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Da venerdì 18 maggio a Mantova la quarta edizione del BAM, il raduno europeo dei viaggiatori in bicicletta. Una location straordinaria, nella città patrimonio dell’Unesco, per accogliere viaggiatori da tutta Italia e dall’estero. In programma workshop, incontri, spettacoli, concerti tutti i giorni e pedalate collettive, alla scoperta delle meraviglie, della storia e dei sapori del territorio.

Stanno per arrivare, alcuni sono già in viaggio: da venerdì 18, fino a domenica 20 maggio, i cicloviaggiatori europei si danno appuntamento a Mantova, per la quarta edizione del BAM!. Tre giorni di pedalate alla scoperta del territorio, di racconti, di musica e di notti sotto le stelle. Tre giorni per ritrovarsi tra appassionati, per condividere storie, viaggi e progetti, e per diffondere insieme la cultura sostenibile e democratica delle due ruote. Dopo le montagne di Livigno (Sondrio) e la suggestiva Rocca di Noale (Venezia), il BAM sceglie quest’anno per suoi bamers una nuova location: è Mantova, città della cultura e patrimonio dell’UNESCO, che sta diventando sempre più anche capitale delle due ruote e punto di partenza di meravigliosi itinerari cicloturistici nel cuore della Lombardia. Un’occasione per conoscere un nuovo territorio, le sue strade bianche, le colline, i laghi e la sua enogastronomia.

Nuova sede, vecchia formula: ci sarà una grande area expo dedicata ai brand più noti, presenti con i loro prodotti dedicati al viaggio, ma anche ai piccoli produttori, agli artigiani della bici e alle associazioni e realtà territoriali che lavorano nel settore. Ci sarà l’area camp dove si può dormire insieme sotto le stelle. E poi workshop di bikepacking, per l’uso delle luci o di video racconto, incontri, presentazioni, birre, truck food gourmet, e le pedalate, alla scoperta di nuovi itinerari. E poi molta musica dal vivo: venerdì con Cinque uomini sulla cassa del morto, sabato con Triodegradabile, domenica mattina con Fats 4 e poi, sempre, con la chitarra di Guido Foddis. Tre le pedalate alla scoperta del territorio: da 130, 70 e 50 km, sempre con uno sguardo alle bellezze del territorio e ai sapori.

Tra gli ospiti, per citarne solo alcuni, grandi viaggiatori come Dino Lanzaretti, tornato di recente da uno straordinario viaggio in Siberia e in Asia (e poi a casa, sempre in sella) o Willy Mulonia, bresciano che ha attraversato tutti i continenti pedalando, fino a tutti coloro che, senza girare il mondo, usano la bici come punto di vista, per conoscere quello che li circonda, vecchi e giovani, ricchi o squattrinati, poco importa. Ma anche le viaggiatrici Monica Nanetti, Bruna Boldrin, Annita Casolo, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni. Molte le novità in programma, tra cui workshop per imparare a preparare le borse, il workshop di meccanica o “storytelling”, ma anche i numerosi appuntamenti con la musica live, il venerdì, il sabato sera e la domenica mattina. Per esplorare Mantova e le sue ricchezze in bici saranno organizzati dei mini tour in Brompton, la famosa bici pieghevole inglese, che sarà possibile noleggiare al village.

Info: www.bameurope.it

BAM! È un evento di 3parentesi - www.3parentesi.it

 

A Mantova è stato sottoscritto il nuovo accordo territoriale sul canone concordato, che recepisce le modifiche introdotte dal decreto interministeriale del 16 gennaio 2017.

Le novità principali, rispetto alla versione precedente, sono l’attestazione unilaterale o bilaterale da parte dei sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari per il supporto e l’asseverazione nella determinazione del canone, e la possibilità, in presenza di motivate esigenze non previste nell’accordo, di stipulare validi contratti ad uso transitorio in deroga.
L’Accordo è stato siglato il 9 novembre 2017, presso la Sala Consiliare del Municipio, dai sindacati degli inquilini SUNIA e UNIAT, e dalle associazioni di proprietari immobiliari Confedilizia, UPPI, ANPE Federproprietà, ASSPI, e dall’assessore alla Casa e ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli, per presa visione.

L'obiettivo dell'accordo è di favorire la locazione degli immobili che attualmente sono sfitti, agevolando le fasce sociali che si trovano escluse dal mercato delle locazioni offrendo un contributo alla soluzione all'emergenza sfratti, tramite l'incentivazione alla stipula di muovi contratti, anche per contrastare eventuali fenomeni di affitti sommersi e irregolari.

