Inaugurati i locali ristrutturati della Comunità Socio Sanitaria di Aspef
Pubblicato in In primo pianoSono stati inaugurati i "nuovi" locali ristrutturati della Comunità Socio Sanitaria di Aspef, che può ospitare sei utenti disabili in regime residenziale. I lavori di riqualificazione della struttura, che ha sede in viale Gorizia 4, sono stati presentati martedì 25 ottobre dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi e dal presidente di Aspef Filippo Genovesi. Presenti anche il direttore generale Graziella Eugenia Ascari e i membri del Consiglio di amministrazione di Aspef e l’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini.
I lavori di ristrutturazione, che erano stati recentemente deliberati dal Cda di Aspef (composto, oltre il presidente Genovesi, da Vinicio Fiorani, Paolo Gnasso, Monica Martelli e Lucia Salemi), hanno avuto l’obiettivo di apportare alla residenza una riqualificazione funzionale degli ambienti e degli arredi presenti. Inoltre, si è voluto rendere ancor più fruibile agli utenti l’area esterna antistante la struttura, con la creazione di un ampio giardino con alberature di varie specie.
Nello specifico gli interventi che hanno determinato la miglioria degli spazi della Comunità Socio Sanitaria, di circa 200 metri quadrati, si sono suddivisi in:
• opere edili: rimozione/demolizione serramenti, posa nuova pavimentazione, opere murarie per allargamento porte interne, stuccatura e ritinteggiatura dei locali, posa di controsoffitto e di pareti in cartongesso;
• opere edili: realizzazione nuovo locale ufficio/sorveglianza;
• opere elettriche: posa nuovi corpi illuminanti e materiali accessori (interruttori/canaline/portacavi);
• opere idrauliche: sostituzioni componenti servizi igienici;
• opere da fabbro/serramentista: sostituzione porte interne a battente e scorrevoli, sostituzione struttura bussola ingresso (telaio e vetrate) e posa vetrate parete locale ufficio/sorveglianza;
• arredi: sostituzioni di cucina completa di elettrodomestici, mobili dispensa e mobili sala da pranzo, 6 armadi interni alle camere di degenza e tavoli scrittoi con relative sedute, tavoli e sedute, mobile-libreria, e divano e poltrone in zona giorno e tende per le finestre di ogni ambiente.
L’area esterna è stata valorizzata dall’innesto di piante e alberature disposte secondo uno specifico progetto organico che, oltre alla copertura del verde, ha previsto spazi con effetti sensoriali e visivi adeguati agli ospiti della struttura. Il nuovo giardino, inoltre, verrà dotato, nella prossima primavera, di un gazebo e di arredi per esterni a servizio degli utenti stessi.
I lavori sono stati realizzati nel minor tempo possibile, circa 20 giorni, al fine di ridurre al minimo il disagio all’interno della Comunità.
“Sono davvero contento per la realizzazione, da me fortemente voluta, dei lavori di riqualificazione degli spazi e degli arredi della Comunità Socio Sanitaria – ha detto il presidente di Aspef Genovesi –, unica ad essere ubicata nella città di Mantova e nello specifico vicina al centro ed a molti servizi. La struttura, già di alto profilo, oggi diventa ancor più un fiore all’occhiello di Aspef, non solo per i servizi di elevata qualità che nella stessa vengono erogati ma anche per la nuova veste degli ambienti che la rendono ancor più accogliente e confortevole per gli ospiti. La loro felicità e commozione nell’entrare a lavori terminati, credo sia la più grande soddisfazione per Aspef, da sempre vicina alle persone ed alle famiglie”. "Una ristrutturazione importante. Un'ulteriore testimonianza della vicinanza dell'Amministrazione comunale e di Aspef ai nostri concittadini più fragili", ha detto il sindaco Palazzi,
“Gli ospiti, a lavori ultimati, hanno manifestato la loro felicità agli operatori della struttura – hanno detto con soddisfazione la direttrice generale Ascari e il Cda di Aspef –. Il benessere degli utenti, attraverso i servizi erogati dall’Azienda stessa, rimane la nostra indiscussa priorità”.
Il Comune di Mantova ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto da parte di Fondazione Cariverona per il progetto “Mantova Play Green” tramite la seconda edizione del Bando FORMAT – Formazione e Ambiente. Il bando intende confermare il sostegno a percorsi strutturati di sensibilizzare ed educazione ambientale rivolti alle giovani e giovanissime generazioni con l’obiettivo di aumentare la loro consapevolezza ed attenzione verso i temi della sostenibilità e a favorire l’assunzione nella quotidianità di comportamenti responsabili.
Il progetto, che avrà durata biennale, prevede un partenariato formato da: Comune di Mantova in veste di capofila, FOR.MA Mantova e gli Istituti Comprensivi 1, 2 e 3 della città. Il costo totale è di 106mila euro, di cui 82mila euro da parte di Fondazione Cariverona e 24mila euro tra Comune, FOR.MA e Tea.
Le azioni previste dal progetto sono state presentate martedì 25 ottobre, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale di via Roma 39, dalle assessore del Comune di Mantova Adriana Nepote e Serena Pedrazzoli, da Andrea Poltronieri di Lto Mantova e dai rappresentanti degli Istituti Comprensivi, la dirigente scolastica Francesca Palladino per Mantova 1, Lorella Pavesi per Mantova 2 e Davide Giannotto per Mantova 3.
“Mantova Play Green” come finalità generale mira a investire da subito sul framework europeo pubblicato a gennaio 2022 per le competenze di sostenibilità “GreenComp” quale “modello di riferimento generale che tutti i soggetti coinvolti nell'apprendimento permanente possono utilizzare per progettare opportunità di apprendimento mirate a sviluppare competenze in materia di sostenibilità e verificare i progressi nel sostegno all'istruzione e alla formazione per la sostenibilità”.
In particolare, attraverso la costruzione di una comunità educante in grado di farsi portavoce nella scuola, il progetto mira da un lato a consolidarne l’utilizzo all’interno dei percorsi di Educazione Civica e, dall’altro, a sperimentare l’integrazione delle competenze green con altre discipline e competenze, partendo a livello sperimentale da quelle digitali (integrazione tra GreenComp e DigComp).
Il progetto si concretizza in prima battuta nel coinvolgimento della comunità educante con cui approfondire le competenze oggetto di investimento (Green e Digitali), costruire i percorsi didattici da sperimentare nei tre Istituti Comprensivi della città, valutare l’integrazione all’interno delle diverse discipline a partire dall’Educazione Civica e studiare, infine, le opzioni per il consolidamento dei modelli per una replicabilità nel tempo.
Si articola quindi nella centrale sperimentazione biennale che consentirà di attivare, testare e poi consolidare i percorsi formativi/educativi per la produzione di “giochi digitali/maker green” per la sostenibilità, coinvolgendo i tre Istituti in parallelo e soprattutto gli studenti che secondo la logica “scuola aperta” saranno chiamati a “dire/produrre la loro” sul fronte sostenibilità. Il progetto prevede, inoltre, la collaborazione e il supporto del Gruppo Tea, che da anni investe nella didattica e nella sensibilizzazione all’interno delle scuole per codificare le soluzioni pregresse e farle diventare patrimonio conoscitivo di base su cui investire.
