Sono partiti i lavori per il recupero delle Pescherie di Levante, un intervento promosso dal Comune di Mantova e voluto fortemente dal sindaco Mattia Palazzi. I lavori sono stati presentati in anteprima venerdì 1° dicembre, presso il cantiere di via Pescheria, dall’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Lorenza Baroncelli e dal presidente della Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano Paolo Corbellani.
“Continua il lavoro di recupero della città – ha detto l’assessore Baroncelli -, dopo la riqualificazione e la nuova illuminazione del Lungo Rio e le Beccherie, ora diamo il via ad un altro importante cantiere. Si tratta di un intervento coraggioso per riconsegnare ai cittadini un luogo di straordinaria bellezza ed un suggestivo passaggio storico. Ringrazio le istituzioni, associazioni, fondazioni, privati e tutte quelle persone che a vario titolo stanno contribuendo per la realizzazione di questo recupero”.
Nell'intento di scongiurare il rischio dell'alienazione al mercato immobiliare, la Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani ha proposto nel 2015 e ottenuto nel 2016 dal Comune di Mantova una procedura di Concessione di Valorizzazione delle Pescherie di Levante di Giulio Romano. “Come nel 2006, in concomitanza con le grandi mostre del cinquecentenario della morte di Andrea Mantegna, fu restituito all'uso pubblico la celebre chiesa della Madonna della Vittoria – ha ricordato Corbellani –, così oggi contiamo di riconsegnare ai mantovani l'insigne monumento di Giulio Romano nel 2019 in occasione delle mostre a lui dedicate.
Si tratta di un lavoro di recupero importante con il restauro delle Pescherie di Levante e del passaggio per accedere al Rio. Verrà realizzata, così, una passeggiata, di circa 110metri, che dalla ‘spiaggetta’ porterà alle Beccherie fino a spuntare in piazza Martiri”. Il progetto presentato per la concessione ha due scopi: il primo la trasformazione del complesso in un centro di attività culturali di eccellenza; il secondo il ripristino del collegamento con la sottostante riva del Rio, inaccessibile da tempo immemorabile, in modo che la comunità si riappropri del suo legame storico con il sistema delle acque. In considerazione del rilevante impegno economico della iniziativa e della durata trentennale della Concessione e della gestione delle attività connesse, è stata costituita la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano, che ha ottenuto il riconoscimento giuridico a livello nazionale il 29 agosto 2017.
Varie attività sono state avviate per reperire le risorse necessarie agli interventi e, ad oggi, si può contare su contributi significativi, in aggiunta a quelli della neo Fondazione, da parte di Fondazioni Bancarie e dell'Associazione Non Capovolgere e del Comitato Meglio Mantova, che consentono l'avvio dei lavori preliminari di demolizioni e saggi, autorizzati dalla Soprintendenza nel 2017. I lavori saranno eseguiti per fasi successive per esigenze tecniche e finanziarie. Il primo lotto approvato ha per oggetto i lavori preliminari di demolizioni di soffitti e tramezze e gli scavi necessari per mettere a nudo le strutture murarie principali, le capriate e l'orditura lignea della copertura e per consentire il perfezionamento del progetto definitivo complessivo.
I lavori del primo lotto appena partiti, dell'importo di 50.000 euro, avranno una durata di 45 giorni e sono stati affidati all'impresa Bottoli Costruzioni Srl, mentre è incaricato per il progetto e la direzione dei lavori l'architetto Giorgio-Sebastiano Bertoni di studiopdA. Successivamente il progetto definitivo, sarà sottoposto all’approvazione della Soprintendenza nel febbraio 2018; potrà essere realizzato per un lotto funzionale, della durata di sei mesi, per la realizzazione dell'accesso pubblico dalla Loggia alla riva del Rio tramite scala e ascensore, la formazione della terrazza-pontile al posto della attuale scarpata inghiaiata e il completamento della passeggiata sotto i ponti di via Pescheria fino al colonnato delle Beccherie sottostanti il Lungorio IV Novembre. Il costo complessivo dell’intervento è stato stimato intorno ai 752mila euro.
Un accordo per rilanciare i Musei nelle scuole
Pubblicato in In primo pianoLa giunta Palazzi, nella seduta di giovedì 30 novembre, ha approvato l’“Accordo tecnico-operativo tra il Comune di Mantova con i suoi Musei Civici e il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità (LTO)” per una collaborazione pluriennale nell’ambito dell’educazione al patrimonio culturale e della digitalizzazione, mediante le tecniche maker, delle collezioni civiche dei musei.
