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Elton John sul palcoElton John è salito sul palco di piazza Sordello, in una Mantova rinascimentale e gotica. La band ha iniziato con due classici anni Settanta. Nella storica piazza, il colpo d’occhio nella serata di venerdì 14 luglio, il pubblico raggiungeva più di 8 mila persone, tutto esaurito, che si sono lasciate trascinare dalle note di the 'Bitch it's back' e di 'Bennie and the Jets', vecchie hits che aprono da sempre i suoi concerti.


Sir Elton si è presentato in camicia fucsia e scarpe dello stesso colore. Aveva un soprabito nero con arabeschi colorati in strass.


Immancabili gli occhiali, neri con strass sulla montatura. Nel mezzo delle canzoni si è alzato dal piano per invocare l'ovazione del pubblico. "Buonasera Mantova, sono molto felice di essere in questa piazza e spero che le canzoni vi piaceranno", ha salutato il prima di iniziare con 'I guess that's the why they call it the blues'.


Poi 'Daniel' ha commosso tutti, 'Rocketman' e altri , prima di affrontare le canzoni dell'ultimo album 'Wonderful crazy night', tra cui 'A good heart' ("la mia preferita dell'album", sottolinea) e di chiudere con 'Candle in the wind'. In tutto 23 brani che hanno entusiasmato il pubblico e confermato la levatura internazionale dell'artista.


Mantova ha accolto l'artista nella sua unica tappa italiana del tour mondiale. E’ stata una serata delle grandi occasioni per la città dei Gonzaga blindata da eccezionali misure di sicurezza come da tempo non si vedevano.

La presentazione in aula consiliareTrasformare Mantova in un territorio a misura dei giovani, capace di aiutarli a spiccare il volo e a diventare autonomi, da un punto di vista lavorativo e abitativo: è questo l’obiettivo del progetto “Generazione (Boom)erang” presentato giovedì 13 luglio in Comune a Mantova e promosso dal Consorzio Progetto Solidarietà, insieme ai partner Sol.Co. Mantova, Arci Mantova, Promoimpresa, Centro Servizi del Volontariato Mantovano, Liceo Scientifico Belfiore di Mantova, Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova onlus, grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo per 980mila euro (su 1.979.480 euro di valore totale del progetto), nell’ambito del bando “Welfare in azione”.


“Generazione Boomerang – ha spiegato l'assessore al Welfare Andrea Caprini - rappresenta un ulteriore incentivo per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e un'occasione per stimolare l'autonomia a il senso di responsabilità”. Alla conferenza stampa sono intervenuti tra gli altri il consigliere della Fondazione Cariplo Mario Anghinoni, l’esponente di Promoimpresa Lorenzo Cappelli e per il Sol.Co Stefania Checchelani.
Il progetto, che avrà la durata di tre anni (2017-2020), si concentra sui ragazzi tra i 14 e i 25 anni del distretto di Mantova (15 comuni, in cui i giovani di questa fascia di età rappresentano circa il 10% della popolazione) per investire sui giovani e promuovere la loro autonomia, in particolare lavorativa, abitativa ed economica.

Il concorso Boome-Run
Proprio per favorire la mobilità, lo studio di buone pratiche e la partecipazione diretta dei giovani nella progettazione di idee e servizi per la propria città, il progetto lancia a partire da oggi il concorso “Boome-Run”, che consentirà a tre giovani che vivono, lavorano o studiano nei 15 Comuni del distretto di Mantova, di viaggiare 8 giorni in tre mete europee per studiare con i propri occhi e testimoniare tre differenti attività, progetti, servizi, interventi di innovazione su scala urbana, per riportare nel mantovano esempi replicabili nel nostro territorio.


Chiediamo ai giovani del distretto di Mantova di mettersi davvero alla prova: mostrare realmente cosa di meglio c’è altrove in Italia o in Europa, viaggiare per andare a scoprirlo e raccontarlo in prima persona in modo che l’intera comunità e le stesse pubbliche amministrazioni possano essere stimolate da alcune best practice concrete e praticabili.
Il concorso edizione 2017, che rimarrà aperto fino al 30 settembre, prevede la candidatura di giovani tra i 18 e i 25 anni che attraverso un video di autocandidatura di massimo 2 minuti dovranno presentarsi e raccontare la meta europea scelta per il viaggio.


Le città prescelte per essere candidabili dovranno avere caratteristiche similari rispetto a quelle del nostro territorio per numero di residenti e morfologia.
Ad ognuno dei tre vincitori sarà messa a disposizione una card prepagata del valore di 1.300 euro per coprire le spese di viaggio, vitto, alloggio, attività inerenti alla scoperta e testimonianza delle buone pratiche da far conoscere e riportare a Mantova (attività culturali come mostre, attività sportive, installazioni e performance artistiche, start-up, spazi di studio formazione e aggregazione, servizi innovativi per la mobilità urbana e il commercio, attività in sharing, eccetera).
Il progetto Generazione Boomerang B vuole proporre percorsi per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, attraverso tirocini, apertura di spazi di co-working, servizi di accompagnamento per startup, incubazione per nuovi soggetti non profit e percorsi di inserimento lavorativo per i neet.

