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Skyline di Mantovamantova2017

La presentazione in aula consiliareIl sindaco Mattia Palazzi ha premiato una trentina di atleti speciali con disabilità della polisportiva Andes H di Mantova che hanno vinto campionati regionali di danza sportiva e italiani di nuoto. Alcuni campioni sono arrivati secondi al campionato regionale dell’Emilia Romagna di pallacanestro. Due di loro hanno partecipato alle paralimpiadi: Giulia ha vinto un oro nei 200 rana e Dario un argento nei 1500 stile libero.

Il meeting si è tenuto mercoledì 5 luglio nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. "Lavoriamo per fare in modo che le persone stiano insieme, facciano attività e siano felici – ha detto Palazzi -. A fine agosto ci sarà l’inaugurazione del Parco Te con tante aree per le attività sportive. Sono spazi pensati per tutti e per divertirsi. Saranno aperti tutto il giorno. Noi siamo a vostra disposizione per vostra felicità che è anche nostra. Meritate queste nostre attenzioni, lo sport è molto importante per vivere bene”.

La Sala Consiliare era affollata di rappresentanti delle squadre di basket, pallanuoto, danza sportiva, ping-pong e di atleti del nuoto. Palazzi si è complimentato con tutti gli sportivi mantovani. Ai giovani campioni sono state donate delle sacche con il logo di Mantova Città d'arte e cultura, il libretto "Mantova Sentimentale" e alcuni gadget, mentre al sindaco è stata donata una maglia da basket.

Hanno partecipato all’incontro anche l’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, la consigliere comunale Catia Badalucco e la presidente di Andes H Monica Perugini, oltre agli accompagnatori e agli istruttori.

L'incontro nel quartiere RabinIl Comune ha accantonato i soldi per costruire il centro sociale nel quartiere Rabin. L'investimento è di 450 mila euro. In questi giorni si sta definendo il progetto e presto la Giunta darà il via libera all’opera. I lavori inizieranno nella seconda parte di quest'anno e saranno completati in 12 mesi.

E’ questa la novità è emersa nell’incontro della Giunta Palazzi che si è tenuto martedì sera nella tappa del tour che sta toccando le varie realtà cittadine. L’assemblea, che si è svolta nella piazzetta centrale, è stata introdotta dal sindaco Mattia Palazzi. “Abbiamo detto che ogni quartiere deve avere un centro di aggregazione – ha sottolineato Palazzi – e li stiamo costruendo uno ad uno. E’ importante avere un luogo dove ritrovarsi, fare le feste e svolgere gli incontri. Quest’anno tocca al quartiere Rabin”. Alla presentazione, coordinata dal responsabile del comitato locale Marco Sivero, erano presenti anche gli assessori della Giunta comunale.

L’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, poi, ha precisato che è stata individuata la localizzazione del centro sociale nella piazza principale, in modo che sia in una posizione baricentrica del quartiere e ben visibile. “Il metodo che abbiamo adottato – ha osservato Martinelli – è quello della progettazione partecipata per coinvolgere i cittadini”.

Tra i vari temi sollevati dal pubblico, è emerso quello del collegamento della pista ciclopedonale che passa davanti alla cartiera e che si raccorda con la ciclabile di Cittadella per raggiungere il centro in sicurezza.

L’intenzione del Comune, ha specificato Martinelli, è di realizzare anche il tratto ancora mancante che va dal canale Bianco fino al quartiere Rabin. “Dobbiamo ancora risolvere il problema del finanziamento – ha aggiunto Martinelli – perché il tratto vicino al rondò sotto la tangenziale è di competenza della Provincia che non ha tutte le risorse per rifarlo”.

Durante la serata sono stati toccati anche altri temi, come i dissuasori antivelocità in strada Montata Carra che saranno installati presto in accordo con il Comune di Porto Mantovano, il magone a Colle Aperto che sarà abbattuto nel prossimo autunno e il problema degli odori della cartiera. “Stiamo portando a termine l’indagine del Politecnico con i nasi elettronici – ha concluso l’assessore all’Ambiente Andrea Murari -. In settembre presenteremo pubblicamente i dati”.

La presentazione alla TeresianaIl Comune di Mantova, in collaborazione con Corraini Editore, presenta la mostra Preserving clouds dell’artista Protey Temen. La mostra, presentata giovedì 29 giugno nella Sala delle Vedute della Biblioteca Teresiana dall’assessora al Sistema bibliotecario del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, dalla direttrice Biblioteca Teresiana Francesca Ferrari e dall’editore Pietro Corraini, verrà inaugurata venerdì 6 ottobre 2023, alle 18 nei locali della Teresiana. Saranno esposti gli esiti di un’attività di ricerca e produzione che il giovane artista visuale svolgerà presso la Biblioteca storica della Città di Mantova, partendo da suggestioni generate dai materiali antichi selezionati e dagli spazi conservativi.

L’opera dell’artista che vive e lavora a Berlino è caratterizzata dall’intento esplorativo delle intersezioni tra scienza e vita quotidiana, e la loro rappresentazione attraverso media differenti come video, disegno, libri e installazioni.

Il titolo della mostra Preserving Clouds evoca il tema della conservazione dei dati in un confronto concreto tra materiali antichi e prodotti dell’epoca contemporanea, stimolando riflessioni sul ruolo della biblioteca e sulla sua trasformazione, necessaria per continuare a tramandare la conoscenza, stimolando l’immaginazione dei visitatori attraverso l'interazione dinamica tra storia e innovazione.

L’opera sit- specific di Temen è tesa a sottolineare il ruolo della biblioteca quale centro vitale per lo scambio di conoscenze, in cui convergono da secoli senza soluzione di continuità, forme di espressione tradizionali e contemporanee.

«La biblioteca, anche quella di conservazione, rappresenta un luogo in cui, dal sapere consolidato attraverso il tempo, si sviluppa la creatività; il luogo in cui mai si interrompe il dialogo tra l’antico e il contemporaneo, in un costante flusso di conoscenza e l’opera di Temen esplora, con grande capacità evocativa, proprio questa dimensione», ha commentato l’assessore al Sistema Bibliotecario, Alessandra Riccadonna, che ha spiegato le ragioni che hanno generato questo progetto.

Temen è un media-artist multidisciplinare le cui opere sono spesso realizzate sotto forma di installazioni totali, tra cui grafica, video-arte, scultura e pittura; la sua pratica artistica si muove verso la creazione di immagini astratte per esplorare e visualizzare le connessioni e i legami tra scienza, arte e visual data.

