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I relatori alla conferenza stampaDal 4 luglio al 22 agosto, torna, per la sua terza edizione, “Festa di piazze”, quattro appuntamenti, di martedì alle 21, in spazi meno noti della città rivissuti per una sera in una modalità, culturale, diversa e sorprendente. Gli eventi sono stati presentati mercoledì 28 giugno nella sala consiliare del Comune di Mantova in via Roma 39. Sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Andrea Murari, il presidente dell'associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta, la rappresentante di Confartigianato Mantova Erika Medau e l’artista Roberto Pedrazzoli.

Le piazze da sempre, sono teatri a cielo aperto in cui tutto può accadere, sono anche dei musei, con una loro storia, o dei salotti.

Per questa ragione, e, visto il successo degli anni precedenti, l'iniziativa, ideata in tempi di pandemia con difficoltà ad incontrarsi in spazi chiusi, l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, grazie al contributo e al supporto del Comune di Mantova, e, da quest'anno di Confartigianato, nei mesi estivi torna a proporre una fruizione nuova e diversa di alcune piazze, del centro storico della città, da conoscere e vivere in modo inusuale dai cittadini e dai turisti, luoghi non topici ma tutti da scoprire.

Quest'anno “Festa di piazze” è stato finanziato dal bando Distretto Urbano del Commercio di Mantova di Regione Lombardia cui Confartigianato ha aderito. Ogni tappa prevede anche il coinvolgimento di artigiani locali creativi.
Un ciclo di eventi diffuso e partecipato, in zone diverse della città, in piazze che, almeno per una volta, verranno valorizzate viste in una chiave diversa anche grazie al contributo di vari artisti.

Un evento ormai annuale, e che ad ogni edizione proporrà luoghi diversi, che parte con piazza Gasometro il 4 luglio, prosegue a San Leonardo il 18 luglio, a piazza Viterbi l'8 agosto e si conclude in piazza Filippini il 22 agosto.
In ogni spazio si susseguiranno eventi culturali di danza, teatro, letteratura e musica, appuntamenti agili, da strada, in moduli distinti, a ingresso gratuito.

“Una città più viva è anche una città che fa vivere luoghi normalmente al di fuori dei percorsi turistici, attraverso la cultura che è anche riscoperta e capacità di donare nuovo senso agli spazi – ha commentato Mattia Palazzi, sindaco di Mantova -. La rassegna di eventi “Feste di piazza” sin dal suo esordio ha puntato su questo ottenendo una risposta molto positiva dal pubblico mantovano e non. Si tratta anche di un esempio virtuoso di come un evento, in questo caso concepito dall’associazione Amici di Palazzo Te che ringrazio per la tenacia e il coraggio dimostrati durante la pandemia, sia divenuto un patrimonio della città il cui valore si è confermato anche negli anni successivi”.

“Una serie di 'festa di piazza', come recita il titolo di una canzone di Edoardo Bennato, per l'estate mantovana alla ricerca di una città diversa e possibile, almeno per una sera – ha detto Italo Scaietta, presidente dell'associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani -. Una serie di occasioni in cui si potranno conoscere i risvolti storici di luoghi abitualmente sotto agli occhi dei cittadini ma mai colti nei rispettivi aspetti culturali e godervi di eventi proposti da formazioni e compagnie”.
“Sosteniamo le iniziative del centro storico e collaboriamo attivamente con le associazioni locali e il Comune di Mantova per contribuire a preservare l'identità culturale della città, promuovere l'artigianato locale e favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio – ha sottolineato Lorenzo Capelli, presidente di Confartigianato Imprese Mantova -. La nostra partecipazione rappresenta un'opportunità significativa per coinvolgere la comunità locale in serate dedicate alla musica, al teatro, alla danza e alla cultura nelle piazze meno note di Mantova. Sarà l’occasione per promuovere la cultura e l’economia del territorio e per creare connessioni tra artigianato, comunità e visitatori”.

Gli appuntamenti sono realizzati anche grazie alla collaborazione di Tea Spa.

IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2023

Martedì 4 luglio, piazza Gasometro
Apertura Istituzionale sulla rigenerazione urbana a cura dell'assessore all'Ambiente e Urbanistica Andrea Murari. Italo Scaietta presenterà ‘Fiera-Catena nelle opere dei pittori mantovani del Novecento”, una carrellata della storia dell’arte locale curata da Roberto Pedrazzoli.
Subito dopo ci sarà l’esibizione Blaster collective dance ‘Vicenda’. Diviso in quattro quadri, ognuno appartenente ad una stagione (a partire dall’inverno per approdare all’autunno), caratterizzati da generi musicali molto diversi tra di essi come ambient ed elettronica sperimentale di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto, musica classica di Vivaldi ricomposta da Max Richter, electro a partire dal clubbing di Hyper Trvshit per arrivare a suoni più aggressivi e complessi di Dj Armee, e concludere con le sfumature jazz di Miles David e Chet Baker.
Diversi sono anche i linguaggi espressivi utilizzati. Danza contemporanea, electro, partiture gestuali e narrazione, con il fine di fornire una lettura più completa della composizione.

Ogni stagione è stata strutturata analizzando alcune tematiche attuali enfatizzando l’aspetto sociale, filosofico e psicologico, tra cui il cambiamento climatico, la povertà, la rinascita, l’evasione dal reale e il superuomo di Nietzsche.
Coreografie: Leandro Daniel Manrique

Idea: Giada Mazzocco e Leandro Daniel Manrique

Danzatori: Giada Mazzocco, Leandro Daniel Manrique, Alessandro Cormio

Musiche: Alva Noto & Ryūichi Sakamoto, Max Richter, Hyper Trvshit, Dj Armee, Miles Davis, Chet Baker

Narrazione: Debora Vezzani

Paper Plane /concerto
Un volo libero sopra 50 anni di musica spaziando tra diversi generi, dal cantautorato al rock e al blues.
Interpreti: Andrea Cattalani (chitarra, tastiera, voce), Roberto Fusaro (batteria), Giacomo Modè (basso e voce) e Giuseppe Sica (chitarra e voce).

Martedì 18 luglio, San Leonardo
Stop Ballet - Luce nell’attesa

Un percorso di liberazione possibile dal buio, dal silenzio, dall’angoscia e dalla paura. In attesa di vivere momenti già o mai accaduti, procediamo verso la luce quando intravediamo un varco e riusciamo a scorgere il disegno che ci unisce alle stelle. Occhi rivolti alle stelle, segni di ciò che è passato ma torna presente e segna la rotta del domani. Guarda, rivelano chi sei e dove stai andando. Allora, quando non sai dove andare, non sai cosa fare, siediti e aspetta con lo sguardo rivolto alle stelle.

Compagnia Stop Ballet

Coreografie di Francesca Stopazzola

Testi di Gabriella Toso

Interpreti: Anna Laudini, Giulia Sacchi, Francesca Stopazzola, Gabriella Toso, Elisa Venturini, Emma Zambreri.

Teatro Magro “Sin5 - Shakespeare in 5 minutes”

“S in 5” rende omaggio all’autore focalizzando l’attenzione su otto principali opere shakespeariane: Romeo e Giulietta, Otello, Macbeth, Amleto, Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia, La bisbetica domata e La tempesta vengono sintetizzate in 5 minuti ciascuna, cristallizzate in uno schema narrativo quanto mai riconoscibile. Personaggi immortali vengono fatti rivivere attraverso maschere ready-made realizzate da Teatro Magro con uno stile minimale e immediatamente riconoscibile. Un meccanismo insolito dall’ironia sottile per ripercorrere le nervature tra intrecci di trame e personaggi scolpiti nell’immaginario collettivo.

regia | Flavio Cortellazzi

con | Silvia Cortellazzi, Vanessa Dalla Ricca, Fabio Dorini, Elia Grassi, José Andrés Tarifa Pardo, Agata Torelli

produzione | Teatro Magro

drammaturgia | Teatro Magro

scenografia, luci e audio | Teatro Magro

durata | 20 minuti

Concerto dei “Solisti dell”Apogeo String Orchestra”

Versione in quintetto dell'Orchestra di soli strumenti ad arco formata da musicisti mantovani, noti e giovani, oltre che da strumentisti di fama provenienti da altre città. Apogeo affronta tutti i generi musicali cercando sempre di proporre musica di valore eseguendo spesso brani composti da celebri autori mantovani.