Gli studenti delle scuole medie, dei tre Istituti Comprensivi, partner di progetto, non produrranno solo videogame destinati ai giovani gamer sui temi della sostenibilità, ma saranno anche chiamati a coprogettare e realizzare kit didattici destinati all’educazione ambientale attraverso le tecnologie maker per una didattica diffusa all’interno della scuola. Questi prodotti verranno poi presentati dagli studenti stessi ai loro compagni delle classi IV e V elementari delle 10 sedi di scuola primaria afferenti ai tre Istituti Comprensivi della città.
Partono a Mantova i progetti smart rivolti ai giovani
Pubblicato in GovernoSono pronti a partire due importanti progetti finanziati dal bando Giovani Smart della Regione Lombardia che vedono come partner il Comune di Mantova: “Ritmo!” a cura di Alce Nero e “Sign of the times” a cura di Pantacon. I progetti e le iniziative sono state presentate lunedì 24 ottobre, nella sala Consiliare del Municipio di via Roma 39, dall’assessore del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, da Lorenzo Cattalani di Alce Nero e da Stefano Rubini di Pantacon. Presenti anche Saro Torreggiani di Strongvilla e l’artista Vincenzo Fasano che curerà il reading musicale “Padre Terra”.
“L’obiettivo è quello di promuovere azioni di contrasto ai fenomeni di disagio giovanile – ha detto l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna –, mediante, appunto, l’organizzazione di attività che promuovano la socialità e l’inclusione sociale. Riteniamo essere di grandissima importanza la promozione di iniziative di questo tipo, specialmente in un periodo di incertezza come questo che, soprattutto a causa della situazione pandemica, ha avuto ripercussioni sui nostri giovani in termini di disagio sociale, relazionale e di opportunità economiche e lavorative”.
“Sign of the Times”, dopo il successo della prima edizione, torna e rilancia con nuovi laboratori per dare voce ai giovani. Ideato dal consorzio di cooperative culturali Pantacon, in partenariato con il Comune di Mantova e l’associazione di promozione sociale Strong Basement, il progetto si configura come un percorso di ricerca e creazione artistica che parte dall’osservazione dei “segni” della città, graffiti antichi e contemporanei, iscrizioni e decorazioni che “segnano” i muri e le vie della città.
L’obiettivo è di coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie della città di Mantova, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, per la per la produzione di opere di street-art che parlino di tematiche care ai ragazzi e legate alla loro visione del presente. Si vuole in questo modo sensibilizzare i giovani ad osservare la città con uno sguardo attento ad identificarne i segni urbani, come le scritte spontanee sui muri, le iscrizioni medievali, le opere di street art e altro ancora. Ne deriveranno “segni” prodotti dai ragazzi stessi sotto lo stimolo e la supervisione di artisti e operatori culturali, in forma di pitture e graffiti su pannelli.
Nel cortile della Biblioteca Baratta è possibile vedere i lavori realizzati nella precedente edizione di “Sign of the Times”: quattro pannelli sviluppati con diverse tecniche artistiche da studenti provenienti da due classi terze indirizzo grafico del Liceo artistico Giulio Romano e da due gruppi misti delle classi terze e quarte del Liceo Scientifico Belfiore. Attraverso queste opere d’arte collettive i ragazzi hanno voluto lanciare messaggi in relazione alle tematiche che stanno loro a cuore: dall’identità di genere al cambiamento climatico.
Progetto RITMO! proporrà una serie di eventi artistici multimediali che si svolgeranno in luoghi deputati e atipici nella città di Mantova: scuole, teatri, parchi, centri aggregativi, locali, aziende, ecc. Tali eventi prevederanno la sinergia tra più artisti ed esperti del settore, ognuno con un proprio target di età di riferimento, dal cantautore al musicista hip hop e nella realizzazione verranno coinvolti i ragazzi che avranno partecipato a laboratori di produzione artistica (Dj, music producer, ecc..). La realizzazione degli eventi sarà la sintesi delle esperienze formative e laboratoriali avvenute nel periodo precedente presso le sedi operative del progetto. I laboratori saranno realizzati da esperti del settore e sarà inoltre attivata un’azione di promozione del protagonismo e della responsabilizzazione dei giovani: in particolare saranno realizzati dei processi partecipativi, che consentiranno ai ragazzi/e coinvolti di collaborare tra loro e prendere parte a processi decisionali condivisi, entrando in dialogo con le istituzioni.
Di seguito i comunicati dei progetti:
Festival MantovaScienza dall’11 al 20 novembre
Pubblicato in In primo pianoGiunto nel novembre 2022 alla 7^ edizione, il Festival MantovaScienza offre l’opportunità a tutta la cittadinanza di partecipare gratuitamente a dieci giorni di eventi su temi scientifici di interesse collettiv. Seminari, spettacoli, proiezioni cinematografiche, laboratori, dibattiti e conferenze di carattere divulgativo, oltre a una ricca proposta didattica per le scuole di ogni ordine e grado, compongono il consistente menù della manifestazione. La manifestazione è stata presentata, lunedì 24 ottobre, nella sala Consiliare del Comune di Mantova dal sindaco Mattia Palazzi, dall’assessore comunale Serena Pedrazzoli, dal presidente di Alkémica Riccardo Govoni, Alessia Goreri di Alkémica, Laura Genovesi di Tea e Alessandro Vezzani di MantovaScienza.
Promossa e sostenuta fina dalla prima edizione dal Comune di Mantova (settore Servizi Educativi) e organizzata da Alkémica Cooperativa Sociale Onlus, l’iniziativa risponde al duplice obiettivo di stimolare l’attenzione generale verso le più attuali scoperte e ricerche scientifiche e – al tempo stesso – sensibilizzare, attraverso una didattica laboratoriale innovativa, la scuola di ogni ordine e grado a rivolgere una speciale attenzione alle Scienze.
La 7^ edizione della manifestazione MantovaScienza avrà luogo dall’11 al 20 novembre 2022: la maggior parte degli eventi si terrà presso la Sala delle Capriate di piazza Leon Battista Alberti, ma sarà utilizzata anche la sala della Colonna, nello stesso complesso, lo Spazio OPEN di Via Norsa 4, gli spazi di Santagnese10, e la Sala dei Cavalli di Palazzo Te per l’organizzazione di una conferenza/spettacolo di astrofisica.
Si precisa che tutte le proposte sono gratuite e ad accesso libero; solo per alcuni eventi ed i laboratori per i bambini è richiesta la prenotazione sul sito www.mantovascienza.it, dove è possibile trovare informazioni sul programma, la didattica e la logistica, oltre ad un’ampia rassegna di immagini e video.
Le conferenze si terranno in presenza con accesso libero alla Sala delle Capriate fino a esaurimento posti, ma saranno anche registrate e trasmesse in differita il giorno successivo sul canale YouTube di MantovaScienza.
I contributi social sono assicurati anche attraverso le pagine Facebook, Instagram, Twitter.
Sulla scorta dei lusinghieri risultati conseguiti dalle due precedenti edizioni, anche nel 2022 saranno chiamate a tenere le conferenze aperte al pubblico personalità di prestigio a livello nazionale e internazionale, divulgatori ed autori capaci di presentare, nelle discipline di competenza, contributi di alto spessore scientifico e – al contempo – di accattivante efficacia divulgativa.
