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Skyline di Mantovamantova2017

Particolare della locandinaPrende il via nel settembre 2022 il corso sulle tecnologie digitali che si pone l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di contribuire alla progettazione e realizzazione di prodotti technology based con particolare riferimento alla promozione e fruizione di beni e servizi culturali. Dalla fabbricazione digitale, alla produzione di contenuti multimediali e alla realizzazione di applicazioni dedicate.

 

La locandina

La presentazione in piazza MarconiE’ stata presentata mercoledì 29 giugno la Fida(li)ty App del Distretto Urbano del Commercio (DUC) di Mantova, la nuova iniziativa realizzata per sostenere lo sviluppo economico della città e delle attività economiche e di servizio presenti all’interno del Distretto, favorendo la competitività, l’innovazione e la cooperazione tra organizzazioni commerciali, artigianali, culturali, ricreative e di servizio della città. La App sarà attiva il 15 luglio.

Alla presentazione, che si è tenuta in piazza Marconi, sono intervenuti l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive Iacopo Rebecchi, il vice presidente di Confcommercio Stefano Gola, il manager del Distretto Urbano del Commercio Dario Domante, i rappresentanti di Confcommercio, il rappresentante della Cassa Rurale ed Artigiana Rivarolo Mantovano Donato Chiodini, il titolare dello Scalco Grasso Vanni Righi e altri. Software-House ha sviluppato la Fida(li)ty App.

Fida(li)ty App fa parte degli interventi previsti dal Piano di Distretto “DUC-NETTING Mantova: Connettere, proteggere, sostenere e “catturare” valore nel Distretto di Mantova” co-finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Bando sui “Distretti del commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana” del 2020 ed è realizzata grazie all’impegno di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Mantova, al contributo economico di Bcc di Rivarolo Mantovano, al supporto informatico di NBF e alla collaborazione di tutte le organizzazioni partner del Distretto (Confesercenti della Lombardia Orientale, Confartigianato Imprese Mantova, Cna. Associazione Provinciale di Mantova, Apindustria Confimi Mantova – Associazione piccole e medie industrie di Mantova, Confcooperative Mantova, Uppi Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, Forum Terzo Settore Mantova, Associazione provinciale della Proprietà Fondiaria Rustica e Urbana di Mantova, Confedilizia– Confederazione italiana proprietà edilizia).

Fida(li)ty App è un innovativo strumento digitale di marketing e comunicazione urbana che il DUC di Mantova mette a disposizione di tutti gli operatori economici del centro storico interessati a “fare squadra” e a concorrere allo sviluppo del proprio territorio avvantaggiandosi di appositi dispositivi di fidelizzazione organizzati secondo una logica di mutua cooperazione tra imprese e gestiti in modo unitario e coordinato.

Fida(li)ty Mantova consente infatti di implementare molteplici strumenti di marketing (dal cash-back al couponing, alla raccolta punti) che, verranno resi disponibili alle imprese del Distretto con l’obiettivo di aiutarle a collaborare per attrarre e incentivare i consumi presso i propri punti vendita attraverso meccanismi semplici e vantaggiosi sia per chi fa acquisti e fruisce dei servizi della città sia per gli esercenti ed erogatori dei servizi che aderiscono all’iniziativa.

Scaricando la Fida(li)ty App l’utente potrà accedere a vantaggi economici, navigare all’interno della mappa dei punti vendita aderenti, consultare le relative schede di dettaglio contenenti anche le informazioni di contatto e ricevere notifiche push con informative mirate su iniziative, sconti ed eventi che si tengono in città.

All’interno della Fida(lit)y App verrà implementato anche un servizio di “prenotazione di consegne a domicilio”, sviluppato in collaborazione con Yourider, start-up Mantovana specializzata nel settore del delivery che verrà messo a disposizione delle imprese aderenti e che potrà essere gestito attraverso l’apposita sezione dedicata dell’App.

L’adesione da parte delle imprese al circuito Fida(li)ty Mantova è gratuita sia per operatori economici sia per i consumatori.

"E’ un'ottima notizia che numerosi imprenditori della città si mettono insieme e fanno squadra per mettere in campo uno strumento per fidelizzare la clientela del Distretto urbano del commercio – ha osservato l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi -. Confidiamo che tanti altri negozi e pubblici esercizi del centro aderiscano all'iniziativa nei prossimi mesi per far diventare la Fida(li)ty App uno strumento di uso quotidiano".