Interpreti: Carlo Cantini e Luca Bertazzi (violino), Aleardo Brutti (viola), Nicolò Nigrelli (violoncello) e Gabriele Rampi Ungar (contrabbasso).

Programma: “Il ritorno” (Gueresi), “Diario di un giorno di pioggia” (Gueresi), “Fes” (Cantini), “Camminava in un aprile di pioggia” (Gueresi) e “Hell” (Cantini).

Martedì 8 agosto, piazza Viterbi
Juvenis danza - Postcards paesaggio in carne e ossa

Postcards, cartoline, sono frammenti, immagini, messaggi, ricordi. Le cartoline appartengono inesorabilmente al passato e sono legate ad un rituale ormai in disuso, ad una pratica, un’abitudine che l’era digitale ha quasi del tutto fatto scomparire. Tuttavia può capitare di ritrovarle tra le pagine di un libro o dentro scatole polverose e in quel momento possono risvegliarsi ricordi di viaggi, incontri, paesaggi. E allora questo oggetto in declino sprigiona la sua forza di evocazione, la sua resistenza al tempo, la sua durata. Postcards è una performance che attraverso il linguaggio della danza costruisce paesaggi in carne ed ossa, frammenti di un tempo altro, cartoline che catturano istanti e che attraverso il gesto e il movimento tornano a prendere vita.

Coreografie: Greta Bragantini, Giovanna Venturini, Federico Gamberini

Interpreti: Iuvenis Danza

Musica: autori vari

Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” - “Matrimonio: istruzioni per l’uso”

Oh, il matrimonio! Croce e delizia, passione, bisticci, affetto e irritanti compromessi… Eppure, come farne a meno – soprattutto quando lo sposo e duecentoventisei invitati aspettano impazienti al piano di sotto, e la sposa si scopre riluttante? E allora la madre cerca di convincerla, con l’aiuto (talora dubbio) di un carosello di scene classiche e moderne in cui autori diversissimi ridono e sorridono sull’annosa questione: ma insomma, come funziona il matrimonio?
William Shakespeare, La Bisbetica Domata
Aldo Nicolaj, Nozze coi Sassi
Carlo Terron, La Vedova Nera
Franca Valeri, Una Moglie Felice
Mattia Torre, I Figli Invecchiano
Maurizio Jurgens, Eleuterio e Sempre Tua
(Cornice di Chiara Prezzavento)

Blues Lorenzo Zambini Downhome Blues
Il blues del delta Mississippi proposto da uno dei migliori musicisti italiani, chitarrista e cantante di grande anima Blues.

Martedì 22 agosto, piazza Filippini

Cod Danza – Chagall

Lo spettacolo è un omaggio all’arte di Mark Chagall, artista geniale che ha riscoperto mistero e il carattere sacro della natura, primitivo e materno. Lo spettacolo è un ponte tra realtà e fantasia, un luogo dove uomini e animali vivono insieme sotto una grande luna, come al momento della creazione. Chagall è il pittore dell’unità degli opposti, dell’unità dell’amore, e la danza contribuisce a enfatizzare lo splendore di questo suo respiro.

Coreografia e regia: Chiara Olivieri

Interpreti: Cod danza

Elementi scenici: Pietro Mattioli

Musica: autori vari

Durata: 40 minuti circa

ARS - Brodbeck Mountain
I segreti di Brokeback Mountain di Annie Proulx, tratto dalla raccolta di racconti "Distanza ravvicinata", viene proposto in formato reading da Art Creazione Spettacolo.
Interpreti: Adriano Evangelisti e Raffaele Latagliata.