Da quasi tre anni Palazzo Te e Palazzo San Sebastiano operano in rete con le scuole superiori del territorio, in forma sperimentale e con specifici percorsi annuali, in tale ambito. Ora, con questo accordo operativo, il Comune di Mantova con i suoi Musei Civici e il LTO, che include 13 scuole superiori (Bosco-Vinci di Mantova, come capofila, Mantegna, D’Arco-D’Este, Fermi, Bonomi Mazzolari, Strozzi, Belfiore, Giulio Romano, Virgilio e Pitentino di Mantova, Falcone di Asola, Manzoni di Suzzara, Sanfelice di Viadana), inaugurano una collaborazione pluriennale nell’ambito delle attività finalizzate alla conservazione, promozione, formazione, divulgazione e valorizzazione del patrimonio museale e monumentale e per l’applicazione delle tecnologie di fabbricazione digitale al patrimonio museale.
“L’accordo triennale che apre un rapporto inedito tra mondo della scuola e i nostri Musei – ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi – rappresenta un salto di qualità importante perché consentirà la realizzazione di giochi didattici museali per le scuole superiori e materiale didattico da fornire agli studenti delle scuole elementari che frequentano i laboratori didattici dei musei. Si tratta di una iniziativa che risponde ai nostri propositi di far divenire i musei, anche e soprattutto per le nuove generazioni, sempre più luoghi di frequentazione, socializzazione e condivisione del sapere e del fare”.
“Le attività condivise – ha aggiunto il direttore dei Musei Civici Stefano Benetti – riguarderanno laboratori progettuali, momenti formativi, uso di tecnologie digitali a fini divulgativi, didattici, di sensibilizzazione, di animazione e marketing”. Le attività nello specifico compiute dagli studenti delle scuole superiori, dal 2015 ad oggi, sono state la formazione in aula sull’uso delle tecnologie di scansione e stampa 3D, la formazione in Museo sul patrimonio culturale, la scansione di opere di Palazzo San Sebastiano e di Palazzo Te e la stampa 3D delle opere.
“Se da una parte i Musei Civici metteranno a disposizione le proprie competenze professionali specialistiche e le proprie sedi e attrezzature per lo svolgimento delle attività – ha osservato Andrea Poltronieri project manager di LTO –, il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità, da parte sua, metterà a disposizione il proprio staff, le proprie strumentazioni tecnologiche digitali e competenze professionali. Integrando la propria programmazione con quella dei musei”. Verrà costituito, quindi, un Gruppo di Coordinamento misto tra Musei Civici e Laboratorio con la funzione di predisporre una programmazione pluriennale delle attività.
“Tale accordo è un ulteriore supporto al progetto del LTO – ha detto l’assessore Adriana Nepote – che il Comune di Mantova ha sostenuto sin dall’inizio, insieme alle scuole e alle altre istituzioni del territorio coinvolte, per creare uno spazio dove la cultura e la tecnologia innovativa si incociano, permettendo così agli studenti di approcciarsi al mondo del lavoro”.
“Il Laboratorio Territoriale dell’Occupabilità è un’opportunità per la nostra città – ha sottolineato l’assessore Maraianna Pavesi –, finanziata con fondi Miur, e rappresenta un significativo segnale di come la tecnologia avanzata possa interfacciarsi validamente con la cultura, che diventa così oggetto di studio e opportunità di lavoro per i nostri ragazzi”
“Un bel progetto che rafforza la rete istituzionale – ha concluso l’assessore Andrea Caprini – con un’attenzione speciale ai giovani, per dare loro opportunità per sperimentare e innovare, con gli strumenti tecnologici più all’avanguardia”.
E’ stato accesso l’Albero di Natale delle città. Nella mattina di sabato 2 dicembre in piazza Martiri di Belfiore si è svolta la tradizionale cerimonia d’inaugurazione del grosso abete che è stato donato dal Comune di Bressanone. “Dopo le luminarie e il Thun Winter Village in piazza Virgiliana – ha detto l’assessore del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi – oggi inauguriamo l’Albero di Natale che come di consueto ci è stato donato dalla città amica di Bressanone, che ringrazio. Oltre alle tante iniziative in programma, ricordo la festa di Capodanno in piazza Sordello con il concerto di Max Gazzè”.
