, che coprono tutti i fronti amministrativi, dalla sicurezza alla cultura. “In 3 anni abbiamo intercettato oltre 70 milioni di euro per Mantova – ha detto Palazzi -. Se pensiamo che mediamente la spesa discrezionale annua (ossia non vincolata su servizi e personale) di cui il Comune dispone per sviluppare e finanziare iniziative e progetti non supera i 7 milioni di euro – ha sottolineato il primo cittadino –, essere riusciti ad intercettare oltre 70 milioni di fondi aggiuntivi vuol dire aver dotato la nostra città di risorse pari a circa 10 bilanci. E tutto questo senza 1 euro di tasse in più per i cittadini”.

Tali fondi hanno permesso di sviluppare progetti e iniziative su tutti i fronti dell’amministrazione: Infrastrutture, Lavori Pubblici, Sicurezza, Welfare, Turismo, Sviluppo economico, Lavoro, Sport, Rigenerazione Urbana, Ambiente, Istruzione, Cultura e altro ancora. Un lavoro che ha richiesto un impegno da parte di tutta la struttura del Comune, con il risultato di valorizzare e consolidare competenze e professionalità e implementando l’efficacia e l’efficienza della macchina amministrativa a tutti i livelli. Nel dettaglio dei progetti finanziati, il Comune figura come capofila in 44 e come partner negli altri 27. Arrotondando, dei 70,7milioni ottenuti, 50,5 arrivano dalle casse dello Stato (per 17 progetti), 3,3 dall'Europa (per 11 progetti ideati in rete con 87 partner interazionali), 14,4 dalla Regione (23), 1,2 da fondazioni private (13), 640mila da imprese e associazioni (3). I soldi che mancano per arrivare a 70,7 milioni (e 71 progetti) sono altri fondi pubblici.

“In tre anni abbiamo ideato e vinto 71 progetti, portando 70 milioni di euro a Mantova. Nulla avviene per caso – ha affermato il sindaco Palazzi –, queste risorse siamo andati a prendercele, vincendo bandi e convincendo gli interlocutori in regione e al governo. Nessuno ci ha regalato nulla, abbiamo scelto il dinamismo e non la lamentela, chiudendo l’era di una politica provinciale, nella quale Mantova per troppi anni è stata tenuta nelle sabbie mobili delle polemiche su ogni cosa”. Per il primo cittadino le chiavi di questo successo sono due: “una organizzativa e progettuale, il cui merito va all’assessore Adriana Nepote, al suo ufficio e a tutti i dipendenti e dirigenti che ci hanno seguito, cambiando anche il loro modo di lavorare. L’altra sta nelle relazioni – ha detto Palazzi –. Abbiamo scelto di portare Mantova nei consessi dove si progetta il futuro, dove si pensano le sfide per le città. Ed è lì che dobbiamo continuare ad essere, anche più di prima. Stiamo già vedendo e vedremo nei prossimi due anni la realizzazione delle opere portate a casa con i 70 milioni, ma adesso vogliamo cercare le risorse per i prossimi dieci anni, per le sfide del futuro di una città che sempre più deve collegarsi, innovarsi e mettere insieme chi ha voglia di investire e creare, isolando chi prova solo a distruggere”.

Il sindaco di Mantova ha sottolineato che ci sono ancora molte cose da fare e idee nuove da concretizzare. “Idee che diventano opere per la città, opportunità di crescita economica e di valorizzazione della nostra unicità di città d’arte”. Quindi, tra le prossime risorse da cercare? “Vorrei che si potesse arrivare alle Poste, cioè in pieno centro, lungo il Rio, dal lago. Sarebbe straordinario – ha continuato Palazzi –, sia per recuperare l’identità di città d’acqua, sia per sperimentare una mobilità diversa arrivando in centro da Catena, ma anche da Cittadella. Servono alcuni milioni e studi non banali sul piano ingegneristico e idraulico. A settembre ne parlerò con il Consorzio di Bonifica e con il Politecnico di Milano e proporrò loro di iniziare a lavorarci insieme. Potrebbe sembrare un sogno? Forse, ma lo era anche riappropriarci e far rinascere San Nicolò e lo stiamo facendo, lo era anche recuperare dopo secoli la Torre della Gabbia e lo stiamo facendo, lo era anche riportare le imprese a investire e dare lavoro a Mantova, ma lo stiamo facendo, a Valdaro ad esempio. I sogni si possono realizzare, facendo squadra, lavorando tanto e promuovendo qualità e generosità verso il futuro”.