Temen ha fondato e gestisce la Inner School of Open Studies, progetto artistico multidisciplinare presentato al Moscow Museum of Modern Art nel 2017. Sviluppa parallelamente una ricerca teorica che l’ha condotto a fondare diversi movimenti artistici come il Dobrotarism (2007) a il Surritualism (2014).
La mostra Preserving Clouds segue, a due anni di distanza, l’esposizione celebrativa della pubblicazione del 60° numero della rivista Un Sedicesimo, edita da Corraini Edizioni.

Grazie a questa proficua collaborazione, è nato un ulteriore progetto attraverso il quale la biblioteca riafferma il suo ruolo centrale di istituzione culturale vitale, dedicata a ispirare la creatività, salvaguardare il patrimonio e abbracciare il potenziale trasformativo delle idee e dei metodi artistici emergenti.
La mostra sarà visitabile dal 7 ottobre al 30 novembre 2023, secondo gli orari di apertura della Biblioteca Comunale Teresiana.

Per info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I relatori alla conferenza stampaDal 4 luglio al 22 agosto, torna, per la sua terza edizione, “Festa di piazze”, quattro appuntamenti, di martedì alle 21, in spazi meno noti della città rivissuti per una sera in una modalità, culturale, diversa e sorprendente. Gli eventi sono stati presentati mercoledì 28 giugno nella sala consiliare del Comune di Mantova in via Roma 39. Sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Andrea Murari, il presidente dell'associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta, la rappresentante di Confartigianato Mantova Erika Medau e l’artista Roberto Pedrazzoli.

Le piazze da sempre, sono teatri a cielo aperto in cui tutto può accadere, sono anche dei musei, con una loro storia, o dei salotti.

Per questa ragione, e, visto il successo degli anni precedenti, l'iniziativa, ideata in tempi di pandemia con difficoltà ad incontrarsi in spazi chiusi, l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, grazie al contributo e al supporto del Comune di Mantova, e, da quest'anno di Confartigianato, nei mesi estivi torna a proporre una fruizione nuova e diversa di alcune piazze, del centro storico della città, da conoscere e vivere in modo inusuale dai cittadini e dai turisti, luoghi non topici ma tutti da scoprire.

Quest'anno “Festa di piazze” è stato finanziato dal bando Distretto Urbano del Commercio di Mantova di Regione Lombardia cui Confartigianato ha aderito. Ogni tappa prevede anche il coinvolgimento di artigiani locali creativi.
Un ciclo di eventi diffuso e partecipato, in zone diverse della città, in piazze che, almeno per una volta, verranno valorizzate viste in una chiave diversa anche grazie al contributo di vari artisti.

Un evento ormai annuale, e che ad ogni edizione proporrà luoghi diversi, che parte con piazza Gasometro il 4 luglio, prosegue a San Leonardo il 18 luglio, a piazza Viterbi l'8 agosto e si conclude in piazza Filippini il 22 agosto.
In ogni spazio si susseguiranno eventi culturali di danza, teatro, letteratura e musica, appuntamenti agili, da strada, in moduli distinti, a ingresso gratuito.

“Una città più viva è anche una città che fa vivere luoghi normalmente al di fuori dei percorsi turistici, attraverso la cultura che è anche riscoperta e capacità di donare nuovo senso agli spazi – ha commentato Mattia Palazzi, sindaco di Mantova -. La rassegna di eventi “Feste di piazza” sin dal suo esordio ha puntato su questo ottenendo una risposta molto positiva dal pubblico mantovano e non. Si tratta anche di un esempio virtuoso di come un evento, in questo caso concepito dall’associazione Amici di Palazzo Te che ringrazio per la tenacia e il coraggio dimostrati durante la pandemia, sia divenuto un patrimonio della città il cui valore si è confermato anche negli anni successivi”.

“Una serie di 'festa di piazza', come recita il titolo di una canzone di Edoardo Bennato, per l'estate mantovana alla ricerca di una città diversa e possibile, almeno per una sera – ha detto Italo Scaietta, presidente dell'associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani -. Una serie di occasioni in cui si potranno conoscere i risvolti storici di luoghi abitualmente sotto agli occhi dei cittadini ma mai colti nei rispettivi aspetti culturali e godervi di eventi proposti da formazioni e compagnie”.
“Sosteniamo le iniziative del centro storico e collaboriamo attivamente con le associazioni locali e il Comune di Mantova per contribuire a preservare l'identità culturale della città, promuovere l'artigianato locale e favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio – ha sottolineato Lorenzo Capelli, presidente di Confartigianato Imprese Mantova -. La nostra partecipazione rappresenta un'opportunità significativa per coinvolgere la comunità locale in serate dedicate alla musica, al teatro, alla danza e alla cultura nelle piazze meno note di Mantova. Sarà l’occasione per promuovere la cultura e l’economia del territorio e per creare connessioni tra artigianato, comunità e visitatori”.

Gli appuntamenti sono realizzati anche grazie alla collaborazione di Tea Spa.

IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2023

Martedì 4 luglio, piazza Gasometro
Apertura Istituzionale sulla rigenerazione urbana a cura dell'assessore all'Ambiente e Urbanistica Andrea Murari. Italo Scaietta presenterà ‘Fiera-Catena nelle opere dei pittori mantovani del Novecento”, una carrellata della storia dell’arte locale curata da Roberto Pedrazzoli.
Subito dopo ci sarà l’esibizione Blaster collective dance ‘Vicenda’. Diviso in quattro quadri, ognuno appartenente ad una stagione (a partire dall’inverno per approdare all’autunno), caratterizzati da generi musicali molto diversi tra di essi come ambient ed elettronica sperimentale di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto, musica classica di Vivaldi ricomposta da Max Richter, electro a partire dal clubbing di Hyper Trvshit per arrivare a suoni più aggressivi e complessi di Dj Armee, e concludere con le sfumature jazz di Miles David e Chet Baker.
Diversi sono anche i linguaggi espressivi utilizzati. Danza contemporanea, electro, partiture gestuali e narrazione, con il fine di fornire una lettura più completa della composizione.

