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Tantissimi spettacoli gratuiti, workshop, laboratori, progetti legati alla fotografia e non solo. Da fine maggio fino al 1° luglio, il centro storico di Mantova e il quartiere di Lunetta saranno animati dagli eventi di Open Festival e del progetto Arteria.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, OPEN FESTIVAL ritorna nel 2021. Organizzato da Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, con il contributo del Comune di Mantova, del Fus, di Fondazione Cariplo e Fondazione Palazzo Te, riproporrà spettacoli diffusi in centro città e in Palazzo Te, con una nuova edizione finalizzata a recuperare la passione e la bellezza dello spettacolo dal vivo in rapporto agli spazi urbani e al patrimonio storico architettonico. Nel 2021 il festival sperimenterà nuovi spazi mettendosi alla prova rispetto ai cambiamenti che questo anno particolarissimo appena passato ha portato con sé.
Il programma della nuova edizione è stato presentato martedì 11 maggio, nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dal sindaco Mattia Palazzi, dal presidente di Fondazione Artioli Francesco Ghisi, dalla direttrice artistica di Arteria e OPEN Festival Enrica Provasi e da Micaela Rossi di Fondazione Palazzo Te.
Il Teatro urbano e Nouveau cirque si svolgerà nei giorni 4, 5, 6 giugno. Tre giorni di spettacoli e laboratori per un totale di circa 90 eventi dedicati al teatro di strada e al circo contemporaneo, per ricostruire e ricominciare a respirare cultura, nel rispetto delle regole e in totale sicurezza. Dalla Loggia del Grano a Piazza Alberti, dalle Pescherie di Giulio Romano a Palazzo Te, un festival certamente diverso ma non meno fecondo e creativo, per ritrovare il pubblico e il rapporto con la città.

La manifestazione, inoltre, propone anche il Progetto ARTERIA, ideato da Fondazione Artioli con la partnership di Comune di Mantova e Fondazione Palazzo Te e con il contributo Cariplo a valere sul bando “Cultura di Qualità”. Tale progetto mira a sviluppare azioni di rete tra il festival OPEN e il festival di rigenerazione urbana Whitout Frontiers nel quartiere Lunetta, con la finalità di innalzare la qualità e il livello della proposta culturale e di incrementare il pubblico, favorendo azioni condivise di scambio e circuitazione dal centro alle periferie della città. Le azioni del progetto si svolgeranno a partire dal mese di maggio e proseguiranno fino al 1 luglio con un picco di attività durante i due festival. Accanto ad un programma di spettacoli e laboratori che si svolgeranno a Lunetta tra il 14 e il 20 giugno, sarà realizzata una coproduzione spettacolare, grazie al contributo di Fondazione Palazzo Te, ideata dalla compagnia Magdaclan Circo: nei mesi di maggio e giugno si svolgeranno una serie di workshop presso il quartiere Lunetta aperti alla cittadinanza, che porteranno alla realizzazione di uno spettacolo finale a Palazzo Te, previsto per il 1° luglio .

Gli appuntamenti saranno gratuiti ma, considerate le norme di sicurezza anti contagio, gli ingressi saranno contingentati. Per questo motivo gli organizzatori invitano a prenotare. Basta andare sul sito www.marttovateatro.it , dove si può vedere tutto il programma della manifestazione culturale, e accedere alle pagine dedicate di "Open Festival" e "Arterìa" per trovare il link diretto per effettuare le prenotazioni online.

 

“Scienza e natura in gioco” è il titolo dei laboratori per bambini al Centro Famiglie “Insieme” del Comune di Mantova che si svolgeranno nei mesi di maggio e giugno e che sono inseriti nel Piano Mantova. Le attività ludico-educative sono rivolte ai bambini a partire dai 5 anni, accompagnati da un genitore. I laboratori si svolgeranno in due turni, strutturati per 10 bambini ciascuno (con un genitore che dovrà restare per tutta la durata dell’evento) in due orari diversi (uno dalle 15 alle 16 e un altro dalle 16.30 alle 17.30). La durata dell’attività è di un’ora circa.
Per lo svolgimento delle attività sarà data preferenza agli spazi all’aperto dei giardini “Baden Powell” adiacenti al centro; in caso di condizioni meteo avverse (a giudizio dell’animatore) i laboratori si svolgeranno presso i locali del Centro Famiglie in via Ariosto 61 a Mantova.

