Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Utilizzando il nostro sito web acconsenti a tutti i cookie in conformità con la nostra policy per i cookie.

A+ A A-

Il taglio del nastroIl nuovo look di viale dei Partigiani e di piazza Salvo D'Acquisto è stato presentato domenica 15 ottobre. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco Mattia Palazzi, l'assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, oltre ad altri esponenti della Giunta e ai tecnici che hanno lavorato nel cantiere. L’evento è stato allietato con l'esibizione della Fanfara dei Bersaglieri "Cardone" di Mantova.

Il cantiere era iniziato nel marzo di quest'anno e per portarlo a termine il Comune di Mantova ha investito 980mila euro che sono serviti per la sostituzione delle reti gas e per la realizzazione della nuova condotta per la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane in viale dei Partigiani, la dismissione delle fognature esistenti ammalorate su un lato del viale, la riqualificazione e il potenziamento dell'impianto di illuminazione pubblica e dell'impianto di videosorveglianza, la predisposizione e le canalizzazioni per implementare la rete della fibra ottica, le opere a verde e il relativo impianto di irrigazione automatizzata, l'abbattimento delle barriere architettoniche con particolare attenzione alla realizzazione di percorsi tattili per i disabili visivi e il nuovo arredo urbano con le panchine, portabiciclette e cestini.

I progettisti si sono posti l'obiettivo di trasformare viale dei Partigiani da semplice via di quartiere in un accogliente parco urbano lineare collegato con piazza Salvo d'Acquisto. Il lato sinistro della strada è stato attrezzato con un marciapiede in autobloccante e parcheggi intervallati dalle alberature esistenti.
Anche la fascia del parcheggio è pavimentata in autobloccante. Sul lato della strada all'esterno del filare di alberature esistenti sono stati ricavati parcheggi a pettine con pavimentazione in autobloccante. Dall'allineamento delle alberature, fino ai portici, sì è creato il nuovo parco lineare, un'area di sosta e di relazione, oltre che di collegamento ciclabile e pedonale.

Tale parco ha uno sviluppo lineare di circa 150 metri per 9 metri di larghezza. Nella zona pavimentata è ricavata la pista ciclabile, realizzata sempre in pietra di Luserna, delimitata da lastre della larghezza di 40 centimetri, adiacenti ai porticati per staccare la ciclabile dal portico. In un'altra zona è stato allineato l'impianto di illuminazione per accogliere i pozzetti.
La realizzazione del parco lineare ha consentito di raccordare la quota stradale con quella dei porticati, andando ad eliminare i gradini e migliorando l'accessibilità degli spazi pubblici per consentire la piena fruibilità anche ai diversamente abili. Tutta l'area del parco lineare è attrezzata con elementi di arredo urbano che seguono l'andamento sinuoso del verde, con panche ricurve, cestini portarifiuti e fontanelle.

Per migliorare l'illuminazione della strada, è stato dismesso il precedente impianto d'illuminazione ed è stato sostituito con uno nuovo sul lato opposto con lampade a Led. E' stato allestito un nuovo impianto d'illuminazione pedonale, di altezza inferiore a quello stradale che serve l'area pavimentata in lastre di pietra, fungendo anche da organo separatore tra la parte pedonale e quella ciclabile.
La sua posizione risulta baricentrica rispetto alla fascia allargata anche ai porticati per diffondere la luce anche all'interno di questi spazi migliorando, così, la visibilità notturna e la sicurezza intrinseca del luogo.
Il Parco Salvo D'Acquisto si pone come naturale terminale del parco lineare di viale dei Partigiani, accompagnando con una sequenza di spazi pavimentati in pietra di Luserna e isole verdi, l'infilata di portici commerciali. Il giardino diventa una nuova piazza del quartiere.

Vengono preservati gli elementi emergenti quali le alberature e il monumento, ma vengono anche ridefiniti gli spazi. La corsia carrabile permane con la sosta su un solo lato. I materiali sono i medesimi del parco lineare di viale dei Partigiani, con la pavimentazione in lastre di Luserna, spazi verdi delimitati dai profili in acciaio, elementi di arredo urbano di qualità in continuità con il viale.
La piazza pavimentata è stata dotata di un impianto di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche che collega alle reti esistenti in viale Col di Lana. E' stato interamente rivisto l'impianto d'illuminazione, con nuovi pali a Led analoghi a quelli di viale dei Partigiani, che seguono l'andamento curvilineo dell'ellisse verde della piazza.

Sempre nell'ambito dell'impegno dell'Amministrazione comunale per sistemare le vie nei vari quartieri, martedì17 alle ore 12 il sindaco Mattia Palazzi e l'assessore Nicola Martinelli presenteranno la riqualificazione di via Juvara, a Lunetta, dove sono terminati i lavori di riqualificazione.