Drumless - Palmieri, Cocconi, Caniato, Capiluppi
Questa formazione (che vede al sax tenore Igor Palmieri, alla tromba Franco Capiluppi mentre Stefano Caniato e Marco Cocconi sono rispettivamente al pianoforte e al basso elettrico) si rifà al grande trombettista Chet Baker. Il famoso musicista ha spesso suonato in gruppi privi del supporto della batteria, accompagnato dal basso e dal pianoforte. Questa particolare soluzione esprime una sonorità unica e molto intima, permettendo all'ascoltatore di cogliere ogni più piccola sfumatura degli strumenti impiegati. La scelta dei brani, operazione non facile vista la grande vastità del repertorio eseguito da Chet, copre sinteticamente tutto il periodo della sua attività, dagli anni '50 sino agli anni '80.
Componenti:
Igor Palmieri (sax), Franco Capiluppi (tromba), Stefano Caniato (piano), Marco Cocconi (basso elettrico)
Apertura MdV

LE PIAZZE 2023
Piazza Gasometro
Lo spazio all’incontro tra vicolo Stretto e vicolo Barche, dove la città si collega a via Fondamenta attraverso una breve ripida rampa, registra il nome di iazza Gasometro già in una mappa di Mantova del 1865.
Due anni prima, all'inizio del 1863, l’amministrazione austriaca aveva scelto quest’angolo al margine del centro urbano, e a ridosso di Porto Catena, per dotare la città di un moderno impianto del Gaz destinato ad alimentare la nuova illuminazione pubblica. Le “Officine del Gaz” sorsero alle spalle di edifici prestigiosi, come Palazzo Sordi, in un’area popolare dove nelle mappe della prima metà dell’Ottocento vediamo schiere di casette allineate su tre vicoletti paralleli, Carrette, Lavandaie e Tabacco, quest’ultimo chiuso dalle mura cittadine che ancora sporgono su via Fondamenta. Lo spazio fabbricabile fu ottenuto con l’esproprio forzato delle casette tra i tre vicoli e vicolo Stretto. La posizione era di fondamentale importanza per le officine i cui rifornimenti di carbone dipendevano dalla via d’acqua e dalle attrezzature di carico e scarico del porto.
Nacque così, nell’ultimo periodo della dominazione asburgica su Mantova, la nuova piazza Gasometro, un contenuto spazio prospicente le strutture e gli impianti adibiti alla produzione e alla distribuzione del gas.
Le strutture architettoniche dell’impianto ancora esistenti rappresentano una bella testimonianza di archeologia industriale cittadina, mentre è scomparsa la gran mole cilindrica metallica, ritratta più volte dai paesaggisti mantovani del Novecento, da Giulio Perina (Il gasometro, 1931) a Carlo Zanfrognini (Il gasometro, 1954), che su di esse ha dominato per decenni.

Piazza San Leonardo
Piazza San Leonardo, nella medievale contrada del Corno, prende il nome dall'antichissima chiesa di San Leonardo Abate, tra le prime erette a Mantova (VI secolo). Delle epoche più remote della chiesa purtroppo poco rimane, avendo il manufatto subito diversi rifacimenti nel corso dei secoli, fino all'attuale forma neoclassica dovuta alla ricostruzione del 1793, su progetto dell'architetto Giovanni Battista Marconi. Conservano impronte dello stile romanico e del tardo gotico il campanile e la Cappella Cavriani, con un interessante affresco del primo Cinquecento, il “Redentore e Profeti”. Il tessuto sociale della contrada del Corno, denominata così perché si protende a forma di corno nel Lago di Mezzo, era fondamentalmente umile, come ci testimonia la toponomastica sopravvissuta: Vicolo Pagliaio, Bindolo, Agucchie, Pietà, Ospitale, ma, accanto agli edifici architettonicamente modesti, non mancano rilevanti edifici storici, dall’ex Ospedale maggiore della metà del Quattrocento al settecentesco Palazzo Cavriani. Dirimpetto alla chiesa, s’innalza l’ex convento delle monache cappuccine: dopo un periodo di importante sviluppo - tanto che la sua estensione arrivò fino all’attuale area dell’Istituto Monsignor Mazzali - il convento, decaduto e ammalorato, fu trasformato in ospedale militare, come ricorda la lapide all’ingresso “sanando militi”, per volontà dell’imperatore Giuseppe II, dopo le soppressioni degli ordini monastici. Qui si trovava anche il cimitero dei soldati, poi trasferito nella zona di San Nicolò, sul lago Inferiore. Per i Mantovani, il grande edificio, che va fino al tratto delle mura verso il Lago di Mezzo, ha però un curioso suggestivo nome, di cui non è tuttora chiara l’origine: Palazzo del Mago. La denominazione “Cappuccine” è conservata solo per il teatro, ricavato nella cappella barocca dell’ex monastero, verso Piazza San Leonardo.