Per il Comune di Bressanone era presente il vicesindaco Claudio Del Piero: “Vi porto gli auguri di buone feste da parte di tutta la nostra comunità – ha detto – e mi auguro che l’amicizia tra le nostre città possa continuare in futuro”. Dopo i saluti istituzionali, il Coro di Voci Bianche “Voci in Festa Città di Mantova”, diretti dal Maestro Marino Cavalca dell’associazione culturale Pietro Pomponazzo, ha intonato dei canti Natalizi. In piazza Martiri era presente anche il Quartetto di Clarinetti della Scuola di Musica di Bressanone che ha eseguito alcuni brani tradizionali. Infine, l’inaugurazione dell’Albero di Natale con le foto di rito e l’accensione delle luci.
Si chiama “Asbestos Free” il progetto di monitoraggio delle coperture in amianto effettuate con il drone sulla città di Mantova presentato mrcoledì 8 novembre nella sede della scuola Itis “Fermi”. E' stato illustrato dall’assessore all’Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari, dal funzionario dell’Ats Alberto Righi e dal presidente della società Aerodron di Parma Romeo Broglia.
Il progetto promosso dal Comune di Mantova si muove nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita e della salute dei cittadini. Nel corso del 2017 sono stati eseguiti voli attraverso droni nei cieli del territorio del Comune di Mantova. I voli sono stati effettuati dalla Società Aerodron di Parma che ha condotto in molte città italiane lo stesso tipo di rilievo.
I confortanti risultati mostrano Mantova tra le migliori città, dove sono stati eseguiti i rielievi con presenza di coperture in cemento amianto.
Il progetto chiamato Asbestos Free ha previsto una prima fase di identificazione delle coperture con cemento amianto analizzando immagini multispettrali del territorio. L’analisi multispettrale di queste immagini aeree ha prodotto una mappa della probabilità di presenza di coperture in cemento-amianto (Mca), che indica la loro ubicazione e la loro distribuzione territoriale.
Tale informazione però non è esaustiva, ci sono molte coperture (circa il 30%) per le quali l’informazione ricavata dalle immagini multispettrali non è sufficiente per assicurare una diagnosi corretta. Per ovviare a questo limite la metodologia utilizzata dalla società Aerodron prevede il sorvolo con un drone delle coperture definite come “incerte” nella fase precedente. L’alta risoluzione delle immagini scattate dal drone (4cm/px) permette di risolvere, nella maggior parte dei casi l’incertezza.
La fase preliminare e quella di controllo hanno infine permesso d’individuare 516 coperture con segnali positivi nel territorio comunale per un totale di 281.660 mq pari a circa 4.225 tonnellate di materiale che presumibilmente contiene amianto.
Sè registrata un’importante concentrazione (40%) del numero di coperture di ridotte dimensioni (<100 mq) rispetto a quelle di grandi dimensioni. Invece, in termini di superficie, la concentrazione maggiore la si trova in coperture di elevata metratura. In altre parole, si riscontrano tanti interlocutori per coperture di piccole dimensioni mentre la maggior quantità di amianto è concentrata in fabbricati di grandi dimensioni.
Attualmente l’Amministrazione possiede una mappatura precisa di tutti gli immobili presenti sul territorio che hanno presenza di cemento amianto sulle coperture.
Il software ad uso interno del Settore Ambiente del Comune di Mantova è utilizzato per segnalare ai proprietari, qualora non avessero già provveduto alla notifica all’Ats e al Comune di procedere con la valutazione dello stato di conservazione delle coperture, effettuata attraverso tecnici specializzati. A seconda dei risultati ottenuti dalla valutazione la copertura dovrà essere rimossa nei casi più gravi, incapsulata o bonificata nell’arco di due anni per i casi meno gravi.
In accordo con Ats Val Padana , il Comune di Mantova intende promuovere la rimozione e la bonifica delle situazioni più critiche e sensibilizzare i cittadini sul tema. Qualora il proprietario non dovesse intervenire il Comune emanerà un'apposita ordinanza di rimozione.