Con riferimento alla legge 431 del 1998, l'istituzione della forma di contratto d'affitto a canone concordato, stabilisce i criteri fissati a livello locale per calcolare, in base alle caratteristiche dell'alloggio, l'entità del canone che sarà normalmente più basso di quello a libero mercato.
La durata minima prevista è di tre anni, con rinnovo automatico (3+2) e sono definite anche forme particolari sia di natura transitoria che per studenti. Un ulteriore vantaggio derivante all'inquilino che stipula un contratto a canone concordato per la sua abitazione principale riguarda l'agevolazione fiscale a cui ha diritto come detrazione dall'Irpef.

Se, ad esempio, il suo reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro, può recuperare 495,80 euro, mentre nel caso sia oltre questa soglia ma entro i 30.987,41 euro il beneficio è di quasi 250 euro.
Al proprietario che affitta a canone concordato viene riconosciuto, in dichiarazione dei redditi, uno sconto del 30% sulla base imponibile da assoggettare all'Irpef. In alternativa, può scegliere di aderire alla Cedolare Secca che prevede la tassazione al 10% del reddito percepito, invece del 21% previsto per contratti non concordati.

Anche per quanto riguarda l'Imu al proprietario che affitta a canone concordato deriva un vantaggio rappresentato dalla riduzione dell'aliquota dal 9,6‰ al 9‰, oltre ad uno sconto del 25% sull'imposta calcolata.

Un momento dell'inaugurazione dei lavori in viale GoriziaE' stata grande festa per l’inaugurazione della riqualificazione urbana di viale Gorizia e di un tratto di viale Fiume, che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini. L’evento, che si è svolto nel pomeriggio di domenica 15 aprile, è partito da piazzale con Gramsci con l’esibizione itinerante della Banda Città di Mantova che ha suonato sfilando lungo tutto viale Gorizia fino all’intersezione con viale Oslavia. E qui, nel tratto compreso con viale Fiume, si è tenuto il momento inaugurale, con tanto di taglio del nastro, alla presenza di autorità e cittadini. In prima fila il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, oltre ad altri esponenti della Giunta e ai tecnici che hanno lavorato nel cantiere nei mesi scorsi.

Il primo cittadino ha presentato con orgoglio e soddisfazione l’importante lavoro che ha comportato un investimento di 1milione e 20mila euro. I vari interventi sono partiti il 6 marzo 2017 e finiti qualche giorno fa, circa 13 mesi di lavori per dare un nuovo look a viale Gorizia, ad un tratto di viale Fiume e anche di viale Don Luigi Sturzo. Dopo i brevi discorsi di Palazzi e Martinelli, l’applauso da parte dei tanti residenti soddisfatti per l’intervento che ha cambiato volto all’area, rendendola più bella e sicura. La festa è continuata in musica, con il brindisi e il rinfresco realizzato anche grazie al contributo dei bar della zona.

E così continuano i lavori del Comune di Mantova per la riqualificazione della città, dal centro ai quartieri. Il progetto di riqualificazione di viale Gorizia e tratto di viale Fiume, nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale del sindaco Palazzi, nell’ambito di un progetto più ampio ed esteso, di rivitalizzare e migliorare la qualità urbana di tali spazi.
La trasformazione di viale Gorizia, che segue il modello di “Boulevard", con una qualità superiore delle finiture, garantirà una maggiore sicurezza per tutti i fruitori, che siano pedoni, ciclisti o automobilisti. E’ stata migliorata anche l’illuminazione degli spazi pubblici, per una maggiore visibilità notturna e che rende l’area del quartiere ancora più sicura.
Mentre la riqualificazione del tratto di viale Fiume si pone come anticipazione della riqualificazione dell’intera strada e va a risolvere alcune situazioni non più sostenibili, come l’assenza di marciapiede.La Banda della Città di Mantova sfila per viale Gorizia