Le iscrizioni sono riservate in via prioritaria ai cittadini residenti in Comune di Mantova. I non residenti possono essere inseriti in lista d’attesa inviando richiesta via mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Le iscrizioni saranno aperte a partire da 15 giorni prima dell’evento. Occorre indicare solo nome e cognome del bambino partecipante, non quello dei genitori e accompagnatori, e specificare l’età. Si può effettuare l’iscrizione per ogni bambino anche se con i fratelli o le sorelle.

“Un’esperienza di gioco a forte valenza educativa – ha detto l’assessore del Comune di Mantova Chiara Sortino –. La scoperta e il rispetto della natura, la bellezza e i segreti della scienza accompagneranno bambini e famiglie nei prossimi sabati pomeriggio. Le attività del Centro per le Famiglie si arricchiscono sempre più grazie a nuove collaborazioni che stanno nascendo con tante realtà del territorio”.

Ecco il programma degli eventi a cura della Cooperativa Alkémica.
- Sabato 15, 1° turno dalle 15 alle 16, 2° turno dalle 16.30 alle 17.30. “Acqua: vietato sprecare”, un gioco per imparare a rispettare le risorse.
- Domenica 16, al mattino 1° turno dalle 10 alle 11, 2° turno dalle 11.30 alle 12.30, al pomeriggio 1° turno dalle 15 alle 16, 2° turno dalle 16.30 alle 17.30 “Un ambiente ad arte” in occasione della Festa ViVi Valletta Valsecchi, fantasia e creatività con l’ispirazione della natura.
- Sabato 22, 1° turno dalle 15 alle 16, 2° turno dalle 16.30 alle 17.30 “Uno zoo in città”, curiosità e particolarità per giocare con gli animali.
- Sabato 29, 1° turno dalle 15 alle 16, 2° turno dalle 16.30 alle 17.30. “Che pianta è?” alla scoperta del verde in città.
- Sabato 5 giugno, 1° turno dalle 15 alle 16, 2° turno dalle 16.30 alle 17.30 “Il mare in scatola”, voglia di vacanze? Il relax a portata di mano.
- Sabato 12 giugno, 1° turno dalle 15 alle 16, 2° turno dalle 16.30 alle 17.30 “Giochiamo con l’acqua”. Il benvenuto all’estate.

Per info e contatti: tel. 0376 225724, mob. + 39 333 5669382, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per iscrizione ai laboratori: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica .

 

Dieci milioni di euro per investimenti e 5 milioni di euro per implementazione di servizi pubblici e attività con terzo settore e partner operativi in 4 scuole primarie e nei quartieri.

Nuovi spazi polifunzionali per laboratori e attività alla Tazzoli e Pomponazzo, nuova palestra alla Martiri, interventi riqualificazione interna alla Don Mazzolari, ammodernamento della Biblioteca Baratta e biblioteche di quartiere e oltre ad investimenti per la mobilità degli studenti e nuovi collegamenti tra scuole e quartieri, tra cui il collegamento tramite sottopasso ciclo pedonale tra Te Brunetti e il Parco del Te.

Vincendo il bando regionale con il progetto Scuola al Centro, l’Amministrazione ha ottenuto 15 milioni di euro destinati a finanziare il progetto che comprende opere strutturali e nuovi servizi per 4 scuole e quartieri. Il finanziamento regionale attinge dai fondi strutturali europei per il periodo 2021-2027.

Le scuole oggetto delle azioni, interamente finanziate dal bando, sono la primaria Don Enrico Tazzoli a Cittadella, la primaria Pomponazzo in centro, la Martiri di Belfiore in Valletta Paiolo e la Don Mazzolari di Valletta Valsecchi.
Su tali istituti sono previsti progetti di riqualificazione edilizia nell’ottica della sostenibilità ai quali si sommano iniziative e servizi nei rispettivi quartieri.

I progetti sono stati presentati mercoledì 28 aprile, nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dal sindaco Mattia Palazzi e dalle assessore del Comune di Mantova Adriana Nepote, Serena Pedrazzoli, Chiara Sortino e Alessandra Riccadonna.

OPERE E SERVIZI

Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse i 15 milioni di euro saranno suddivisi per le 4 scuole, biblioteche, centro famiglie e relativi quartieri in investimenti e attività sui fronti della cultura, istruzione, mobilità sostenibile, welfare, biblioteche e politiche giovanili.