Ogni stagione è stata strutturata analizzando alcune tematiche attuali enfatizzando l’aspetto sociale, filosofico e psicologico, tra cui il cambiamento climatico, la povertà, la rinascita, l’evasione dal reale e il superuomo di Nietzsche.
Coreografie: Leandro Daniel Manrique

Idea: Giada Mazzocco e Leandro Daniel Manrique

Danzatori: Giada Mazzocco, Leandro Daniel Manrique, Alessandro Cormio

Musiche: Alva Noto & Ryūichi Sakamoto, Max Richter, Hyper Trvshit, Dj Armee, Miles Davis, Chet Baker

Narrazione: Debora Vezzani

Paper Plane /concerto
Un volo libero sopra 50 anni di musica spaziando tra diversi generi, dal cantautorato al rock e al blues.
Interpreti: Andrea Cattalani (chitarra, tastiera, voce), Roberto Fusaro (batteria), Giacomo Modè (basso e voce) e Giuseppe Sica (chitarra e voce).

Martedì 18 luglio, San Leonardo
Stop Ballet - Luce nell’attesa

Un percorso di liberazione possibile dal buio, dal silenzio, dall’angoscia e dalla paura. In attesa di vivere momenti già o mai accaduti, procediamo verso la luce quando intravediamo un varco e riusciamo a scorgere il disegno che ci unisce alle stelle. Occhi rivolti alle stelle, segni di ciò che è passato ma torna presente e segna la rotta del domani. Guarda, rivelano chi sei e dove stai andando. Allora, quando non sai dove andare, non sai cosa fare, siediti e aspetta con lo sguardo rivolto alle stelle.

Compagnia Stop Ballet

Coreografie di Francesca Stopazzola

Testi di Gabriella Toso

Interpreti: Anna Laudini, Giulia Sacchi, Francesca Stopazzola, Gabriella Toso, Elisa Venturini, Emma Zambreri.

Teatro Magro “Sin5 - Shakespeare in 5 minutes”

“S in 5” rende omaggio all’autore focalizzando l’attenzione su otto principali opere shakespeariane: Romeo e Giulietta, Otello, Macbeth, Amleto, Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia, La bisbetica domata e La tempesta vengono sintetizzate in 5 minuti ciascuna, cristallizzate in uno schema narrativo quanto mai riconoscibile. Personaggi immortali vengono fatti rivivere attraverso maschere ready-made realizzate da Teatro Magro con uno stile minimale e immediatamente riconoscibile. Un meccanismo insolito dall’ironia sottile per ripercorrere le nervature tra intrecci di trame e personaggi scolpiti nell’immaginario collettivo.

regia | Flavio Cortellazzi

con | Silvia Cortellazzi, Vanessa Dalla Ricca, Fabio Dorini, Elia Grassi, José Andrés Tarifa Pardo, Agata Torelli

produzione | Teatro Magro

drammaturgia | Teatro Magro

scenografia, luci e audio | Teatro Magro

durata | 20 minuti

Concerto dei “Solisti dell”Apogeo String Orchestra”

Versione in quintetto dell'Orchestra di soli strumenti ad arco formata da musicisti mantovani, noti e giovani, oltre che da strumentisti di fama provenienti da altre città. Apogeo affronta tutti i generi musicali cercando sempre di proporre musica di valore eseguendo spesso brani composti da celebri autori mantovani.

Interpreti: Carlo Cantini e Luca Bertazzi (violino), Aleardo Brutti (viola), Nicolò Nigrelli (violoncello) e Gabriele Rampi Ungar (contrabbasso).

Programma: “Il ritorno” (Gueresi), “Diario di un giorno di pioggia” (Gueresi), “Fes” (Cantini), “Camminava in un aprile di pioggia” (Gueresi) e “Hell” (Cantini).

Martedì 8 agosto, piazza Viterbi
Juvenis danza - Postcards paesaggio in carne e ossa

Postcards, cartoline, sono frammenti, immagini, messaggi, ricordi. Le cartoline appartengono inesorabilmente al passato e sono legate ad un rituale ormai in disuso, ad una pratica, un’abitudine che l’era digitale ha quasi del tutto fatto scomparire. Tuttavia può capitare di ritrovarle tra le pagine di un libro o dentro scatole polverose e in quel momento possono risvegliarsi ricordi di viaggi, incontri, paesaggi. E allora questo oggetto in declino sprigiona la sua forza di evocazione, la sua resistenza al tempo, la sua durata. Postcards è una performance che attraverso il linguaggio della danza costruisce paesaggi in carne ed ossa, frammenti di un tempo altro, cartoline che catturano istanti e che attraverso il gesto e il movimento tornano a prendere vita.

Coreografie: Greta Bragantini, Giovanna Venturini, Federico Gamberini

Interpreti: Iuvenis Danza

Musica: autori vari

Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” - “Matrimonio: istruzioni per l’uso”

Oh, il matrimonio! Croce e delizia, passione, bisticci, affetto e irritanti compromessi… Eppure, come farne a meno – soprattutto quando lo sposo e duecentoventisei invitati aspettano impazienti al piano di sotto, e la sposa si scopre riluttante? E allora la madre cerca di convincerla, con l’aiuto (talora dubbio) di un carosello di scene classiche e moderne in cui autori diversissimi ridono e sorridono sull’annosa questione: ma insomma, come funziona il matrimonio?
William Shakespeare, La Bisbetica Domata
Aldo Nicolaj, Nozze coi Sassi
Carlo Terron, La Vedova Nera
Franca Valeri, Una Moglie Felice
Mattia Torre, I Figli Invecchiano
Maurizio Jurgens, Eleuterio e Sempre Tua
(Cornice di Chiara Prezzavento)

Blues Lorenzo Zambini Downhome Blues
Il blues del delta Mississippi proposto da uno dei migliori musicisti italiani, chitarrista e cantante di grande anima Blues.

Martedì 22 agosto, piazza Filippini

Cod Danza – Chagall

Lo spettacolo è un omaggio all’arte di Mark Chagall, artista geniale che ha riscoperto mistero e il carattere sacro della natura, primitivo e materno. Lo spettacolo è un ponte tra realtà e fantasia, un luogo dove uomini e animali vivono insieme sotto una grande luna, come al momento della creazione. Chagall è il pittore dell’unità degli opposti, dell’unità dell’amore, e la danza contribuisce a enfatizzare lo splendore di questo suo respiro.

Coreografia e regia: Chiara Olivieri

Interpreti: Cod danza

Elementi scenici: Pietro Mattioli

Musica: autori vari

Durata: 40 minuti circa

ARS - Brodbeck Mountain
I segreti di Brokeback Mountain di Annie Proulx, tratto dalla raccolta di racconti "Distanza ravvicinata", viene proposto in formato reading da Art Creazione Spettacolo.
Interpreti: Adriano Evangelisti e Raffaele Latagliata.