Nel dettaglio l’intervento di riqualificazione di viale Gorizia parte dall’analisi delle esigenze esplicitate di eliminazione di problematiche funzionali, quali il deterioramento dei materiali, scolo e raccolta delle acque meteoriche, illuminazione pubblica e implementazione della sicurezza degli attraversamenti.
Sono stati eseguiti alcuni interventi puntuali di risagomatura della piattaforma verso la strada e la messa in sicurezza degli attraversamenti.
I lavori, nello specifico, hanno riguardato l’allargamento della carreggiata stradale, con un ridimensionamento della fascia di parcheggi in corrispondenza dell’impianto semaforico tra viale Gorizia e viale Sabotino, per far sì che tutto il traffico veicolare sia più fluido e sicuro.
E’ inoltre stato installato un nuovo impianto semaforico pedonale a chiamata a protezione dell’attraversamento in Piazzale Gramsci.
Gli attraversamenti pedonali sono stati dotati di pedane di raccordo per diversamente abili e attrezzati con percorsi tattili Loges Vet Evolution.
All’altezza dell’intersezione tra viale Gorizia e viale Carso/Vaschi è stato interrato un cavo aereo di Enel e dismessi i relativi pali di supporto in cemento.
E’ stato rifatto tutto il tappeto stradale in asfalto ed anche la relativa segnaletica orizzontale e verticale.
Un altro aspetto fondamentale della riqualificazione riguarda il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica che attualmente presenta delle problematicità rispetto al posizionamento dei pali, i quali, talvolta, hanno il corpo illuminante nascosto tra le fronde degli alberi e pertanto risultano poco efficaci.
E’ stata eseguita la sostituzione di tutti i corpi illuminanti e l’implementazione degli attuali pali con sbracci che consentano di superare le fronde delle alberature.
Viale Gorizia, poi, è stato completato dalla piantumazione di alcune alberature lungo tutto il “Boulevard”. Tutte le aree verdi sono dotate di impianto di irrigazione con getti automatici e/o ala gocciolante.
Nel tratto di viale Gorizia compreso tra viale Oslavia e viale Fiume l’impianto di illuminazione è stato completamente rifatto, in quanto il precedente sistema a tesate era obsoleto. Sono pertanto state posate due linee di illuminazione pedonale e stradale dedicate.

Il tratto di viale Fiume, compreso tra i viali Gorizia e Oslavia, invece è stato completamente rivisto e riqualificato, in quanto la sua situazione era la risultanza di interventi non organici susseguitisi negli anni.
La sezione stradale, di circa 22 metri, è stata ridisegnata andando a portare ordine, risanando così alcune situazioni non più sostenibili, come l’assenza di marciapiede.
Sono stati, quindi, inseriti nuovi marciapiedi, ridefiniti gli spazi ciclabili e pedonali, potenziato il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, riqualificato l’impianto di illuminazione pubblica, riasfaltata la carreggiata stradale.
Completa l’area pedonale una fascia di quasi un metro piantumata con roseti e nuove alberature in corrispondenza degli allargamenti che delimitano le aree di parcheggio.
Gli attraversamenti pedonali sono dotati di pedane di raccordo per diversamente abili e attrezzati con percorsi tattili Loges Vet Evolution.
A correre, parallelamente a tale fascia verde, sono posizionati i parcheggi con pavimentazione sempre in autobloccante.
Anche in questo caso, tutte le aree verdi sono dotate di impianto di irrigazione con getti automatici e/o ala gocciolante.
Inoltre, limitazioni della velocità veicolare sono state inserite sulla carreggiata dei viali Gorizia e Fiume con tre piattaforme rialzate.

Con le economie derivanti dal ribasso d’asta si è potuto, poi, riqualificare i marciapiedi, la carreggiata stradale e l’impianto di illuminazione pubblica di viale Don Luigi Sturzo.

 

Palazzi e Olla sottoscrivono il protocollo d'intesaComune di Mantova e Rete ferroviaria italiana del gruppo Fs hanno sottoscritto un importante protocollo d’intesa per la realizzazione di un piano per smantellare i binari ferroviari della tratta per Monselice, che formano una strozzatura all'ingresso principale a sud della città. L'impegno della società ferroviaria è di realizzare entro sei mesi uno studio di fattibilità per la valutazione dei costi e dei tempi per realizzare il tutto. Inoltre, l'accordo prevede anche la costruzione di un sottopasso pedonale in piazza don Leoni per la stazione ferroviaria, probabilmente già nel 2021.

Il protocollo è stato firmato giovedì 1 marzo in Comune dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi e dal direttore Territoriale Produzione di Rete Ferroviaria Italiana Pier Paolo Olla. L’accordo mira, dunque, a individuare nuove soluzioni progettuali per il riassetto e il potenziamento del nodo ferroviario della città.
Gli studi del piano si concentreranno sulla progettazione di una possibile variante di tracciato lungo la linea Mantova – Monselice, che da un lato consentirebbe di allontanare il traffico merci dal centro città e dal complesso monumentale di Palazzo Te, dall’alto valore artistico-culturale; dall’altro – eliminando la necessità di inversione di marcia per i treni merci a Mantova – renderebbe più attrattiva per le merci l’intera linea Piacenza – Cremona – Mantova – Monselice.

