Riprendono i laboratori dell'Accademia dei Ragazzi
Pubblicato in GovernoProseguono le avventure dell’Accademia dei Ragazzi, organizzata dall’Assessorato alle Politiche educative e Sociali del Comune di Mantova con la direzione artistica di Pantacon e Alce Nero, che per il secondo anno consecutivo offre ai ragazzi dai 10 ai 14 anni di Mantova tante opportunità di divertimento e apprendimento estivo, per godersi il sole, il tempo libero, la compagnia degli amici.
I laboratori, quest’anno in tutto 18, stanno procedendo a gonfie vele con la conduzione dei professionisti individuati delle cooperative Charta, Radiobase, Zero Beat, Alkemica e Teatro Magro. Tra esperienze di manualità e tecniche di fabbricazione digitale, disegno, teatro e conoscenza di sé, musica e canto, produzione video, danza, fotografia, cucina, pittura ed escursioni all'aria aperta, ce n’è davvero per tutti i gusti. Le settimane, con programmi organizzati e sempre coinvolgenti, proseguono fino a metà luglio per riprendere l’ultima settimana di agosto e si contano ancora posti disponibili: l’invito è rivolto a tutti i ragazzi che ancora non hanno organizzato i mesi estivi.
Ogni laboratorio dura 25 ore complessive, divise in 5 incontri da 5 ore ciascuno al mattino dalle 8.30 alle 13, in modo che le attività siano concentrate e ogni ragazzo possa scegliere quello che più gli piace. Tutti i laboratori inizieranno alle ore 8 e termineranno alle ore 13.
Iscrizioni aperte su www.pantacon.it. E' possibile chiedere maggiori informazioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., telefonare al numero 0376.355858 o rivolgersi direttamente all’Hub Santagnese10 Officina Creativa (via Sant'Agnese10, Mantova) il lunedì e venerdì dalle 8.30 alle 13 e il mercoledì dalle 16 alle 19.
Avranno priorità d'iscrizione i residenti nel Comune di Mantova. Ad ogni ragazza e ragazzo verrà garantita la partecipazione a due corsi. Eventuali altre richieste saranno subordinate alla graduatoria, sulla base dell'ordine d'iscrizione. All'atto dell'iscrizione sarà obbligatorio il versamento della quota settimanale pari a 20 euro. Sarà altresì possibile sottoscrivere un'assicurazione infortuni volontaria per 5,50 euro (possibilità di rimborso parziale della quota parziale dell’importo in base all’Isee, domande di rimborso da presentare, a partire dal 11/9/2017 e fino al 30/9/2017, all'Ufficio Servizi Educativi e Scolastici sito in via Conciliazione 128. Per informazioni è possibile telefonare allo 0376/376866).
Per chi invece volesse concentrarsi sullo studio e ricominciare la scuola con il ritmo giusto, la cooperativa Alce Nero offre ai ragazzi strumenti utili allo studio e alla formazione, come per esempio il metodo, la motivazione e la pratica in gruppo. Attraverso gruppi di studio e nuove tecniche, apprendere sarà piacevole, efficace, utile. Tutti i moduli saranno seguiti dalla dottoressa Diana Resuttana (psicologa) e dal dottor Riccardo Tranquilli (psicologo) e dalle loro equipe. Ci sono ancora posti per i moduli che partiranno a luglio, tutti presso la sede di Alce Nero in via Volta. Uno nei giorni di martedì 4 luglio, giovedì 6 luglio, martedì 11 luglio, giovedì 13 luglio dalle 14,30 alle 16,30, un altro martedì 18 luglio, giovedì 20 luglio, martedì 25 luglio, giovedì 27 luglio dalle 10 alle 12 e un terzo martedì 18 luglio, giovedì 20 luglio, martedì 25 luglio, giovedì 27 luglio dalle 14,30 alle 16,30.
La partecipazione è gratuita. Per informazioni più specifiche sulle sedi e i periodi e per le modalità di iscrizioni rivolgersi presso gli uffici della Soc. Coop. Soc. “Alce Nero” onlus, via L.C. Volta 9/A di Mantova, tel. 0376/263627, dal lunedì al mercoledì, dalle 9 alle 13, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
I prossimi laboratori in programma sono:
FABBRICARE PER IMPARARE
A cura di Cristiana Giordano e di Emanuele Goldoni per il Laboratorio di occupabilità.
Dal 3 al 7 luglio 2017 - Hub Santagnese10 Officina Creativa.
Hai notato che è più facile imparare a fare qualcosa quando ti diverti o la "costruisci" in prima persona? Lo scopo di questo laboratorio è vivere in piccolo l'esperienza della scuola internazionale dei maker Fab Academy e di "imparare facendo" pensando e progettando in gruppo un gioco didattico per dare a tutti la possibilità di "apprendere divertendosi". Useremo alcune tecnologie della fabbricazione digitale per modellare, stampare, tagliare e costruire in due e tre dimensioni, ma lo strumento più importante sarà la creatività dei ragazzi.
GAMES, SONGS AND DRAMA
A cura di Giorgia Magnani di Charta cooperativa sociale onlus.
Dal 3 al 7 luglio 2017 - Creative Lab (Lunetta).