Drumless - Palmieri, Cocconi, Caniato, Capiluppi
Questa formazione (che vede al sax tenore Igor Palmieri, alla tromba Franco Capiluppi mentre Stefano Caniato e Marco Cocconi sono rispettivamente al pianoforte e al basso elettrico) si rifà al grande trombettista Chet Baker. Il famoso musicista ha spesso suonato in gruppi privi del supporto della batteria, accompagnato dal basso e dal pianoforte. Questa particolare soluzione esprime una sonorità unica e molto intima, permettendo all'ascoltatore di cogliere ogni più piccola sfumatura degli strumenti impiegati. La scelta dei brani, operazione non facile vista la grande vastità del repertorio eseguito da Chet, copre sinteticamente tutto il periodo della sua attività, dagli anni '50 sino agli anni '80.
Componenti:
Igor Palmieri (sax), Franco Capiluppi (tromba), Stefano Caniato (piano), Marco Cocconi (basso elettrico)
Apertura MdV

LE PIAZZE 2023
Piazza Gasometro
Lo spazio all’incontro tra vicolo Stretto e vicolo Barche, dove la città si collega a via Fondamenta attraverso una breve ripida rampa, registra il nome di iazza Gasometro già in una mappa di Mantova del 1865.
Due anni prima, all'inizio del 1863, l’amministrazione austriaca aveva scelto quest’angolo al margine del centro urbano, e a ridosso di Porto Catena, per dotare la città di un moderno impianto del Gaz destinato ad alimentare la nuova illuminazione pubblica. Le “Officine del Gaz” sorsero alle spalle di edifici prestigiosi, come Palazzo Sordi, in un’area popolare dove nelle mappe della prima metà dell’Ottocento vediamo schiere di casette allineate su tre vicoletti paralleli, Carrette, Lavandaie e Tabacco, quest’ultimo chiuso dalle mura cittadine che ancora sporgono su via Fondamenta. Lo spazio fabbricabile fu ottenuto con l’esproprio forzato delle casette tra i tre vicoli e vicolo Stretto. La posizione era di fondamentale importanza per le officine i cui rifornimenti di carbone dipendevano dalla via d’acqua e dalle attrezzature di carico e scarico del porto.
Nacque così, nell’ultimo periodo della dominazione asburgica su Mantova, la nuova piazza Gasometro, un contenuto spazio prospicente le strutture e gli impianti adibiti alla produzione e alla distribuzione del gas.
Le strutture architettoniche dell’impianto ancora esistenti rappresentano una bella testimonianza di archeologia industriale cittadina, mentre è scomparsa la gran mole cilindrica metallica, ritratta più volte dai paesaggisti mantovani del Novecento, da Giulio Perina (Il gasometro, 1931) a Carlo Zanfrognini (Il gasometro, 1954), che su di esse ha dominato per decenni.

Piazza San Leonardo
Piazza San Leonardo, nella medievale contrada del Corno, prende il nome dall'antichissima chiesa di San Leonardo Abate, tra le prime erette a Mantova (VI secolo). Delle epoche più remote della chiesa purtroppo poco rimane, avendo il manufatto subito diversi rifacimenti nel corso dei secoli, fino all'attuale forma neoclassica dovuta alla ricostruzione del 1793, su progetto dell'architetto Giovanni Battista Marconi. Conservano impronte dello stile romanico e del tardo gotico il campanile e la Cappella Cavriani, con un interessante affresco del primo Cinquecento, il “Redentore e Profeti”. Il tessuto sociale della contrada del Corno, denominata così perché si protende a forma di corno nel Lago di Mezzo, era fondamentalmente umile, come ci testimonia la toponomastica sopravvissuta: Vicolo Pagliaio, Bindolo, Agucchie, Pietà, Ospitale, ma, accanto agli edifici architettonicamente modesti, non mancano rilevanti edifici storici, dall’ex Ospedale maggiore della metà del Quattrocento al settecentesco Palazzo Cavriani. Dirimpetto alla chiesa, s’innalza l’ex convento delle monache cappuccine: dopo un periodo di importante sviluppo - tanto che la sua estensione arrivò fino all’attuale area dell’Istituto Monsignor Mazzali - il convento, decaduto e ammalorato, fu trasformato in ospedale militare, come ricorda la lapide all’ingresso “sanando militi”, per volontà dell’imperatore Giuseppe II, dopo le soppressioni degli ordini monastici. Qui si trovava anche il cimitero dei soldati, poi trasferito nella zona di San Nicolò, sul lago Inferiore. Per i Mantovani, il grande edificio, che va fino al tratto delle mura verso il Lago di Mezzo, ha però un curioso suggestivo nome, di cui non è tuttora chiara l’origine: Palazzo del Mago. La denominazione “Cappuccine” è conservata solo per il teatro, ricavato nella cappella barocca dell’ex monastero, verso Piazza San Leonardo.

Piazza Viterbi
All’estremità settentrionale della trafficatissima via Pietro Pomponazzo, di fronte al lato orientale dell’imponente Palazzo degli Studi, si apre piazza Adolfo Viterbi, che prende il nome dal professor Viterbi, matematico e geodeta, che nacque e abitò nella casa di famiglia che qui si affaccia. Attualmente chiusa su tre lati da edifici dall’aspetto robusto e sobrio, se si eccettuano alcune eleganti cornici che ornano le finestre di due case del lato meridionale, selciata con i sassi di fiume che la inseriscono nel tradizionale contesto di Mantova città di fiume, piazza Viterbi presenta un bell’invaso rettangolare, che può apparire chiuso e fa pensare a un cortile silenzioso. In realtà, in fondo, un po’ a fatica, si vede l’imbocco di vicolo Varrone (o Vairone), che porta a vicolo Dogana e a ciò che resta di un tratto delle antiche mura urbane verso il Lago Inferiore. L’aria di tranquillo cortile, invece, è contraddetta la costante utilizzo come parcheggio, assai apprezzato dagli automobilisti.
Adolfo Viterbi, nato nel 1873, con una brillante fama di studioso e una carriera di docente universitario, nonostante l’età volle partecipare alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale del Genio e morì nel novembre 1917 durante una ricognizione per la difesa delle linee italiane sul fiume Piave.
L’anno seguente, nel 1918, il Municipio di Mantova pose sulla facciata della casa di famiglia una lapide in marmo bianco di gusto tardo Liberty che celebra il personaggio la cui vita fu spesa per la “Patria, gli Umili, il Sapere”.
Se la denominazione è relativamente recente, la piazza, invece, ha molti secoli. La ritroviamo con il nome piazza Santo Stefano nella pianta Urbis Mantuae Descriptio del 1628 di Gabriele Bertazzolo. In questo caso lo spazio prende nome dall’antica chiesa di Santo Stefano che ne occupava un lato. É ancora possibile vedere all’esterno un piccolo tratto murario dell’edificio sacro su vicolo Prato, la strada che affianca piazza Viterbi a nord, lo si riconosce immediatamente per la presenza di un piccolo oculo decorato da una bella cornice in cotto.
Nella pianta della Regia Città di Mantova del 1831 la piazza è presente con la denominazione di Santa Teresa, perché la chiesa aveva a sua volta cambiato intitolazione, e il nome di Santa Teresa rimase fino all’attuale Viterbi.