Durante i weekend della manifestazione saranno inoltre proposti laboratori per famiglie e bambini, su prenotazione, che si svolgeranno presso la Sala della Colonna e la Saletta a piano terra (sempre nel complesso di S.Andrea) e presso lo spazio OPEN di Via Norsa 4, sede di Alkémica, dove tra gli altri, si terrà un laboratorio musicale a cura di Oficina OCM.
Sono organizzate anche due esposizioni: SGUARDI NEL PARCO, con foto naturalistiche di Lorenzo Maffezzoli, a cura del Parco Oglio Sud (allestita in Sala delle Capriate e visitabile a partire da mezz’ora prima degli orari previsti per le conferenze) e LIFE ON MARS 2.0, exhibit interattivo che ricostruisce un possibile insediamento umano su Marte, progettato e realizzato dall’Istituto IIS “G.Romani” di Casalmaggiore (CR) e allestito in Santagnese10.
Nel programma della rassegna un ulteriore considerevole apporto in termini di contenuti è anche quello garantito dal Cinema del Carbone, partner storico del progetto, che proietterà una serie di film di argomento scientifico dal titolo La scienza al cinema aggiungendo ulteriori contenuti alla proposta culturale di MantovaScienza, sotto il peculiare profilo della cinematografia.
La sezione spettacoli si arricchisce anche del contributo di Teatro Telaio, che proporrà KON TIKI, rappresentazione dedicata al tema dell’esplorazione e del viaggio, rivolta ai bambini e ragazzi.
Un escursione serale a Parcobaleno per vedere e sentire i rapaci notturni e un laboratorio esperienziale (per adulti) sul ruolo da assumere nella crisi climatica completano il programma dei fine settimana.
Per quanto riguarda la didattica, sono già moltissime le prenotazioni per le attività con le scuole, che potranno usufruire di un periodo più ampio per partecipare (dal 2 novembre al 15 dicembre): i temi affrontati con i bambini e i ragazzi spaziano tra i più disparati settori delle Scienze – fisica, astronomia, chimica, matematica, botanica, zoologia, scienze della terra, medicina – e permettono, attraverso la metodologia sperimentale e un approccio accattivante, di evidenziare i numerosi collegamenti interdisciplinari insiti nel nostro patrimonio culturale.
Un aspetto particolarmente curato sarà quello dell’orientamento e formazione per le scuole superiori, a cui saranno dedicati 4 specifici incontri con il mondo dell’università e della ricerca (A TU PER TU CON LA SCIENZA) oltre a visite aziendali presso l’azienda Kosme di Roverbella. Per i docenti sarà attivato un corso di formazione riconosciuto tramite AIF (Associazione per l’Insegnamento della Fisica) nel periodo marzo/aprile 2023.
MantovaScienza da sempre contrubuisce alla sensibilizzazione in campo ambientale: oltre a realizzare le magliette dei volontari e le shopper con materiali certificati, invita tutti i partecipanti ad utilizzare mezzi pubblici o spostarsi in bicicletta o a piedi per favorire la mobilità sostenibile. Inoltre è un evento inserito nella season di ARC3A, gruppo composto dalle organizzazioni cittadine che lavorano per la riduzione dell’impatto ecologico degli eventi culturali.
Partner del progetto: Cinema del Carbone, Parcobaleno, Oficina OCM, Riserva Naturale di Bosco Fontana.
Sono state attivate collaborazioni con le Università di Parma e di Modena e Reggio Emilia, oltre che con il Liceo Virgilio e gli Istituti Mantegna di Mantova e Istituto G. Romani di Casalmeggiore (CR).
Torna SEGNI New Generations Festival, rassegna internazionale d’arte e teatro - alla sua 17esima edizione - organizzata dall’Associazione Segni d’infanzia, per animare Mantova dal 29 ottobre al 6 novembre con più di 200 appuntamenti dedicati alle “nuove generazioni”: spettacoli, laboratori, parate in bici, eventi speciali e green per scuole e famiglie divisi per fasce d'età (dai 18 mesi ai 18 anni e oltre).
La manifestazione è stata presentata sabato 22 ottobre, nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dal sindaco Mattia Palazzi, dalla direttrice artistica Segni d'infanzia Associazione Cristina Cazzola, dal responsabile organizzativo Segni d'infanzia Monica Colella e da Cristina Reggiani, presidente Comitato Provinciale Unicef di Mantova.
La manifestazione - promossa e sostenuta da Comune di Mantova, MIC – Ministero della Cultura, Fonds Podium Kunsten Performing Arts Fund (Olanda), l’Institut francais/Ambasciata di Francia in Italia, Rappresentanza Diplomatica del Belgio e delle Fiandre, Assitej Norge e Reale Ambasciata di Norvegia, patrocinata da Comitato Unicef Italia, Regione Lombardia, Confindustria e Camera di Commercio Mantova supportata, tra gli sponsor da Gruppo Tea e con la collaborazione di Mantova Village - ha quest’anno come animale simbolo la Formica. L’immagine è stata disegnata da Barbara Mazzolai, ingegnere e biologa che dirige il Laboratorio di Robotica Soft Bioispirata all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova: progetta macchine che migliorano la vita prendendo ispirazione dalle piante. La testimonial, donna e scienziata, è stata scelta per raccontare alle nuove generazioni un approccio creativo e trasformativo alla crisi climatica ed ecologica che stiamo vivendo. Per salvare il nostro pianeta abbiamo bisogno di studiarlo, come fanno gli esperti, come fa Barbara Mazzolai, di ascoltarlo, imitarlo e riprodurne i meccanismi virtuosi. Segni 2022 guarda alla Formica come creatura dalla grande socialità, il cui superpotere sta nella cooperazione che permette di fare cose incredibili. All’animale simbolo è legato un Concorso creativo a premi con in palio per le famiglie che partecipano un soggiorno ed escursioni sull’isola del Giglio grazie a Maregiglio.
Novità di quest’edizione sarà la nuova struttura a padiglioni, per permettere un nuovo modo di partecipare, fruire e vivere gli spazi – dal vivo e in digitale - in relazione con i paesi ospiti del festival: Olanda, Francia, Norvegia, Canada, Belgio e Italia, per scambiare competenze e progetti da tutto il mondo tra artisti, professionisti e giovani spettatori e spettatrici.
Tantissimi gli spettacoli internazionali, provenienti da Francia - come Click! (dai 18 mesi) che gioca con arte e fotografia - Norvegia, Paesi Bassi - con l’installazione sonora Klank e le atmosfere western di Lucky Luuk - fin dal Canada con Le criard. Il grido, insieme al meglio delle produzioni tout public italiane con la salentina Factory Compagnia Transadriatica con Paloma. Ballata controtempo e Hamelin, i bolognesi La Baracca – Testoni Ragazzi con Tangram e #Fragili, Accademia Perduta con Le nid o Teatro Telaio con l’installazione esperienziale Arcipelago. Spettacoli per piccolissimi a partire dai 18 mesi ma anche per adolescenti con il programma TEEN (da non perdere Gli altri. Indagine su nuovissimi mondi di Kepler-452, per indagare e riflettere sugli haters e chi li fomenta, la Nave Dolce di Tib Teatro, storia dell’emblematico esodo di oltre 20mila migranti albanesi a Bari nel 1991, e Humana Vergogna, di Compagnia Teatrale Petra e Associazione Zebra nata in occasione di Matera Capitale 2019 con un cast internazionale, per analizzare il concetto di vergogna e come si declina nella nostra contemporaneità.