Laboratorio interamente svolto in lingua inglese che prevede l'interazione con i ragazzi con metodologie multidisciplinari basati sull'"Imparare Facendo": giocando, disegnando, cantando, ballando, recitando e creando insieme è possibile assorbire in modo più veloce e piacevole le basi, la grammatica e la semantica di una lingua straniera. Il laboratorio prevede un approccio multidisciplinare: giochi, musica e teatro prevedendo l'alternanza tra attività strutturate e semi-strutturate, attività di movimento, espressive, manuali e di riflessione linguistica, in modo tale da garantire un percorso ricco e mai noioso.
TI TRATTO A MATITA
A cura di Federico Bassi del collettivo Canaglie.
Dal 3 al 7 luglio 2017 - Auditorium Scuola Media Sacchi.
Il laboratorio si propone di far conoscere in maniera trasversale il mondo dell'illustrazione. Dopo una breve introduzione a livello teorico gli alunni sperimenteranno e affronteranno con la pratica alcune tecniche artistiche di base utilizzate in questo campo e con esse verrà a loro mostrato quali siano le innumerevoli applicazioni e destinazioni finali (editoria, abbigliamento, video animazioni, eccetera) che l'illustrazione può avere. Un viaggio fantastico armati di matita e fantasia!
LA SCIENZA IN GIOCO
A cura di Carlo Masgoutierre e Simone Veronesi dell'associazione Arché3D.
Dal 10 al 14 luglio 2017 - Creative Lab (Lunetta).
La scienza e gli esperimenti legati ad essa sono una parte fondamentale della formazione umana o ameno di parte delle conoscenze da assumere durante la vita. La scienza spiega il mondo attorno a noi, lo astrae in leggi e dà delle chiavi di lettura legate ad ambiti diversi. Lo studio delle scienze è qualcosa di abbastanza complesso e apparentemente noioso, tuttavia i fenomeni naturali o fisici sono molto interessanti quando vengono osservati e sperimentati a livello pratico e visivo nella loro dinamicità. Questo workshop estivo si propone di sviluppare assieme ai ragazzi e ad esperti di design e progettazione di giocattoli, un gioco legato alla didattica ed a esperimenti scientifici con una modalità ludica ed esperienziale. Tutto questo verrà fatto attraverso materiali di riutilizzo oppure parti prodotte dalla fabbricazione digitale. Le scelte dei progetti verranno fatte insieme ai ragazzi mostrando visivamente esperimenti possibili o fenomeni fisici particolarmente interessanti e stimolanti, legati alle onde al suono, alla cinetica ed al design.
TEATRO, TE E L’ALTRO
A cura di Andrés Tarifa Pardo e Silvia Cortellazzi di Teatro Magro.
Dal 10 al 14 luglio 2017 - Hub Santagnese10 Officina Creativa.
I ragazzi potranno immergersi nell'esperienza del teatro di ricerca e imparare l'importanza della relazione, dell'autocontrollo, della gestione ed espressione delle emozioni e delle idee. Attraverso giochi, esperimenti, esercitazioni, improvvisazioni teatrali, i partecipanti potranno sperimentare se stessi in molteplici aspetti. In particolare il lavoro proposto toccherà il tema della maschera per cui l'Altro sono sempre io, l'Altro è me. La maschera come nascondiglio, la maschera come possibilità infinite, la costruzione di una maschera personalizzata. Un percorso divertente ed importante per iniziare, sin da piccoli, a riconoscere e trovare un buon equilibrio tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe/potrebbe essere.
STORIE SONORE
A cura di Diego De Vincenzi della cooperativa Zero Beat.
Dal 10 al 14 luglio 2017 - Sala Civica di via Facciotto.
Può una storia essere raccontata in modi teatrali anche con i suoni? Nell'ambito del laboratorio 'Storie Sonore', si giocherà con gli strumenti delle attrici e degli attori – le voci e i corpi -, e con i materiali a disposizione dei musicisti – i suoni di strumenti e di oggetti sonori, la registrazione di suoni d'ambiente – per 'ricreare' una storia che diventi narrazione teatrale e musicale. Scopo principale sarà quello di creare le condizioni per produzioni personali e collettive, con l'obiettivo di creare materiali sonori e teatrali che possano essere proposti in un momento performativo a conclusione del progetto (nell'ultima giornata).
PORTAITS
A cura di Anna Volpi.
Dal 28 agosto al 1 settembre - Creative Lab (Lunetta).
Il corso prevede l'insegnamento delle basi della fotografia, soprattutto della specifica dei ritratti. A livello tecnico i ragazzi potranno imparare come utilizzare una reflex, impostazioni, utilizzo della luce, composizione. Ci saranno attività che aiutano a trovare la propria creatività e ispirazione. Verranno ideati insieme ai ragazzi esercizi, attività e miniprogetti che potranno realizzare anche in ore fuori dal laboratorio. Durante il laboratorio di ritrattistica ai ragazzi verrà chiesto di rispondere a domande quali 'Come mi vedo io?', 'Come mi vedono gli altri?', 'Come vorrei che mi vedessero?', 'Come vedo gli altri?'. Le risposte saranno date in forma di ritratti fotografici. Si analizzerà cos'è il ritratto e come si può ottenere, capendo che il ritratto è molto più di una semplice immagine di una persona. Un ritratto ha una storia con passato, presente e futuro. Le fotografie verranno fatte da ognuno dei ragazzi in varie fasi. Prima si faranno ritratti senza presentarsi, senza conoscersi, poi con il passare dei giorni si rifaranno i ritratti, cambiando elementi per meglio rappresentare le persone che stanno conoscendo. Alla fine si confronteranno i ritratti e gli autoritratti iniziali con quelli finali per vedere come la conoscenza di una persona può cambiarne l'immagine. E' necessario che i ragazzi siano in possesso di una macchina fotografica digitale reflex, o almeno una macchina digitale compatta. Non sono ammessi telefoni come strumento fotografico.