Le altre attività
L’altro asse su cui interviene il progetto è quello dell’autonomia e della responsabilizzazione, attraverso attività di agevolazione del mercato della casa con interventi di intermediazione immobiliare, con forme di garanzia verso i proprietari (fondi prevenzione) e verso gli inquilini (accompagnamento sociale), istituzione del prestito per il futuro (prestito per spese di locazione, formazione e mobilità) e creazione di un sistema di agevolazioni economiche e sconti legato ad una card, con il coinvolgimento degli esercizi commerciali locali.


Per facilitare il raggiungimento di un’indipendenza, anche economica, verranno poi attivati percorsi di orientamento, accompagnamento e sostegno all’emancipazione, tenuti da coetanei o da ragazzi più grandi, a scuola e sul web, così da facilitare anche l’accesso alle informazioni sulle opportunità in ambito scolastico, lavorativo e abitativo.
Nel progetto sono coinvolti il Consorzio Progetto Solidarietà (ente capofila), Sol.Co. Mantova, Arci Mantova, PromoImpresa – Borsa Merci, Liceo Scientifico Belfiore di Mantova, Centro Servizi del Volontariato Mantovano, Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova onlus.


Il distretto sociale di Mantova corrisponde al territorio dei Comuni di Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgo Virgilio, Castelbelforte, Castel d’Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano, Roncoferraro, Rodigo, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta.

Gli obiettivi
Gli obiettivi sono di favorire l'incremento delle possibilità realizzative dei giovani in termini di autonomia economica, abitativa e professionale; sviluppare un sistema di rete comunicativa per facilitare la conoscenza selettiva delle informazioni utili e l'accesso alle opportunità presenti (orientamento e accompagnamento), oltre ad intercettare le nuove esigenze e gli interessi portati dai giovani; accrescere l'integrazione tra servizi per sostenere percorsi di autorealizzazione di giovani che vivono situazioni di maggiore fragilità.
Il progetto Boome-Run 2017 P3 ha invece l’obiettivo di promuovere processi aggregativi formali e informali tra giovani incentrati sulla cura dei beni comuni (materiali e immateriali) che favoriscano forme di cittadinanza attiva costruendo una governance delle politiche giovanili partecipata, in grado di valorizzare l'apporto, favorendo la responsabilità dei giovani, degli enti di Terzo Settore e delle istituzioni pubbliche e attivando la comunità sulla buona causa del progetto generando fundraising di comunità.


Sono previste attività di potenziamento delle opportunità di ingresso nel mondo del lavoro: sviluppo di economia collaborativa per il lavoro e valorizzazione di tirocini; il sostegno e accompagnamento di nuove idee imprenditoriali o di nuovi prodotti promossi da giovani; la realizzazione di percorsi di rimotivazione al lavoro per giovani inoccupati e disoccupati di lungo periodo; la creazione di un'intermediazione immobiliare e di locazione calibrata sulle risorse e sulle esigenze dei giovani; l’istituzione del "Prestito per il futuro" per spese inerenti a locazione, formazione (14/25 anni) e mobilità; la creazione di un sistema di agevolazioni economiche per i giovani coinvolti nel progetto attraverso un sistema di sconti legato all'uso di card; l’orientamento scolastico e universitario attraverso laboratori del fare; la formazione e attivazione di giovani per la realizzazione di percorsi di accompagnamento (coaching) di coetanei o ragazzi più giovani per le scelte e l'accesso in ambito scolastico o lavorativo; la co-progettazione di percorsi di alternanza scuola/lavoro all'interno degli enti di Terzo Settore e dei Comuni del distretto sociale di Mantova; la promozione e diffusione dell'istituzione del Servizio Civile nazionale e di Erasmus+ attraverso accreditamento di nuove sedi e nuove progettazioni; la promozione dell'associazionismo tra i giovani per prendersi cura di beni comuni materiali e immateriali, per costruire percorsi di aggregazione e proporre idee; il rafforzamento della governance delle politiche giovanili del distretto; l’attivazione del fundraising di comunità a sostegno del progetto e coinvolgere volontari.

Un momento della presentazioneDomenica 1° ottobre 2017 a Palazzo Te a Mantova apre al pubblico la mostra “Il tessuto come arte: Antonio Ratti imprenditore e mecenate”, dedicata all’industriale comasco che ha realizzato un’impresa e una Fondazione riconosciute a livello internazionale, mettendo sullo stesso piano la produzione e la creatività d’impresa con l’arte e la cultura.

L’esposizione, prodotta dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te e realizzata in collaborazione con la Fondazione Antonio Ratti, è curata da Lorenzo Benedetti, Annie Ratti e Maddalena Terragni.