Si ricorda che attualmente per la rimozione ci sono importanti sgravi fiscali sia per le imprese che per i privati cittadini , infatti l'allegato alla finanziaria ha ribadito gli sgravi, sotto forma di detrazione, per le imprese autorizzate che rimuovono amianto. L'Inail ha ribadito il finanziamento pari al 50% a fondo perduto per tutti quegli edifici che ospitano imprese produttive e artigianali intenzionate a rimuovere amianto dai capannoni/edifici. Il privato cittadino che rimuove l'amianto dal tetto e ristruttura il tetto stesso, gode dei relativi sgravi decennali (tale azione si intreccia anche con la ristrutturazione del tetto ed il suo efficientamento energetico).
Il Comune di Mantova, inoltre con DGC n.251 del 26/11/2015 ha deliberato di incentivare e facilitare l’attività di rimozione e di smaltimento in sicurezza dell’amianto in matrice compatta proveniente da utenze domestiche a prezzi calmierati.
A seguito di indagine di mercato sono state selezionate tre aziende specializzate con le quali il Comune di Mantova ha stipulato convenzioni di durata triennale per servizi di rimozione e di smaltimento in sicurezza dell’amianto, nel rispetto della normativa vigente. Elenco aziende selezionate: AT Srl con sede legale a Rogno (BG), via Golgi n. 10, Ecobuilding Srl con sede legale a Serino (AV), via/piazza Terminio n. 96, Roffia Srl / Ecomas Srl con sede legale a Marcaria (MN), via Barzelle n. 1.
I cittadini possono così rivolgersi alle aziende convenzionate con il Comune sia per richiedere preventivi gratuiti che per il servizio di rimozione e smaltimento amianto a condizioni tecnico-economiche predeterminate.
Un altro importante cantiere che era nel piano delle opere pubbliche del Comune di Mantova è stato portato a termine e domenica 5 novembre è stato inaugurato in strada Gambarara sotto una pioggia battente dal sindaco Mattia Palazzi, dall’assessore alla Rigenerazione Urbana Lorenza Baroncelli e dagli assessori Nicola Martinelli e Andrea Murari con la benedizione del parroco locale don Pino.
Sono stati ultimati i lavori di riqualificazione del primo lotto delle aree pubbliche del comparto Ponte Rosso. L’investimento è di 350 mila euro. Palazzi, dal canto suo, ha sottolineato l'impegno costante per la riqualificazione dei quartieri, per renderli più belli. Ha ricordato che in questo intervento sono stati piantati 300 nuove piante. "Grazie a questi lavori di riqualificazione a Ponte Rosso – hanno aggiunto Baroncelli –, la proprietà potrà mettere in vendita gli immobili e far tornare, così, il quartiere un luogo vivo. Tale intervento è l'ultimo step di un grosso lavoro realizzato insieme ed in piena sintonia da tanti settori dell'Amministrazione comunale, quali Polizia locale, Urbanistica, Lavori pubblici, Rigenerazione urbana e Servizi sociali”.
I lavori sono stati realizzati dal Comune di Mantova dopo l’escussione della polizza fideiussoria versata dalle ditte costruttrici
Gli interventi finora conclusi riguardano la riqualificazione di strada Gambarara con il completamento del collegamento con via Piero Bottoni.
La fascia stradale fra via Gambarara e la linea ferroviaria è stata trasformata in un’area verde dotata anche di una robusta recinzione che separa il quartiere dalla ferrovia. Sono state sistemate le aree verdi, con la piantumazione degli alberi.
Sempre all’interno di quest’area è stata ricavata una pista ciclabile. Tale nuovo tratto si collega a nord con la ciclopedonale esistente, che ha una larghezza di 3 metri, e a sud con l’attuale percorso di strada Gambarara fino all’incrocio con via Verona.
Si è realizzato, poi, il completamento delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso, che non sono state concluse dal lottizzante. Dopo aver provveduto a puntuali risanamenti dei sottofondi stradali degradati, è stato realizzato lo strato d’usura dello spessore medio di 3 centimetri e, dove necessario, la rimessa in quota dei chiusini.
E’ stata rifatta l’illuminazione pubblica dedicata per il percorso ciclabile, sia per motivi di fruibilità dei percorsi e sia per questioni di sicurezza e decoro urbano.
Realizzate le pavimentazioni è stata completamente rinnovata la segnaletica stradale orizzontale e verticale.
Il Comune di Mantova ha già assegnato il secondo lotto di lavori a Ponte Rosso che riguarderanno l’area antistante al “magone” che comporteranno una spesa di 200 mila euro e interverranno sulla risistemazione dell’area verde, il sistema di irrigazione, l’illuminazione pubblica le telecamere, il sistema di alberature per schermare il magone, il campo di calcio e di basket.