“Siamo molto felici di lanciare un primo e concreto servizio di rete del Distretto Urbano del Commercio – fanno sapere i manager del Distretto -, con l’auspicio che tutti gli operatori del centro storico possano vedere in questo strumento un’opportunità da cogliere per fare squadra e sostenere uniti e insieme la crescita e lo sviluppo della città e delle proprie attività. Con oggi parte un periodo di applicazione sperimentale della Fida(li)ty App che durerà un anno e che si rivolge in primo luogo agli esercenti commerciali e agli operatori della ristorazione e dell’artigianato ma che si intende allargare anche alla partecipazione di servizi pubblici e privati di vario genere e tipo. Oggi lanciamo una nuova infrastruttura digitale in grado di ospitare contenuti e abilitare nuovi e innovativi servizi che potranno però tradursi in risultati concreti e misurabili solo grazie alla fattiva e ampia collaborazione e partecipazione da parte degli operatori e delle organizzazioni che appartengo al territorio del Distretto che, come manager, non smetteremo di sollecitare e sostenere”.

"Il Distretto, strumento vitale per dare impulso al tessuto commerciale cittadino, muove un altro passo con questa iniziativa costruendo una rete virtuale tra gli operatori – ha aggiunto Stefano Gola, vicepresidente di Confcommercio con delega al Territorio -. Si tratta di una formula di fidelizzazione già testata con successo in altre realtà per cercare di rivitalizzare i centri storici, che, ricordiamo, sono il cuore pulsante delle città. Se smettono di battere, si ferma anche tutto il resto. Speriamo che questo strumento possa radicarsi anche a Mantova perché nonostante il periodo non felice per le attività commerciali, bisogna sempre mettersi sempre in gioco. Auspichiamo che lo sforzo venga compreso e apprezzato e attendiamo altre adesioni da parte degli imprenditori".

"La Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano – ha detto il Direttore Generale della Cassa Rurale e Artigiana di Rivarolo Mantovano Paolo Beccari - partecipa al progetto in qualità di sponsor. L’istituto di credito cooperativo, presente sulla piazza di Mantova con la sua filiale di viale Piave 28/30, ha aderito con convinzione all’iniziativa, in linea con la propria vocazione di banca di comunità, a sostegno dell'economia del territorio e delle imprese locali".

Hanno già aderito al circuito:
Lo Scalco Grasso, via Trieste 55
Gioielleria Azzali 1881, piazza Marconi 4
Bonini Fiori, via XX Settembre 1,
Doppio Volto, via Da Vinci 4 a
Swarovski, piazza Marconi 2
Massimo Acconciature Unisex, via Corridoni 50
Sartorello Fiori, corso Vittorio Emanuele 1
Sport Time, via Bracci 53
Teatro delle Birre, via Calvi 43
Ristorante Tiratappi, piazza Alberti 30
Bar Italia, piazza Marconi 22

 

Cartolina1

 

Cartolina2

L'inaugurazione della lapideE’ stata inaugurata la lapide restaurata che ricorda i caduti della Prima Guerra Mondiale restaurata dall’associazione Anmig con il contributo della Fondazione Comunità Mantovana. La lastra marmorea che si trova in corso Garibaldi 61, di fronte alla sede della Guardia di Finanza, avvolta dalla bandiera tricolore, è stata scoperta mercoledì 29 giugno in una cerimonia semplice con gli interventi del vicesindaco Giovanni Buvoli, del presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, della presidente dell’Anmig di Mantova Caterina Moccia. Tra le autorità anche il prefetto Gerlando Iorio e il questore Giannina Roatta. Era presente pure Alberto Boscolo, pronipote di Angelo Parilla, uno dei più famosi caduti, "ragazzo del '99", sottotenente degli Arditi, morto il 29 ottobre 1918 a 19 anni, cinque giorni prima del cessate il fuoco. Gli venne concessa la medaglia d'oro al valor militare e Mantova gli ha intitolato un viale.

La lapide era stata collocata nell’ottobre del 1925. Dopo decenni di incuria e abbandono la testimonianza storica è stata rimessa a nuovo grazie al restyling realizzato da Giovanna Gola per conto della sezione mantovana dell'Anmig, l'Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra.

Il monumento riporta i nomi di 53 militari affiancati dal grado, la data e la località del decesso durante il primo conflitto mondiale.

Scorrendo i nomi dei caduti, oltre a Parilla, si possono leggere i nomi di tante famiglie: Benedusi, Cugola, Carnevali, Galafassi, Lodigiani, Malacarne, Marmiroli, Nuvoletti, Pigozzi, Spaggiari, Spagna, Tirelli e tanti altri.

