Lo hanno evidenziato giovedì 29 agosto gli assessori alle Politiche Educative Espedito Rose e al Welfare Roberto Irpo, accanto al dirigente Ernesto Ghidoni e i dirigenti scolastici Roberto Archi, Valerio Lazzari e Maria Teresa Ruberti, nella conferenza stampa che si è tenuta nella sede municipale di via Roma. Nonostante le lettere e le sollecitazioni del Comune sono circa 250 gli utenti che risultano morosi per almeno 100 pasti.
"Siamo disponibili a concordare i piani di rientro economico per coloro che sono in difficoltà - ha sottolineato Rose -, ma non è corretto non pagare soprattutto verso chi paga regolarmente il servizio". L'ammanco è di seicentomila euro in sette anni. È il danno inferto alle casse della Cir, la società che ha la gestione delle mense comunali nelle materne e nelle scuole elementari e medie. Le famiglie in debito per oltre 100 pasti consumati senza versare la quota chiedendo spiegazioni e dando la possibilità di sanare la situazione.
"Sia chiaro che non tutti sono dei furbetti- ha spiegato il dirigente di settore Ernesto Ghidoni - almeno una cinquantina di famiglie che abbiamo incontrato versa in condizioni economiche precarie. Cassintegrati, famiglie con redditi modesti, persone che, documenti alla mano, hanno dimostrato di essere in forte difficoltà a pagare un debito di 300 euro. In questi casi abbiamo concordato un ripianamento della situazione a rate, anche di 20 euro al mese. Ma non ci sono solo casi come questi. Ci sono anche professionisti, famiglie con redditi decisamente robusti che non pagano la mensa del figlio da anni, addirittura dalle materne".
"Ci sono famiglie che non se la sentono di rivolgersi a noi - ha aggiunto l'assessore al Welfare Roberto Irpo - e altre che forse non sanno di avere diritto a forme di assistenza . Per questo abbiamo affidato ad un'associazione di volontariato il compito di far e emergere il disagio nascosto". Alla conferenza stampa è intervenuto anche Gianfranco Lovison della Cir.