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La presentazione in ComuneE’ stata presentata nell’aula consiliare del Comune di Mantova la rassegna di eventi "Il Conservatorio per il Giorno della Memoria" che si terranno a Mantova dal 17 al 28 gennaio e che si snoderà in un percorso di conoscenza e di riflessione sull'origine e sullo sviluppo dell'antisemitismo, fino all'epilogo della soluzione finale del problema ebraico. Gli appuntamenti sono il risultato di una collaborazione tra il Conservatorio di Musica "Lucio Campiani" e il Liceo Musicale e Coreutico "Isabella d'Este", il cui obiettivo è di mantenere viva la conoscenza storica, sollecitare riflessione e commemorare le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali.

Ne hanno parlato venerdì 12 gennaio l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Marianna Pavesi, il direttore del Conservatorio "L. Campiani" Salvatore Dario Spanò, la dirigente scolastica del Liceo Musicale e Coreutico "Isabella d'Este" Maria Rosa Cremonesi, la responsabile della rassegna Giovanna Maresta e il direttore d'orchestra Carla Delfrate.

“E’ un'iniziativa che apre il dovuto spazio alla memoria, coinvolgendo scuole e l'intera comunità – ha sottolineato l'assessore Pavesi – e per cui è auspicabile una partecipazione sincera e sempre più ampia perché è importante non dimenticare".
Spanò, dal canto suo, ha ricordato il linguaggio universale della musica che può sollecitare le coscienze grazie alla produzione di momenti e spettacoli di alto livello ed ha ringraziato per il sostegno la Provincia, il Comune di Mantova, le Fondazioni Franchetti, Cariverona, Comunità Mantovana, Sucar Drom e l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea.

L'edizione di quest'anno, lo ha ricordato Giovanna Maresta, è dedicata alla memoria professor Sergio Cordibella e del maestro Enzo Dara.

Il primo incontro è in programma mercoledì 17 gennaio dalle 8,45 alle 12,45 con un percorso cittadino, tra letture e musiche, attraverso i luoghi della Memoria, partendo dal Binario 1 della Stazione Ferroviaria, alla Sinagoga Norsa Torrazzo, per concludersi al Memoriale della Shoah mantovana istituito presso l'Istituto "Carlo d'Arco".

Da segnalare l'opera "Der Kaiser von Atlantis" composta nel 1943 da Viktor Ullmann, prigioniero nel ghetto di Terezìn che andrà in scena sabato 27 gennaio alle 12 e alle 21 al Bibiena. L’ingresso è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria allo 0376 368362, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Lo smog in cittàIn conseguenza del rientro dei valori di qualità dell'aria per due consecutivi, considerato l’abbassamento delle concentrazioni di polveri sottili registrate nei giorni scorsi, si comunica che a partire da martedì 2 gennaio i provvedimenti di I e II livello delle limitazioni al traffico veicolare e del riscaldamento domestico non saranno più attivi nel Comune di Mantova.

Sono mantenute, invece, le limitazioni strutturali invernali.

Capodanno, piazza Sordello affollataPiazza Sordello gremita per il concertone di fine anno organizzato dal Comune di Mantova e da Inside Out Agency con Max Gazzè. Il cantante romano ha fatto cantare, ballare e divertire il pubblico fino a mezzanotte quando sono salite sul palco le autorità per il brindisi. Il sindaco Mattia Palazzi, il vicesindaco Giovanni Buvoli e gli assessori Marianna Pavesi e Nicola Martinelli hanno augurato a tutti buon anno ed hanno alzato in alto i calici subito dopo il countdown. La festa è andata via liscia senza incidenti grazie ai controlli di sicurezza che hanno funzionato per l’intera notte.