Piazza Viterbi
All’estremità settentrionale della trafficatissima via Pietro Pomponazzo, di fronte al lato orientale dell’imponente Palazzo degli Studi, si apre piazza Adolfo Viterbi, che prende il nome dal professor Viterbi, matematico e geodeta, che nacque e abitò nella casa di famiglia che qui si affaccia. Attualmente chiusa su tre lati da edifici dall’aspetto robusto e sobrio, se si eccettuano alcune eleganti cornici che ornano le finestre di due case del lato meridionale, selciata con i sassi di fiume che la inseriscono nel tradizionale contesto di Mantova città di fiume, piazza Viterbi presenta un bell’invaso rettangolare, che può apparire chiuso e fa pensare a un cortile silenzioso. In realtà, in fondo, un po’ a fatica, si vede l’imbocco di vicolo Varrone (o Vairone), che porta a vicolo Dogana e a ciò che resta di un tratto delle antiche mura urbane verso il Lago Inferiore. L’aria di tranquillo cortile, invece, è contraddetta la costante utilizzo come parcheggio, assai apprezzato dagli automobilisti.
Adolfo Viterbi, nato nel 1873, con una brillante fama di studioso e una carriera di docente universitario, nonostante l’età volle partecipare alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale del Genio e morì nel novembre 1917 durante una ricognizione per la difesa delle linee italiane sul fiume Piave.
L’anno seguente, nel 1918, il Municipio di Mantova pose sulla facciata della casa di famiglia una lapide in marmo bianco di gusto tardo Liberty che celebra il personaggio la cui vita fu spesa per la “Patria, gli Umili, il Sapere”.
Se la denominazione è relativamente recente, la piazza, invece, ha molti secoli. La ritroviamo con il nome piazza Santo Stefano nella pianta Urbis Mantuae Descriptio del 1628 di Gabriele Bertazzolo. In questo caso lo spazio prende nome dall’antica chiesa di Santo Stefano che ne occupava un lato. É ancora possibile vedere all’esterno un piccolo tratto murario dell’edificio sacro su vicolo Prato, la strada che affianca piazza Viterbi a nord, lo si riconosce immediatamente per la presenza di un piccolo oculo decorato da una bella cornice in cotto.
Nella pianta della Regia Città di Mantova del 1831 la piazza è presente con la denominazione di Santa Teresa, perché la chiesa aveva a sua volta cambiato intitolazione, e il nome di Santa Teresa rimase fino all’attuale Viterbi.

Piazza Filippini
Piazza Filippini o dei Filippini è una memoria triste nella storia di Mantova, frutto non di scelte urbanistiche, condivisibili o meno, ma di un bombardamento subito dalla città durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre 1944, infatti, un bombardamento dell’aviazione “Alleata” fece esplodere l’ex chiesa dell’Oratorio dei PP. Filippini che era stata adibita a deposito d’armi. L’abbattimento e l’asportazione delle macerie lasciarono nel tessuto urbano un vuoto disarmonico, una lacerazione informe di ancora difficile ricucitura.
I padri dell’Oratorio di San Filippo Neri erano entrati a Mantova nel 1689 e la chiesa, che prospettava verso l’attuale via Cavour, risaliva al 1735.
Fotografie e stampe precedenti al bombardamento mostrano la movimentata facciata tardo barocca che appare come fondale al giardino di Piazza Virgiliana. Nel 1825, tra il giardino voluto dall’amministrazione francese e la chiesa era stata aperta una strada, contrada Augusta (via Virgilio dal 1867), fiancheggiata gli eleganti edifici. La strada collegava la contrada dei Filippini (via Cavour) all’amena area verde dedicata a Virgilio, esattamente di fronte alla facciata della chiesa, che acquistava così una funzione urbanistica scenografica, mantenuta anche nel posizionamento del novecentesco monumento al Poeta.
La denominazione di Piazza Filippini mantiene dunque viva la memoria di quello che fu un angolo urbanisticamente ben strutturato della città e forse può implicitamente invitare a recuperarlo in una forma ragionata e non anonima.