Per la Scuola Don Enrico Tazzoli a Cittadella si prevede un investimento complessivo di 2.966.000 € suddivisi in:
• 1.416.000 € in investimenti immateriali come ad esempio 600.000 € per potenziare un’offerta formativa basata su un doposcuola a carattere scientifico- laboratoriale, 250.000 € un per servizio di sostegno allo svolgimento dei compiti dei più piccoli, 130.000 € per iniziative rivolte alle famiglie per il sostegno alla genitorialità, accompagnamento e orientamento per famiglie e donne di recente immigrazione. Circa 90.000 € supporto alle start up di servizi per turismo sostenibile per favorire l’occupazione di e giovani e donne, 120.000 € per eventi ed iniziative di educazione ambientale.
• 1.550.000 € in investimenti materiali per la creazione di una struttura polifunzionale finalizzata ad accogliere mensa, attività di laboratorio, corsi di formazione e altre attività del quartiere.

Per la Scuola Pomponazzo Centro Storico si prevede un investimento complessivo di 3.621.000 € suddivisi in:
- 1.671.000 € immateriali come ad esempio 90.000 € supporto alle start up di servizi per turismo sostenibile per favorire l’occupazione di e giovani e donne, didattica museale e unesco per circa 100.000
€, 200.000 € per laboratori artistici e creativi, 100.000 € laboratori di educazione digitale. Circa 150.000 € per servizi a sostegno delle famiglie. Circa 700.000 € per corsi di orientamento e avvicinamento alla musica e al teatro dedicati ai bambini e ai ragazzi.
• 1.950.000 € materiali come 200.000 € per l’adeguamento degli spazi di Sant’Agnese per le politiche giovanili, 1.500.000 € per creare uno spazio mensa polifunzionale, utilizzabile anche per attività di formazione, doposcuola e iniziative civiche.

Per la Scuola Martiri di Belfiore in Valletta Paiolo l’investimento complessivo sarà di 5.286.000 € suddivisi in:
• 1.556,00 immateriali come ad esempio 120.000 € per misure per favorire l’accesso all’offerta culturale e del tempo libero per i giovani specialmente per chi ha meno possibilità. Circa 130.000 euro per servizi di ascolto e consulenza rivolti alle famiglie, ed eventi per favorire la socialità e l’incontro tra famiglie. Circa 600.000 € per attività sportive in orari extra scolastici. Circa 1.300.000 € per percorsi formativi in varie lingue, con il coinvolgimento di scuole superiori e università.
• 3.900.000,00 materiali come ad esempio la demolizione dell’ex casa del custode e realizzazione della nuova palestra polifunzionale fruibile anche dal quartiere e riqualificazione degli spazi esterni per la didattica all’aperto.

Per la Scuola Don Mazzolari in Valletta Valsecchi l’investimento complessivo sarà di 2.256.000 € suddivisi in:
• 856.000 € interventi di riqualificazione interna e attività rivolte ai giovani e servizi alle famiglie con il potenziamento del centro per le famiglie con uno spazio di coworking dedicato alle donne e area bambini e riqualificazione area esterna (terrazzo) Circa 150.000 € per l’implementazione di servizi di doposcuola

Sistema bibliotecario

• 1.400.000 € come ad esempio 750.000 € per la riqualificazione degli spazi del sistema bibliotecario, Baratta e biblioteche di quartiere, al fine di implementare i servizi dedicati ai giovani.

Collegamento tra quartieri, scuole e parco del Te
• Circa 350.000 € per la realizzazione di percorsi di mobilità sostenibile e sicura tra il quartiere e altri punti di riferimento come Camposcuola e i giardini di Palazzo Te con un sottopasso ciclopedonale a Te Brunetti.
• Circa 200.000 € per riqualificazione esterno palestra Boni quale spazio sportivo estivo per le scuola dell’infanzia Anna Frank e primaria Don Mazzolari.
Saranno 870.000 euro gli investimenti complessivi per opere e azioni trasversali a tutte e quattro le scuola e quartieri suddivisi in:
• 520.000 € come ad esempio 150.000 € per promuovere il servizio bibliotecario diffuso, 350.000 € per coordinamento pedagogico e coprogettazione.
• 350.000 € principalmente per il potenziamento della flotta scuolabus e pollicini.