All’epoca la lapide fu finanziata con una colletta popolare raccolta nel quartiere. Nel 1928 fu organizzata una seconda campagna di fondi per collocare una lampada votiva, oggi inesistente. E’ scomparsa anche l'aquila sabauda che sovrastava il monumento. La lapide e le altre testimonianze collaterali sono state studiate dalla ricercatrice Tiziana Gozzi che ha elaborato una pubblicazione edita da Sometti. C’è un po’ di storia anche nella data dell’inaugurazione: il 29 giugno 1916 è stato il giorno dell'attacco austriaco con il fosgene al Monte San Michele. L’attacco chimico con il gas provocò la morte di duemila soldati italiani, mentre cinquemila rimasero intossicati. La lapide è stata benedetta dal cappellano militare don Mirko Frignani.

Il divieto di vendere bevande da asportoIl sindaco di Mantova Mattia Palazzi martedì 28 giugno ha firmato l’ordinanza che vieta la vendita di bevande per asporto, di qualunque genere, contenute in bottiglie di vetro, di plastica chiuse o in lattine ai titolari di pubblici esercizi, di esercizi commerciali, di attività di commercio sull’ area pubblica, di attività artigianali del settore alimentare e di qualsiasi altro punto di ristoro situato nell’area di piazza Sordello. Il divieto scatta dalle 15 all’una del giorno successivo nelle date dei concerti il 29 giugno, il primo, il 5, l’8, il 9 e il 13 luglio.

Inoltre, nell’ordinanza si legge che è vietato portare con sé, consumare e abbandonare contenitori di qualsiasi genere come le bottiglie di vetro, le lattine o contenitori simili. Gli esercizi abilitati alla ristorazione potranno somministrare bevande in contenitori di vetro o latta e alluminio ai propri clienti, durante la consumazione dei pasti e delle bevande servite ai tavoli o al banco, pur permanendo il divieto assoluto di vendita per asporto.

Non si possono introdurre nell’area delle manifestazioni, bevande vietate, sia per uso personale e sia con l’intento di distribuirle agli spettatori, anche se a titolo gratuiti.

È consentita la somministrazione e il consumo delle bevande in contenitori di vetro o in lattine solo all’interno dei locali, con il divieto assoluto da parte degli avventori di portare tali oggetti all’esterno dei locali di ristorazione e di somministrazione. I gestori hanno l’obbligo di esporre in maniera ben visibile l’ordinanza.

 

La locandinaTorna Mantova Live Estate nella splendida cornice di piazza Sordello dopo la parentesi di due anni. Il cartellone include prestigiosi ed esclusivi nomi internazionali, oltre che ad artisti di spicco della scena musicale italiana.

Mercoledì 29 giugno si parte con i Placebo (Sold out), Il 1 luglio The Zen Circus, il 5 luglio Iggy Pop, l’8 luglio Sangiovanni e il 9 luglio Caparezza.

“Torna la musica nella città dopo due anni di stop ai grandi concerti di piazza Sordello – ha commentato il sindaco Mattia Palazzi -. Eventi importanti che richiamano tanto pubblico da tutta Italia e dall’estero, aiutano anche le attività come gli alberghi e i pubblici esercizi”.

Per il concerto dei Placebo l’apertura della cassa Aster in via san Giorgio è alle 15, del varco di piazza Pallone alle 17, dei varchi di San Giorgio e del Volto di San Pietro alle 18. L’opening: Peaks! alle 20,25, il concerto inizierà alle 21.30.


INFORMAZIONI UTILI PER GLI SPETTATORI

• I biglietti acquistati per le date precedenti (14 giugno 2020 / 29 giugno 2021) rimangono validi.

• Se i biglietti sono stati acquistati nei circuiti Ticketone con modalità ritiro sul luogo dell'evento ricordiamo che questa formula non è più valida. Per recuperare il biglietto occorre entrare nella sezione MyTicketone, utilizzando le credenziali di accesso, andare nel riepilogo acquisti e scaricare il biglietto in Pdf (pulsante blu stamp@ casa). È possibile stamparlo fisicamente o salvarlo nel dispositivo mobile e mostrarlo all’ingresso. Questo è l’unico titolo di ingresso valido.

• Invitiamo il gentile pubblico a presentarsi quanto prima per tutti i controlli previsti, munito di documento d'identità valido per verificare la correttezza del nominativo riportato sul biglietto.

• Per cambiare il nominativo del biglietto con Ticketone è possibile farlo direttamente sul sito www.ticketone.it sino al giorno stesso dell'evento. Se il biglietto è stato acquistato con Ticketmaster è possibile effettuare il cambio nominativo direttamente in cassa.

INFORMAZIONI RELATIVE AI VIP PACK

Se è stato acquistato un Vip Pack è possibile ritirare i materiali utili presso biglietteria Aster in via San Giorgio a partire dalle 15, si invita il gentile pubblico a presentarsi entro e non oltre le 19,30 per prender parte al brindisi di accoglienza.