Gazzè, che aveva già aperto con il suo concerto a Mantova gli eventi di Mantova capitale della cultura 2016, ha esordito dicendo: «La vostro città è bellissima e molto vivibile, vi rendete conto di quanto siete fortunati?». E poi ha cantato i suoi successo migliori: "Mille volte ancora", "I tuoi maledettissimi impegni", "II solito sesso", "Vento d'estate", "Teresa", "La favola di Adamo ed Eva", "L'uomo più furbo", "Cara Valentina", "L'amore non esiste", "Ti sembra normale", "Comunque vada", "La vita com'è" e "Una musica può fare". Tra un brano l’altro ha presentato i componenti della band: Cristiano Micalizzi, batteria, protagonista un lungo assolo nella parte finale dell’esibizione, Max Dedo, trombone, Clemente Ferrari, tastiere, Arnaldo Vacca, percussioni, Giorgio Baldi, chitarre.

A mezzanotte e venticinque lo spettacolo pirotecnico sul lungolago su base musicale. I lungolaghi erano affollatissimi. I fuochi, rappresentati dalla ditta Parente di Melara, con caratteristiche sceniche di grande impatto emotivo, hanno entusiasmato tutti. La festa, in conclusione, è poi proseguita in piazza Sordello con i dj di Radio Bruno.

Un momento dell'inaugurazioneSi sono conclusi i lavori del primo lotto per la messa in sicurezza e per la sistemazione esterna della Rocca di Sparafucile. Per realizzare le opere, previste nel piano delle opere pubbliche del Comune di Mantova, sono stati investiti 300mila euro.
Il recupero e la valorizzazione dell’area in via Legnago, all’ingresso dell’area camper sono stati presentati venerdì 22 dicembre dal sindaco Mattia Palazzi, dall’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli e dal direttore di Aster Ildebrando Volpi.
“Sono soddisfatto – ha commentato Palazzi - perché valorizziamo un importante bene storico culturale che ha anche un valore turistico di rilievo”.

Gli interventi hanno riguardato l’accessibilità dell’area con il recupero del tracciato costituito da due percorsi pedonali storici dalla città verso la Rocca e un altro tratto che raggiunge la zona del parcheggio dei camper. E’ stata creata una delimitazione fisica con la strada Legnaghese mediante la posa di una panchina panoramica perimetrale in corten. Sono stati eseguiti movimenti di terra per valorizzare e accedere in sicurezza alla Rocca, riportando in quota i percorsi pedonali.
Inoltre, è stata allestita la nuova illuminazione esterna all’edificio dando vita all’effetto “lanterna” della torre, peraltro visibile dalla città.
L’opera è stata appaltata da Aster srl ed è eseguita dalla ditta “Profilo ad Arte Consorzio Stabile di Albiano” (Trento). Il progetto complessivo mira, pertanto, a ripristinare la percezione visiva storica del monumento e a riqualificare anche sotto il profilo della sicurezza.

L’origine
Per secoli svolse le funzioni di difesa prima del ponte di San Giorgio e quindi alla città, oggi rappresenta un fortilizio frutto di una lunga stratificazione d’interventi che richiede un intervento di recupero. La Rocca sarebbe sorta nel 1370-72, assieme alla cinta muraria del borgo di San Giorgio che concordemente si data agli anni di Ludovico I Gonzaga (1370 circa). Si ritiene che la torre sia posteriore al 1417. La cinta muraria di cui la rocchetta era parte venne abbattuta nel 1808-10, durante un effimero governo napoleonico. All’interno del corpo centrale, si trova un’epigrafe che ricorda un restauro del 1863, quando le sorti del Mantovano oramai pendevano contro gli Asburgo, cacciati tre anni dopo. Gli Austriaci vollero rafforzare la struttura difensiva, che perse la sua funzione militare quando Mantova entrò, nel 1866, nel Regno d’Italia. Dopo una lunga fase di abbandono, i restauri della struttura che iniziarono nel 1970 e terminarono nel 1975 essa è trasformata in Ostello della Gioventù poi è stata nuovamente abbandonata negli anni Novanta, e nuovamente restaurata nel 2010.