II progetto “Centro storico di Mantova sito Unesco: realizzazione di accesso pubblico permanente alla riva del Rio", presentato dalla Fondazione le Pescherie di Giulio Romano in collaborazione con l'ufficio Unesco del Comune di Mantova, si è classificato al primo posto tra i bandi 2018 dei siti Unesco di Regione Lombardia, ottenendo il 100 per cento del contributo richiesto di 140mila euro su un costo complessivo di 200mila.

Con il finanziamento verrà realizzato un sistema di collegamento e di accesso pubblico permanente alle rive del Rio attraverso le scale e un ascensore. “L'intervento - spiega l'assessore del Comune di Mantova all'Unesco Paola Nobis - comporta un'importante operazione di restauro dell'edificio, recuperando anche un'architettura rinascimentale e una porzione di città attualmente non praticabile e rendendo di nuovo attuale quel rapporto tra centro storico e acqua che caratterizza in modo unico la città”.

La giunta Palazzi, nella riunione di lunedì 6 agosto, ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione del nuovo Book Shop a Palazzo Te.

Il progetto definitivo di “recupero e valorizzazione del bar/book shop di Palazzo Te", è stato redatto dallo Studio Isolarchitetti Srl, in raggruppamento con ICIS Società di ingegneria Srl; Rinetti Barbara Conservazione e Restauro Opere d’Arte Srl, lo Studio Ingegneri Associati Cadacademy & Bim Engineering e l’Architetto Luca Fornero. Isolarchitetti s.r.l è lo studio che si è occupato della rifunzionalizzazione e valorizzazione del Museo Egizio di Torino.

Il progetto si inserisce nelle più ampie logiche di valorizzazione promosse dal Comune di Mantova e dalla Fondazione di Palazzo Te, logiche di maggior apertura e condivisione degli spazi aperti e di accoglienza del Palazzo. L’intervento di rifunzionalizzazione e di riqualificazione del bar/bookshop di Palazzo Te avrà un costo complessivo di 650.000 euro e prevedrà opere di demolizione dei cartongessi, consolidamento, restauro delle superfici, rifacimento impianti, bagni, serramenti e finiture. Si prevede inoltre la realizzazione di un n uovo soppalco con accesso dal bar. Il progetto prevede la creazione di servizi igienici dedicati ai disabili a piano terra e per gli altri utenti al piano soppalcato. 

Seguirà, ora, l’approvazione del progetto esecutivo e l’avvio della gara per individuare la ditta che eseguirà i lavori. La tempistica prevede entro fine 2018 l’inizio dei lavori che saranno completati verso la metà del 2019.
Il progetto “restauro e valorizzazione di Palazzo Te”, che prevede la rifunzionalizzazione degli spazi dedicati al bar/bookshop e delle Fruttiere, è stato finanziato dal Mibact nell’ambito degli investimenti del Piano Strategico “Grandi progetti Beni Culturali” per una somma complessiva di 2 milioni di euro.
“Grazie a 2,5 milioni ottenuti dal Governo nel 2017 – ha detto il sindaco Palazzi – stiamo rendendo moderni e attrattivi i servizi di Palazzo Te. Troppo spesso notiamo la differenza tra i musei italiani e quelli di altri Paesi. Ecco vogliamo che Palazzo Te assomigli ai musei internazionali”.

L'inaugurazione dell'area verde a Ponte RossoDopo gli interventi di sistemazione della viabilità e di realizzazione di una fascia a verde tra la strada e la ferrovia, sono state completate le opere di urbanizzazione del piano attuativo Ponte Rosso (2° lotto) che si conclude con la sistemazione dell’area a verde attrezzato.

