Proprietà privata accessibile su richiesta
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Foto Luigi Briselli
A pochi km da Mantova, a Pietole (l’antica Andes), dove secondo la tradizione sarebbe nato il poeta latino Virgilio, sorge Corte Virgiliana, un ampio e articolato complesso architettonico, ancora sede di un’importante azienda agricola e modello di corte rurale gonzaghesca.
La corte si presenta come un imponente organismo articolato in vari corpi di fabbrica attorno a due ampi cortili comunicanti, difesa da torri passanti e da muri di cinta; erano presenti, infatti, oltre agli edifici residenziali, tutte le fabbriche necessarie al funzionamento di una grande azienda agricola per l’allevamento di pregiate razze equine.
Tra le dimore suburbane più famose, luogo di rappresentanza e riposo dopo gli impegni di governo, la corte di Pietole poi Virgiliana poteva essere raggiunta anche per via d’acqua, navigando lungo il fiume, sino all’approdo posto a settentrione della stessa. Al duca Guglielmo è attribuita la costruzione delle grandi stalle mentre l’intero complesso fu arricchito da “superbissime fabriche” dal duca Ferdinando. Appartenne ai Gonzaga fino all’inizio del XVIII secolo quando, divenuta piena proprietà della Casa Imperiale, fu venduta ai conti Zanardi e all’inizio del XIX secolo ai nobili Varano da Camerino subendo importanti demolizioni e trasformazioni. Dalla fine del XIX secolo appartiene alla famiglia Boccalari che ha conservato il ricco patrimonio architettonico del complesso, destinandolo in tempi recenti anche ad attività ricettiva e agrituristica.
Del complesso originale restano le meravigliose stalle, il fabbricato adibito ad abitazione e rappresentanza, risalente alla prima metà del Seicento, gli ampi cortili e le aree e gli spazi verdi, di fatto una semplificazione di quelli più complessi e articolati che caratterizzavano la corte gonzaghesca. In particolare l’area compresa tra le stalle, disegnata da quattro parterre mantenuti a semplice prato e che in parte insistono sull’antico sedime, richiama l’impianto del giardino interno alla corte, un tempo integrato da bordure di siepi e piante officinali e da frutto. Non meno interessante il giardino occidentale, delimitato dai corpi residenziali e da una muraglia, ridotto rispetto alle dimensioni dell’area verde originale, che nell’impianto recupera l’impostazione forse già assunta alla fine dell’Ottocento o all’inizio del Novecento, ma con contaminazioni informali risalenti alla seconda metà del XX secolo.
(tratto da C. Togliani, I giardini di Corte Virgiliana (ex Corte di Pietole), in I giardini dei Gonzaga 2018, pp. 197-204).