PARTNER E STAKEHOLDER

La strategia prevede il coinvolgimento e l'attivazione di partner strategici e reti di stakeholder che nel corso degli anni hanno consolidato la loro collaborazione col Comune di Mantova attraverso progettazioni congiunte e strategie: Provincia Mantova, ATS Val Padana, A.S.S.T. di Mantova, Consorzio Progetto Solidarietà, Fondazione Università di Mantova, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Brescia, UNIMORE, L.T.O. Mantova e la sua rete Istituzionale, Camera di Commercio di Mantova, FOR.MA., CO-MN, Rete Bibliotecaria Mantovana, Rete Antiviolenza, Rete di co-progettazione Centro per le Famiglie, Parco del Mincio, Labter Crea, Consorzio Progetto Solidarietà e la rete degli operatori culturali tra cui Festivaletteratura, Pantacon, Alkémica, Associazione R84, OCM Mantova, Segni d’Infanzia, Fondazione Palazzo Te e Caravan SetUp.

 

Il Comune vince un bando regionale ottenendo altri 15 milioni di euro destinati a finanziare interamente un progetto su nuovi servizi per 4 scuole e quartieri. Il finanziamento, che copre interamente il progetto, viene dai fondi strutturali europei per il periodo 2021-2027.

Il Comune di Mantova è tra i 12 Comuni lombardi (tra cui sette capoluogo di provincia) che hanno vinto la manifestazione di interesse di Regione Lombardia per la selezione di strategie di sviluppo urbano sostenibile a valere sui fondi strutturali europei per il periodo 2021-2027. Il Comune, classificatosi al nono posto della graduatoria dei comuni partecipanti, ha ottenuto un finanziamento pari a 14.999.000 euro.

Il progetto riguarda 4 scuole, coinvolgendo tutti e tre gli istituti comprensivi della città, che diventeranno dei punti di riferimento per i quartieri. Le scuole oggetto delle azioni interamente finanziate dal bando sono la primaria Don Enrico Tazzoli a Cittadella, la primaria Pomponazzo in centro, la Martiri di Belfiore in Valletta Paiolo e la Don Mazzolari di Valletta Valsecchi.
Sono previsti progetti di riqualificazione edilizia in chiave sostenibile e innovazione dell’offerta formativa del tempo e dello spazio scolastico. Gli interventi saranno sia strutturali che relativi alla gestione di nuovi servizi e prevedono la rigenerazione di quartieri della città, tenendo conto della loro identità specifica, attraverso azioni che rendono le scuole dei veri punti di riferimento delle comunità.

“La strategia sulla quale ha lavorato il Comune di Mantova mette al centro la scuola. – affermano in una nota congiunta i quattro assessori che hanno stilato il progetto Adriana Nepote, Serena Pedrazzoli, Alessandra Riccadonna e Chiara Sortino - Non solo come luogo di studio e formazione per nostri bambini, ma come elemento portante di una comunità. La emergenza COVID ci ha dimostrato quanto la scuola sia un servizio indispensabile e se questo viene meno sono moltissimi i bisogni che rimangono scoperti. In questo progetto, frutto di una intensa collaborazione tra i settori dell’Amministrazione che si occupano di istruzione, welfare, famiglia, cultura, biblioteche e lavori pubblici, sono state identificate 4 scuole, in 4 diversi quartieri della nostra città. L’obbiettivo è, attraverso la rigenerazione e rifunzionalizzazione degli spazi delle scuole, creare 4 hub tematici di comunità. Per questo sono previsti interventi strutturali nelle scuole, accompagnati però da una serie di sevizi che garantiscano alle famiglie l’opportunità di utilizzare gli spazi delle scuole fuori orario scolastico, per dare risposta a diversi bisogni. Si prevedono una serie coordinata di azioni che permetteranno di migliorare i nostri quartieri, di potenziare il sistema scolastico, offrire servizi di formazione continua ai docenti e rafforzare un sistema di comunità in grado di cogliere le fragilità, valorizzando il potenziale di tutti gli individui della comunità”.

La città di Mantova ha celebrato il 25 Aprile, in occasione del 76°anniversario della “Festa della Liberazione”. Viste le attuali misure straordinarie di contenimento dell’emergenza epidemiologica, che limitano la possibilità di aggregazione, le tradizionali manifestazioni si sono svolte senza la presenza del pubblico.