La cultura, l’arte e la tecnologia in Italia hanno camminato insieme, portando alle eccellenze del made in Italy. Oggi il sogno è di tornare a vedere lo sviluppo che rinasce dalla cultura e dalla creazione libera che stimolano l'inventiva e la produzione industriale. Lo hanno ribadito martedì 11 luglio a Como, nella sede della Fondazione Ratti, Stefano Baia Curioni, presidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te, e il sindaco Mattia Palazzi, che hanno spiegato come è nata l'idea della mostra. Palazzi ha parlato di visione strategica, della volontà di creare una rete di relazioni con altre città e del bisogno di riscoprire personaggi come Ratti, Mondadori e Olivetti, accomunati dalla sfida imprenditoriale, la passione per il lavoro, l'attenzione massima alla qualità e alla crescita culturale e alla qualità di vita dei dipendenti. E che hanno creato lavoro di qualità.

La vita di Antonio Ratti è un intreccio tra impresa e arte, creatività e promozione culturale, pubblico e privato. Il suo pensiero nasce dall’idea che la cultura, la conoscenza e l’arte siano strumenti fondamentali per interpretare il proprio

tempo. La sua passione lo porta, a soli trent’anni, a trasformare uno studio di disegno in impresa fondando nel 1945 la “Tessitura Serica Antonio Ratti”, per la creazione e la commercializzazione di tessuti per cravatte. È la prima tappa di una lunga e progressiva attività imprenditoriale che culminerà nel Gruppo Ratti, attualmente presieduto dalla figlia Donatella, che si attesta come eccellenza mondiale nella produzione di tessuti creati sviluppando una forte ricerca creativa e tecnologica.


La mostra intende restituire il ritratto di un personaggio raffinato ed elegante, poliedrico ed eclettico, che investendo nella formazione delle risorse umane e nella valorizzazione del tessuto come arte, ha saputo dare risalto alla qualità dei suoi prodotti tessili. Alta qualità, sperimentazione e innovazione sono le caratteristiche che distinguono l’operare di Antonio Ratti, raccontate trasversalmente in un percorso che prevede un dialogo con le sale monumentali del Palazzo Te per poi svilupparsi negli spazi espositivi delle Fruttiere.

Grazie al contributo dell’architetto Philippe Rahm, la mostra racconta il tessuto nelle sue varie forme: dalla ricca collezione di reperti antichi della Fondazione Antonio Ratti (Far) ai grandi archivi dell’azienda Ratti; sarà possibile fare un’esperienza tattile delle diverse stoffe messe a disposizione del visitatore su una pedana centrale che attraversa lo spazio delle Fruttiere restituendo un’idea sinestetica del tessuto.


La produzione dell’azienda è presentata al pubblico con un allestimento di grande suggestione, che si rifà a quello di due grandi mostre “Ratti & Paisley: cultura del cachemire”(1986, Fashion Institute, New York) e “Ratti & Paisley” (1988, Bunka Fashion College, Tokyo). Ai preziosi manufatti si collega l’opera di Luigi Ontani: un disegno ad acquarello stampato su cotone, la cui ristampa realizzata dalla Ratti spa, ripropone il progetto nato dalla collaborazione tra l’artista e l’azienda negli anni Novanta.


Una parte della mostra è dedicata alla storia dell’azienda, che nel 1958 inaugura a Guanzate le moderne strutture disegnate da Tito Spini, un nuovo modello di architettura industriale che si identifica con la volontà di creare le condizioni ideali di lavoro per sostenere la qualità del prodotto, in un mondo fortemente dinamico e in continua espansione. Nel nuovo stabilimento la visione di Ratti prende forma e si realizza il ciclo completo di produzione. La Palazzina dei Servizi Sociali, luogo polifunzionale e multimediale destinato ai lavoratori, ospita importanti eventi culturali e artistici, laboratori, rassegne teatrali e concerti. Gli impianti produttivi di Guanzate, le sedi storiche di rappresentanza nelle ville sul Lago di Como e alcuni dei concerti tenuti in azienda sono immortalati dagli scatti del fotografo industriale Roberto Zabban.

Un’importante produzione di disegni di Antonio Ratti è il ponte di collegamento con la sezione dei tessuti storici della Collezione della Far. Il disegno è declinato nei vari significati del termine: a mano libera, tecnico, ma anche come sinonimo di progetto. Questa sezione illustra il processo tradizionale e la genesi completa di un tessuto.

Negli anni Sessanta e Settanta, la passione per il tessuto e tutte le sue declinazioni nelle diverse epoche e aree geografiche porta Antonio Ratti a dare vita ad una collezione tessile privata, strumento di studio, ricerca e ispirazione, ampliata anche in seguito alle acquisizioni aziendali di imprese storiche del settore. In mostra si può ammirare un’ampia selezione di reperti della collezione storica, ora patrimonio della Fondazione: dai tessuti copti e pre-colombiani ai velluti rinascimentali, dai serici francesi e inglesi del Seicento e Settecento alle cravates e ai nastri di fine Ottocento.

Nel 1985, dal desiderio di Antonio Ratti di trasformare la sua profonda passione per l’arte e il tessuto in una realtà attiva nel mondo della cultura, nasce la Fondazione che porta il suo nome, strumento di promozione e divulgazione culturale, ora presieduta dalla figlia Annie. Negli anni successivi viene istituito il Museo Studio del Tessuto e realizzato un catalogo multimediale della collezione.