Il Comune di Mantova, dal suo canto, si impegna a inserire il progetto nella propria programmazione territoriale di competenza e a coinvolgere a valle di questa prima fase di analisi tutti gli alti enti locali interessati per la piena condivisione delle scelte da attuare.
L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo tecnico che valuterà diverse soluzioni e definirà il programma degli eventuali interventi.
Il progetto di potenziamento infrastrutturale è coerente con la più ampia strategia di sviluppo logistico del Paese, che vede Rfi impegnata nell’obiettivo di adeguare la rete agli standard internazionali dei Corridoi europei TEN-T, al fine di incrementare il trasporto merci su ferro.

Per il sottopasso di piazza don Leoni, invece, il sindaco Palazzi ha annunciato di voler inserire il cofinanziamento che il Comune garantirà per l'infrastruttura già nel bilancio del 2019. Per la prima volta c'è un impegno formale della società ferroviaria per liberare Mantova dalla cinta che la imprigiona a ovest e sud. L'intervento comprende un ampliamento della carreggiata tra Porta Cerese e via Parma. “Da oltre cinquant'anni la città aspettava che dalle speranze si passasse ai fatti - ha detto Palazzi - abbiamo fatto il primo importantissimo passo. La strada è lunga, ma oggi abbiamo sbloccato ciò che era fermo da sempre. Finalmente Rfi ha scritto nero su bianco che con divide l'obiettivo e si impegna in soli sei mesi a studiare il tracciato alternativo”.

L'accordo nasce da una relazione inviata dal Comune alla società ferroviaria con la descrizione di problemi legati alle infrastrutture Rfi. “Una volta smantellata la tratta ferroviaria per Monselice – ha continuato il primo cittadino –, toglieremo tre passaggi a livello e terremo lontano il traffico merci dalla città e da Palazzo Te. Preciso che coinvolgeremo in questa fase anche la Provincia, quale ente coordinatore, e i Comuni che potrebbero essere interessati al nuovo tracciato, vale a dire Porto Mantovano, Bigarello e San Giorgio”. “Abbiamo fatto due riunioni nel giro di 15 giorni – ha spiegato Olla – e ovviamente sarebbe fuorviante parlare già di tempi e di percorsi. Posso dire che la soluzione alternativa al tracciato attuale della tratta per Monselice è grosso modo sulla direttiva Mantova-Verona. Ma dobbiamo studiare un percorso preciso, cosa che richiede tempo”. A Rfi interessa molto anche la possibilità di potenziare il nodo ferroviario della città.

Il mercato di LunettaI banchi dei commercianti ambulanti saranno ogni sabato in piazza Unione Europea. Il mercato settimanale del quartiere, trasferito dodici anni fa nel decentrato viale Val d'Aosta, torna finalmente nel cuore del rione, in quella nuova piazza destinata a divenire il luogo principale della vita sociale degli abitanti di Lunetta. E così l'ultimo capitolo del contratto di quartiere si è concluso. Ad annunciare l'evento sono il vicesindaco e assessore al commercio del Comune di Mantova Giovanni Buvoli e l'assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli. "Dopo tanti anni concludiamo finalmente il contratto di quartiere che ha trasformato Lunetta - spiegano i due assessori - . Nell'area dove un tempo c'erano molti palazzoni popolari in stato di decadimento, ora c'è una piazza che nelle nostre intenzioni non sarà soltanto la nuova sede del mercato settimanale, ma uno spazio urbano con più funzioni". Il trasloco del mercato era molto atteso. Inizialmente venne trasferito da piazzale Trentino, per costruire la chiesa del rione, in viale Val d'Aosta, tra il vecchio Palasport e la scuola elementare. 

"Per ora si sono trasferite nella nuova area attrezzata le otto bancarelle già presenti nel mercato in viale Val d'Aosta  - ha detto Buvoli - ma è già uscito il bando per l'occupazione degli altri undici posti liberi. Per la fine di marzo contiamo di avere il mercato al completo, con 19 bancarelle. Il 24 febbraio aprirà i battenti il chiosco gestito da personale dell'Aspef, che costituirà un elemento importante per la piazza. Un chiosco che non venderà bevande alcoliche e che potrà diventare un punto di riferimento per i momenti di relax per gli abitanti. C'è anche un'area giochi per i bimbi". Via Roma ha speso 900mila euro per dare forma e funzioni alla piazza. "Duecentomila euro in più rispetto al previsto perché abbiamo voluto dare appunto un carattere polifunzionale - ha detto Martinelli - ci sono i pilomat per impedire l'accesso ai veicoli, tranne che a quelli dei commercianti. Saranno anche fatte iniziative pubbliche rivolte al tempo libero dei residenti e non solo". Gli ambulanti del nuovo mercato di Lunetta che utilizzeranno l'energia elettrica, erogata dalle colonnine a scomparsa, dovranno pagare al Comune un forfait annuale di 100 euro, fino al 31 dicembre prossimo. Lo ha deciso la giunta Palazzi. 