Info: tel. + 39 340 6501380
www.comune.mantova.it

 

Giovedì, 29 Giugno 2023 10:26
Pubblicato in Cultura
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Il manifestoProsegue con successo la rassegna #vascheincittà, nata dalla collaborazione tra Comune di Mantova e Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, con eventi che, a cura delle realtà del territorio, animano il centro storico di Mantova nei weekend e durante la settimana.

Nell’importante cartellone di iniziative, vengono inaugurati gli appuntamenti, a cura di Fondazione Artioli, giovedinbuskers, che si terranno giovedì 29 giugno, giovedì 27 luglio, e giovedì 28 settembre.

Giovedinbuskers rappresenta lo speciale appuntamento con le compagnie di artisti che per l’occasione scenderà nelle piazze del centro storico di Mantova per portare le molte sfumature dello spettacolo in piazza. L’arte dei Buskers, o artisti di strada, il cui nome trova la propria etimologia dallo spagnolo “buscar” (in italiano “cercare”), proprio nel ricercare quel contatto visivo ed emotivo con il pubblico sviluppa l’intensità dei momenti emozionali che si materializzano nei luoghi della quotidianità come, appunto, le piazze.

Alcuni tra i luoghi più suggestivi della città di Mantova, durante questi appuntamenti speciali si vestiranno di nuovo stupore nell’atmosfera della sera, diventando i tre prestigiosi scenari per altrettante performance: piazza Sordello, piazza Concordia, piazza Erbe e piazza Marconi ospiteranno ognuna tre set performativi, il primo all’ora alle 19.30, il secondo alle 21 e il terzo alle 22.30.

Si parte giovedì 29 giugno con il Collettivo Lem, Compagnia Tersicore e Rubens Teatro.

Collettivo Lem, in piazza Erbe darà vita a un mondo musicale, suonato rigorosamente live, che a partire dagli anni ’50 arriva fino ai giorni nostri, spaziando dal pop al rock.

Compagnia Tersicore, in piazza Sordello, con “Amor-Mito” intreccia teatro, danza aerea e lettura in una performance suggestiva ispirata alle metamorfosi di Ovidio.

Rubens Teatro porta lo spazio di piazza Concordia indietro nel tempo fino agli anni Venti, in una performance incredibilmente frizzante durante la quale personaggi insoliti e comici si cimentano in musica, balli e sketch comici.

I nuovi giovedì a Mantova si arricchiscono con Giovedinbuskers, il cui primo appuntamento è per giovedì 29 giugno a partire dalle ore 19.30 per vivere la meraviglia degli spettacoli in tutte le sue sfumature, nella cornice magnifica delle piazze storiche della città.

Per l’occasione, i negozi del centro rimarranno aperti di sera.

Gli spettacoli di Giovedinbuskers sono gratuiti.

Tutte le info su www.mantovateatro.it

Il programma di giovedì 29 giugno:

PIAZZA SORDELLO
COMPAGNIA TERSICORE “Amor-Mito”
Set 1 alle ore 19.30 - Set 2 alle ore 21:00 - Set 3 alle ore 22:30

PIAZZA CONCORDIA
RUBENS TEATRO “Club Cabaret”
Set 1 alle ore 19:30 - Set 2 alle ore 21 - Set 3 alle ore 22,30

PIAZZA ERBE
COLLETTIVO LEM “Street music”
Set 1 alle ore 19.30 - Set 2 alle ore 21 - Set 3 alle ore 22.30
COMPAGNIA TERSICORE
“Amor-Mito”
“Il mito è la radice della vita stessa, eterno disegno, espressione dell’esistenza umana nell’attimo in cui fugge dalle tenebre della nostra mente”.

Una performance corporea liberamente ispirata ad alcune delle metamorfosi di Ovidio. Amor-Mito è un viaggio simbolico all’interno di alcune delle più celebri metamorfosi ovidiane. I corpi, le parole e la musica daranno vita ai personaggi di questo percorso con tutta la loro carica umana e passionale.

RUBENS TEATRO
“Club Cabaret”
Una performance frizzante, ambientata in un locale anni Venti, appunto il Club Cabaret, dove personaggi a dir poco insoliti si cimentano in musica, balli e sketch comici. A mano a mano si scoprono le storie e gli intrighi tra i vari personaggi che danno vita a una successione di racconti, situazioni grottesche e comiche condite da canzoni e buona musica. Un mistero inoltre si cela in questo locale, quello legato alla sua famosa salsa cocktail... verrà svelato il suo mistero? Tutto sta nelle mani del suo inventore, lo chef Oreste.