Attraverso attività come il Corso Superiore di Disegno e il successivo Corso Superiore di Arti Visive, ora Csav, Artists Research Laboratory, si creano i luoghi in cui giovani artisti internazionali e importanti esponenti dell’arte contemporanea hanno occasione di approfondire le proprie ricerche lavorando insieme negli spazi della Fondazione.

Antonio Ratti promuove il tessuto in tutte le sue declinazioni, dall’attenzione per la storia e la tradizione nelle diverse culture del mondo, alla visione di nuove frontiere produttive, tecnologiche e geopolitiche.

Negli anni promuove importanti progetti espositivi e museali, realizzando diverse mostre sul tessuto e la sua storia. Nel 1995 sostiene economicamente la nascita di uno dei primi centri specializzati nella ricerca e nel restauro del tessile al Metropolitan Museum di New York: l’Antonio Ratti Textile Center.

L’arte contemporanea è presente in mostra con opere di artisti coinvolti nei diversi decenni nelle numerose attività culturali della Fondazione, tra questi alcuni artisti invitati a condurre e a partecipare alle passate edizioni del workshop Csav-Artists Research Laboratory tra cui: John Armleder, Julia Brown, Jimmie Durham, Hans Haacke, Mario Garcia Torres, Melanie Gilligam, Renée Green Joan Jonas, Giulio Paolini, Diego Perrone, Yvonne Rainer e Gerhard Richter.

Negli spazi esterni di Palazzo Te sono presenti importanti installazioni di artisti come Yona Friedman, Richard Nonas, Matt Mullican e Liliana Moro. In occasione della mostra una pubblicazione antologica raccoglie testi e
materiali relativi alla storia dell’azienda e a quella della Fondazione Antonio Ratti.

La pubblicazione include testi che analizzano la collezione di tessuti antichi di Antonio Ratti e scritti di artisti contemporanei che hanno partecipato alle edizioni del workshop Csav– Artists Research Laboratory. Il volume, realizzato con il sostegno della Ratti spa e curato dalla Fondazione Antonio Ratti, è un progetto grafico di Luc Derycke edito da Mer Paper Kunsthalle.

Per informazioni: http://www.centropalazzote.it

Il gruppo di lavoro in Comune per il progetto europeo Bhenefit“Bhenefit” è un progetto finanziato dall’Unione Europeo nel programma di cooperazione regionale Interreg-Europa Centrale che ha preso il via a Mantova martedì 11 luglio. I 13 partner, più un osservatore e i rappresentanti ufficiali del programma Ue Interreg-Central Europe hanno iniziato i lavori in via Roma 39 nella sede del Comune di Mantova che è capofila del consorzio formato da 7 paesi diversi. I partner opereranno insieme nei prossimi 30 mesi per sviluppare un pacchetto di strumenti integrati per la gestione sostenibile delle aree urbane storiche. I lavori proseguiranno anche mercoledì 12 e riguarderanno soprattutto la parte di gestione pratica e finanziaria del progetto e lo sviluppo della strategia di comunicazione interna ed esterna del progetto.

“Bhenefit è il quarto progetto finanziato direttamente dall’Ue – ha detto l’assessore al Coordinamento dei Progetti Europei Adriana Nepote - che si aggiudica il Comune di Mantova, attraverso il lavoro dell’Ufficio Progettazione Europea. Il budget totale del progetto ammonta a 1.850.795 euro, di cui circa 1,5 milioni provenienti dal fondo Fesr dell’Ue, mentre i restanti sono coperti dal cofinanziamento previsto dal governo italiano”. Al summit sono intervenute anche l’assessore alla Rigenerazione Urbana Lorenza Baroncelli e la responsabile di Politecnica Maria Cristina Freni che ha ideato il progetto.
Più specificatamente, il progetto ha l'obiettivo di mettere a sistema i vari attori che contribuiscono a gestire le aree urbane di pregio e rilevanza storica, artistica e culturale, coinvolgendoli nello sviluppo di un pacchetto integrato di strumenti software, che migliorino la gestione di tali aree.


Il programma ha quattro obiettivi specifici: promuovere una gestione sostenibile delle aree urbane storiche, monitorando le interazioni tra preservazione del valore culturale e lo sviluppo eco-sostenibile; definire un approccio comune tra i partner per la gestione di tali aree, come base per migliorare la governance, gli strumenti tecnici e la capacità di coinvolgimento delle comunità locali; migliorare l’efficienza dei processi decisionali e di gestioni di tali aree urbane storiche, attraverso monitoraggio e valutazione, prevenzione del rischio, sostenibilità ambientale, conservazione e riuso; migliorare il coinvolgimento di stakeholders pubblici (enti pubblici nazionali, regionali e locali) e privati (esperti di varia natura) e coinvolgere sempre di più le comunità locali attraverso la creazione di gruppi locali di supporto.