La conferenza stampa in Comune per Anche in Lombardia “Una Pila alla Volta”: il progetto che lancia la sfida della raccolta differenziata delle pile tra ragazzi di 10-14 anni. In palio decine di buoni acquisto da spendere in attrezzature didattiche e sportive.

Anche i ragazzi e le ragazze che vivono in Lombardia possono riunirsi in squadre e partecipare a “Una Pila Alla Volta”. La campagna patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e promossa dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) è stata presentata lunedì 27 novembre nella sala Consiliare del Comune di Mantova dal Segretario Generale del CDCNPA Luca Tepsich, dal Presidente di Ancitel EA Filippo Bernocchi e dall’assessore all’Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani sulla corretta gestione dei rifiuti delle pile esauste che non vanno gettate con i rifiuti indifferenziati ma separati e portati negli appositi punti di raccolta sul territorio. Nelle prime settimane di avvio del progetto, nella regione Lombardia, sono già oltre 50 i rappresentanti delle scuole iscritti al contest.

Già oggi i numeri della raccolta differenziata di pile e accumulatori portatili in Lombardia sono incoraggianti visto che con quasi 1,75 milioni di kg nel 2016 è la prima regione italiana per quantitativi raccolti. Da record anche il numero di punti di raccolta serviti dai Consorzi iscritti al CDCNPA che arriva a quota 1.128 con quasi 400 punti presso le isole ecologiche e oltre 700 presso le attività commerciali. Nella Provincia di Mantova in particolare vi sono 81 i luoghi di raccolta di cui 48 isole ecologiche e 33 punti vendita iscritti che complessivamente, nel 2016, hanno permesso di avviare al recupero circa 37mila kg di pile e accumulatori portatili.

Per far crescere ancora questi numeri, i ragazzi e le ragazze nati negli anni compresi tra il 2003 e il 2006 potranno formare una squadra e insieme ad un tutor maggiorenne andare sul sito www.unapilaallavolta.it e iscriversi al contest una vera e propria gara a chi si impegna di più nel fare e comunicare la raccolta differenziata delle batterie. Le squadre saranno chiamate ad affrontare 5 sfide legate alla raccolta differenziata di pile e accumulatori portatili. Si passa da un quiz sul tema delle batterie a creare una scultura con le pile scariche abbandonate in casa, passando per la realizzazione di video e canzoni a tema, Potranno poi condividere i contenuti sui social network per spingere i propri amici a votare la propria testimonianza sulla piattaforma e ottenere così punti utili a scalare la classifica.

In palio per le squadre più votate ci saranno voucher da spendere per l’acquisto di materiale scolastico o sportivo del valore compreso tra 1.000 e 2.500 euro, con un montepremi complessivo a livello nazionale di 55.000 euro. Inoltre i campioni di ogni area territoriale saranno chiamati nel mese di maggio a Como per partecipare all’evento finale.

“La Lombardia è sicuramente una delle Regioni meglio attrezzate e più virtuose nella raccolta differenziata di pile e accumulatori - ha spiegato Luca Tepsich, Segretario Generale del CDCNPA – nonostante questo la quantità avviata al riciclo non è ancora sufficiente e negli ultimi anni stiamo assistendo ad un leggero calo. Per questo abbiamo deciso di puntare sulle giovani generazioni per diffondere un messaggio semplice: le batterie non vanno gettate con la spazzatura indifferenziata ma nei contenitori loro dedicati. Abbiamo chiesto loro di mettersi in gioco e di farlo insieme perché la salvaguardia dell’ambiente è una sfida che si vince insieme raccogliendo Una Pila Alla Volta”.

“Le nuove generazioni sono sempre più consapevoli del valore dell'economia circolare e disponibili a collaborare da protagonisti per il bene del Paese - ha dichiarato Filippo Bernocchi Presidente di Ancitel Energia e Ambiente -. E’ per questo che campagne come “Una Pila Alla Volta” sono utili e significative per dare una spinta positiva sia dal punto di vista ambientale che economico. La raccolta differenziata è infatti il primo passo verso l'economia circolare; nel caso delle pile esauste, molto dannose per l'ambiente se non conferite correttamente, è ancora più importante.”

“Una bellissima iniziativa per la quale ringrazio il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori e Ancitel Energia e Ambiente - ha detto l'assessore all'Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari -. Si tratta di un progetto che si inserisce perfettamente nel lavoro che sta portando avanti la nostra Amministrazione sulla tutela dell'ambiente e sulla raccolta differenziata, che ci vede primeggiare a livello Nazionale. La città di Mantova, infatti, si è recentemente classificata al primo posto per l'Ecosistema urbano, secondo l'indagine di Legambiente e Ambiente Italia. La nostra volontà e quella di continuare a migliorarci e portare avanti progetti ed iniziative meritorie, soprattutto rivolti ai giovani, proprio come quella di 'Una Pila alla Volta' ".