La presentazione in aula consiliareE’ curato da Teatro Magro e Zero Beat il progetto "PNP Pubblico Non Privato" che ha alla base l'obiettivo di avvicinare il pubblico al teatro contemporaneo, di ricerca e di comunità, per offrire opportunità di conoscere nuovi linguaggi espressivi.
Teatro Magro, nella sua sede Home a Mantova, e Zero Beat, nello spazio Beatnik a San Benedetto Po, due realtà facenti parte entrambe del Consorzio Pantacon che parallelamente coltivano esperienze teatrali innovative, con "PNP Pubblico Non Privato" mettono in atto una collaborazione indirizzata allo sviluppo dell'offerta culturale tra Mantova e Provincia dedicando un'attenzione particolare al pubblico di riferimento e alla rete territoriale.

Grazie alle risorse assicurate da un bando di Fondazione Cariplo sul tema della partecipazione culturale, dal sostegno dei Comuni di Mantova e San Benedetto Po e dalla Fondazione Banca Agricola Mantovana, prende vita il progetto PNP che si concretizza in una stagione teatrale co-progettata insieme ai 40 "Spettatori Mobili" che hanno seguito un percorso di formazione durante il periodo tra maggio e giugno con interventi di esperti e successivamente con il tour tra i più importanti festival nazionali di teatro contemporaneo e che, guidati da operatori esperti di Teatro Magro e Zero Beat, hanno visionato artisti e spettacoli da inserire nel programma che comprende una serie di iniziative volte a conferire un nuovo ruolo ai cittadini e a favorire la partecipazione attiva soprattutto dei giovani che verranno proposte tra l'8 ottobre 2017 e il 12 maggio 2018 alternativamente negli spazi Home di via Brescia 2/C a Mantova e Beatnik di via Montale 6/A a San Benedetto Po.

Gli eventi sono stati presentati lunedì 2 ottobre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. Sono intervenuti Andrea Caprini, Assessore Comune di Mantova, Vanessa Morandi Assessore Comune di San Benedetto Po, Marina Visentini Responsabile progetto PNP Pubblico Non Privato, Flavio Cortellazzi Presidente Teatro Magro, Roberto Pavani Presidente Zero Beat, Albino Portini per Fondazione Cariplo, Graziano Mangoni per Fondazione Banca Agricola Mantovana, e un cittadino in rappresentanza degli Spettatori Mobili.

Il programma

Il taglio del nastroIl nuovo Centro Sociale di Borgo Angeli è una realtà. La nuova struttura, che sorge in via Boldrini, è stata inaugurata sabato 7 ottobre alla presenza del sindaco Mattia Palazzi, dell'assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli e del presidente dell'associazione Borgo Angeli Onlus Andrea Cantarelli, oltre che dei tecnici comunali che hanno lavorato per la realizzazione della struttura.

Presenti anche tantissimi abitanti del quartiere, gli assessori comunali Andrea Caprini e Marianna Pavesi, il gruppo Scout Cngei, il Karate team e i rappresentanti dell'Associazione Borgo Angeli Onlus che gestirà il nuovo Centro Sociale, e don Giampaolo Genova.
La struttura realizzata in uno spazio precedentemente inutilizzato ha una dimensione di circa 130 metri quadrati e comprende al suo interno un salone polivalente, una sala ricreativa e una cucina attrezzata, con annesso uno spazio adibito a magazzino.

Inoltre, l'edificio è dotato dei servizi igienici che potranno essere utilizzati dai lavoratori e fruitori del Centro Sociale e anche dai cittadini che frequentano gli adiacenti Giardini Verona.
"E' una bella giornata. - ha detto Palazzi - Siamo felici di consegnare al quartiere di Borgo Angeli una bellissima struttura, che i residenti richiedevano da molti anni. Insieme a loro decideremo a chi dedicarla".
"Ringrazio l'amministrazione comunale e tutti quelli che hanno reso possibile tale opera - ha sottolineato Cantarelli -. Una bella realtà, si tratta di una conquista per il quartiere. Il primo passo sarà un incontro pubblico aperto a tutti per conoscere le esigenze e decidere le iniziative da svolgere in questa struttura".

"I locali sono completamente attrezzati con nuovo arredo – ha detto Martinelli – e la sala riunioni e potrà ospitare fino a 60 persone. Il Centro Sociale degli Angeli sarà un luogo di aggregazione per i residenti del quartiere, ma aperto anche a tutta la cittadinanza. Un vero e proprio centro polivalente dotato delle migliori tecnologie. La cucina, poi, permetterà di effettuare anche attività ricreative e ludiche".
L'edificio, inoltre, è dotato di un impianto fotovoltaico. E' stata realizzata anche un'area esterna alla struttura che presenta un parcheggio per cinque posti auto e tutto il nuovo complesso sarà videosorvegliato da due telecamere esterne. L'investimento complessivo da parte del Comune di Mantova per realizzare l'opera è stato di 300mila euro.

