Sentenza astici vivi sul ghiaccio
Su denuncia LAV
la Cassazione, con la sentenza n. 30177, ha confermato la condanna che avevamo ottenuto dal Tribunale di Firenze e ha sancito un rivoluzionario principio di diritto in materia di protezione giuridica dei crostacei, stabilendo che “al pari della tutela apprestata nei confronti degli animali d’affezione, integra il reato di cui all’art 727 c.p. la detenzione dei crostacei secondo modalità per loro produttive di gravi sofferenze, e per altro adottate per ragioni di contenimento di spesa con la conseguenza che nel bilanciamento economico e interesse (umano) alla non sofferenza dell’animale, è quest’ultimo che deve ritenersi prevalente e quindi penalmente tutelato, in assenza di norme o usi riconosciuti in senso diverso”.
La sentenza interviene quindi a chiarire che integra il reato di cui all’articolo 727 c.p., II comma, il mantenere questi animali sul ghiaccio, e lo fa secondo due presupposti, molto importanti:
1. La prova tecnico scientifica, che abbiamo prodotto, che questi animali sono esseri senzienti che soffrono e provano dolore sul ghiaccio, ancora contestata da parte della comunità scientifica;
2. La prova che da anni ormai molti comuni vietano tale pratica, nonché molti ristoratori o altre catene commerciali stanno impiegando metodi alternativi per la detenzione di questi animali vivi nei punti vendita, prova che quindi non vi è più una prassi consolidata nel tenerli sul ghiaccio ma si può fare diversamente;
È proprio questa la differenza, purtroppo, tra il mantenere questi animali vivi sul ghiaccio, che la Cassazione finalmente ritiene reato, proprio perché ormai gli operatori del settore, siano essi commercianti che grandi catene, si stanno adeguando verso nuove misure, e la bollitura degli animali vivi, che la Cassazione ritiene ancora accettabile, perché considerata una prassi diffusa ed accettata dove seppur ci sono alternative, queste ultime non sono ancora attuate
Per quanto riguarda il mantenere gli animali vivi con le chele legate in acquario, sul punto la Cassazione nulla dice, quindi resta al momento la linea dell’ipotizzabilità del sovraffollamento qualora tali animali siano costretti in piccolissimi spazi ammassati gli uni sugli altri, in attesa di ulteriore documentazione scientifica sul tema.
I prossimi obiettivi saranno quindi quello di trovare nuovi e più recenti pareri che confermano la sofferenza di questi animali, ancora negata dagli addetti ai lavori e da una parte del mondo scientifico, nonché corrodere la prassi della bollitura degli animali vivi.
Una cosa che vogliamo sottolineare ancora è che la Cassazione valorizza anche l’interesse (umano) alla non sofferenza animale, ovvero le nostre attività sul territorio e le finalità per cui agiamo, dandoci ancora più forza e legittimazione anche con le pubbliche amministrazioni con cui avremo a che fare.
Potrete trovare in allegato la sentenza, un commento tecnico alla sentenza, che spiega e valorizza i vari passaggi giuridici, e che sarebbe utile possiate diffondere in via preventiva ed a titolo di formazione ai vostri contatti istituzionali, quali forze di polizia giudiziaria, avvocati, magistrati, pubbliche amministrazioni, ma anche pubblici esercenti. A questi ultimi potrete quindi chiedere, sulla base di quanto sancito dalla Cassazione di astenersi d’ora in poi dal mantenere tali animali vivi sul ghiaccio.
Suggeriamo di procedere inizialmente con una formula cooperativa, di informazione della sentenza e richiesta quindi di adeguarsi ai suoi principi, formando in particolare le istituzioni deputate ai controlli di questo precedente e, in un secondo momento, di procedere con le segnalazioni (di cui trovate il modello allegato) alle forze di polizia locali per chiedere che tali animali siano rimossi dal ghiaccio.
Da ultimo, non dimentichiamoci dell’importante ruolo dei cittadini, attivisti e non, nel segnalare direttamente alle autorità competenti i casi di detenzione di animali vivi su ghiaccio, ai quali quindi potrete consigliare di procedere in tal modo, al fine di favorire una più celere diffusione del principio rivoluzionario affermato dalla Cassazione.