Il progetto si sviluppa in 30 mesi durante i quali verranno sviluppati 6 strumenti di lavoro, all’interno di 6 aree geografiche e azioni pilota. Il progetto è suddiviso in 4 aree di attività (migliorare la governance, sviluppare strumenti, capacity building, comunicazione) e complessivamente saranno prodotti 27 output tecnici. Non solo. Il personale dei vari partner che prendono parte al progetto, ma diversi gruppi di gestori del patrimonio, di professionisti e di tecnici avranno l’opportunità di partecipare a 14 attività di formazione ed i lavori del progetto saranno costantemente monitorati e revisionati attraverso 6 report periodici. La comunicazione interna ed esterna prevede, inoltre, un’ampia serie di attività e materiale per la sensibilizzazione ed il coinvolgimento di portatori di interesse pubblici e privati, nonché di coinvolgimento delle rispettive comunità locali.

La cerimonia che si è tenuta in aula consiliareIl Comune di Mantova ha ospitato lunedì 10 luglio la cerimonia di accoglienza del Campo dei laghi organizzato dai Distretti locali dei Lions Club per favorire gli scambi tra i giovani provenienti da diversi Paesi di tutto il pianeta. All’evento sono intervenuti i governatori di IB2 IB3 e IB4, seguiti dal saluto dell’assessore al Welfare Andrea Caprini. “E’ una bella opportunità – ha osservato Caprini – per questi giovani di vivere una bella esperienza in un territorio che ha tante bellezze culturali da offrire. Ed è anche l’occasione per dare il nostro contributo per costruire cittadini migliori e giovani attivi e impegnati”.


Alla cerimonia hanno partecipato i 15 giovani stranieri, più tre italiani, con le rispettive bandiere, che stanno vivendo l’esperienza. Sono presenti ragazze e ragazze che arrivano da Brasile, Danimarca, Finlandia, Germania, Lituania, Inghilterra, Polonia, Spagna, Turchia, Ucraina e Stati Uniti d’America.


Il direttore del Campo dei laghi, che ha sede a Ponti sul Mincio, è Ivo Benedetti. “Sono 17 i campi che quest’anno si stanno tenendo in Italia, 3 multidistrettuali, 14 distrettuali, 2 dedicati ai disabili – ha sottolineato -. Essi rappresentano la punta di diamante di un enorme movimento che ha pochi paragoni all’estero. Dal 1961 con gli scambi giovanili e dal 1974 con l’apertura del programma campi per la gioventù, sono decine di migliaia i giovani che hanno potuto vivere questa meravigliosa esperienza”.


“Ogni anno – ha aggiunto - il nostro service manda all’estero circa 300 giovani dai 16 ai 22 anni e ne ospita quasi altrettanti, di cui una trentina disabili, distribuiti prima nella famiglie ospitanti, per 2 o 3 settimane, e poi per una decina di giorni nei 17 campi distribuiti su tutto il territorio Italiano”.


I ragazzi, hanno proseguito gli organizzatori, vivono una esperienza eccezionale, hanno modo di conoscere usi e costumi delle famiglie ospitanti, vivono ed apprezzano il territorio italiano, hanno modo di confrontarsi con il diverso, conoscono culture spesso completamente lontane dalle loro e ricevono un forte e chiaro stimolo alla comprensione ed al rispetto fra i popoli del mondo come base per una sana e costruttiva convivenza fra i popoli.
Il Campo dei laghi dura 10 giorni ed è sostenuto dai Distretti IB2 IB3 e IB4 della Lombardia e per il quinto anno è organizzato dal Distretto IB2.


Il programma prevede la visita del territorio circostante, dei parchi e dei laghi, delle città di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, e Milano. Sono in programma momenti ludici ma anche spazi impegnati, la visita al Centro Lions di Addestramento Cani Guida per Non Vedenti di Limbiate, approfondimenti delle finalità, degli scopi e dei Service del Distretto che incidono sui bisogni del territorio.


“Vedere questi ragazzi che provengono da tutto il mondo unite dallo stesse emozioni – hanno concluso gli organizzatori - in un unico sentire comune, rompere gli schemi e le barriere culturali e religiose ci riempie il cuore di gioia e di speranza e ci conferma che il Service degli Scambi e dei Campi Giovanili contribuisce a stimolare la comprensione ed il rispetto fra i popoli del mondo come base per una sana e costruttiva convivenza fra le persone ed a far conoscere ed apprezzare la cultura e la bellezza del nostro territorio e dell’Italia nel mondo”.

La sottoscrizione del protocolloE’ stato sottoscritto pubblicamente il Protocollo d'Intesa Progetto Lavoro #Finalmenteunagioia che contiene una serie di misure di contrasto alla disoccupazione giovanile promosse dal Comune di Mantova con il coinvolgimento di numerosi enti, sindacati, associazioni di categoria e ordini. La firma è avvenuta venerdì 7 luglio nella Sala Consiliare del Municipio.