 

Mantova, 27 novembre 2017

Contatti:
Ufficio Stampa CDCNPA c/o extra Comunicazione e Marketing
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Sabato 11 novembre a Palazzo Te è stato inaugurato il restauro della facciata sulle Peschiere. Per la presentazione dei lavori sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il direttore di Palazzo Te Stefano Benetti, l'assessore comunale ai Lavori pubblici Nicola Martinelli, il presidente di Confindustria Mantova Alberto Marenghi e il presidente di Ance Mantova Francesco Bottoli.Il cantiere è iniziato nello scorso febbraio e si è concluso nei giorni scorsi con il completamento del restauro delle loggette.

Il lavoro ha visto impegnato il Consorzio Arkè di Roma e la collaborazione della ditta Marchetti e Fontanini di Brescia. Per la realizzazione delle opere provvisionali ci si è avvalsi della collaborazione della ditta Pontek e Pfm ponteggi, mentre la ditta EdilOne ha collaborato nella realizzazione dell’area di cantiere.
Il numero dei restauratori impiegato è stato in media di 7 persone, con un picco di 10 per il completamento del lavoro nelle loggette.
Il restauro ha riscontrato una gravissima situazione conservativa sia dal punto di vista dell’attacco microbiologico (alghe e licheni su tutte le superfici), sia da quello dell’adesione e della coesione degli intonaci che presentavano estesi sollevamenti, porzioni importanti prossime alla caduta, lesioni. Tale situazione era particolarmente visibile in corrispondenza del bugnato all’interno delle peschiere, laddove gran parte delle bugne aveva perduto la finitura in malta e muschi e parietarie crescevano rigogliosi.

"È nostro dovere prenderci cura di Palazzo Te perché rappresenta l'identità della città ed è uno dei tesori che i mantovani mostrano al mondo - ha detto Palazzi - Quest'anno ha ospitato più di 200mila visitatori. Certo, rispetto all'anno di Mantova Capitale c'è stata una riduzione del 7 per cento, ma è comunque un 35 per cento in più rispetto al 2015. Questo significa che tanti turisti sono tornati e hanno parlato bene della nostra città. Vorremmo che Palazzo Tè diventasse uno dei luoghi della quotidianità per i mantovani, un punto di confronto e condivisione di esperienze. Siamo riusciti a ottenere 2 milioni di euro dal ministero dei Beni Culturali e nelle prossime settimane inizieranno i lavori di recupero delle Fruttiere, del bookshop e del bar. Stiamo pensando di organizzare nuovi eventi e di prolungare l'orario di apertura fino a tarda sera in modo che gli studenti possano venire qui a leggere e a studiare".

La facciata est è stata oggetto di moltissimi interventi in passato, a partire da quello dell’arch. Paolo Pozzo nell’ultimo decennio del’700, che ha radicalmente modificato la struttura architettonica con la realizzazione del timpano; qui nel 1808, in occasione della visita di Napoleone a Mantova, mai avvenuta, venne realizzato il suo stemma in stucco, forse con una sottostante lapide dedicatoria di cui non vi è traccia documentaria. Nel 1814, tornati gli austriaci a dominare la città, lo stemma fu demolito e non ne rimanevano che le malte preparatorie che, ripulite ed integrate, ridanno ora leggibilità all’elemento mancante.

Purtroppo degli intonaci giulieschi in facciata resta ben poco, in quanto le malte settecentesche e quelle degli interventi successivi (dall’800 al 1989) hanno completamente ricoperto le poche tracce di originale.
Sono stati gli interventi nelle loggette che si affacciano sulla porzione di sinistra della facciata a fornire i maggiori indizi per immaginare come potesse essere la facciata di Giulio Romano indicando come la decorazione in stucco che arricchisce i sott’archi della Loggia di Davide proseguisse anche nelle piccole volte. Qui i rilievi in stucco sono stati demoliti, ma la pulitura accurata e la successiva ricucitura delle superfici con malte e acquarelli, grazie al recupero di incisioni, disegni preparatori, cromie originali, ha consentito di riproporre le partiture geometriche di differenti motivi decorativi.

L’intervento rientra nel piano delle opere pubbliche del Comune di Mantova ed è stato realizzato con il contributo e la collaborazione di Regione Lombardia, Camera di Commercio, Ance-Confindustria Mantova, Fondazioni Cariverona e Cariplo. Il costo complessivo dei lavori è stato di circa 700mila euro.