COLLETTIVO LEM
“Street music”
Attivo dal 2018, il Collettivo LEM riunisce diverse generazioni di musicisti che suonano brani rock, pop e folk internazionale, spaziando dagli anni’50 ai giorni nostri. Aperto per natura a collaborazioni ed incursioni, vede la propria formazione variare continuamente, proponendo un repertorio sempre differente ad ogni live, per una performance tutta da scoprire in cui la complicità del pubblico è parte integrante dello show.

 

Mercoledì, 28 Giugno 2023 17:39
Pubblicato in Cultura
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Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi lunedì 26 giugno ha firmato un'ordinanza che contiene i provvedimenti per la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da insetti vettori ed in particolare dalla zanzara tigre (Aedes Albopictus).

Nel documento si ordina ai soggetti gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di aree strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche (privati cittadini, amministratori condominiali, società che gestiscono le aree di centri commerciali, gestori di multisale cinematografiche, eccetera), di:

1) evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante, anche temporanea;
2) procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto d’immissione dell’acqua nei tombini; non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole inserite nel sistema regionale di monitoraggio dell’infestazione;
3) trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla periodicità, il trattamento è praticato dopo ogni pioggia. In alternativa, procedere alla chiusura degli stessi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità;
4) tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti e sistemandoli inoltre in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;

5) provvedere, nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi confinanti incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba.

Ai soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dimesse, di mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di raccolta d’acqua stagnanti.

A tutti i conduttori di orti, di:
1) eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso;
2) sistemare tutti i contenitori e altri materiali (ad esempio i teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
3) chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua.

Ai proprietari e responsabili o ai soggetti che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, di:
1) adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso per impedire raccolte d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotare le raccolte idriche dopo ogni pioggia;
2) assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili questi provvedimenti, trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali da praticare entro cinque giorni da ogni precipitazione atmosferica.

Ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale, di:
1) stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto o in containers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;
2) svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua accidentalmente rimasta al loro interno, prima di consegnarli alle imprese di smaltimento, di rigenerazione e di commercializzazione.

Ai responsabili dei cantieri, di:
1) evitare raccolte di acqua in bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni;
2) sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua;
3) provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche.

All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

 

Martedì, 27 Giugno 2023 13:22
Pubblicato in Governo
Ultima modifica il Martedì, 27 Giugno 2023 13:33

L’Amministrazione Comunale ha deciso di dare avvio ad una nuova fase di attenzione ai temi dell’accessibilità urbana attraverso l’incarico all’architetto Sebastiano Marconcini e al professor Carlo Peraboni dell’Università Politecnico di Milano sede di Mantova per la predisposizione di un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Il PEBA, questo il nome del nuovo strumento che permetterà di individuare puntualmente dove intervenire con azioni capaci di favorire l’accessibilità agli spazi e agli edifici pubblici della città. Un’attività che non riguarda solo delle persone con disabilità, ma che interessa tutti i cittadini e tutti i luoghi della nostra vita quotidiana.

L’importante piano è stato presentato lunedì 26 giugno, nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli, dal tecnico comunale Mauro Ferretti e dagli stessi Marconcini e Peraboni.
Il lavoro intrapreso muove dalla consapevolezza che vivere la città significa anche permettere a tutti di poter accedere agli edifici e agli spazi aperti. Inoltre, di potersi muovere, fruire e godere dei servizi e delle aree pubbliche della città, partecipando pienamente alla vita sociale.
“L’eliminazione delle barriere architettoniche è un aspetto sempre presente nei progetti elaborati dagli uffici Lavori Pubblici del Comune di Mantova – ha commentato Martinelli -. Con questo piano vogliamo introdurre il principio della accessibilità nei luoghi pubblici della città. Si tratta di un salto di qualità culturale che tocca tutti settori del Comune, e non solo i Lavori Pubblici, pertanto nel nostro percorso coinvolgeremo le associazioni che operano sul territorio”.