BANDA BIDONI
A cura del maestro Carlo Alberto Chittolina di Radiobase e Banda città di Mantova.
Dal 28 agosto al 1 settembre - Sala Civica di via Facciotto.
Il laboratorio musicale, realizzato in collaborazione con la Banda Città di Mantova, prevede l'uso di bidoni, percussioni e strumenti non convenzionali. Un viaggio alla scoperta di suoni e strumenti conoscendo il concetto di banda e di composizione corale ed orchestrale. Le percussioni, per natura trascinanti ed entusiasmanti, saranno lo strumento principale delle esercitazioni del gruppo, ma l'esperienza sarà anche l'occasione per affinare l'ascolto della musica in generale, conoscere le sonorità dei diversi strumenti e il loro accostamento nei generi musicali.
DANCE DANCE, SING SING
A cura di Giovanna Venturini e Ileana Fulico.
Dal 28 agosto al 1 settembre - Home di Teatro Magro.
Il modulo intende fornire ai giovani partecipanti la possibilità di conoscere, sperimentare, approfondire sia il linguaggio della danza declinata in varie forme che il linguaggio musicale, in particolare il canto. Il percorso fisico si concentra sull'uso del corpo come strumento espressivo, come veicolo di emozioni. Attraverso esercizi, giochi e attività i ragazzi saranno coinvolti in un'esperienza creativa e stimolante. Saranno praticati differenti linguaggi e generi di danza: danza moderna - contemporanea, break – dance, house. Per quanto riguarda la parte musicale invece verranno eseguiti esercizi vocali guidati alla scoperta dell'armonia, della ritmica, dell'improvvisazione e della melodia, ovvero tutti gli aspetti comuni tra danza e canto. Lo stretto legame tra danza e canto, approfondito in due momenti differenti della mattinata permetterà ai ragazzi di immergersi in un percorso artistico completo ed entusiasmante.
E' partita l'Estate ai Giardini Valentini. La rassegna è iniziata il 4 luglio per poi proseguire ogni martedì e venerdì fino al 1° agosto. Gli eventi sono gratuiti. Il programma è stato illustrato nella sede del Comune di Mantova martedì 27 giugno dall’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini e i dai rappresentanti di Quisiport Giampaolo Ferrarini e di Uisp Stefano Alia.
“I Giardini Valentini torneranno a vivere dopo il recente restauro, uno più importanti interventi di recupero e riqualificazione dell'area verde nel centro storico – ha sottolineato l’assessore Caprini -. Il programma di animazione, che va dai burattini alla musica, passando per il teatro e la tombola, permetterà ai giardini di vivere e di essere frequentati da un vasto pubblico”. “Il format è collaudato – ha aggiunto Ferrarini – e l’anno scorso ci ha permesso di avere un buon successo di pubblico”.
In tutto saranno nove gli appuntamenti della rassegna, dalle 16.30 alle 18.30. Martedì 4 sarà la mantovanità a tenere banco nel primo appuntamento con la musica e la tradizione a cura di Elide Pizzi e il suo team. Venerdì 7 luglio è prevista la musica anni Sessanta con Alessandro e Gilberto. II ballo liscio e la musica de I Favalli tornano martedì 11. Il programma riprenderà venerdì 14 con il tombolone, e continuerà con il cenacolo dialettale "Al fogolèr" martedì 18. Questo gruppo dialettale mantovano dal 1972 è impegnato per la tutela e il rilancio della parlata dialettale. Un impegno vissuto con amore e sincera passione dai tanti poeti, studiosi, ricercatori, cantori che nel sodalizio hanno trovato una palestra di confronto, contribuendo a mantenere vivo l'interesse per il dialetto.
L’'immancabile spettacolo dei burattini con il Centro Teatrale Corniani sarà di scena venerdì 21, mentre la commedia dialettale de I Cumediant di Levata si terrà martedì 25. Infine, gli ultimi due appuntamenti saranno venerdì 28 con “Giacomo Biosa e Gioia”, ballo liscio con “La Escuela e De Fiaschino” e martedì 1° con il tombolone.
Nel luglio scorso "Mantova ciclabile", il progetto per la mobilità sostenibile candidato ai fondi europei dal Parco del Mincio, con partner il Comune di Mantova e il Comune di San Giorgio, ha ottenuto l'ammissione ai finanziamenti dopo che la Regione Lombardia aveva terminato l'istruttoria di valutazione dei progetti candidati ai fondi europei della mobilità sostenibile ed ha riservato a quello presentato dal Parco del Mincio, dal Comune di Mantova e dal Comune di San Giorgio nel dicembre 2015, riservando al progetto di Mantova il primo posto in graduatoria.