Se è stato acquistato sul circuito Ticketone si ricorda di recuperare il biglietto entrando nella sezione MyTicketone, utilizzando le credenziali di accesso andando nel riepilogo degli acquisti e scaricando il biglietto in pdf (pulsante blu stamp@ casa). È possibile o stamparlo o salvarlo nel dispositivo mobile e mostrarlo all’ingresso.

Questo è l’unico titolo di ingresso valido.

Se è stato acquistato sul circuito Ticketmaster sarà possibile ritirare il biglietto direttamente in cassa.

Ricordiamo sotto i servizi compresi nel pacchetto Vip:

- Ingresso e bracciale per il parterre gold

- Brindisi d'accoglienza previsto intorno alle 20 presso giardino interno palazzo Castiglione, l'area preposta sarà segnalata tramite apposita cartellonistica.

- Cena a Buffet presso giardino interno palazzo Castiglione, a partire dalle ore 20,15 sino alle ore 21,15. L'area preposta sarà segnalata tramite apposita cartellonistica

- Ricordo con prestigioso pass laminato dell'evento (in sostituzione della locandina prevista inizialmente)

- Parcheggio disponibile nell'immediata vicinanza dell'ingresso, presso biglietteria Aster in via San Giorgio (fino ad esaurimento, disponibile 1 posto auto per ogni singola transazione. Per chi non l'avesse ancora fatto si prega di scrivere all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per poter prenotare il posto macchina).

PUNTI DI ACCESSO ALL'AREA CONCERTO DI PIAZZA SORDELLO

L'accesso alla piazza, dopo i controlli di sicurezza, inizierà alle 18 circa da:

1 PER CHI ARRIVA DA NORD (VERONA, BRESCIA) O DAL CASELLO MANTOVA NORD: ingresso via San Giorgio disponibile per: acquisto biglietti / ritiro accrediti / ritiro pacchetti vip / ritiro biglietti prenotati / cambio nominativo

2 PER CHI ARRIVA DAL CENTRO STORICO: Volto di San Pietro disponibile unicamente come varco di accesso

3 INGRESSO RISERVATO DIVERSAMENTE ABILI: piazza Pallone, con parcheggio riservato in via Rubens.

NORME DI SICUREZZA

A tutela della pubblica incolumità, agli ingressi di piazza Sordello saranno disposti controlli effettuati dal personale di servizio e dalle forze dell'ordine.

Non sarà possibile accedere all’area dello spettacolo con: bottiglie di vetro, lattine, bicchieri di vetro, bombolette, ombrelli, aste rigide, bandiere, selfie stick, utensili, fuochi d’artificio, armi, caschi integrali, valigie di dimensioni medio-grandi ed tutti gli altri oggetti atti ad offendere.

AREE PARCHEGGIO E NAVETTE GRATUITE

> Area “Boma” (Palazzetto dello Sport/ Grana Padano Arena Theatre);

> Strada Cipata (parcheggio Campo Canoa).

> Piazzale Montelungo (parcheggio Palazzo Te).

Le suddette aree di parcheggio saranno collegate, mediante bus navetta gratuiti, con il centro città e con l’area limitrofa a piazza Sordello, con frequenza di 15 minuti circa, a partire dalle 15 e fino all’una.

Per coloro che parcheggeranno nell’area “Boma” e al Campo Canoa, i bus navetta faranno capolinea in viale Mincio, nelle due fermate riservate agli autobus turistici.

Per coloro che parcheggeranno in piazzale Ragazzi del ‘99, il bus navetta farà capolinea in corso della Libertà.

MODIFICHE ALLA VIABILITÀ

Dalle 17 e fino a conclusione degli spettacoli (alle 24 circa), saranno chiuse al traffico le seguenti vie e piazze:
- via San Giorgio;
- piazza Sordello;
- via Cairoli;
- via Accademia, all’intersezione con piazza Dante Alighieri;
- via Cavour, nel tratto compreso tra via Broletto e vicolo Nazione;
- via Sant’Agnese;
- vicolo Bonacolsi.

Piazza SordelloDa mercoledì 29 giugno scatta l’ordinanza del Comune di Mantova che regolamenta la sosta e la circolazione in piazza Sordello e nelle vie limitrofe in occasione dei concerti estivi. Dopo il primo concerto di mercoledì, i divieti saranno attivi anche venerdì 1, martedì 5, venerdì 8, sabato 9 e mercoledì 13 luglio in occasione degli altri appuntamenti musicali. Ecco l’ordinanza.