Mantova tra le grandi città degli eventi internazionali, domenica 8 aprile si esibirà al Palabam Bob Dylan. Martedì 7 novembre, presso la sede del Comune di Mantova, in via Roma 39, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento alla presenza del sindaco Mattia Palazzi e di Federico Mazzoli di Inside Out Agency.

"Dopo Elton John e Sting, sarà a Mantova Bob Dylan - ha detto Palazzi -. La nostra città è diventata una delle piazze italiane più importanti per la musica internazionale. Portare a Mantova artisti di fama internazionale significa promuovere la città e far arrivare pubblico da tutta Italia e dall’estero. Ogni euro che investiamo ne produce almeno quattro per la città, con ricadute economiche positive su alberghi, ristoranti e attività commerciali. L’estate scorsa l’investimento del Comune di Mantova di 150mila euro, ha generato circa 800mila euro di ricadute economiche e una rilevante visibilità nazionale su tv, giornali, radio e social network. Oggi presentiamo un altro grande evento, davvero straordinario per Mantova".
L’artista si esibirà a Mantova domenica 8 aprile al Palabam, una delle quattro date italiane del suo tour nei palazzetti dello sport. L’evento è promosso da Inside Out Agency. Le città italiane che ospiteranno i concerti sono Roma, Firenze, Mantova e Milano. Dylan torna in Italia dopo tre anni dal suo ultimo tour nella nostra penisola. 

Ecco il comunicato stampa dell'evento

SEI DATE PER IL RITORNO DI BOB DYLAN
PER LA PRIMA VOLTA DAL CONFERIMENTO DEL PREMIO NOBEL
A TRE ANNI DI DISTANZA DAL SUO ULTIMO TOUR ITALIANO TORNA AD APRILE NEL NOSTRO PAESE.La presentazione dell'evento in Comune. Al centro Palazzi e Mazzoli

Torna nel nostro paese Bob Dylan, che mancava dai palcoscenici Italiani dal 2015. Tre anni densi di avvenimenti per il cantautore americano che lo hanno visto pubblicare 3 album (“Fallen Angels” nel 2016, “Triplicate” e l’appena uscito “Trouble No More” nel 2017), essere insignito della Medal of Freedom da Obama e soprattutto aggiudicarsi il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, onore mai conferito prima ad un musicista.
Il tour partirà da Roma con un triplo appuntamento all’Auditorium Parco della Musica, per poi toccare Firenze, Mantova e Milano, i biglietti saranno in vendita da venerdì 10 novembre dalle ore 11:00 su www.ticketone.it e www.dalessandroegalli.com .

3 aprile AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA -Sala S.Cecilia - ROMA
4 aprile AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA -Sala S.Cecilia - ROMA
5 aprile AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA -Sala S.Cecilia - ROMA

7 aprile MANDELAFORUM - FIRENZE

8 aprile PALABAM - MANTOVA

9 aprile TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO

InsideOut Agency, con il patrocinio del Comune di Mantova porterà a Mantova la grande musica internazionale: domenica 8 aprile alle 21 arriverà per la prima volta nella città dei Gonzaga sul palcoscenico del Palabam uno dei miti della musica di tutti i tempi, Bob Dylan.

Nel dicembre 2016 Bob Dylan è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura da parte dell’Accademia Svedese “per aver creato nuove espressioni poetiche nell’ambito della grande tradizione della canzone americana”. Nel 2012 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, e nel 2008 ha ricevuto uno speciale Premio Pulitzer per “il suo profondo impatto sulla musica pop e sulla cultura americana, grazie a testi dalla straordinaria forza poetica”. Ha inoltre ottenuto il titolo di Officier della Légion d’Honneur francese nel 2013, il Polar Music Award svedese nel 2000 e diverse lauree ad honorem, tra cui quelle della University of St. Andrews e Princeton University, oltre a numerose altre onorificenze.

Sulla scia del lavoro di reinterpretazione iniziato con “Fallen Angels” e “Shadows In The Night”, il 31 marzo 2017 e’ uscito il primo album triplo della vita di Bob Dylan: “ Triplicate “ . I due precedenti album, “Fallen Angels” e “Shadows In The Night”, con i quali reinterpretava classici della canzone americana, gli sono valsi il plauso della critica mondiale e la nomination ai Grammy nella categoria Best Traditional Vocal Album. “Fallen Angels” ha debuttato nella Top 10 di più di dodici paesi, tra cui Regno Unito, USA, Italia, Paesi Bassi e Austria, mentre “Shadows In The Night” è entrato subito nella Top 10 di 17 Paesi, conquistando la top chart di Regno Unito, Irlanda, Svezia e Norvegia. Gli ultimi sette studio album di Dylan sono stati universalmente riconosciuti come alcuni tra i migliori della sua gloriosa carriera, e hanno toccato nuove e ulteriori vette di successo commerciale e di critica. “Time Out Of Mind” del 1997, disco di platino, gli è valso numerosi Grammy, tra cui quello per Album “Of The Year”, mentre “Love And Theft”, anch’esso disco di platino, ha ottenuto numerose candidature ai Grammy e una statuetta nella categoria Best Contemporary Folk Album. Bob Dylan ha venduto oltre 125 milioni di dischi nel mondo.

