L'artista di fama europea sta pensando di donare le sue collezioni ad una città italiana con l'impegno di esporle in modo permanente. Ad accoglierlo è stato l'assessore Tonelli, insieme alla consigliere comunale Catia Badalucco e a Romano Cestari.
Adami ha visitato Palazzo Te (a fare gli onori di casa è stato il direttore Stefano Benetti) e la Teresiana. In via Ardigò il gruppo è stato ricevuto dal direttore delle biblioteche Cesare Guerra che lo ha accompagnato anche nelle sale del primo piano. "Ringrazio i consiglieri Badalucco e Germiniasi – ha sottolineato Tonelli – che con la collaborazione di Cestari sono riusciti ad intercettare questo prezioso contatto. E' stato ancor più facile organizzare la sua visita a Mantova dato che lo conosco personalmente. Gli ambienti della Teresiana mi sembrano adatti per ospitare la collezione perchè le sue opere si ispirano ai temi letterari. Sarebbe bello poter inaugurare la Teresiana nel marzo del 2014 e contemporaneamente inaugurare la collezione. Ci stiamo lavorando con il suo gallerista Giampiero Biasutti".
Adami è partito da una pittura espressionista influenzata dall'opera di Francis Bacon e poi da una pittura astratto - gestuale. Successivamente si è posto il problema del recupero della figurazione risolta, secondo i moduli della Pop Art americana e in particolare di Roy Lichtenstein, sviluppando una sorta di racconto a fumetti fantastico e ironico dove in interni spersonalizzati si dispongono oggetti banali, assunti come simboli, anche sessuali, della modernità. Lo stile si distingue nell'uso di una materia cromatica in stesure piatte, lisce e continue, dentro le nette recinzioni nere del disegno.