Via CavourMercoledì 29 giugno in alcune zone della città verrà tracciata la segnaletica orizzontale. In via Cavour dalle 7 alle 14 (nel tratto da via Broletto a via della Mainolda) entrerà in vigore il divieto di sosta con rimozione coatta. In questa via il divieto di sosta proseguirà fino alle 24 per il concerto serale di piazza Sordello. Il divieto di sosta con rimozione coatta riguarderà anche via Tassoni e piazza Virgiliana. In questo caso sarà dalle 7 alle 20 (all’altezza di vicolo Due Catene e all’altezza del civico 53). Per i pedoni sarà garantita la fruibilità dei marciapiedi, oltre che l’accesso alle abitazioni e alle attività commerciali e produttive.

La presentazione al BarattaHa preso il via la distribuzione da parte del Comune di Mantova dei “Buoni Mobilità”, un premio che consiste in servizi di Bike Sharing Ridemovi a flusso libero, disponibili in città, e consentono l’utilizzo gratuito di biciclette a pedalata assistita per un tempo totale di 90 minuti. 1170 buoni per i mantovani che sceglieranno una mobilità più sostenibile.

A presentare l’iniziativa sono stati gli assessori alla Mobilità Iacopo Rebecchi e ai Giovani Alessandra Riccadonna, insieme ad Alessandro Piva e Giuseppina Avallone dell’Ufficio Mobilità di Aster. I relatori sono intervenuti alla conferenza stampa che si è tenuta giovedì 23 giugno al Centro Baratta in corso Garibaldi.

I buoni andranno a chi ha deciso di abbandonare l’automobile per percorre lo spostamento casa-lavoro o casa-scuola in bicicletta. Materialmente, quindi, corrispondono ad un codice alfa numerico di otto caratteri da inserire, al momento del prelievo della e-bike, direttamente sull’applicazione che l’utente dovrà scaricare sul proprio smartphone. Al momento del “pagamento” dovrà semplicemente inserire il codice promozionale.

I buoni mobilità sono in numero totale 1170 e circa l’84 per cento sarà riservato a studenti e lavoratori. Il restante, invece, verrà utilizzato per premiare varie attività di mobilità sostenibile, quali Pedibus, Kiss&Ride ed altro ancora (circa 100 buoni mobilità).
Nel dettaglio, si procederà riservando:

1. 270 buoni ai lavoratori delle aziende che hanno compilato il PSCL (Piano spostamento casa-lavoro);
2. 150 buoni ai lavoratori che rinnovano o acquistano un abbonamento al Parking Pradella;
3. 150 buoni ai lavoratori il cui spostamento casa-lavoro prevede come origine e/o destinazione il Comune di Mantova e che non rientrano nelle precedenti categorie;
4. 410 buoni agli studenti di età compresa tra i 16 e i 24 anni residenti a Mantova o che studiano nel Comune capoluogo;
5. 100 buoni per premialità varie (Pedibus, Kiss&Ride, eccetera);
6. 90 altre esigenze particolari di mobilità.

La distribuzione è iniziata giovedì 23 giugno in concomitanza dell’inaugurazione dell’iniziativa. Verrà effettuata una distribuzione anche dalla biglietteria del parcheggio Pradella, riservata esclusivamente agli abbonati, per una promozione diretta della struttura.
Chiunque voglia aderire all’iniziativa potrà farlo attraverso la compilazione di un Form che sarà attivo sul sito di Aster (www.aster.mn.it) a partire sempre dal 23 di giugno.

Il Form è accessibile al seguente link: https://forms.office.com/Pages/ResponsePage.aspx?id=_MDfRZc3nEOeUIvVCCE4P3OmhdXO0DVDvhYPeg_Oc01URDcyTjNWSUxEOUlMS0s4VEdEWk9SMVI1VyQlQCN0PWcu

(il link è accessibile anche attraverso un qr code dedicato).

Aster prenderà in carico la richiesta ed entro 24 ore risponderà al richiedente, inviandogli per e-mail il buono e le relative modalità di uso. Sarà data priorità a chi fa richiesta per la prima volta e solo dopo aver esaurito tale esigenza si procederà ad una eventuale seconda distribuzione.

Verrà eseguito anche un monitoraggio dei buoni distribuiti, da parte di Aster, così da garantire eventuali ribilanciamenti degli stessi da categorie che necessitano a quelle che non ne hanno ancora esaurito il budget.
I buoni potranno essere usufruiti al massimo entro il 31 dicembre 2022.

A fine validità del buono, verrà inviato via e-mail ai fruitori del servizio un questionario facoltativo. Infine, verrà elaborata una relazione con i dati raccolti e le considerazioni emerse dall’analisi degli stessi.

Il progetto “Buoni Mobilità” - Bike Sharing Ridemovi si inserisce all’interno del più ampio “La Grande Mantova si muove sostenibile”, attraverso il bando vinto dal Comune di Mantova “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-lavoro e casa-scuola” promosso dal Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica). Il progetto, insieme ad altre azioni racchiuse nel Programma Sperimentale (alcune delle quali fatte di concerto con i Comuni della Grande Mantova), si pone come obiettivo quello di promuovere uno stile di vita più salutare e contribuire alla riduzione dell’inquinamento del traffico automobilistico.