Negli anni Settanta durante i lavori emerse il tracciato della strada originale – con l’acciottolato e il trottatoio di granito – e furono realizzati importanti interventi sulle architetture. La torre fu sopraelevata con quattro corpi angolari posti sopra una fila di mattoni a coltello che segna la quota originale: si ottennero così quattro vaste aperture, coperte da un tetto moderno. Furono rimossi gli intonaci, che nascondevano la sofferta stratificazione architettonica: sono così oggi visibili l’originale forometria e persino, nel corpo a nord, tracce di una scarpata, forse pertinente a una precedente fortificazione poi demolita.

Il profilo di Mantova visto dal Lago InferioreAnche nel Comune di Mantova è stata istituita l’imposta di soggiorno. Il tributo, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2018, è dovuto da coloro che pernottano nelle strutture ricettive presenti sul territorio comunale.

L’imposta è determinata per persona e per pernottamento ed è articolata in maniera differenziata in base alla tipologia della struttura ricettiva. Sono previste tre diverse tariffe: 2,50 euro per i pernottamenti presso gli alberghi di categoria oltre 3 stelle, 2 euro per i pernottamenti presso gli alberghi di categoria fino 3 stelle, e presso tutte le altre strutture ricettive situate all’interno della cerchia Unesco, 1 euro per i pernottamenti presso le strutture ricettive diverse dagli alberghi situate fuori dalla cerchia Unesco.

Per il turismo scolastico la tariffa è sempre pari ad 1 euro per pernottamento, indipendentemente dalla tipologia della struttura ricettiva e a prescindere dall’età dell’ospite. Sono inoltre previste esenzioni dall’imposta.
Per le modalità applicative si può consultare la nota informativa pubblicata qui sotto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio tributi del Comune di Mantova al numero 0376 338209.



La presentazione nel cortile del ComuneMobike, il più grande smart bike-sharing a flusso libero al mondo, arriva a Mantova città d’arte e di cultura, non a caso dichiarata dall'Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Dopo Milano e Firenze, Mobike ha deciso di testare il servizio a Mantova per l’impegno profuso da parte dell’amministrazione nel rafforzamento della mobilità sostenibile. Insieme al Comune di Mantova verranno calendarizzati momenti promozionali del servizio.

Il progetto è stato presentato venerdì 15 dicembre nella sede del Comune dagli assessori Paola Nobis e Iacopo Rebecchi, affiancati da Davide Lazzari di Idri Bk Srl, responsabile di Mobike, e da Alessandro Felici, amministratore delegato di Evlonet, la società che gestisce in Italia l'attività creata nel 2016 in Cina.

L’amministrazione comunale, nel 2018, investirà molto sulla mobilità sostenibile e sull’idea di smart city; la presenza di Mobike, contribuirà a rafforzare questa idea di città eco-sostenibile.
La bellezza di Mobike è evidenziata dalla semplicità del suo utilizzo. Le smart bikes si trovano tramite l'app, non hanno bisogno di postazioni fisse e vengono distribuite in modo omogeneo in tutta la città, sono facili da prenotare e utilizzare. A differenza dei servizi di noleggio tradizionali, anche parcheggiare la bicicletta è un’operazione ben più semplice: nessun luogo predefinito ma semplicemente parcheggiare dove si vuole nel rispetto delle regole, bloccando il lucchetto, la app farà il resto. Mobike, quindi, è il primo bike-sharing senza rastrelliere.

Le biciclette Mobike sono pensate e realizzate grazie a un design innovativo, in alluminio, sono dotate di cestino, hanno sellino regolabile e sono equipaggiate di Gps, tessera Sim e di un lucchetto intelligente brevettato.

A Mantova si partirà con 300 biciclette ed in base alle esigenze ci sarà la possibilità di metterne a disposizione della città fino a mille. Il progetto pilota è a costo zero per il Comune di Mantova.

Il progetto pilota-sperimentale
Per la città di Mantova, il piano iniziale prevede 500 bici, con un incremento progressivo fino a 1000 biciclette. Sarà un progetto pilota-sperimentale per capire come il servizio verrà recepito dalla città e dai cittadini.