Il progetto #Finalmenteunagioia è stato presentato dal sindaco Mattia Palazzi, affiancato dal vicesindaco Giovanni Buvoli, dall'assessore al Welfare Andrea Caprini e da Gianluca Ruberti, consulente del Comune.
Il Comune di Mantova, pur non avendo una competenza specifica sul tema lavoro, gestita dallo Stato, dalle Regioni e Provincie Autonome e dalle Provincie, ha preso l'iniziativa per attivare e promuovere una politica a sostegno dell'occupazione dei giovani residenti nel Comune di Mantova puntando sul target giovanile definito dalla fascia di età di Garanzia Giovani, tra i 16 ed i 29 anni.
Il progetto rientra nel piano d'azione della Giunta Palazzi che nel bilancio 2017 ha destinato ulteriori 500mila euro per misure volte al contrasto della disoccupazione giovanile e che, a seguito del monitoraggio sull'esito della misura di quest'anno, è intenzionato a confermare nei bilanci 2018 e 2019.


Il Comune promuove tirocini formativi della durata di 6 mesi con un contributo mensile di 300 euro che vanno a sommarsi ai 200 euro messi a disposizione da Garanzia Giovani.
Il secondo passo è rappresentato dall'incentivo all'assunzione, nel caso di buon esito del tirocinio, che verrà riconosciuto all'azienda che offra al giovane un contratto di almeno 24 mesi (o a tempo indeterminato) nella misura necessaria per ridurre al 50% il relativo costo aziendale già beneficiario dell'agevolazione di Garanzia Giovani riguardante la contribuzione previdenziale a carico dei datori di lavoro fino ad un massimo di euro 8.060 su base annua.
La dotazione del Comune consentirà di offrire nel 2017 l'opportunità del tirocinio a 130/140 giovani e l'obiettivo segnalato dal sindaco Palazzi è che 40/50 di questi vengano assunti stabilmente.
Le due risorse combinate renderanno più efficace l'iniziativa. Si parte da fine agosto con l'accoglimento delle domande e da settembre con i tirocini. Non è un reddito di cittadinanza, ma un'opportunità per la quale si impegna la collettività e che invita i ragazzi a mettersi in gioco sapendo di poter contare sull'appoggio delle istituzioni.


“Vi ricordate sei mesi fa? – ha scritto il sindaco Palazzi si Facebook - Ci siamo dati come obiettivo creare una misura comunale per mettere al lavoro più giovani della nostra città. Ecco, l’impegno è stato mantenuto. Non so se in Italia siamo gli unici a farlo, so però che qui non si era mai fatto. Adesso si parte, adesso tocca a voi, alle ragazze e ragazzi residenti a Mantova. Mettetevi in gioco. Tra poche settimane promuoveremo la misura e da settembre o ottobre partiranno i tirocini. Se funzionerà sarà strutturale, ogni anno. Lavoro e giovani sono le priorità. C'è chi ne parla, noi ci proviamo davvero”.


Il progetto è frutto di un Tavolo di Concertazione con le parti Datoriali e Sindacali del territorio per confrontarsi sul problema e sulle possibili azioni da porre in essere.


Il Comune organizzerà la raccolta delle domande da inoltrare alle agenzie di lavoro che hanno aderito all'iniziativa e che promuoveranno l'incontro con le aziende interessate a usufruire a costo zero della fase di tirocinio.
Il protocollo d'intesa è stato siglato da Comune di Mantova, Provincia di Mantova, Cgil Mantova, Cisl Asse del Po, Cst-Uil Cremona-Mantova, Promoimpresa Borsa Merci di Mantova, Camera di Commercio Mantova, Confcommercio Mantova, Associazioni Industriali Mantova, Associazione Piccole e Medie Industrie di Mantova, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Mantova, Confartigianato Imprese Mantova, Confcooperative Unione Provinciale di Mantova, Confesercenti della Lombardia Orientale Sede di Mantova, Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Mantova, Legacoop Lombardia Comitato Territoriale di Mantova, Confagricoltura Mantova, Confederazione Italiana Agricoltori Est Lombardia Sede di Mantova, Consorzio Agrituristico Mantovano, Federazione Provinciale Coldiretti Mantova, Forum Terzo Settore di Mantova, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggistici e Conservatori della Provincia di Mantova, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Mantova, Ordine Avvocati di Mantova, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Mantova, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Mantova, Collegio dei Periti Industriali di Mantova.

Cazzola e PavesiAntenne come note musicali, un sorriso accennato, come sempre tanto carattere in poche e semplici linee, tutte da colorare: è la chiocciola disegnata dalla cantante Giorgia la protagonista del dodicesimo Segni New Generation Festival, la rassegna internazionale d’arte e teatro organizzata dall’Associazione Segni d’infanzia, dal 28 ottobre al 5 novembre.


Mercoledì 5 luglio, nella Sala Consiliare del Comune di Mantova, la direttrice artistica del festival, Cristina Cazzola e l’assessore alla Pubblica Istruzione Marianna Pavesi hanno presentato la chiocciola che, come negli anni precedenti gli altri animali simbolo, sicuramente ispirerà i disegni di migliaia di bambini. “Il festival sarà più lungo delle edizioni precedenti – ha evidenziato Cazzola – per coniugarlo meglio all’offerta turistico-culturale”. “Il festival – ha aggiunto Pavesi – è una bella opportunità anche per le scuole perché arricchisce le esperienze didattiche”.