L'Associazione Borgo Angeli Onlus avrà la gestione per sei anni del nuovo Centro sociale. "L'idea di creare un nuovo Centro agli Angeli per attività sociali e di aggregazione – ha detto l'assessore Martinelli – nasce proprio dalle richieste dei residenti del quartiere. Il progetto, infatti, è stato sviluppato dopo numerosi incontri tra la nostra amministrazione e gli abitanti della zona".
L'Associazione dovrà gestire varie attività sociali e ricreative come, per esempio, quelle scoutistiche, teatrali e ludiche, ma anche corsi di cucina, lezioni di autodifesa, cred per i bambini ed iniziative di intrattenimento per gli anziani. Naturalmente, il salone polivalente potrà essere usato per seminari, meeting ed incontri di vario genere.

L'edificio, dal punto di vista architettonico, si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico della zona residenziale, tra villette e piccole costruzioni. E' su un piano composto da due corpi di fabbrica affiancati, uno con il tetto piatto e l'altro con il tetto spiovente.

La presentazione in sala consiliareMantova potrebbe essere Città Europea dello Sport nel 2019. A presentare il dossier di candidatura sono stati il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, l’assessore allo Sport Paola Nobis e il presidente della Commissione di Valutazione Aces Europe Gian Francesco Lupattelli, accanto agli altri componenti della commissione, al vice presidente di Coni Lombardia Alessandro Vanoi, al campione Roberto Boninsegna e all’ex calcatore del Mantova Gaetano Caridi. L’annuncio è stato dato martedì 3 ottobre in una sala consiliare del Municipio affollata con la presenza di numerosi esponenti delle associazioni sportive mantovane.

Entro il mese di ottobre la commissione vaglierà le candidature italiane. Se tutto andrà per il verso giusto la città di Mantova potrebbe essere tra le 50 città europee che avranno questo titolo tra due anni. “Ha tutte le caratteristiche per diventare la numero uno nello sport – ha evidenziato Lupattelli -, tutti i dati presentati nel dossier vanno in questo senso”. “Mantova sta scommettendo molto nella valorizzazione dello sport – ha aggiunto Palazzi -, attraverso investimenti in nuove strutture sportive e nella riqualificazione e ristrutturazione di quelle esistenti. In poco più di due anni sono stati investiti circa 1,5 milioni di euro e nei prossimi anni sono pianificati interventi per quasi 3,5 milioni di euro”. Mantova, ha continuato il sindaco, ha dato i natali a molti sportivi di livello nazionale ed internazionale, ma lo sport a Mantova non si ferma qui. “Moltissime sono le manifestazioni a carattere locale e amatoriale - ha concluso - perché lo sport deve essere principalmente per tutti. Lo sport è salute, cultura, sociale, vita. Mantova è una città di sport e di sportivi”.

Nel dossier sono state elencate le numerose iniziative e i festival di respiro nazionale e non, la partecipazione entusiasta della popolazione di tutte le fasce di età e la forza di enti e associazioni che operano anche a titolo volontario in ogni occasione, che sono considerati importanti elementi attraverso i quali la città dimostra di essere capace di ospitare eventi di alto livello.
Tra le iniziative messe in cantiere ricordate dal sindaco Palazzi, la più coraggiosa è quella del Palazzetto dello Sport che dovrà sorgere in zona Borgochiesanuova dietro alle strutture di ArciTom e Famila. Il preventivo di spesa si aggira sui 2 milioni e 300 euro totali.

Adriana Nepote e Daniela Luise«La Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile è una tappa importante per l’Italia, ma alla fine la declinazione concreta poi si fa sui territori e nelle nostre città: è qui che ogni giorno siamo impegnati a disegnare politiche pubbliche che contemplino gli obiettivi di Agenda 2030 e a sviluppare con fatica azioni e progettualità che muovano in questa direzione». È il monito rivolto al Governo dal Coordinamento Agende 21 locali italiane – quasi 420 realtà tra Regioni, Province e Comuni –, che chiude venerdì 6 ottobre a Mantova la sua 20a Assemblea.

Intitolata “Trasformare il nostro mondo: gli obiettivi per le città sostenibili” e organizzata in collaborazione con il Comune di Mantova, la due giorni ha tracciato un panorama delle azioni e dei progetti già attivi sui territori nel percorso di raggiungimento degli obiettivi Agenda 2030 fissati dall’Onu, obiettivi che il Governo italiano ha appunto da poco recepito nella sua strategia nazionale. Ma accanto alle numerose e virtuose esperienze a confronto, in queste giornate sono emerse con forza anche le difficoltà e le vulnerabilità delle città.