La cosiddetta “sharing economy” si sta sviluppando nel settore dei trasporti urbani grazie a numerosi vantaggi rispetto ai mezzi privati: costi di esercizio minori per l’utente, riduzione del numero di mezzi in circolazione, minor impatto ambientale, praticità (parcheggi liberi, no ZTL, no manutenzione, no riparazioni).

Il bike-sharing rappresenta la soluzione ideale per i percorsi brevi dando grande impulso alla cosiddetta “intermodalità”: il cittadino prende la bicicletta sotto casa, pedala fino ad un mezzo pubblico e arriva alla destinazione finale con un’altra bicicletta. L’intermodalità legata al bike-sharing ha già ridotto l’uso delle auto private del 5% in Cina a meno di un anno dal lancio del servizio.

Il sistema “a flusso libero”, oltre a potenziare il numero di biciclette in condivisione a disposizione dei cittadini, offre al pubblico un servizio facile e veloce, basato su una semplicità di utilizzo orientato alle esigenze della comunità. Mobike lavorerà a stretto contatto con l’amministrazione comunale per ottimizzare il servizio e identificare i luoghi più adatti alla sviluppo, per rendere semplice l’utilizzo della biciletta e migliorare il trasporto.
Rispetto alla manutenzione delle biciclette, Mobike ha lavorato in questi anni per rendere il servizio più affidabile e sicuro sia nei confronti del pubblico. Il comportamento degli utenti viene monitorato e la tariffa viene modificata per premiare l’utilizzo corretto e responsabile, sia nei confronti di possibili furti e danni (il 100% dei componenti di Mobike non possono essere utilizzati su altre biciclette). Le biciclette sono tracciabili con il GPS, sono dotate di antifurto e in caso di furto alcuni componenti come i freni si azionano solo se Mobike viene attivata tramite la app.
Fondato nel 2016 da Hu Weiwei e Davis Wang, Mobike in poco tempo sta conquistando il mondo e i suoi fruitori hanno percorso pedalando su 6 milioni di biciclette più di 2,5 miliardi di chilometri, equivalente a una riduzione di più di 610,000 tonnellate di emissioni di Co2 (dati raccolti e stime realizzate da Wwf).


Come funziona
1. App e registrazione
Scaricando l’applicazione gratuita Mobike nell’App Store o su Google Play si crea un account utilizzando un numero di cellulare. L’utente riceverà un codice di verifica da inserire per pagare il deposito (totalmente rimborsabile).

2. Localizzazione Mobike più vicina
Grazie all’App si può consultare la mappa e trovare la bicicletta più vicina, è anche possibile prenotare qualsiasi Mobike per un periodo di 15 minuti semplicemente selezionando la biciletta e cliccando “prenota”.

3. Sblocca Mobike
Cliccando il pulsante “sblocca” sulla App e scansionando il Qr code vicino al manubrio della bicicletta, il lucchetto si apre automaticamente e può iniziare il viaggio.

4. Parcheggio
Una volta giunti a destinazione è possibile lasciare la bicicletta in modo sicuro in qualsiasi parcheggio pubblico, chiudendo la leva sul lucchetto intelligente. Una volta bloccato, la App provvederà automaticamente a terminare il viaggio.

Tariffe e Mobike Pass
La tariffa prevista per l’utilizzo sarà, in fase promozionale, di 0,30 euro per 30 minuti.
Nella fase di lancio l’utente dovrà anche depositare la cifra di 1 euro per attivare il servizio. (next step: 50 euro).
Oltre all’opzione di utilizzo a consumo, saranno disponibili agli utenti anche alcuni abbonamenti, i Mobike Pass.
I Mobike Pass sono abbonamenti che permettono agli utenti di effettuare un numero illimitato di corse gratuite durante periodi di: 30, 90, 180 e 360 giorni. La durata massima di una corsa gratuita effettuata con un Mobike Pass è di 2 ore: dopodichè verrà applicata la tariffa standard sopra descritta.