Il lavoro, che prenderà avvio nel prossimo mese di luglio, e terminerà nell’autunno del 2025, vedrà impegnata l’Amministrazione ed i tecnici incaricati intorno ad una chiara direzione di lavoro: la promozione di una “Città per Tutti”. Ovvero, una città capace di proporre una serie di attività per promuovere l’accessibilità e la fruibilità dell’ambiente costruito. Questo per permettere una vera inclusione sociale e favorire il benessere dei cittadini, ma anche dei visitatori occasionali e dei turisti che vengono a Mantova. L’obiettivo sarà quello di considerare la qualità dello spazio pubblico, che dovrà essere accessibile e inclusivo, come condizione essenziale per garantire una effettiva partecipazione alla vita pubblica.

In buona sostanza, si tratta di promuovere una visione capace di superare il concetto di “barriera”, come elemento da rimuovere con accorgimenti tecnologici per la risoluzione dei problemi delle persone con disabilità, per individuare soluzioni maggiormente in grado di rispondere alle diverse esigenze di accesso e fruizione di spazi, servizi e attrezzature collettive. Tutto questo sostenendo le capacità di ciascuno di svolgere autonomamente le attività di vita e di lavoro quotidiane.
Il lavoro prevederà l’attivazione di un Tavolo di consultazione permanente sull’Accessibilità cittadina, funzionale per permettere la partecipazione e la condivisione di tutti gli attori coinvolti e dei portatori di interesse (Associazioni che rappresentano le persone con disabilità; Enti e associazioni che rappresentano a vario titolo cittadini che presentano esigenze specifiche).

Le Linee Guida pongono in evidenza come, in una fase concomitante all’avvio e allo svolgimento del Piano, risulti importante promuovere azioni e progettualità concrete che mirino nell’immediato a sostenere e vitalizzare il percorso verso la “città accessibile e inclusiva”.
Un’azione che si svilupperà progressivamente, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza su tematiche inerenti all’accessibilità, alla disabilità e alle esigenze specifiche di bambini e anziani, per giungere alla definizione di un percorso di lavoro riconosciuto come comune.
Nel concreto gli ambiti di lavoro del PEBA riguardano: centro storico (area interna perimetro Unesco), Fiera Catena e Valletta Valsechi, Valletta Paiolo, Te Brunetti, Pompilio/Due Pini, Cittadella, Colle Aperto, Gambarara/Ponte Rosso, Lunetta, Frassino, Virgiliana, Belfiore, Angeli, Borgochiesanuova, Dosso del Corso e altre aree periferiche.
Il progetto prevede in totale quattro fasi. La prima fase, che partirà quest’anno, con tavoli di lavoro e gli obiettivi e strategie del PEBA, la seconda e terza tra il 2024 e il 2025 per il rilievo dell’accessibilità urbana e degli edifici pubblici e la progettazione e programmazione degli interventi. Infine, nel 2025 la presentazione del PEBA.

Martedì, 27 Giugno 2023 10:07
Pubblicato in Governo
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fi rr eye crossed

Numero di riferimento: 75/2023

Data ritrovamento: 21 giugno 2023

Tipo velocipede: uomo

Telaio: classico

Marca Modello: Trarovi

Colore: grigio met.

Martedì, 27 Giugno 2023 08:48
Ultima modifica il Mercoledì, 28 Giugno 2023 15:06

74.2023 RQNumero di riferimento: 74/2023

Data ritrovamento: 20 giugno 2023

Tipo velocipede: uomo

Telaio: mountain bike

Marca Modello: Rockrider

Colore: nero

Martedì, 27 Giugno 2023 08:47
Ultima modifica il Mercoledì, 30 Novembre -0001 01:00

50 2023 RQNumero di riferimento: 50/2023

Data ritrovamento: 02 maggio 2023

Tipo: monopattino elettrico

Telaio: //

Marca Modello: HB-ES1000A

Colore: nero

Martedì, 27 Giugno 2023 08:45
Ultima modifica il Mercoledì, 30 Novembre -0001 01:00

Bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) che svolgono vendita al dettaglio di beni e/o servizi, somministrazione di cibi e bevande e prestazione di servizi alla persona

Venerdì, 23 Giugno 2023 12:04
Pubblicato in Sportello Unico
Ultima modifica il Martedì, 03 Ottobre 2023 23:15

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