«La politica nazionale è spesso concentrata sui “megapiani” strategici – dice Adriana Nepote, presidente del Coordinamento A21 locali –, ma dimentica poi di tradurli in piani operativi con focus specifici e in strumenti mirati, entrambi indispensabili. Ora abbiamo con urgenza bisogno di linee guida chiare e di concretezza, come è stato almeno in parte con il finanziamento nazionale di progetti per la riqualificazione delle periferie». «I nostri Comuni, che sono di fatto i “bracci operativi”, faticano ancora parecchio a tenere lo sguardo ampio su una sostenibilità declinata a 360°: ambientale, sociale, economica – continua la presidente Nepote –. E soprattutto resta ancora molto, troppo, sulle loro spalle il peso grave e la responsabilità di dotarsi di strumenti e di risorse adeguati per progettare e implementare le proprie azioni. Questo vale, inevitabilmente, in particolare per le città più piccole, che però sono di fatto la stragrande maggioranza delle città italiane».

Approvata lo scorso 2 ottobre dal Consiglio dei Ministri, la Strategia si appresta a essere formalizzata dal Cipe-Comitato interministeriale per la programmazione economica entro l’anno: nel frattempo, lo ha annunciato lo stesso Galletti, sarà avviata una consultazione aperta a enti locali e società civile.
E proprio da quanto emerso nel confronto fitto dell’assemblea mantovana prenderà forma il nucleo del documento che il Coordinamento Agende 21 invierà al Ministero come suo contribuito al dibattito nazionale. Avrà anzitutto come obiettivo quello di chiedere che nella strategia nazionale sia valorizzato e adeguatamente supportato il ruolo operativo delle città.
Lo ammette anche lo stesso Giovanni Brunelli, dirigente Divisione Sviluppo sostenibile, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, intervenuto a Mantova: «Il concetto di sostenibilità è finalmente stato metabolizzato dalle politiche delle amministrazioni purtroppo più a livello locale che nazionale. Sono ottimista che non mancherà un ulteriore sviluppo in questa direzione, per integrare le politiche ambientali con politiche di sostenibilità. Ed è per questo che ora in merito alla Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile, il Ministero dell’ambiente gestirà uno spazio di confronto per coinvolgere amministrazioni locali e società civile».

Palazzi, Buvoli e Caprini mostrano il logoLunedì 2 ottobre a Mantova è stata aperta attività di consulenza nella sede di Sant’Agnese nell’omonima via al numero civico10 per attivare i nuovi tirocini retribuiti rivolti ai giovani grazie al progetto-lavoro #finalmenteunagioia’, il programma di iniziative per incrementare l’occupazione giovanile.

Lo sportello con gli operatori sarà a disposizione del pubblico dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 21, il sabato anche dalle 9 alle 13. Il servizio è stato illustrato sabato 30 settembre dal sindaco Mattia Palazzi, dal vice sindaco Giovanni Buvoli, dall'assessore alle Politiche Giovanili Andrea Caprini e da Gianluca Ruberti dell'agenzia regionale Mestieri Lombardia nella sede di via Roma.

"E' una misura a favore dell'occupazione: il giovane deve metterci la sua volontà - ha sottolineato il sindaco Palazzi –. L'iniziativa si ripropone di portare giovani mantovani al lavoro. Siamo l'unico Comune in Italia a stanziare fondi per il lavoro ai giovani".

Il progetto è nato con lo scopo di contrastare la disoccupazione giovanile, che coinvolge numerosi enti, sindacati, associazioni di categoria e ordini.

Sono previsti finanziamenti per attivare tirocini a Mantova, rivolti ai giovani, e per favorire le assunzioni degli stagisti al termine dei percorsi di formazione e lavoro.
Per gli incentivi Comune Mantova ha stanziato nel bilancio 2017 una dotazione di 500mila euro che permetterà di offrire tra le 130 e le 140 opportunità di tirocinio entro il 2017. L’obiettivo del programma è quello di favorire l’assunzione stabile di almeno 40 / 50 tirocinanti.

La prima azione prevista dal progetto è la promozione di tirocini di durata semestrale. Sono rivolti a ragazzi che rientrano nella fascia di età prevista dal programma Garanzia Giovani, dunque tra i 16 ed i 29 anni. Gli stage partiranno nel mese di ottobre. E’ prevista una retribuzione di 300 euro al mese, da sommare ad ulteriori 200 euro mensili messi a disposizione da Garanzia Giovani.

Una volta conclusi i percorsi di formazione e lavoro, le aziende che decideranno di assumere i tirocinanti mediante contratti di lavoro della durata di almeno 24 mesi, o a tempo indeterminato, potranno beneficiare di un contributo economico. Quest’ultimo sarà concesso fino ad un massimo di 8.060 euro l’anno, per ridurre al 50% il costo aziendale per l’assunzione, già beneficiario dell’agevolazione di Garanzia Giovani.

La presentazionePalazzo Te a Mantova, dal 1 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018, ospita la mostra “Il tessuto come arte: Antonio Ratti imprenditore e mecenate”, dedicata all’industriale comasco che ha realizzato un’impresa e una Fondazione riconosciute a livello internazionale, mettendo sullo stesso piano la produzione e la creatività d’impresa con l’arte e la cultura.