L'incontro in aula consiliareUna nutrita delegazione di cittadini di Weingarten giovedì 23 giugno è stata ricevuta nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. Ad accoglierla il vice sindaco Giovanni Buvoli accompagnato dall’avvocato Maddalena Portioli, coordinatrice dei gemellaggi. Il gruppo è in visita per alcuni giorni nella nostra città.

In questa occasione Buvoli ha ricordato di essere stato presente alle celebrazioni che si svolgono ogni anno a Weingarten in onore della reliquia del Preziosissimo sangue di Cristo che ci accomuna e che è origine del nostro legame di gemellaggio. La prima volta nel 1998 quando è stato suggellato il patto di gemellaggio, poi in occasione del ventennale e, infine, lo scorso mese quando la delegazione mantovana è stata ospite della città di Weingarten e della parrocchia di Sankt Martin per partecipare alle celebrazioni nel giorno dell’Ascensione con la consueta cavalcata del Preziosissimo Sangue ed alla processione illuminata a fine maggio.

La delegazione della città tedesca che ha raggiunto Mantova in questi giorni è guidata dalla presidente dell’associazione Weingarten-Mantova Margret Welsch che insieme ad Angela Menning – Saiger, ha tradotto i saluti scambiati tra le due amministrazioni comunali. Quindi è stata letta una lettera del sindaco di Weingarten Clemens Moll. Presenti tra gli altri anche Ulriche Eitel ed il presidente mantovano dell’associazione Mantova – Weingarten Pellegrino Sereni che pure ha salutato gli amici ricordando la sua ventennale partecipazione in rappresentanza del Comune di Mantova come cavaliere alla cavalcata del Preziosissimo Sangue che è la più grande processione a cavallo d’Europa. Al termine del cordiale incontro, vi è stato lo scambio dei doni.

Un momento dell'inaugurazioneIl Comune di Mantova e l’ufficio Musei hanno presentato la conclusione del primo tassello del progetto di riordino museologico e museografico delle proprie collezioni nelle sedi di Palazzo Te, Palazzo San Sebastiano e Chiesa di San Sebastiano.

Grazie alla collaborazione con il Demanio dello Stato, proprietario del Tempio, del Ministero della Cultura, di Palazzo Ducale e della Regione Lombardia che ha contribuito fattivamente a sostenere le spese, è stata restituita alla chiesa l’originaria identità di monumento albertiano con l’ambizione di divenire un nuovo spazio di confronto sui temi dell’architettura. In occasione dell’inaugurazione, avvenuta sabato 18 giugno, l’Amministrazione ha disposto l’apertura gratuita al pubblico nel giorno dell'inaugurazione e domenica 19 giugno dalle 10 alle 18.30.

Il nuovo allestimento del Tempio di San Sebastiano inserito nel programma delle celebrazioni del 550° anniversario della morte di Leon Battista Alberti e dell’inizio dell’edificazione della Basilica di Sant’Andrea in Mantova, è stato presentato con gli intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del direttore dei Musei Civici Veronica Ghizzi, del direttore del Ducale Stefano l'Occaso e del presidente della Fondazione Alberti Federico Fedel.

L’idea di ripensare all’allestimento del Tempio nasce dal confronto scientifico tra Musei Civici e Fondazione Leon Battista Alberti nella sua veste di istituto mantovano preposto alla valorizzazione dell’opera albertiana. Nel 2019 si è scelto, insieme ad una nutrita cordata di realtà culturali mantovane, di candidare una proposta per la ri-funzionalizzazione degli spazi espositivi e artistici del Tempio di San Sebastiano come uno degli obiettivi cardine all’interno del bando PIC (Piano Integrato della Cultura di Regione Lombardia) dal titolo “Partiamo dal Te!” che è stato fortunatamente riconosciuto meritevole di finanziamento.

La progettazione dell’allestimento è stata quindi affidata dal Comune di Mantova dell’arch. Marco Bonfà mentre la realizzazione dei supporti e dell’illuminazione a Promofiere Verona. Tutte le scelte sono state precedente condivise da un ampio gruppo di lavoro costituito da Settore Cultura, Lavori Pubblici in sinergia con Palazzo Ducale e la collaborazione di Fondazione Alberti.

Il tempio di San Sebastiano è il primo edificio costruito a Mantova su progetto di Leon Battista Alberti. Grazie alla cronaca di un contemporaneo, Andrea Schivenoglia, sappiamo che nel 1460 inizia la costruzione di un Tempio dedicato al santo invocato contro la peste, San Sebastiano, in una zona vicina alle mura della città, verso l’isola dove sorgerà Palazzo Te. Il marchese Ludovico II Gonzaga “per uno insonio” di una notte lo commissiona ad Alberti che si serve di Luca Fancelli per portare avanti il progetto e realizzare la decorazione architettonica. Nonostante le difficoltà costruttive del cantiere, le continue battute di arresto, il risultato visibile è quello di una struttura straordinariamente moderna e si fatica da subito a identificarla come chiesa. Il cardinale Francesco Gonzaga, figlio dello stesso Ludovico, nel 1473 scriverà perplesso di non comprendere se si tratti invece di una moschea o di una sinagoga. Alberti infatti usa la pianta centrale, tipica di molti edifici dell’antichità, per creare un linguaggio completamente nuovo, usa un alfabeto antico per creare un linguaggio dirompente ed estremante “contemporaneo”. La presenza del portico, trattato come un corpo autonomo e indipendente, ricostruisce idealmente quella struttura composta da cella e pronao, innalzati su un alto podio, che Alberti, sulla scorta delle osservazioni di Vitruvio, aveva considerato come forma ideale del tempio antico nel suo trattato De re aedificatoria. La planimetria si ripete identica nella chiesa inferiore, che ha un accesso indipendente rispetto all’aula superiore, e una sua fronte d’ingresso, e non può, quindi, essere considerata semplicemente una cripta, anche perché non esistono collegamenti interni. La lentezza nel procedere delle opere della costruzione e l’attenzione rivolta da Ludovico Gonzaga alla nuova chiesa di Sant’Andrea, lasciano alla morte di Alberti, il San Sebastiano ancora incompiuto in molte parti.

Quanto fedele all’indicazione dell’umanista sia il completamento dovuto ai canonici Lateranensi a partire dal 1488 è problema ancora aperto. Durante il restauro eseguito tra il 1922 e il 1925, si decide di trasformare l’edificio, da tempo abbandonato, in sacrario ai caduti, alterandone profondamente la struttura, con una modifica delle le aperture, il rifacimento della volta sostituendo i pilastri e le basi di sostegno ma soprattutto per l’aggiunta impropria delle due scalinate di accesso in facciata; la scala antica, infatti, tuttora esistente e risalente alla fine del Quattrocento, è posta all’interno di una loggia, sul lato sinistro del portico; e lì, in corrispondenza con le testate laterali del pronao, probabilmente Alberti aveva immaginato le due rampe d’ingresso al suo tempio.

Provenienti dalla chiesa sono i plutei prima posti sulle balaustre esterne e poi sostituiti da copie per ragioni conservative. Gli originali con rilievi decorati da motivi araldici gonzagheschi di gusto donatelliano sono ora posti all’entrata del tempio. Con buona probabilità anche il modiglione con voluta e le lastre decorate con motivi araldici gonzagheschi erano parte integrate della decorazione originale del Tempio. Dal punto di vista iconografico le baccellature presenti sui lati della mensola a voluta richiamano direttamente quelle che decorano le anse del vaso scolpito sui plutei del San Sebastiano. Le foglie di quercia nella parte inferiore della ‘spirale’, quella meno consunta, presentano stilemi che si rintracciano sia nelle foglie di quercia che ornano i plutei che in quelle ancora in situ sul fascio orizzontale del portale centrale del vestibolo del Tempio. Tutti questi particolari sono la prova di un’omogeneità di linguaggio decorativo che contraddistingue i pezzi provenienti dalla chiesa albertiana.

“Il nuovo allestimento del Tempio di San Sebastiano - ha osservato Palazzi – segna un momento importante della cultura a Mantova poiché a pochi giorni dalle celebrazioni per l’anniversario della posa della prima pietra di Sant’Andrea accendiamo i riflettori anche sull’altro importante edificio progettato da Leon Battista Alberti. Dagli anni 20 del Novecento i mantovani identificano il Tempio con il Famedio, sacrario dei caduti di tutte le guerre ma, senza perdere questa fondamentale connotazione, il Tempio è testimonianza del linguaggio di estrema modernità che il primo teorico dell’architettura ha impresso sull’urbanistica di questa città. Il nuovo allestimento del Tempio di San Sebastiano riporta in questo spazio le sculture autentiche che un tempo lo connotavano dei significati simbolici per cui era stato creato e consente di porle in relazione ad altre opere affini per contesto culturale, offrendo spunti di approfondimento e un nuovo percorso espositivo alla città. È l’occasione per riflettere sulle necessità conservative della struttura perché siamo consapevoli dell’importanza di questa testimonianza storica che per primi abbiamo scelto di valorizzare e tutelare. Tuttavia le risorse per un intervento di restauro complessivo vanno trovate in sinergia con la proprietà demaniale, Palazzo Ducale e il Ministero della Cultura perché la rilevanza del monumento albertiano merita un’attenzione di carattere nazionale”. 

“Mi compiaccio per il risultato di questo progetto che valorizza agli occhi dei mantovani e di tutti i lombardi un gioiello dell’architettura rinascimentale di Mantova - ha fatto sapere l'assessore Autonomia e Cultura Regione LombardiaStefano Bruno Galli -. Il riallestimento del Tempio di San Sebastiano è stato sostenuto con convinzione e concretamente da Regione Lombardia, all’interno di un più ampio programma di interventi, per il tramite dei Piani Integrati della Cultura. I PIC sono strumenti innovativi volti a promuovere e sostenere progetti complessi finalizzati all’attuazione – sia su scala territoriale sia su tematiche prioritarie – di strategie integrate di promozione culturale e di valorizzazione dei beni culturali. Si tratta di una politica innovativa nella quale credo molto e i cui risultati eccellenti sono sotto gli occhi di tutti. I PIC incentivano la creazione di reti di partenariato pubblico e privato, favoriscono processi di valorizzazione territoriale e rappresentano un volano cruciale per affermare il primato della cultura quale fattore privilegiato per la crescita economica e sociale delle nostre comunità”.

“Il nuovo allestimento si propone di approfondire criticamente il tema della decorazione architettonica mantovana del secondo Quattrocento ed offre la possibilità di raffrontare insieme i pezzi scultorei provenienti dalle fabbriche albertiane ora restituiti in una collocazione pertinente - ha aggiunto il direttore Musei Civici di Mantova Veronica Ghizzi –. Una parte delle decorazioni di San Sebastiano ritornano nel luogo d’origine mentre altre, provenienti da Sant’Andrea e dal Palazzo Ducale di Revere, ritrovano in questa sede un nuovo contesto ideale per un confronto storico-artistico. Il rinascimento mantovano è un sentiero critico molto battuto ma la valorizzazione degli edifici e delle opere si persegue anche cercando strade e punti di vista differenti. Il progetto rappresenta infatti non un punto di arrivo ma una nuova opportunità di stimolo e studio comparato di cui saranno presentati gli esiti al termine delle indagini diagnostiche e scientifiche appena iniziate”. 

“Lo straordinario tempio di San Sebastiano, con la sua pianta a croce greca probabilmente sormontata da cupola, elevato sopra un poggio, con una sorta di cripta sottostante irta di colonne, ancora oggi desta ammirazione e sorpresa ed è uno dei capolavori dell’Alberti - ha dichiarato il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occaso –. La memoria corre alle grandi chiese della cristianità greco-ortodossa e il collegamento simbolico al Vicino Oriente doveva essere ancora più chiaro all’uomo del Quattrocento, se il cardinale Francesco Gonzaga in una lettera del 1473 si domandava, perplesso, se San Sebastiano «aveva a reussire in chiesa o moschea o synagoga». Palazzo Ducale ha avuto in gestione dal Demanio questo gioiello, affidandolo alle cure del Comune di Mantova. Il nuovo importante allestimento, che include materiali comunali e statali, viene a coronare questa importante operazione, offrendo materiali alla pubblica fruizione: una strada che non può che essere pienamente condivisa”.

“Da troppo tempo il Tempio di San Sebastiano ha rappresentato l’altro Alberti, in un certo senso l’Alberti minore o dimenticato - ha concluso il presidente della Fondazione Alberti Federico Fedel -. Questo allestimento, inquadrato nel progetto riordino delle collezioni civiche della Città, rappresenta dunque un momento molto importante nel percorso di quella che possiamo chiamare la riscoperta del Tempio San Sebastiano. Il progetto ha l’obbiettivo di recuperare il rapporto tra il fruitore e lo spazio che Alberti ha pensato. La collocazione degli elementi lapidei si articola in modo da mantenere una relazione diretta con lo straordinario vuoto dell’aula. La nuova funzione prevede, oltre all’allestimento della collezione lapidea, anche la possibilità di incontri e mostre legate ai temi dell’Architettura. Mantenendo il centro dello spazio libero, l’esperienza fruitiva permette di leggere il fortissimo rapporto che questo luogo ha con l’antico. In questo senso possiamo sicuramente affermare che San Sebastiano è l’architettura più autenticamente rinascimentale mai costruita. L’interno rimanda alle grandi volte delle terme romane, come in nessun altro edifico rinascimentale, una dichiarazione di intenti chiara che fa del Tempio un’architettura ideale e senza tempo. Qui la storia dell’architettura trova uno spazio che unisce passato e presente, trova un luogo simbolo, dove il pensiero può costruire il futuro”.

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