L’inaugurazione degli interventi si è svolta venerdì 3 agosto presso via Piero Bottoni ed i lavori realizzati sono stati presentati ai residenti del quartiere dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi e dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli. Presenti anche alcuni esponenti dell’Associazione Centro Aperto, tra cui la vice presidente Marisa Aldini.
“Le lavorazioni più consistenti del secondo lotto di interventi – ha detto l’assessore Martinelli – sono state la realizzazione di un percorso pedonale pavimentato che attraversa l’area, collegando via Bottoni a via Maldinaro, seguendo i tracciati che già i residenti utilizzavano, come scorciatoia, per gli spostamenti a piedi nel quartiere”.
L’area è stata recintata sul lato adiacente la proprietà privata, mentre rimane permeabile e accessibile lungo tutto il fronte di via Piero Bottoni.

Sono stati inseriti un campetto da calcio e uno spazio per la pallacanestro, aperti a tutti, in modo da diventare un punto di attrazione per giovani e bambini residenti nel quartiere e nelle aree limitrofe.
“Per troppi anni il quartiere Ponte Rosso è stato abbandonato – ha detto il sindaco Palazzi –. Case non finite, occupazioni abusive e capannoni vuoti. Da tre anni ci impegniamo per aiutare i residenti di quest’area, che attualmente sono pochi. E’ stata ingiusta l’indifferenza verso la loro condizione da parte di troppe amministrazioni. Grazie al lavoro con le Forze dell’ordine, poi, abbiamo ripristinato la legalità nella zona, sgomberando. E continueremo a farlo. Abbiamo escusso vecchie fideiussioni e passo dopo passo la nostra amministrazione ha realizzato una ciclabile, aree verdi, piantato tanti alberi nuovi, sistemato asfalti e installato la videosorveglianza. Oggi abbiamo inaugurato i nuovi campetti da basket e da calcio. Ho ringraziato i residenti per aver resistito e pazientato così tanti anni. Adesso sanno che non sono più soli”. Il primo cittadino ha anche sottolineato che i campetti liberi saranno realizzati in ogni quartiere di Mantova.

Continuando con gli interventi a Ponte Rosso, le superfici a prato sono state dotate di impianto irriguo fisso ed automatizzato per garantire la corretta crescita dell’erba e delle nuove alberature messe a dimora.
Inoltre, sono stati messi a dimora 30 alberi, tra i quali aceri, aceri campestri, pioppi bianchi e carpini, tutti a pronto effetto in modo da garantire, nell’arco dei prossimi anni, un buon ombreggiamento dei percorsi. Il giardino ha in totale una superficie di quasi 7.000 metri quadrati. Fanno parte delle opere complementari, che sono attualmente in fase di affidamento, il nuovo impianto di illuminazione pubblica e alcuni arredi per rendere maggiormente fruibile la nuova area verde.
L’importo complessivo dell’intervento è stato di circa 148.500 euro. La ditta esecutrice dei lavori è stata la Cav. Emilio Giovetti Srl di Modena con il coordinamento del settore Lavori pubblici del Comune di Mantova.

Le tre nuove auto della Polizia LocalePer migliorare il proprio operato di sicurezza urbana, senza tralasciare anche l’aspetto ambientale, la Polizia Locale di Mantova ha acquistato tre nuove “Giulietta” Alfa Romeo (euro6) che andranno a sostituire altrettante auto ormai vecchie e non più funzionanti (due Fiat Punto di oltre dieci anni di attività ed una Fiat Panda del ‘97). 

L’ultimo modello della “Giulietta”, quindi, è entrato a far parte del parco macchine in dotazione agli agenti di viale Fiume. Le tre nuove auto sono allestite proprio per l’uso e il servizio svolto dalla Polizia Locale. Inoltre, una di queste è dotata di cella di contenimento per persone fermate o arrestate.