L’esposizione, prodotta e realizzata dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, dal Museo Civico di Palazzo Te e dalla Fondazione Antonio Ratti, curata da Lorenzo Benedetti, Annie
Ratti e Maddalena Terragni, è stata inaugurata sabato 30 settembre dal sindaco Mattia Palazzi, dal presidente del Centro Stefano Baia Curioni e dal direttore di Palazzo Te Stefano Benetti. Sono intervenuti anche i curatori Lorenzo Benedetti e Annie Ratti.

La vita di Antonio Ratti è un intreccio tra impresa e arte, creatività e promozione culturale, pubblico e privato. Il suo pensiero nasce dall’idea che la cultura, la conoscenza e l’arte siano strumenti fondamentali per
interpretare il proprio tempo.

La sua passione lo porta, a soli trent’anni, a trasformare uno studio di disegno in impresa, fondando nel 1945 la “Tessitura Serica Antonio Ratti”, per la creazione e la commercializzazione di tessuti per cravatte e foulards.

È la prima tappa di una lunga e progressiva attività imprenditoriale che culminerà nel Gruppo Ratti, attualmente presieduto da Doni Ratti, che si attesta come eccellenza mondiale nella produzione di tessuti creati sviluppando una forte ricerca creativa e tecnologica.

La mostra intende restituire il ritratto di un personaggio raffinato ed elegante, poliedrico ed eclettico, che, investendo nella formazione delle risorse umane e nella valorizzazione del tessuto come arte, ha saputo dare risalto alla qualità dei prodotti tessili. Alta qualità, sperimentazione e innovazione sono le caratteristiche che distinguono l’operare di Antonio Ratti, raccontate nella mostra a Palazzo Te trasversalmente in un percorso che prevede un dialogo con le sale monumentali per poi svilupparsi negli spazi espositivi delle Fruttiere.

Grazie al contributo dell’architetto Philippe Rahm, l’esposizione racconta il tessuto nelle sue varie forme: dalla ricca collezione di reperti antichi della Fondazione Antonio Ratti (FAR) ai grandi archivi dell’azienda Ratti; sarà possibile fare un’esperienza tattile delle diverse stoffe messe a disposizione del visitatore su una pedana centrale che attraversa lo spazio delle Fruttiere restituendo un’idea sinestetica del tessuto.

La produzione dell’azienda è presentata al pubblico con un allestimento che si rifà a quello delle due grandi mostre “Ratti & Paisley: cultura del cachemire”(1986, Fashion Institute, New York) e “Ratti & Paisley” (1988, Bunka Fashion College, Tokyo). Ai preziosi manufatti si collega l’opera di Luigi Ontani “Mostri comaschi su astri”: un disegno ad acquarello installato su una parete a sua volta rivestita dalla stoffa con la stampa dell’opera stessa, realizzata dalla Ratti S.p.A. Un progetto nato dalla collaborazione tra l’artista e l’azienda nel 1989.

Una parte della mostra è dedicata alla storia dell’azienda, che nel 1958 inaugura a Guanzate (Como) le moderne strutture disegnate da Tito Spini, un nuovo modello di architettura industriale che si identifica con la volontà di creare le condizioni ideali di lavoro per sostenere la qualità del prodotto, in un mondo fortemente dinamico e in continua espansione. Nel nuovo stabilimento la visione di Ratti prende forma e si realizza il ciclo completo di produzione. Come testimoniano gli scatti del fotografo industriale Roberto Zabban, la Palazzina dei Servizi Sociali, luogo polifunzionale e multimediale destinato ai lavoratori, ospita importanti eventi culturali e artistici, laboratori, rassegne teatrali e concerti.

La prima produzione di disegni di Antonio Ratti (1934-40) è il ponte di collegamento con la sezione dei tessuti storici della collezione della FAR. Il disegno declinato nei vari significati del termine - a mano libera, tecnico, ma anche come sinonimo di progetto, messe in carta per tessuti operati, per sciarpe e cravatterie - illustra il processo tradizionale e la genesi completa di un tessuto.

Negli anni Sessanta e Settanta, la passione per il tessuto e tutte le sue declinazioni nelle diverse epoche e aree geografiche porta Antonio Ratti a dare vita a una collezione tessile privata, strumento di studio, ricerca e ispirazione, ampliata anche in seguito alle acquisizioni aziendali di imprese storiche del settore. In mostra si può ammirare un’ampia selezione di reperti della collezione storica, ora patrimonio della Fondazione: dai tessuti copti e pre-colombiani ai velluti rinascimentali, dai serici francesi e inglesi del Seicento e Settecento alle cravates e ai nastri di fine Ottocento.