Per evitare l’assembramento anche delle autorità e di formazioni militari o di associazioni combattentistiche, in città si è svolta una breve cerimonia che ha preso il via ai giardini di viale Piave alla presenza del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del prefetto Michele Formiglio, di Francesca Zaltieri in rappresentanza della Provincia e del presidente dell’Anpi provinciale Luigi Benevelli. Nessun discorso pubblico, quindi, ma un momento di silenzio davanti alla corona alle “Autorità Civili e Militari di Mantova” collocata appositamente per la manifestazione presso il monumento della Resistenza. La preghiera è stata portata da don Stefano Peretti. Il silenzio d'ordinanza è stato eseguito dal trombettista del Comando provinciale della Guardia di Finanza.

La cerimonia è proseguita al Famedio, in Largo XXIV Maggio, con la deposizione della corona nella cripta, trasportata da due Carabinieri del Comando provinciale, sempre alla presenza delle autorità locali.
Infine, corona e Gonfalone del Comune di Mantova in via Govi davanti alla Sinagoga. Anche qui le autorità hanno fatto un momento di silenzio, rendendo omaggio ai deportati, chiuso con lo “Shalom” del presidente della Comunità ebraica mantovana Emanuele Colorni. Presenti anche due agenti in “alta uniforme” della Polizia Locale.

Dopo Pradella, via Rosselli, piazza Alberti e altri luoghi della città, anche piazza 80° Fanteria è stata completamente riqualificata. Gli interventi hanno dato finalmente decoro e maggior sicurezza ad uno spazio centrale della città. L’inaugurazione del completamento dei lavori si è tenuta sabato 24 aprile alla presenza del sindaco Mattia Palazzi, dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli, dei tecnici del settore e dall’architetto Alessandro Fanti.

Il cantiere era stato aperto il 9 novembre 2020. In piazza 80° Fanteria è stata realizzata una nuova pavimentazione con l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riprogettazione dei posti auto, che sono in totale 22, e l’inserimento di elementi di arredo urbano come panche, fioriere e verde pubblico. In questo modo la piazza da semplice parcheggio si è trasformata in uno spazio bello, funzionale e vivibile.
Le opere realizzate hanno visto la messa a dimora di 23 nuove piante e l’allestimento di 4 nuove fioriere con arbusti tappezzanti. Sono state installate anche delle panche e l’illuminazione è stata potenziata e riqualificata con 4 proiettori a Led, del tipo utilizzato in corso Pradella, e 3 nuovi lampioni a led. Impianti di illuminazione a led sono stati inseriti anche sotto le panche. Inoltre, ci sono dei faretti per illuminare le fioriere.

“Abbiamo mantenuto l’impegno che ci eravamo presi con i residenti della zona – ha detto il sindaco Mattia Palazzi –. Abbiamo riqualificato completamente lo spazio pubblico di piazza 80° Fanteria restituendo ai cittadini e alle famiglie una delle sue piazze resa ora più bella, sicura, illuminata e ordinata”.

“Un’opera importante – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli – che si aggiunge ad una serie di interventi già realizzati volti a riqualificare ni quartieri e in centro storico spazi preziosi e utili per la città”.

I lavori di riqualificazione hanno visto un investimento complessivo da parte dell’Amministrazione comunale di 212.000 euro. Il progetto di riqualificazione è stato realizzato, nel suo complesso, accorpando due diversi lotti. Il primo, su una superficie di circa 881 metri quadrati, che ha riguardato le zone di transito e di sosta veicolare; mentre il secondo appalto, su una superficie di circa 479 metri quadrati, ha riguardato prevalentemente i marciapiedi e le aree di collegamento pedonale.

APPROFONDIMENTO

Nello specifico il progetto ha voluto rafforzare il collegamento fisico tra Galleria Ferri e Galleria San Maurizio, attraverso una successione di passi pedonali rialzati e la definizione di spazi pubblici che possano favorire una ripresa delle attività commerciale della zona, la quale ha subito negli ultimi decenni una forte decrescita.
Il percorso ha favorito l'abbattimento delle barriere architettoniche attraverso il rialzo dei passi pedonali e l'allineamento delle pavimentazioni.
Il progetto, nel dettaglio, ha proposto un assetto compositivo che si basa su una trama geometrica dove gli allineamenti della pavimentazione e dei filari di alberature intendono fornire una diversa percezione dello spazio della piazza e dilatarlo oltre la forma triangolare.