“Continuano gli ingenti investimenti da parte del Comune di Mantova – ha detto l’assessore Iacopo Rebecchi – per rendere sempre più efficiente l’attività della Polizia Locale a tutela della sicurezza dei cittadini. Con queste tre auto, euro6, che sostituiscono obsoleti mezzi, salgono a sette in totale i nuovi veicoli acquistati dalla nostra Amministrazione”.
Le tre “Giulietta”, completamente allestite, sono state acquistate in Consip con un investimento complessivo di 57 mila euro (Iva compresa).

“Questo ulteriore investimento testimonia la continua attenzione dell’Amministrazione comunale di Mantova per l’importate lavoro che svolge quotidianamente la Polizia Locale – ha detto il comandante Paolo Perantoni –. I nuovi mezzi contribuiscono ad agevolare le attività di sicurezza urbana e stradale, oltre a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, senza tralasciare l’aspetto ambientale”.

Dal 1° gennaio estensione della Ztl alle vie Scuola Grande e Castiglioni ed ai tratti delle vie Calvi e Bertani fino a via San Francesco da Paola.

La giunta Palazzi, nella riunione di lunedì 30 luglio, ha deliberato l’estensione della zona a traffico limitato denominata "A" alle vie Scuola Grande e Castiglioni ed ai tratti delle vie Calvi e Bertani fino all’altezza con via San Francesco da Paola, la quale, quest’ultima, rimarrà libera al transito veicolare.
L’attuale libera circolazione, dunque, verrà mantenuta nei tratti delle vie Calvi e Bertani compresi tra via Pomponazzo e la predetta via San Francesco da Paola, al fine di mantenere la disponibilità di adeguate aree di sosta a rotazione nelle immediate vicinanze del centro storico per coloro che, non essendo residenti all’interno della Zona a Traffico Limitato, hanno comunque la necessità di fruire dei servizi, degli uffici e delle attività commerciali ubicati al suo interno. Inoltre, verrà estesa in via Calvi, all’altezza di via Franchetti, l’area soggetta al controllo dei dissuasori di transito.

L’estensione della Zona a Traffico Limitato e dell’area di via Calvi soggetta al controllo dei dissuasori di transito, entreranno in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2019, fatto salvo gli eventuali diversi tempi tecnici necessari per le opere di realizzazione delle infrastrutture. Tale tempistica è stata disposta anche per consentire l’ultimazione dei lavori di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele II e di largo di Porta Pradella; la realizzazione dei lavori programmati sulla rete del teleriscaldamento e la conseguente riasfaltatura delle vie Bertani e Calvi; permettere ai residenti della istituenda Zona a Traffico Limitato di organizzarsi per la richiesta dei pass in occasione del rinnovo annuale; attendere la realizzazione del parcheggio all’interno della sede Tea di vicolo Stretto e ottenere le specifiche autorizzazioni all’installazione dei dispositivi di controllo degli accessi.

La decisione di far partire la nuova Ztl da gennaio 2019 da via San Francesco da Paola, tiene conto sia delle richieste dei residenti che dei commercianti.
La Ztl verrà portata all’altezza di Via Pomponazzo solo alla fine dei lavori del nuovo parcheggio in struttura che nascerà sul Lungo Lago Gonzaga e che aggiungerà 150 posti auto in più ai 90 attualmente esistenti. Durante l'esecuzione dei lavori del nuovo parcheggio sarà assicurato il mantenimento dei posti auto del parcheggio a raso.
Questa operazione garantirà un’ampia disponibilità di posti a rotazione nelle immediate vicinanze del centro, alleggerendo ulteriormente il traffico in zona.

“L'allargamento della Ztl porterà benefici a tutti – ha detto l’assessore del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi –. Ai residenti che avranno più posto per parcheggiare e meno traffico sotto casa, alle attività commerciali che potranno godere di una zona di maggior decoro e potranno anche richiedere nuovi plateatici per le loro attività.
Siamo sicuri che l'allargamento della Ztl renderà più viva e frequentata quella zona del centro cittadino che attualmente è sacrificata e non valorizzata. Infine, ricordo che il bus navetta da Piazzale Montelungo a via Calvi sarà attivato a partire dai giorni del Festivaletteratura e permetterà a chi viene da fuori Mantova di parcheggiare gratuitamente e farsi portare direttamente nel cuore del centro storico e del commercio cittadino”.