Nel 1985 nasce la Fondazione Antonio Ratti, strumento di promozione e divulgazione culturale, ora presieduta da Annie Ratti. Negli anni successivi viene istituito il Museo Studio del Tessuto e realizzato un catalogo multimediale della collezione. Attraverso attività come il Corso Superiore di Disegno e il successivo Corso Superiore di Arti Visive, ora CSAV-Artists Research Laboratory, giovani artisti internazionali e importanti esponenti dell’arte contemporanea hanno occasione di approfondire le proprie ricerche lavorando insieme negli spazi della Fondazione.

Antonio Ratti promuove il tessuto: dall’attenzione per la storia e la tradizione nelle diverse culture del mondo, alla visione di nuove frontiere produttive, tecnologiche e geopolitiche. Negli anni sostiene importanti progetti espositivi dedicati al tessuto e alla sua storia. Nel 1995 sostiene economicamente la nascita di uno dei primi centri specializzati nella ricerca e nel restauro del tessile al Metropolitan Museum di New York: l’Antonio Ratti Textile Center. L’arte contemporanea è presente in mostra con opere di artisti coinvolti nelle numerose attività culturali della Fondazione, tra questi alcuni artisti invitati a condurre e a partecipare alle ventitrè edizioni del workshop CSAV-Artists Research Laboratory, tra cui: John Armleder, Julia Brown, Jimmie Durham, Hans Haacke, Mario Garcia Torres, Melanie Gilligan, Renée Green, Joan Jonas, Giulio Paolini, Diego Perrone, Yvonne Rainer e Gerhard Richter.

Negli spazi esterni di Palazzo Te sono presenti importanti installazioni di Yona Friedman, Richard Nonas, Matt Mullican e Liliana Moro. Il percorso espositivo prosegue al Museo della città di Palazzo San Sebastiano con l’opera “Wide White Flow” di Hans Haacke allestita nel Tempio.

In occasione della mostra una pubblicazione antologica raccoglie testi e materiali relativi alla storia dell’azienda e della Fondazione Antonio Ratti. Il volume, edito da MER Paper Kunsthalle, include testi che analizzano la collezione di tessuti antichi di Antonio Ratti e scritti di artisti contemporanei che hanno partecipato alle edizioni del workshop CSAV – Artists Research Laboratory.

I temi della mostra saranno approfonditi nel corso di tre conferenze aperte al pubblico, tenute da esperti internazionali, in programma la domenica pomeriggio nei mesi di ottobre e novembre. All’interno del public program - organizzato in collaborazione con l’Associazione Abito, Storia di Moda e Costume e Ratti S.p.A, e con la partecipazione di The Metropolitan Museum of Art – Antonio Ratti Textile Center and the Department of Textile Conservation - interverranno Maurizio Bertolotti, Chiara Buss, Felicia Caponigri, Giulia Chiostrini, Doni Ratti, Michele Venturini.

La mostra “Il tessuto come arte: Antonio Ratti imprenditore e mecenate” è prodotta e realizzata dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, dal Museo Civico di Palazzo Te e dalla Fondazione Antonio Ratti, con il patrocinio della Regione Lombardia, con il contributo di Ratti S.p.A, della Fondazione Banca Agricola Mantovana e di Unindustria Como, sponsorizzata da Banca Monte dei Paschi di Siena e da La Serenissima, con il supporto degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, e dello sponsor tecnico Apam.

INFORMAZIONI
Biglietteria Museo Civico di Palazzo Te: T +39 0376 323266
www.centropalazzote.it
ORARI
Fino a sabato 28 ottobre 2017:
lunedì 13.00 - 19.30
da martedì a domenica 9.00 - 19.30
(ultimo ingresso 18.30)
A partire da domenica 29 ottobre 2017:
lunedì 13.00 - 18.30
da martedì a domenica 9.00 - 18.30
(ultimo ingresso 17.30)
INGRESSO
INTERO € 12,00
RIDOTTO € 8,00
(visitatori oltre i 65 anni, gruppi di minimo 20 persone, soci TCI, soci FAI, cittadini
residenti a Mantova, possessori di: biglietto d’ingresso al Vittoriale degli Italiani,
biglietto/abbonamento Torino Piemonte, tessera Legacoop Lombardia, coupon
QUI!CULTURA, tessera soci ACI, tessera Mantova Outlet Village, biglietto
Trenord)
RIDOTTO STUDENTI € 4,00
(visitatori tra i 12 e i 18 anni, studenti universitari)

La consegna del defibrillatoreConfartigianato Imprese Mantova ha donato un defibrillatore al Comune di Mantova. La consegna è avvenuta venerdì 29 settembre nella sede del Comune di Mantova in Sala Bonaffini. Per l’associazione economica sono intervenuti il presidente di Confartigianato Imprese Mantova Lorenzo Capelli e il segretario provinciale Piera Zambelli. Il defibrillatore è stato ricevuto dal vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Giovanni Buvoli e dal direttore del Museo di Palazzo Te Stefano Benetti.