 

Tornando all’animale del festival, dopo il lupo di Dario Fo del 2016 era quasi impossibile trovare un artista illustratore in grado di eguagliarne il tratto grafico, la storia del festival vanta grandi personaggi della cultura italiana, che sono tornati bambini abbracciando un’operazione artistica che ha prodotto una media di 5 mila opere ogni anno, inviate da artisti bambini e ragazzi da tutta Italia. Non solo Dario Fo ma anche Altan con il bombo, Alessandro Bergonzoni con il ragno, Virgilio Sieni con la cicogna e Alessandro Sanna con il pipistrello. Tutti personaggi conosciuti, amati, incredibilmente comunicativi ed internazionali, la cui prima competenza non è necessariamente il disegno, che sono diventati testimonial di un progetto culturale unico in Italia divertendosi ad essere, con pochi ma espressivi tratti, da grande stimolo per tanti bambini.

 

E’ qui che Giorgia, tanto nota e amata per la sua voce, spiazza tutti: è la prima artista che approda al festival prestata dal mondo della musica, è la prima donna a disegnare l’animale simbolo, prestandosi per un momento all’illustrazione. Cantautrice, musicista, produttrice discografica e conduttrice radiofonica, dal 2010 è anche mamma di Samuel, e ha accolto la possibilità di disegnare la chiocciola di Segni New Generation Festival con grande entusiasmo: “Sono così felice che la mia chiocciolina vi sia piaciuta e sia in sintonia col vostro magnifico progetto, per me è veramente un onore esserne parte, riuscire a creare un'occasione per far esprimere i giovanissimi è oro in un tempo così difficile”.

La chiocciola

Sono molti i simboli di cui è portatrice la chiocciola, insieme alla sua casa: è un inno al procedere lentamente per andare lontano, con costanza e occhi fissi sull’obiettivo, come ha fatto e continua a fare il festival Segni, che cresce e matura in ogni sua scelta e sa di avere ancora tanta strada da fare con e per il suo pubblico. Con la spirale del suo guscio la chiocciola è infatti evoluzione costante che parte da un punto per allargarsi, crescere, accogliere. Nel mondo di oggi, così proiettato alla comunicazione tecnologica veloce e diffusa, è simbolo di connessione fra persone lontane. Contemporaneamente, la sua casa la segue ovunque, è sicura e accogliente. Il tratto elicoidale suggerisce capacità di ascolto e insieme esprime il movimento verso l’alto che regola l’universo.

Giorgia
Giorgia, una delle voci più potenti, limpide, espressive e versatili che l’Italia abbia mai avuto, è premiata dal pubblico e dai numeri: ha venduto più di 7 milioni di dischi nel mondo - Oronero è uscito a ottobre 2016 ed è già disco di platino -, con 12 album e 25 singoli nelle top ten italiane, ha vinto 14 Italian e Wind Music Awards e ha ricevuto una candidatura al David di Donatello, ed è nota in tutta Europa, in Canada e America Latina.

Il concorso “colora l’animale simbolo”
Negli oltre 300 eventi in otto giorni dedicati alle “nuove generazioni” dai 18 mesi ai 18 anni, Segni New Generation Festival si lascerà ispirare proprio dalla chiocciola portando a Mantova un’edizione imperdibile ed estremamente attuale, grazie ai molteplici linguaggi del teatro, che è capace di raccontare con efficacia e sensibilità la semplicità delle piccole cose, la maternità e la parità di genere, il rapporto con le nuove tecnologie, l’accoglienza, l’amicizia, la consapevolezza della crescita e l’importanza dell’apertura verso il nuovo.

Da martedì 4 luglio 2017 la chiocciola di Giorgia è protagonista del nuovo concorso “Colora l’animale” della dodicesima edizione del festival, ed è scaricabile dal sito www.segnidinfanzia.org e dal nostro.

La partecipazione è gratuita e volontaria e aperta a tutti: famiglie, scuole, gruppi, dedicato a tutti coloro che amano esprimere la propria creatività, senza limiti. È possibile usare la carta, oppure un altro materiale come cartone, legno e trasformarlo in una scultura, o ancora realizzare una foto, un video, un testo, una poesia. La partecipazione al concorso comporta per il partecipante l’accettazione delle regole e delle clausole contenute nel regolamento pubblicato online.

La presentazione del progetto in Comune“Mantova opening soon” è il titolo del progetto che, oltre alla mappatura degli spazi sfitti, promuove un bando per la rigenerazione del centro urbano della città. Regione Lombardia, Comune di Mantova e Camera di Commercio, insieme alle associazioni Confcommercio Mantova e Confesercenti, sede di Mantova, sono impegnati per il rilancio delle attività del commercio e dell'artigianato di servizi nelle aree urbane attraverso il recupero di spazi sfitti.

La Regione ha dato il via con l’iniziativa Sto@2020, quindi a livello locale si è elaborato il progetto “Mantova opening soon” che mette in fila una serie di azioni contro i negozi sfitti. L’iniziativa è stata presentata lunedì 3 luglio nella sala Consiliare del Municipio di via Roma dal vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Giovanni Buvoli, da Claudia Saccani della Camera di Commercio e dai rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e dell’Associazione Rum.