Il festival offre anche tanti contenuti extra e di formazione accessibili online sulla piattaforma segninonda.org destinati non soltanto alle nuove generazioni ma anche ad insegnanti, genitori ed operatrici ed operatori culturali grazie al progetto Social Glue, realizzato con il contributo di Fondazione Comunità Mantovana e Fondazione Banca Agricola Mantovana.
Non mancano anche quest’anno tanti appuntamenti legati all’ecologia grazie al progetto Green Snowball Effect sostenuto da Fondazione Cariverona nell’ambito del Bando Format, che porterà al festival tanti eventi di anticipazione (tutti ad ingresso gratuito su prenotazione) - tra cui un’intera giornata al Mantova Village sabato 9 ottobre e una lunga giornata di inaugurazione.
Il festival si aprirà con un’intera giornata di eventi gratuiti, disseminati per la città e in tema ambientale. Si comincia sabato 29 ottobre alle ore 11 con Mappatura Ecologica, passeggiata performativa a cura di exvUoto Teatro, esito di un laboratorio gratuito (su prenotazione tramite eventbrite.it) dedicato agli adolescenti, per attraversare le vie del centro storico, scoprire e attivare una memoria emotiva dell’impatto che possono avere le nostre azioni sui luoghi. Tanta attesa per La Pedalata della Formica e degli Animali Fantastici, una grande sfilata in bicicletta, realizzata con il contributo di Regione Lombardia grazie al progetto “PIC – Partiamo dal Te!” in collaborazione con il comune di Mantova, che attraverserà tutta la città fino ad arrivare all’Esedra di Palazzo Te dove sarà visibile una straordinaria giostra ecologica teatrale, azionata dalla musica di un pianoforte, dal titolo La Dinamica del Controvento, coproduzione italo-francese di Teatro Necessario e Compagnie Grandet Douglas. E ancora il pubblico potrà godere dell’installazione interattiva, frutto della residenza artistica al festival Segni “Isole” della compagnia belga Hanafubuki.
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, venerdì 21 ottobre, ha firmato un’ordinanza che posticipa al 29 ottobre l’accensione degli impianti termici a combustione ad uso riscaldamento. In sintonia con il decreto legge Cingolani, piano nazionale di contenimento dei consumi del gas, che ha posticipato l’accensione del riscaldamento al 22 ottobre, l’Amministrazione di Mantova, complice un inizio autunno piuttosto mite, ha ulteriormente prorogato l’avvio degli impianti termici ad uso riscaldamento al 29 ottobre.
Sono esclusi dall’ordinanza ospedali, case di cura per anziani e minori, nonché le strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici, scuole materne, asili nido, oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.
Un provvedimento adottato da numerose altre amministrazioni, e motivato oltre che da temperature sopra la media stagionale, dalla necessità di ridurre il consumo di energia e migliorare la qualità dell’aria.
L'ordinanza:
Da sabato 22 ottobre terminano le misure di I livello
Pubblicato in GovernoSi segnala che, viste le mutate condizioni metereologiche e il rientro sotto il limite di legge della concentrazione media delle PM10, a partire da sabato 22 ottobre cessano le limitazioni di I livello.
Poiché le concentrazioni di polveri sottili hanno superato i 50 microgrammi/mc per 4 giorni consecutivi, nella sola giornata di venerdì 21 ottobre, sono state attivate le misure di 1° livello, in aggiunta alle limitazioni strutturali già vigenti (blocco della circolazione nel centro abitato dalle ore 7.30 alle 19.30 per i veicoli Euro 0 ed Euro 1 benzina e veicoli fino a Euro 4 diesel - senza FAP), applicando il divieto di circolazione, in ambito urbano, dalle ore 8.30 alle 18.30, il sabato, la domenica oltre ai giorni festivi infrasettimanali, per le autovetture Diesel Euro 0-1-2-3-4 (anche con FAP). E’ altresì vietato l’utilizzo di stufe e di camini chiusi di classe ambientale inferiore a 4 stelle, se è presente un sistema di riscaldamento alternativo.
Sono previste, inoltre, le seguenti ulteriori misure, a valere fino alla cessazione stessa dello stato di 1° livello:
• Divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
• Vietato l’utilizzo dei generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 stelle compresa;
• Vietata l’accensione di fuochi (fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc.);
• Vietato lo spandimento degli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato;
• Introduzione del limite non superiore a 19°C per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali (si ricorda il vigente divieto di accensione degli impianti di riscaldamento).
Sono mantenute le deroghe ed esclusioni previste per le Misure Strutturali Permanenti, di cui all’allegato 4 della DGR n. X/3606 del 28.09.2020.
Venti di Mesopotamia “Progetto Rewend in Italia”, al cinema Mignon due documentari
Pubblicato in CulturaContinuano le proiezioni “Venti di Mesopotamia - Rewend Cinema Errante” un progetto della Comune del Cinema del Rojava (fondata nel 2015), una rassegna del cinema kurdo fatta di documentari ideati e girati da un collettivo di cineasti che da anni si occupano del recupero del cinema come spazio centrale per reinventare la società, democratizzare e rivoluzionare l’immaginazione. “Funziona come rappresentazione della causa curda – spiegano gli organizzatori –, mostra la resistenza e la resilienza di un popolo, l'ingiustizia subita e che si riattualizza. Raccontano la storia, le origini, l’arte e la cultura di un popolo”.
Mercoledì 12 ottobre, alle 20.30, al cinema Mignon, in via Benzoni 22, verranno proiettati due documentari: “L' albero solitario” di Sero Hindè e “Casa” di Sevinaz Evdike. All’incontro interverranno l’assessore del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, Yilmaz Orkan di Uiki onlus e Sevinaz Evdike della Comune del Cinema del Rojava. Introduce un rappresentante della Rete Kurdistan Mantova. L’ingresso al pubblico è libero e gratuito.
“I progetti supportati da Uiki come Casa delle Donne, Bimbi di Kobane, già sostenuto anche dall’Amministrazione comunale e Mobile Clinic– ha detto l’assessore Riccadonna –, sono l’esempio di come si possa sostenere progetti di solidarietà internazionale con particolare attenzione alle donne, ai bambini e alla salute. Prevedere momenti di informazione sulla minoranza curda è così una opportunità di approfondimento, conoscenza e coscienza”. L’obiettivo di tali proiezioni è, attraverso la conoscenza dell'altro, costruire ponti di solidarietà, nel tentativo di darne visibilità.
La rassegna cinematografica è realizzata dall’Associazione di Volontariato Onlus Uiki (Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia) unitamente alle Reti Kurdistan Italia e di Mantova con il patrocinio ed il contributo del Comune di Mantova.