In piazza 80° Fanteria e nella chiesa di San Sebastiano si sono tenute, sabato 4 novembre, le commemorazioni per la Giornata dell’Unità nazionale e la festa delle Forze Armate. Le autorità civili, militari, religiose e le Associazioni dei Combattenti e d’Arma, guidate dal prefetto Carla Cincarilli, dal sindaco Mattia Palazzi e dal presidente della Provincia Beniamino Morselli, hanno partecipato alle cerimonie che si sono tenute davanti al Monumento ai Caduti in piazza 80° Fanteria, dove sono state deposte le corone. La giornata è proseguita al Famedio di piazza XXIV Maggio, sempre alla presenza delle autorità.
Dopo lo schieramento del Picchetto d’onore, delle rappresentanze e associazioni Combattentistiche e d’Arma, la cerimonia è continua con l’Alzabandiera e l’Inno d’Italia cantato dal Coro degli alunni dell’Istituto Comprensivo Mantova 1. Don Stefano Peretti ha celebrato la Santa messa e la preghiera per la Patria. La mattinata si è conclusa con la deposizione delle corone di Prefettura, Regione, Provincia, Comune di Mantova, Cri e Unsi nella cripta con la benedizione delle lapidi. Infine, gli alunni hanno eseguito “La Leggenda del Piave” e l’Inno di Mameli.
Il ricordo dei defunti nei cimiteri della città
Pubblicato in GovernoAnche in città si sono tenute le cerimonie nei cimiteri per ricordare i defunti. Le autorità civili guidate dal prefetto Claudia Cincarilli, dal sindaco Mattia Palazzi e dal presidente della Provincia Beniamino Morselli, insieme a quelle religiose e militari, alle associazioni e ai cittadini, giovedì 2 novembre, hanno preso parte ai diversi momenti di commemorazione che hanno preso il via al cimitero Ebraico.
Le autorità sono state accolte dal presidente della comunità ebraica Emanuele Colorni. Dopo la lettura dei salmi, si è svolta la deposizione della corona e la visita alle tombe. Le cerimonie sono riprese al Monumentale di Borgo Angeli, dove don Stefano Peretti ha celebrato la messa in onore ai caduti.
Davanti al mausoleo ossario erano schierati il picchetto d'onore del 4° Reggimento Artiglieria Contraerei "Peschiera", la Rappresentanza Militare e le Associazioni dei Combattenti, mentre erano presenti i gonfaloni istituzionali, le bandiere ed i labari delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Al termine della cerimonia sono state deposte le corone. Nel "Riquadro Militare" è stata letta una preghiera e sono state benedette le tombe. Infine, le ultime commemorazioni si sono tenute nei cimiteri delle frazioni di Frassine e di Formigosa.
Al Cimitero Monumentale l'evento "Fiori sulle tombe"
Pubblicato in GovernoIl Cimitero Monumentale degli Angeli ha ospitato la cerimonia dei bambini “Fiori sulle tombe”. L’iniziativa educativa e commemorativa a cura del Comune di Mantova in collaborazione con Tea Spa, ha preso il via lunedì 30 ottobre all’ingresso principale del cimitero con le autorità locali, tra le quali il vicepresidente del Consiglio comunale Maddalena Portioli e gli assessori Marianna Pavesi e Andrea Caprini, oltre al presidente di Tea Massimiliano Ghizzi.
Gli alunni della classe 4^ A della scuola primaria Allende di Lunetta sono stati accompagnati sulle tombe di personaggi importanti che sono sepolti nel camposanto: Tazio Nuvolari, Roberto Ardigò, Giuseppe Guindani, Paride Suzzara Verdi, Ippolito Nievo, Learco Guerra, Lucio Campiani e Clelia Aldrovandi Gatti. Quindi, i bambini hanno deposto 300 piantine di crisantemi sulle tombe abbandonate con l’assistenza degli addetti cimiteriali. I fiori sono stati messi a disposizione da Tea. Infine, le autorità hanno deposto i fiori sulle tombe degli ex sindaci di Mantova: Cesare Genovesi (1923 – 1927) – Podestà, Carlo Camerlenghi (1945 – 1946), Giuseppe Rea (1946 – 1955), Pietro De Nicolai (1955 – 1956), Eugenio Dugoni (1956 – 1960), Luigi Grigato (1960 – 1973), Gianni Usvardi (1973 – 1985), Vladimiro Bertazzoni (1985 – 1990). Il tour si è concluso con un omaggio floreale sul sepolcro di Sergio Cordibella che è stato vicesindaco dal 1979 al 1985.