Ora l’attrezzatura, che ha un valore di 2.379 euro, è a disposizione dei cittadini mantovani e sarà collocato a Palazzo Te. “L’Ancos – ha dichiarato Capelli - è un’associazione di promozione sociale ed ente nazionale con finalità assistenziali, riconosciuta dal Ministero dell’Interno. L’associazione mira ad elevare la qualità della vita del singolo, attraverso la promozione di attività ludiche e ricreative ed iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, per favorire la socializzazione di chi vive solo, aiutando concretamente quanti si trovano in situazioni di disagio, sostenendo l’interazione sociale delle fasce più deboli all’interno delle comunità di appartenenza e promuovendo i valori solidaristici e sociali dell’attività di volontariato”. E ha continuato: “Il contributo del 5 per mille, raccolto grazie alla generosità dei contribuenti che hanno usufruito dei servizi offerti dall’associazione e da tutto il sistema Confartigianato, ha consentito di promuovere e finanziare negli anni importanti iniziative nel nostro territorio, tra i quali il defibrillatore alla città di Mantova”.

“Ringrazio Confartigianato Mantova – ha sottolineato Buvoli – per l’importante donazione. Abbiamo deciso di collocare l’attrezzatura a Palazzo Te perché è un luogo sempre più frequentato dai turisti, un luogo che vogliamo rendere sicuro anche dal punto di vista della prevenzione sanitaria”. “La prevenzione è fondamentale – ha aggiunto Benetti– in un palazzo che è visitato da più di 200mila persone all’anno”.

Nel 2011 e nel 2012 l’associazione ha realizzato il progetto “Parolandia” che riguardava il diritto di scrivere e di ascoltare degli alunni con difficoltà di apprendimento, effettuato tramite la coop “IG” negli istituti scolastici di Ostiglia, Sermide, Poggio Rusco e Quistello. Il progetto ha avuto il supporto di psicologi ed educatori, attuando un piano didattico personalizzato.

Nel 2014 si è passati al “Progetto trasportabile”, con la consegna di un pulmino per il trasporto degli anziani e dei disabili del Comune di Sustinente. “Questi progetti – ha concluso Capelli - sono una prova tangibile dell’attenzione di Confartigianato nei confronti della collettività, per la tutela della salute dei cittadini”. Secondo il Presidente di Confartigianato Imprese Mantova la parola d’ordine per far crescere armonicamente le nostre comunità, non solo dal punto di vista economico, è ‘fare rete”.

I relatoriGruppi di lettura, psicanalisi, cinema, mostre, ecologia e tematiche femminili. Questi gli argomenti che caratterizzeranno gli appuntamenti che si terranno al Baratta nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Saranno 86 gli incontri in programma nella biblioteca di corso Garibaldi 88.


Il cartellone “Baratta +” è stato presentato mercoledì 27 settembre nella sede del Comune di Mantova dall’assessore alle Biblioteche del Comune di Mantova Paola Nobis, dal direttore delle Biblioteche Civiche Cesare Guerra, dalla dirigente Irma Pagliari e dalle operatrici Sara Calciolari ed Elisa Riccadonna. “Avremo molti incontri per tanti gusti – ha sottolineato l’assessore Nobis -. Il Baratta è un centro vivo che accoglie eventi che animano la cultura mantovana”.


La stagione si apre giovedì 28 settembre alle 18.30 nel cortile della biblioteca, in corso Garibaldi 88, è in programma un momento di intrattenimento musicale dal titolo "Fughe e competenze". Si esibiranno i BlackAfriqueFluxis e i CardewEnsemble. Alle 19 sarà presentato il programma culturale Barata+ con gli eventi di ottobre, novembre e dicembre. Interverranno l'assessore alle Biblioteche Nobis, la dirigente Irma Pagliari e il direttore Guerra. Info: 0376 352711

La presentazione in sala consiliareTeatro, musica e cabaret. Sono 18 gli eventi che compaiono nel programma della stagione 2017/18 di Mantova Teatro e Spettacoli che, nata della rinnovata collaborazione tra Fondazione "Umberto Artioli" Mantova Capitale Europea dello Spettacolo e InsideOut Agency, partirà il prossimo 26 ottobre e arriverà fino al 6 aprile 2018.


La stagione è stata presentata lunedì 25 settembre nella sede del Comune di Mantova dal sindaco Mattia Palazzi, dal presidente della Fondazione Artioli Francesco Ghisi, il direttore artistico Raffaele Latagliata, dalla presidente del comitato scientifico Simona Brunetti e Federico Mazzoli di InsideOut.