Piazza Filippini
Piazza Filippini o dei Filippini è una memoria triste nella storia di Mantova, frutto non di scelte urbanistiche, condivisibili o meno, ma di un bombardamento subito dalla città durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre 1944, infatti, un bombardamento dell’aviazione “Alleata” fece esplodere l’ex chiesa dell’Oratorio dei PP. Filippini che era stata adibita a deposito d’armi. L’abbattimento e l’asportazione delle macerie lasciarono nel tessuto urbano un vuoto disarmonico, una lacerazione informe di ancora difficile ricucitura.
I padri dell’Oratorio di San Filippo Neri erano entrati a Mantova nel 1689 e la chiesa, che prospettava verso l’attuale via Cavour, risaliva al 1735.
Fotografie e stampe precedenti al bombardamento mostrano la movimentata facciata tardo barocca che appare come fondale al giardino di Piazza Virgiliana. Nel 1825, tra il giardino voluto dall’amministrazione francese e la chiesa era stata aperta una strada, contrada Augusta (via Virgilio dal 1867), fiancheggiata gli eleganti edifici. La strada collegava la contrada dei Filippini (via Cavour) all’amena area verde dedicata a Virgilio, esattamente di fronte alla facciata della chiesa, che acquistava così una funzione urbanistica scenografica, mantenuta anche nel posizionamento del novecentesco monumento al Poeta.
La denominazione di Piazza Filippini mantiene dunque viva la memoria di quello che fu un angolo urbanisticamente ben strutturato della città e forse può implicitamente invitare a recuperarlo in una forma ragionata e non anonima.

Info: tel. + 39 340 6501380
www.comune.mantova.it

 

Il manifestoProsegue con successo la rassegna #vascheincittà, nata dalla collaborazione tra Comune di Mantova e Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, con eventi che, a cura delle realtà del territorio, animano il centro storico di Mantova nei weekend e durante la settimana.

Nell’importante cartellone di iniziative, vengono inaugurati gli appuntamenti, a cura di Fondazione Artioli, giovedinbuskers, che si terranno giovedì 29 giugno, giovedì 27 luglio, e giovedì 28 settembre.

Giovedinbuskers rappresenta lo speciale appuntamento con le compagnie di artisti che per l’occasione scenderà nelle piazze del centro storico di Mantova per portare le molte sfumature dello spettacolo in piazza. L’arte dei Buskers, o artisti di strada, il cui nome trova la propria etimologia dallo spagnolo “buscar” (in italiano “cercare”), proprio nel ricercare quel contatto visivo ed emotivo con il pubblico sviluppa l’intensità dei momenti emozionali che si materializzano nei luoghi della quotidianità come, appunto, le piazze.

Alcuni tra i luoghi più suggestivi della città di Mantova, durante questi appuntamenti speciali si vestiranno di nuovo stupore nell’atmosfera della sera, diventando i tre prestigiosi scenari per altrettante performance: piazza Sordello, piazza Concordia, piazza Erbe e piazza Marconi ospiteranno ognuna tre set performativi, il primo all’ora alle 19.30, il secondo alle 21 e il terzo alle 22.30.

Si parte giovedì 29 giugno con il Collettivo Lem, Compagnia Tersicore e Rubens Teatro.

Collettivo Lem, in piazza Erbe darà vita a un mondo musicale, suonato rigorosamente live, che a partire dagli anni ’50 arriva fino ai giorni nostri, spaziando dal pop al rock.

Compagnia Tersicore, in piazza Sordello, con “Amor-Mito” intreccia teatro, danza aerea e lettura in una performance suggestiva ispirata alle metamorfosi di Ovidio.

Rubens Teatro porta lo spazio di piazza Concordia indietro nel tempo fino agli anni Venti, in una performance incredibilmente frizzante durante la quale personaggi insoliti e comici si cimentano in musica, balli e sketch comici.

I nuovi giovedì a Mantova si arricchiscono con Giovedinbuskers, il cui primo appuntamento è per giovedì 29 giugno a partire dalle ore 19.30 per vivere la meraviglia degli spettacoli in tutte le sue sfumature, nella cornice magnifica delle piazze storiche della città.

Per l’occasione, i negozi del centro rimarranno aperti di sera.

Gli spettacoli di Giovedinbuskers sono gratuiti.

Tutte le info su www.mantovateatro.it

Il programma di giovedì 29 giugno:

PIAZZA SORDELLO
COMPAGNIA TERSICORE “Amor-Mito”
Set 1 alle ore 19.30 - Set 2 alle ore 21:00 - Set 3 alle ore 22:30

PIAZZA CONCORDIA
RUBENS TEATRO “Club Cabaret”
Set 1 alle ore 19:30 - Set 2 alle ore 21 - Set 3 alle ore 22,30

PIAZZA ERBE
COLLETTIVO LEM “Street music”
Set 1 alle ore 19.30 - Set 2 alle ore 21 - Set 3 alle ore 22.30
COMPAGNIA TERSICORE
“Amor-Mito”
“Il mito è la radice della vita stessa, eterno disegno, espressione dell’esistenza umana nell’attimo in cui fugge dalle tenebre della nostra mente”.

Una performance corporea liberamente ispirata ad alcune delle metamorfosi di Ovidio. Amor-Mito è un viaggio simbolico all’interno di alcune delle più celebri metamorfosi ovidiane. I corpi, le parole e la musica daranno vita ai personaggi di questo percorso con tutta la loro carica umana e passionale.