Ora, dopo che si sono svolte le complesse indagini necessarie e l’iter di concertazione con un fitto panel di enti competenti in materia di vincoli paesaggistici e artistico-archeologici, di compatibilità idraulica, di geologia e dei livelli di impatto dell’opera oltre che compat9ibilità con gli strumenti di pianificazione vigenti, è stato presentato il progetto esecutivo del ponte che attraverserà la darsena di porto Catena a Mantova.
La individuazione della tipologia di ponte scelta è il frutto di riunioni e conferenze di servizio, autorizzazioni, intese, pareri, nulla osta, assensi, coordinati dal Parco in qualità sia di capofila che sdi stazione appaltante, con altri 11 enti del territorio: La Soprintendenza archeologica e de belle arti, l’Aipo, lo Ster, la Prefettura, la Guardia di Finanzia, la Provincia di Mantova, il Comune di Mantova, l’Arpa, l’Ats Valpadana, la Tea Spa, alla quale si aggiunge il pare di competenza e paesaggistico da parte dello stesso ente Parco.
Venerdì 23 giugno il progetto è stato approvato e presentato in seduta congiunta dal Consiglio di gestione dell’ente Parco e dal Comune di Mantova, nella sala consiliare di via Roma.
“Ringrazio il lavoro svolto dal Parco del Mincio e dai progettisti – ha commentato il sindaco Mattia Palazzi -. E’ stato fatto un bel lavoro di squadra e di ricucitura urbanistica che servirà per evitare la strettoia di via Trieste. Il nuovo percorso ciclopedonale non ha solo una valenza turistica, ma avrà anche una funzione legata alla mobilità cittadina. Presto bisognerà anche affrontare il tema del recupero e della valorizzazione di Porto Catena”.
"E' il risultato di una importante collaborazione fra diversi enti all'interno e al di fuori del Parco – commenta il presidente del Parco Maurizio Pellizzer - nello spirito della comune volontà di valorizzazione dei territori e a favore del turismo sostenibile".
Sarà una “macchina speciale”
La progettazione esecutiva è stata affidata dal Parco del Mincio, ente capofila, allo studio Polaris e illustrata dall’ingegner Ugo Bernini.
Il ponte collega la ciclabile proveniente dai giardini Marani al vicolo Argine Maestro e sarà un tracciato di semplice utilizzo e lettura, dopo che sono stati messi a confronto tre differenzi modelli di quota e pendenza e analizzate diverse soluzioni adottate su darsene in altri luoghi similari. La soluzione individuata ha permesso di ottimizzare le esigenze di tutti i soggetti e di rispondere ai requisiti di funziozionalità e durata.
Il tracciato selezionato per l’attraversamento ciclopedonale nell’area di porto Catena è quello che collegherà le sponde delle banchine nord e sud nella parte più interna e riparata dello stesso; in pratica nella zona corrispondente allo sbocco del canale Rio nel vero e proprio bacino del porto.
L’opera è costituita da due travi lineari a cassone in acciaio corten della lunghezza complessiva di 32,80 ml circa in asse. Più precisamente la prima trave, iniziando da via Fondamenta, è la porzione di ponte mobile che può compiere una rotazione oraria di 90° verso monte dall’allineamento ordinario con ponte chiuso, posizionandosi parallelamente a via Fondamenta.
Il ponte è a due campate, una delle quali mobile, sorretto da due spalle ed una pila centrale, aventi rispettivamente da sinistra a destra una prima luce di 12 metri (mobile) ed una seconda di 16 metri (fissa). La prima spalla aggetta circa 5,80 metri dal filo di via Fondamenta ed in essa viene alloggiato il retro-braccio di bilanciamento della porzione girevole, resa necessaria per garantire la movimentazione delle imbarcazioni della Guardia di Finanzia in caso di innalzamento dei livelli dell’acqua. Il ponte saràlargo 3,70 metri al lordo dei parapetti e 3 metri netti interni. Il piano ciclabile è costituito semplicemente da un assito di larice, dotato di illuminazione a raso ma anche sotto illuminato.
Il processo realizzativo è stato studiato per minimizzare le soggezioni alla viabilità ed al bacino portuale esistente. Il nuovo ponte sarà quindi preassiemato nella banchina portuale antistante in due elementi ed in una sola notte sarà movimentato e posizionato sugli appoggi previsti.
Le assi, montate in opera con una idonea pendenza, saranno fissate a dei correnti in legno longitudinali che ne garantiranno una idonea stabilità. Esse saranno distanziate le une dalle altre per consentire una efficace ventilazione e dispersione dell’acqua piovana garantendone di conseguenza la percorribilità in ogni condizione atmosferica, anche proibitiva. L’utilizzo di un materiale naturale quale il larice, oltre ad un inserimento coerente paesisticamente, come convenuto con la Soprintendenza, ne consente una semplice permeabilità ed una efficace durabilità, come già sperimentato su ponti analoghi. La soluzione peraltro garantisce una manutenzione assai limitata ed una totale riciclabilità.