Ritorna il museo diffuso "Le Vie dei Tesori"
Pubblicato in In primo pianoTre weekend di ottobre alla “riscoperta” del patrimonio culturale, storico-artistico e naturale della città e del territorio. Recuperare il rapporto con l’acqua che Mantova non ha mai abbandonato, ma che magari è passato in secondo piano rispetto ad una città bellissima, colma di palazzi, chiese, torri. Dopo averla indagata nelle vie, esplorata dall’alto, le Vie dei Tesori invitano a scoprire Mantova dai suoi corsi, canali, sponde. E anche quest’anno la manifestazione - che in Sicilia è giunta alla sua sedicesima edizione, e dal 2006 apre luoghi inediti o poco conosciuti o non raccontati - ha messo insieme un programma particolare. Quinto anno di festival dunque, e questa volta si aggiunge un terzo weekend ai due abituali: si inizia sabato prossimo (15 ottobre) e si va avanti, sempre sabato e domenica, fino al 30 ottobre. Ecco quindi pronta la nuova edizione, sempre in collaborazione con la Fidam, la Federazione italiana Amici dei musei, sotto il patrocinio del Comune di Mantova. Scelto quest’anno dall’assessorato al Turismo della Regione Siciliana come ambasciatore del progetto di promozione SeeSicily, il festival è sostenuto dal mainsponsor UniCredit; come partner a Mantova, gli Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani, in sinergia con associazioni culturali, i Comuni di Mantova, Borgo Virgilio e Curtatone, Consorzi di Bonifica, Università, Diocesi, Demanio, associazione Alchemika, Fondazione Artioli, Fondazione Virgilio.
La manifestazione è stata presentata lunedì 10 ottobre, nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dal sindaco Mattia Palazzi, dal presidente degli Amici di Palazzo Te e della Federazione Italiana Amici dei Musei Italo Scaietta, dal professore universitario Carlo Togliani del Politecnico di Milano, dal vice presidente Le Vie dei Tesori Marcello Barbaro, dal presidente della Fondazione Virgilio Alessandro Beduschi, dal presidente del Consorzio di Bonfica “Territori del Mincio” Elide Stancari e da Isabella Comin per la Soprintendenza. “Questa nuova edizione delle Vie dei Tesori a Mantova si allunga su tre fine settimana e si ispira naturalmente all’organizzazione siciliana che prevede non solo aperture o visite guidate di luoghi non visitabili o non abitualmente raccontati, ma anche esperienze - ha detto Scaietta - Contaminiamo così le visite sul territorio con il teatro e la musica; in bicicletta raggiungeremo spazi che non fanno parte di un ideale percorso urbano e esordiamo nel territorio mantovano per la prima volta nel comune di Borgo Virgilio”. “Un programma ricco, con tante iniziative ed appuntamenti di grande interesse – ha sottolineato il sindaco Palazzi –. La manifestazione ha visto il lavoro tra istituzioni, associazioni, università, scuole, privati e volontari. Una sinergia importante e forte per il bene della città e del territorio. La nostra Amministrazione ha investito oltre 150milioni di euro per il recupero del patrimonio artistico e culturale di Mantova. Perché tale patrimonio va vissuto e conosciuto. Il nostro intento è far vivere i luoghi di cultura. Le Vie dei Tesori è una manifestazione utile proprio a far conoscere il nostro patrimonio e a farlo vivere. Un appuntamento annuale ormai importante ed indispensabile per il futuro del territorio. Per noi la sfida più grande è recuperare e dare vita al Palazzo del Podestà. Speriamo per l’edizione del prossimo anno di poter aprire anche la Torre della Gabbia”. “La presenza del festival a Mantova, città molto organizzata nella gestione dei Beni culturali, conferma che Vie Dei Tesori può fare da lievito anche in luoghi così strutturati, perché stimola comunque la ricerca della novità, della chicca – ha spiegato Barbaro - e Italo Scaietta e il suo team anche quest’anno ne hanno trovate molte costruendo un programma di altissimo livello e di grande interesse”.
Nei weekend a partire dal 15 ottobre, quindi, si apriranno le porte di otto luoghi restituiti, con percorsi inediti che non mancheranno di meravigliare gli stessi cittadini mantovani. Dalle chiese che nascondono interi cicli pittorici, alle sagrestie monumentali; dagli antichi palazzi di gusto ibrido al “teatro dei palchettisti”, alla palazzina liberty con la vista splendida, ai concerti nei salotti e agli spettacoli. Il rapporto che lega Mantova all’acqua è tutto da raccontare: dal prezioso Rio che la attraversa dal Duecento, alle ciclovisite che porteranno (eccezionalmente) al forte di Pietole, vera opera idraulica a difesa della città; e tra alcuni tesori sulla riva destra del Mincio. Tra i tesori che apriranno le porte, ritorna – dopo le tante visite dello scorso anno - il Pronao albertiano di Sant’Andrea, luogo misterioso che gli storici hanno immaginato come un vero progetto politico reso dalla mano di Leon Battista Alberti su incarico di Ludovico Gonzaga: è il marchese a volere questa enorme “teca” monumentale per l’adorazione della reliquia del Sangue di Cristo, sottratta ai frati Benedettini. Come si scoprirà durante la visita, il pronao introduce a salette diverse e gli storici ipotizzano si tratti di percorsi di visita in caso di pestilenza. Aprirà soltanto il secondo e terzo weekend (22-23 e 29-30 ottobre).
E soltanto sabato 22 e sabato 29, per poche ore, e solo per Le Vie dei Tesori aprirà la Sagrestia nuova, fatta costruire dai Gesuiti nel 1676 per la loro chiesa della SS. Trinità. Dopo la soppressione dell’ordine nel 1773, per secoli è utilizzata impropriamente. Negli anni ’70 passa all’Archivio di Stato di Mantova che inizia il recupero degli stucchi di Gian Battista Barberini. Per il festival è stata allestita una mostra preziosa di documenti quattrocenteschi che celebrano la posa della prima pietra di Sant’Andrea progettata dall’ Alberti e illustrano i rapporti tra il grande architetto e la corte Gonzaga. Si visita per il festival anche la sagrestia grande del Duomo che ha una storia particolare. Nata come chiesa dedicata a santa Maria dei Voti, fu il risultato di una pubblica disputa teologica nella “piazza grande” voluta dal marchese Federico I. Progettata da Luca Fancelli, rimarrà sempre un corpo a se stante. All’interno, le tombe di Ercole e di Ferrante Gonzaga; e gli armadi in noce di fine ‘600 ricolmi di antichi arredi sacri e paramenti. Un solo weekend (29 e 30 ottobre) per visitare il Teatro Sociale voluto dalle famiglie di notabili ottocenteschi, progettato dal Canonica e affrescato da artisti mantovani a cui si unì Hayez. I retropalchi, di proprietà ancora delle famiglie dei palchettisti, sono decorati in maniera diversa gli uni dagli altri, seguendo i gusti dei rispettivi proprietari. Un solo weekend (15 e 16 ottobre) anche per la nuova Torre del Palazzo del Podestà progettata da Italo Rota per la corte interna della Volta del Podestà, tra piazza delle Erbe e via Giustiziati, una soluzione equilibrata e tecnologicamente avanzata, che dialoga con il cuore antico della città.
Nella ex chiesa di fine ‘400 della Madonna della Vittoria (che domenica 23 ottobre alle 20.30 ospiterà anche l’accademia “Francesco Campogalliani” che rileggerà in forma teatralizzata le vite di sette, anonime “donne nell’ombra” comparse in tele o monumenti commemorativi) si scoprirà il bellissimo ciclo di affreschi restaurato nel 2006 dagli Amici di Palazzo Te e dai Musei Mantovani. Luoghi abbastanza inediti: di sicuro la palazzina liberty del Consorzio di bonifica progettata da Pietro Ploner nel 1912: è inaspettatamente bella e delicata con una biblioteca scenografica e la particolare scala a giorno con impressionanti gradini ed alzate in marmo botticino. E così anche il quattrocentesco Palazzo Bonatti, oggi sede del Consorzio di bonifica Garda Chiese, per secoli appartenuto alla famiglia legata ai Gonzaga. E’ un vero compendio di storia dell’arte visto che passa (accogliendone gli stili) dal primo ‘500 all’800, dal Manierismo al Neoclassicismo.