Un momento dell'inaugurazione della mostra di Mario Benini“Aniconica” è il titolo della mostra con le opere dell’artista mantovano Mario Benini che è stata inaugurata sabato 28 luglio nella Casa di Rigoletto, in piazza Sordello, e che vi rimarra aperta fino al 26 agosto. L’esposizione è a cura di Carlo Micheli dell’Ufficio Mostre del Comune di Mantova con la collaborazione di Monica Benini.

“Negli interventi grafici dell’artista – scrive Micheli nella presentazione della mostra – si rivela un talento davvero non comune, capace di quegli automatismi segnici che completano, per sinestesia, la profondità della parola. Seppure talvolta i segni rapidi e nervosi del suo fare paiono alludere a qualche reminiscenza realistica, di fatto il terreno di ricerca di Benini rimane l’astrazione, in senso lato, nelle sue molteplici accezioni. Col contestuale passaggio alla pittura ad olio, dove il segno si rarefà ulteriormente, alla ricerca di rifrazioni luminose che privilegiano le superfici specchianti in oro e argento, si apre di fatto un percorso di approfondimento tautologico, dove la fotografia irrompe zoomando sui particolari dei dipinti, catturando porzioni di segni, sgranature cromatiche, grumi materici, ma soprattutto riflessi accecanti, trasparenze vitree, sfumati impercettibili. Una nuova realtà ricreata che verrà a sua volta proposta in modi sempre diversi, tramite scansioni, rielaborazioni pittoriche o fotografiche, in un inarrestabile work in progress seducente quanto privo di confini”.

Nel 1988 Mario Benini è stato tra i fondatori, assieme ad Alessandro Gennari, Giovanni Pasetti, Adriano Amati e Stefano Iori, della rivista trimestrale di letteratura, arte e poesia “La corte di Mantova”. “Il Comune di Mantova ospita questa personale dell’artista mantovano presso la Casa di Rigoletto – scrive il sindaco Mattia Palazzi –, nella consapevolezza di offrire un importante spaccato delle ricerche visive degli ultimi trent’anni, di cui Benini è degno rappresentante, ma anche di aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza e all’approfondimento del variegato mondo della fotografia”. Il catalogo di “aniconica” è edito da Paolo Etturi (Mantova).

La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico nella Casa di Rigoletto, con orario continuato dalle 9 alle 18, fino al 26 agosto. Info: 0376 288208.

Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, su richiesta di Rfi Spa, ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente per il taglio di rami ed alberi in proprietà private interferenti con la sede ferroviaria sul territorio del Comune di Mantova.

In sintesi si ordina a tutti i proprietari di terreni a confine con le linee ferroviarie, in osservanza delle distanze di sicurezza previste dagli articoli 52 e 55 del Dpr n. 753/1980, di verificare e provvedere tempestivamente al taglio degli alberi e dei rami al fine di prevenire un potenziale pericolo per la circolazione dei treni e della incolumità pubblica.

Il testo integrale dell’ordinanza è già pubblicato sull’Albo Pretorio online del Comune di Mantova (Clicca qui).

Inaugurata la nuova illuminazione artistica dei giardini e del Parco del Te.

Nella sera di giovedì 7 giugno si è svolta l’accensione della nuova illuminazione artistica dei giardini di Palazzo Te. Sono stati direttamente il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e il Consigliere di Regione Lombardia Barbara Mazzali, affiancati da tanti cittadini presenti all'evento, a dare il via alla nuova illuminazione. Si tratta di un nuovo impianto importante, dedicato a un luogo che coniuga l’immenso valore artistico, culturale e turistico di Palazzo Te con quello, più simbolico e personale, che tante generazioni di mantovani gli attribuiscono. 