About Mobike
Mobike è la prima e la più grande azienda di smart-bike sharing nel mondo con circa 3000 dipendenti e liquidità pari a 1 miliardo. La sua mission è portare più biciclette possibile nel maggior numero di città, utilizzando la sua innovativa tecnologia per rendere l’andare in bicicletta la scelta più conveniente ed ecologica.
Utilizzando biciclette dal design innovativo, equipaggiate di Gps e un lucchetto intelligente brevettato, Mobike consente ai fruitori della App di trovare una bici nelle vicinanze, di prenotarla e sbloccarla, il tutto utilizzando lo smartphone. Una volta raggiunta la destinazione, il fruitore parcheggia la bicicletta e la blocca, rendendola immediatamente disponibile per il prossimo ciclista.
L’azienda ha lanciato ufficialmente questo servizio a Shangai nell’aprile 2016 e, in solo un anno, ha esteso il servizio in 150 città in tutto il mondo. Nel 2017 le città con il servizio Mobike sono diventate 200. Mobike sta distribuendo soluzioni sostenibili e personalizzate per persone e città di ogni paese, rendendo l’andare in bicicletta accessibile, facile e semplice.

About Evlonet
Mobike arriva in Italia grazie alla collaborazione con l’azienda italiana Evlonet.
Evlonet è la più grande azienda italiana di e-commerce in Cina. È stata fondata nel 2014 da Alessandro Felici (fondatore e Ad di Evlonet e di Idri Bk srl, la società che ha aderito alla manifestazione di interesse) e da Number1 Logistic, azienda leader in Italia nella logistica integrata.
Evlonet distribuisce in Cina marchi italiani e internazionali sui canali on line e svolge per conto delle aziende tutte le attività di logistica, digital marketing e distribuzione.
Evlonet opera nei settori food, fashion, personal & beauty care, accessori, piccoli elettrodomestici e distribuisce circa 30 marchi con un team internazionale di 300 persone basato in Italia (Milano, Parma) Cina (Shanghai, Guangzhou) e Hong Kong.
Evlonet rappresenta il partner ideale per Mobike in Italia grazie alle competenze logistiche essenziali per distribuire e manutenere le smart bikes, oltre alla profonda conoscenza del contesto italiano e cinese che permette di abbattere le barriere culturali tra i due paesi e operare in modo efficiente.

Il taglio del nastroLa piazzetta della Farmacia “Due Pini” in viale Pompilio è stata rimessa a nuovo grazie all'intervento programmato dal Comune di Mantova che ha portato alla riqualificazione dell'area, alla riorganizzazione della circolazione interna e la definizione degli spazi di parcheggio per un investimento di 90mila euro.

L'inaugurazione si è tenuta sabato 16 dicembre. Hanno partecipato il sindaco Mattia Palazzi, l'assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli e il presidente dell’Aspef Vinicio Fiorani, insieme ad un nutrito gruppo di cittadini che abitano e lavorano nel quartiere. “Passo dopo passo – ha commentato Palazzi – stiamo realizzando le numerose opere che abbiamo inserito nel nostro programma. Oltre al decoro della piazza, l’intervento è servito per creare i marciapiedi e mettere in sicurezza l’accesso della farmacia, soprattutto per i tanti anziani che la frequentano”.


Tutta l’area pavimentata è stata risanata con la copertura di uno spessore di circa 10 centimetri e con il relativo rifacimento dello strato di binder e del manto d’usura.
Inoltre, è stata eseguita la demolizione del vecchio marciapiede, che occupava una parte della piazza, per realizzare nuove cordolature che servono per delimitare gli spazi di parcheggio e definire i tracciati della viabilità.
Il marciapiede di viale Pompilio è stato mantenuto, ma è stato risagomato per essere integrato con la nuova impostazione viaria e pedonale della piazza.
E’ stata anche data continuità al marciapiede che si trova sull’angolo tra viale Pompilio e viale Albertoni, con la finitura in porfido, che arriva fino alla farmacia.