I parapetti sono realizzati con una doppia lama parallela in corten distanziata di alcuni centimetri e orizzontalmente saranno posizionati dei cavi di acciaio bruniti e avrà un’altezza dalla pavimentazione di circa 1,10 metri, completato da un corrimano superiore in acciaio brunito. Il canale navigabile nelle parti interessate dall’intervento, verrà dotato di briccole di ormeggio nella parte di percorso in andamento con la via Fondamenta. Briccole di segnalazione utili per indirizzare i natanti verso la sezione apribile del ponte. Tali briccole, infisse a gruppi di tre pali, saranno utili anche come elementi di protezione del manufatto in caso di accidentali manovre errate.
I tempi
“Il ponte sarà transitabile dall’estate 2019”. Queste le previsioni fatte dall’ingegner Bernini.
L’approvazione del progetto definitivo avverrà entro settembre 2017; l’elaborazione dell’esecutivo entro novembre 2017 e l’approvazione del progetto esecutivo avverrà presumibilmente entro gennaio 2018 a cui seguirà direttamente la procedura di gara per l’individuazione e l’aggiudicazione della esecuzione dei lavori sia del lotto A che B congiuntamente quali lotti complementari e separati di un progetto singolo. Il tempo utile per l’ultimazione dei lavori è stabilito in circa 13 mesi per lotto B e 18 mesi per il lotto A.
Gli altri interventi dei progetti e i costi
L'importo del progetto è di quasi 2 milioni di euro: 800mila euro è l'importo del finanziamento ottenuto dai fondi Europei di Sviluppo Regionale, che si sommano a quelli resi disponibili dal Comune di Mantova (800mila) e dal Comune di San Giorgio (300mila).
Di questo importo 800mila euro è l’ammontare della realizzazione del ponte, il resto invece serve a creare i raccordi e i nuovi tratti di ciclabile fino a San Giorgio.
Sono quattro le azioni in programma che potranno sensibilmente migliorare la mobilità leggera cittadina da e verso la città e contribuire così a ridurre il traffico veicolare. S
i tratta della realizzazione di una passerella per l'attraversamento ciclo-pedonale di Porto Catena, della realizzazione della ciclabile che collegherà al centro di Mantova i quartieri di Valletta Valsecchi e di Fiera Catena, e della realizzazione dei tratti di ciclabile che dal centro cittadino portano a Lunetta per poi collegarsi a quelli di San Giorgio a Mottella. Quattro azioni che, una volta compiute, attueranno inoltre la connessione del capoluogo con Eurovelo 7 (la più lunga ciclabile "Del sole" da Capo Nord a Malta) e al suo tratto italiano Bicitalia 1 (in arrivo dal Brennero-Peschiera) e con la Ciclovia delle Risaie .
Valorizzare la tradizione della cucina mantovana per riscoprire la nostra identità
Pubblicato in In primo pianoFino a settembre, il progetto #EatMantua a Palazzo Te farà rivivere l’atmosfera di convivialità che attirò alla corte rinascimentale dei Gonzaga artisti e intellettuali da tutta Europa. Divenuto oggi spazio pubblico,
Palazzo Te sarà sede di un convivio contemporaneo in cui il cibo e i gesti della sua preparazione saranno al centro di un rituale sociale più ampio.
L’iniziativa, promossa e organizzata a Palazzo Te dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te, è parte integrante del cartellone di eventi speciali dedicati a Ea(s)t Lombardy, European Region of Gastronomy. Il prestigioso riconoscimento internazionale è all’origine di un fitto programma di valorizzazione del ricco patrimonio fatto di materie prime eccellenti e ristorazione di qualità della Lombardia Orientale costituita dalle terre comprese fra Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.
La manifestazione si è aperta venerdì 23 giugno con "Cucina mantovana di Principe e di Popolo" nel Cortile d’Onore di Palazzo Te. Uno dei massimi esperti della storia rinascimentale mantovana, Giancarlo Malacarne, ha illustrato al pubblico la riedizione (Skira) del volume Cucina Mantovana di Principi e di Popolo, scritto nel 1963 da Gino Brunetti, pseudonimo di don Costante Berselli, prete intellettuale scampato a Dachau, che ha ispirato il titolo della rassegna.
Alla presentazione sono intervenuti Stefano Baia Curioni, Presidente Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, Stefano Benetti, Direttore Musei Civici e Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova. Subito dopo si è tenuto il talk La cucina mantovana e l’Europa: sotto la guida del gastronauta Davide Paolini, importanti cuochi ed esperti del settore hanno messo a confronto le tradizioni culinarie mantovane con la cucina contemporanea.
Lo storico Giancarlo Malacarne ha condotto il pubblico in un viaggio alla scoperta dell’evoluzione della cucina mantovana nel tempo.
Sabato 24 giugno con il Festival della Pasticceria tradizionale mantovana spazio alla dolcezza. A partire dalle ore 10 alle Fruttiere di Palazzo Te le pasticcerie di Mantova hanno messo in scena un vero e proprio spettacolo dei sensi, allestendo un ricco buffet di dessert e dolci tipici aperto gratuitamente al pubblico.
A ciascuna pasticceria è stato chiesto di realizzare tre dolci della tradizione mantovana con ricette selezionate da Gian Carlo Malacarne e un “dolce dimenticato”. Grazie ad abili maestri pasticceri si potranno assaggiare nuovamente dolci ottocenteschi e dei primi anni del Novecento ormai spariti dalle tavole, come il Talismano della Felicità, crocchetta fritta di crema, o una fetta di Bocca di Dama, una torta a base di mandorle, o ancora la Torta alla Gabinet fatta con savoiardi, amaretti e uva spagna.