I livelli d'intervento sono stati vari: la realizzazione di una nuova pavimentazione in sostituzione dello strato di asfalto, l'eliminazione delle barriere architettoniche, l'inserimento di alberature di media grandezza, l'allestimento di vasche verdi con sedute a panca, una nuova illuminazione e il riassetto delle aree a parcheggio.
La nuova pavimentazione è stata realizzata in sovrapposizione allo strato di asfalto esistente, che funge da soletta, con lastre di 40x60 centimetri in cemento, color granito e color trachite, con finitura anticata. Il colore chiaro del granito è stato utilizzato per le fasce e le cordonate, mentre il colore scuro della trachite nera per le campiture e la sede stradale.
La piazza nel suo complesso è stata rialzata di circa 10 centimetri in modo da eliminare completamente le barriere architettoniche dei marciapiedi e dei gradini di ingresso alle abitazioni private che vi si affacciano.
Elemento caratterizzante dell'intervento, oltre le pavimentazioni, sono le nuove alberature con l'uso di essenze autoctone tipo Carpinus betulus, con dimensione media di chioma e potatura in forma squadrata, in modo da ombreggiare sia la zona pedonale che i parcheggi.

La installazione di vasche verdi con bordo in lamiera corten, di altezza limitata a 40 centimetri, abbelliscono la zona centrale e, oltre che a nascondere parzialmente le auto in sosta, permetteranno la seduta su apposite panche in pietra ricostruita.
La vecchia illuminazione della piazza affidata a tre lampioni, posti ai bordi della forma triangolare, è stata completamente sostituita con punti luce a parete di due tipologie. Una serie di proiettori bassi all'altezza di 5-6 metri che illuminano i passaggi pedonali e le strade, alternandosi con le alberature, e alcuni proiettori sempre a parete del tipo sottogronda, all'altezza di circa 18/20 metri, per una illuminazione più diffusa.
Sotto le panche vi è un’illuminazione puntuale con strisce led per caratterizzare la zona di seduta.
Al centro dell’area pedonale sono stati inseriti tre lampioni intercalati con le alberature che completeranno la nuova illuminazione della piazza.

La viabilità rimane inalterata, a senso unico da via Bellalancia a via Mario. I parcheggi sono stati disposti sul bordo strada, ma anche alternati fra le alberature. Nella parte di piazza su via Mario, invece, sono stati disposti a pettine, sempre tra le alberature.
Infine, la piazza presenta ora anche un nuovo sistema di raccolta delle acque meteoriche mediante caditoie a fessura. Si tratta di un modello di griglia a forma di “T” inversa, che si distingue soprattutto per la sua estetica, in quanto è in grado di integrarsi perfettamente nel pavimento (sia esso in cemento, selciato o piastrelle), garantendo la totale mimetizzazione nel paesaggio urbano.

 

E’ stato inaugurato a Mantova, sabato 24 aprile, il “Parco della Commemorazione Vittime Covid-19” ubicato presso lo spazio verde nel quartiere Rabin. Alla cerimonia, che si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, sono intervenuti, tra gli altri, il vescovo Monsignor Marco Busca che ha benedetto il Parco, l’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, il presidente del Comitato di quartiere Rabin Marco Sivero e i rappresentanti del Consorzio Latterie Virgilio e di Bonini Garden.

Il Comitato Quartiere Rabin ODV, l’Associazione di Volontariato di Mantova, in collaborazione con Consorzio Latterie Virgilio, Bonini Garden e il Comune di Mantova, che ha patrocinato l’iniziativa, hanno voluto realizzare il Parco per commemorare le vittime della pandemia mediante la posa di alberi, simboli della vita e che diventeranno gli elementi principali di un suggestivo “percorso terapeutico” nel ricordo.
Il Consorzio Latterie Virgilio ha messo a disposizione tale area, in concessione gratuita, nel quartiere Rabin che si sviluppa su una superficie attualmente incolta di circa 3.300 metri quadrati.

L’entrata del Parco è caratterizzata da una scultura realizzata con materiali di riciclo e da una targa. Da tale scultura parte un percorso ad anello lungo il quale saranno raggruppate le piante, appartenenti a specie diverse, che formeranno dei piccoli boschetti. La scelta delle varietà comprende per la maggior parte l'utilizzo di piante autoctone. Davanti a ciascun gruppo di alberi è posizionata una targa commemorativa con i nomi di coloro per i quali gli stessi arbusti sono stati donati e messi a dimora.