Sia la passeggiata seguendo il Rio, il corso d’acqua duecentesco che si insinua tra vie e vicoli (si potrà partecipare sabato 15, domenica 23 e 30 ottobre) che le due ciclo visite, sono strettamente legate all’acqua. La prima (questo primo weekend, sia sabato che domenica sempre alle 15) condurrà a Forte di Pietole, progettato dal generale Chasseloup-Laubat, inviato di Napoleone sulle rive del Mincio: attraverso un sistema di marchingegni era possibile allagare completamente la zona, in maniera da difendere la città. Sotto corrono vere e proprie “gallerie di contromina” che, in caso di necessità, potevano essere fatte saltare in aria. La seconda ciclovisita (nei due sabati successivi, alle 15) porterà sulla sponda destra del Mincio, seguendo il filo virtuale che collega settecentesche ville private e manufatti legati all’acqua. Ogni luogo visitato sarà illustrato e commentato da esperti sul posto. Nell’antico Foro Boario di Grazie di Curtatore, anche una merenda tipica curata da Fernando Aldrighi e Daniela Bellintani. Durante il percorso, si visiteranno Villa Margherita, Villa Eremo, l’idrovora Angeli e il mulino Quattro Venti. L’ultima esperienza (sabato 29 ottobre) porterà nel salotto di casa Gueresi, dove visse il compositore. Tra preziose raccolte, spartiti, libri, strumenti, si potranno ascoltare le musiche di Gueresi eseguite da un ensemble da camera formato dalla pianista Samanta Chieffallo, e da Carlo Cantini, Luca Bertazzi e Eugjen Gargjola ai violini, Massimo Repellini al violoncello e Thomas Sinigallia alla fisarmonica. Visita straordinaria allo studio del compositore e, a seconda dell’orario, un aperitivo oppure un tè.
Le Vie dei Tesori, il festival che da sedici anni apre e racconta luoghi in Sicilia è dunque pronto a riaprire le porte a Mantova. Nell’isola è già in corso da metà agosto, visto che il pubblico è sciamato felice in 37 borghi isolani, visitati da 12 mila persone; poi la prima tranche a settembre, in otto città - Caltanissetta, Messina, Bagheria, Termini Imerese, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Enna - e sono stati superati i 40 mila visitatori. La seconda tranche è in corso: a Palermo, dove tutto è partito e che solo nel primo weekend ha messo insieme 19 mila visitatori; e a Catania dove dura l’intero mese; poi Ragusa e Scicli, Carini e Cefalù e l’esordiente Alcamo, dove invece si deve svolgere ancora il terzo e ultimo weekend.
Tutto parte dalla convinzione che i tesori delle città siano un patrimonio condiviso, e che è ancor più nei momenti di crisi che da qui bisogna ripartire come luoghi di riconoscimento della comunità, di tenuta sociale, seppure senza i bagni di folla degli anni scorsi, e nel necessario rispetto delle misure di prevenzione dell’epidemia. Il festival che ha sempre spinto verso modalità 4.0, oggi insiste e rilancia; prenotazione ovunque caldamente consigliata e acquisto dei coupon on line. Basta un coupon unico per accedere alle visite: all’ingresso di ogni sito, verrà smarcato e si accederà immediatamente alla visita, condotta dai volontari e dagli studenti del liceo scientifico "Belfiore", del liceo artistico "Giulio Romano" e del Politecnico - Facoltà di Architettura - Polo territoriale di Mantova.
Un festival trasversale che scopre beni culturali, diventa vettore turistico, investe sui giovani. Ideato nel 2006 per il Bicentenario dell’Università di Palermo, rafforza di anno in anno il suo rapporto con le istituzioni, pur restando autonomo, costruito da Le Vie dei Tesori Onlus. Nel tempo è diventato un forte attrattore turistico che nel 2019 (ultimo anno prima del covid) ha prodotto solo in Sicilia, circa 5 milioni di indotto tra alberghi, ristoranti, trasporti, shopping.
INFO PRATICHE. E’ stato allestito un info point presso l’ex chiesa della Madonna della Vittoria (via Claudio Monteverdi 1) aperto il 14, 15, 16, 22, 23, 29, 30 ottobre dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.com o nell’infopoint allestito durante il Festival. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Passeggiate ed esperienze con un coupon da 6 euro. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
SCHEDE, TICKETING, info e curiosità sul festival a Mantova: www.leviedeitesori.com
I LUOGHI DI MANTOVA
1. ex Chiesa Madonna della Vittoria
La pala trafugata e gli affreschi delle volte
La chiesa nacque nel 1495 per volontà del marchese Francesco II Gonzaga, per- celebrare la vittoria di Fornovo sul Taro nel 1495. La costruzione, assegnata al prefetto delle fabbriche dei Gonzaga, Bernardino Ghisolfo, si rifà molto a Andrea Mantegna. L’aula è divisa su due piani da un solaio in legno, probabilmente del 1877, costruito dal Genio Militare. Il piano inferiore ospitava la grande pala della Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna che nel 1797 fu trafugata dai soldati francesi, e ora l’originale è al Louvre. La parte superiore ospita un asilo infantile e di solito non è visitabile. Nel 2006, in occasione del restauro degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, venne alla luce un intero ciclo pittorico: dalle dodici vele delle tre campate, si affacciano santi e beati intenti allo studio.
Via Claudio Monteverdi, 1
Tutti i sabati dalle 15 alle 17 e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Durata 45 minuti | Gruppi di 15 persone | Accessibilità parziale
2. Palazzina Liberty – Consorzio Bonifica
Il gioiello di inizio secolo scorso che non ti aspetti
La palazzina liberty fu progettata dall’ingegner Pietro Ploner nel 1912, e costruita nella zona che era occupata da un isolato del ghetto. La costruzione rientrava nel più ampio progetto di recupero di un’area centrale della città, la cosiddetta “Piazza sventramento”, destinata ad ospitare altri importanti edifici pubblici. È inaspettata e bella: preziosi richiami liberty, gli affreschi sul soffitto della sala del consiglio dei delegati, con gli stemmi dei Comuni mantovani, la scenografica biblioteca con le sue boiserie in legno stracolme di antichi volumi, il parquet a spina pesce e i soffitti a cassettoni. Bellissima anche la scala a giorno: impressionanti gradini ed alzate in marmo botticino, abbellita da una rara balaustra in ferro battuto dalle volute liberty.
Via Giovanni Battista Spagnoli, 5
Tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Durata: 45 minuti | Gruppi di 15 persone | Parzialmente accessibile ai disabili
3. Palazzo Bonatti
La prestigiosa residenza dai tanti stili diversi
Palazzo Bonatti, oggi sede del Consorzio di bonifica Garda Chiese, è un bell’edificio sorto nel ‘400 nell’allora periferia della città. Mantiene il nome dei primi proprietari, l’importante famiglia mantovana Bonatti, anche se nei secoli è passato di mano. La costruzione fu iniziata da Antonio Bonatti, personaggio di rilievo alla corte Gonzaga nel 1481, e proseguita dal figlio Francesco, a testimonianza del prestigio della famiglia sotto Francesco II Gonzaga, quarto marchese di Mantova, come dimostra l’epigrafe sulla facciata. Il Palazzo è stato spesso rinnovato negli interni, a seconda del gusto del tempo: gli stili variano nelle eleganti stanze affrescate e decorate - la Sala delle grottesche, dello Specchio, degli Imperatori - dal primo ‘500 all’800, dal Manierismo al Neoclassicismo.