RUBENS TEATRO
“Club Cabaret”
Una performance frizzante, ambientata in un locale anni Venti, appunto il Club Cabaret, dove personaggi a dir poco insoliti si cimentano in musica, balli e sketch comici. A mano a mano si scoprono le storie e gli intrighi tra i vari personaggi che danno vita a una successione di racconti, situazioni grottesche e comiche condite da canzoni e buona musica. Un mistero inoltre si cela in questo locale, quello legato alla sua famosa salsa cocktail... verrà svelato il suo mistero? Tutto sta nelle mani del suo inventore, lo chef Oreste.

COLLETTIVO LEM
“Street music”
Attivo dal 2018, il Collettivo LEM riunisce diverse generazioni di musicisti che suonano brani rock, pop e folk internazionale, spaziando dagli anni’50 ai giorni nostri. Aperto per natura a collaborazioni ed incursioni, vede la propria formazione variare continuamente, proponendo un repertorio sempre differente ad ogni live, per una performance tutta da scoprire in cui la complicità del pubblico è parte integrante dello show.

 

Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi lunedì 26 giugno ha firmato un'ordinanza che contiene i provvedimenti per la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da insetti vettori ed in particolare dalla zanzara tigre (Aedes Albopictus).

Nel documento si ordina ai soggetti gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di aree strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche (privati cittadini, amministratori condominiali, società che gestiscono le aree di centri commerciali, gestori di multisale cinematografiche, eccetera), di:

1) evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante, anche temporanea;
2) procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto d’immissione dell’acqua nei tombini; non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole inserite nel sistema regionale di monitoraggio dell’infestazione;
3) trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla periodicità, il trattamento è praticato dopo ogni pioggia. In alternativa, procedere alla chiusura degli stessi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità;
4) tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti e sistemandoli inoltre in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;

5) provvedere, nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi confinanti incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba.

Ai soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dimesse, di mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di raccolta d’acqua stagnanti.

A tutti i conduttori di orti, di:
1) eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso;
2) sistemare tutti i contenitori e altri materiali (ad esempio i teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
3) chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua.

Ai proprietari e responsabili o ai soggetti che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, di:
1) adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso per impedire raccolte d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotare le raccolte idriche dopo ogni pioggia;
2) assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili questi provvedimenti, trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali da praticare entro cinque giorni da ogni precipitazione atmosferica.

Ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale, di:
1) stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto o in containers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;
2) svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua accidentalmente rimasta al loro interno, prima di consegnarli alle imprese di smaltimento, di rigenerazione e di commercializzazione.

Ai responsabili dei cantieri, di:
1) evitare raccolte di acqua in bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni;
2) sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua;
3) provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche.

All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

 

La presentazione in aula consiliareA Mantova si è svolta la terza tappa della “Carovana dell’autonomia urbana” a cura e promossa dall’Uici, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Un appuntamento che prevede una serie di eventi da svolgersi in diverse città d’Italia, presso le sezioni territoriali Uici o nei luoghi delle istituzioni, volti a portare un concreto aiuto, attraverso soluzioni tecnologiche e documentali che l’Uici ha messo in campo con un grande lavoro di ricerca e sviluppo, in collaborazione con prestigiose realtà imprenditoriali e sociali, per migliorare l’autonomia urbana delle persone non vedenti ed ipovedenti, ma non solo.

Il progetto “Carovana dell’autonomia urbana”, analisi, utilità e potenzialità per una città smart, accessibile ed inclusiva, è stato illustrato giovedì 22 giugno, nella sala consiliare del Comune di Mantova, dagli assessori ai Lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli e alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi, dalla presidente Uici Mantova Mirella Gavioli, dal dirigente nazionale Uici e inventore del sistema Letismart Marino Attini, dalla dirigente Uici Nazionale ricercatrice esperta di accessibilità, sviluppo e programmazione informatica Barbara Leporini e dal Presidente regionale Uici Giovanni Battista Flaccadori. Era presente in sala anche una nutrita delegazione dell’Uici Mantova.

Sono stati presentati e resi fruibili, quindi, i risultati di anni di ricerca e d’impegno da parte di tante persone che hanno lavorato per sviluppare soluzioni utili per vivere in un ambiente urbano sicuro ed accessibile a tutti.

Come il sistema tecnologico Letismart, sviluppato da Uici in sinergia con Scen su un’idea di Attini, che permette con soli due pulsanti integrati nel manico del bastone bianco, o in un piccolo pocket ad uso delle persone ipovedenti o con grave disabilità motoria, di orientarsi ed identificare un punto preciso di destinazione. Oggi Letismart è divenuta una soluzione di altissima affidabilità a livello tecnologico, il risultato di oltre sei anni di ricerca e sviluppo, con la fattiva partecipazione di un folto numero di soci Uici che lo hanno profilato e affinato sulle proprie esigenze. Attualmente il sistema Letismart rappresenta lo standard scelto da Uici per essere installato sul territorio nazionale, creando così una rete che possa migliorare la mobilità e l’orientamento urbano delle persone con deficit visivo, affiancandosi ed integrandosi perfettamente ai tradizionali sistemi, come i percorsi tattiloplantari o le mappe tattili.

Sono state dunque illustrate le principali caratteristiche del sistema Letismart e sono stati donati alla sezione territoriale, nell’ambito del progetto Uici digitale, i due device che vanno a soddisfare le esigenze di chi utilizza il bastone bianco, di chi si muove con il cane guida e di chi è ipovedente.

Inoltre, è stato illustrato il volume intitolato “La Città del Presente”, realizzato dal gruppo di lavoro dell’Uici denominato “Vita indipendente”, che raccoglie numerose informazioni, consigli, suggerimenti e immagini con lo scopo di essere un comodo e semplice strumento di indirizzo alle diverse problematiche. “Scritto in modo discorsivo e semplice – hanno spiegato gli organizzatori –, raccoglie le esperienze, le osservazioni e la ricerca di tutti i componenti di questo gruppo che hanno creato tale volume, in oltre un anno di lavoro, con l’obiettivo di donarlo a vari soggetti interessati”.
E’ stato poi donato alla città un radiofaro Letismart, messo a disposizione gratuitamente dalla ditta Scen, azienda che attraverso un progetto etico ha realizzato questo sistema, per implementare la rete già esistente sul capoluogo cittadino. I radiofari in città, infatti, sono stati installati da Comune di Mantova e Tea Spa in sedici punti strategici del centro storico e su quattro attraversamenti semaforizzati.