“Un luogo che ora diviene non solo più bello ma anche più sicuro - ha detto il sindaco Mattia Palazzi -, grazie all’installazione di 82 nuovi punti luce e 24 telecamere ad altissima risoluzione direttamente controllate dalla centrale della Polizia Locale”.Le aree dell’intervento sono i grandi giardini circostanti Palazzo Te, l’Esedra, i giardini confinanti con la piscina Dugoni, in cui è collocato il parco giochi, i viali di accesso al Palazzo e il parcheggio dell’area ex scuola Kennedy.

L’intervento, curato dallo studio Skira, è stato finanziato attraverso il più ampio progetto di promozione delle città d’arte denominato “Cult City #inLombardia” e realizzato dal Comune di Mantova e da Regione Lombardia in collaborazione con Explora, la Destination Management Organization di Regione Lombardia e del sistema camerale lombardo che, attraverso il brand turistico inLombardia, promuove la destinazione sui mercati nazionali e internazionali.
“Cult city è l’esempio lampante di come ‘Fare sistema’ sia il modo ideale per promuovere iniziative e attività, specialmente in ambito turistico. L’obiettivo è dar vita ad una collaborazione strategica tra istituzioni, associazioni ed enti locali per individuare azioni comuni che permettano di far conoscere e apprezzare lo straordinario patrimonio paesaggistico, storico, architettonico, artistico e culturale, che accomuna ogni angolo della nostra Regione. Un “Turismo dei territori” in grado di esaltare “la vocazione al bello e all’attrattività della Lombardia: il mio compito è proprio individuare e sollecitare iniziative che valorizzino il ‘Sistema Lombardia’, un turismo interregionale che ha pochi eguali a livello nazionale ed internazionale”, ha commentato in un messaggio inviato alla città di Mantova l'assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia. Lara Magoni,

L’opera è stata messo a punto in collaborazione con Tea ReteLuce e Mantova Ambiente, società del Gruppo Tea, per un costo complessivo di 316 mila euro. Il progetto ha previsto, inoltre, gli scavi necessari alla posa dei nuovi cavidotti realizzati rispettando le regole di salvaguardia delle specie vegetali esistenti.
La proposta progettuale per il grande parco prospicente Palazzo Te prevede un’illuminazione che sottolinea la geometria della vegetazione quasi a creare la suggestione di un “cortile” chiuso fra mura verdi, un riverbero del rapporto fra gli spazi aperti dei cortili e i perimetri murari del complesso architettonico.
Il perimetro del parco, caratterizzato da un doppio filare di alberi, è illuminato da punti luce posti su lampioni i cui bracci, quasi fosse una casualità, fanno cenno alla curvatura dei rami delle alberature. La sequenza dei nuovi punti luce da un lato sottolinea la geometria del viale, dall’altro favorisce la fruibilità e il senso di sicurezza delle aree verdi. I pali inoltre sono collocati fra le alberature al fine di creare una mimesi diurna e un effetto di luce sospesa e soffusa che si proietta sulle chiome e da esse si diffonde nelle ore notturne.

Per quanto riguarda l’illuminazione dei viali d’accesso, l’intervento presenta una sequenza ritmica e ordinata volta a sottolineare l’assialità fra la Porta delle Aquile e l’accesso al Palazzo. Una sequenza ritmica è proposta anche per l’accesso frontale: l’illuminazione è coerente con lo stato dell’arte dei luoghi, ma è anche pensata nell’ottica di una futura riqualificazione e di un diverso utilizzo dell’area “ex Kennedy” oggi adibita a parcheggio.
L’illuminazione esterna dell’esedra è pensata per valorizzarne il disegno architettonico con una lettura discreta dei rapporti geometrici fra pilastri, lesene e cornici sommitali.
Vista la necessità di implementare il sistema di videosorveglianza attuale di Palazzo Te e delle sue pertinenze, il progetto ha previsto anche l’installazione di 24 telecamere ad altissima risoluzione direttamente controllate dalla centrale della Polizia Locale.
Tutto l’impianto illuminotecnico ha origine da una nuova fornitura elettrica creata ad hoc ed è regolabile da remoto, tramite tablet e smartphone, a varie intensità e orari, anche in relazione alle esigenze performative del Palazzo e delle aree circostanti.

 

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