Corso Vittorio Emanuele II, 122, 46100 Mantova
Tutti i sabati dalle 15 alle 17 e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Durata: 45 minuti | Gruppi di 15 persone | Parzialmente accessibile ai disabili
4. Percorso aereo del Pronao della Basilica di Sant’Andrea
Il mirabile incanto del modello di architettura albertiana
La facciata della chiesa di Sant’Andrea incombe solenne, emblema dell’autori- tà gonzaghesca, sull’angusto spazio di una piazza immersa nel tessuto urbano. L’attuale sistemazione della facciata risale al 1472, quando su progetto di Leon Battista Alberti, viene modificato l’orientamento del sacrario per allineare la nuova chiesa di Sant’Andrea all’asse viario che collega l’area del palazzo signorile con la zona di San Sebastiano, presso la quale sorgerà più tardi anche Palazzo Te. Nel prospetto dell’edificio, l’Alberti propone la tipologia ad arco trionfale modellata sull’esempio dell’arco di Tito a Roma, con la fronte di tempio ispirata al Pantheon romano su cui scarica il peso di un gigantesco nicchione, che enfatizza la solennità dell’arco di trionfo e smorza l’illuminazione della navata.
Piazza Andrea Mantegna – Basilica di Sant’Andrea
Sabati 22 e 29 e domeniche 23 e 30 dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17
Durata: 30 minuti | Gruppi di 10 persone | Non accessibile ai disabili
5. Sagrestia maggiore del Duomo di Mantova
Il tesoro affrescato con le tombe dei Gonzaga
Vero e proprio gioiello nascosto nel cuore della città, la sagrestia grande ha una storia particolare. Nata come chiesa dedicata a santa Maria dei Voti, fu il risultato di una pubblica disputa teologica nella “piazza grande” voluta dal marchese Federico I. Progettata da Luca Fancelli che decise di sfruttare un’aula già esistente per la navata principale, rimarrà un corpo a se stante (l’attuale sagrestia) quando l’architetto toscano iniziò a costruire il transetto. All’interno, tra dipinti del XVI secolo, le tombe di Ercole e di Ferrante Gonzaga, oltre al sarcofago che ospitò il corpo di san Anselmo prima della traslazione nel Duomo. Sotto la volta affrescata nel 1482 in stile mantegnesco con otto scene della vita di Maria, si trovano gli armadi in noce di fine ‘600 ricolmi di antichi arredi sacri e paramenti.
Piazza Sordello (ingresso da piazza Canonica del Duomo)
Tutti i sabati dalle 15 alle 17 e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Durata: 30 minuti | Gruppi di 20 persone | Accessibile ai disabili
6. Sagrestia SS. Trinità
In mostra per la prima volta i documenti quattrocenteschi
La Sagrestia nuova è uno spazio monumentale a pianta centrale fatto costruire dai Gesuiti nel 1676 per la loro chiesa della SS. Trinità. Dopo la soppressione dell’ordine gesuitico nel 1773, la sagrestia segue il destino della chiesa e per seco- li è utilizzata impropriamente. Negli anni ’70 del secolo scorso passa all’Archivio di Stato di Mantova che vi conserva i documenti, ma inizia anche un lavoro di recupero dell’aula e dell’elegante decorazione a stucco realizzata da Gian Battista Barberini. Il 22 e 29 ottobre, aperta solo per Le Vie dei Tesori, mette in mostra documenti quattrocenteschi che celebrano i 550 anni dalla posa della prima pietra del Sant’Andrea progettato da Leon Battista Alberti e illustrano i rapporti tra il grande architetto e la corte di Ludovico II Gonzaga marchese di Mantova.
Via Dottrina Cristiana, 4
Sabati 22 e 29 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Durata: 45 min | Gruppi di 12 persone | Accessibile ai disabili
7. Teatro Sociale
La struttura dei “palchettisti” nata duecento anni fa
La storia del Teatro Sociale si incrocia inevitabilmente con le vicende della classe cittadina borghese ed intellettuale. Nel 1816 un gruppo di notabili fon- dò la Società dei palchettisti – viva tuttora - per finanziare un nuovo spazio di svago. L’inaugurazione fu il 26 dicembre 1822 esattamente 200 anni fa. Il progetto dell’edificio è dell’architetto Luigi Canonica, allievo del Piermarini. Le decorazioni originali, oggi in parte perdute, sono di pittori mantovani ai quali si unirà anche Francesco Hayez. I palchi di proscenio, di proprietà del teatro, possiedono ciascuno un piccolo retropalco che è invece dei rispettivi palchettisti, utilizzato come saletta privata. Alcuni conservano ancora decori diversi tra loro, dalle boiserie liberty allo stencil di fine ‘800 e grottesche neoclassiche.
Piazza Felice Cavallotti, 14
Sabato 29 dalle 15 alle 17 e domenica 30 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Durata: 45 minuti | Gruppi di15 persone | Accessibilità sì
8. TORRE PILA 1 | PALAZZO DEL PODESTÀ
Si può visitare per la prima volta la torre che dialoga con l’antico
E’ la prima volta che si può visitare la nuova torre del Palazzo del Podestà, progettata da Italo Rota nell’ambito di un più ampio programma di restauro e riuso del complesso monumentale. La torre Pila 1 si colloca nel vuoto della corte interna della Volta del Podestà, spazio di collegamento tra piazza delle Erbe e via Giustiziati, frutto del restauro di Aldo Andreani. E’ stata scelta una soluzione progettuale e tecnologica particolare che funziona da snodo tra Palazzo del Podestà e Palazzo della Ragione: nulla di troppo incombente o invasivo, piuttosto soluzioni equilibrate e tecnologicamente avanzate, che riescono a dialogare con l’antico, svelando nuovi e suggestivi punti di vista sul cuore della città.
Piazza delle Erbe (ingresso da Via Giustiziati)
Sabato 15 e domenica 16 ottobre dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18
Durata: 30 minuti | Gruppi di 10 persone | Non accessibile ai disabili
PASSEGGIATE
1. Percorrendo il Rio
Il prezioso canale duecentesco la via dell’acqua tra i vicoli
Il Rio, il prezioso corso d’acqua che attraversa la città e collega il lago Superiore a quello Inferiore, riporta la memoria dei mantovani indietro nel tempo al XII secolo quando Alberto Pitentino progettò questo importantissimo canale d’acqua tra le opere idrauliche a tutela della città. Da allora il Rio dà vita a un paesaggio d’acqua tutto cittadino, che è appunto il percorso di questa visita. Seguire e osservare la via d’acqua attraverso i vicoli e le piazze significa scoprire i riflessi delle abitazioni che vi si specchiano, la vegetazione che si aggrappa ai muri e le piante che sbucano dalle pareti e dai giardini delle case, le “porte d’acqua” che permettono l’approdo. Un canale che scorre da secoli tra le case e accompagna sotto storici ponti fino all’antico Porto della Catena.