Tra le pasticcerie che hanno accettato la sfida anche la più longeva della città, La Deliziosa, con ben 50 anni di carriera alle spalle, e la Pasticceria Atena di Sabbioneta, ideatrice di Convivium, il dolce scelto per rappresentare Ea(s)t Lombardy.
Alle 11 nella Sala Polivalente si è tenuta la tavola rotonda L’Originalità della pasticceria mantovana nella storia della pasticceria italiana, moderata da Davide Paolini con: Iginio Massari, Maestro e fondatore
dell’accademia dei Maestri Pasticceri Italiani; Gaetano Martini del ristorante Il Cigno; Carlo Dal Ceré della pasticceria La Deliziosa e Giancarlo Malacarne.
Dal 26 agosto al 10 settembre seconda tappa di #EatMantua con "Il Giardino dei sapori". Il cibo di strada entra nel giardino dell’Esedra per dare vita originalissime degustazioni di Garden Food.
Grazie ai JRE Jeunes Restaurateurs, ogni weekend un giovane cuoco interpreterà piatti e prodotti tipici mantovani realizzando originali cene a tema di qualità. Il tutto sarà accompagnato da eventi musicali e innovativi cocktail show.
Nello stesso periodo le Fruttiere ospiteranno una video installazione che racconterà la storia dell’enogastronomia della città dei Gonzaga, con approfondimenti sui suoi grandi protagonisti – di ieri e di oggi – svelandone i processi creativi e i segreti delle loro cucine, dove realizzano piatti che sono anche opere d’arte.
Molti sono gli eventi in calendario pensati per diffondere una cultura costruita sui valori di qualità e unicità propri delle tradizioni culinarie locali: da una tavola rotonda con esperti di profilo internazionale e la riedizione di un volume di grande importanza storico-culturale insieme al Festival della pasticceria tradizionale mantovana, alle serate di fine estate con cene-evento degli Jeunes Restaurateurs d’Europe, arte, musica e cuochi europei che proporranno garden food nei giardini di Palazzo Te.
L’obiettivo di #EatMantua è recuperare la valenza del cibo e della sua condivisione come momento fondamentale dell’incontro con l’Altro e della formazione della comunità, come avveniva fin dagli albori della nostra civiltà con il simposio, dalla Grecia antica ai sontuosi banchetti rinascimentali.
Per Mantova il cibo e la cucina sono da sempre manifestazione dell’identità, della storia, dei valori della sua terra, espressione del lavoro e del talento dell’uomo, una forma d’arte e di rappresentazione con una storia importante e molti protagonisti.
Nei secoli - come è avvenuto per la musica, la letteratura, il teatro, l’arte, la moda - la cucina mantovana ha fatto storia rappresentando una delle più apprezzate forme di creatività.
La tradizione storica di rapporto con la terra e con la natura, la capacità di produrre materie prime di grande qualità, la lunga e appassionante collezione di storie individuali e sociali che oggi compongono il primato di Mantova e del suo territorio nel campo enogastronomico, grazie al progetto #EatMantua saranno portate alla luce per diventare patrimonio collettivo della cittadinanza e dei visitatori attesi da tutta Italia e dall’estero.
L’iniziativa, nell’ambito di Ea(s)t Lombardy, è promossa e organizzata dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te, con il sostegno della Camera di Commercio di Mantova e della Fondazione Cariverona.
Per ulteriori informazioni: www.mantova2017.it
E’ stato completato l’intervento di riqualificazione in viale Belgioioso nel quartiere Pompilio. L’opera, che rientra nel programma manutenzione e riqualificazione della viabilità nel Comune di Mantova, è stata inaugurata mercoledì 21 giugno dal sindaco Mattia Palazzi, dal vicesindaco Giovanni Buvoli e dall’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, affiancati da un gruppo di residenti.
“Siamo contenti di avere realizzato un intervento tanto atteso dai residenti – ha commentato Palazzi dopo il taglio del nastro -. Questa opera andava fatta perché l’ultima asfaltatura era stata eseguita cinquant’anni fa ed ora abbiamo una strada nuova con una illuminazione migliore, quindi più sicura”.
Sono stati realizzati i marciapiedi in autobloccanti su entrambi i lati della carreggiata, inoltre è stata adeguata la rete della raccolta e dello smaltimento delle acque meteoriche.
E’ stata interrata la linea elettrica aerea che corre lungo tutto il tratto stradale, sono stati installati gli allacciamenti alle utenze ed è stato posato il nuovo impianto di illuminazione pubblica.
La larghezza complessiva della sede stradale è rimasta invariata, ciononostante è stato possibile realizzare un parcheggio in linea, sul lato destro, e una corsia di marcia, di larghezza minima di 4,20 metri a senso unico con la direzione inalterata rispetto a quella precedente. Nei fronti della proprietà privata e su tutta la tratta interessata ai lavori, sono stati realizzati i marciapiedi con larghezza costante di 1,5 metri, utilizzando la pavimentazione autobloccante con mattonelle in calcestruzzo colorato.