E’ stata implementata l'area di area di carico e scarico e per parcheggiare le biciclette di fronte alla farmacia. E’ stata integrata l’illuminazione pubblica con l’inserimento di nuovi punti luce al centro della piazza che sono stati localizzati sulle nuove aiuole spartitraffico arredate a verde. Anche l’aiuola verde che si trova verso il viale è stata riqualificata con la posa di nuove alberature e rose. È stato realizzato un nuovo impianto di irrigazione. Sul lato nord è stata fatta una cordolatura a raso per definire meglio la carreggiata stradale con l’area alberata ad uso parcheggio e con finitura in ghiaietto.
In viale Pompilio, sul lato destro in direzione di via Cremona, tra il numero civico 4 e la barriera stradale, è stato eseguito un intervento di riqualificazione per garantire la continuità della pavimentazione provenendo dal semaforo a sud. La banchina è stata pavimentata con autobloccanti per circa 80 metri dal ciglio bitumato fino alle proprietà.

Per poter garantire il corretto deflusso e smaltimento delle acque meteoriche si sono posate caditoie e griglie in corrispondenza degli accessi carrai e pedonali ad una quota più bassa della strada, al fine di evitare gli allagamenti delle proprietà. I lavori sono iniziati il 17 luglio di quest’anno.
Il presidente Aspef Fiorani e il presidente della società “Farmacie Mantovane” Cristian Torresani hanno comunicato che si è concluso anche il restyling della farmacia. Sono stati rifatti gli interni ed è stata ristrutturata la facciata con un investimento di circa 80mila euro.

Il tavolo con il ministro Martina alla PolivalenteNel solco di Expo 2015, il governo è pronto per istituire la certificazione nazionale delle mense biologiche per promuovere un’educazione alimentare sana e corretta nelle scuole.
A dirlo è stato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina promotore dell'emendamento che affronta questo tema nella manovra economica in discussione in Parlamento.
L’esponente di Palazzo Chigi è intervenuto martedì 12 dicembre al termine di un convegno organizzato dal Comune di Mantova nella Sala Polivalente di Palazzo Te. “Per favorire la diffusione e l'utilizzo di prodotti biologici – ha sottolineato il ministro – propongo di istituire un fondo da 44 milioni di euro fino al 2021, 10 milioni di euro l'anno a regime, che sarà gestito dal Ministero per ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole. La norma prevede che le scuole che vorranno attivare il servizio di mensa biologica dovranno inserire le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici”.


Il convegno si è aperto con i saluti degli assessori comunali alla Pubblica Istruzione Marianna Pavesi e al Welfare Andrea Caprini. In sala era presente il sindaco Mattia Palazzi che ha salutato il ministro Martina e gli ha fatto dono di una pubblicazione artistica su Mantova.
Roberta Garibaldi, direttrice scientifica di Ea(s)t Lombardy, ha illustrato le attività di promozione della ricchezza enogastronomica dei territori di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova svolte nel progetto, con uno sguardo alle iniziative di scambio di esperienze sulla sostenibilità nella filiera agroalimentare. Livia Consolo, del Comune di Brescia e coordinatrice del Tavolo sostenibilità di Ea(s)t Lombardy, ha parlato del ruolo che hanno le amministrazioni locali per fornire ai bambini un’alimentazione sana e l’opportunità di una educazione alimentare con l’obiettivo di prevenire le malattie metaboliche in età adulta.

Sono state presentate, inoltre, le esperienze di Riccardo Lenzi, che cura il settore didattico di Fico Eataly World e che ha messo l’accento sull'importanza di educare i bambini al biologico portando l'esempio del progetto Fico a Bologna, mentre Stefano Frisoli, presidente di Aiab Lombardia ha evidenziato il tema delle modifiche organizzative per gestire con la filiera corta nelle mense scolastiche le forniture provenienti dagli agricoltori biologici del territorio, fino ad affrontare il tema del costo dei prodotti biologici