I BIGLIETTI SARANNO IN VENDITA DA VENERDI’ 10 NOVEMBRE
IN ESCLUSIVA SU:
• ticketone.it
• www.dalessandroegalli.com

DA SABATO 11 NOVEMBRE SUI CIRCUITI:
• UNICREDIT
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Il sindaco Palazzi, il ministro Galletti e la presidente di Legambiente MuroniIl 24esimo rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente e Ambiente Italia, pubblicato dal Sole 24 Ore lunedì 30 ottobre, colloca Mantova in vetta alla classifica, su 104 città, che analizza 16 parametri ambientali. “Mantova torna prima nella classifica di Legambiente, non succedeva dal 2006 - ha commentato il sindaco Mattia Palazzi - . Negli ultimi cinque anni ci siamo piazzati sempre nella parte alta, terzo e quarto posto. La comparazione prende in esame diversi indicatori: raccolta differenziata, ciclabili (Mantova + 9% di ciclabili sul 2015), quantità di alberi (32 alberi ogni 100 abitanti), dispersione idrica, qualità dell'aria. Il balzo in avanti in alcuni parametri è importante, su altri dobbiamo lavorare ancora tanto. Ricerca e innovazione tecnologica possono essere le nostre migliori alleate. I miglioramenti fatti non sono l’arrivo perchè possiamo e dobbiamo migliorare ancora su molti asset. C'è ancora tanto da fare e imparare per continuare a cambiare la città e confrontarci con le migliori esperienze europee”. 

Il primo cittadino, poi, insieme all’assessore all’Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari hanno ritirato l’importante premio di riconoscimento al convegno “Ecosistema Urbano. Le nuove sfide per la città di domani” che si è svolto, sempre lunedì 30 ottobre, nella sala Alessi di Palazzo Marino a Milano, alla presenza, tra gli altri, del Ministro Gian Luca Galletti e del presidente Legambiente Rossella Muroni.
I punti di forza di Mantova presi in esame riguardano la raccolta differenziata (quarta), le piste ciclabili (terza), l'estensione delle strade pedonali (ottava) e la quantità degli alberi (quinta). L’anno scorso la città di Mantova si era piazzata al terzo posto.

In fondo alla classifica sono finite sei località del centro-sud Italia: al 104esimo e ultimo posto Enna, preceduta da Brindisi, Viterbo, Palermo, Catania e Frosinone.
I 16 indicatori di Ecosistema Urbano (per un totale di circa 30mila dati originali raccolti da Legambiente ed elaborati da Ambiente Italia) consentono di valutare tanto i fattori di pressione e la qualità delle componenti ambientali, quanto la capacità di risposta e di gestione ambientale delle amministrazioni comunali. Quest’anno è stato inserito per la prima volta un indicatore relativo alla presenza di alberi in area urbana: dato che tutti i Comuni sopra i 15mila abitanti sarebbero tenuti a contabilizzare.

L’assessore allo Sport del Comune di Mantova Paola Nobis ha ritirato nella capitale il riconoscimento di Città Europea dello Sport 2019. La cerimonia si è tenuta lunedì 30 ottobre nel Salone d'Onore del Coni a Roma alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente della Commissione di Valutazione Aces Europe Gian Francesco Lupattelli.

"È uno stimolo a promuovere i nostri servizi sportivi – ha detto l’assessore Nobis –. Un riconoscimento alla nostra città, all'impegno dell'Amministrazione per gli investimenti dedicati alle strutture sportive e alle Associazione presenti nel nostro territorio. Ora metteremo a punto un ricco programma per il 2019. Grazie agli uffici per il lavoro svolto con successo". 

“I Comuni – hanno ribadito i responsabili del Coni - sono stati premiati per essere un esempio in cui lo sport è davvero per tutti, con un occhio di riguardo alla salute, all’integrazione, all’educazione e al rispetto, che sono i principali obiettivi di Aces Europe”. La commissione europea era stata a Mantova il 3 ottobre scorso per vagliare la candidature ed ha decretato che Mantova è un buon esempio di sport come strumento per promuovere la salute, l’integrazione e l’educazione.

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