Data la numerosa presenza di accessi carrai e pedonali posti a differente quota, sia tra di loro e sia rispetto alla quota stradale, i marciapiedi sono stati costruiti a raso e sono stati dotati di canaline per raccogliere le acque piovane.
La careggiata del tratto di viale Belgioioso interessata ai lavori è stata fresata, risagomata e ripavimentata con un nuovo tappeto in conglomerato bituminoso.
L’impianto di illuminazione pubblica costituito dai nuovi punti luce sui pali che si trovano lungo il margine sinistro della sede stradale è stato realizzato da Tea Reteluce.
I lavori, iniziati il 6 febbraio 2017 e ultimati il 9 giugno, sono stati eseguiti dalla ditta appaltatrice Falcomer Srl di San Donà di Piave (Venezia) e dalla ditta subappaltatrice Franzoni e Bertoletti di Mantova. Il costo dell’intervento è stato di circa 150mila euro.
Il Comune di Mantova promuove una cultura di legalità incentivando la partecipazione dei giovani ai campi estivi che si svolgono su beni confiscati alla mafia. Per questo ha emesso una manifestazione d’interesse, rivolta ad associazioni impegnate nella gestione di campi estivi antimafia, a convenzionarsi col Comune di Mantova per agevolare la partecipazione dei giovani dai 18 ai 30 anni residenti nel capoluogo ai campi estivi antimafia. A tale avviso ha risposto Arci-Mantova proponendo campi che si svolgeranno nell’estate 2017 in diverse parti d’Italia.
Il Comune di Mantova informa che assume a proprio carico il pagamento della quota di iscrizione (fino al massimo di 150euro) a uno dei campi antimafia. Da martedì 20 giugno sarà presente sul nostro sito istituzionale l’elenco scaricabile dei campi disponibili e la modulistica per richiedere il pagamento della quota, che sarà erogata direttamente al gestore del campo antimafia a cui i giovani richiedenti intendono iscriversi.
E' stata inaugurata alla Casa di Rigoletto la mostra di pittura su base fotografica di Beatrice Pastorio. “Fermare l’attimo” è il titolo dell’esposizione che si può vedere da sabato 17 giugno nella sede di piazza Sordello. Alla presentazione sono intervenuti il consigliere comunale Giovanni Pasetti, il curatore Carlo Micheli dell’Ufficio Mostre del Comune di Mantova, la collaboratrice Francesca Chiappetta e l’autrice. “Nelle trame colorate elaborate dall’artista – ha detto Pasetti – sembra che il tempo si sia fermato”.
La Pastorio fonde realismo e astrazione in progetti ricercati, arricchiti dall’uso di materie preziose, quali foglia d’oro e d’argento e supporti di pregio, come sete, rasi e pizzi. L’artista asolana rielabora alcune fotografie di famiglia riemerse “casualmente” dal fondo di un cassetto. “I volti dei personaggi menzionati negli amarcord famigliari – ha spiegato Micheli –, costituiscono il punto di partenza di ‘Fermare l’attimo’, il materiale grezzo su cui è intervenuta Beatrice, prima operando sui tagli, gli ingrandimenti, le sgranature; poi aggiungendo colori, velature, foglie d’oro e d’argento. Si tratta di commenti cromatici intesi a ‘sigillare’ l’immagine, a bloccarla nella sua perfezione formale ed evocativa”.
La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico nella Casa di Rigoletto, con orario continuato dalle 9 alle 18, fino al 16 luglio. Info: 0376 288208.
Mantova diventerà un modello per la ricerca del mondo vegetale come strumento per affrontare le sfide del futuro. Il progetto ha preso corpo al seminario che si tenuto a Mantova sabato 10 giugno a partire nella chiesa di Santa Paola in piazza dei Mille. Dopo l'intervento introduttivo dell'assessore all'ambiente Andrea Murari, si sono confrontati con il sindaco Mattia Palazzi lo scienziato Stefano Mancuso e l'archistar Stefano Boeri, dal cui masterplan è partita l'idea di Mantova hub.
Il sindaco Palazzi, intervenendo al termine dell’incontro, ha lanciato un appello per dare il via all’azionariato diffuso e finanziare il futuro Centro ricerche sulle piante nell'area di San Nicolò. “Con 150 euro a testa per tre anni – ha sostenuto Palazzi - ogni cittadino potrà contribuire a pagare un ricercatore che in tre anni costa 50mia euro. La giunta, in due anni, ha portato a casa 38 milioni di euro ed è pronta ad investire nel Centro 1,8 milioni; ora abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per giocare la sfida del futuro basata sulla competizione e sull'innovazione. Il Centro sarà la nuova risposta ai nostri bisogni di oggi, che sono quelli di disinquinare delle aree contaminate e far ripartire l'industria per dare occupazione, ma su basi nuove che tengano conto di un costante miglioramento ambientale”.
Palazzi, nella conclusione, ha aggiunto che da settembre partirà una campagna di informazione» per promuove questa forma di azionariato. “Sono sicuro che tanti acquisteranno un'azione del futuro della città – ha dichiarato -. Già due ragazzi hanno inviato i loro curricula e tre aziende hanno chiesto informazioni per finanziarci”.