Maria Chiara Bassi, biologa dell’Ats Val Padana, ha spiegato perché i processi naturali fisiologici della nutrizione sono aiutati dall'utilizzo dei prodotti biologici. Luisa Rodella, funzionaria del settore Pubblica Istruzione del Comune di Mantova, si è soffermata sul valore educativo del tempo trascorso in mensa dai ragazzi e sul ruolo determinante dell’ente locale nel promuovere una sana alimentazione e corretti stili di vita attraverso la selezione dei fornitori di ristorazione per le mense scolastiche. Ha portato l’esempio d’avanguardia delle mense scolastiche della città che dal 1997 hanno introdotto l’alimentazione biologica e in venti anni l’esperienza si è consolidata.
Infine, Paola Cortese ha illustrato il buffet a base di prodotti biologici con assaggi di cucina di velluto, promosso dall'Associazione Salvatore Calabrese onlus, che opera per sensibilizzare alla conoscenza della disfagia.

 

I relatori alla conferenza stampaIl Comune di Mantova avrà un piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici prima del mese di settembre dell’anno prossimo, alla vigilia del forum mondiale della Fao sulle foreste urbane si terrà nel novembre del 2018 in città. Lunedì 11 dicembre, nel giorno del primo incontro tecnico-istituzionale, si è tenuta in via Roma la presentazione del percorso che è stato avviato e che durerà otto mesi. Ad illustrarlo sono stati gli assessori all’Ambiente Andrea Murari e alla Ricerca e Università Adriana Nepote, insieme al professor Francesco Musco, architetto e urbanista, docente di Pianificazione Urbanistica ed Ambientale presso l’Università Iuav di Venezia. Il Piano di Adattamento –ha spiegato Murari – è uno strumento strategico che fa i conti a livello locale con effetti dei mutamenti climatici. Coordineremo tutti i nostri piani, a partire dal Pums e dal Contratto di Fiume, per pianificate tutte le azioni necessarie in modo da rendere più resiliente e competitivo il territorio”.

“Mantova è una delle prime città a dotarsi di un proprio piano - ha sottolineato Musco -. Nei prossimi mesi definiremo le linee guida per fare interagire gli strumenti di cui già dispone il Comune con il necessario adattamento alla variabilità climatica che crea i danni maggiori proprio nelle aree urbane. Si tratta di individuare in primis le criticità esistenti, i rischi connessi agli agenti esterni su acqua, verde e calore e poi identificare le linee operative che entreranno a far parte integrante degli strumenti di governo del territorio urbano. Si tratta di misure di medio-lungo termine destinate a produrre un cambiamento di rotta anche nell'attuazione della rigenerazione urbana che tiene conto della legislazione comunitaria”.
Sul fronte risorse l'assessore alla Ricerca e Università l’assessore Nepote ha puntualizzato l'attenzione del Comune ai progetti comunitari europei come Life, già operativo, e Green Up a cui si farà riferimento per aiutare la realizzazione concreta del piano strategico, un passaggio essenziale per uniformare gli strumenti comunali verso la resilienza agli eventi determinati dai cambiamenti climatici già in atto.

Sarà messo in campo anche un intenso lavoro di ricerca di finanziamenti europei, considerando che il 70 per cento dei progetti Ue intervengono sulla riduzione dell’impatto climatico nel pianeta. Nel percorso tracciato saranno coinvolti i cittadini e le istituzioni, il mondo della ricerca, le associazioni e in generale tutti i portatori d’interesse che saranno chiamati ad esprimersi in vista dell’elaborazione e della stesura del documento.

Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi lunedì 4 dicembre ha firmato l’ordinanza che stabilisce il divieto di vendita e di somministrazione in qualsiasi forma di bevande in lattine e contenitori di vetro o plastica (chiusi con il tappo) e di bevande con contenuto alcolico superiore al 21% del volume, sia all’interno che all’esterno dello stadio comunale “Danilo Martelli”, nel raggio di 250 metri. Il divieto riguarda tutta la stagione calcistica 2017-2018. Ecco il testo dell'ordinanza.

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