Il nuovo radiofaro è stato installato, poi, all’ingresso della gioielleria Tosoni di via Roma in memoria di Gaia Tosoni con cui l’Uici di Mantova ha sviluppato il prestigioso progetto “Il Gioiello che Brailla”. “Gaia Tosoni – ha detto Gavioli – desiderava tanto essere la prima esercente commerciale del territorio a dotare il proprio negozio di un sistema così innovativo a favore dell’accesso autonomo a beni e servizi da parte dei disabili visivi”.

”Il tema di oggi è stimolante – ha osservato Martinelli – perché è nostro compito ascoltare cosa dicono le associazioni e tenerne conto per innovare il nostro modo di amministrare con buone pratiche”. “E’ un progetto che accogliamo con orgoglio - ha aggiunto Rebecchi -. Solleciteremo Apam di adottare il sistema Letismart nei mezzi pubblici”.

In sala consiliare si è tenuta anche l’esposizione dei nuovi occhiali polarizzati per disabili visivi realizzati da Target Srl in collaborazione con Uici. “Il muoversi nel traffico, oltre all’estrema difficoltà – hanno spiegato gli organizzatori –, espone soprattutto le persone ipovedenti a fattori di rischio che facilmente si potrebbero evitare. Per questo sono stati studiati degli occhiali eleganti e nello stesso tempo efficaci, utili a migliorare la visione e ridurre i riflessi e gli abbagliamenti”. Per tali occhiali sono state sviluppate tre tipologie di lenti con diversi filtri cromatici, che soddisfano le diverse visioni determinate dalle patologie legate all’ipovisione, grazie ad uno studio fatto in sinergia tra l’Uici e la ditta Target Srl che da tanti anni realizza, nei propri stabilimenti, montature ed occhiali per i più prestigiosi brand internazionali. Il risultato ottenuto è stato testato per due anni da soci Uici con diverse tipologie di ipovisione, riportando risultati molto soddisfacenti. “Per questo oggi Target ci mette a disposizione il risultato di questo lungo lavoro - ha evidenziato Gavioli - con una linea di prodotti che sono raccolti in un elegante espositore, che la ditta stessa consegna gratuitamente ad ogni sezione Uici, a titolo di campionatura, al fine di permettere ai soci di provare le montature e le diverse lenti”.

Dopo la tappa mantovana, la Carovana ripartirà alla volta delle altre città lombarde “con la certezza che questo incontro sia stato utile per tutti – hanno sottolineato i relatori –, e con l’obiettivo di portare un miglioramento all’autonomia e serenità alla vita delle persone non vedenti e ipovedenti”.

Oltre alla delegazione Uici, erano presenti alla “Carovana dell’autonomia urbana” rappresentanze territoriali e del distretto Lions, che già stanno sostenendo concretamente lo sviluppo del progetto LetiIsmart sui territori di Mantova, Brescia e Bergamo, di Tea Spa che ha il know how per l’istallazione dei radiofari sul territorio, architetti e tecnici di progettazione, dirigenti dell’azienda del trasporto pubblico, che diviene sempre più indispensabile dotare di Letismart per la mobilità in autonomia e sicurezza.

I relatori alla conferenza stampaGiovedì 22 giugno è stato ufficialmente presentato al Comune di Mantova il progetto ArteS. Che cosa sarà ArteS? ArteS sarà un centro per la valorizzazione, diffusione e apprendimento delle arti dello spettacolo e più in senso ampio un centro culturale dedicato alle arti in quanto elemento fondamentale per il progresso civile. ArteS sarà anche un centro di aggregazione cittadina per tutte le generazioni.

I dettagli del progetto sono stati illustrati nel pomeriggio nella Sala Giunta dal sindaco Mattia Palazzi, dall'assessore all'Ambiente Andrea Murari, dal direttore Comunicazione e Marketing di ArteS Raffaele Porro, dalla cofondatrice di ArteS Tanya Lytvynenko e dal progettista Paolo Vincenzi.

Tanya Lytvynenko, cofondatrice di ArteS, ha spiegato: “Troveranno casa presso ArteS musica, teatro, canto, danza, cinema, performances artistiche, arti figurative, mostre e convegni. La collaborazione con tutti gli enti, associazioni e realtà artistiche del territorio sarà fondamentale per ArteS. Con l’attività a pieno regime prevediamo almeno 60 nuovi posti di lavoro”.

Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha aggiunto: “Restituire alla città un pezzo dopo l’altro aree abbandonate da decenni è stato da subito un impegno preciso della mia amministrazione. Con il progetto ArteS intendiamo dare nuova vita all’area ex Comated, strappandola dal degrado, e al tempo stesso realizzare un progetto di impresa culturale tanto ambizioso quanto capace di aggiungere ulteriore valore all’intera città. Oggi abbiamo presentato, insieme agli ideatori di questo progetto, un’idea ancora in fase preliminare ma già delineata nei suoi tratti essenziali, per condividere con la città anche questo grande obiettivo”.

ArteS ospiterà spettacoli, corsi, laboratori, mostre, eventi, convegni, festival. Ci saranno un teatro, aule didattiche, spazi dedicati alla creatività individuale e di gruppo.

ArteS sarà posta all’interno di un’area verde aperta al pubblico chiamata ArteS Park che includerà strutture ricettive e destinate alla ristorazione all’interno degli spazi verdi. ArteS Park avrà un ampio anfiteatro capace di ospitare fino a 1.000 spettatori con la concomitante realizzazione di un’area verde per favorire le attività all’aria aperta. Ci sarà anche un’area espositiva di circa 500 metri quadrati.

ArteS nascerà nel centro di Mantova, nell’area ora dismessa nei pressi del porto sul lago, in via Daino, di oltre 11.000 metri quadrati. Paolo Vincenzi è l’architetto incaricato del progetto: “L’intervento – ha detto - con investimento privato prevede il recupero strutturale e funzionale degli edifici esistenti, 4.357 metri quadrati, e ove possibile e necessario la realizzazione di nuove funzioni a servizio del progetto per la valorizzazione anche ambientale dell’area e nel rispetto dei vincoli di natura urbanistica. A lavori ultimati, 3.000 saranno i metri quadrati destinati ai servizi per spettacoli e cultura, circa 1.500 i metri quadrati per le funzioni ricettive. La durata prevista dei lavori e di 36 mesi”.