All’appuntamento ha parlato anche Boeri. Il suo studio professionale ha progettato architetture in Italia, come il Bosco Verticale di Milano, in Europa, come la Villa Mediterraneè di Marsiglia, e nel mondo come il Centro Polivalente di Changchun in Cina. Insieme a Richard Burdett, Jacques Herzog e William MacDonough, Boeri ha fatto parte della Consulta Architettonica incaricata di sviluppare le linee guida per l’Expo 2015 a Milano. E’ professore ordinario di Progettazione Urbanistica presso il Politecnico di Milano. Dal 2004 al 2007 è stato direttore della rivista internazionale “Domus”.
Lo scienziato Mancuso, professore all’Università di Firenze, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavoir, ha insegnato in università giapponesi, svedesi e francesi ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili.
Anche lui si è concentrato sul centro ricerche che sarà ricavato all'interno di uno dei capannoni di San Nicolò e sarà a pieno regime entro cinque anni. Produrrà innovazione che sarà messa a disposizione delle diverse aziende del territorio, da utilizzare nelle loro produzioni. Al seminario è stato detto che è fondamentale l’utilizzo delle piante per progettare gli edifici nelle città, ad esempio il bosco verticale. Mancuso, dal canto suo, ha ricordato che esistono le piante “giuste” (pioppi e salici ibridi speciali) che disinquinano i terreni fortemente contaminati come quelli del polo chimico.
Il Comune di Mantova metterà a disposizione dei ricercatori la sede ricavata nel capannone completamente ristrutturato, arredato e attrezzato e un fondo destinato alla ricerca, proveniente dal bando periferie. A regime, il centro avrà come obiettivo l'autofinanziamento attraverso il frutto del suo lavoro. Il seminario è stato organizzato dal Comune di Mantova, in collaborazione con gli Istituti Santa Paola e gli Ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri.
“Al suon de la famosa cetra’, storia e rinascite di Claudio Monteverdi cittadino mantovano” è il titolo della mostra bibliografica, documentaria e scenica curata da Paola Besutti inaugurata giovedì 1° giugno nella Biblioteca Teresiana. L’esposizione è stata promossa dalla Biblioteca Teresiana e dal Comune di Mantova, in collaborazione con l’Accademia Nazionale Virgiliana in occasione del 450° anniversario della nascita di Claudio Monteverdi (Cremona, 1567 - Venezia, 1643).
Oltre alla curatrice, per il Comune di Mantova, sono intervenuti l’assessore alle Biblioteche Paola Nobis e altri organizzatori.“Dopo il prestigioso riconoscimento ottenuto lo scorso anno da Mantova, insignita del titolo di Capitale italiana della cultura 2016 – ha osservato Nobis -, nel 2017 la nostra città non poteva passare sotto silenzio il 450° anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, al quale il mondo musicale e la cultura universale sono debitori per le innovazioni che seppe introdurre, foriere dei sublimi sviluppi che nei secoli successivi condussero a una straordinaria evoluzione in campo musicale, in particolare nel campo del melodramma”.
La mostra, allestita nelle due sale teresiane storiche e negli spazi limitrofi dell’atrio e del vestibolo, resterà aperta al pubblico dal 3 giugno fino al 16 settembre 2017. Monteverdi visse a Mantova, al servizio dei Gonzaga, dal 1590 al 1612, ed ha composto nella nostra città alcune delle sue più straordinarie opere.
La cura scientifica della mostra, che ha visto la partecipazione di numerosi specialisti in campo musicologico, teatrale, artistico, letterario e storico, è affidata alla professoressa Besutti dell’Università di Teramo e dell’Accademica Nazionale Virgiliana.
La curatrice si è avvalsa delle collaborazioni di Accademia Nazionale Virgiliana, Orchestra da Camera di Mantova, Archivio Storico Diocesano, Archivio di Stato di Mantova, Fondazione Palazzo D’Arco di Mantova, Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Collezione privata Nicola Zanella, Collezione privata Anna Bolognesi e Laura Montanari Bolognesi, Famiglia Nenci. Il progetto espositivo è di Roberto Soggia. Gli studenti del Liceo Classico Virgilio hanno collaborato per l’apertura della mostra e per l’accoglienza dei visitatori nell’ambito del servizio di alternanza scuola-lavoro, insieme anche ai volontari dell’Associazione “Bibliofficina”.
Dopo l’inaugurazione si è tenuto il concerto di musiche monteverdiane con l’Ensemble Monteverdi nel programma di “Trame sonore” Chamber Music Festival che quest’anno sta dedicando esecuzioni particolari al repertorio monteverdiano.
Far rivivere l'atmosfera di convivialità che attirò alla corte rinascimentale dei Gonzaga artisti e intellettuali da tutta Europa.
E' questo lo spirito con il quale nasce il progetto #EATMANTUA a Palazzo Te con una serie di appuntamenti programmati tra il 23 giugno e il 10 settembre, Palazzo Te ospiterà eventi dedicati alla riscoperta e alla valorizzazione della tradizione culinaria mantovana e alla sua declinazione in chiave contemporanea.
Storia e futuro, dunque per un'arte che è celebrata divinamente anche negli affreschi giulieschi della Sala di Amore e Psiche dove questa mattina si è tenuta la presentazione dell'iniziativa promossa e organizzata a Palazzo Te dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te, e che è parte integrante del cartellone di eventi speciali dedicati a Eas(s)t Lombardy, European Region of Gastronomy.