“Non vogliamo un teatro elitario – ha evidenziato Palazzi -. Lo vogliamo aperto al maggior numero possibile di persone, giovani e non. La partecipazione è fondamentale per fare vivere la città”. Mettendo a confronto i dati, il sindaco ha detto con soddisfazione che a parità di budget (70mila euro) e numero di spettacoli (11), dai tempi della passata amministrazione (quando la stagione teatrale non si svolgeva al Sociale) all'anno scorso l'affluenza è quasi triplicata: da 1.872 spettatori paganti a 5.231. “E c'è ancora spazio e interesse di tornare a teatro”, ha ribadito. Per questo, oltre agli sconti già praticati alle scuole, prossimamente ha in progetto di fare entrare gratis i minorenni.


La stagione offre spettacoli caratterizzati da un alto profilo qualitativo toccando vari contenuti in grado di rispondere alle esigenze di un pubblico vasto, sulla falsariga dell'indirizzo già sperimentato con successo in precedenza.
Tanti spettacoli per tutti i gusti si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Sociale che sempre più è destinato a confermare la propria centralità nell'ambito delle attività culturali della città.


Il cartellone teatrale inizierà il 31 ottobre alle 21 con La Guerra dei Roses, una commedia straordinaria e raffinata che trova in teatro la sua dimensione ideale e porterà sul palco artisti del calibro di Ambra Angiolini, guidata dal regista Filippo Dini.
L’esordio della rassegna musicale sarà il 26 ottobre alle 21 con lo spettacolo "Sogno o son desto in viaggio" di Massimo Ranieri che la Fondazione Umberto Artoli premierà con l'Arlecchino d'Oro.


La prevendita della Fondazione Artioli è aperta:
- presso tutti gli sportelli UniCredit (con 1 € di diritto di prevendita)
- sul sito della biglietteria on line del teatro Sociale di Mantova www.teatrosocialemantova.it
- presso il Botteghino del Teatro Sociale, aperto martedì e giovedì 10.30-12.30, mercoledì e venerdì 17.00-19.00 e dalle 17.00 del giorno dello spettacolo. Per informazioni telefono 0376 197 4836
COSTI DEI BIGLIETTI STAGIONE DI PROSA MANTOVATEATRO:
PLATEA € 28
1° ORDINE PALCHI € 23
2° ORDINE PALCHI € 23
3° ORDINE PALCHI € 23
LOGGIA E LOGGIONE € 15
STUDENTI E ALLIEVI SCUOLE DI TEATRO € 15
RIDOTTO ASSOCIAZIONI IN CONVENZIONE/GO/TEATRINSIEME € 20
ABBONAMENTO/CARNET € 160
26 OTTOBRE 2017
MASSIMO RANIERI, Sogno o son desto in viaggio
PLATEA € 69 (€ 60,00 + diritti di prevendita)
PLATEA GOLD VIP PACHAGE € 104
1° ORDINE PALCHI € 63 (€ 55,00 + diritti di prevendita)
PALCHI GOLD VIP PACKAGE € 98
2° ORDINE PALCHI € 63 (€ 55,00 + diritti di prevendita)
3° ORDINE PALCHI € 63 (€ 55,00 + diritti di prevendita)
LOGGIA € 48,00 (€ 42 + diritti di prevendita)
LOGGIONE € 34,50 (€ 30 + diritti di prevendita)

COSTI DEI BIGLIETTI COMPRENSIVI DI PREVENDITA DELLA STAGIONE MUSICALE:
26 OTTOBRE 2017
MASSIMO RANIERI, Sogno o son desto in viaggio
PLATEA € 69
1° ORDINE PALCHI € 63
2° ORDINE PALCHI € 63
3° ORDINE PALCHI € 63
LOGGIA € 48
LOGGIONE € 34,50
18 NOVEMBRE 2017
EDOARDO BENNATO, Pronti a salpare
PLATEA € 46
1° ORDINE PALCHI € 40
2° ORDINE PALCHI € 40
3° ORDINE PALCHI € 40
LOGGIA € 34,50
LOGGIONE € 28,50
9, 10 DICEMBRE 2017
Aggiungi un posto a tavola
PLATEA € 55,00
1° ORDINE PALCHI € 55
2° ORDINE PALCHI € 46
3° ORDINE PALCHI € 46
LOGGIA € 34,50
LOGGIONE € 34,50
15, 16 DICEMBRE
I LEGNANESI, Signori si nasce… e noi?
PLATEA € 50
1° ORDINE PALCHI € 45
2° ORDINE PALCHI € 45
3° ORDINE PALCHI € 45
LOGGIA € 39
LOGGIONE € 29
3 FEBBRAIO
TERESA MANNINO, Sento la Terra girare
PLATEA € 34,50
1° ORDINE PALCHI € 34,50
2° ORDINE PALCHI € 34,50
3° ORDINE PALCHI € 34,50
LOGGIA €28,50
LOGGIONE € 28,50

 

emas2020
Il Comune di Mantova è Registrato EMAS e certificato ISO 9001:2005 e ISO 14001:2015

Comune di Mantova Via Roma 39, 46100 Mantova - Centralino 03763381 - P.IVA 00189800204 - PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Copyright by Comune di Mantova

Login or Register

LOG IN