Dopo oltre un mese la Lombardia, e quindi anche la città di Mantova, torna in zona gialla. Tornano gli spostamenti tra le regioni. Ecco in sintesi cosa si potrà fare da lunedì 26 aprile, fermo restando che in tutto il Paese rimane obbligatorio il distanziamento interpersonale e l'utilizzo della mascherina anche all'aperto, salvo per i bambini al di sotto dei 6 anni e per chi fa attività sportiva. Il coprifuoco resta fissato dalle 22 alle 5.

LE REGOLE IN ZONA GIALLA DAL 26 APRILE
In base al decreto varato dal Consiglio dei ministri, da lunedì 26 aprile entrano in vigore nuove regole, in particolare per la zona gialla.

SPOSTAMENTI
Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dalle regioni gialle e bianche. Verso regioni rosse o arancioni serve invece il “pass verde”. Dal 26 aprile al 15 giugno, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

GREEN PASS
“Alle persone munite della 'certificazione verde', sono consentiti gli spostamenti anche tra le regioni e le province autonome in zona arancione o zona rossa", rende noto Palazzo Chigi.

SCUOLA
Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). “In zona gialla e arancione dal 70% al 100%" rende noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l'università, "dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno".

RISTORANTI E BAR

In zona gialla riaprono i ristoranti a pranzo e a cena, purché all’aperto. L'apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive. I centri commerciali resteranno chiusi nei week end fino al 15 maggio. Si ricorda che i negozi sono già aperti.

SPETTACOLI
Riaprono cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50 per cento di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

SPORT
Nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.

La XVI edizione del Festival Segni si trasforma in relazione al contesto proprio come il Camaleonte, animale simbolo scelto per il 2021: cambia colori come strategia di sopravvivenza. Per l’evento internazionale dedicato al teatro e all’arte per le nuove generazioni - promosso e sostenuto dal Comune e riconosciuto dal MiC, Ministero della Cultura - quest’anno gli organizzatori propongono un format completamente rinnovato, inventando strategie di sostenibilità e trovando soluzioni innovative per continuare a garantire a bambini e ragazzi un’offerta culturale sempre più necessaria.

Segni si trasforma e si sdoppia: SEGNI d’ESTATE dal 26 giugno al 17 luglio e SEGNI d’AUTUNNO dal 23 ottobre al 2 novembre e 5 giorni di anticipazione in una nuova location tutta da scoprire. Gli oltre 300 eventi tradizionalmente concentrati in 9 giorni, sono spalmati su un periodo più lungo e a cavallo fra due stagioni, per garantire la parte dal vivo nel rispetto del distanziamento. Le due finestre prevedono un numero di eventi giornalieri in grado di evitare assembramenti di pubblico. In estate sono distribuiti tra la metà della settimana e il weekend in modo da offrire al mattino, una proposta di attività da integrare a quelle dei campi estivi, e nel tardo pomeriggio e in serale invece gli eventi dedicati alle famiglie.

L'animale simbolo e le novità della rassegna culturale sono state presentate venerdì 23 aprile dalla direttrice artistica Cristina Cazzola, dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi e dalla presidente del Comitato provinciale Unicef Cristina Reggiani.

Segni e Mantova per il turismo in città - Le limitazioni pandemiche diventano un’occasione per realizzare un progetto artistico rinnovato e per valorizzare i risultati consolidati in sedici edizioni grazie al nuovo format esteso nel tempo e nello spazio. Gli spazi outdoor fruibili in estate garantiscono al pubblico maggiore sicurezza, portano a sperimentare nuove location e nuove tematiche. Il periodo autunnale garantisce l’offerta alle scuole e confida negli effetti dei vaccini.
Inoltre, SEGNI conquista un nuovo palcoscenico sbarcando all’isola del Giglio: l’edizione speciale 2021 prevede 5 giornate di anticipazione del festival in questa location d’eccezione. Il brand SEGNI creato a Mantova viene esportato con un importante ritorno per la città.
Il programma della XVI edizione di SEGNI darà a Mantova visibilità sui circuiti del turismo estivo per famiglie in un anno in cui è fondamentale rilanciare l’immagine della città, dandole visibilità come meta di turismo culturale anche in estate. Il brand SEGNI Mantova, arte e teatro per bambini e ragazzi, internazionale, di qualità e in location straordinarie fra natura e cultura, prevede per il 2021 eventi esclusivi con piccole capienze e spettacoli fortemente esperienziali.