Il comparto Fiera-Catena è oggetto del più grande progetto di rigenerazione urbana della città da parte dell’amministrazione comunale ed è stato diviso in sottoaree: una prima, riguardante l’ex Ceramica, è in fase di completamento, una seconda, che riguarda il complesso di San Niccolò, è in fase di intervento. La terza è il perimetro di ArteS e in questo caso l’intervento è privato.

L’intervento di rigenerazione urbana prevede la riqualificazione di alcuni edifici minori che fanno parte del complesso nei quali saranno realizzate le strutture ricettive e di ristorazione e la realizzazione di un teatro all’avanguardia sia strutturale sia acustica sul sedime del fabbricato centrale attualmente esistente.

In autunno, a iter amministrativo avanzato, il progetto, anche architettonico oltre che funzionale, sarà presentato pubblicamente.

Raffaello Porro, Direttore Comunicazione e Marketing di ArteS, ha concluso: “Crediamo molto in questa impresa, abbiamo già avviato azioni di studio e confronto con realtà analoghe in Italia e all’estero. Sempre, nominando Mantova, ho riscontrato apprezzamento e questo ci conforta nell’idea che proprio Mantova possa essere la culla ideale per questo progetto che vogliamo posizionare a livello internazionale”.

Un momento dell'incontroSi è concentrata sulla demolizione del “magone” e sull’intervento di ripristino ambientale l’incontro di quartiere che ha tenuto la Giunta Palazzi martedì 20 giugno nel centro di via Salvemini a Colle Aperto. Dopo decenni di attesa, finalmente il centro commerciale incompiuto di via Benedetto Croce, che si trova in prossimità della chiesa di San Ruffino, verrà abbattuto e sarà sostituito da un’area verde. Il progetto porta la firma dell’architetto Alessandro Fanti della ditta Soprint srl.

La Giunta comunale aveva approvato nello scorso gennaio il progetto e il piano di esproprio, dichiarandolo di pubblica utilità dell’opera ed ha deciso il quadro economico degli interventi per il valore di un milione e 205mila euro. L’esproprio è previsto nella seconda parte di quest’anno, in settembre, subito dopo sarà aggiudicata la gara e potranno partire con i lavori che dureranno sei mesi.

“Avevamo promesso ai residenti di Colle Aperto di espropriare e demolire il magone di cemento armato che da tanti anni degrada quell’area – ha detto il sindaco Mattia Palazzi-. Stiamo mantenendo anche questo impegno ed abbiamo finanziato l’intervento e facendo tutti gli adempimenti per aprire il cantiere. Durante il nostro mandato abbiamo tolto dalla città diversi magoni ereditati, da Fiera Catena, al vecchio palazzetto dello sport di Porta Cerese, ai garage di Due Pini e ora Colle Aperto. I cittadini meritano spazi pubblici senza degrado”.

L’intervento, come è emerso durante la serata, è molto atteso dagli abitanti. E’ stata apprezzata dal pubblico la scelta di dare spazio all’erba e alle piante, prevedere il ripristino ambientale e l’ampliamento del verde. L'assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli ha spiegato che abbattimento dell’immobile sarà completo, la riqualificazione ambientale prenderà il posto del cemento e sarà realizzato un prato in continuità con il giardino adiacente.

Il progetto delinea anche l’ampliamento del parcheggio di piazza don Enrico Mazzali e la realizzazione di un marciapiede sul lato nord della piazza. L’edificio da abbattere è di forma rettangolare, è lungo novanta metri, largo cinquanta ed è alto poco meno di dieci metri, su due piani fuori terra, oltre il piano interrato. L’edificio, mai completato, è in stato di abbandono da tempo.

Nella presentazione della Giunta sono state illustrati altri interventi che si stanno realizzando e che stanno riqualificando il quartiere: la ciclabile di via Poggio Reale che si interfaccia con via Verona all’altezza di Ponte Rosso, poi corre davanti alla cartiera in un’area verde e arriva fino al canale Bianco; i due chioschi, uno nei giardini per passare qualche ora di tranquillità e un altro in via Bentivoglio per realizzare un progetto di educazione e di supporto sociale alle famiglie e ai minori,  progetto affidato al Centro Aperto; i nuovi giochi per i bambini nel giardino Berni; i marciapiedi di via Terracini con l’asfaltatura, come richiesto dai residenti, infine, un dosso come dissuasore della velocità delle auto sul rettilineo di via Benedetto Croce. Dal pubblico sono arrivate richieste per mettere maggiormente in sicurezza le strade del quartiere. È stato chiesto anche di fare il punto sui nasi elettronici che registrano gli odori nell'aria. "Da una settimana - ha detto l’assessore all’Ambiente Andrea Murari - sono in funzione. Appena sarà completata la campagna renderemo noti i dati che sono stati registrati".

La presentazione in aula consiliareMantova Musica, alla sua ottava edizione, prosegue anche nella seconda metà dell’anno. Il progetto, nato nel 2016, vuole ancora una volta esprimere al massimo livello le sinergie di tre storiche associazioni con le realtà culturali del territorio.

La volontà che anima l’iniziativa sin dalle origini, è stato spiegato giovedì 15 giugno alla conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune di Mantova dal sindaco Mattia Palazzi e dai direttori artistici Stefano Giavazzi, Stefano Maffizzoni e Leonardo Zunica, è quella di creare un nuovo modello di stagione concertistica musicale capace di offrire iniziative in tutti i periodi dell’anno.

“La nostra città – ha osservato Palazzi – ha un’offerta culturale molto vasta. In questo contesto la programmazione è fondamentale, pertanto avevo proposto otto anni fa di fare un unico cartellone musicale per raggruppare le tre rassegne. I risultati sono stati positivi, il pubblico è aumentato”.
Nel 2023 si festeggeranno due importanti traguardi: i venticinque anni di attività di Società della Musica e i venti anni di Diabolus in Musica. Il rinnovamento del pubblico e l’avvicinamento dei giovani alla musica colta restano tra i nostri intenti principali.

Nonostante le difficoltà che il mondo dello spettacolo attraversa, Mantova Musica è in grado di offrire una programmazione di oltre 50 concerti che permette di andare incontro alle diverse sensibilità del pubblico e al contempo di soddisfare parametri ministeriali che assumono la quantità come presupposto della valutazione qualitativa dei progetti.

“Ci auguriamo – hanno concluso gli organizzatori – che il nostro affezionato pubblico voglia condividere ancora con noi esperienze musicali nuove e coinvolgenti”.

 

Il programma: https://www.mantovamusica.com/media/pagine/50/manifetso_2%5Eparte_mm_2023.pdf

 

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