Ufficio legale LAV
E' stata resa nota la manifestazione d'interesse per la candidatura per la gestione del Mantova Calcio. Gli imprenditori interessati dovranno presentare le loro offerte entro le 12 di lunedì 24 luglio 2017 per far sì che il sindaco Mattia Palazzi possa giungere ad una decisione.
Trasformare Mantova in un territorio a misura dei giovani, capace di aiutarli a spiccare il volo e a diventare autonomi, da un punto di vista lavorativo e abitativo: è questo l’obiettivo del progetto “Generazione (Boom)erang” presentato giovedì 13 luglio in Comune a Mantova e promosso dal Consorzio Progetto Solidarietà, insieme ai partner Sol.Co. Mantova, Arci Mantova, Promoimpresa, Centro Servizi del Volontariato Mantovano, Liceo Scientifico Belfiore di Mantova, Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova onlus, grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo per 980mila euro (su 1.979.480 euro di valore totale del progetto), nell’ambito del bando “Welfare in azione”.
“Generazione Boomerang – ha spiegato l'assessore al Welfare Andrea Caprini - rappresenta un ulteriore incentivo per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e un'occasione per stimolare l'autonomia a il senso di responsabilità”. Alla conferenza stampa sono intervenuti tra gli altri il consigliere della Fondazione Cariplo Mario Anghinoni, l’esponente di Promoimpresa Lorenzo Cappelli e per il Sol.Co Stefania Checchelani.
Il progetto, che avrà la durata di tre anni (2017-2020), si concentra sui ragazzi tra i 14 e i 25 anni del distretto di Mantova (15 comuni, in cui i giovani di questa fascia di età rappresentano circa il 10% della popolazione) per investire sui giovani e promuovere la loro autonomia, in particolare lavorativa, abitativa ed economica.
Il concorso Boome-Run
Proprio per favorire la mobilità, lo studio di buone pratiche e la partecipazione diretta dei giovani nella progettazione di idee e servizi per la propria città, il progetto lancia a partire da oggi il concorso “Boome-Run”, che consentirà a tre giovani che vivono, lavorano o studiano nei 15 Comuni del distretto di Mantova, di viaggiare 8 giorni in tre mete europee per studiare con i propri occhi e testimoniare tre differenti attività, progetti, servizi, interventi di innovazione su scala urbana, per riportare nel mantovano esempi replicabili nel nostro territorio.
Chiediamo ai giovani del distretto di Mantova di mettersi davvero alla prova: mostrare realmente cosa di meglio c’è altrove in Italia o in Europa, viaggiare per andare a scoprirlo e raccontarlo in prima persona in modo che l’intera comunità e le stesse pubbliche amministrazioni possano essere stimolate da alcune best practice concrete e praticabili.
Il concorso edizione 2017, che rimarrà aperto fino al 30 settembre, prevede la candidatura di giovani tra i 18 e i 25 anni che attraverso un video di autocandidatura di massimo 2 minuti dovranno presentarsi e raccontare la meta europea scelta per il viaggio.
Le città prescelte per essere candidabili dovranno avere caratteristiche similari rispetto a quelle del nostro territorio per numero di residenti e morfologia.
Ad ognuno dei tre vincitori sarà messa a disposizione una card prepagata del valore di 1.300 euro per coprire le spese di viaggio, vitto, alloggio, attività inerenti alla scoperta e testimonianza delle buone pratiche da far conoscere e riportare a Mantova (attività culturali come mostre, attività sportive, installazioni e performance artistiche, start-up, spazi di studio formazione e aggregazione, servizi innovativi per la mobilità urbana e il commercio, attività in sharing, eccetera).
Il progetto Generazione Boomerang B vuole proporre percorsi per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, attraverso tirocini, apertura di spazi di co-working, servizi di accompagnamento per startup, incubazione per nuovi soggetti non profit e percorsi di inserimento lavorativo per i neet.