I vertici della Federazione Europea delle Città Napoleoniche da venerdì 27 ottobre fino al 29 ottobre sono stati a Mantova per tenere la loro XIV assemblea generale. La delegazione di cinquanta persone, formata dai rappresentanti di diversi Paesi europei e guidata dal direttore Jaques Mattei, in serata è stata ricevuta il 27 nell’aula di via Roma dal presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti.
“Avere scelto la nostra città per tenere la vostra assemblea – ha esordito Allegretti – è un gesto importante per noi perché ci sentiamo parte di un patrimonio storico e culturale dell’Europa. Lo sforzo di riqualificazione urbana e culturale che si sta mettendo in atto dimostrano la nostra volontà di fare di Mantova un centro e un riferimento di bellezza e di cultura di carattere internazionale”. Al termine c’è stato uno scambio di stemmi.
Sabato 28 si è tenuto un convegno nella sede della Fum. Durante la giornata è arrivato in città Charles Bonaparte, discendente del fratello di Napoleone e fondatore della Federazione nata per sviluppare progetti di sviluppo culturali e turistici a livello locale ed europeo. Fanno parte di questo organismo 60 città, tra cui anche Mantova. Sono coinvolti 13 Paesi, dal Portogallo alla Russia, passando per l’Italia.
Napoleone è un personaggio molto popolare, se si considera che è la seconda figura storica più cliccata sui motori di ricerca dopo Gesù e che ogni anno milioni di turisti visitano i musei che si richiamano a lui o frequentano eventi a lui dedicati. Il 2018 sarà l’anno dedicato agli scambi turistici tra l’Europa e la Cina. In tale contesto saranno elaborate campagne di marketing rivolte al turismo cinese. Uno dei cinque progetti riguarda l’Italia e parte dalla città di Mantova. La Federazione ha dato vita al marchio “Destination Napoleon”, che ha creato un itinerario culturale certificato dall’Unione Europea.
Continua l’azione a ritmo serrato dell’amministrazione comunale di Mantova per la riqualificazione urbana. A Lunetta, nella mattina di martedì 17 ottobre, è stata inaugurata la riqualificazione stradale di via Juvara. Per l’occasione sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli. “Abbiamo messo in cantiere un investimento di 200 mila euro – ha commentato Palazzi su Facebook - per rifare sottofondo e asfalto. I residenti attendevano l’intervento dal 1970. Direi che di pazienza ne hanno avuta tanta. Era uno dei 127 cantieri che abbiamo aperto quest'anno. Passo dopo passo i disagi dei lavori passano la mano alla soddisfazione di ciò che cambia e si fa bello”.
“Questo intervento – ha detto Martinelli – era atteso da lungo tempo dagli abitanti di Lunetta, considerando che il manto stradale, in particolare quello nel lato della prospiciente via Paolo Pozzo, risale agli anni Settanta, quando è stato edificato il quartiere, e da allora non è più stato oggetto di manutenzioni straordinarie importanti. Ci sono altre strade da sistemare e lo faremo”.
Il cantiere, che è stato suddiviso in quattro fasi, anche per creare meno disagio possibile ai residenti, era partito il 19 giugno scorso e i lavori sono serviti per il risanamento completo dei diversi tratti della via. In particolare, si è intervenuto sulla parte più ad ovest, da via Paolo Pozzo fino all’allargamento dopo via Campania, con il rifacimento del manto stradale di usura.
Sono state sistemate le aree di sosta, definendo gli spazi dei parcheggi, ed è stata ridisegnata la segnaletica orizzontale, che praticamente non era più visibile, in modo da definire esattamente ed in modo univoco gli spazi di manovra e le corsie di marcia su tutta la strada.
Inoltre, nel tratto finale a nord di via Juvara è stata riqualificata la banchina stradale, per una larghezza di circa due metri, in modo da definire i parcheggi a terra, che si trovavano collocati a “cavallo” tra la zona pavimentata e la banchina stessa.
Le risorse investite di 200mila euro sono fondi che rientrano nel piano straordinario di riqualificazione ambiti urbani. Il progetto esecutivo è stato approvato nel 2016 per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro.