Ritorna il museo diffuso delle Vie dei Tesori
Pubblicato in CulturaSi entrerà per la prima volta in assoluto in sei ambienti - alcuni meravigliosamente affrescati - recuperati del Palazzo del Podestà; si riscoprirà la “scala santa” affascinante luogo di devozione di Ferdinando Gonzaga a Palazzo Ducale, che riproduce San Giovanni in Laterano; si visiteranno le sale del Politecnico, finora note solo a studenti e professori; ci si intrigherà tra i mezzi dei Vigili del Fuoco; e si aggiungerà un nuovo capitolo al grande recupero delle Pescherie di Giulio Romano. E tanto altro: otto luoghi straordinari e tre esperienze da non perdere per avvicinare una Mantova inedita, seppure quotidianamente sotto gli occhi, rinsaldando il rapporto che corre tra cittadini e comunità.
Sono tutti luoghi ritrovati, infatti, quelli che saranno visitabili con Le Vie dei Tesori, il festival che dal 2006 apre e racconta centinaia di luoghi in Sicilia, e che torna a Mantova per il suo settimo anno consecutivo. Anche quest’anno la manifestazione ha messo insieme un programma pieno di inediti lungo tre weekend: si inizia infatti sabato prossimo (14 ottobre) e si va avanti fino a domenica 29. Una nuova edizione, sempre in collaborazione con l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani, e la Fidam, la Federazione italiana Amici dei musei, sotto il patrocinio del Comune di Mantova e in sinergia con Diocesi, Università, Politecnico, Demanio, Azienda Tea, associazione Alkèmica.
Il programma è stato illustrato mercoledì 11 ottobre nella sala Consiliare del Comune di Mantova nel corso di una conferenza stampa. Sono intervenuti l’assessore alle Biblioteche civiche Alessandra Riccadonna, il presidente degli Amici di Palazzo Te e della Federazione Italiana Amici dei Musei Italo Scaietta, la presidente della Fondazione “Le Vie dei Tesori” Laura Anello, il direttore dell’Archivio storico Diocesano don Massimiliano Cenzato, il presidente di Tea Massimiliano Ghizzi, il presidente della Galleria Nazionale dei Vigili del Fuoco, il presidente di Alkemica Riccardo Govoni e il coordinatore del corso di laurea magistrale Architectural Design and History Professor Carlo Peraboni, Michela Zurla di Palazzo Ducale e Francesca Campogalliani dell’omonima compagnia teatrale. Erano presenti anche gli studenti dei Licei Classico e Artistico di Mantova coinvolti nel progetto.
Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, dove questo termine non si ferma a luoghi e monumenti, ma pesca in ogni realtà fattiva della comunità; un unico museo diffuso, trasversale, che scopre beni culturali, diventa vettore turistico, investe sui giovani, accresce il senso di comunità. Premiata per sette anni consecutivi con la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, l’anno scorso la Fondazione Le Vie dei Tesori, che promuove il Festival, ha ricevuto l’Encomio al Premio del Paesaggio del Ministero dei Beni culturali come riconoscimento alla sua attività. Il festival propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della riappropriazione degli spazi. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive.
Ideato nel 2006 per il Bicentenario dell’Università di Palermo, rafforza di anno in anno il suo rapporto con le istituzioni. Tre anni fa ha anche lanciato la “costola” dei Borghi dei Tesori, riportando alla luce sessanta piccoli comuni lontani dai circuiti turistici, che si sono costituiti in un’unica associazione, la prima nel suo genere in Sicilia. Nel tempo l’intero festival è diventato un forte attrattore che lo scorso anno ha prodotto 6 milioni di indotto turistico tra alberghi, ristoranti, trasporti, shopping. Con un indice di gradimento del pubblico che supera il 95 per cento.
In Sicilia l’edizione 2023 è già in corso da fine agosto, divisa in più tranche. La seconda tranche è in corso: a Palermo, dove tutto è partito e che solo nel primo weekend ha messo insieme oltre 25 mila visitatori; e a Catania dove dura l’intero mese; poi Ragusa, Scicli, Noto e Sciacca, dove invece durerà fino al 22 ottobre.
IL FESTIVAL A MANTOVA
Tesori da scoprire per la prima volta, tesori da riguardare con occhi nuovi, tesori di cui ascoltare la storia, che è la condizione essenziale per conoscerli davvero. “Un luogo non raccontato è un luogo muto” è il mantra delle Vie dei Tesori che, dalla Sicilia dov’è nato, torna per il settimo anno a Mantova. E apre otto luoghi preziosi, tessere che compongono un mosaico di arte, acqua, scienza, da scoprire anche dall’alto, da un’altana sconosciuta sulla città.
Dal Palazzo del Podestà che riconsegna sei splendide sale inedite (dopo la Torre Pila 1 progettata da Italo Rota, aperta lo scorso anno) e che sarà visitabile dal secondo weekend del festival; al convento delle Convertite trasformato in Politecnico con splendidi affreschi di scuola del Mantegna; dagli archivi della Diocesi, vera memoria della città, alla Scala Santa di Ferdinando Gonzaga, straordinario luogo di devozione del duca-prelato che vi entrava solo in ginocchio. E ancora, le collezioni inedite (già soltanto quella dei mezzi dei Vigili del fuoco è straordinaria, ci si perderà tra autoveicoli, scale, anfibi, elicotteri, divise, manifesti, modellini dalla metà del 1800 al 1900); l’Officina del Gas fino all’affaccio su Porto Catena; la chiesa di san Leonardo, che fece nascere un intero quartiere, ancora vivissimo; fino al Teatro Scientifico che sarà osservato da una “luminosa” prospettiva veramente inedita, la stessa che avevano gli accademici durante gli esperimenti scientifici.
Il rapporto che lega Mantova all’ acqua è tutto da raccontare, a partire dal prezioso Rio che la attraversa dal Duecento, ma sarà l’associazione Alkemica a creare nel sottoponte delle Pescherie di Giulio Romano, a contatto con l’acqua, una serie di esperimenti stupefacenti: le leggi della natura rese in maniera spettacolare. Ed è anche terra di patrioti: ricordate i Martiri di Belfiore? Era il 1852, tra i patrioti mazziniani impiccati dal governo degli Asburgo ci fu il medico mantovano Carlo Poma: se ne ascolterà virtualmente la voce nel luogo dove passò le ultime notti. Insomma, Mantova museo diffuso e narrato, Mantova dai mille volti, svelati dai volontari e dagli studenti animati dalla passione per la propria città e desiderosi di trasmetterla a tutti i visitatori.
Info e coupon del festival su www.leviedeitesori.com, sito che è una fonte continua di materiali, fotografie e video. È stato anche allestito un info point alle Pescherie di Giulio Romano, via Pescheria 20, attivo nei tre weekend (da venerdì a domenica) dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17.
ufficio stampa Le Vie dei Tesori
Simonetta Trovato | +39.333.5289457 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I LUOGHI DI MANTOVA nel dettaglio | 14 - 29 ottobre
1. ARCHIVIO STORICO DIOCESANO
La “memoria” della città con antichi documenti inediti.
Negli anni in cui non esistevano gli archivi pubblici, la memoria della città passava dal patrimonio documentario della Diocesi nell'arco di un millennio. L'Archivio storico diocesano conserva la testimonianza del governo condotto dai suoi vescovi, dell'operato del clero, della gestione dei beni ecclesiastici, dei rapporti con autorità ecclesiastiche, religiose, militari e civili. Già dimora dei marchesi Bianchi, l’edificio settecentesco è divenuto sede dell'Episcopio dal 1824. È stato affiancato anche un fondo di codici corali e libri liturgici, manoscritti e a stampa, provenienti da diverse chiese della Diocesi, oltre alla cattedrale. Durante la visita saranno mostrati alcuni antichissimi documenti del territorio mantovano.
Piazza Sordello, 15
Visite: sabato 28 h14.30-17.30; domenica 29 ore 10-12.15/14.30-17.30
2. CHIESA DI SAN LEONARDO
La chiesa che fece nascere il quartiere e la cappella ritrovata sotto le bombe.
Dal XII secolo attorno a San Leonardo nacque una struttura in grado di ospitare i monaci benedettini di San Rufino, protezione importante per la zona insalubre e minacciata dalle acque. La presenza di una chiesa e la sicurezza offerta dalla presenza dei monaci fecero sì che l’insediamento abitativo crescesse fino al quartiere vitale che è oggi. La chiesa di San Leonardo subì rifacimenti e solo nel XVIII secolo prese l'attuale aspetto neoclassico, dovuto all'architetto Giovan Battista Marconi. Le bombe della seconda guerra mondiale portarono fortunatamente alla luce le caratteristiche tardo gotiche della cappella di San Gottardo, edificata tra il 1459 e il 1466. Da notare l’affresco cinquecentesco attribuito a Lorenzo Costa il Vecchio, “Il Redentore e i profeti”.
Piazza San Leonardo
Visite: sabato e domenica ore 14.30-17.30
3. GALLERIA STORICA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Autoveicoli, scale, anfibi e molto altro. I mezzi dei pompieri dal 1800 a oggi.
La Galleria ha sede a palazzo Ducale. La realizzazione di questo eccezionale e inatteso museo non fu semplice, si deve alla passione di Nicola Colangelo che ha raccolto reperti e materiali che raccontano la storia dei mezzi della mobilità dei Vigili del Fuoco, dagli inizi dell’attività del Corpo ai giorni nostri. In un vero cortocircuito temporale visto che la galleria ha sede negli edifici che un tempo erano ambienti di servizio (stalle e scuderie ducali) e alloggiavano anche uno dei teatri di corte. Per formare la collezione, si dovette non solo acquisire mezzi e materiali di diverse epoche dalle caserme di tutta Italia, ma anche restaurarli e ordinarli. Autoveicoli, scale, anfibi, elicotteri, divise, manifesti, modellini dalla metà del 1800 al 1900.
Largo Vigili del fuoco, 1
Visite: sabato ore 14.30- 17.30 domenica ore 10-12.15/14.30-17.30
4. POLIMI@MANTOVA
L’ex convento trasformato in Politecnico conosciuto solo da professori e studenti.
La sede del Politecnico di Milano - polo di Mantova nacque dall’unione di due antichi edifici, il convento delle Convertite di Santa Maddalena e l’orfanotrofio (detto Ospedale della Misericordia). Sarà così possibile entrare e visitare ambienti noti finora a professori e studenti. Il convento di santa Maria Maddalena voluto nel 1540 dal cardinale Ercole Gonzaga, concepito come rifugio per ragazze “oggetto di scandalo”, occupò l’ala sud del Pio luogo della Misericordia. All’interno si trovano affreschi quattrocenteschi di scuola mantegnesca e un dipinto murale, probabilmente commissionato nel ‘500 da Tebaldo Ippoliti (Maestro di Stalla del duca Federico II Gonzaga), che rappresenta uno degli ultimi esempi dello stile prima dell’arrivo di Giulio Romano a Mantova nel 1524.
Piazza Carlo D’Arco, 3
Visite: sabato 28 e domenica 29 ottobre ore 10 - 12.30 e 15 -17.
5. IL PALAZZO DEL PODESTÀ
Anteprima assoluta per il festival. Sei splendide stanze inedite.
Un’anteprima assoluta per il festival e per soli due weekend: aprono infatti per la prima volta, sei sale del palazzo del Podestà con affreschi inediti. Dopo la torre Pila 1 progettata da Italo Rota, una nuova apertura visto che, durante gli ultimi lavori di restauro, sono stati recuperati sei ambienti, risultato di una lunga e complessa stratificazione architettonica. Il primo nucleo del palazzo nacque nella seconda metà del secolo XII, un altro dei corpi di fabbrica venne innalzato nel 1227 dal Podestà Laudarengo Martinengo. Nel ‘400, Luca Fancelli e Giovanni Antonio d'Arezzo trasformarono in una torre merlata parte del corpo di fabbrica preesistente, ma si deve all’architetto Aldo Andreani un intervento di “ricostruzione” ex novo di un passaggio medievale interno nel 1942.
Piazza Erbe (ingresso da via Giustiziati)
Visite: sabato 21 e 28 ottobre e domenica 22 e 29 ottobre ore 10-13 e 14-18
6. PALAZZO DUCALE
La Scala Santa da salire in ginocchio che riproduce san Giovanni in Laterano.
Nel nucleo più antico del Palazzo Ducale si trova la riproduzione in miniatura della Scala Santa di San Giovanni Laterano a Roma, luogo ritenuto per anni l’appartamento destinato ai nani della Corte Gonzaga. Fu il duca Ferdinando Gonzaga - secondogenito di Vincenzo I ed Eleonora de’ Medici, destinato alla carriera ecclesiastica ma, dopo la morte del fratello, costretto ad assumere il titolo di duca – a volere l’imitazione mantovana affidata ad Anton Maria Viani che realizzò un modello architettonico attinente a quello del Laterano: tre scale parallele che portano all’ottagonale Sancta Sanctorum. Chi entrava in questi ambienti privati lo faceva spesso in ginocchio e così quello che si pensava fosse l’appartamento dei nani, è invece un luogo di personale e intima devozione.
Piazza Sordello
Visite: sabato 28 e domenica 29 ottobre 10 -12,30 e 14,30-17
7. SPAZIO TEA. LE OFFICINE DEL GAS
Le Officine volute dagli Asburgo per l’illuminazione della città.
Lo spazio all’incontro tra vicolo Stretto e vicolo Barche, dove la città si collega a via Fondamenta attraverso una breve ripida rampa, registra il nome di piazza Gasometro già in una mappa di Mantova del 1865. Due anni prima, l’amministrazione austriaca aveva scelto quest’angolo al margine del centro urbano per dotare la città di un moderno impianto del gas necessario ad alimentare la nuova illuminazione pubblica: nascevano le “Offi¬cine del Gaz”, oggi Azienda TEA. Sarà possibile visitare le strutture architettoniche dell’impianto ancora esistenti che rappresentano una bella testimonianza di archeologia industriale cittadina. La visita si chiuderà con l’affaccio sull’antico Porto Catena, il cuore commerciale della città dal Medioevo, da cui giungevano i rifornimenti via fiume.
Piazza Gasometro
Visite: domenica 22 e 29 ottobre ore 10 -12,30 e 14,30 -17,30
8. TEATRO SCIENTIFICO
La luce naturale per gli esperimenti. Una prospettiva inedita del Teatro.
Il teatro Scientifico di Mantova, capolavoro assoluto – e unico per perfezione acustica – dell’architettura tardo barocca, nasce da un ambizioso progetto di rinnovamento concepito nel 1767 dall’Accademia dei Timidi. Gli accademici si rivolsero ad Antonio Galli Bibiena che realizzò per loro un teatro a quattro ordini sovrapposti di palchetti attorno alla platea conclusa da una galleria percorribile. La sala era utilizzata sia per concerti, che per adunanze scientifiche estese alla città durante le quali venivano aperti i tendaggi che coprivano gli ampi finestroni, dietro la balconata. Sarà proprio questa l’esperienza inedita che si otterrà durante il festival offrendo una percezione molto diversa da quella consueta. Si arriverà alla balconata in cui sedevano gli accademici per seguire gli esperimenti.
Via Accademia, 47
Visite: sabato 14 e domenica 22 ottobre ore 10 - 13 e 14 - 15.30
ESPERIENZE
1. Pescherie di Giulio Romano: la scienza che incanta a contatto con l’acqua
Le Pescherie di Giulio Romano sono legate indissolubilmente al festival delle Vie dei Tesori che ne ha già ospitato qualche anno fa la riapertura al pubblico di alcune sezioni. L’anno scorso è stato completato il secondo lotto dei lavori di restauro e l’affaccio sul Rio delle pescherie di Levante si è trasformato in estate in un teatro en plein air per gli eventi. In occasione del festival, l’associazione Alkemica che si occupa di divulgazione scientifica, creerà nel sottoponte a contatto con l’acqua, una serie di esperimenti stupefacenti: le leggi della natura rese in maniera spettacolare. Per spiegare che la fisica e la chimica possono anche essere intriganti e addirittura divertenti per tutti e non solo per gli appassionati.
Via Pescheria
Sabato 14 e 21 e domenica 15 e 22 ottobre ore 10-11; 15 -16
Contributo 6 euro
2. La vista sulla città da uno straordinario belvedere privato
Mantova è una città che si allarga sul territorio, ma quando il verticale diventa orizzontale, la prospettiva cambia radicalmente: le torri, il lago e i tetti della città saranno visibili da una straordinaria altana, un belvedere sopraelevato che però vive nel cuore antico di Mantova. Si potrà gettare uno sguardo emozionante sulla città salendo fin su una silenziosa terrazza privata, e ancora più su, su un’altana oltre il tetto, da dove sarà possibile abbracciare un meraviglioso panorama e lasciarsi incantare dalla sua magia ascoltando il millenario racconto suggerito dagli antichi edifici. Una casa che è tra i punti più alti della città, una prospettiva del tutto inedita e solitamente chiusa al pubblico visto che si tratta di un ambiente privato.
Via don Enrico Tazzoli 13
sabato 28 e domenica 29 ottobre ore 16, 16,30, 17, 17,30 | contributo 6 euro
3. Martiri del Risorgimento: le lettere di Carlo Poma nel Confortatorio
L’Accademia teatrale “Francesco Campogalliani” legge alcune delle più intense lettere scritte alla famiglia e agli amici dal medico mantovano Carlo Poma, congiurato mazziniano condannato a morte dal governo austriaco nel 1852: Poma fu uno dei Martiri di Belfiore, il gruppo di patrioti italiani condannati a morte per impiccagione a Mantova tra il 1852 e il 1855 in pieno Risorgimento, per ordine del governatore generale del Lombardo Veneto, il feldmaresciallo Radetzky. Si potrà entrare nel “confortatorio” dove avvennero i colloqui dei condannati a morte con il sacerdote Luigi Martini (che li narrò in una serie di scritti). Le lettere di Carlo Poma sono documenti commoventi che ci riportano al clima politico della città nel Risorgimento.
Via Giuseppe Mazzini, 42
domenica 29 ottobre ore 18 | Contributo 6 euro
La consegna dei riconoscimenti mercoledì sera al Teatro Bibiena di Mantova Marco Bellocchio, Matteo Garrone, Ficarra & Picone, Barbora Bobulova. Sono solo alcuni degli artisti che hanno ricevuto i Premi FICE, appuntamento clou degli Incontri del Cinema d’Essai che, iniziati lunedì, vedranno la loro conclusione giovedì. La cerimonia di premiazione è stata condotta dal giornalista Maurizio Di Rienzo.
Oltre a Matteo Garrone (Leone d’Argento a Venezia per il suo Io capitano e designato a rappresentare l’Italia ai prossimi Premi Oscar come film internazionale) e Marco Bellocchio (in concorso all’ultimo Festival di Cannes con il suo Rapito), un altro premio alla regia è stato consegnato a Valentina Bertani, che per La timidezza delle chiome ha vinto il referendum Vota il film d’essai dell’anno, indetto da Vivilcinema, rivista edita dalla FICE.
Gli attori premiati sono stati invece Salvatore Ficarra e Valentino Picone (apprezzati da pubblico e critica ne La stranezza di Roberto Andò), Barbora Bobulova (recente protagonista ne Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti e Nata per te di Fabio Mollo) e l’emergente Leonardo Maltese (premiato per la sua intensa interpretazione in Rapito).
Non sono mancati i riconoscimenti tecnici. Quest’anno sono stati assegnati ad una montatrice d’eccezione come Francesca Calvelli, (3 David di Donatello e 6 Nastri d’Argento in carriera, oltre a collaborazioni di prestigio con autori del calibro di Marco Bellocchio e Saverio Costanzo), e al produttore Carlo Cresto-Dina (tra i titoli da lui prodotti Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, Occhi blu di Michela Cescon).
Hanno ritirato il premio alla Multisala Ariston, nelle fasi precedenti degli Incontri, Micaela Ramazzotti (premiata per il suo esordio alla regia, Felicità) e Andrea Di Stefano per la regia de L’ultima notte di Amore.
Gli artisti sono stati premiati sul palco del Teatro Bibiena da istituzioni e personalità del mondo del cinema: tra loro il sindaco di Mantova Mattia Palazzi che ha ringraziato gli artisti e gli organizzatori per avere realizzato anche quest'anno una rassegna cinematografica di alto livello.
Quanto, in tema di genitorialità, siamo realmente padroni delle nostre scelte e quanto invece queste sono il frutto di anni di abitudini, di condizionamenti, di pregiudizi? È la provocazione che verrà portata sul palco il 5 ottobre alle 21, al teatro Bibiena. Questo ed altri spunti di riflessione saranno messi in scena dallo spettacolo “Fai la brava”, a cura della compagnia Arte Povera ed organizzato dall’associazione Abeo Mantova all’interno del progetto AbeoPiuma che sostiene il reparto di neonatologia dell’ospedale Carlo Poma.
L’evento è in programma all’interno della settimana mondiale dell’allattamento materno, che si svolge dall’1 al 7 ottobre, e realizzato con il patrocinio ed il contributo del Comune di Mantova, e in collaborazione con Asst, Ats, l’Ordine della professione ostetrica della provincia, il Corso di laurea in ostetricia e Gocce di Latte.
L’ingresso è libero e gratuito, per consentire a quante più persone possibile di partecipare.
Alla conferenza stampa che si è tenuta lunedì 2 ottobre nella sala consiliare del Comune di Mantova erano presenti: Valeria Fasolato, a capo del reparto di neonatologia, il presidente dell’associazione Abeo Vanni Corghi, l’assessore Chiara Sortino, il direttore didattico del corso di laurea in ostetricia Raffaella Ferrara, la responsabile dell’area materno-infantile Serena Varalta.
Il presidente Corghi esprime la soddisfazione di Abeo nel portare avanti i progetti dell’associazione. “Questo evento è realizzato a supporto di AbeoPiuma, che insieme ad AbeoPediatrie, AbeoDonazione, AbeoSostegno ed AbeoLilla è tra le principali mission che portiamo avanti ogni giorno per supportare bimbi e famiglie”.
“Fai la brava” è un’opera in un atto, Di Roberta Donà e Sonia Sferragatta con la Regia di Francesco Boschiero. In scena ci sarà una futura mamma, sola in mezzo ad una società che si sente sempre in diritto di dire la sua e di dare consigli, spesso non richiesti. “In questa società, basata su consumismo, profitto, produttività, non c’è spazio per l’ascolto di sé stessi - si legge nella scheda di presentazione - e di conseguenza non ce n’è per il rapporto mamma bambino, che è il legame che più di tutti necessita proprio di ascolto profondo. Quest’opera parla di gravidanza, parto, allattamento, cura: di amore. Ma non si rivolge solo alle madri, perché la maternità è sì un fatto privato, ma inevitabilmente ci riguarda tutti. E allora forse è il caso di chiederci cosa ognuno di noi può fare per il futuro”.
La dottoressa Fasolato evidenzia subito quanto sia fondamentale il latte materno. “Rappresenta il gold standard dell'alimentazione del neonato – dichiara - e questo è tanto più vero quando ad essere nutriti sono i neonati prematuri o affetti da patologia come i piccoli pazienti della terapia intensiva neonatale di Mantova. Il latte materno oltre ad essere un importante immunostimolante naturale, essendo ricco di anticorpi, oltre ad essere digeribile e quindi entrare nella prevenzione della NEC del pretermine (patologia gastrointestinale), è anche un modo per far riavvicinare mamma e figlio dopo il distacco avvenuto al momento della nascita, tanto più se il distacco è avvenuto prima del tempo come nella nascita prematura.
Per questi motivi, e per tanti altri importanti vantaggi dell'allattamento materno, la TIN di Mantova si impegna a sostener le mamme dei neonati ricoverati affinché possano dare il latte al loro piccolo anche se si trova in culla, ed appena possibile cercano di riportare al seno il neonato per ricreare il legame spezzato.
Se la mamma non può allattare? Il latte materno è sempre l'alimento migliore ed è per questo che a Mantova ai prematuri viene offerta la possibilità di essere nutriti con latte materno donato di banca, ed è per questo che entro fine anno speriamo di aprire la banca del Latte della TIN di Mantova”.
L’assessore Sortino parla del supporto che il Comune offre quotidianamente alle famiglie. “Sono lieta di poter sostenere questa iniziativa che si inserisce perfettamente nelle tante azioni e opportunità che, come amministrazione comunale, promuoviamo nell’ottica della prevenzione e promozione del benessere familiare. L’allattamento al seno è senza dubbio un investimento di salute per il bambino, per la mamma e per l’intera comunità.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Unicef e le principali società scientifiche raccomandano l'allattamento esclusivo al seno fino al sesto mese di vita. È una raccomandazione, appunto, e, come tutte le raccomandazioni, deve anche poter tener conto dei limiti, soggettivi e oggettivi, che la donna incontra o può incontrare nel suo nuovo ruolo di mamma”.
Varalta punta l’accento su allattamento e lavoro. “L'allattamento è uno dei migliori investimenti per la salute e la sopravvivenza dei bambini e delle donne – spiega - La ripresa dell'attività lavorativa di una mamma che allatta è in genere il primo vero distacco sperimentato dalla nascita del bambino e coincide spesso con l'interruzione precoce dell’allattamento. In questa fase ciò che desta maggior preoccupazione è l'accudimento complessivo del bambino, tuttavia la prosecuzione dell'allattamento è uno dei problemi avvertiti con maggior urgenza. È importante che le aziende adottino delle strategie organizzative e logistiche per permettere la prosecuzione dell'allattamento.
Lo spettacolo che è stato proposto focalizza l'attenzione sull'importanza di supportare le donne che si trovano immerse in un turbinio di informazioni in modo che possano fare le scelte più adeguate”.
Ferrara ricorda l’importanza del Corso di Laurea Amico dell'allattamento. “Ha il ruolo di formare le ostetriche del domani, professioniste che avranno il compito di promuovere e sostenere l'allattamento al seno. La formazione non è basata solo sul trasmettere dei contenuti teorici ma anche sullo sviluppare una competenza già innata nella donna e di valorizzarla.
Grazie alla formazione di base durante il percorso delle studentesse avviene una sensibilizzazione che permetterà loro di supportare e incoraggiare tutte le buone pratiche rivolte alla buona riuscita dell'allattamento. Non esiste una risposta che vada bene per tutte, ma mi sento, nel pieno rispetto delle libertà di ciascuna e delle difficoltà oggettive, di incoraggiare, senza imporre, questa pratica, antica e naturale, che dovremmo, anche come Istituzioni, poter favorire, ad esempio garantendo tempi e ritmi che consentano alla mamma di allattare in serenità”.
Per informazioni: 0376.201856, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
L’Associazione Culturale “L’Orfeo”, presenta un allestimento originale e inedito, in forma semi-scenica, ispirato alla figura di Artemisia Gentileschi. Lo spettacolo verrà rappresentato al Teatro Bibiena sabato 7 ottobre alle 20,45. E’ stato creato come una commistione tra prosa e musica nella quale gli attori interpretano alcuni momenti salienti della vita di questa grandissima Artista mentre un piccolo ensemble barocco con due cantanti inframezza con brani di grandi Musicisti del 1600 (Dowland, Purcell, Monteverdi, eccetera).
Spettacolo prevalentemente al “femminile” nel senso che alla protagonista viene lasciata la maggior parte del racconto della sua vita artistica, della sua vita sentimentale e della atroce violenza subita che si snoderà in un processo che al termine la vedrà legalmente assolta ma moralmente, in quanto Donna, colpevole.
L’evento è stato illustrato giovedì 28 settembre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova dall’assessore alle Pari Opportunità Chiara Sortino, dall’autore e regista dello spettacolo Angelo Manzotti e dall’assistente alla regia Critzia Franzini.
“Il Comune sostiene tutte le iniziative che promuovono la cultura del rispetto delle donne – ha sottolineato Sortino -. E’ un’iniziativa che evoca emozioni e riflessioni, oltre ad essere esemplare perché è viene rappresentata la storia di una grande donna che ha avuto il coraggio di denunciare uno stupro subìto per riscattarsi poi nella vita”.
La pièce teatrale nasce da un lungo studio sul personaggio, su testimonianze da archivio dell’epoca e dagli stessi atti giudiziari e processuali.Le parti musicali provengono da manoscritti reperiti in biblioteche musicali e trascritti per l’occasione.
La genesi
“Da molto tempo desideravo inoltrarmi nella vicenda per me sempre coinvolgente, di questa grande Artista e Donna – ha dichiarato l’autore e regista dello spettacolo Angelo Manzotti -. Già in anni remoti avevo iniziato a leggere biografie e gli stessi atti processuali che sono pubblicati. Da qui l’idea di mettere in scena Artemisia, a modo mio. Una donna stuprata cosa potrebbe avere in comune con me? Forse la brutalità del bullismo che ho vissuto a scuola; ragazzino piccolo, minuto e preda di assalti sessuali da parte di adolescenti ben più grandi e maneschi. Alla fine, come le donne che subiscono violenza, anch’io mi sentivo sporco e soprattutto colpevole. Nelle parole di Artemisia ho posto anche le mie parole, le mie impressioni e quei ricordi che vorrei cancellare dalla mia mente, ma che purtroppo ritornano. Questo è quanto mi accomuna a Lei, e che mi ha fatto procedere in modo incerto e barcollante verso la decisione di scrivere questo testo che è anche un po’ una mia vicenda”.
Ed ha proseguito: “Questo è il mio terzo testo teatrale, il primo su Vivaldi e Anna Girò è stato molto apprezzato e attendo la messa in scena di Caterina da Siena, il mio secondo lavoro, e come già nei precedenti i sentimenti di Artemisia si fondono con i miei. Vita vissuta e conoscenza della umana brutalità”.
Lo spettacolo
“Lo spettacolo che ho ideato parte a ritroso – ha aggiunto -. Artemia a Londra mentre assiste al funerale di Orazio, il padre, il suo mentore amato e odiato. Il resto è come rivedere il passato partendo da un’adolescente che non si sente amata, che il padre vede come una rivale e una poco di buono. Orazio che non sa dare amore, Orazio che si circonda di personaggi squallidi per far sorvegliare la figlia. I testi delle deposizioni presi quasi pari pari da come sono stati trascritti, con le parole stesse di Artemisia. Il racconto della violenza carnale che mostra come nulla sia cambiato da allora. Il dolore per una tortura subita ingiustamente: il carnefice non viene toccato ma la vittima subisce tortura per accertare che dica la verità! A tali enormità non si riesce a credere, eppure Artemisia resiste. La giustizia corrotta non appagherà il suo desiderio di “giustizia”, ma la sua Arte troverà il modo per renderle giustizia e la storia farà il resto”.
Una pièce teatrale scritta per le Donne, interpretata soprattutto da una Donna, e scritta per tutti coloro che hanno subito forme di violenza o bullismo. E forse anche per me stesso e per dare un colpo di spugna definitivo su quella esperienza subita nella mia prima adolescenza.
Il tutto corredato da Musiche di Dowland, Purcell, Monteverdi, Caccini. La musica non può mancare.
E’ stato reso possibile dal sostegno di Fondazione Bam, Fondazione Comunità Mantovana ed è patrocinato dal Comune di Mantova.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 3356155376.
Per prenotazione autonoma si prega di effettuare il bonifico di 20 euro per ogni biglietto tramite il seguente Iban: Associazione l’Orfeo, Iban: IT06R0103057710000010413045.
Contatti
Direttore Artistico:
Angelo Manzotti
http://www.associazioneorfeo.org
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel. +39 335/6155376
L'Associazione MusicaNuova, meglio nota come Nuova Scuola di Musica, è attiva a Mantova dal 1982 nell’ambito della didattica e della divulgazione musicale. L’Associazione gode di un significativo radicamento nel territorio Mantovano promuovendo corsi su quattro sedi tra città e provincia.
Le sue attività formative sono sempre state incentrate prevalentemente sulla prassi musicale, sia nell’ambito dello studio individuale sia nelle esperienze di musica d'insieme. Pertanto, fino ad ora risultava meno sviluppata la programmazione di proposte che offrissero agli associati occasioni di ascolto, conoscenza e approfondimento della cultura musicale in senso più ampio.
Oggi la Nuova Scuola di Musica desidera mettersi in gioco in modo nuovo dando vita ad una rassegna di piccoli ma numerosi eventi che abbraccino un’ampia offerta musicale, consentendo ai propri associati di approcciarsi in modo semplice e accattivante alla storia, agli autori, ai repertori e ai generi della musica antica e moderna.
Per questo è nata “Percorsi Sonori”, una rassegna di momenti d’ascolto che spazieranno tra i diversi generi dell’offerta musicale: dal barocco alla musica etnica, dalla classica alla lirica, dal jazz allo swing, dal tango al rock e al cantautorato italiano fino alla musica prodotta per il cinema.
I percorsi sono stati illustrati mercoledì 27 settembre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. A presentarli sono stati l’assessore al Welfare Andrea Caprini, la direttrice dei musei civici Veronica Ghizzi e la presidente della Associazione "MusicaNuova"-Nuova Scuola di Musica Marianna Filippini.
Il ricco percorso sarà costituito da concerti prodotti ex novo e da eventi già strutturati da parte dei docenti della Scuola di musica e sarà indirizzato ad un pubblico di associati e non che sia più ampio possibile, cercando di intercettare i gusti e gli interessi più vari.
Le scelte di repertorio e le modalità di approccio sono state studiate per risultare facili da apprezzare e comprendere anche ad un pubblico privo di competenza e formazione musicale approfondita.
La finalità prioritaria della rassegna sarà quella di stimolare ed accrescere nel potenziale pubblico una sensibilità, una curiosità e un interesse per la cultura musicale, offrendo eventi di facile fruibilità ma al contempo di elevato contenuto.
Si utilizzerà talvolta la formula della lezione concerto, della guida all'ascolto o dello spettacolo, affiancando all'esecuzione musicale vera e propria interventi illustrativi relativi alla materia proposta, curati da docenti con competenze non solo musicali ma anche letterarie e teatrali.
I “Percorsi Sonori” sono pensati per essere non solo momenti d’ascolto per gli associati ma anche occasioni per la valorizzazione dei talenti artistici dei numerosi giovani docenti che collaborano con la Scuola di Musica.
Per altro, il fatto che gli esecutori degli eventi siano proprio gli insegnanti dell’Associazione può rappresentare per gli allievi un elemento di attrattiva e può essere uno stimolo alla partecipazione come spettatori, dato lo stretto rapporto che si crea tra docente e discente nella didattica individuale di carattere musicale.
Nella progettazione e produzione di alcuni momenti musicali programmati saranno coinvolti anche gli allievi delle classi avanzate dei corsi di musica individuali oppure gli organici collettivi dell’Associazione, quali cori, ensemble di archi e orchestre giovanili, rendendo le tematiche degli eventi oggetto dell'attività didattica e laboratoriale della Scuola stessa.
Scopo prioritario dell’intero percorso sarà quello di rendere la proposta musicale accessibile non solo al pubblico adulto ma anche e soprattutto a quello giovane, nel quale è fondamentale favorire la creazione di una sensibilità musicale e di interessi culturali a 360 gradi.
La rassegna sarà aperta e indirizzata anche a spettatori esterni all’Associazione in modo da raggiungere una platea molto ampia e diventare concretamente una significativa proposta divulgativa per la diffusione della cultura musicale.
Gli eventi in programma saranno realizzati in ambienti concessi in uso alla Scuola di Musica da parte di enti pubblici e associazioni del territorio. Saranno coinvolti a vario titolo edifici religiosi, palazzi ricchi di cultura artistica, cinema e spazi adibiti alla danza.
La rassegna si aprirà infatti con un primo concerto ambientato presso la Chiesa barocca di San Barnaba domenica 1° ottobre.
Per gli eventi successivi il Comune di Mantova, oltre ad aver patrocinato l’iniziativa, ha concesso all’Associazione le prestigiose sale di Palazzo Te e Palazzo San Sebastiano e il suggestivo Tempio di Leon Battista Alberti.
Ma le proposte musicali arriveranno anche in ambienti dove la musica d’ascolto è abitualmente meno presente come il Cinema del Carbone, la sala tango Papelero e la splendida terrazza affacciata sul lago del Centro Canoa Sparafucile.
La rassegna avrà quindi un doppio percorso: oltre ad accompagnare gli spettatori in un ideale viaggio tra i generi e le epoche musicali, li guiderà fisicamente in un itinerario nei luoghi d’arte e negli spazi generalmente adibiti ad attività culturali e di intrattenimento.
Inoltre, Fondazione Palazzo Te e Nuova Scuola di Musica promuoveranno congiuntamente la diffusione della Super Card Cultura in modo da incentivare ulteriormente il potenziale pubblico alla conoscenza e frequentazione del patrimonio artistico della città. Contestualmente ad alcuni concerti infatti verranno organizzate visite guidate alla mostra di Rubens, a Palazzo Te e al MACA.
I momenti musicali programmati verranno svolti nel periodo compreso tra ottobre 2023 e luglio 2024.
La rassegna è finanziata da Fondazione Comunità Mantovana e gode del contributo di Cavalli Musica.
La rassegna “Percorsi Sonori”, promossa da Associazione MusicaNuova-Nuova Scuola di Musica, oltre a rappresentare un'importante proposta culturale rivolta a un ampio pubblico con specifico intento divulgativo, consentirà agli spettatori coinvolti di spaziare tra i generi musicali e tra i luoghi dell'arte, della cultura e dell'intrattenimento.
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Cell: 3476560294 3664875316
Sito: www.nuovascuoladimusica.it- Facebook: Nuova Scuola di Musica - Instagram: nsmusica
Il Festival nazionale di turismo responsabile IT.A.CÀ arriva anche a Mantova con la Tappa Mantova, Sabbioneta e le Terre dei Gonzaga. Per la prima volta il sito Mantova e Sabbioneta partecipa a “I.TA.CA’ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile” il primo e unico festival del turismo responsabile in Italia, organizzando sul territorio la tappa Mantova, Sabbioneta e le Terre dei Gonzaga che si terrà da sabato 30 settembre a domenica 8 ottobre.
Il programma è stato illustrato lunedì 25 settembre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova dall’assessore alla Valorizzazione dell’Unesco Alessandra Riccadonna, dal sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali, dal sindaco di Sorbole Mezzani Nicola Cesari, dal presidente della Fondazione Heritage Sabbioneta Gianni Fava e da Mariangela Busi dell’ufficio Unesco Mantova-Sabbioneta.
Il momento non è casuale, quest’anno infatti il sito celebra i 15 anni dell’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale, e vuole farlo assieme agli amici e ai collaboratori che lo hanno affiancato in questo lungo percorso, coinvolgendoli in un nuovo viaggio.
Nel calendario della Tappa Mantova, Sabbioneta e le Terre dei Gonzaga del festival nazionale IT.A.CÀ troviamo innanzitutto esperienze attive di fruizione del paesaggio urbano e rurale, capaci di raccontare attraverso le voci di esperti e cultori locali, lo spirito del luogo. Tema dell’edizione di IT.A.CA’ di quest’anno è infatti “Tutta un’altra storia. Le comunità raccontano i territori”. All’indomani dell’esperienza della pandemia, la scelta di questo tema ci riporta definitivamente alle dimensioni della socialità e dell’incontro, alla riscoperta di un turismo all’aria aperta, lento, responsabile, di prossimità e di comunità.
“Essere parte del Festival nazionale di IT.A.CA’ – ha dichiarato Riccadonna - ci permette di entrare in una rete che intercetta turisti, ma anche cittadini mantovani, che mettono al centro il rapporto con le persone e l’attenzione alla responsabilità sociale e ambientale, approccio base delle dinamiche turistiche del festival. La mobilità sostenibile è un tema su cui l’amministrazione continua ad investire tramite molteplici azioni ed iniziative, come ciclabili, e-bike, bonus trasporti, adesione alla settimana europea della mobilità. Siamo in attesa degli esiti di un bando che vede anche la possibilità di rendere più servita la ciclovia Mantova – Sabbioneta per la cui fruibilità da poco abbiamo attivato il servizio Bik&Bus che incentiva il cicloturismo e l’uso del mezzo di trasporto pubblico per visitare le due città che compongono il nostro sito Patrimonio Mondiale che quest’anno compie 15 anni”.
“Le collaborazioni che il sito Unesco Mantova e Sabbioneta è riuscito a stringere in questi anni sono tantissime, negli ultimissimi anni ancora di più – ha aggiunto Pasquali -. Il festival IT.A.CA’ che arriva per la prima volta sul nostro territorio è un esempio di come Mantova e Sabbioneta stiano uscendo sempre di più dal proprio territorio per far conoscere le proprie bellezze e il proprio patrimonio che è patrimonio di tutta l’umanità e delle migliaia e migliaia di persone che scelgono ogni anno Mantova e Sabbioneta come meta delle proprie visite. La tutela del nostro patrimonio è sempre una priorità della nostra azione amministrativa così come la sua valorizzazione e la sua vitalità”.
Sabato 30 settembre a Sabbioneta si terrà la XV Festa Nazionale del Plain Air – Associazione Paesi Bandiera Arancione, dedicata ai camperisti e a chi ama una forma di turismo “in libertà”, mentre a Mantova, alle ore 16, si terrà la sperimentazione del kit Mobartech - MantovaSabbionetaTU, un set di strumenti pensati per guidare il viaggiatore in una fruizione personale e interattiva del centro storico. Il 1° ottobre alle ore 8 (ritrovo ore 7.30) partirà da piazzale Montelungo, a lato del nuovo Parco del Te, il Ciclotour le città fortezza, da Mantova a Sabbioneta passando per Commessaggio. Per i partecipanti, nel pomeriggio si svolgerà la visita a Sabbioneta e al nuovo Centro di documentazione delle città murate.
Domenica 8 ottobre si parte alle 8.30 dal lungolago di Mantova (presso La Zanzara) per la Passeggiata Patrimoniale “Rondoni, aironi e pipistrelli. La biodiversità urbana a Mantova” accompagnati da esperti e testimoni di comunità alla ricerca dei luoghi in cui si nasconde la fauna urbana. Nel pomeriggio, in occasione della Giornata Europea degli Amici dei Musei, a partire dalle ore 16 si andrà alla scoperta di Il paesaggio a Torre d’Oglio: una passeggiata dal ponte di barche all’idrovora di Cesole.
Alle proposte esperienziali saranno affiancati momenti di riflessione sul futuro del turismo: martedì 3 ottobre alle ore 15 il convegno “Terra acqua fuoco aria. Costruire percorsi di turismo sostenibile”, rivolto principalmente agli operatori locali dell’accoglienza, e sabato 7 ottobre, alle 10 Il futuro è per tutti. Riflessioni per un turismo responsabile ed inclusivo, un’occasione per gli studenti che hanno collaborato con l’Ufficio Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale di presentare i loro progetti e di confrontarsi con gli esponenti di ViviAmo Mantova, gruppo che promuove i diritti delle persone con disabilità e di SbrisolAut,
Il convegno Arte del paesaggio nella pittura mantovana del Novecento, venerdì 6 ottobre alle ore 17.30 presso la Madonna della Vittoria, consentirà di approfondire il tema della rappresentazione del paesaggio da un punto di vista storico artistico.
Non mancheranno le feste di compleanno: un brindisi e un taglio della torta presso due luoghi simbolici: le Pescherie di Giulio Romano a Mantova e il giardino rinascimentale di Palazzo Giardino a Sabbioneta. Da qui, infatti, parte la progettazione del prossimo “Mantova e Sabbioneta Heritage Centre”, una rete policentrica di luoghi che consentiranno un rapporto più diretto con cittadini e i visitatori, uno spazio diffuso sul territorio che sarà promotore di conoscenza, di processi partecipativi, di iniziative di promozione turistica e sociale a partire dai valori incarnati dal Patrimonio Mondiale.
Altri festeggiamenti sono previsti sabato 30 settembre alle ore 18.30 a Mantova alle Pescherie di Giulio Romano e domenica mattina alle ore 12.30 nel Giardino rinascimentale di Palazzo Giardino a Sabbioneta.
La tappa è promossa dall’Ufficio Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale (Comune di Mantova e Comune di Sabbioneta).
In partnership con: Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano, Fondazione Heritage Sabbioneta, Ass. Pro Loco di Sabbioneta, Distretto Culturale Le Regge dei Gonzaga, Università Milano Bicocca – Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, AltreMenti, Associazione dei Paesi Bandiera Arancione, Viviamo Mantova, SbrisolAut, Istituto Superiore Bonomi Mazzolari, ITES Pitentino, Istituto d’Arte Giulio Romano, Istituto Comprensivo di Marcaria – Sabbioneta, Charta, ZeroBeat, MantovabikeXperience, La Strada dei Vini e dei Sapori.
Hanno collaborato: Gruppo Naturalistico Mantovano, Gruppo Speleologico Mantovano, Sezione Provinciale Fipsas Mantova, Club Alpino Italiano, Parcobaleno, WWF Mantovano, Alkemica.
Media Partner Nazionali di IT.A.CÀ 2023: Rai Pubblica Utilità | TGR, DOVE, Green Me, Italia Che Cambia, Altreconomia, Plein Air e Plein Air Club, Tesori d’Italia, EcoBnb, Orticalab, All Podcast.
Domenica 1° ottobre si corre per le vie del centro: prevista anche una 10 km non competitiva Mantova si sta preparando ad ospitare domenica 1°ottobre il 28º appuntamento della Half Marathon. Il comitato organizzatore, coordinato da Quisport Ssdc, è in costante movimento per assicurare ai numerosi podisti di trascorrere una bella mattinata di sport nei luoghi più belli della città.
La manifestazione sportiva è stata presentata venerdì 22 settembre nella Sala Consiliare del Comune di Mantova dall’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi, Giampaolo Ferrarini e Stefano Alia di Uisp, Osvaldo Marangio della Federazione Italiana di Atletica Leggera e Fabrizio Gadioli di High-Five.
La riuscita edizione 2022 ha dato un significativo segnale per il podismo mantovano e non solo, riportando la nostra competitiva tra le più apprezzate nel panorama nazionale.
Domenica 1° ottobre saranno quindi in tanti a correre per le vie di Mantova: una città che merita di essere visitata, anche “di corsa”.
Vista la provenienza della stragrande maggioranza degli iscritti, per molti sarà anche l'occasione di scoprire le bellezze del nostro territorio durante il week-end.
Oltre alla 21,097km competitiva, quest'anno la manifestazione prevede anche un circuito di 10 chilometri non competitiva aperto a tutti, per fornire ai partecipanti la possibilità di attraversare le vie del centro sul percorso della mezza maratona, tra le bellezze storiche, culturali e architettoniche della nostra splendida città.
Si tratterà di un’occasione da non perdere per partecipare e vivere l’evento da protagonisti, tagliando il traguardo sotto il portale in piazza Sordello.
Per la mezza si conferma infatti il percorso che ha soddisfatto i podisti, anche quelli più esigenti; un breve giro di lancio verso la periferia e poi due giri cittadini.
Molto veloce per chi cerca “il tempo”, molto bello per tutti quelli che apprezzano la storia che si porta dentro questa città.
Si ricorda che le iscrizioni chiuderanno venerdì 29 settembre e prevedono agevolazioni per i gruppi e per favorire la partecipazione delle podiste.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Mantova ed è resa possibile dalla vicinanza di sponsor, partner tecnici e fornitori ufficiali, oltre che dalle centinaia di volontari e gruppi podistici mantovani direttamente impegnati per rendere unica l'esperienza di correrà nel nostro territorio.
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.mantovahalfmarathon.it, oltre che sulle pagine social di Facebook e Instagram "Mantova Half Marathon".
Come sarà la viabilità
Domenica 1° ottobre in città si terranno due manifestazioni podistiche, la Half Marathon e una corsa non competitiva Mantova Ten di 10 chilometri. La partenza è alle 9 dal campo Canoa.
Ore 9. 1° giro. La partenza della Half Marathon è dal ponte di San Giorgio. Il percorso prosegue in via Legnago, strada Lunetta, viale Lombardia, via San Geminiano, strada Madonnina, piazza Frassino, viale dei Caduti, strada Cipata, via Legnago, lungolago dei Gonzaga, via Fondamenta, vicolo Maestro, via Miglioli, viale Allende, via Volta, via Luzio, piazzale di Porta Cerese, viale Te, viale Primaticcio, viale Montello, viale Vesci, viale Montenero, viale Oslavia, viale Fiume, viale Piave, via Fancelli, via Dugoni, via Chiassi, piazza Martiri di Belfiore, corso della Libertà , piazza Cavallotti, corso Vittorio Emanuele II, via Bonomi, via Solferino e San Martino, piazza San Francesco d’Assisi, via Fratelli Bandiera, via Arrivabene, via Fernelli, via Verdi, piazza Mantegna, via Broletto, via dell’Accademia, via Pomponazzo, piazza Arche e largo Vigili del Fuoco.
2° giro: lungolago dei Gonzaga, via Fondamenta, vicolo Maestro, via Miglioli, viale Allende, via Volta, via Luzio, piazzale di Porta Cerese, viale Te, viale Primaticcio, viale Montello, viale Vesci, viale Montenero, viale Oslavia, viale Fiume, viale Piave, via Fancelli, via Dugoni, via Chiassi, piazza Martiri di Belfiore, corso della Libertà, piazza Cavallotti, corso Vittorio Emanuele II, via Bonomi, via Solferino e San Martino, piazza San Francesco d’Assisi, via Fratelli Bandiera, via Arrivabene, via Fernelli, via Verdi, piazza Mantegna e via Broletto. L’arrivo è in piazza Sordello.
Ore 10. Partenza della non competitiva Mantova Ten. La partenza è dal ponte di San Giorgio di via Legnago in direzione del lungolago dei Gonzaga. il percorso coincide con il 2° giro della gara competitiva.
Le modifiche alla viabilità
In coincidenza con i due eventi sarà modificata la viabilità. Ecco le vie che saranno chiuse al traffico.
1. dalle 7 alle 11 circa: viale Mincio (tratto e senso di marcia da via dei Mulini a via San Giorgio), via Legnago (tratto da lungolago dei Gonzaga a strada Lunetta esclusi), strada Cipata (da strada Lunetta a via Legnago).
2. dalle 8,30 alle 10 circa: le strade interne ai quartieri di Lunetta e di Frassino (strada Lunetta, viale Lombardia, via San Geminiano, strada Madonnina, piazza Frassino e viale dei Caduti).
3. dalle 08,30 alle 11 circa: via Legnago e viale Mincio.
4. dalle 8,30 alle 12,30 circa: le rimanenti strade del percorso (lungolago dei Gonzaga, via Fondamenta, vicolo Maestro, via Miglioli, viale Allende, via Volta, via Luzio, piazzale di Porta Cerese, viale Te, viale Primaticcio, viale Montello, viale Vesci, viale Montenero, viale Oslavia, viale Fiume, viale Piave, via Fancelli, via Dugoni, via Chiassi, piazza Martiri di Belfiore, corso della Libertà, piazza Cavallotti, corso Vittorio Emanuele II, via Bonomi, via Solferino e San Martino, piazza San Francesco d’Assisi, via Fratelli Bandiera, via Arrivabene, via Fernelli, via Verdi, piazza Mantegna, via Broletto, via dell’Accademia, via Pomponazzo, piazza Arche e largo Vigili del Fuoco).
Le vie del percorso di gara percorribili dai residenti
I residenti potranno percorrere viale Lombardia (la corsia di destra da strada Lunetta a via Cadore), viale Lombardia (la corsia di destra da strada San Geminiano a viale Piemonte), viale Allende (sul lato destro nel tratto da via Miglioli a via Volta), via Volta (la corsia di sinistra da via Grossi a via Luzio), via Luzio (la corsia con senso di marcia da piazzale di Porta Cerese a via Scalarini), piazzale di Porta Cerese (la chiusura all’altezza dell’intersezione via Luzio e viale Te con la possibilità di attraversamento da via Parma a corso Garibaldi e viceversa), viale Montello (la chiusura all’altezza viale Primaticcio e viale Vesci con possibilità di attraversamento da via Bellonci verso viale Monte Grappa e viceversa), viale Vesci (la corsia con senso di marcia da viale Oslavia verso viale Montello), viale Montenero (corsia con il senso di marcia da viale Oslavia verso viale Montello), viale Oslavia (la chiusura all’intersezione viale Montenero e viale Fiume con la possibilità di attraversamento da viale AVIS a viale Oslavia e viceversa), viale Fiume (corsia con senso di marcia da viale Piave verso viale Oslavia), viale Piave (la chiusura della corsia destra da viale Fiume a via Fancelli con possibilità di attraversamento nella direzione da piazzale Gramsci verso via Rea), piazza Martiri di Belfiore (da via Matteotti verso via Principe Amedeo e verso via Roma/via Corridoni), corso della Libertà (la corsia da piazza Cavallotti verso piazza Martiri di Belfiore in direzione di via Principe Amedeo o via Roma e via Corridoni), piazza Cavallotti (da corso Vittorio Emanuele II verso corso della Libertà), corso Vittorio Emanuele II (la corsia da largo Porta Pradella a piazza Cavallotti), via Bonomi (la corsia da via Solferino e San Martino a corso Vittorio Emenuele II), via Solferino e San Martino e piazza San Francesco d’Assisi (la corsia di destra da piazza D’Arco a via Bonomi), via Arrivabene (da via Fratelli Bandiera a piazza Cavallotti e da via Cavour a via Finzi).
I divieti di sosta
Essendo una manifestazione competitiva, al fine di garantire la sicurezza dei concorrenti, sul percorso di gara non dovranno essere presenti veicoli in sosta. Per consentire il rispetto dei tempi necessari alla bonifica del percorso dai veicoli eventualmente parcheggiati, sono state programmate sei zone con gli orari di inizio del divieto progressivo.
Zona A. Dalle 13 di sabato 30 settembre alle 10 di domenica 1° ottobre il divieto di sosta è in via Legnago, ambo i lati, dalla rotatoria fronte Castello di San Giorgio a strada Ghisiolo (anche in banchina), strada Lunetta, ambo i lati, da via Legnago a viale Lombardia (anche in banchina), viale Lombardia, ambo i lati, da strada Lunetta a via Canneti (anche in banchina), viale Lombardia, lato destro, da via Canneti a via San Geminiano, viale Lombardia (parcheggio antistante del centro servizi Aaron Swartz), viale Lombardia, lato destro, nel tratto interno e parallelo alla corsia principale( compreso tra piazza Unione Europea e viale Calabria), via San Geminiano, tratto da viale Lombardia a strada Madonnina, strada Madonnina (anche in banchina), piazza Frassino, viale dei Caduti (anche in banchina), strada Cipata ( in entrambi i lati da via Canneti a strada Lunetta e da strada Lunetta a via Legnago).
Zona B. Dalle 14 di sabato 30 settembre alle 12 di domenica 1° ottobre il divieto di sosta è in viale Montello (in entrambi i lati da via Bligny a viale Vesci), in viale Primaticcio (entrambi i lati da viale Montello ai dissuasori di transito), viale Montenero (lato destro da viale Boschetti a viale Divisione Acqui), viale Fiume (lato destro da viale Oslavia a viale Piave).
Zona C. Divieto di sosta dalle 16 di sabato 30 settembre alle 12 di domenica 1° ottobre sul lungolago dei Gonzaga (la banchina in fregio a porto Catena), via Fondamenta (in entrambi i lati), vicolo Maestro (nel tratto senza uscita in fregio al parcheggio Anconetta), via Miglioli (nell’area sterrata antistante edificio dell’idrovora), via Volta (in entrambi i lati da viale Allende a via Luzio), via Luzio (in entrambi i lati) e viale Te.
Zona D. Divieto di sosta dalle 13 di sabato 30 settembre alle 10 di domenica 1° ottobre in via Legnago (nell’area di sosta fronte parcheggio di campo Canoa e la banchina antistante dell’area camper).
Zona E. Divieto di sosta alle 17 di sabato 30 settembre alle 12 di domenica 1° ottobre in via Fancelli, corso della Libertà (corsia ztl), piazza Cavallotti (lato destro da corso della Libertà a corso Umberto 1°), via Fernelli (da via Monteverdi a via Verdi). via Verdi, via dell’Accademia, piazza Arche (entrambi i lati) e largo Vigili del Fuoco.
Zona F. Il divieto di sosta va dalle 19 di sabato 30 settembre alle 12 di domenica 1° ottobre in via Dugoni, via Chiassi, corso Vittorio Emanuele II (da via Corrado a via Bonomi), piazza San Francesco d’Assisi (lato destro da via Solferino a via Fratelli Bandiera), via Fratelli Bandiera (da piazza San Franceso d’Assisi a via Arrivabene).
Eleganti corti rinascimentali, orti medievali nascosti da alti muri di cinta, piccole oasi fiorite di tranquillità e pace domestica, geometrie zen e labirinti di siepi, magnifici alberi secolari e arboreti insospettabili, celati alla vista dei passanti dalle facciate degli antichi palazzi:
Mantova custodisce gelosamente, all’interno del proprio centro storico, uno spettacolare patrimonio di giardini privati. Un patrimonio che eccezionalmente, grazie alla manifestazione Interno Verde, si metterà a disposizione della collettività: mantovani e turisti sabato 23 e domenica 24 settembre potranno esplorare oltre 40 giardini, gentilmente aperti dai loro proprietari. Isole segrete ricche di suggestioni e ricordi, attraverso i quali è possibile leggere la storia, i cambiamenti e i vissuti della città.
Il programma di Interno Verde è stato presentato mercoledì 20 settembre al Parco del Te nell’Isola del Confronto dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi, dalla responsabile di Interno Verde Licia Vignotto, dall’esponente del Fai Alessandra Moreschi e dalla rappresentante dell'associazione WhatSUP Mantova Marina Visentini. Accanto a loro c’erano anche una cinquantina di ragazze e ragazzi volontari che collaboreranno nella gestione del festival.
"I giardini raccontano un pezzo di città nascosta—ha detto Palazzi — ma il verde è un tessuto importante per Mantova. Grazie a Interno Verde si potranno scoprire spazi nuovi di verde e di acqua".
Gli organizzatori hanno raccolto la disponibilità di famiglie, istituzioni, circoli e attività commerciali, che per un weekend apriranno porte e portoni, permettendo a chi vorrà partecipare all’evento di conoscere la città dei Gonzaga in modo originale e inedito.
L’obiettivo è sensibilizzare i visitatori al rispetto e alla valorizzazione del verde, fornire alla comunità una chiave per interpretare più profondamente il senso dello spazio che si attraversa, sollecitare anche nei confronti degli ospiti provenienti da altre città una più completa comprensione del passato e maggiore consapevolezza della ricchezza presente, che necessita di essere tutelata e promossa. Per questo ogni giardino sarà accompagnato da informazioni di carattere botanico, storico e architettonico, che durante i due giorni saranno a disposizione online oltre che presso i giardini coinvolti.
Su www.internoverde.it è già stata pubblicata la mappa navigabile: oltre a guidare passo passo i visitatori, chi vorrà potrà utilizzarla per leggere le schede dei luoghi che andrà a visitare, oppure per ascoltare la loro descrizione, grazie all’apposita audioguida. In ogni giardino un singolare segnapiante dotato di qr code rimanderà al testo e all’audio corrispondente.
Le stesse schede, corredate da fotografie a colori, si trovano raccolte nel libro a tiratura limitata, arricchito quest’anno dagli occhialini per vedere le immagini in 3D.
Tante iniziative saranno organizzate durante il weekend, in collaborazione con le associazioni e gli operatori culturali del territorio: gite in barca, visite guidate, escursioni in bicicletta, mostre e installazioni artistiche, laboratori per bambini, picnic e pranzi all’aperto, ispirati ai sapori della primavera. Per conoscere il programma completo dell’iniziativa e restare aggiornati sugli eventi in programma si può fare riferimento al sito www.internoverde.it oppure seguire il festival su Facebook o su Instagram.
Interno Verde è patrocinato dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dal Comune di Mantova, dall’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio e dall’Associazione Nazionale Pubblici Giardini, dall’Associazione Parchi e Giardini d’Italia.
ISCRIZIONI
Le iscrizioni sono disponibili online al sito www.internoverde.it. Per chi preferisce iscriversi di persona è già attivo l’infopoint allestito nell’Antica Edicola dei Giornali di piazza Canossa. È aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, nel weekend del festival con orario continuato dalle 9 alle 19. Per chi si iscrive entro venerdì 22 settembre il contributo richiesto è di 10 euro, 15 euro nei giorni del festival, sempre gratis per i bambini fino ai 13 anni di età.
Alle persone iscritte verrà consegnato il braccialetto che funziona da pass e la mappa con gli indirizzi dei giardini e il programma delle tante attività organizzate.
Il libro con le descrizioni e le fotografie a colori dei giardini, stampato in edizione limitata, si potrà acquistare con un contributo di 7 euro.
INTERNO VERDE ACQUA
La più interessante e significativa novità di Interno Verde 2023 è la ricca proposta tematica chiamata Interno Verde Acqua, il cui obiettivo è valorizzare la suggestiva presenza dei laghi e del rio. Per la prima volta il festival si allarga a comprendere non solo gli stupefacenti Orti Sociali e il Parco Andreas Hofer di Porta Giulia, da raggiungere in motoscafo partendo da Porto Catena, ma anche i giardini, le ville e le corti agresti di Borgo Angeli, dove si potrà arrivare in barca o in bicicletta. Per prenotare il tragitto a bordo o avere maggiori informazioni sugli orari e i costi del trasporto: WA 3245495715.
Si potrà inoltre imparare a riconoscere la flora e la fauna locale grazie all’escursioni in battello a propulsione elettrica proposte da Alkemica, oppure scegliere le due ruote e aggregarsi alle divertenti sbiciclate curate da Fiab, adatte anche alle famiglie. Per i più sportivi WhatSUP Mantova è a disposizione per provare gratuitamente l’emozione dello Stand Up Paddle.
Al Rio saranno dedicate le visite guidate della Fondazione Pescherie di Giulio Romano, che condurrà i curiosi nei sottoportici della monumentale struttura disegnata da Giulio Romano per il ponte di via Pescheria. Il programma completo di Interno Verde si può già consultare online: www.internoverde.it.
INTERNO VERDE DATAVIZ
Nella corte di Spazio Arrivabene 2 la mostra Interno Verde DataViz illustra e racconta in modo accattivante come sta cambiando l’ambiente mantovano. L’esposizione, promossa dal Garden Club, raccoglie le tavole realizzate dai giovani under30 che hanno frequentato il workshop di data visualization organizzato dal festival, insieme ai designer di Studio Nilo. L’appuntamento formativo si è svolto a maggio a Palazzo Te, per la rassegna Giardini di Cultura. I partecipanti – studenti, neolaureati e professionisti – si sono impegnati per trasformare in immagini chiare ed efficaci i risultati delle ricerche scientifiche fornite dal Comune. Tra gli argomenti trattati: le superfici e le funzioni dei parchi pubblici, la distribuzione e la tipologia delle alberature del nuovo Parco del Te, il carattere e l’estensione dei giardini privati. L’obiettivo del progetto è duplice: fornire alle nuove generazioni strumenti utili a interpretare la realtà circostante e sensibilizzare la comunità al rispetto e alla tutela della natura, stimolando una riflessione sul cambiamento in atto.
L’esposizione verrà inaugurata venerdì 22 settembre alle 18.30. Il racconto del lavoro svolto sarà accompagnato da un brindisi e un leggero rinfresco, grazie al supporto di Panificio Freddi e Levoni.
UN FESTIVAL SOSTENIBILE
Interno Verde ha sempre prestato particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del festival, che già nel 2019 è stato inserito nella rete europea C-Change e oggi partecipa, insieme al Comune di Mantova e a numerose realtà del territorio, al tavolo permanente della rete Arca. Le strategie adottate per ridurre l’impatto dell’evento e promuovere tra i visitatori il rispetto della natura, sono sempre state numerose. Dalla stampa su carta certificata FSC al cotone biologico per le magliette dei volontari. Dal font open source scelto per le pubblicazioni, che permette un considerevole risparmio di inchiostro rispetto ai font tradizionali, all’organizzazione di mostre tematiche come Interno Verde Dataviz. Dall’attivazione di percorsi per bambini e laboratori didattici volti a conoscere meglio l’ambiente, alla proposta di picnic e pranzi con verdure di stagione, a chilometro zero.
UN FESTIVAL DI RELAZIONI
Interno Verde sembra un festival di giardini, in realtà è un festival di relazioni. Per questo gli organizzatori ringraziano di cuore i proprietari dei meravigliosi spazi che con grande e mai banale generosità hanno aderito all’iniziativa, e gli oltre 100 volontari che accoglieranno i visitatori e custodiranno questi luoghi tanto belli quanto delicati.
La manifestazione non sarebbe stata possibile senza il prezioso supporto dell’amministrazione comunale di Mantova e delle aziende che, dimostrando una particolare attenzione e sensibilità nei confronti di questo appuntamento, l’hanno voluto accompagnare e sostenere come sponsor o come sponsor tecnici: Bonini Garden, Coop Alleanza 3.0, Panificio Freddi, Levoni, Mulino Bianco.
Fondamentale nella definizione del programma la positiva collaborazione di tante realtà del territorio, istituzioni, scuole, musei e fondazioni: Archivio di Stato di Mantova, Asilo Emi Kelder, Circondariale, Fondazione Mazzali, Fondazione Palazzo Te, Fondazione Pescherie di Giulio Romano, Ites Pitentino, Liceo Virgilio, Palazzo Ducale.
Tra le associazioni e le aziende: Alkemica, Amici dell’Archivio di Stato di Mantova, Associazione per i Monumenti Domenicani, B&B L’Affresco, Biennale Light Art, Circolo Papacqua, Confcommercio, Fai – delegazione Mantova, Fiab Mantova, Frati minori di San Francesco, Garden Club, Giardini di Cultura, Gli Scarponauti, Gruppo Pesca Porta Giulia, Hortus, Il Rio Edizioni, Mangotree Montessori Lab, Mantova Carolingia, Spazio Arrivabene 2, Spazio Culturale Andreas Hofer, WhatSUP Mantova.
Media partner: Igersmantova e ProfilCultura.
Info e iscrizioni: https://internoverde.it/iscrizione/interno-verde-mantova/
Ha preso il via la campagna di informazione preparata dall’Ats della Val Padana, in collaborazione con la Direzione Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, rivolta a tutti i cittadini, per ridurre il rischio e contrastare la diffusione del virus della Psa negli allevamenti suinicoli del territorio.
Torna anche quest’anno MantovaIncanto, la rassegna ideata dall’Associazione Amare-Mantova. “Siamo in un periodo storico molto difficile per chi opera nel settore della cultura e noi di Amaremantova non abbiamo mai smesso di creare” commenta il Presidente dell’Associazione AmareMantova, il tenore Angelo Goffredi. Ricordiamo che l’Associazione no profit nasce nel 2014 ed ha come obiettivo specifico la valorizzazione del ricchissimo patrimonio artistico mantovano con grande attenzione all’opera lirica senza trascurare altri panorami musicali “più moderni” (musical, colonne sonore di importanti film eventi pop, eccetera).
Un'altra rilevante intenzione dell'Associa-zione è dare spazio ai giovani nonché agli artisti e maestranze mantovane: proprio per questo, nel 2021 è nato AmareMantova4kinds volto alla formazione e avvicinamento del-le giovani generazioni al magnifico mondo del teatro.
Lo spettacolo musicale e l’assegnazione del Premio è stato presentato lunedì 18 settem-bre presso la Sala Consiliare del Comune di Mantova dal presidente del consiglio comu-nale Massimo Allegretti, dal presidente di AmareMantova Angelo Goffredi e il maestro Leo Nucci.
I “numeri” di AmareMantova in breve sono: un consiglio direttivo di sole cin-que unità, oltre settanta eventi organizzati in soli dieci anni, una movimentazione di oltre novecento artisti in prevalenza under 35 e decine di migliaia di visualizzazioni sui canali social e YouTube.
Sabato 23 settembre alle 21 presso il Teatro Scientifico Bibiena è in programma il multi-evento, un evento nell’evento ossia il conferimento del “Premio Enzo Dara” in memoria del Buffo virgiliano Enzo Dara socio di AmareMantova e nostro sostenitore sin dalla prima rassegna oltre alla esecuzione del Requiem KV 626 di Wol-fgang Amadeus Mozart per soli, coro e orchestra.
Il riconoscimento è assegnato al maestro Leo Nucci, uno dei baritoni più importanti del mondo, molto legato al grande Enzo e alla città di Mantova.
La motivazione: “A Leo Nucci, assoluto fuoriclasse per le doti vocali che lo hanno reso famoso ed indispensabile nel panorama lirico internazionale. Una voce estremamente dutti-le e versatile, che unita alla straordinaria presenza scenica, ha espresso in ogni sua performance una sapiente miscela di stile e gusto interpretativo. A questo si aggiunge, nello spirito del premio e di chi lo ha ispirato, una grande dedizione alla formazione di nuove voci, che ne fanno anche un didatta riconosciuto e apprezzato a livello internazionale".
Per l’occasione l’orchestra Euthaleia composta da musicisti professionisti di età compresa tra i 18 e i 25 anni sarà diretta dal venticinquenne maestro Sebastiano de Salvo con la partecipazione di solisti anche molto giovani ma affermati quali il soprano Elena Di Marino, il mezzosoprano Cecilia Bernini, il tenore Angelo Goffredi e il basso Lorenzo Ziller. La compagine corale sarà composta dai cori “Vincenzo Ferrari (diretta da Ivo De Ros) e “Anzolim de la Tor” (diretta da Giuseppina Parisi).
L’esecuzione del Requiem di Mozart oggi più che mai sembra rispondere all’angosciosa domanda dell’uomo nel suo bisogno di ricercare la vita o la ragione d’essa nel momento in cui l’opera dell’uomo sembra distruggerla.
Si è raccontato spesso, con i fatti storici o romanzati, come Mozart arrivò a comporre il Requiem: il misterioso uomo in grigio che gli commissionò l’opera dietro generoso compenso ma a condizione che tutto rimanesse segreto, risultò essere in effetti un servitore del conte Walsegg, che intendeva appropriarsi della paternità dell’opera, fatta comporre per le esequie della moglie. Mozart non visse abbastanza per completare il lavoro. Le differenze di scrittura del manoscritto autografo e nelle copie rimaste indicano chi contribuì al completamento della partitura. Dopo la morte del marito, Costanze Mozart chiese a Joseph Eybler di completare il Requiem. Egli proseguì nell’orchestrazione sino al “Lacrimosa”, punto in cui Mozart aveva interrotto per sempre la sua opera: ma qui Eybler si fermò per-ché il lavoro richiedeva non più soltanto l’orchestrazione, ma la composizione vera e pro-pria. Ella quindi si rivolse in seguito a Maximilian Stadler, che orchestrò i due movimenti dell’“Offertorium”, ma alla fine fu Franz Xaver Süßmayr a completare l’opera. Questi era stato con Mozart per gran parte del 1791. Aveva già fatto diversi lavori per Mozart, tra cui le copie delle parti dei cantanti per “Die Zauberflöte” e probabilmente la composizione dei recitativi per “La Clemenza di Tito”. In seguito egli ricordò che, durante le ultime settima-ne, aveva suonato e cantato le parti complete con Mozart, che molto spesso discuteva con lui il completamento dell’opera il progredire della sua strumentazione secondo le sue ragioni.
Negli ultimi anni della sua vita Mozart aveva sentito la necessità interiore di una persona-le ricerca spirituale che in lui era legata alla fiducia nell’uomo e nella ragione. Questo desiderio di elevazione spirituale, legata alla virtù e alla fratellanza, è evidente nelle opere degli ultimi anni, sia in quelle di ispirazione massonica sia in quelle prettamente religio-se, soprattutto nel Requiem; nella sua ultima opera Mozart sostituì l’aspetto incantato del Flauto magico con la meditazione sulla morte e sulla trascendenza divina con cui l’essere umano vorrebbe, inutilmente, comunicare. L’incarico per la composizione del Requiem diede al musicista l’input per cercare di esprimere queste sue necessità interiori diventate impellenti.
Il Requiem vuole essere anche un pensiero rivolto al grande Enzo Dara a sei anni dal-la sua scomparsa e a tal proposito AmareMantova ha istituito la giuria del premio in cui si annovera Goffredi quale ideatore e rappresentante dell’associazione, la maestra Ivana Dara (cantante e moglie del maestro Dara), la dottoressa Laura Valente (musicologa e già consigliera del Ministro Franceschini) e il Comune di Mantova nella persona nella figura del sindaco rappresentato dall’assessore Andrea Murari
L’evento è a pagamento (15 euro intero e gratuito fino a 18 anni e disabili) e la prenota-zione si effettua telefonando al numero 348 799 3738. Info su www.amaremantova.com .
“Sono molto emozionato e soddisfatto nel veder celebrata la nostra 11° edizione in così grande stile e con tanti giovani nel teatro Bibiena. Il 23 settembre risuoneranno le note di quel Mozart che si è esibito proprio sul nostro palco e nel contempo ricorderemo un gran-de mantovano attraverso le parole e gli aneddoti di un grande amico quale è stato il maestro Nucci”, dichiara Angelo Goffredi.
La rassegna MantovaIncanto 2023 è resa possibile grazie al contributo del Comune di Mantova. Gli organizzatori hanno ringraziato il sindaco Mattia Palazzi e la dirigente Giulia Pecchini del Settore Cultura e l’Orchestra Euthaleia, Alveus APS, dell’Associazione “Nazionale Italiana Cantanti” nella persona del direttore generale Gianluca Pecchini e di Scenotecnica Spaggiari.