Raduno: Chiesa di San Francesco
Sabato 15 e domenica 23 ottobre alle 10 | domenica 30 ottobre alle 15
Durata: 60 minuti | Gruppi di25 persone | Accessibile: si | Contributo: 6€
ESPERIENZE
1. Ciclovisita al Forte di Pietole
Nelle gallerie anti invasione
Grazie agli Amici Volontari del Forte, si visiterà eccezionalmente il forte di Pietole, di proprietà del Comune di Borgo Virgilio, progettato dal generale François de Chasseloup-Laubat a difesa di Mantova: era un’opera di perfetta idraulica e permetteva di regolare le acque del Mincio in modo da allagare la zona a sud della città, isolandola. E’ molto particolare vista la presenza di percorsi al di sotto della fortificazione, vere e proprie “gallerie di contromina” che, in caso di necessità, potevano essere fatte saltare in aria, distruggendo le forze nemiche.
Sabato 15 e domenica 16 ottobre alle 15
Punto di ritrovo: ingresso del Bosco Virgiliano (arrivo previsto ora 15,30)
Visita guidata al Forte durata 90 minuti (Rientro ore 17,30)
Gruppo: max 20 persone | Contributo: 6 euro
2. Ciclovisita Angeli - Curtatone
I “tesori” dell’acqua spiegati sul posto
Un itinerario culturale a tappe, alla scoperta di alcuni “tesori” sulla sponda destra del Mincio, dalle settecentesche ville private ai manufatti legati all’acqua. Ogni luogo visitato sarà illustrato e commentato da esperti sul posto. A Grazie di Curtatore, nello spazio dell’antico Foro Boario da poco rinnovato, la visita ci concluderà con una merenda tipica (cotechino e marmellata) curata da Fernando Aldrighi e Daniela Bellintani. Durante il percorso, si visiteranno Villa Margherita, Villa Eremo, l’idrovora Angeli e il mulino Quattro Venti.
Sabati 22 e 29 ottobre alle 15
Punto di ritrovo: Mantova Belfiore, Monumento dei Martiri
Gruppi: max 25 persone | Contributo: 6 euro
3. Casa Gueresi
Omaggio in brindisi a casa del compositore
Tre appuntamenti musicali con il repertorio di Stefano Gueresi nella casa che fu del compositore e che conserva preziose raccolte, spartiti, libri, strumenti. Il concerto, eseguito dalla pianista Samanta Chieffallo, sarà accompagnato da Carlo Cantini, Luca Bertazzi e Eugjen Gargjola ai violini, Massimo Repellini al violoncello e Thomas Sinigallia alla fisarmonica. Seguiranno una visita straordinaria allo studio del compositore e un piccolo momento conviviale.
Via Giuseppe Mazzini 6/a
Sabato 29 ottobre alle 11.30, 16.30 e 18.30
Ore 11,30 (concerto con aperitivo) | Ore 16,30 (con tè) | Ore 18,30 (con aperitivo)
Gruppi: max 10 persone | Contributo: 6 euro
4. Accademia teatrale “Francesco Campogalliani”
Le donne nell’ombra ritornano in vita
L’universo femminile è pieno (e lo è sempre stato) di “donne nell’ombra”: invisibili, ignorate o nascoste. Eppure ci sono state donne sconosciute di cui si conoscono comunque il viso, la bellezza o la fama, rese immortali dall’arte o dalla cultura, che osservano immobili dalle pareti dei musei o dai monumenti commemorativi. Sette di queste “donne nell’ombra” cercano ora di uscire dall’anonimato, raccontando la loro storia e cercando di riconquistare la dimensione perduta. Deboli o forti, combattive o indifese: tutte sono interpreti di un mondo femminile sommerso e, contemporaneamente, famoso.
Ex chiesa Madonna della Vittoria, via Claudio Monteverdi 1
Domenica 23 ottobre, alle 20.30 | Contributo: 6 euro
Il progetto espositivo “Giulio Romano. La forza delle cose” è stato inaugurato e presentato a Palazzo Te nella giornata di venerdì 7 ottobre. Si tratta dell’ultimo appuntamento espositivo nell'ambito del progetto L'arte di vivere Palazzo Te. L’esposizione celebra l’energia creativa di Giulio Romano come designer di oggetti di alta rappresentanza e il potere delle sue invenzioni, capaci di animare lo spazio della corte. Realizzati in materiali preziosi e decorati da forme in cui si integrano motivi classici ed elementi naturali, armi, vasi, brocche, piatti, e perfino saliere e coltelli mettevano in piena evidenza il gusto e la magnificenza delle corti europee, contribuendo a definirne l’assoluta eccezionalità rispetto alla dimensione del vissuto quotidiano. All’inaugurazione della nuova mostra sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il presidente e il direttore di Fondazione Palazzo Te, rispettivamente Enrico Voceri e Stefano Baia Curioni, i curatori Barbara Furlotti e Guido Rebecchini.
Grazie alla inesauribile fantasia di Giulio Romano, nel Cinquecento la corte di Mantova divenne un avamposto nel campo del design europeo, capace di influenzare il gusto per gli oggetti di lusso alla corte di Spagna, Fontainebleau e Praga. La mostra raccoglie quindi un vasto corpus di disegni di Giulio Romano per armi e oggetti in argento, tra cui si distinguono opere prevenienti dal British Museum e dal Victoria&Albert Museum di Londra, e da Christ Church Picture Gallery di Oxford. Da segnalare in particolare la presenza di numerosi fogli provenienti dal Codice Strahov, appartenuto a Jacopo Strada e conservato a Praga, qui esposto per la prima volta dopo un accurato restauro. L’accurata selezione dei disegni illustra come Giulio Romano avesse trovato nel design la dimensione ideale per esprimere la sua vena più fantasiosa, scherzosa e originale.
Eccezionalmente, in collaborazione con Factum Foundation e Factum Arte, cinque oggetti disegnati da Giulio Romano sono stati ricreati come oggetti tridimensionali in argento avvalendosi della più sofisticate tecniche digitali e dei migliori laboratori artigiani specializzati.
Ad accompagnare le invenzioni di Giulio Romano, sono esposti alcuni disegni di famosi artisti cinquecenteschi, tra i quali spiccano Michelangelo e Francesco Salviati, e una selezione di raffinati oggetti di design italiano ed europeo del Cinquecento. Una intera sezione della mostra è dedicata ad armi e armature, con importanti prestiti dal Museo del Bargello di Firenze, dal Kunsthistorisches di Vienna, e della Real Armería di Madrid, in particolare, il famoso scudo dell’imperatore Carlo V di Madrid che viene eccezionalmente esposto insieme al relativo disegno di Giulio Romano, caso unico in cui sia il disegno sia l’oggetto realizzato su progetto dell’artista sono sopravvissuti sino ai giorni nostri.
Un’altra importante sezione della mostra è dedicata agli oggetti che risplendevano sulla credenza e sulla tavola del principe: con il loro repertorio di mostri, animali e metamorfiche figure umane, piatti, brocche, e bacili in argento dorato testimoniano da una parte la fantasiosa creatività degli artisti cinquecenteschi e dall’altra l’eccellente padronanza tecnica degli orefici loro contemporanei.
L'esposizione sarà visitabile fino all'8 gennaio. Per informazioni e prenotazioni fondazionepalazzote.it.