Le prime due azioni antisfitto concrete di “Mantova opening soon” sono l’osservatorio e mappatura degli spazi sfitti e il bando rivolto alle imprese che vanno ad occupare tali spazi. “Sono misure importanti contro la desertificazione commerciale e per aumentare l’attrattività del nostro centro – ha detto Buvoli -. Giudico interessante l’iniziativa Sto@2020 che ci sostiene nel monitorare e contrastare il fenomeno delle saracinesche chiuse. Il nuovo progetto vuole portare avanti un trend positivo che si sta verificando in città dove sono in aumento le attività che aprono rispetto a quelle che chiudono”. Nei primi mesi del 2017 sono stati 34 i negozi aperti rispetto alle 30 chiusure.


Per Mantova, la Regione Lombardia ha stanziato 130mila euro che si sommano ai cofinanziamenti locali, per un piano d’azione che vale complessivamente 311mila. Il Comune di Mantova, capofila del progetto, ha stanziato 36mila euro, 45mila la Camera di Commercio, 5mila Confcommercio e altri 5mila Confesercenti. 90mila euro, invece, sono le risorse complessive messe a disposizione dal bando. L’agevolazione disciplinata di tale bando prevede l’assegnazione di un contributo massimo di 7.500 euro concesso a fondo perduto a copertura del 50 per cento del valore delle spese sostenute e ammissibili al netto di Iva.

Potranno beneficiare dell’agevolazione gli investimenti di importo totale pari o superiore ai 2mila euro. Il contributo è destinato alle attività del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi e loro aggregazioni che si collochino in spazi sfitti, anche per attività temporanee, o che svolgano servizi di riqualificazione, promozione e incoming per mantenere e portare nuovi operatori ed attività. Il progetto in via sperimentale si è sviluppato nell’area dei Distretti Urbani del Commercio (Duc) riconosciuti dalla Regione Lombardia sul territorio regionale. Il bando, con tutte le informazioni utili per partecipare, sarà pubblicato tra un paio di giorni sul sito Internet della Camera di Commercio di Mantova: www.mn.camcom.gov.it. Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal 15 luglio sino al 31 dicembre 2017. Potranno essere rendicontate le spese sostenute dal 1° marzo di quest’anno in poi (fino al giugno 2018).


Gli esponenti di Rum (Ri-animazione Urbana Mantova) hanno sottolineato che ora partirà una nuova e dettagliata mappatura degli spazi sfitti in città, strumento utile soprattutto per i soggetti interessati ad aprire attività nel centro urbano. Inoltre, parte anche un progetto per riempire le “vetrine vuote” con delle installazioni d’arte. I proprietari interessati e che volessero partecipare a quest’ultima iniziativa possono rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Particolare della locandinaHa preso il via venerdì 7 luglio la rassegna Cine Città a Palazzo San Sebastiano. Il programma durerà fino al 27 agosto. La serata clou è stata domenica 9 luglio sarà con Nanni Moretti che ha accettato l'invito del Mantova Film Studio (a cui fa capo il Mignon) perché gli è piaciuta l'idea di aprire un nuovo spazio per il cinema, per di più in un luogo così bello e ricco di storia.

Il biglietto di ingresso costa 5 euro il venerdì, sabato e domenica, e 3 euro il martedì, mercoledì e giovedì, l'orario sempre alle 21,15.

 

 

Buvoli sta intervenendo durante la cenaLo storione e il caviale sono stati protagonisti alla cena che ha richiamato il buon gusto alla Corte dei Gonzaga venerdì 30 giugno. L’incontro enogastronomico che si è tenuto nel Chiostro del Convento di Santa Paola in piazza dei Mille. Un banchetto organizzato dall’omonimo Istituto scolastico e dalla associazione Slow Food di Mantova, con il patrocinio del Comune di Mantova, per valorizzazione le tipicità del territorio mantovano.

Il direttore Enrico Furgoni e il professor Gilberto Venturini di Slow Food hanno spiegato le caratteristiche dello storione, un pesce antico e moderno. Storia, gastronomia e cultura hanno tenuto banco per l’intera serata partendo dalla citazione che lo chef dei Gonzaga Bartolomeo Stefani ha dedicato al pesce. Apprezzate dal pubblico le musiche di Federico Parolini (violino) e Caterina Chiozzi (arpa). I piatti hanno evidenziato il contrasto tra dolce e salato, come nella cucina rinascimentale, ma sono stati anche in sintonia con il concetto di buona salute secondo la cucina galenica.

Per il Comune è intervenuto il vicesindaco Giovanni Buvoli che ha ricordato il ricco programma di Mantova quest’anno capitale europea dell’enogastronomia con Cremona, Brescia e Bergamo. In apertura, la visita alla Chiesa di Santa Paola, con la narrazione della storia del Convento e la visita alla mostra: “Lo storione, la storia, le storie a cura di Sante Ansferri”.

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