Le altre attività
L’altro asse su cui interviene il progetto è quello dell’autonomia e della responsabilizzazione, attraverso attività di agevolazione del mercato della casa con interventi di intermediazione immobiliare, con forme di garanzia verso i proprietari (fondi prevenzione) e verso gli inquilini (accompagnamento sociale), istituzione del prestito per il futuro (prestito per spese di locazione, formazione e mobilità) e creazione di un sistema di agevolazioni economiche e sconti legato ad una card, con il coinvolgimento degli esercizi commerciali locali.
Per facilitare il raggiungimento di un’indipendenza, anche economica, verranno poi attivati percorsi di orientamento, accompagnamento e sostegno all’emancipazione, tenuti da coetanei o da ragazzi più grandi, a scuola e sul web, così da facilitare anche l’accesso alle informazioni sulle opportunità in ambito scolastico, lavorativo e abitativo.
Nel progetto sono coinvolti il Consorzio Progetto Solidarietà (ente capofila), Sol.Co. Mantova, Arci Mantova, PromoImpresa – Borsa Merci, Liceo Scientifico Belfiore di Mantova, Centro Servizi del Volontariato Mantovano, Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova onlus.
Il distretto sociale di Mantova corrisponde al territorio dei Comuni di Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgo Virgilio, Castelbelforte, Castel d’Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano, Roncoferraro, Rodigo, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta.
Gli obiettivi
Gli obiettivi sono di favorire l'incremento delle possibilità realizzative dei giovani in termini di autonomia economica, abitativa e professionale; sviluppare un sistema di rete comunicativa per facilitare la conoscenza selettiva delle informazioni utili e l'accesso alle opportunità presenti (orientamento e accompagnamento), oltre ad intercettare le nuove esigenze e gli interessi portati dai giovani; accrescere l'integrazione tra servizi per sostenere percorsi di autorealizzazione di giovani che vivono situazioni di maggiore fragilità.
Il progetto Boome-Run 2017 P3 ha invece l’obiettivo di promuovere processi aggregativi formali e informali tra giovani incentrati sulla cura dei beni comuni (materiali e immateriali) che favoriscano forme di cittadinanza attiva costruendo una governance delle politiche giovanili partecipata, in grado di valorizzare l'apporto, favorendo la responsabilità dei giovani, degli enti di Terzo Settore e delle istituzioni pubbliche e attivando la comunità sulla buona causa del progetto generando fundraising di comunità.
Sono previste attività di potenziamento delle opportunità di ingresso nel mondo del lavoro: sviluppo di economia collaborativa per il lavoro e valorizzazione di tirocini; il sostegno e accompagnamento di nuove idee imprenditoriali o di nuovi prodotti promossi da giovani; la realizzazione di percorsi di rimotivazione al lavoro per giovani inoccupati e disoccupati di lungo periodo; la creazione di un'intermediazione immobiliare e di locazione calibrata sulle risorse e sulle esigenze dei giovani; l’istituzione del "Prestito per il futuro" per spese inerenti a locazione, formazione (14/25 anni) e mobilità; la creazione di un sistema di agevolazioni economiche per i giovani coinvolti nel progetto attraverso un sistema di sconti legato all'uso di card; l’orientamento scolastico e universitario attraverso laboratori del fare; la formazione e attivazione di giovani per la realizzazione di percorsi di accompagnamento (coaching) di coetanei o ragazzi più giovani per le scelte e l'accesso in ambito scolastico o lavorativo; la co-progettazione di percorsi di alternanza scuola/lavoro all'interno degli enti di Terzo Settore e dei Comuni del distretto sociale di Mantova; la promozione e diffusione dell'istituzione del Servizio Civile nazionale e di Erasmus+ attraverso accreditamento di nuove sedi e nuove progettazioni; la promozione dell'associazionismo tra i giovani per prendersi cura di beni comuni materiali e immateriali, per costruire percorsi di aggregazione e proporre idee; il rafforzamento della governance delle politiche giovanili del distretto; l’attivazione del fundraising di comunità a sostegno del progetto e coinvolgere volontari.
Si comunica che i servizi delle Biblioteche, Teresiana e Baratta, e dell'Archivio Storico saranno sospesi dal 7 al 14 agosto per operazioni di revisione interna.
Riapriranno al pubblico nel giornata di mercoledì 16 agosto con i rispettivi orari