Nuove tecniche legate all’uso di podcast e di cuffie audio per spettacoli itineranti che trasformano così il distanziamento in occasione di rinnovamento artistico, mantenendo l’esperienza comunitaria rappresentata dal teatro. Una vetrina per gli sponsor, uno stimolo per i giovani spettatori e le scuole - Un programma complementare con spunti didattici, laboratori tematici e proposte di formazione e approfondimento sarà anche on line sulla piattaforma segninonda.org, creata nel 2020 grazie alla collaborazione con esperti dell'età evolutiva. La piattaforma non è un luogo sostitutivo dello spettacolo dal vivo ma uno spazio di approfondimento e consolidamento della relazione con il pubblico, pensato per sperimentare e sfidare le frontiere dei linguaggi più adatti alle generazioni digitali. SEGNI IN ONDA costituisce la possibilità, per il festival e per Mantova, di raggiungere pubblico in tutto il mondo: i numeri del 2020 insieme alla nuova location 2021 dell’isola del Giglio rappresentano già una grande vittoria per la città che sostiene l’evento dall’inizio.

Gli organizzatori si augurano che questo ampliamento del pubblico possa aiutare anche la sostenibilità del progetto che, penalizzato da un numero di biglietti vendibili ridotti e volendo restare un progetto artistico democratico, è ancora alla ricerca di sponsor e sostenitori.

La XVI edizione e l’animale simbolo - Per un’edizione così camaleontica la scelta dell’animale simbolo non poteva che cadere sul piccolo rettile che cambia colore e si presta a parlare di trasformazione, una delle parole chiave del festival 2021 e in generale di questo particolare momento che stiamo vivendo. Mutando colorazione per comunicare le sue emozioni, questo animale, ci ricorda anche l’importanza di imparare a riconoscere le emozioni e ad esprimerle. Il suo agire mimetizzandosi inoltre invita ad essere sensibili all’ambiente che ci circonda senza alterarlo, nel rispetto di equilibri ed ecosistemi, confermando l’interesse del festival a continuare anche per il 2021 la riflessione con le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale dalla quale ormai non si può più prescindere. Anzi, il concetto di sostenibilità viene indagato a 360 gradi anche in relazione a quella economica del settore dello spettacolo dal vivo e include il concetto di equilibrio in senso ampio, nell’uso delle risorse, nel rapporto con l’ambiente e nella condivisione dei ruoli.
L’invito lanciato dalla sedicesima edizione di SEGNI è quello di esplorare cambiamenti ed emozioni attraverso l'arte e le performing arts per contribuire al recupero del benessere delle nuove generazioni e dell’intera comunità.

Informazioni e programma: www.segnidinfanzia.org

La Giunta Palazzi ha dato il via libera alla realizzazione della rotatoria di via Visi a Te Brunetti. L’opera è finanziata attraverso un contributo di 200mila euro ottenuti da un bando della Regione Lombardia dedicato agli enti locali a sostegno del tessuto economico. Altri fondi per la progettazione – 30mila euro - sono arrivati nel febbraio scorso dal Ministero dell'Interno. L’esecutivo, inoltre, si impegna a finanziare con le casse di via Roma le spese ulteriori necessarie per la realizzazione dell’opera che costerà complessivamente 355mila euro.

I Comuni che beneficeranno del contributo regionale dovranno affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 10 settembre 2021.
La rotatoria di via Visi permetterà di migliorare la viabilità e la sicurezza nel quartiere di Te Brunetti. Il nuovo assetto viario prevede un accesso diretto su via Visi per chi viene dal sottopasso di viale Montello per imboccare via Bellonci.

“La realizzazione della rotonda alla intersezione fra via Bellonci e via Visi, - ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli - permetterà l'ingresso diretto nel quartiere per chi proviene da viale Montello. Tale importante modifica consentirà di mettere a senso unico via Amadei. Ciò permette di progettare una effettiva riqualificazione della via ripensando gli spazi. La trasformazione della viabilità a senso unico consentirà, infatti, di realizzare i marciapiedi oggi inesistenti, una ciclopedonale sul lato della strada, di prevedere su un lato stalli di sosta per le auto, nonché aree verdi che possono prevedere alberature. In sostanza, si otterrà una vera trasformazione della via”.

“Ora il rondò - ha sottolineato il sindaco Mattia Palazzi -, poi la riqualificazione di via Amadei e il sottopasso ciclopedonale con Rfi da via Visi al Parco del Te. L’obiettivo è togliere il quartiere di Te Brunetti dall’isolamento dovuto alla ferrovia e al passaggio a livello”.

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